Giovanni Niccolò Servandoni: differenze tra le versioni
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|GiornoMeseMorte = 19 gennaio
|AnnoMorte = 1766
|Attività3 = scenografo▼
|Epoca = 1700
|Attività2 = pittore▼
|Attività = architetto
▲|Attività2 = pittore
▲|Attività3 = scenografo
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Servandoni, Giovanni Niccolo.jpg
}}
==Biografia==
Figlio di un cocchiere, Servandoni comincia la sua carriera d'artista a Roma verso [[1715]]. Fu allievo del pittore vedutista [[Giovanni Paolo Pannini]] e studiò disegno e prospettiva presso l'incisore ed architetto [[Giuseppe Ignazio Rossi]]. Trasferitosi a [[Parigi]] nel [[1724]] svolse un'intensa e geniale attività nel campo della [[scenografia]] per l'[[Académie Royale de Musique et Danse]] (futura [[Opéra National de Paris]]) di cui
La prima messa in scena fu
Nel [[1731]] fu ammesso all'[[Académie royale de peinture et de sculpture]] come pittore di rovine antiche.
Manifestò anche un grande talento per gli allestimenti effimeri, progettando gli apparati per la celebrazione della nascita del [[Delfino di Francia|Delfino]] ([[1729]]) insieme al suo vecchio maestro Pannini giunto da Roma. Nel [[1736]] realizzò il baldacchino nella [[crociera (architettura)|crociera]] del [[transetto]] e l'[[altare]] della [[chiesa di San Bruno delle Certose di Lione]].
Lasciò Parigi nel 1745 perseguitato dai debiti.
Lavorò quindi a [[Lisbona]], [[Dresda]], [[Vienna]] e [[Londra]] soprattutto per le corti dei sovrani che apprezzavano molto il suo talento per gli allestimenti di feste e celebrazioni.
A Londra, nel [[1748]], curò un memorabile allestimento in [[Hyde Park]] per la grande celebrazione della [[Trattato di Aquisgrana (1748)|pace di Aquisgrana]] con
==Saint-Sulpice==
[[File:Servandoni - Façade de Saint-Sulpice.
La sua opera architettonica più conosciuta è la facciata della
La facciata viene considerata, in anticipo sui tempi, una delle prime realizzazioni del [[Architettura neoclassica|neoclassicismo]] nonostante la presenza delle due torri laterali che assecondano un modello gotico. La realizzazione risente forse dell'influenza dell'opera di [[Christopher Wren]] che Servandoni ebbe modo di conoscere durante il soggiorno a Londra, modificando il progetto originale del 1732.
Nel [[1752]] progetta una piazza semicircolare di fronte alla chiesa, ma venne realizzato solo uno degli edifici che la dovevano comporre.
==Bibliografia==
* [A.-N. Dezailler d’Argenville], ''Jean-Nicolas Servandoni'', in Id., ''Vies des fameux architectes depuis la Renaissance des arts...'', t. I, Paris 1787, pp. 447-466.
* Jérôme De la Gorce, ''Un grand décorateur à l’Opéra au temps de Rameau, Jean-Nicolas Servandoni'', in ''Jean-Philippe Rameau'', Actes du colloque international, Dijon, 1983, a cura di J. De la Gorce, Paris-Genève 1987, pp. 579-594.
* Francesco Guidoboni, ''Giovanni Niccolò Servandoni: sa première formation entre Florence, Rome et Londres'', in "ArcHistoR", I (2014), 2, pp. 29-65.
* Cristiano Marchegiani, « Servandoni (Servandon), Giovanni Niccolò Girolamo (Jean-Nicolas-Jérôme) », in ''Dizionario Biografico degli Italiani'', vol. 92, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2018, pp. 264-268.
==Altri progetti==
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== Collegamenti esterni ==
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