Montecopiolo: differenze tra le versioni

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{{F|Marchecentri abitati dell'Emilia-Romagna|ottobre 2012}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Montecopiolo
|Panorama = Villagrande di Montecopiolo.jpg
|Didascalia =
|Bandiera = Montecopiolo-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Montecopiolo-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 =Marche Emilia-Romagna
|Divisione amm grado 2=Pesaro e= UrbinoRimini
|Amministratore locale =Alfonso LattanziPietro Rossi
|Partito = [[lista civica]]
|Data elezione =8 27-65-20092019
|Data istituzione =
|Sottodivisioni = Ca' Moneta, Calvillano, Campodarco, Case Nanni, Cavalcanese, Cisterna, Lago Villagrande, Monterotto, Petorno, Ponte Conca, [[Pugliano]], Rancaliccio, Santa Rita, Serra Nanni, Ville<ref name=statuto>{{cita web|url=https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-pu-montecopiolo.pdf|titolo= Comune di Montecopiolo - Statuto|accesso=4 agosto 2021}}</ref>
|Latitudine gradi=43
|Divisioni confinanti = [[Carpegna]] ([[Provincia di Pesaro e Urbino|PU]]), [[Macerata Feltria]] (PU), [[Maiolo]], [[Monte Cerignone]] (PU), [[Monte Grimano Terme]] (PU), [[Pennabilli]], [[Pietrarubbia]] (PU), [[San Leo (Italia)|San Leo]]
|Latitudine minuti=50
|Zona sismica = 2
|Latitudine secondi=28.36
|Gradi giorno = 2813
|Latitudine NS=N
|Nome abitanti = montecopiolesi
|Longitudine gradi=12
|Patrono = 29 settembre
|Longitudine minuti=21
|Festivo = [[san Michele Arcangelo]]
|Longitudine secondi=34.92
|PIL =
|Longitudine EW=E
|PIL procapite =
|Altitudine=915
|Mappa = Map of comune of Montecopiolo (province of Rimini, region Emilia-Romagna, Italy).svg
|Superficie=35.74
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Montecopiolo nella provincia di Rimini
|Note superficie=
|Abitanti=1214
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bil2010/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
|Aggiornamento abitanti=31-12-2010
|Sottodivisioni= Badia, Belvedere, Calvillano, Cà Moneta, Monterotto, Campodarco, Cavalcanese, [[Pugliano]], Cà Bernacchia, Case Nanni, Serra Nanni, Petorno, Santa Rita, Il Lago, Villagrande (sede comunale)
|Divisioni confinanti=[[Carpegna]], [[Macerata Feltria]], [[Maiolo]] (RN), [[Monte Cerignone]], [[Monte Grimano Terme]], [[Pennabilli]] (RN), [[Pietrarubbia]], [[San Leo (Italia)|San Leo]] (RN)
|Codice postale=61014
|Prefisso=[[0722]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=041033
|Codice catastale=F478
|Targa=PU
|Zona sismica=2
|Gradi giorno=2813
|Diffusività=
|Nome abitanti=montecopiolesi
|Patrono=29 settembre
|Festivo=[[San Michele Arcangelo]]
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Montecopiolo (province of Pesaro and Urbino, region Marche, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Montecopiolo nella provincia di Pesaro e Urbino
|Sito=http://www.comune.montecopiolo.pu.it//
}}
'''Montecopiolo''' (''Mont Cupiòl'' o anche ''Mont Cupiùl'' in [[dialetto gallo-italico marchigiano]]<ref>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 1996 | GARZANTI | Milano|pagine = p. 413}}</ref>) è un [[comune italiano]] di 1.214 abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Pesaro e Urbino]] nelle [[Marche]]. È un [[comune sparso]] dell'entroterra [[Appennino Tosco-Romagnolo|appenninico Tosco-Romagnolo]] la cui sede municipale si trova nella frazione di ''Villagrande''. Appartiene alla [[comunità montana]] [[Comunità montana del Montefeltro|del Montefeltro]].
 
'''Montecopiolo''' (''Mont Cupiòl'' in [[lingua romagnola|romagnolo]]<ref>{{cita libro|autore=Emilio Rosetti|url=https://books.google.it/books?redir_esc=y&hl=it&id=SpxPAQAAMAAJ&focus=searchwithinvolume&q=luna|titolo=La Romagna: geografia e storia|anno=1893|editore=Capriolo e Massimino|p=473|accesso=8 settembre 2020|dataarchivio=20 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180820005905/https://books.google.it/books?redir_esc=y&hl=it&id=SpxPAQAAMAAJ&focus=searchwithinvolume&q=luna|urlmorto=no}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Rimini]] in [[Emilia-Romagna]], la cui sede municipale si trova oggi nella frazione di ''Villagrande''. Fa parte della regione storico-geografica del [[Montefeltro]].
=== Geografia fisica ===
Montecopiolo appartiene sia geograficamente che storicamente al [[Montefeltro]] ed è situato nel primo tratto, quello più montano, nel corso del fiume [[Conca (fiume)|Conca]] le cui [[sorgente (idrologia)|sorgenti]] si trovano proprio all'interno di questo comune.
 
Dal 17 giugno 2021 il comune di Montecopiolo, assieme a quello di [[Sassofeltrio]], fa parte della [[provincia di Rimini]] in ottemperanza al [[referendum]] popolare del 24 e 25 giugno 2007 con il quale i cittadini chiesero il distacco dalla [[provincia di Pesaro e Urbino]], nelle [[Marche]]<ref name="legge">{{cita web|url=https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-06-16&atto.codiceRedazionale=21G00091&elenco30giorni=true|sito=gazzettaufficiale.it|titolo=Serie Generale n. 142 del 16-6-2021}}</ref>.
È il comune dal punto di vista [[altimetria|altimetrico]] più elevato di tutto il Montefeltro arrivando a superare i 1.400 mt di [[altitudine]] sulla sommità del [[Monte Carpegna]], questa caratteristica naturale fa si che da molti punti del suo territorio si goda di una magnifica vista, con un susseguirsi di scorci e panorami mozzafiato, sui territori delle [[provincia di Rimini|province di Rimini]], di Forlì-Cesena e di Pesaro-Urbino e su quelli della vicina [[Repubblica di San Marino]].
 
== Geografia fisica ==
All'interno del territorio comunale si estende il [[Parco naturale regionale del Sasso Simone e Simoncello]] che attrae molti [[escursionismo|escursionisti]] nella stagione estiva, e il ''Monte Carpegna''. Sia su quest'ultimo che a Villagrande sono presenti i più importanti [[impianti di risalita|impianti sciistici]] del circondario.
Montecopiolo appartiene sia geograficamente che storicamente al [[Montefeltro]]. È il comune più elevato (collocazione della casa comunale) della [[provincia di Rimini]] e di tutto il [[Montefeltro]].
 
Fa parte del [[parco naturale regionale del Sasso Simone e Simoncello]]. Sul territorio comunale insistono i monti Palazzolo, Boaggine, Pennuzza<ref>{{Cita web |url = http://www.comune.montecopiolo.pu.it/vivere-montecopiolo/cenni-storici/il-territorio|titolo = Comune di Montecopiolo. Il Territorio|sito = comune.montecopiolo.pu.it|accesso = 25 maggio 2021|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20210525215123/http://www.comune.montecopiolo.pu.it/vivere-montecopiolo/cenni-storici/il-territorio|dataarchivio = 25 maggio 2021|urlmorto = no}}</ref>, San Marco, Montone, Copiolo e la vetta del [[monte Carpegna]] (1&nbsp;415 m)<ref>{{Cita web |url = https://www.turismo.marche.it/Cosa-vedere/Localita/Montecopiolo/5564|titolo = Montecopiolo|sito = turismo.marche.it|editore = Regione Marche|accesso = 25 maggio 2021|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20210525212534/https://www.turismo.marche.it/Cosa-vedere/Localita/Montecopiolo/5564|dataarchivio = 25 maggio 2021|urlmorto = no}}</ref>.
===Il Comune===
In quanto comune sparso, a Montecopiolo non esiste una singola frazione comunale col nome medesimo; con questa denominazione si intende invece una parte ben precisa del territorio comunale (da cui ha preso poi il nome tutto il comune) nella quale rientrano diverse [[frazione (geografia)|frazioni]] quali ''Cà Moneta'', ''Monterotto'', ''Cà Valcanese'', ma non altre frazioni come ad esempio ''Villagrande'' (il capoluogo così chiamato perché qui ha sede il municipio), ''Monteboaggine'' e ''Pugliano''.
 
Nel suo territorio si trovano le [[sorgente (idrologia)|sorgenti]] del [[Conca (fiume)|fiume Conca]], che scorre parallelamente al [[Marecchia]] fino a sfociare nel [[mare Adriatico]] e del torrente Mazzocco, affluente del [[Marecchia]]. Il Conca nasce dal [[Monte Carpegna]], a circa 1400 m di [[altitudine]] in località Bocca della Conca, discende ripidamente, dando vita a numerose cascatelle, la più pittoresca delle quali si trova nei pressi di Ponte Conca. Tocca le frazioni Cisterna, Ville, Monteboaggine e Ponte Conca.
Una conseguenza purtroppo negativa di questo è che, spesso per semplicità o disinteresse, i cartelli indicatori installati nelle strade del circondario (in particolare le strade provinciali) riportano, in maniera errata, solo l'indicazione di Villagrande (che è solo il capoluogo) e non anche l'indicazione di Montecopiolo (che invece è l'intero comune) questo porta molti turisti a fare confusione anche in tempi di [[navigatore satellitare|navigatori satellitari]], è invece necessario e fondamentale indicare sempre entrambe le denominazioni per dare informazioni chiare e univoche di questo territorio che ha una vocazione turistica con grandi potenzialità purtroppo poco utilizzate.
Oggi la sua portata è notevolmente ridotta, a causa soprattutto della captazione dell'acqua per uso umano; in passato invece numerosi erano i [[mulino ad acqua|mulini ad acqua]] che alimentava. Uno di questi, vecchio di secoli e restaurato, si trova nel territorio comunale.
 
== Origini del nome ==
Una peculiare caratteristica che rende unica ''Villagrande'' è che essa è naturalmente racchiusa tra il ''Monte Montone'' (1104 m), il ''Monte Roccaccia'' e il ''Monte Palazzolo'' e al viaggiatore attento che vi giunge si mostra un po' come una perla racchiusa all'interno di una conchiglia.
Il nome del comune trarrebbe le sue origini da "Mons Copiolus" ossia monte a forma di cupola (il monte oggi chiamato Roccaccia, da cui tutto ha avuto origine e sul quale sorgeva il castello, in effetti è molto simile ad una cupola) o da Mons Copiolae "monte sede di una piccola guarnigione".
 
== Storia ==
''Pugliano'', la frazione più vicina al confine con [[San Leo (Italia)|San Leo]], è nota in tutto il circondario soprattutto perché ogni anno, tutti i lunedì del mese di settembre, vi si tiene la tradizionale ''fiera del [[bestiame]]'' e del commercio le cui origini, ormai millenarie, si perdono nella notte dei tempi.
Secondo la tradizione storica, la famiglia Carpegna, alla quale erano soggetti alcuni castelli nel [[Montefeltro]], tra cui quello di Monte Copiolo, nel 1140 giunge ad una divisione dei propri possedimenti. Ad un personaggio di casa [[Antonio I da Montefeltro|Carpegna]] viene assegnato il ''castrum Montis Cupioli'': da questo capostipite, discenderà poi la famiglia dei [[Da Montefeltro|conti di Montefeltro]]. Il primo documento a noi pervenuto sul Castello risale al 1150. Nella corte del castello, nel [[1228]], viene fondato il monastero femminile di Castelbegni. Nel [[1253]] la famiglia Montefeltro si divide in ramo [[Guelfi|guelfo]] (fedele al papa) e ramo [[Ghibellini|ghibellino]] (fedele all'imperatore). A quest'ultimo appartiene il castello di Monte Copiolo come principale possedimento. Il conte Cavalca di Montefeltro, castellano di Monte Copiolo, alla morte del fratello [[Montefeltrano II da Montefeltro|Montefeltrano II]] promuove una divisione di beni tra sé e i suoi nipoti.
 
Nel [[1328]] l'imperatore [[Ludovico il Bavaro|Ludovico IV il Bavaro]] concede il castello al conte Speranza di Montefeltro. In un atto redatto da un legato papale del 1341 si afferma che il castello di Monte Copiolo è tenuto ''more tirannico'' (cioè usurpato con la forza) dai conti [[Nolfo da Montefeltro|Nolfo]] e [[Galasso da Montefeltro]] e che nei giorni della compilazione del documento i due sono in esercito proprio sopra il suddetto castello e lo controllano personalmente, mentre tengono occupata la città vescovile di [[San Leo (Italia)|San Leo]].
Anche se non ci sono prove certe al riguardo, gli storici sono propensi a ritenere che alcune frazioni comunali quali Cà Moneta, Monterotto e la stessa Villagrande siano sorte in seguito alla distruzione del [[Castello di Montecopiolo]] (ubicato sul ''Monte Roccaccia,'' in un una posizione assolutamente strategica ed abitato secondo gli ultimi studi almeno sino al XVII secolo) e al conseguente progressivo abbandono da parte della popolazione che si è sparsa e riversata nei dintorni dando origine a questi nuovi abitati.
 
Nel [[1355]] il Montefeltro ritorna sotto la giurisdizione dello [[Stato Pontificio]]. In un decreto del 1360 di Giovanni De Levalossis, podestà di Montefeltro, viene affermato che il castello di Monte Copiolo gode di [[Comune medievale|indipendenza comunale]] ed amministrativa. Il Podestà cita in giudizio i comuni di [[Pietrarubbia]], San Leo, [[San Marino]] e Monte Copiolo colpevoli di favorire la tirannide ed il dominio dei Montefeltro e di non sottomettersi al controllo pontificio. Nel [[1365]] anche il castello di Monte Copiolo entra nei territori soggetti al pontefice. Nella ''[[Descriptio provinciæ Romandiolæ]]'' ([[1371]]) il [[legato pontificio]] cardinale [[Anglico de Grimoard]] così descrive il castello di Monte Copiolo: "… è posto sopra un sasso fortissimo ed altissimo e possiede una rocca fortissima, alla cui custodia è posto un capitano con dodici paghe, per le quali riceve dalla [[Camera Apostolica]] 30 [[fiorino|fiorini]] ogni mese. Il castello è composto da sessanta fuochi". La rocca è uno dei centri più forti e muniti dell'intero Montefeltro. Nel [[1376]] [[Antonio II da Montefeltro]], nipote di Nolfo, prende con la forza il Comune di Montefeltro, cacciando i legati pontifici. Il castello di Monte Copiolo torna nelle mani dei conti di Montefeltro. Imperversa la lotta tra le famiglie Montefeltro, signori di [[Urbino]], e [[Malatesta]] signori di [[Rimini]]. In un atto di tregua tra le due famiglie, il castello di Monte Copiolo è ricordato tra quelli appartenenti ad Antonio II da Montefeltro. Nella seconda metà del [[XIV secolo]] la lotta contro la famiglia Malatesta diviene ancora più aspra. Il castello di Monte Copiolo resta sempre saldamente nelle mani della famiglia Montefeltro partecipando, in prima linea, alla difesa della contea. Nel [[1384]] Il conte Antonio promulga, davanti alla chiesa di Santa Croce di [[Monte Cerignone]], i nuovi statuti del Montefeltro. Nel [[1389]] [[Papa Bonifacio IX]] conferma al ghibellino Antonio da Montefeltro il possesso del castello di Monte Copiolo. Nella seconda metà del [[XIV secolo]] la lotta contro la famiglia Malatesta diviene ancora più aspra. Il castello di Monte Copiolo resta sempre saldamente nelle mani della famiglia Montefeltro partecipando, in prima linea, alla difesa della contea. [[Guidantonio da Montefeltro]] (figlio del conte Antonio) nel 1404 diviene nuovo [[Ducato di Urbino#Montefeltro.2C Conti di Urbino|conte di Urbino]] e dopo di lui, il figlio [[Oddantonio II da Montefeltro|Oddantonio]].
''Monterotto,'' paesino da cui si gode una spettacolare vista sulla vallata del fiume Conca che va dal monte della Faggiola fino in lontananza al monte Titano di San Marino, deve il suo nome alla curiosa forma del piccolo monticello alle cui pendici sorge l'abitato (dal latino ''Mons rotae'' che tradotto significa "monte a forma di ruota" o "a forma circolare") ed in effetti il monticello, anche se è comunemente conosciuto con il nome de "''il Poggio''", ha anche un altro nome che avvalora in pieno questa tesi, "''Pian della Ruota''".
 
Nel [[1437]] in una credenziale spedita ai magistrati ed al popolo sammarinese, i copiolesi esortano i “vicini” a ben guardarsi dai comuni nemici della pianura, cioè i Malatesta. In una missiva del 1440, redatta a Montecerignone, Guido Paolo degli Acomanducci (podestà e commissario feretrano) ordina al castellano di Monte Copiolo, a quelli di [[Valle Sant'Anastasio]] e Monte Maggio, di tenersi pronti per inviare aiuti militari a San Marino. Nel [[1441]] il giovane conte [[Federico da Montefeltro]] scala la rupe di San Leo e ne conquista il forte strappandolo ai Malatesta. Il 23 ottobre, dalla rocca di Monte Copiolo, dove aveva posto la guarnigione per assediare San Leo, scrive una missiva indirizzata ai capitani della Repubblica di San Marino, per rendere nota la conquista. Nel [[1444]] muore il duca Oddantonio di Montefeltro, fratello di Federico, per mano dei cittadini di Urbino. Federico diviene nuovo signore di Urbino. [[Papa Niccolò V]] nel 1447 conferma a Federico il possesso del castello di Monte Copiolo.
''Monteboaggine'', frazione che si trova alle pendici del ''Monte Eremo'', dal canto suo testimonia con il proprio nome - buoi e ''boaggine'' hanno la stessa radice - come in quei territori fosse in uso l'antichissima pratica dell'alpeggio mediante la quale contadini (lavoratori agricoli dipendenti di altri e quindi non proprietari) e agricoltori (proprietari agricoli in proprio che spesso, ma non sempre, avevano alle proprie dipendenze contadini dipendenti) della zona ogni anno, sul finire della primavera e sino all'autunno inoltrato, conducevano il proprio bestiame nei [[pascolo|pascoli]] comunali di alta quota dove le [[mandria|mandrie]] vivevano allo stato brado per tutti i mesi estivi per poi essere ricondotte nelle stalle poco prima del periodo invernale quando ormai il [[clima]] rigido e le nevicate imminenti (e abbondanti a queste altitudini) non permettevano oltre di lasciare gli animali all'aperto; la stessa cosa avveniva in altre parti del comune più a valle poco lontano dalle frazioni di Monterotto, Petorno e Cà Valcanese.
 
Nel [[1448]] [[Sigismondo Pandolfo Malatesta]] assedia il castello di Monte Copiolo. L'attacco non riesce, infatti neppure le porte cittadine vengono forzate. Per rappresaglia l'intera curtis del castello viene posta a soqquadro con inaudita ferocia. Nel [[1455]] Alessandro Gambacorta, capitano della rocca di Monte Copiolo e maestro d'arme del duca Federico, esce dalla rocca con molti soldati e tende un'imboscata alle truppe malatestiane in fuga da [[Carpegna]] e Pietrarubbia, inseguite dal duca Federico e dal capitano Piccinino.
=== Le sorgenti del fiume Conca ===
Il [[fiume]] ''Conca'' nasce sul versante di Montecopiolo del [[Monte Carpegna]], a circa 1400 m di [[altitudine]] in località ''Bocca della Conca''. Il fiume Conca discende ripidamente dalla sorgente, dando vita a numerose cascatelle, le più pittoresca si trova nei pressi dell'abitato di ''Ponte Conca''. Dopo avere attraversato il comune di Montecopiolo, toccando le frazioni ''Cisterna'', ''Ville'', ''Monteboaggine'' e ''Ponte Conca'', attraversa i comuni pesaresi di [[Monte Cerignone|Montecerignone]], il territorio comunale di [[Monte Grimano]] fino a raggiungere la piana di [[Mercatino Conca]] da dove il suo letto si allarga e il suo corso rallenta.
 
Nel [[1482]] muore il duca Federico di Montefeltro, gli succede il figlio [[Guidobaldo da Montefeltro|Guidobaldo]]. [[Cesare Borgia]] (figlio di [[papa Alessandro VI]]), detto il Valentino, nel 1502 giunge alle porte di Urbino. Il duca Guidobaldo abbandona la città e tenta la fuga verso San Leo, ma la strada è sbarrata: da [[Verucchio]] a [[Pietracuta]] sono presenti milizie del Borgia. Guidobaldo perde l'orientamento. Dionigi Agatoni de' Maschi, capitano della rocca di Monte Copiolo, gli dirige incontro alcuni uomini copiolesi e lo conduce sano e salvo nella fortezza di Monte Copiolo. Nel [[1503]] a Monte Copiolo si organizza una sollevazione armata contro il duca Valentino, che si propaga poi a tutti i restanti centri del Montefeltro.
Il fiume poi attraversa Fratte di [[Sassofeltrio]], dopodiché entra in [[provincia di Rimini]], toccando Taverna, [[Morciano di Romagna]], [[San Clemente]], Pianventena, per riversarsi, presso Portoverde, nel [[mare Adriatico]]. Oggi la portata del fiume Conca è notevolmente ridotta, a causa soprattutto della captazione dell'acqua per uso umano; in passato invece numerosi erano i [[mulino a acqua|mulini ad acqua]] che alimentava lungo il suo percorso. Uno di questi mulini, vecchio di secoli, si trova nel comune di Montecopiolo ed è stato recentemente restaurato dagli attuali proprietari.
 
Nel [[1516]] [[Papa Leone X]] de' Medici (succeduto a [[Papa Giulio II]] della Rovere) scomunica e priva del feudo urbinate [[Francesco Maria I Della Rovere]] (figlio adottivo del duca Guidobaldo di Montefeltro), il Montefeltro viene assegnato a [[Lorenzo de' Medici duca di Urbino|Lorenzino de' Medici]]. Nel [[1517]] Francesco Maria capitola ed abbandona lo Stato. Due anni dopo Lorenzino muore prematuramente; il ducato ritorna sotto lo Stato Pontificio.
La tradizione vuole anche che i [[romani]] utilizzassero il fiume Conca per far giungere il [[legname]], tagliato sul monte Carpegna, al [[cantiere navale]] che avevano nei pressi di [[Cattolica]].
 
Alla morte di papa Leone X nel 1521, Francesco Maria parte alla riconquista del ducato guidando i propri uomini a riprendere le rocche di San Leo e [[Maiolo]]. Tiene un forte esercito nel castello di Monte Copiolo. Furiosa si scatena la controffensiva medicea nel 1522. Il duca Francesco Maria, sulla rocca di Monte Copiolo con il grosso della guarnigione, pronto a sferrare l'attacco decisivo a San Leo, dà ordine agli uomini del castello di Frontino di Massa di arrestare le truppe toscane, ma questi non riescono nell'impresa. Il duca è costretto a ripiegare verso Montecerignone e poi verso [[Sassocorvaro]]. Le truppe di Giovanni de' Medici, quasi 15.000 uomini, devastano tutto ciò che trovano sul loro cammino, abbattendo le due rocche di Pennabilli (22 gennaio 1522) e danno il paese alle fiamme, incendiando Carpegna e Castellaccia, saccheggiando i castelli di Pietrarubbia, Montecerignone e Monteboaggine. Il castello di Monte Copiolo però non viene distrutto né abbandonato. Ha inizio però un fenomeno di spopolamento del paese, in favore di piccoli borghi sorti alle pendici del monte.
=== Flora e fauna ===
A Montecopiolo sono stati reintrodotti sul Monte Montone alcune specie di [[abete|abeti]] e [[pino|pini]], ora molto diffusi in queste terre. In precedenza erano presenti [[quercia|querce]] e [[faggio|faggi]], infatti il Monte Montone e soprattutto ricoperto dalla faggeta e la presenza di faggi che in questo luogo sono di notevoli dimensioni, rende il sottobosco tipicamente pulito. Boschi con esemplari alborei così imponenti e facilmente raggiungibili essendo a ridosso dell'abitato, sono tutt'altro che comuni lungo la penisola.
Su queste montagne possiamo trovare dalla [[rosa canina]] al [[giglio selvatico]] (in queste terre è di colore arancione).
 
Ancora in pieno Seicento il castello è abitato da alcune famiglie e servito da due chiese. Durante il [[XVIII secolo]] si ha il completo abbandono dell'antica area del castello. Alle soglie del [[XX secolo]] il castello, sebbene fortemente lesionato, è ancora visibile sulla vetta del monte. Tra le due guerre mondiali e nell'ultimo dopoguerra le rovine vengono spogliate per edificare case alle pendici del monte. Si perde la memoria visiva delle strutture del castello.
Per quanto riguarda la [[fauna]] l'animale più comune è il [[daino]], introdotto dall'uomo, all'interno del [[Parco comunale Monte Montone]]. Altri animali sono: [[cinghiale|cinghiali]], [[lepre|lepri]], [[capriolo|caprioli]], [[volpe|volpi]], [[faina|faine]], [[poiana|poiane]], [[falco|falchi]]. Negli ultimi anni sono stati avvistati alcuni [[lupo appenninico|lupi]], con precisione 4: un maschio, una femmina e due cuccioli. In precedenza si credevano estinti.
 
=== Faggeta di PianacquadioSimboli ===
Lo stemma del Comune è ''[[bandato]] d'argento e d'azzurro'' a ricordare che Montecopiolo fu feudo dei [[Carpegna (famiglia)|nobili di Carpegna]], i cui successori dettero origine alla dinastia dei Montefeltro.<ref>{{cita web | 1 = https://www.araldicacivica.it/comune/montecopiolo/ | 2 = Montecopiolo | accesso = 1 febbraio 2021 | dataarchivio = 6 giugno 2021 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20210606093537/https://www.araldicacivica.it/comune/montecopiolo/ | urlmorto = no }}</ref>
Il ''bosco di Pianacquadio'' è l'ultimo lembo importante di quell'immensa faggeta che un tempo ricopriva la sommità del Monte Carpegna. Si tratta di un bosco unico nel [[centro Italia]] costituito oltre che da faggi plurisecolari anche da esemplari di [[acero]] montano, di acero riccio, di acero napoletano, di acero campestre, di [[tiglio]] e di [[sorbo]] montano. Nello strato arbustivo si possono osservare la [[fusaggine]] montana, il [[maggiociondolo]] alpino, il [[nocciolo]], il [[biancospino]], il [[ciliegio]] volpino. Il 27 dicembre 1989 due piloti dell'[[Aeronautica Militare]] appartenenti al 5º stormo di Rimini, precipitarono qui con il loro aereo. Un Cippo ricorda la loro morte.
 
Il bozzetto originale è stato realizzato, ispirandosi a un sigillo del 1437, dall'araldista svedese Karl Ebbe Torsten Valdemarsson e presenta uno scudo [[timbro (araldica)|timbrato]] dalla corona del rango di Comune propria dell'[[araldica civica]] svedese.<ref>{{cita libro|autore= Antonio Conti |capitolo= Lo stemma del Comune di Montecopiolo |curatore= Anna Lia Ermeti |curatore2= Daniele Sacco |titolo= Il castello di Monte Copiolo nel Montefeltro. Ricerche e scavi 2002-2005 |editore= Walter Stafoggia Editore |città= Pesaro |anno= 2006 |pp= 33-40}}</ref>
=== Il Lago di Villagrande e la leggenda di San Francesco ===
Ai piedi dell'imponente Monte Palazzolo si estende un [[lago|laghetto]] di origine glaciale di 7.000 m².Nel laghetto vivono diversi tipi di [[pesce|pesci]], dalle [[carpa|carpe]] ai [[pesce gatto|pesci gatto]] ai [[pesce rosso|pesci rossi]]. Nel laghetto si può praticare la [[pesca sportiva]] ed un [[Hotel]] è sorto intorno ad esso.
 
Il gonfalone è costituito da un drappo di azzurro.
La [[leggenda]] dice che quando [[San Francesco]] si ritrovò a passare nei pressi del lago di Villagrande desiderò ardentemente di fondarvi un [[convento]]. C'era tutto ciò che incantava il poverello di [[Assisi]]: l'acqua pura e gorgogliante di [[montagna]], il bosco del Monte Palazzolo pieno di canti, la pace e il silenzio. Il progettò non poté realizzarsi perché, dice la leggenda, i suoi fraticelli si erano già impegnati per costruire il conventino di Sant'Igne nel comune di [[San Leo]]. San Francesco allora lascio a questi luoghi una benedizione speciale, che mai il terremoto li avrebbe toccati e che avrebbero avuto lustro perenne. Una leggenda, certo, ma in tanti secoli mai una volta la terra ha tremato a Montecopiolo.
===Onorificenze===
{{Onorificenze
|immagine = Valor civile silver medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'argento al valor civile
|collegamento_onorificenza = Valor civile
|motivazione= Con generoso altruismo e coraggio, gli abitanti del comune di Montecopiolo hanno dato supporto durante la seconda guerra mondiale a molti ebrei che si allontanavano dalla [[Jugoslavia]] per sfuggire alle truppe tedesche. Consapevoli del rischio, hanno fornito loro rifugio e generi di prima necessità. Esempio di solidarietà e coraggio. Montecopiolo, 1943/45
|data= 26 maggio 2022<ref>{{cita testo|url= https://www.gazzettaufficiale.it/do/atto/serie_generale/caricaPdf?cdimg=23A0545700000010110005&dgu=2023-10-17&art.dataPubblicazioneGazzetta=2023-10-17&art.codiceRedazionale=23A05457&art.num=1&art.tiposerie=SG |titolo= Medaglie al valore e merito civile 2022 |p= 26 |rivista= Supplemento ordinario n. 35 alla Gazzetta Ufficiale |numero= 243 }}</ref>}}
L'onorificenza è stata consegnata il 17 novembre 2022 al sindaco di Montecopiolo dal prefetto di Rimini.<ref>{{Cita web|url=https://altarimini.it/news168629-montecopiolo-insignita-della-medaglia-d-argento-al-merito-civile.php|titolo=Montecopiolo insignita della Medaglia d'Argento al Merito Civile|accesso=15 giugno 2024}}</ref>
 
=== La leggenda di San Donnino ===
Nella vetta del Monte Montone (1100 [[Metri sul livello del mare|m s.l.m.]]), con più precisione nell'imboccatura del [[sentiero]] che porta ad essa, nel [[Medioevo]], si trovava, secondo la tradizione, la medievale chiesa di ''San Donnino'' letteralmente smontata dai montecopiolesi tra il [[Settecento]] e l'[[Ottocento]] poiché fatiscente. Gli arredi sacri di questo edificio furono spostati all'interno della chiesa di [[San Michele Arcangelo]] e poi in quella della [[Madonna della Misericordia]], nel capoluogo.
 
Narra la tradizione che nelle notti buie e tempestose, nel valico che si distende dal Monte Roccaccia al Monte Montone, si veda la figura di [[San Donnino]], con in mano una statua, un arredo della chiesa, tornare sul luogo dove sorgeva l'edificio. Sempre secondo la leggenda, terminata la tempesta, presso le ''Coste di San Donnino'', sul Monte Montone, si ritroverebbe l'arredo sacro scomparso dalla chiesa di Villagrande.
 
== Storia ==
{{W|Marche|settembre 2011|commento=Trasformare l'elenco puntato in forma discorsiva}}
* [[1140]]: Secondo la tradizione storica, la famiglia Carpegna, alla quale erano soggetti alcuni castelli nel [[Montefeltro]], tra cui quello di Monte Copiolo, giunge ad una divisione dei propri possedimenti. Al conte [[Antonio I da Montefeltro|Antonio Carpegna]] viene assegnato il ''castrum Montis Cupioli'': da Antonio, capostipite, discende la famiglia dei [[Da Montefeltro|conti di Montefeltro]].
* [[1150]]: A questa data risale il primo documento a noi pervenuto sul Castello.
* [[1228]]: Viene fondato il monastero femminile di Castelbegni, nella curtis del castello appartenente ai Conti di Montefeltro.
* [[1253]]: Atto divisionale del conte Cavalca di Montefeltro: la famiglia Montefeltro, nella prima metà del XIII secolo, si divide in ramo [[Guelfi|guelfo]] (fedele al papa) e ramo [[Ghibellini|ghibellino]] (fedele all'imperatore). A quest'ultimo appartiene il castello di Monte Copiolo come principale possedimento. Il conte Cavalca di Montefeltro, castellano di Monte Copiolo, alla morte del fratello [[Montefeltrano II da Montefeltro|Montefeltrano II]], promuove nel castello copiolese una divisione di beni tra sé e i suoi nipoti.
* [[1328]]: L'imperatore [[Ludovico il Bavaro|Ludovico IV il Bavaro]] concede il castello di Monte Copiolo al conte Speranza di Montefeltro.
* [[1341]]: In un atto redatto da un legato papale si afferma che il castello di Monte Copiolo è tenuto ''more tirannico'' (cioè usurpato con la forza) dai conti [[Nolfo da Montefeltro|Nolfo]] e [[Galasso da Montefeltro]] e che nei giorni della compilazione del documento i due sono in esercito proprio sopra il suddetto castello e lo controllano personalmente, mentre tengono occupata la città vescovile di [[San Leo (Italia)|San Leo]].
* [[1355]]: Il Montefeltro ritorna sotto la giurisdizione dello [[Stato Pontificio]].
* [[1360]]: In un decreto di Giovanni De Levalossis, podestà di Montefeltro, viene affermato che il castello di Monte Copiolo gode di [[Comune medievale|indipendenza comunale]] ed amministrativa. Il Podestà cita in giudizio i comuni di [[Pietrarubbia]], San Leo, [[San Marino]] e Monte Copiolo colpevoli di favorire la tirannide ed il dominio dei Montefeltro e di non sottomettersi al controllo pontificio.
* [[1365]]: Anche il castello di Monte Copiolo entra nei territori soggetti al pontefice. Nella ''[[Descriptio provinciae Romandiolae]]'' ([[1371]]) il [[legato pontificio]] cardinale [[Anglic de Grimoard]] così descrive il castello di Monte Copiolo: "… è posto sopra un sasso fortissimo ed altissimo e possiede una rocca fortissima, alla cui custodia è posto un capitano con dodici paghe, per le quali riceve dalla [[Camera Apostolica]] 30 [[fiorino|fiorini]] ogni mese. Il castello è composto da sessanta fuochi". La rocca è uno dei centri più forti e muniti dell'intero Montefeltro.
* [[1376]]: [[Antonio II da Montefeltro]], nipote di Nolfo, prende con la forza il Comune di Montefeltro, cacciando i legati pontifici. Il castello di Monte Copiolo torna nelle mani dei conti di Montefeltro.
* [[1380]]: Imperversa la lotta tra le famiglie Montefeltro, signori di [[Urbino]] e [[Malatesti]] signori di [[Rimini]]. In un atto di tregua tra le due famiglie, il castello di Monte Copiolo è ricordato tra quelli appartenenti ad Antonio II da Montefeltro.
* [[1384]]: Il conte Antonio promulga, davanti alla chiesa di Santa Croce di [[Montecerignone]], i nuovi statuti del Montefeltro.
* [[1389]]: [[Papa Bonifacio IX]] conferma al ghibellino Antonio da Montefeltro il possesso del castello di Monte Copiolo.
* Seconda metà del [[XIV secolo]]: la lotta contro la famiglia Malatesti diviene ancora più aspra. Il castello di Monte Copiolo resta sempre saldamente nelle mani della famiglia Montefeltro partecipando, in prima linea, alla difesa della contea.
* [[1404]]: [[Guidantonio da Montefeltro]] (figlio del conte Antonio) diviene nuovo [[Ducato_di_Urbino#Montefeltro.2C_Conti_di_Urbino|conte di Urbino]] e dopo di lui, il figlio [[Oddantonio II da Montefeltro|Oddantonio]].
* [[1437]]: In una credenziale spedita ai magistrati ed al popolo sammarinese, i copiolesi esortano i “vicini” a ben guardarsi dai comuni nemici della pianura. Il riferimento ai Malatesti è palese.
* [[1440]]: In una missiva, redatta a Montecerignone, Guido Paolo degli Acomanducci (podestà e commissario feretrano) ordina al castellano di Monte Copiolo, a quelli di [[Valle Sant'Anastasio]] e Monte Maggio, di tenersi pronti per inviare aiuti militari a San Marino.
* [[1441]]: Il giovane conte [[Federico da Montefeltro]] scala la rupe di San Leo e ne conquista il forte strappandolo ai Malatesti. Il 23 ottobre, dalla rocca di Monte Copiolo, dove aveva posto la guarnigione per assediare San Leo, scrive una missiva indirizzata ai capitani della Repubblica di San Marino, per rendere nota la conquista.
* [[1444]]: Morte del duca Oddantonio di Montefeltro, fratello di Federico, per mano dei cittadini di Urbino. Federico diviene nuovo signore di Urbino.
* [[1447]]: [[Papa Nicolò V]] conferma a Federico il possesso del castello di Monte Copiolo.
* [[1448]]: [[Sigismondo Pandolfo Malatesta]] assedia il castello di Monte Copiolo. L'attacco non riesce, infatti neppure le porte cittadine vengono forzate. Per rappresaglia l'intera curtis del castello viene posta a soqquadro con inaudita ferocia.
* [[1455]]: Alessandro Gambacorta, capitano della rocca di Monte Copiolo e maestro d'arme del duca Federico, esce dalla rocca di Monte Copiolo con molti soldati e tende un'imboscata alle truppe malatestiane in fuga da [[Carpegna]] e Pietrarubbia, inseguite dal duca Federico e dal capitano Piccinino.
* [[1482]]: Muore il duca Federico di Montefeltro, gli succede il figlio [[Guidobaldo da Montefeltro|Guidobaldo]].
* [[1502]]: [[Cesare Borgia]] (figlio di [[papa Alessandro VI]]), detto il Valentino, giunge alle porte di Urbino. Il duca Guidobaldo abbandona la città e tenta la fuga verso San Leo, ma la strada è sbarrata: da [[Verucchio]] a [[Pietracuta]] sono presenti milizie del Borgia. Guidobaldo perde l'orientamento. Il capitano Dionigi Agatoni de' Maschi, capitano della rocca di Monte Copiolo, gli dirige incontro alcuni uomini copiolesi e lo conduce sano e salvo nella fortezza di Monte Copiolo.
* [[1503]]: A Monte Copiolo si organizza una sollevazione armata contro il duca Valentino, che si propaga poi a tutti i restanti centri del Montefeltro.
* [[1516]]: [[Papa Leone X]] de' Medici (succeduto a [[Giulio II]] della Rovere) scomunica e priva del feudo urbinate [[Francesco Maria I della Rovere|Francesco Maria della Rovere]] (figlio adottivo del duca Guidobaldo di Montefeltro), il Montefeltro viene assegnato a [[Lorenzo II de' Medici|Lorenzino de' Medici]].
* [[1517]]: Francesco Maria capitola ed abbandona lo Stato.
* [[1519]]: Lorenzino muore prematuramente; il ducato ritorna sotto lo Stato Pontificio.
* [[1521]]: Alla morte di papa Leone X, Francesco Maria parte alla riconquista del ducato. Il duca in persona guida i propri uomini a riprendere le rocche di San Leo e [[Maiolo]]. Tiene un forte esercito nel castello di Monte Copiolo.
* [[1522]]: Furiosa si scatena la controffensiva medicea. Il duca Francesco Maria si trova nella rocca di Monte Copiolo con il grosso della guarnigione, pronto a sferrare l'attacco decisivo a San Leo. Dà ordine agli uomini del castello di Frontino di Massa di arrestare le truppe toscane, ma questi non riescono nell'impresa. Il duca è costretto a ripiegare verso Montecerignone e poi verso [[Sassocorvaro]]. Le truppe di Giovanni de' Medici, quasi 15.000 uomini, devastano tutto ciò che trovano sul loro cammino, abbattendo le due rocche di Pennabilli (22 gennaio 1522) e danno il paese alle fiamme, incendiando Carpegna e Castellaccia, saccheggiando i castelli di Pietrarubbia, Montecerignone, [[Monteboaggine]] e, secondo la tradizione storica, anche Monte Copiolo. Il castello di Monte Copiolo però, secondo l'odierna lettura archeologica, non viene distrutto né abbandonato e le sue strutture non subiscono traumi. Ha inizio soltanto un fenomeno di spopolamento del paese, in favore di piccoli borghi sorti alle pendici del monte.
* Ancora in pieno Seicento il castello è abitato da alcune famiglie e servito da due chiese.
* Durante il [[XVIII secolo]] si ha il completo abbandono dell'antica area del castello.
* Alle soglie del [[XX secolo]] il castello, sebbene fortemente lesionato, è ancora visibile sulla vetta del monte.
* Tra le due guerre mondiali e nell'ultimo dopoguerra le rovine vengono spogliate per edificare case alle pendici del monte. Si perde la memoria visiva delle strutture del castello.
 
== Toponimo ==
Il nome di Montecopiolo deriverebbe da "Mons Copioe" cioè monte dell'abbondanza, riferendosi alla quantità di selvaggina ed alla ricchezza di acque presenti nel territorio comunale.
Il toponimo potrebbe anche essere associato a "Mons Copiolus" ossia a monte a forma di cupola (il monte oggi chiamato Roccaccia, su cui sorgeva il castello) viene uguagliato ad una cupola.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
* [[Castello di Montecopiolo|Castello di Monte Copiolo]]. Sorge sull'omonimo monte, chiamato oggi comunemente, ma in maniera non esatta, "Monte Roccaccia". Ne restano oggi alcuni ruderi che, già vincolati come area archeologica, dal 2002 sono divenuti sede di un importante scavo da parte dell'[[Università degli Studi di Urbino]].
* [[Castello di Montecopiolo]]
* [[Chiesa (architettura)|Chiesa]] di [[San Michele Arcangelo]], situata nel centro di Villagrande nella Piazza di "San Michele Arcangelo".
* Chiesa della [[Madonna della Misericordia]], nelnei pressi della piazzeta dipiazzetta "Conte Antonio da Montecopiolo", al suo interno l'antica statua di San Donnino.
* [[Santuario]] della [[Madonna del Faggio]], posto sull'[[Eremo]] del [[Monte Carpegna]] a 1260m1260 m. L'origine dovrebbe attestarsi intorno al [[1200]],; al suo interno è conservata una statua raffigurante la madonnaMadonna scolpita su un antico legno di [[faggio]].
* Monte Montone, Monte Palazzolo a ridosso del capoluogo comunale sono veri e propri gioielli naturali dove si possono praticare meravigliose escursioni.
* [[Monte Carpegna]], l'imponente Monte ha le proprie radici in questo comune, l'Eremo del Monte Carpegna o Eremo di Montecopiolo, dove sono situati gli impianti sciistici, è meta turistica per tutto l'entroterra Riminese e Pesarese.
* Chiesa di [[San Vicinio]], posta nella frazione di Pugliano Vecchio, risalente intorno al [[1700]]
* Chiesa della [[Madonna di Pugliano]], situata nella frazione di Madonna di Pugliano, al suo interno una interessante raffigurazione in marmo della Madonna.
* Chiesa di [[San Giovanni Battista]], in località Calvillano di Monteboaggine. La chiesa è di costruzione recente (anni cinquanta), è realizzata in pietra calcarea della cava che esisteva presso il monte [[San Marco]] a Villagrande. Al suo interno si possono ammiraeammirare quattro tele del Seicento, di notevoli dimensioni. La prima è posta nella navata di sinistra e raffigura i [[San Pietro apostolo|Santi Pietro]] e [[San Paolo apostolo|Paolo]], la seconda è posta sulla parete a sinistra dell'altare e raffigura Maria con immagini della sua vita, la terza si trova sulla parete a destra dell'altare e rappresenta l'[[Onnipotente]], mentre ferma [[Abramo]] che sta per sacrificare il figlio [[Isacco]], la quarta tela è posta in posizione centrale dietro l'altare e raffigura la [[crocifissione]]. È sicuramente questa la più interessante, in quanto pare essere stata dipinta da un artista locale (di [[Macerata Feltria]]) allievo del [[Maratta]]. Altra particolarità di questa tela è il fatto che il [[Cristo]] morente è rappresentato con gli occhi aperti rivolti verso il cielo, cosa rara nei dipinti raffiguranti la crocifissione. Nella navata destra si trova un quinto dipinto, molto più piccolo e risalente al Settecento, raffigurante la Madonna della Neve e contenuto in cornice dorata di pregevole fattura. Recentemente questo dipinto è stato sottoposto ad un ottimo restauro, grazie al contributo degli abitanti di Monteboaggine e dell'Ente Parco del Sasso Simone e Simoncello.
* Villaggio di [[Santa Rita]], meta turistica estiva di villeggianti, situato vicino al capoluogo comunale.
* Villaggio del Lago, anch'esso meta turistica estiva di villeggianti, situato nei pressi di Villagrande.
* Ruderi torre di Monteboaggine, situata nei pressi della frazione le Ville di Monteboaggine.
 
=== Aree naturali ===
==== Monte Montone e Monte Palazzolo ====
Entrambi a ridosso della frazione capoluogo comunale, sono aree naturali; vi si possono praticare numerose escursioni.
 
==== Monte Carpegna ====
L'imponente monte ha le proprie radici in questo comune. L'Eremo del Monte Carpegna o Eremo di Montecopiolo, dove sono situati gli impianti sciistici (aperti nel [[1956]]), è meta turistica per tutto l'entroterra riminese e pesarese.
==== Faggeta di Pianacquadio ====
Il '''bosco di Pianacquadio''' è l'ultimo lembo importante della vasta faggeta che un tempo ricopriva la sommità del Monte Carpegna. Il bosco è costituito, oltre che da faggi plurisecolari, anche da esemplari di [[acero montano]], di [[acero riccio]], di [[acero napoletano]], di [[acero campestre]], di [[tilia|tiglio]] e di [[sorbo montano]]. Nello strato arbustivo si possono osservare la [[fusaggine]] montana, il [[maggiociondolo alpino]], il [[Corylus avellana|nocciolo]], il [[Crataegus monogyna|biancospino]], il [[ciliegio]] volpino. Il 27 dicembre 1989 due piloti dell'[[Aeronautica Militare (Italia)|Aeronautica Militare]] appartenenti al 5º stormo di Rimini, precipitarono qui con il loro aereo. Un Cippo ricorda la loro morte.
 
==== Lago Del Duca e di Villagrande ====
Il lago di Montecopiolo era anticamente chiamato il "Lago Del Duca"<ref>{{Cita libro|autore = Sacco Daniele|titolo = Il lago anticamente detto "Del Duca" ed il "Barco Ducale" a Montecopiolo,|anno = 2012|editore = Studi Montefeltrani|città = San Leo|p = |pp = 263-272|ISSN=0394-5499}}</ref> poiché era diretta pertinenza dei duchi di Urbino come riserva di pesca e tale è rimasta sino al 1631. Ai piedi dell'imponente Monte Palazzolo si estende il [[lago|laghetto]] di origine glaciale di 7.000 m². Nel laghetto, di proprietà privata e situato all'interno di una struttura ricettiva, vivono diversi tipi di pesci, dalle [[Cyprinus carpio|carpe]] ai [[Ameiurus melas|pesci gatto]] ai [[Carassius auratus|carassi]].
 
== Società ==
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=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2019 i cittadini stranieri residenti a Montecopiolo erano 47.<ref>[http://demo.istat.it/str2019/query.php?lingua=ita&Rip=S3&Reg=R11&Pro=P041&Com=33&paese=A9999&submit=Tavola Tabella ISTAT 31 dicembre 2019]</ref>
Questi sono i numeri riguardanti la presenza di cittadini stranieri a Montecopiolo, divisi per nazionalità:
 
===Lingue e dialetti===
{| class="wikitable"
La particolare posizione al confine fra tre regioni (Toscana, Marche, Romagna) comporta notevoli variazioni nei dialetti parlati nel territorio, con influenze che tendono quasi al toscano per poi gradualmente passare all'alto-marchigiano ed infine decisamente al romagnolo, mano a mano che partendo da sud-ovest ci si diriga verso nord-est.
! Paese
! 1º gennaio 2010<ref>[http://demo.istat.it/str2009/index.html Statistiche demografiche ISTAT<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
! 1º gennaio 2011<ref>[http://demo.istat.it/str2010/index.html Statistiche demografiche ISTAT<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
|-
| {{Bandiera|Albania|nome}} || 13 || 17
|-
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|-
| {{Bandiera|Cina|nome}} || 5 || 7
|-
| {{Bandiera|Senegal|nome}} || 5 || 5
|-
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|-
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|-
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|-
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|-
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|-
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|-
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|-
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|-
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|-
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|-
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|-
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|-
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|-
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|}
 
== Geografia antropica ==
La popolazione straniera totale residente del 1º gennaio 2010 è di 60 unità, della quale 19 maschi e 41 femmine; mentre al 1º gennaio 2011 è di 60 unità, della quale 16 maschi e 44 femmine.
Montecopiolo è un [[comune sparso]]: ciò significa che non ha un centro ben definito, ma si compone invece di una serie di borghi che sorgono alle pendici o nelle immediate vicinanze del monte Copiolo. Alcuni di essi sono sorti anche in seguito allo spopolamento del castello. Tra queste frazioni quelle storiche<ref>{{Cita libro|autore = Ermeti Anna Lia, Sacco Daniele|titolo = Il castello di Monte Copiolo nel Montefeltro. Ricerche e scavi 2002 - 2005|anno = 2006|editore = Walter Stafoggia Editore|città = Pesaro|p = |pp = |ISBN = 88-95043-01-4}}</ref> sono: Ca' Moneta, Ca' Bellino, Monterotto, Cavalcanese (quest'ultima prende il nome proprio dal conte Cavalca di Montefeltro, feudatario del castello nel XIII secolo) e, sull'altro versante, Villagrande. Più distanti sorgono le frazioni di Monteboaggine e Pugliano.
 
;Villagrande
==Sport==
Frazione principale, racchiusa tra il Monte Montone (1104 m), il Monte Copiolo e il Monte Palazzolo.
 
;Villaggio di Santa Rita
===Calcio===
La frazione è nata e si è sviluppata nel corso degli anni 1960 e 1970 inizialmente come insediamento turistico estivo per poi divenire gradualmente negli anni successivi residenza stabile di una parte della popolazione locale. Si trova nei pressi di Ca' Moneta e di Campodarco.
La squadra che ha sede nel paese è l'ASD Montecopiolo Calcio, militante nel girone A della [[Terza Categoria]] pesarese; il derby più sentito è contro la squadra del vicino paese di [[Carpegna]].
 
;Villaggio del Lago
== Amministrazione ==
La frazione ha una storia pressoché identica, per genesi ed evoluzione nel corso dei decenni, al Villaggio di Santa Rita: essa infatti è nata e si è sviluppata, a seguito del boom economico, nel corso degli anni 1960 e 1970 come insediamento turistico estivo. Si trova nei pressi di Villagrande.
 
;Campodarco
=== Consiglio comunale dei ragazzi ===
Questa frazione si trova in direzione di San Marino, a metà strada fra Ca' Moneta e Pugliano.
Da alcuni anni a Montecopiolo, in collaborazione con il comune e con la scuola media "F. Penserini", si svolge il Consiglio comunale dei ragazzi.
 
Composto da 5 ragazzi, divisi in tre consiglieri, il Sindaco, ed il vicesindaco.
;Monterotto
È un paesino che domina la vallata del fiume Conca e gode di un'ampia vista che va dal Monte Eremo a sud-ovest fino, in lontananza, al Monte Titano di San Marino a nord-est passando per il Monte della Faggiola a sud. Monterotto deve il suo nome alla curiosa forma del piccolo monticello alle cui pendici sorge l'abitato (dal latino ''Mons rotae'' che tradotto significa "monte a forma di ruota" o "a forma circolare") ed in effetti il monticello, anche se è comunemente conosciuto con il nome de "il Poggio", ha anche il nome di "Pian della Ruota". Il villaggio è attestato come presente già nel medioevo.
 
;Monteboaggine
Si trova alle pendici del Monte Eremo, richiama nel nome l'allevamento bovino e l'antica pratica dell'alpeggio, con la quale ogni anno, sul finire della primavera e sino all'autunno inoltrato, il bestiame veniva trasferito nei [[pascolo|pascoli]] di alta quota, dove le [[branco|mandrie]] vivevano allo stato brado per tutti i mesi estivi, per poi essere ricondotte nelle stalle poco prima del periodo invernale, quando ormai il [[clima]] rigido non consentiva più il pascolo all'aperto; lo stesso avveniva in altre parti del comune più a valle poco lontano da Monterotto, Petorno e Cavalcanese.
 
;Pugliano
È la frazione più vicina al confine con San Leo. Ogni anno, tutti i lunedì di settembre, vi si tiene la tradizionale Fiera del bestiame e del commercio, le cui radici affondano nel Medioevo.
 
;Petorno
Questa piccola frazione si trova poco lontano dalle rive del torrente [[Conca (fiume)|Conca]], sulla strada che porta a Macerata Feltria e a Montecerignone.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
 
=== Strade ===
È collegato a Rimini tramite la SP 258 "Marecchiese", la SP 22 di [[San Leo (Italia)|San Leo]] e la SP 6 che porta direttamente a Villagrande.<br/>
È collegato a Cattolica tramite la SP 18 e la SP 2.
 
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
| 14 giugno [[1985]]
| 27 maggio [[1990]]
| Michele Mazzocchetti
| [[Democrazia Cristiana]]
|
|<ref name=interno>{{Cita web |url=http://amministratori.interno.it/ |titolo=Copia archiviata |accesso=19 novembre 2016 |dataarchivio=7 gennaio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170107102753/http://amministratori.interno.it/ |urlmorto=no }}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
| 28 maggio [[1990]]
| 23 aprile [[1995]]
| Michele Mazzocchetti
| [[Democrazia Cristiana]]
|
|<ref name=interno />
}}
{{ComuniAmminPrec
| 24 aprile [[1995]]
| 13 giugno [[1999]]
| Mauro Baldacci
| [[Partito Democratico della Sinistra]]
|
|<ref name=interno />
}}
{{ComuniAmminPrec
| 14 giugno [[1999]]
| 12 giugno [[2004]]
| Mauro Baldacci
| [[Centro-sinistra]]
|
|<ref name=interno />
}}
{{ComuniAmminPrec
| 13 giugno [[2004]]
| 7 giugno [[2009]]
| Alessandro Nanni
| Democrazia e solidarietà ([[lista civica]])
|
|<ref name=interno />
}}
{{ComuniAmminPrec
| 8 giugno [[2009]]
| 25 maggio [[2014]]
| Alfonso Lattanzi
| Scudo e bandiera per Montecopiolo (lista civica)
|
|<ref name=interno />
}}
{{ComuniAmminPrec
| 26 maggio [[2014]]
| 26 maggio [[2019]]
| Alfonso Lattanzi
| Per Montecopiolo (lista civica)
|
|<ref name=interno />
}}
{{ComuniAmminPrec
| 27 maggio [[2019]]
| ''in carica''
| Pietro Rossi
| Montecopiolo unita (lista civica)
|
|<ref name=interno />
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Francia|Mont-Saint-Martin (Meurthe e Mosella){{!}}Mont-Saint-Martin}}
 
=== PropostaReferendum e procedimento legislativo di aggregazione all'alla regione Emilia-Romagna ===
{{Vedi anche|QuestioneProgetti deidi confiniaggregazione regionalidi comuni italiani ad altra regione|Variazioni amministrativeterritoriali e territoriali dellaamministrative Regionedelle Marche}}
Il 24 e 25 giugno [[2007]] nel comune di Montecopiolo, e contemporaneamente in quello di [[Sassofeltrio]], si tenne un [[referendum]] volto a consultare la popolazione sul distacco dei comuni dalla regione [[Marche]] e la contestuale aggregazione alla regione [[Emilia-Romagna]], nell'ambito della [[provincia di Rimini]], ai sensi dell'art. 132 della [[Costituzione della Repubblica Italiana|Costituzione]]<ref name=ilPost>{{Cita news |url = https://www.ilpost.it/2017/03/31/montecopiolo-sassofeltrio-referendum-uscita-marche-dieci-anni/|titolo = I due comuni che 10 anni fa votarono l’uscita dalle Marche stanno ancora aspettando|pubblicazione = [[il Post]]|data = 31 marzo 2017|accesso = 28 maggio 2021|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20201111224844/https://www.ilpost.it/2017/03/31/montecopiolo-sassofeltrio-referendum-uscita-marche-dieci-anni/|dataarchivio = 11 novembre 2020|urlmorto = no}}</ref>.
Nel comune di Montecopiolo, il 24 e 25 giugno [[2007]], contemporaneamente al comune di [[Sassofeltrio]] si è tenuto un [[referendum]] per chiedere alla popolazione di far parte integrante della regione [[Emilia-Romagna]] sotto la [[provincia di Rimini]]. Il risultato è stato affermativo nonostante l'elevato quorum richiesto dal referendum (maggioranza degli aventi diritto al voto).
 
A Montecopiolo si recarono alle urne 793 cittadini (70,55%) dei 1&nbsp;124 aventi diritto<ref name=prefettura>{{Cita web |url = http://www.prefettura.it/pesarourbino/contenuti/Referendum_consultivo_del_24_e_25_giugno_2007-42700.htm|titolo = Referendum consultivo del 24 e 25 giugno 2007|sito = prefettura.it|editore = Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo di Pesaro-Urbino|data = 16 ottobre 2008|accesso = 28 maggio 2021|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20210527224604/http://www.prefettura.it/pesarourbino/contenuti/Referendum_consultivo_del_24_e_25_giugno_2007-42700.htm|dataarchivio = 27 maggio 2021|urlmorto = no}}</ref><ref name=Berselli>{{Cita web |url = https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00279960.pdf|titolo = Disegno di legge d'iniziativa del senatore Berselli, n. 1785, XV legislatura|wkautore = Filippo Berselli|sito = senato.it|editore = Tipografia del Senato|data = 12 settembre 2007|formato = pdf|pagina = 3|accesso = 28 maggio 2021|urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = }}</ref>. In 651 votarono per il sì<ref name=Berselli/> (57,92% degli aventi diritto<ref name=prefettura/>; 82,09% dei votanti). L'esito referendario venne approvato a norma dell'art. 45 della legge n. 352 del 25 maggio 1970<ref>I referendum di distacco-aggregazione previsti dall'art. 132 della costituzione sono approvati qualora voti in senso favorevole un numero non inferiore alla maggioranza degli aventi diritto. ({{cita legge italiana|tipo=legge|anno=1970|mese=05|giorno=25|numero=352|articolo=45|nolink=sì}})</ref> e fu regolarmente pubblicato in [[Gazzetta ufficiale]]<ref>{{Cita web |url=https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-07-10&atto.codiceRedazionale=07A06330&elenco30giorni=false |titolo=Serie generale n. 158 del 10 luglio 2007, Comunicato della presidenza del consiglio dei ministri |accesso=28 maggio 2021 |dataarchivio=6 giugno 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210606093612/https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-07-10&atto.codiceRedazionale=07A06330&elenco30giorni=false |urlmorto=no }}</ref>.
Dopo la delibera della Provincia di Rimini, approvata all'unanimità, in cui veniva ribadito il favore con il quale il Consiglio provinciale accoglieva la richiesta dei cittadini di Montecopiolo di aggregazione ai territori riminesi, l'8 luglio [[2008]] la I commissione Bilancio ed affari istituzionali dell'Emilia-Romagna ha approvato, sempre all'unanimità, la richiesta presentata dal Consigliere Lombardi e sottoscritta anche dai Consiglieri Renzi, Piva, Pironi e Parma, in cui si richiede di esprimere parere favorevole al passaggio del Comune di Montecopiolo alla Regione Emilia-Romagna.
 
Il 17 aprile 2012 la regione Emilia-Romagna con parere favorevole all'unanimità ha votato per il passaggio del comune. L'iter sarà completato il 1º gennaio 2014.
L'art. 132 della Costituzione, che regola il distacco-aggregazione di comuni da una regione a un'altra, prevede inoltre che sia raccolto il parere dei [[Consiglio regionale (Italia)|consigli regionali]] interessati<ref name=ilPost/>. Dopo la delibera unanime del consiglio provinciale di Rimini a favore della richiesta dei cittadini di Montecopiolo e Sassofeltrio, l'8 luglio [[2008]] fu la commissione bilancio e affari istituzionali della [[Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna|regione Emilia-Romagna]] ad approvare la richiesta di parere favorevole avanzata da alcuni consiglieri<ref>Fu presentata dal consigliere Lombardi e sottoscritta anche dai consiglieri Renzi, Piva, Pironi e Parma.</ref>. Il 17 aprile 2012 giunse anche il consenso del consiglio regionale dell'Emilia-Romagna<ref>{{Cita web|url = https://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?sezione=lavori&tipoDoc=testo_pdl_pdf&idlegislatura=17&codice=17PDL0008000|titolo = Proposta di legge d'iniziativa dei deputati Gianluca Pini, Giancarlo Giorgetti, Caparini, Molteni, Matteo Bragantini, Fedriga, n. 915, XVII legislatura|sito = camera.it|editore = [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei Deputati]]|data = 9 maggio 2013|formato = pdf|pagine = pp. 1-2|accesso = 28 maggio 2021|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20210606093625/http://documenti.camera.it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0008000.pdf|dataarchivio = 6 giugno 2021|urlmorto = no}}</ref><ref>{{Cita web |url = https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/01161739.pdf|titolo = Relazione della 1ª commissione permanente del Senato della Repubblica|sito = senato.it|editore = Tipografia del Senato|data = 23 luglio 2020|formato = pdf|pagina = 4|accesso = 28 maggio 2021|urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = }}</ref>.
Invece la regione Marche, nonostante fosse stata ripetutamente interpellata dalla commissione affari costituzionali della [[Camera dei deputati (Italia)|Camera]] tra il 2014 e il 2015, si riservò di non dare il proprio parere<ref name=ilPost/>. L'[[procedimento legislativo|iter legis]] continuò nonostante il mancato parere della regione Marche<ref name=ilPost/>.
 
Il [[disegno di legge]] di distacco-aggregazione dei due comuni è stato approvato alla Camera il 12 marzo 2019<ref>{{Cita web|url=https://www.ilrestodelcarlino.it/pesaro/politica/montecopiolo-sassofeltrio-rimini-1.4488449|titolo=Pesaro, Montecopiolo e Sassofeltrio a Rimini. Il sì della Camera|autore=il Resto del Carlino|sito=il Resto del Carlino|data=2019-03-13|lingua=it|accesso=2019-03-13|dataarchivio=27 marzo 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190327091243/https://www.ilrestodelcarlino.it/pesaro/politica/montecopiolo-sassofeltrio-rimini-1.4488449|urlmorto=no}}</ref>. Un mese dopo, il 16 aprile 2019, il consiglio regionale delle Marche ha emesso il proprio parere contrario<ref>{{Cita web|url = https://www.consiglio.marche.it/banche_dati_e_documentazione/atti_di_indirizzo_e_controllo/mozioni/pdf/app_moz492_10.pdf|titolo = Contrarietà alla prosecuzione dell’iter di legge su Distacco dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio dalla Regione Marche e aggregazione alla Regione Emilia-Romagna, mozione n. 492|sito = consiglio.marche.it|editore = |data = 16 aprile 2019|formato = pdf|pagina = 4|accesso = 28 maggio 2021|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20210606093535/https://www.consiglio.marche.it/banche_dati_e_documentazione/atti_di_indirizzo_e_controllo/mozioni/pdf/app_moz492_10.pdf|dataarchivio = 6 giugno 2021|urlmorto = no}}</ref>.
 
Dopo 14 anni dal referendum, il 25 maggio 2021 il [[disegno di legge]] di distacco-aggregazione è stato approvato definitivamente al [[Senato della Repubblica|Senato]]<ref>{{Cita web|url=https://www.ilrestodelcarlino.it/cronaca/montecopiolo-sassofeltrio-marche-emilia-romagna-1.6405566|titolo=Montecopiolo e Sassofeltrio lasciano le Marche e passano all'Emilia Romagna|sito=Il Resto del Carlino|data=2021-05-25|lingua=it|accesso=2021-05-25|dataarchivio=25 maggio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210525172735/https://www.ilrestodelcarlino.it/cronaca/montecopiolo-sassofeltrio-marche-emilia-romagna-1.6405566|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilrestodelcarlino.it/pesaro/cronaca/montecopiolo-e-sassofeltrio-e-secessione-1.6407414|titolo=Montecopiolo e Sassofeltrio, è secessione. Il Senato ha approvato il cambio di regione verso l’Emilia-Romagna. Il referendum consultivo era stato fatto ben 14 anni fa|sito=Il Resto del Carlino|data=2021-05-26|lingua=it|accesso=2021-05-28|dataarchivio=6 giugno 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210606093619/https://www.ilrestodelcarlino.it/pesaro/cronaca/montecopiolo-e-sassofeltrio-e-secessione-1.6407414|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url = https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/01106163.pdf|titolo = Disegno di legge. Distacco dei comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio dalla regione Marche e loro aggregazione alla regione Emilia-Romagna, nell’ambito della provincia di Rimini, ai sensi dell’articolo 132, secondo comma, della Costituzione|sito = senato.it|editore = Tipografia del Senato|data = |formato = pdf|accesso = 2021-05-25|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20210525172738/https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/01106163.pdf|dataarchivio = 25 maggio 2021|urlmorto = no}}</ref>. Secondo l'art. 3 della legge 28 maggio 2021 n. 84, il distaccamento dei comuni di Montecopiolo e [[Sassofeltrio]] dalla [[provincia di Pesaro e Urbino]], nella [[Marche|regione Marche]], e la contestuale aggregazione alla [[provincia di Rimini]], nella [[Emilia-Romagna|regione Emilia-Romagna]], sono avvenuti il 17 giugno 2021, giorno successivo a quello di pubblicazione della legge in [[Gazzetta ufficiale]]<ref name="legge"/>.
 
==Sport==
;Manifestazioni sportive
Montecopiolo è stata sede di tappa del [[Giro d'Italia 2014]], con arrivo all'Eremo della Madonna del Faggio ([[Monte Carpegna|Eremo di Monte Carpegna]]).
;Società sportive
Ha sede nel comune la società di calcio «A.S.D. Montecopiolo Calcio», militante in [[Terza Categoria]], nel girone riminese.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.tuttocampo.it/2018-19/Marche/TerzaCategoria/GironeAPesaroeUrbino/Squadra/MontecopioloCalcio/934168/Scheda|titolo=Scheda squadra Montecopiolo Calcio - Tuttocampo.it|sito=www.tuttocampo.it|accesso=2025-08-08}}</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
*[[Comunità montana del Montefeltro]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Montecopiolo}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [https://sites.google.com/site/prolocomontecopiolo/ Sito della Pro Loco]
* [{{cita web|http://www.castelloprolocomontecopiolo.montecopiolo.comit/ |Sito del Castellodella diPro Montecopiolo]Loco}}
* {{cita web|https://www.italia-italy.org/regione-emilia-romagna/F478-montecopiolo|Info Turismo Montecopiolo (Rimini)}}
* {{cita web|http://www.castello.montecopiolo.com/|Sito del Castello di Montecopiolo}}
 
{{ProvinciaComuni didella Pesaroprovincia edi UrbinoRimini}}
{{Controllo di autorità}}
{{Comunità montana del Montefeltro}}
{{Portale|Marche|Stato PontificioRomagna}}
 
[[Categoria:Montecopiolo| ]]