Montecopiolo: differenze tra le versioni
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{{F|
{{Divisione amministrativa
|Nome = Montecopiolo
|Panorama = Villagrande di Montecopiolo.jpg
|Didascalia =
|Bandiera = Montecopiolo-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Montecopiolo-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 =
|Divisione amm grado 2
|Amministratore locale =
|Partito = [[lista civica]]
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Sottodivisioni = Ca' Moneta, Calvillano, Campodarco, Case Nanni, Cavalcanese, Cisterna, Lago Villagrande, Monterotto, Petorno, Ponte Conca, [[Pugliano]], Rancaliccio, Santa Rita, Serra Nanni, Ville<ref name=statuto>{{cita web|url=https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-pu-montecopiolo.pdf|titolo= Comune di Montecopiolo - Statuto|accesso=4 agosto 2021}}</ref>
|Divisioni confinanti = [[Carpegna]] ([[Provincia di Pesaro e Urbino|PU]]), [[Macerata Feltria]] (PU), [[Maiolo]], [[Monte Cerignone]] (PU), [[Monte Grimano Terme]] (PU), [[Pennabilli]], [[Pietrarubbia]] (PU), [[San Leo (Italia)|San Leo]]
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 2813
|Nome abitanti = montecopiolesi
|Patrono = 29 settembre
|Festivo = [[san Michele Arcangelo]]
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Montecopiolo (province of Rimini, region Emilia-Romagna, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Montecopiolo nella provincia di Rimini
}}
'''Montecopiolo''' (''Mont Cupiòl'' in [[lingua romagnola|romagnolo]]<ref>{{cita libro|autore=Emilio Rosetti|url=https://books.google.it/books?redir_esc=y&hl=it&id=SpxPAQAAMAAJ&focus=searchwithinvolume&q=luna|titolo=La Romagna: geografia e storia|anno=1893|editore=Capriolo e Massimino|p=473|accesso=8 settembre 2020|dataarchivio=20 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180820005905/https://books.google.it/books?redir_esc=y&hl=it&id=SpxPAQAAMAAJ&focus=searchwithinvolume&q=luna|urlmorto=no}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Rimini]] in [[Emilia-Romagna]], la cui sede municipale si trova oggi nella frazione di ''Villagrande''. Fa parte della regione storico-geografica del [[Montefeltro]].
Dal 17 giugno 2021 il comune di Montecopiolo, assieme a quello di [[Sassofeltrio]], fa parte della [[provincia di Rimini]] in ottemperanza al [[referendum]] popolare del 24 e 25 giugno 2007 con il quale i cittadini chiesero il distacco dalla [[provincia di Pesaro e Urbino]], nelle [[Marche]]<ref name="legge">{{cita web|url=https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-06-16&atto.codiceRedazionale=21G00091&elenco30giorni=true|sito=gazzettaufficiale.it|titolo=Serie Generale n. 142 del 16-6-2021}}</ref>.
== Geografia fisica ==
Montecopiolo appartiene sia geograficamente che storicamente al [[Montefeltro]]. È il comune più elevato (collocazione della casa comunale) della [[provincia di Rimini]] e di tutto il [[Montefeltro]].
Fa parte del [[parco naturale regionale del Sasso Simone e Simoncello]]. Sul territorio comunale insistono i monti Palazzolo, Boaggine, Pennuzza<ref>{{Cita web |url = http://www.comune.montecopiolo.pu.it/vivere-montecopiolo/cenni-storici/il-territorio|titolo = Comune di Montecopiolo. Il Territorio|sito = comune.montecopiolo.pu.it|accesso = 25 maggio 2021|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20210525215123/http://www.comune.montecopiolo.pu.it/vivere-montecopiolo/cenni-storici/il-territorio|dataarchivio = 25 maggio 2021|urlmorto = no}}</ref>, San Marco, Montone, Copiolo e la vetta del [[monte Carpegna]] (1 415 m)<ref>{{Cita web |url = https://www.turismo.marche.it/Cosa-vedere/Localita/Montecopiolo/5564|titolo = Montecopiolo|sito = turismo.marche.it|editore = Regione Marche|accesso = 25 maggio 2021|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20210525212534/https://www.turismo.marche.it/Cosa-vedere/Localita/Montecopiolo/5564|dataarchivio = 25 maggio 2021|urlmorto = no}}</ref>.
Nel suo territorio si trovano le [[sorgente (idrologia)|sorgenti]] del [[Conca (fiume)|fiume Conca]], che scorre parallelamente al [[Marecchia]] fino a sfociare nel [[mare Adriatico]] e del torrente Mazzocco, affluente del [[Marecchia]]. Il Conca nasce dal [[Monte Carpegna]], a circa 1400 m di [[altitudine]] in località Bocca della Conca, discende ripidamente, dando vita a numerose cascatelle, la più pittoresca delle quali si trova nei pressi di Ponte Conca. Tocca le frazioni Cisterna, Ville, Monteboaggine e Ponte Conca.
Oggi la sua portata è notevolmente ridotta, a causa soprattutto della captazione dell'acqua per uso umano; in passato invece numerosi erano i [[mulino ad acqua|mulini ad acqua]] che alimentava. Uno di questi, vecchio di secoli e restaurato, si trova nel territorio comunale.
== Origini del nome ==
Il nome del comune trarrebbe le sue origini da "Mons Copiolus" ossia monte a forma di cupola (il monte oggi chiamato Roccaccia, da cui tutto ha avuto origine e sul quale sorgeva il castello, in effetti è molto simile ad una cupola) o da Mons Copiolae "monte sede di una piccola guarnigione".
== Storia ==
Secondo la tradizione storica, la famiglia Carpegna, alla quale erano soggetti alcuni castelli nel [[Montefeltro]], tra cui quello di Monte Copiolo, nel 1140 giunge ad una divisione dei propri possedimenti. Ad un personaggio di casa [[Antonio I da Montefeltro|Carpegna]] viene assegnato il ''castrum Montis Cupioli'': da questo capostipite, discenderà poi la famiglia dei [[Da Montefeltro|conti di Montefeltro]]. Il primo documento a noi pervenuto sul Castello risale al 1150. Nella corte del castello, nel [[1228]], viene fondato il monastero femminile di Castelbegni. Nel [[1253]] la famiglia Montefeltro si divide in ramo [[Guelfi|guelfo]] (fedele al papa) e ramo [[Ghibellini|ghibellino]] (fedele all'imperatore). A quest'ultimo appartiene il castello di Monte Copiolo come principale possedimento. Il conte Cavalca di Montefeltro, castellano di Monte Copiolo, alla morte del fratello [[Montefeltrano II da Montefeltro|Montefeltrano II]] promuove una divisione di beni tra sé e i suoi nipoti.
Nel [[1328]] l'imperatore [[Ludovico il Bavaro|Ludovico IV il Bavaro]] concede il castello al conte Speranza di Montefeltro. In un atto redatto da un legato papale del 1341 si afferma che il castello di Monte Copiolo è tenuto ''more tirannico'' (cioè usurpato con la forza) dai conti [[Nolfo da Montefeltro|Nolfo]] e [[Galasso da Montefeltro]] e che nei giorni della compilazione del documento i due sono in esercito proprio sopra il suddetto castello e lo controllano personalmente, mentre tengono occupata la città vescovile di [[San Leo (Italia)|San Leo]].
Nel [[1355]] il Montefeltro ritorna sotto la giurisdizione dello [[Stato Pontificio]]. In un decreto del 1360 di Giovanni De Levalossis, podestà di Montefeltro, viene affermato che il castello di Monte Copiolo gode di [[Comune medievale|indipendenza comunale]] ed amministrativa. Il Podestà cita in giudizio i comuni di [[Pietrarubbia]], San Leo, [[San Marino]] e Monte Copiolo colpevoli di favorire la tirannide ed il dominio dei Montefeltro e di non sottomettersi al controllo pontificio. Nel [[1365]] anche il castello di Monte Copiolo entra nei territori soggetti al pontefice. Nella ''[[Descriptio provinciæ Romandiolæ]]'' ([[1371]]) il [[legato pontificio]] cardinale [[Anglico de Grimoard]] così descrive il castello di Monte Copiolo: "… è posto sopra un sasso fortissimo ed altissimo e possiede una rocca fortissima, alla cui custodia è posto un capitano con dodici paghe, per le quali riceve dalla [[Camera Apostolica]] 30 [[fiorino|fiorini]] ogni mese. Il castello è composto da sessanta fuochi". La rocca è uno dei centri più forti e muniti dell'intero Montefeltro. Nel [[1376]] [[Antonio II da Montefeltro]], nipote di Nolfo, prende con la forza il Comune di Montefeltro, cacciando i legati pontifici. Il castello di Monte Copiolo torna nelle mani dei conti di Montefeltro. Imperversa la lotta tra le famiglie Montefeltro, signori di [[Urbino]], e [[Malatesta]] signori di [[Rimini]]. In un atto di tregua tra le due famiglie, il castello di Monte Copiolo è ricordato tra quelli appartenenti ad Antonio II da Montefeltro. Nella seconda metà del [[XIV secolo]] la lotta contro la famiglia Malatesta diviene ancora più aspra. Il castello di Monte Copiolo resta sempre saldamente nelle mani della famiglia Montefeltro partecipando, in prima linea, alla difesa della contea. Nel [[1384]] Il conte Antonio promulga, davanti alla chiesa di Santa Croce di [[Monte Cerignone]], i nuovi statuti del Montefeltro. Nel [[1389]] [[Papa Bonifacio IX]] conferma al ghibellino Antonio da Montefeltro il possesso del castello di Monte Copiolo. Nella seconda metà del [[XIV secolo]] la lotta contro la famiglia Malatesta diviene ancora più aspra. Il castello di Monte Copiolo resta sempre saldamente nelle mani della famiglia Montefeltro partecipando, in prima linea, alla difesa della contea. [[Guidantonio da Montefeltro]] (figlio del conte Antonio) nel 1404 diviene nuovo [[Ducato di Urbino#Montefeltro.2C Conti di Urbino|conte di Urbino]] e dopo di lui, il figlio [[Oddantonio II da Montefeltro|Oddantonio]].
Nel [[1437]] in una credenziale spedita ai magistrati ed al popolo sammarinese, i copiolesi esortano i “vicini” a ben guardarsi dai comuni nemici della pianura, cioè i Malatesta. In una missiva del 1440, redatta a Montecerignone, Guido Paolo degli Acomanducci (podestà e commissario feretrano) ordina al castellano di Monte Copiolo, a quelli di [[Valle Sant'Anastasio]] e Monte Maggio, di tenersi pronti per inviare aiuti militari a San Marino. Nel [[1441]] il giovane conte [[Federico da Montefeltro]] scala la rupe di San Leo e ne conquista il forte strappandolo ai Malatesta. Il 23 ottobre, dalla rocca di Monte Copiolo, dove aveva posto la guarnigione per assediare San Leo, scrive una missiva indirizzata ai capitani della Repubblica di San Marino, per rendere nota la conquista. Nel [[1444]] muore il duca Oddantonio di Montefeltro, fratello di Federico, per mano dei cittadini di Urbino. Federico diviene nuovo signore di Urbino. [[Papa Niccolò V]] nel 1447 conferma a Federico il possesso del castello di Monte Copiolo.
Nel [[1448]] [[Sigismondo Pandolfo Malatesta]] assedia il castello di Monte Copiolo. L'attacco non riesce, infatti neppure le porte cittadine vengono forzate. Per rappresaglia l'intera curtis del castello viene posta a soqquadro con inaudita ferocia. Nel [[1455]] Alessandro Gambacorta, capitano della rocca di Monte Copiolo e maestro d'arme del duca Federico, esce dalla rocca con molti soldati e tende un'imboscata alle truppe malatestiane in fuga da [[Carpegna]] e Pietrarubbia, inseguite dal duca Federico e dal capitano Piccinino.
Nel [[1482]] muore il duca Federico di Montefeltro, gli succede il figlio [[Guidobaldo da Montefeltro|Guidobaldo]]. [[Cesare Borgia]] (figlio di [[papa Alessandro VI]]), detto il Valentino, nel 1502 giunge alle porte di Urbino. Il duca Guidobaldo abbandona la città e tenta la fuga verso San Leo, ma la strada è sbarrata: da [[Verucchio]] a [[Pietracuta]] sono presenti milizie del Borgia. Guidobaldo perde l'orientamento. Dionigi Agatoni de' Maschi, capitano della rocca di Monte Copiolo, gli dirige incontro alcuni uomini copiolesi e lo conduce sano e salvo nella fortezza di Monte Copiolo. Nel [[1503]] a Monte Copiolo si organizza una sollevazione armata contro il duca Valentino, che si propaga poi a tutti i restanti centri del Montefeltro.
Nel [[1516]] [[Papa Leone X]] de' Medici (succeduto a [[Papa Giulio II]] della Rovere) scomunica e priva del feudo urbinate [[Francesco Maria I Della Rovere]] (figlio adottivo del duca Guidobaldo di Montefeltro), il Montefeltro viene assegnato a [[Lorenzo de' Medici duca di Urbino|Lorenzino de' Medici]]. Nel [[1517]] Francesco Maria capitola ed abbandona lo Stato. Due anni dopo Lorenzino muore prematuramente; il ducato ritorna sotto lo Stato Pontificio.
Alla morte di papa Leone X nel 1521, Francesco Maria parte alla riconquista del ducato guidando i propri uomini a riprendere le rocche di San Leo e [[Maiolo]]. Tiene un forte esercito nel castello di Monte Copiolo. Furiosa si scatena la controffensiva medicea nel 1522. Il duca Francesco Maria, sulla rocca di Monte Copiolo con il grosso della guarnigione, pronto a sferrare l'attacco decisivo a San Leo, dà ordine agli uomini del castello di Frontino di Massa di arrestare le truppe toscane, ma questi non riescono nell'impresa. Il duca è costretto a ripiegare verso Montecerignone e poi verso [[Sassocorvaro]]. Le truppe di Giovanni de' Medici, quasi 15.000 uomini, devastano tutto ciò che trovano sul loro cammino, abbattendo le due rocche di Pennabilli (22 gennaio 1522) e danno il paese alle fiamme, incendiando Carpegna e Castellaccia, saccheggiando i castelli di Pietrarubbia, Montecerignone e Monteboaggine. Il castello di Monte Copiolo però non viene distrutto né abbandonato. Ha inizio però un fenomeno di spopolamento del paese, in favore di piccoli borghi sorti alle pendici del monte.
Ancora in pieno Seicento il castello è abitato da alcune famiglie e servito da due chiese. Durante il [[XVIII secolo]] si ha il completo abbandono dell'antica area del castello. Alle soglie del [[XX secolo]] il castello, sebbene fortemente lesionato, è ancora visibile sulla vetta del monte. Tra le due guerre mondiali e nell'ultimo dopoguerra le rovine vengono spogliate per edificare case alle pendici del monte. Si perde la memoria visiva delle strutture del castello.
===
Lo stemma del Comune è ''[[bandato]] d'argento e d'azzurro'' a ricordare che Montecopiolo fu feudo dei [[Carpegna (famiglia)|nobili di Carpegna]], i cui successori dettero origine alla dinastia dei Montefeltro.<ref>{{cita web | 1 = https://www.araldicacivica.it/comune/montecopiolo/ | 2 = Montecopiolo | accesso = 1 febbraio 2021 | dataarchivio = 6 giugno 2021 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20210606093537/https://www.araldicacivica.it/comune/montecopiolo/ | urlmorto = no }}</ref>
Il bozzetto originale è stato realizzato, ispirandosi a un sigillo del 1437, dall'araldista svedese Karl Ebbe Torsten Valdemarsson e presenta uno scudo [[timbro (araldica)|timbrato]] dalla corona del rango di Comune propria dell'[[araldica civica]] svedese.<ref>{{cita libro|autore= Antonio Conti |capitolo= Lo stemma del Comune di Montecopiolo |curatore= Anna Lia Ermeti |curatore2= Daniele Sacco |titolo= Il castello di Monte Copiolo nel Montefeltro. Ricerche e scavi 2002-2005 |editore= Walter Stafoggia Editore |città= Pesaro |anno= 2006 |pp= 33-40}}</ref>
Il gonfalone è costituito da un drappo di azzurro.
===Onorificenze===
{{Onorificenze
|immagine = Valor civile silver medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'argento al valor civile
|collegamento_onorificenza = Valor civile
|motivazione= Con generoso altruismo e coraggio, gli abitanti del comune di Montecopiolo hanno dato supporto durante la seconda guerra mondiale a molti ebrei che si allontanavano dalla [[Jugoslavia]] per sfuggire alle truppe tedesche. Consapevoli del rischio, hanno fornito loro rifugio e generi di prima necessità. Esempio di solidarietà e coraggio. Montecopiolo, 1943/45
|data= 26 maggio 2022<ref>{{cita testo|url= https://www.gazzettaufficiale.it/do/atto/serie_generale/caricaPdf?cdimg=23A0545700000010110005&dgu=2023-10-17&art.dataPubblicazioneGazzetta=2023-10-17&art.codiceRedazionale=23A05457&art.num=1&art.tiposerie=SG |titolo= Medaglie al valore e merito civile 2022 |p= 26 |rivista= Supplemento ordinario n. 35 alla Gazzetta Ufficiale |numero= 243 }}</ref>}}
L'onorificenza è stata consegnata il 17 novembre 2022 al sindaco di Montecopiolo dal prefetto di Rimini.<ref>{{Cita web|url=https://altarimini.it/news168629-montecopiolo-insignita-della-medaglia-d-argento-al-merito-civile.php|titolo=Montecopiolo insignita della Medaglia d'Argento al Merito Civile|accesso=15 giugno 2024}}</ref>
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
* [[Castello di Montecopiolo|Castello di Monte Copiolo]]. Sorge sull'omonimo monte, chiamato oggi comunemente, ma in maniera non esatta, "Monte Roccaccia". Ne restano oggi alcuni ruderi che, già vincolati come area archeologica, dal 2002 sono divenuti sede di un importante scavo da parte dell'[[Università degli Studi di Urbino]].
* [[Chiesa (architettura)|Chiesa]] di [[San Michele Arcangelo]], situata nel centro di Villagrande nella Piazza di "San Michele Arcangelo".
* Chiesa della [[Madonna della Misericordia]],
* [[Santuario]] della
* Chiesa di [[San Vicinio]], posta nella frazione di Pugliano Vecchio, risalente intorno al [[1700]]
* Chiesa della [[Madonna di Pugliano]], situata nella frazione di Madonna di Pugliano, al suo interno una interessante raffigurazione in marmo della Madonna.
* Chiesa di [[San Giovanni Battista]], in località Calvillano di Monteboaggine. La chiesa è di costruzione recente (anni cinquanta), è realizzata in pietra calcarea della cava che esisteva presso il monte
* Ruderi torre di Monteboaggine, situata nei pressi della frazione le Ville di Monteboaggine.
=== Aree naturali ===
==== Monte Montone e Monte Palazzolo ====
Entrambi a ridosso della frazione capoluogo comunale, sono aree naturali; vi si possono praticare numerose escursioni.
==== Monte Carpegna ====
L'imponente monte ha le proprie radici in questo comune. L'Eremo del Monte Carpegna o Eremo di Montecopiolo, dove sono situati gli impianti sciistici (aperti nel [[1956]]), è meta turistica per tutto l'entroterra riminese e pesarese.
==== Faggeta di Pianacquadio ====
Il '''bosco di Pianacquadio''' è l'ultimo lembo importante della vasta faggeta che un tempo ricopriva la sommità del Monte Carpegna. Il bosco è costituito, oltre che da faggi plurisecolari, anche da esemplari di [[acero montano]], di [[acero riccio]], di [[acero napoletano]], di [[acero campestre]], di [[tilia|tiglio]] e di [[sorbo montano]]. Nello strato arbustivo si possono osservare la [[fusaggine]] montana, il [[maggiociondolo alpino]], il [[Corylus avellana|nocciolo]], il [[Crataegus monogyna|biancospino]], il [[ciliegio]] volpino. Il 27 dicembre 1989 due piloti dell'[[Aeronautica Militare (Italia)|Aeronautica Militare]] appartenenti al 5º stormo di Rimini, precipitarono qui con il loro aereo. Un Cippo ricorda la loro morte.
==== Lago Del Duca e di Villagrande ====
Il lago di Montecopiolo era anticamente chiamato il "Lago Del Duca"<ref>{{Cita libro|autore = Sacco Daniele|titolo = Il lago anticamente detto "Del Duca" ed il "Barco Ducale" a Montecopiolo,|anno = 2012|editore = Studi Montefeltrani|città = San Leo|p = |pp = 263-272|ISSN=0394-5499}}</ref> poiché era diretta pertinenza dei duchi di Urbino come riserva di pesca e tale è rimasta sino al 1631. Ai piedi dell'imponente Monte Palazzolo si estende il [[lago|laghetto]] di origine glaciale di 7.000 m². Nel laghetto, di proprietà privata e situato all'interno di una struttura ricettiva, vivono diversi tipi di pesci, dalle [[Cyprinus carpio|carpe]] ai [[Ameiurus melas|pesci gatto]] ai [[Carassius auratus|carassi]].
== Società ==
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=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2019 i cittadini stranieri residenti a Montecopiolo erano 47.<ref>[http://demo.istat.it/str2019/query.php?lingua=ita&Rip=S3&Reg=R11&Pro=P041&Com=33&paese=A9999&submit=Tavola Tabella ISTAT 31 dicembre 2019]</ref>
===Lingue e dialetti===
La particolare posizione al confine fra tre regioni (Toscana, Marche, Romagna) comporta notevoli variazioni nei dialetti parlati nel territorio, con influenze che tendono quasi al toscano per poi gradualmente passare all'alto-marchigiano ed infine decisamente al romagnolo, mano a mano che partendo da sud-ovest ci si diriga verso nord-est.
== Geografia antropica ==
Montecopiolo è un [[comune sparso]]: ciò significa che non ha un centro ben definito, ma si compone invece di una serie di borghi che sorgono alle pendici o nelle immediate vicinanze del monte Copiolo. Alcuni di essi sono sorti anche in seguito allo spopolamento del castello. Tra queste frazioni quelle storiche<ref>{{Cita libro|autore = Ermeti Anna Lia, Sacco Daniele|titolo = Il castello di Monte Copiolo nel Montefeltro. Ricerche e scavi 2002 - 2005|anno = 2006|editore = Walter Stafoggia Editore|città = Pesaro|p = |pp = |ISBN = 88-95043-01-4}}</ref> sono: Ca' Moneta, Ca' Bellino, Monterotto, Cavalcanese (quest'ultima prende il nome proprio dal conte Cavalca di Montefeltro, feudatario del castello nel XIII secolo) e, sull'altro versante, Villagrande. Più distanti sorgono le frazioni di Monteboaggine e Pugliano.
;Villagrande
Frazione principale, racchiusa tra il Monte Montone (1104 m), il Monte Copiolo e il Monte Palazzolo.
;Villaggio di Santa Rita
La frazione è nata e si è sviluppata nel corso degli anni 1960 e 1970 inizialmente come insediamento turistico estivo per poi divenire gradualmente negli anni successivi residenza stabile di una parte della popolazione locale. Si trova nei pressi di Ca' Moneta e di Campodarco.
;Villaggio del Lago
La frazione ha una storia pressoché identica, per genesi ed evoluzione nel corso dei decenni, al Villaggio di Santa Rita: essa infatti è nata e si è sviluppata, a seguito del boom economico, nel corso degli anni 1960 e 1970 come insediamento turistico estivo. Si trova nei pressi di Villagrande.
;Campodarco
Questa frazione si trova in direzione di San Marino, a metà strada fra Ca' Moneta e Pugliano.
;Monterotto
È un paesino che domina la vallata del fiume Conca e gode di un'ampia vista che va dal Monte Eremo a sud-ovest fino, in lontananza, al Monte Titano di San Marino a nord-est passando per il Monte della Faggiola a sud. Monterotto deve il suo nome alla curiosa forma del piccolo monticello alle cui pendici sorge l'abitato (dal latino ''Mons rotae'' che tradotto significa "monte a forma di ruota" o "a forma circolare") ed in effetti il monticello, anche se è comunemente conosciuto con il nome de "il Poggio", ha anche il nome di "Pian della Ruota". Il villaggio è attestato come presente già nel medioevo.
;Monteboaggine
Si trova alle pendici del Monte Eremo, richiama nel nome l'allevamento bovino e l'antica pratica dell'alpeggio, con la quale ogni anno, sul finire della primavera e sino all'autunno inoltrato, il bestiame veniva trasferito nei [[pascolo|pascoli]] di alta quota, dove le [[branco|mandrie]] vivevano allo stato brado per tutti i mesi estivi, per poi essere ricondotte nelle stalle poco prima del periodo invernale, quando ormai il [[clima]] rigido non consentiva più il pascolo all'aperto; lo stesso avveniva in altre parti del comune più a valle poco lontano da Monterotto, Petorno e Cavalcanese.
;Pugliano
È la frazione più vicina al confine con San Leo. Ogni anno, tutti i lunedì di settembre, vi si tiene la tradizionale Fiera del bestiame e del commercio, le cui radici affondano nel Medioevo.
;Petorno
Questa piccola frazione si trova poco lontano dalle rive del torrente [[Conca (fiume)|Conca]], sulla strada che porta a Macerata Feltria e a Montecerignone.
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
È collegato a Rimini tramite la SP 258 "Marecchiese", la SP 22 di [[San Leo (Italia)|San Leo]] e la SP 6 che porta direttamente a Villagrande.<br/>
È collegato a Cattolica tramite la SP 18 e la SP 2.
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
| 14 giugno [[1985]]
| 27 maggio [[1990]]
| Michele Mazzocchetti
| [[Democrazia Cristiana]]
|
|<ref name=interno>{{Cita web |url=http://amministratori.interno.it/ |titolo=Copia archiviata |accesso=19 novembre 2016 |dataarchivio=7 gennaio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170107102753/http://amministratori.interno.it/ |urlmorto=no }}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
| 28 maggio [[1990]]
| 23 aprile [[1995]]
| Michele Mazzocchetti
| [[Democrazia Cristiana]]
|
|<ref name=interno />
}}
{{ComuniAmminPrec
| 24 aprile [[1995]]
| 13 giugno [[1999]]
| Mauro Baldacci
| [[Partito Democratico della Sinistra]]
|
|<ref name=interno />
}}
{{ComuniAmminPrec
| 14 giugno [[1999]]
| 12 giugno [[2004]]
| Mauro Baldacci
| [[Centro-sinistra]]
|
|<ref name=interno />
}}
{{ComuniAmminPrec
| 13 giugno [[2004]]
| 7 giugno [[2009]]
| Alessandro Nanni
| Democrazia e solidarietà ([[lista civica]])
|
|<ref name=interno />
}}
{{ComuniAmminPrec
| 8 giugno [[2009]]
| 25 maggio [[2014]]
| Alfonso Lattanzi
| Scudo e bandiera per Montecopiolo (lista civica)
|
|<ref name=interno />
}}
{{ComuniAmminPrec
| 26 maggio [[2014]]
| 26 maggio [[2019]]
| Alfonso Lattanzi
| Per Montecopiolo (lista civica)
|
|<ref name=interno />
}}
{{ComuniAmminPrec
| 27 maggio [[2019]]
| ''in carica''
| Pietro Rossi
| Montecopiolo unita (lista civica)
|
|<ref name=interno />
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Francia|Mont-Saint-Martin (Meurthe e Mosella){{!}}Mont-Saint-Martin}}
===
{{Vedi anche|
Il 24 e 25 giugno [[2007]] nel comune di Montecopiolo, e contemporaneamente in quello di [[Sassofeltrio]], si tenne un [[referendum]] volto a consultare la popolazione sul distacco dei comuni dalla regione [[Marche]] e la contestuale aggregazione alla regione [[Emilia-Romagna]], nell'ambito della [[provincia di Rimini]], ai sensi dell'art. 132 della [[Costituzione della Repubblica Italiana|Costituzione]]<ref name=ilPost>{{Cita news |url = https://www.ilpost.it/2017/03/31/montecopiolo-sassofeltrio-referendum-uscita-marche-dieci-anni/|titolo = I due comuni che 10 anni fa votarono l’uscita dalle Marche stanno ancora aspettando|pubblicazione = [[il Post]]|data = 31 marzo 2017|accesso = 28 maggio 2021|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20201111224844/https://www.ilpost.it/2017/03/31/montecopiolo-sassofeltrio-referendum-uscita-marche-dieci-anni/|dataarchivio = 11 novembre 2020|urlmorto = no}}</ref>.
A Montecopiolo si recarono alle urne 793 cittadini (70,55%) dei 1 124 aventi diritto<ref name=prefettura>{{Cita web |url = http://www.prefettura.it/pesarourbino/contenuti/Referendum_consultivo_del_24_e_25_giugno_2007-42700.htm|titolo = Referendum consultivo del 24 e 25 giugno 2007|sito = prefettura.it|editore = Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo di Pesaro-Urbino|data = 16 ottobre 2008|accesso = 28 maggio 2021|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20210527224604/http://www.prefettura.it/pesarourbino/contenuti/Referendum_consultivo_del_24_e_25_giugno_2007-42700.htm|dataarchivio = 27 maggio 2021|urlmorto = no}}</ref><ref name=Berselli>{{Cita web |url = https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00279960.pdf|titolo = Disegno di legge d'iniziativa del senatore Berselli, n. 1785, XV legislatura|wkautore = Filippo Berselli|sito = senato.it|editore = Tipografia del Senato|data = 12 settembre 2007|formato = pdf|pagina = 3|accesso = 28 maggio 2021|urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = }}</ref>. In 651 votarono per il sì<ref name=Berselli/> (57,92% degli aventi diritto<ref name=prefettura/>; 82,09% dei votanti). L'esito referendario venne approvato a norma dell'art. 45 della legge n. 352 del 25 maggio 1970<ref>I referendum di distacco-aggregazione previsti dall'art. 132 della costituzione sono approvati qualora voti in senso favorevole un numero non inferiore alla maggioranza degli aventi diritto. ({{cita legge italiana|tipo=legge|anno=1970|mese=05|giorno=25|numero=352|articolo=45|nolink=sì}})</ref> e fu regolarmente pubblicato in [[Gazzetta ufficiale]]<ref>{{Cita web |url=https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-07-10&atto.codiceRedazionale=07A06330&elenco30giorni=false |titolo=Serie generale n. 158 del 10 luglio 2007, Comunicato della presidenza del consiglio dei ministri |accesso=28 maggio 2021 |dataarchivio=6 giugno 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210606093612/https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-07-10&atto.codiceRedazionale=07A06330&elenco30giorni=false |urlmorto=no }}</ref>.
L'art. 132 della Costituzione, che regola il distacco-aggregazione di comuni da una regione a un'altra, prevede inoltre che sia raccolto il parere dei [[Consiglio regionale (Italia)|consigli regionali]] interessati<ref name=ilPost/>. Dopo la delibera unanime del consiglio provinciale di Rimini a favore della richiesta dei cittadini di Montecopiolo e Sassofeltrio, l'8 luglio [[2008]] fu la commissione bilancio e affari istituzionali della [[Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna|regione Emilia-Romagna]] ad approvare la richiesta di parere favorevole avanzata da alcuni consiglieri<ref>Fu presentata dal consigliere Lombardi e sottoscritta anche dai consiglieri Renzi, Piva, Pironi e Parma.</ref>. Il 17 aprile 2012 giunse anche il consenso del consiglio regionale dell'Emilia-Romagna<ref>{{Cita web|url = https://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?sezione=lavori&tipoDoc=testo_pdl_pdf&idlegislatura=17&codice=17PDL0008000|titolo = Proposta di legge d'iniziativa dei deputati Gianluca Pini, Giancarlo Giorgetti, Caparini, Molteni, Matteo Bragantini, Fedriga, n. 915, XVII legislatura|sito = camera.it|editore = [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei Deputati]]|data = 9 maggio 2013|formato = pdf|pagine = pp. 1-2|accesso = 28 maggio 2021|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20210606093625/http://documenti.camera.it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0008000.pdf|dataarchivio = 6 giugno 2021|urlmorto = no}}</ref><ref>{{Cita web |url = https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/01161739.pdf|titolo = Relazione della 1ª commissione permanente del Senato della Repubblica|sito = senato.it|editore = Tipografia del Senato|data = 23 luglio 2020|formato = pdf|pagina = 4|accesso = 28 maggio 2021|urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = }}</ref>.
Invece la regione Marche, nonostante fosse stata ripetutamente interpellata dalla commissione affari costituzionali della [[Camera dei deputati (Italia)|Camera]] tra il 2014 e il 2015, si riservò di non dare il proprio parere<ref name=ilPost/>. L'[[procedimento legislativo|iter legis]] continuò nonostante il mancato parere della regione Marche<ref name=ilPost/>.
Il [[disegno di legge]] di distacco-aggregazione dei due comuni è stato approvato alla Camera il 12 marzo 2019<ref>{{Cita web|url=https://www.ilrestodelcarlino.it/pesaro/politica/montecopiolo-sassofeltrio-rimini-1.4488449|titolo=Pesaro, Montecopiolo e Sassofeltrio a Rimini. Il sì della Camera|autore=il Resto del Carlino|sito=il Resto del Carlino|data=2019-03-13|lingua=it|accesso=2019-03-13|dataarchivio=27 marzo 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190327091243/https://www.ilrestodelcarlino.it/pesaro/politica/montecopiolo-sassofeltrio-rimini-1.4488449|urlmorto=no}}</ref>. Un mese dopo, il 16 aprile 2019, il consiglio regionale delle Marche ha emesso il proprio parere contrario<ref>{{Cita web|url = https://www.consiglio.marche.it/banche_dati_e_documentazione/atti_di_indirizzo_e_controllo/mozioni/pdf/app_moz492_10.pdf|titolo = Contrarietà alla prosecuzione dell’iter di legge su Distacco dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio dalla Regione Marche e aggregazione alla Regione Emilia-Romagna, mozione n. 492|sito = consiglio.marche.it|editore = |data = 16 aprile 2019|formato = pdf|pagina = 4|accesso = 28 maggio 2021|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20210606093535/https://www.consiglio.marche.it/banche_dati_e_documentazione/atti_di_indirizzo_e_controllo/mozioni/pdf/app_moz492_10.pdf|dataarchivio = 6 giugno 2021|urlmorto = no}}</ref>.
Dopo 14 anni dal referendum, il 25 maggio 2021 il [[disegno di legge]] di distacco-aggregazione è stato approvato definitivamente al [[Senato della Repubblica|Senato]]<ref>{{Cita web|url=https://www.ilrestodelcarlino.it/cronaca/montecopiolo-sassofeltrio-marche-emilia-romagna-1.6405566|titolo=Montecopiolo e Sassofeltrio lasciano le Marche e passano all'Emilia Romagna|sito=Il Resto del Carlino|data=2021-05-25|lingua=it|accesso=2021-05-25|dataarchivio=25 maggio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210525172735/https://www.ilrestodelcarlino.it/cronaca/montecopiolo-sassofeltrio-marche-emilia-romagna-1.6405566|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilrestodelcarlino.it/pesaro/cronaca/montecopiolo-e-sassofeltrio-e-secessione-1.6407414|titolo=Montecopiolo e Sassofeltrio, è secessione. Il Senato ha approvato il cambio di regione verso l’Emilia-Romagna. Il referendum consultivo era stato fatto ben 14 anni fa|sito=Il Resto del Carlino|data=2021-05-26|lingua=it|accesso=2021-05-28|dataarchivio=6 giugno 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210606093619/https://www.ilrestodelcarlino.it/pesaro/cronaca/montecopiolo-e-sassofeltrio-e-secessione-1.6407414|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url = https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/01106163.pdf|titolo = Disegno di legge. Distacco dei comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio dalla regione Marche e loro aggregazione alla regione Emilia-Romagna, nell’ambito della provincia di Rimini, ai sensi dell’articolo 132, secondo comma, della Costituzione|sito = senato.it|editore = Tipografia del Senato|data = |formato = pdf|accesso = 2021-05-25|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20210525172738/https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/01106163.pdf|dataarchivio = 25 maggio 2021|urlmorto = no}}</ref>. Secondo l'art. 3 della legge 28 maggio 2021 n. 84, il distaccamento dei comuni di Montecopiolo e [[Sassofeltrio]] dalla [[provincia di Pesaro e Urbino]], nella [[Marche|regione Marche]], e la contestuale aggregazione alla [[provincia di Rimini]], nella [[Emilia-Romagna|regione Emilia-Romagna]], sono avvenuti il 17 giugno 2021, giorno successivo a quello di pubblicazione della legge in [[Gazzetta ufficiale]]<ref name="legge"/>.
==Sport==
;Manifestazioni sportive
Montecopiolo è stata sede di tappa del [[Giro d'Italia 2014]], con arrivo all'Eremo della Madonna del Faggio ([[Monte Carpegna|Eremo di Monte Carpegna]]).
;Società sportive
Ha sede nel comune la società di calcio «A.S.D. Montecopiolo Calcio», militante in [[Terza Categoria]], nel girone riminese.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.tuttocampo.it/2018-19/Marche/TerzaCategoria/GironeAPesaroeUrbino/Squadra/MontecopioloCalcio/934168/Scheda|titolo=Scheda squadra Montecopiolo Calcio - Tuttocampo.it|sito=www.tuttocampo.it|accesso=2025-08-08}}</ref>
== Note ==
<references/>
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*
* {{cita web|https://www.italia-italy.org/regione-emilia-romagna/F478-montecopiolo|Info Turismo Montecopiolo (Rimini)}}
* {{cita web|http://www.castello.montecopiolo.com/|Sito del Castello di Montecopiolo}}
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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|
[[Categoria:Montecopiolo| ]]
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