Franco Donatelli: differenze tra le versioni

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|Nome = Franco
|Cognome = Donatelli
|PostCognome =
|Sesso = M
|LuogoNascita = Alessandria
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|AnnoNascita = 1925
|LuogoMorte = Milano
|GiornoMeseMorte = 15 novembre
|AnnoMorte = 1995
|Attività = fumettista
|Attività2 = illustratore
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = ; dopo [[Gallieno Ferri]], è stato il principale disegnatore della serie western [[Zagor]]
}}
}}<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.sergiobonelli.it/news/franco-donatelli/9286/Franco-Donatelli.html|titolo=Franco Donatelli|lingua=it|accesso=2019-06-26}}</ref><ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.lfb.it/fff/fumetto/aut/d/donatelli.htm|titolo=FFF - Franco DONATELLI|accesso=2019-06-26}}</ref><ref name=":2">{{Cita web|url=https://www.lambiek.net/artists/d/donatelli_franco.htm|titolo=Franco Donatelli|sito=lambiek.net|lingua=en|accesso=2019-06-26}}</ref><ref name=":3">{{Cita web|url=https://www.ubcfumetti.com/zg/frank.htm|titolo=uBC|accesso=2019-06-26}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1995/11/16/Cronaca/FUMETTI-E-MORTO-FRANCO-DONATELLI_190300.php|titolo=FUMETTI: È MORTO FRANCO DONATELLI|sito=www1.adnkronos.com|accesso=2019-06-26}}</ref>
Dopo [[Gallieno Ferri]] è quello che ha disegnato più storie di ''[[Zagor]]''.
 
==Biografia==
Esordì come disegnatore di fumetti, {{cn|grazie a Luciano Bertasi, suo compagno di scuola,}} fratello di [[Tea Bonelli]], moglie di [[Gianluigi Bonelli]] che nel [[1940]] era l'editore delle rivista a fumetti ''[[L'Audace]]'' sul quale realizza vari episodi della serie ''[[Furio Almirante]]'',<ref name=":0" /><ref name=":1" /><ref name=":2" /> inchiostrati da [[Mario Faustinelli]].<ref name=":2" /> Collabora anche con alcuni settimanali per realizzare copertine o illustrazioni.<ref name=":1" /> Lavora per qualche tempo in uno studio pubblicitario<ref name=":1" /><ref name=":2" /> e frequenta l'[[Accademia di Brera]]{{cn}}.
 
NelDal [[1946]] al 1952, usando come pseudonimo '''Frank Well''', disegna ''[[Mistero (fumetto)|Mistero]]'' (testi di [[Leonello Martini]]), avventure pubblicate susulla collana ''[[Albo Victory]]'' dell’editoredell'editore Giuseppe Ponzoni.<ref name=":1" /><ref name=":2" />
Vive a [[Milano]] fin da bambino. Entra nel mondo del fumetto grazie a Luciano Bertasi, suo compagno di scuola, fratello di [[Tea Bonelli]], madre dell'editore [[Sergio Bonelli]].
 
SempreNello nellastesso seconda metà degli [[anni 1940|anni quaranta]]periodo si occupa di campagne pubblicitarie, fra cui quella per [[Galbani]], e contribuisce a diverse testate a fumetti fra cui ''[[Albi dell'Intrepido]]'' per la [[Casa Editrice Universo]], ''[[Mandrake il mago|Mandrake]]'' della [[Casa Editrice Nerbini]], alcuni [[western]] per le [[Edizioni Alpe]] e qualcheun paginaepisodio didella serie ''[[Amok (fumetto)|Amok]]'' per [[Agostino Della Casa]] della Dardo,<ref name=":1" /><ref name=":2" /><ref name=":3" /> editore per il quale disegna, nel [[1952]], anche l'ultimo albo della serie ''Calam la pantera del west'' creata l'anno prima da [[Sandro Angiolini]] (testi di [[Andrea Lavezzolo]]).{{cn}}
Nel [[1940]] esordisce per ''[[L'Audace]]'' - edito dal padre di Sergio [[Gianluigi Bonelli]] - con le matite di vari episodi del pugile ''[[Furio Almirante]]'', inchiostrati da [[Mario Faustinelli]].
 
Nel [[1948]] torna alle Edizioni Audace per disegnare episodi della striscia ''[[La Pattuglia dei Senza Paura]]'' di [[Roy D'Amy]] oltre a realizzare oltre un centinaio di copertine della serie ''[[Piccolo Ranger]]''.''<ref name=":0" /><ref name=":1" /><ref name=":2" /><ref name=":3" />'' In questo periodo realizza anche numerosi episodi del western ''[[Toro Seduto|Sitting Bull]]'' per Della Casa, oltre alle serie ''Kansas Kid'' e ''Burma'' editi dalla Cremona Nova<ref name=":1" /><ref name=":2" />''<ref name=":3" />'' (entrambi, testi di [[Angelo Saccarello]]).
Lavora per qualche tempo in uno [[studio pubblicitario]] e frequenta l’[[Accademia di Brera]].
 
Negli [[anni 1950|anni cinquanta]] alcollabora fumettista,con dotatolo perpseudonimo ilDonatel<ref colorename=":2" oltre/> che per la vignetta in bianco e nero,con la testata francese ''[[Paris Jour]]<ref name=":0" />'' che gli commissiona illustrazioni a [[tempera]]{{cn}}; neiinoltre ritagliproduce dialbi tempoa produce albifumetti di guerragenere bellico e polizieschipoliziesco per il mercato inglese,<ref name=":0" /> realizza copertine per ''[[Albi Salgari]]''<ref name=":2" /><ref name=":3" /> e illustrazioni per varie collane di libri degli editori [[Mursia]], [[Cappelli (editore)|Cappelli]], [[Sonzogno (editore)|Sonzogno]] e [[Rizzoli]]<ref ename=":0" -/><ref soprattuttoname=":3" -/>. neNello illustra,stesso conperiodo tecnicadisegnò mistale diserie temperawestern e''Red [[acquerello]],Boy'' oltre 150 della testata bonellianae ''[[PiccoloRed Ranger]]Sheriff''.<ref name=":2" />
Nel [[1946]], usando come pseudonimo '''Frank Well''', disegna ''[[Mistero (fumetto)|Mistero]]'' (testi di [[Leonello Martini]]), avventure pubblicate su ''[[Albo Victory]]'' dell’editore Giuseppe Ponzoni.
 
Nel [[1961]] crea graficamente ''Radar'', per la testata ''[[Piccolo Sceriffo]]'' e, sempre negli [[anni 1960|anni sessanta]], realizza molte storie di ''[[Pecos Bill]]'', entrambi per di [[Tristano Torelli]].<ref name=":0" /><ref name=":1" /><ref name=":2" />''<ref name=":3" />''
Sempre nella seconda metà degli [[anni 1940|anni quaranta]] si occupa di campagne pubblicitarie, fra cui quella per [[Galbani]], e contribuisce a diverse testate a fumetti fra cui ''[[Albi dell'Intrepido]]'' per la [[Casa Editrice Universo]], ''[[Mandrake]]'' della [[Casa Editrice Nerbini]], alcuni [[western]] per [[Edizioni Alpe]] e qualche pagina di ''[[Amok (fumetto)|Amok]]'' per [[Agostino Della Casa]], editore per il quale disegna, nel [[1952]], anche l'ultimo albo della serie ''Calam la pantera del west'' creata l'anno prima da [[Sandro Angiolini]] (testi di [[Andrea Lavezzolo]]).
 
Nel [[1965]] Donatelli riprende la collaborazione con la Bonelli entrando nello staff della serie ''[[Zagor]]'',<ref name=":0" /><ref name=":1" /><ref name=":2" /> esordendo nella serie nel [[1967]] e proseguendo fino al [[1995]], anno della sua morte.<ref name=":3" />
Nel [[1948]] Donatelli torna da Tea Bonelli per disegnare episodi della striscia ''[[La Pattuglia dei Senza Paura]]'', ma disegna pure - alternandosi con [[Sergio Molino]] - numerosi episodi del western ''Sitting Bull'' (alias [[Toro Seduto]]) per Della Casa, editore che lo affianca a [[Carlo Cossio]] per ''Kansas Kid'', oltre che per ''Burma'' (entrambi, testi di [[Angelo Saccarello]]).
 
Bonelli,Dopo dopodue unbrevi suostorie ennesimopubblicate viaggionella inCollana [[Amazzonia]]Rodeo, "Anubi" e "Voudou", Bonelli gli affida nel 1975 anche l'ideazione grafica del personaggio di ''[[Mister No]]'', che Donatelli realizza fin dal [[1971]]{{citazione necessaria|}}, ispirandosi al volto di [[Steve McQueen]],{{citazione necessaria|}} anche se sarà [[Gallieno Ferri]] a disegnarne il primo numero nel [[1975]].; Donatelli realizzerà sei numeri dell'albodella serie<ref name=":0" /><ref name=":1" />.
Negli [[anni 1950|anni cinquanta]] al fumettista, dotato per il colore oltre che per la vignetta in bianco e nero, la testata francese ''[[Paris Jour]]'' commissiona illustrazioni a [[tempera]]; nei ritagli di tempo produce albi di guerra e polizieschi per il mercato inglese, realizza copertine per ''Albi Salgari'' e per varie collane di libri [[Mursia]], Cappelli, [[Sonzogno (editore)|Sonzogno]] e [[Rizzoli]] e - soprattutto - ne illustra, con tecnica mista di tempera e [[acquerello]], oltre 150 della testata bonelliana ''[[Piccolo Ranger]]''.
 
DuranteRealizza la sua prolifica attività professionale realizza pure - tra l'altro -le copertine di ''Gordon'' e ''[[Maschera Nera (Editoriale Corno)|Maschera Nera]]'' per la [[Editoriale Corno|Corno]].<ref dell'editorename=":0" [[Andrea/><ref Corno]].name=":1" /><ref name=":3" />
Nel [[1961]] crea graficamente ''Radar'', per la testata ''[[Piccolo Sceriffo]]'' e, sempre negli [[anni 1960|anni sessanta]], realizza molte storie di ''[[Pecos Bill]]'', entrambi per di [[Tristano Torelli]].
 
Morì nel 1995;<ref name=":0" /><ref name=":1" /><ref name=":2" /> venne seppellito nel [[cimitero di Lambrate]], a Milano<ref>{{Sepolture Milano}}</ref>.
Nel [[1965]] Donatelli torna dalla famiglia Bonelli che lo inserisce nel team di ''[[Zagor]]'', eroe creato da Sergio con lo pseudonimo di [[Guido Nolitta]], affiancandolo al creatore grafico [[Gallieno Ferri]]: suo primo episodio, disegnato nel dicembre [[1967]], l'ultimo del [[1995]], anno della sua scomparsa. Varie storie sono su testi di [[Marcello Toninelli]] e [[Moreno Burattini]].
 
== Note ==
Bonelli, dopo un suo ennesimo viaggio in [[Amazzonia]], gli affida anche l'ideazione grafica del personaggio di ''[[Mister No]]'', che Donatelli realizza fin dal [[1971]]{{citazione necessaria|}}, ispirandosi al volto di [[Steve McQueen]], anche se sarà [[Gallieno Ferri]] a disegnarne il primo numero nel [[1975]]. Donatelli realizzerà sei numeri dell'albo.
<references/>
 
== Bibliografia ==
Durante la sua prolifica attività professionale realizza pure - tra l'altro - copertine di ''Gordon'' e ''[[Maschera Nera (Editoriale Corno)|Maschera Nera]]'' per la [[Editoriale Corno|Corno]] dell'editore [[Andrea Corno]].
 
==Fonti==
*''Enciclopedia Mondiale del Fumetto'', 1978, [[Editoriale Corno]]
*''Foto di Famiglia'', 1994, Sergio Bonelli Editore
*''Fumetti d'Italia'' [httphttps://fumettitalia.blogspot.com/]
* [[Giuseppe Pollicelli]], ''Franco Donatelli: la scheda ritrovata'', in ''Cronaca di Topolinia'' n. 9, febbraio 2013; riproposto il 5 aprile 2013 in ''[http://www.fumettodautore.com/magazine/critica-dautore/4205-franco-donatelli-la-scheda-ritrovata/ Fumetto d'Autore]''
* Franco Donatelli - L'altra faccia dell'eroe. Monografia di 260 pagine a colori dedicata a Franco Donatelli edita nel dicembre del 2019 da Zagorianità, rivista di cronaca, approfondimento e attualità sul mondo Zagoriano. https://www.zagorianita.it/franco-donatelli-laltra-faccia-delleroe/
*
 
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{{Portale|biografie|fumetti}}
 
[[Categoria:Sepolti nel cimitero di Lambrate]]
[[Categoria:Studenti dell'Accademia di belle arti di Brera]]