Lothar Sieber: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica |
→Il lancio: tl M |
||
(61 versioni intermedie di 23 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{militare
|Nome =Lothar Sieber
|Immagine =
|Didascalia =
|Soprannome =
|Data_di_nascita =7 aprile [[1922]]
|Nato_a = [[Dresda]]
|Data_di_morte = 1 marzo [[1945]]
|Morto_a = [[Stetten am kalten Markt]]
|Cause_della_morte =[[Incidente aereo]]
|Luogo_di_sepoltura = [[Cimitero]] di [[Nusplingen]]
|Nazione_servita = {{DEU 1933-1945}}
|Forza_armata = [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]]
|Arma =
|Corpo =
|Specialità = [[Aereo da trasporto militare|Trasporto]]
|Unità =[[Kampfgeschwader 200|KG 200]]
|Reparto =
|Anni_di_servizio = [[1940]]-[[1945]]
|Grado = [[tenente|Oberleutnant]]
|Ferite =
|Comandanti =
|Guerre = [[Seconda guerra mondiale]]
|Campagne =[[Fronte orientale (1941-1945)|Fronte orientale]]
|Battaglie =
|Comandante_di =
|Decorazioni =
|Studi_militari =
|Pubblicazioni =
|Frase_celebre =
|Altro_lavoro =
|Altro_campo =
|Altro =
|Note =
|Ref = Fonti citate nel corpo del testo
}}
{{Bio
|Nome = Lothar
|Cognome = Sieber
|Sesso = M
Riga 11 ⟶ 45:
|GiornoMeseMorte = 1º marzo
|AnnoMorte = 1945
|Attività =
|Attività2 = aviatore
|Nazionalità = tedesco
|PostNazionalità = , primo pilota ad effettuare un lancio a [[decollo verticale]] pilotando l'[[aerorazzo]] [[Bachem Ba 349]]. Prima di diventare [[pilota collaudatore]] per la [[Bachem-Werke]], aveva volato sui [[Aereo da trasporto militare|aerei da trasporto]] [[Arado Ar 232]] del [[Kampfgeschwader 200]] in molte missioni speciali ad alto rischio sul [[Fronte orientale (1941-1945)|Fronte orientale]]. Dopo la sua [[morte]] fu promosso a grado di [[tenente]]. Decorato con la [[Croce di Ferro]] di prima classe
}}
== Biografia ==
[[File:Bachem Ba 349 Nummer 23, Stetten akM 01 10.jpg|thumb|left|Replica del Bachem Ba 349M23 esposta a Stetten am kalten Markt.]]
[[File:M23-2.png|miniatura|left|Lothar Sieber sale a bordo dell'M23. È visibile il poggiatesta saldato al tettuccio dell'abitacolo.]]
[[File:Absturzstelle Bachem Ba 349 Lothar Sieber, Stetten akM 01 10.jpg|thumb|left|Il luogo dove è precipitato il Ba 349 di Lothar Sieber.]]
Nacque a Dresda il 7 aprile 1922.<ref name=G4p21>{{Cita|Gianvanni 2014|p. 21}}.</ref> Desiderò diventare [[aviatore|pilota]] fin da bambino e coronò il suo sogno il 17 gennaio 1940 quando si arruolò nella [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]] iniziando a frequentare Fliegerschule FFS (A/B) 122 di [[Gutenfeld]], passando successivamente alla FFS (B) 38 di [[Sępopol|Schippenbeil]]. Nel gennaio del 1941 fu valutato "Eccezionale", in quanto era estremamente talentuoso e nelle operazioni di guerra riuscì a volare su numerosi tipi di velivoli nemici. Nel marzo 1942 fu assegnato al Luftdienstkommando 62 di stanza a Wesermünde, volando sugli [[heinkel He 111]], Weser W 34, Bucker Bu 131, [[Heinkel He 116]], [[Dornier Do 17]], e [[Heinkel He 70]].<ref name=F8p62>{{Cita|Forsyth 2018|p. 62}}.</ref> Promosso [[sottotenente]] il 22 aprile 1942 per le sue indubbie qualità, dal mese di novembre servì quindi in Unione Sovietica nelle file del IV./KG 51, equipaggiato con gli [[Junkers Ju 88]], sotto gli ordini dello hauptmann Wilhelm Stemmler.<ref name=F8p62/> L'11 febbraio 1943 fu sorpreso a bere [[Bevanda alcolica|alcool]] in servizio, e venne sottoposto a [[corte marziale]] a [[Minsk]] che lo condannò a sei mesi di [[carcere]] e alla degradazione ad [[aviere]] semplice.<ref name="as"/> Su diretto intervento del [[Reichsmarschall]] [[Hermann Göring]], cui si era rivolto suo padre, la pena venne ridotta a sei settimane di arresti, ma la degradazione fu confermata.<ref name=F8p62/> Rilasciato il 20 giugno, fu mandato in servizio presso la 2./Versuchsverband dell'Oberkommando der Luftwaffe (OKL), passando poi all'inizio del 1943 in servizio presso il III./TG 4, allora al comando del maggiore Herbert Heyers.<ref name=F8p62/> In quel periodo riuscì perfino ad effettuare un [[looping]] con un [[Aereo da trasporto militare|aereo da trasporto]] [[Junkers Ju 52]].<ref name="as"/> Nella primavera del 1944 fu trasferito alla I./[[Kampfgeschwader 200|KG 200]], dove pilotò aerei da trasporto [[italia]]ni [[Savoia-Marchetti S.M.75]], bombardieri [[Russia|russi]] e [[Stati Uniti d'America|americani]] catturati come il [[Tupolev TB-3]], o i [[Boeing B-17 Flying Fortress]]<ref name="as">{{Cita|Docdroid||as}}.</ref> appartenenti al Kommando Toska.<ref name=F8p62/>
Nella notte tra il 7 e l'8 novembre, volando su uno Ju 52/3m, penetro per {{M|180|u=km}} dietro alle linee nemiche in [[Ucraina]] per evacuare 23 uomini del Frontaufklärungsgruppe 202 rimasti intrappolati dietro le linee nemiche.<ref name=F8p62/> Volando su un [[Arado Ar 232]] effettuò successivamente missioni di collegamento dietro le linee nemiche per raggiungere i nazionalisti ucraini.<ref name=F8p62/> Per questo ricevette una lettera di encomio da parte dell'allora capo del KG 200, il [[maggiore|major]] [[Werner Baumbach]], anche lui pilota eccezionale, e venne insignito della [[Croce di Ferro|Croce di Ferro di prima classe]].<ref name="as"/> Fu notato dallo [[Sturmbannführer]] delle [[SS]] [[Otto Skorzeny]], e dopo aver effettuato altre pericolose missioni<ref name=T5p298>{{Cita|Thomas, Ketley 2015|p. 298}}.</ref> Skorzeny lo propose per la [[Ordine militare della Croce Tedesca|Croce dell'Ordine militare della Croce Tedesca in oro]].<ref name="as"/> Continuò a pilotare gli Arado Ar 232 fino al dicembre 1944, quando Skorzeny gli propose di entrare in un segretissimo programma aeronautico delle SS, e divenne collaudatore presso la ditta [[Bachem-Werke]].<ref name="as"/> Se avesse condotto i test di volo del nuovo [[aerorazzo]] da intercettazione a [[decollo verticale]] [[Bachem Ba 349]] sarebbe stato reintegrato nel grado e elevato al rango di oberleutnant.<ref name=F8p62/>
=== Il lancio ===
[[File:M23.3.png|miniatura|Il momento dell'incidente. È visibile l'M23 fortemente sbandato e, a margine della foto, il tettuccio appena distaccatosi dal velivolo]]
[[File:Grab Lothar Sieber, Stetten akM 03 10.jpg|thumb|Lapide della tomba di Lothar Siebert.]]
Il 22 dicembre arrivò<ref name=G4p21/> presso l'aeroporto della Luftwaffe di Heuberg, nei pressi di [[Bad Waldsee]],<ref name=G4p19>{{Cita|Gianvanni 2014|p. 19}}.</ref> per assistere al primo lancio senza pilota del prototipo M16, che avvenne regolarmente, distruggendosi nella caduta in seguito all'esaurimento del [[carburante]]. Infatti il Ba-349 era un aerorazzo con equipaggio, che avrebbe dovuto raggiungere un'altezza di 10 a 15 km in pochi [[Minuto|minuti]] per attaccare i [[bombardieri]] alleati.<ref name=G4p17>{{Cita|Gianvanni 2014|p. 17}}.</ref> Il pilota e le parti essenziali del velivolo sarebbero poi dovute atterrare a terra con un [[paracadute]].<ref name=G4p17/> Il 29 dicembre vi fu un altro test, che si concluse con un parziale successo per la perdita di uno dei due [[paracadute]],<ref name=G4p20>{{Cita|Gianvanni 2014|p. 20}}.</ref> mentre il test effettuato il 25 febbraio 1945, con al posto di pilotaggio un [[manichino]], ebbe pieno successo.<ref name=G4p21/> A questo punto le autorità militari richiesero un lancio di prova pilotato, che ebbe luogo nonostante le resistenze e le proteste dello stesso [[Erich Bachem]].<ref name=G4p21/>
Offertosi volontario, il 1 marzo 1945 prese posto nell'abitacolo dell'esemplare M23,<ref name=G4p21/> che rispetto al precedente M22, aveva superfici alari più ampie, per garantire una maggiore stabilità, ma mancava del [[pilota automatico]] a tre assi Patin necessario nelle fasi di [[decollo]]. Per risolvere quest'ultimo inconveniente gli venne semplicemente impartito di mantenere salda la [[cloche]] al momento del lancio. Inoltre egli insistette per non usare il sistema di controllo automatico Askania-Fluglagesteuerungsautomatik ma per controllare manualmente il timone. Alle 11:00 ricevette l'ordine di dare il via al test, accendendo il motore principale e avviando successivamente i booster Schmidding per il decollo.<ref name=G4p21/> L'M23 prese il volo regolarmente, ma a soli {{M|100|u=m}} di quota<ref name=F8p66>{{Cita|Forsyth 2018|p. 66}}.</ref> venne visto deviare bruscamente dalla sua traiettoria, perdendo il tettuccio dell'abitacolo.<ref name=G4p22>{{Cita|Gianvanni 2014|p. 22}}.</ref> Il prototipo continuò in una salita incontrollata a tutta velocità, scomparendo a {{M|1500|u=m}} dietro a delle nubi.<ref name=F8p66/> A meno di un minuto dal lancio, l'M23 venne visto schiantarsi verticalmente a 7 [[Chilometro|chilometri]] di distanza, vicino a Nusplingen, un [[quartiere]] di [[Stetten am kalten Markt]]. La carcassa del prototipo venne ritrovata 5 metri sottoterra, completamente distrutta.<ref name=F8p66/>
Il 3 marzo 1945 vennero celebrati i [[Funerale|funerali]] con gli onori militari e venne tumulato<ref group=N>Gli unici resti che furono ritrovati nel luogo dell'incidente erano mezzo braccio e gamba sinistra, e un frammento di {{M|14|u=cm}} del [[cranio]].</ref> nel [[cimitero]] di [[Nusplingen]]<ref name=L8p90>{{Cita|Lommel 1998|p. 90}}.</ref> Promosso [[tenente|oberleutnant]] a titolo postumo, lasciava la [[Fidanzamento|fidanzata]] Gertrud Nauditt.
===Cause dell'incidente===
Le successive indagini permisero di ricostruire gli ultimi istanti di vita di Sieber.
Al momento del decollo, il corpo del pilota fu sottoposto a più di 3 G di accelerazione. Schiacciato verso il sedile, Sieber non riuscì a mantenere ferma la cloche, e l'M23 sbandò bruscamente. Ciò, unito ad un malfunzionamento delle cinture di ritenuta, fece sbattere violentemente la testa del pilota contro il tettuccio, che a sua volta, per un difetto della cerniera, si aprì e venne risucchiato via dall'aria.<ref name="as"/>
Il tettuccio dell'M23, a differenza di altri prototipi, inglobava anche il poggiatesta per il pilota. Privata quindi del suo appoggio, la testa di Sieber fu risucchiata all'indietro dalla forza di accelerazione, per oltre {{M|25|u=cm}}, cosa che probabilmente causò allo sfortunato pilota la frattura delle vertebre cervicali, con perdita di conoscenza o morte istantanea.<ref name="as"/>
Dopo circa 15 secondi dal lancio il motore principale si spense, probabilmente per un guasto al sistema di iniezione, e l'M23 si avvitò di nuovo su se stesso, prima di iniziare a precipitare.<ref name="as"/> La causa dell'incidente venne quindi ricondotta principalmente alla mancanza di un pilota automatico che impedisse incidenti durante il decollo, ma l'indagine fu poi coperta per evitare ritardi nel progetto.<ref name="as"/> Il Ba-349 era nato principalmente come intercettatore per piloti con un addestramento sommario. L'avvicinarsi della fine della guerra e l'arrivo degli alleati interruppero bruscamente il progetto di schierare operativamente i Ba 349B Natter ([[Operazione Krokus]]).<ref name=G4p24>{{Cita|Gianvanni 2014|p. 24}}.</ref>
==Onorificenze==
{{Onorificenze
|immagine=DEU EK Ritter BAR.svg
|nome_onorificenza=Croce di ferro (I classe)
|collegamento_onorificenza=Croce di ferro
|motivazione=
|data=
}}
{{Onorificenze
|immagine=DEU EK 2 Klasse BAR.svg
|nome_onorificenza=Croce di ferro (II classe)
|collegamento_onorificenza=Croce di ferro
|motivazione=
|data=
}}
{{Onorificenze
|immagine= Frontflugspange.jpg
|nome_onorificenza= Frontflugspange in Gold
|collegamento_onorificenza=
|motivazione=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Flugzeugführerabzeichen.jpg
|nome_onorificenza= Flugzeugführerabzeichen
|collegamento_onorificenza= Distintivo di pilota
|motivazione=
}}
==Note==
=== Annotazioni ===
<references group=N/>
===
<references/>
==Bibliografia==
*{{cita libro|autore=Robert Forsyth|titolo=Bachem Ba 349 Natter |editore=Osprey Publishing|città=oxford|lingua=en|anno=1977|ISBN=|cid=Forsyth 2018}}
*{{cita libro|autore=Horst Lommel|titolo= Der erste bemannte Raketenstart der Welt|editore=Motorbuch Verlag|città=Stuttgart|lingua=de|anno=1998|ISBN=3-613-01862-4 |cid=Lommel 1998}}
*{{cita libro|autore=Horst Lommel|titolo=Vom Höhenaufklärer bis zum Raumgleiter - Geheimprojekte der DFS 1935–1945|editore=Motorbuch Verlag|città=Stuttgart|lingua=de|anno=2000|ISBN=3-613-02072-6|cid=Lommel 2000}}
*{{cita libro|autore=Horst Lommel|titolo=Das bemannte Geschoss BA 349 „Natter“ – die Technikgeschichte|editore=VDM|città=Zweibrücken|lingua=de|anno=2000|ISBN=3-925480-39-0 |cid=Lommel 2000}}
*{{cita libro|autore=Geoffrey J. Thomas|autore2= Barry Ketley|titolo=Luftwaffe KG 200: The German Air Force's Most Secret Unit of World War II|editore=Stackpole Books|città=Mechanichsburg|lingua=en|anno=2015|ISBN=|cid=Thomas, Ketley 2015}}
*{{cita libro|autore=Tony Wood|autore2=Bill Gunston|titolo= Hitler's Luftwaffe: a pictorial history and technical encyclopedia of Hitler's air power in World War II |editore=Salamander Books Ltd.|città=London|lingua=en|anno=1977|ISBN=978-0-861-01005-9|cid=Wood, Gunston 1977}}
;Periodici
*{{cita pubblicazione |autore=Paolo Gianvanni|anno=2014|mese=gennaio|titolo=Bachem Natter|rivista=Storia & Battaglie|editore=Luca Poggiali Editore|città=Vicchio|numero=142|pp=16-25|cid=Gianvanni 2014}}
==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|autore=|url=http://www.lonesentry.com/features/f36_natter-bachem-ba349.html|titolo=WWII Photo Feature 36: Bachem Ba 349 "Natter" |accesso=2 maggio 2020|lingua=en|editore=http://www.lonesentry.com|sito=Lone Sentry|cid=aw}}
*{{cita web|autore=|url=https://www.docdroid.net/pv8MqRD/lothar-sieber-spitfires-over-berlin-the-airwar-in-europe-1945-pdf|titolo=The Fatal Mistake of Lothar Siebert|accesso=2 maggio 2020|lingua=en|editore=https://www.docdroid.net|sito=Docdroid|cid=as}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|aviazione|biografie|seconda guerra mondiale}}
[[Categoria:Aviatori tedeschi della seconda guerra mondiale]]
[[Categoria:Croci di Ferro di prima classe]]
[[Categoria:Piloti collaudatori]]
[[Categoria:Piloti da caccia della Luftwaffe]]
|