Pagina delle prove principale di Ale Sasso., Iutilizzata titoliper corrispondonola agli argomentiredazione di prossima auspicata trattazione. I lavori in corso quando presenti, sono in fondovoci allaex paginanovo.
{{finestra|align=right|width=50%|border=1px|col1=#0077FF|col2=#FFFFFF|col3=#000000|font-size=120%|titolo=Tools|contenuto=
}}
{{finestra|align=right|width=50%|border=1px|col1=#0077FF|col2=#FFFFFF|col3=#000000|font-size=120%|titolo=Da scrivere/rivedere|contenuto=
---------------------------------------------------------------------------------
{{div col}}
# Pagina FAQ di progetto
# Nuova pagina progetto:trasporti
# Linee guida veicoli ferroviari
{{div col end}}
}}
----
= Tranvia Lugo-Fusignano-Alfonsine =
= Quesito immagini =
* nel 1888 venne istituita una linea di tram trainati da cavallo che dall’attuale Via Tramvia passando per Fusignano raggiungeva Lugo<ref>''Ugo Cortesi, [http://www.homolaicus.com/storia/locale/alfonsine.htm Breve storia delle Alfonsine]'', agosto 2007. URL consultato nell'aprile 2014.</ref>
* http://www.lombardiabeniculturali.it/fotografie/schede/IMM-BG060-0000317/ (OKKIO: uda capirne l'utilizzabilità perché copyright indicato, autore morto nel 1926)
* 1884-1952 - scartamento ordinario - trazione a vapore - Tramvia a Vapore Lugo-Fusignano-Alfonsine (LFA) -
= Stazione di Almè =
* Considerata l'esclusione dalla rete ferroviaria, per rimediare al proprio isolamento l'amministrazione di Fusignano valutò la costruzione di una tranvia che avrebbe collegato la cittadina con Lugo e Alfonsine. Iniziati nel 1884, i lavori di costruzione procedettero spediti, tanto che l'ultimo tratto della linea poté essere inaugurato il 1° gennaio 1885<ref>Massimo Baioni, Alfredo Belletti, Giuseppe Bellosi, ''La storia di Fusignano'', Longo, 2006, p. 281. Volume consultabile in parte anche su [http://books.google.it/books?ei=ajhaU773KaT-4QT34IFI&hl=it&id=NnE-AQAAIAAJ&dq=La+storia+di+Fusignano&focus=searchwithinvolume&q=tramvia Google Books]. URL consultato nell'aprile 2014.</ref>. Qui dice anche "... per la riattivazione della tramvia Lugo-Fusignano-Alfonsine, che dopo la sua definitiva cessazione fu comunque sostituita ..." a p. 121.
{{Stazione ferroviaria
|nazione = ITA
* Nel [[1911]] si progettò di ammodernare la tranvia trasformandola in ferrovia econimica, prolungandola veso nord con una tratta che avrebbe raggiunto Sant'Alberto e il [[Po di Primaro]]. La prima guerra mondiale impose di accantonare tale progetto che fu ripreso in seguito, senza successo, per la sola tratta Lugo-Fusignano<ref>Luigi Lotti, ''L'età risorgimentale e contemporanea'', Comune di Ravenna, 1996, pp. 496 e 489. Volume consultabile in parte anche su [http://books.google.it/books?ei=xzpaU_3OHKaR5AT-94GAAg&hl=it&id=7KwdAQAAMAAJ&dq=Il+tramvia+di+Fusignano&focus=searchwithinvolume&q=tramvia+di+Fusignano Google Books]. URL consultato nell'aprile 2014.</ref>. Questo dice anche: "per cura del lughese Andrea Mondini, anche un collegamento fra Lugo, Fusignano ed Alfonsine, la cui concessione risaliva al 1917" e si tratta con ogni probabilità di un collegamento automobilistico.
|nome = Almè
|nome originale =
* riattivato il tram Lugo-Fusignano-Alfonsine.... quando? vedi (https://www.google.it/search?tbm=bks&hl=it&q=Il+tramvia+di+Fusignano#hl=it&q=tramvia+lugo+Fusignano+alfonsine&tbm=bks)
|immagine = Almè railway station.jpg
|didascalia =
* Progetto ebbe inizialmente difficoltà economiche che ne ritardarono la costruzione<ref>Dante Bolognesi, Paola Morigi, ''La Camera di commercio di Ravenna (1862-2002): un'istituzione al servizio del territorio ravennate'', Longo, 2003, p. 535. Volume consultabile in parte anche su [http://books.google.it/books?ei=TT5aU_CWO4PG4gSypIFo&hl=it&id=Hxe6AAAAIAAJ&dq=tramvia+lugo+Fusignano+alfonsine&focus=searchwithinvolume&q=onde+raccordare Google Books]. URL consultato nell'aprile 2014.</ref>.
|apertura = 1906
|soppressione = 1966
* Inizialmente il tram era a cavalli<ref>''La Terra: Trattato popolare di geografia universale'', Volume 1: Il suolo e le genti, Vallardi, p. 772. Volume consultabile in parte anche su [http://books.google.it/books?id=dY1AfYMw_AgC&q=tramvia+lugo-fusignano-alfonsine&dq=tramvia+lugo-fusignano-alfonsine&hl=it&sa=X&ei=V0JaU8fLJaHk4wTmuYBo&ved=0CEEQ6AEwAw Google Books]. URL consultato nell'aprile 2014.</ref>.
|riattivazione =
|stato attuale = Dismessa
{{Infobox linea mezzo pubblico
|linea = [[Ferrovia della Valle Brembana|Bergamo-Piazza Brembana]]
|nome=Tranvia Lugo-Fusignano-Alfonsine
|localizzazione = [[Almè]]
|immagine=
|tipologia = Stazione in superficie, passante
|didascalia=
|binari =
|inizio=Lugo
|interscambio =
|fine=Alfonsine
|vicinanza =
|inaugurazione=
|note =
|chiusura= 1952
|gestore=
|gestore2=
|lunghezza=
|città=
|classificazione=
|tipo= [[tranvia]]
|mezzi_usati=
|libera=
|liberadescr=
|libera1=
|liberadescr1=
|note=
|tracciato=
}}
La '''stazione di Almè''' sorgeva lungo la [[ferrovia della Valle Brembana]], attiva fra il [[1906]] e il [[1966]], a servizio dell'omonimo [[Almè|comune]].
Incipit
== Storia ==
La stazione fu aperta nel [[1906]], al completamento della prima tratta della [[ferrovia della Valle Brembana]]<ref name="TTS">G. Leopardi, C. Ferruggia e L. Martinelli, ''Le ferrovie delle valli bergamasche'', op. cit., p. 24.</ref>.
Testo
Così come il servizio lungo la linea, le infrastrutture di stazione erano gestite dalla Società Anonima della Ferrovia Elettrica di Valle Brembana (FVB), cui il 15 ottobre [[1903]] era stato subconcesso l'esercizio da parte della deputazione provinciale<ref>C. Ferruggia, G. Leopardi e L. Martinelli, ''La ferrovia della valle Brembana'', op. cit., p. 6.</ref>.
== Caratteristiche tecniche ==
{| class="wikitable" style="float:right; margin: 1em; font-size:90%"
|-
!colspan=9|Percorso
|-
{{Percorso_fer2||uexKBFa||}}
{{Percorso_fer2||uexSTR||}}
{{Percorso_fer2||uexCONTf||<small>per </small>}}
|}
Dopo decenni di intenso utilizzo da parte dei viaggiatori e nonostante l'esistenza di una domanda di traffico merci, la stazione fu chiusa nel [[1966]] insieme all'intera linea<ref name="TTS"/>.
Testo.
== Materiale rotabileMovimento ==
La stazione costituiva fermata per tutti i servizi viaggiatori a carattere locale svolti dalla FVB sulla propria linea sociale classificati Omnibus e Accelerati.
Testo.
==== Materiale motore - prospetto di sintesi ====
{| class="prettytable" style="font-size:85%"
|-
! style="text-align:center;background:lightsteelblue;" |Unità
! style="text-align:center;background:lightsteelblue;" |Anno di acquisizione
! style="text-align:center;background:lightsteelblue;" |Costruttore
! style="text-align:center;background:lightsteelblue;" |N. costruzione
! style="text-align:center;background:lightsteelblue;" |Tipo
! style="text-align:center;background:lightsteelblue;" |Note
|}
Il traffico merci era costituito da treni raccoglitori che sostavano nelle diverse località della linea.
== Note ==
== Bibliografia ==
* Carlo Ferruggia, Giulio Leopardi e Luigi Martinelli, ''La ferrovia della valle Brembana'', in ''Mondo Ferroviario'', n. 64, ottobre 1991, pp. 6-13.
* Osvaldo Contarini, ''Il tramvia di Fusignano'', Quaderni della Biblioteca "Vincenzo Monti" di Fusignano, Fratelli Lega, Faenza, 1969.
* Carlo Ferruggia, Giulio Leopardi e Luigi Martinelli, ''Le ferrovie delle valli bergamasche'', in ''Tutto treno & storia'', n. 15, aprile 2006, pp. 22-33.
* Sergio Totti, ''Imprenditori romagnoli di fine Ottocento. La tranvia Lugo-Fusignano-Alfonsine'', Società Editrice Il Ponte Vecchio, Cesena, 2006.
* Marco Cacozza, ''Le ferrovie delle valli bergamasche'', in ''Tutto treno & storia'', n. 31, aprile 2014, pp. 10–15.
* Felice Riceputi, ''La ferrovia di Valle Brembana,'' in "Il sogno brembano. Industrializzazione e progresso sociale nella Valle Brembana del primo Novecento", Centro Storico Culturale Valle Brembana, 2006, pp. 13-128.
* {{cita libro| autore=Giulio Leopardi, Carlo Ferruggia, Luigi Martinelli| titolo=Treni e tramvie della Bergamasca| anno=1988| editore=Editrice Cesare Ferrari| città=Clusone| cid=Leopardi, Ferruggia, Martinelli (1988)}} {{NoISBN}}
== Voci correlate ==
* [[AlfonsineAlmè]]
* [[Ferrovia della Valle Brembana]]
* [[Linee tranviarie italiane]]
* [[Lugo]]
{{Navbox ferrovia
{{portale|Emilia|trasporti}}
|Nome = Almè
|Linea = [[Ferrovia della Valle Brembana|Bergamo-Piazza Brembana]]
[[Categoria:Tranvie dismesse in Emilia-Romagna|Lugo-Fusignano-Alfonsine]]
|PK = Dismessa
|Direzione 1 = [[Bergamo]]
|Stazione precedente = [[Stazione di Paladina|Paladina]]
---------------------------------------------------------------------------------
|Stazione successiva = [[Stazione di Villa d'Almè|Villa d'Almè]]
|Direzione 2 = [[Piazza Brembana]]
= Società Italiana Ferrovie e Tramvie =
}}
{{Azienda
|nome = Società Italiana Ferrovie e Tramvie (SIFT)
|logo =
|logo_dimensione =
|foto =
|didascalia =
|tipo = Società per azioni
|borse =
|data_fondazione =
|forza_cat_anno =
|luogo_fondazione =
|fondatori =
|data_chiusura =
|nazione = ITA
|nazioni =
|sede =
|gruppo =
|filiali =
|persone_chiave =
|industria = Trasporto
|prodotti = [[Trasporto ferroviario]]
|fatturato =
|anno_fatturato =
|margine d'intermediazione =
|anno_margine d'intermediazione =
|risultato operativo =
|anno_risultato operativo =
|utile netto =
|anno_utile netto =
|dipendenti =
|anno_dipendenti =
|slogan =
|note =
|sito =
}}
La '''Società Italiana Ferrovie e Tramvie''' (SIFT) era un'azienda attiva nella costruzione ed esercizio di [[Ferrovie concesse in Italia|ferrovie ]] e tranvie nella prima metà del novecento, che operò nella [[provincia di Piacenza]].
Ingranditasi nel tempo con l'acquisizione delle concessioni di un'altra società che operava in zona, la SIFT risentì della [[Grande depressione|crisi economica degli anni trenta]] e di alcune scelte da parte dello Stato che ne penalizzarono i programmi di potenziamento. Attiva in ultimo come gestore della sola [[ferrovia Piacenza-Bettola]], l'azienda cessò del tutto la propria attività nel [[1978]].
== Storia ==
Con atto notarile del 30 novembre [[1892]], la società francese Dolfus and C. costituì a Piacenza la propria controllata Compagnie des Tramways à Vapoeur de la province de Plesance (TPP)<ref>[http://www.san.beniculturali.it/web/san/dettaglio-soggetto-produttore?id=55484 Scheda sul Sistema Archivistico Nazionale]. URL consultato nel maggio 2014.</ref><ref>G. Marippi, ''Il tramway a vapore in Val Nure'', op. cit.</ref><ref>Giancarlo Anselmi, ''Le "Tramways" piacentine'', in ''[http://www.gracpiacenza.com/a-nibbiano-bettola-e-lugagnano-ci-si-andava-in-treno.html Gruppo Ricercatori Aerei Caduti Piacenza]. URL consultato nel maggio 2014.</ref>, cui vengono concesse la costruzione e l'esercizio delle tranvie [[tranvia Piacenza-Nibbiano|Piacenza-Nibbiano]] e [[Tranvia Piacenza-Cremona|Piacenza-Cremona]].
Nel medesimo periodo, l'ingegnere britannico Robert Fowler Mackenzie costituì la società The Piacenza Bettola and Cremona Tramway Company Limited (TPBC) per la costruzione di ulteriori linee tranviarie che si diramavano da Piacenza, la prima delle quali fu la [[Tranvia Piacenza-Bettola|Piacenza-Bettola]].
Il programma di costruzioni previsto dalle due concessionarie proseguì negli anni successivi e nel 1904, anche per il mutato contesto politico favorevole alla costituzione di società di diritto e capitali italiani, la TPP assunse il nuovo nome di Compagnia dei tramways a vapore della provincia di Piacenza, sostituito nel 1906 da quello di Società Italiana Ferrovie e Tramvie (SIFT). Quest'ultima, nel 1908, assorbì tutte le attività della TBPC, compreso l'esercizio delle linee [[Tranvia Piacenza-Bettola|Piacenza-Bettola]] e [[Tranvia Grazzano-Rivergaro|Grazzano-Rivergaro]].
Nel [[1880]] l'ingegnere britannico Robert Fowler Mackenzie costituì la società [[The Piacenza Bettola and Cremona Tramway Company Limited]] (TPBC, nota anche come la "Società Inglese") per la costruzione di due linee tranviarie che si diramavano da Piacenza: una [[Tranvia Piacenza-Bettola|per Bettola]] ed una [[Tranvia Piacenza-Cremona|per Cremona]].
Tra il 1900 e il 1902, un'altra azienda, la Compagnia dei tramways a vapore della provincia di Piacenza, costruì la [[tranvia Cremona-Lugagnano|Cremona-Lugagnano]], che s'immetteva presso il Bivio Cristo della Piacenza-Cremona ed utilizzava il tratto fino alla città cremonese della linea TPBC<ref name="Albertini_Cerioli_138">{{cita|Albertini & Cerioli (1994)|p. 138}}</ref>.
Nel [[1908]] le attività della la società britannica in liquidazione furono rilevate dalla [[Società Italiana di Ferrovie e Tramvie]] (SIFT), concessionaria delle tranvie [[Tranvia Piacenza-Pianello-Nibbiano|Piacenza-Pianello-Nibbiano]], Cremona-Lugagnano, [[Tranvia Piacenza-Agazzano|Piacenza-Agazzano]] e [[Tranvia Piacenza-Lugagnano|Piacenza-Lugagnano]].
La situazione finanziaria della SIFT nel giro di alcuni anni peggiorò notevolmente a causa della costruzione delle ferrovie [[Ferrovia Cremona-Fidenza|Cremona-Borgo San Donnino]] e [[Ferrovia Fidenza-Fornovo di Taro|Borgo San Donnino-Fornovo]], tanto da portare la società, nel [[1921]], a fare richiesta di [[concordato preventivo]]. Alle difficoltà finanziarie si unì l'insoddisfazione da parte dell'utenza per il servizio: in particolare, sulla Piacenza-Cremona, enti pubblici e privati si lamentavano per i ritardi causati dalla necessità di garantire le coincidenze con la Cremona-Lugagnano al "Bivio Cristo". Si rese quindi necessario l'intervento da parte della [[provincia di Piacenza]], che nel [[1928]] offrì un contributo alla SIFT per ammodernare le sue tranvie, elettrificandole come nel caso della Piacenza-Cremona, o sostituendole con ferrovie elettriche. Inoltre, si progettò anche la costruzione di una diramazione che collegasse Caorso a [[San Pietro in Cerro]], servendo anche [[Cortemaggiore]].
Complice anche il riscatto anticipato da parte delle [[Ferrovie dello Stato]] della costruenda [[ferrovia Piacenza-Cremona]], che influì notevolmente sulle previsioni di bilancio, dei progetti ferrotranviari di SIFT e provincia fu realizzata solo la [[ferrovia Piacenza-Bettola]].
L'utima attività esercitata dalla SIFT rimase l'esercizio del raccordo urbano dello zuccherificio di Piacenza, che sfruttava la sede degli ormai soppressi impianti per Bettola, Agazzano e Nibbiano, utilizzando la locomotiva Deutz D.12; questa venne venduta all'atto del trasferimento, avvenuto [[1978]], di tale servizio al Monopolio Tabacchi e all'Arsenale<ref>Notizia su ''Italmodel Ferrovie'', n. 218, agosto 1978, p. 629.</ref>. Tale rotabile prestò successivamente servizio presso uno stabilimento raccordato con la [[stazione di Como San Giovanni]]<ref name="IF219">Notizia su ''Italmodel Ferrovie'', n. 219, ottobre 1978, p. 712.</ref>.
* Divenne poi Società emiliana autoservizi
* Da cercare legame con società/famiglia Fioruzzi
L'ulitmo servizio
In seguito alla diffusione degli autoservizi viene creata la SEA e le tramvie vengono sostituite da autoservizi. Nel 1981 le linee extraurbane gestite da SEA (Società Emiliana Autoservizi) e SIFT (Società Italiana Ferrovie e Tranvie) passano ad ACAP-Piacenza, poi Tempi, poi SETA.
* Da mettere in Bibliografia: ''Il tramway a vapore in Val Nure'', Piacenza 1982.
* Fondata nel 1906
* http://www.san.beniculturali.it/web/san/dettaglio-complesso-documentario?codiSanCompl=san.cat.complArch.66512&step=dettaglio&id=66512
* Un utile riassunto si trova su http://www.ferrovie.it/forum/viewtopic.php?f=4&t=31858
* vedi anche http://www.gracpiacenza.com/a-nibbiano-bettola-e-lugagnano-ci-si-andava-in-treno.html, bel sito con foto e orari
<!--
* PBCT - The Bettola & Cremona Tramway Company Limited (1881-1908)
* TPP - Compagnie des Tramways a à Vapoeur dela province de Plesance (1893-1904)
* TPP - Soc. di Str. Ferrate e Ferrovie nella Provincia di Piacenza e altre Province Italiane (1904-1906)
* SIFT - Società Italiana Ferrovie e Tranvie (1906-1967)
-->
== Impianti eserciti ==
Testo.
* [[Ferrovia Piacenza-Bettola]] (1932-1967) 34,6 km elettrificata 3000 V c.c.
* [[Ferrovia Cremona-Fidenza]] (1906-1912) 34 km ceduta alle FS
* [[Tranvia Piacenza-Cremona]] (1908-1933)
* [[Tranvia Piacenza-Pianello-Nibbiano]]
* Tranvia Cremona-Lugagnano
* [[Tranvia Piacenza-Agazzano]]
* [[Tranvia Piacenza-Lugagnano]]
* Tranvia Piacenza-Caorso-Mezzano (1882-1934) 28 km ex PBCT
* Tranvia Mezzano-Cremona (1892-1934) 5 km ex PBCT
* Tranvia Piacenza-Grazzano Visconti-Bettola (1881/82-1933) 33 km ex PBCT
* Tranvia Grazzano Visconti-Rivergaro (1886-1933/34) 8 km ex PBCT
* Tranvia Piacenza-Castel San Giovanni (1893-??) ?? km ex TPP
* Tranvia Castel San Giovanni-Pianello Val Tidone (1894-??) ?? km ex TPP
* Tranvia Pianello Val Tidone -Nibbiano (1908-??) ?? km
* Tranvia San Nicolò a Trebbia-Agazzano (1907-??) 17 km
* Tranvia Piacenza-Carpaneto (1897- ) ?? km ex TPP
* Tranvia Carpaneto-Castel dell’Arquato (1902- ) ?? km
* Tranvia Cremona-Bivio del Cristo-Castel dell’Arquato-Lugagnano (/1900-??) 44,6 km ex TPP
== Materiale rotabile ==
Testo.
* locomotiva Deutz D.12, Greco/Deutz costruzione n. 2388 del 1953, motore A6m 517 da 88 kW.<ref name="IF219" />
* Acquisita nel 1929 dalla [[Nicola Romeo#La società Nicola Romeo|Nicola Romeo]] automotrice di ''Tipo IV'' dotata di motore alimentato a benzolo da 75 kW. Venne impiegata fino al 1934 sulla Grazzano-Rivergato e poi destinata al servizio sulla Piacenza-Pianello, caratterizzata da pendenze fino al 30 per mille<ref name="IF231">Domenico Molino, ''Le prime automotrici FS'', in ''Italmodel Ferrovie'', n. 231, ottobre 1979, p. 25.</ref>. Assemblata in Italia su licenza DWK. A due carrelli, bidirezionale, analoga all'analogo esemplare N.8701 fornito alle FS. Lunga 13250 mm, 42 posti a sedere; trasferita quasi subito sulla Piacenza-Cremona, diede scarsi risultati e, smotorizzata, impiegata assieme alla propria rimorchiata, venne infine utilizzata sulla ferrovia Piacenza-Bettola<ref>Guerino Russo, ''La trazione Diesel in Italia nel 1935'', in ''Strade Ferrate'', n. 34, gennaio 1988, p. 14.</ref> classificata Rc 111<ref name="IF231" />. Nel [[1931]] si sperimentò l'impiego di un'[[automotrice]] con [[motore a combustione interna]] prodotta dalla Romeo di Saronno sulla base del modello IV della [[Deutsche Werke|Deutsche Werke Kiel]] (DWK); il progetto fu poi abbandonato per la poca praticità del personale e per le difficoltà che il percorso offriva al rotabile sui sovrappassi di Castelvetro e di Piacenza<ref name="Albertini_Cerioli_142">{{cita|Albertini & Cerioli (1994)|p. 142}}</ref>.
* Il programma di trasformazione ed elettrificazione della propria rete comportò da parte della SIFT l'ordinazione alle [[Officine Meccaniche Reggiane|Officine Meccaniche di Reggio Emilia]] di alcune elettromotrici; il ridimensionamento di tali progetti comportò peraltro la consegna delle sole unità Macd 51-53, delle rimorchiate Rc 101-102 e delle locomotive elettriche Ld 1-2, nonché una terza locomotiva rimasta peraltro incompleta. La restante porzione del parco previsto, costruita anch'essa, fu acquistata direttamente dalle FS che nel frattempo avevano acquisito la concessione della ferrovia Piacenza-Cremona cui era inizialmente destinata; tali unità furono immatricolate nel parco FS come EBCiz 624.003-006 le elettromotrici e pCiz 620.001-006 le rimorchiate. Nel parco SIFT furono successivamente incorporate la EBCiz 624.008 e la pCiz 620.006, noleggiate nel [[1941]] dalle FS e incorporate nel [[1943]] nel parco sociale come Macd 54+Rc 103. Tutte le unità furono cedute nel 1967, anno della soppressione della Piacenza-Bettola, alla Società Anonima Strade Ferrate Sovvenzionate (SFS) per l'esercizio sulla [[ferrovia Benevento-Cancello]]<ref>Adriano Betti Carboncini, Giovanni Cornolò, ''Elettromotrici "Piacentine"'', in ''[[I Treni Oggi]]'', n. 19, aprile 1982, p. 20-26.</ref>.
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
* Francesco Ogliari, Francesco Abate, ''Il tram a vapore tra l'Appennino e il Po. Piacenza, Voghera e Tortona'', Arcipelago, Milano, 2011. ISBN 978-88-7695-398-9
* Giuseppe Marippi, ''Il tramway a vapore in Val Nure - 1882-1982 centenario dell'inaugurazione della linea Piacenza-Ponte dell'Olio-Bettola'', Tipografia T.E.P., Piacenza, 1982.
* Corrado Bozzano, Roberto Pastore, Claudio Serra, ''Prendiamo il Laviosa'', Nuove edizioni del Giglio, Genova, 2004. IBN 88-86082-89-4
* {{cita libro| autore=Mario Albertini| titolo=Trasporti nella Provincia di Cremona - 100 anni di storia| anno=1994| editore=Editrice Turris| città=Cremona| coautori=Claudio Cerioli| ed=2| id=ISBN 888563589X| cid=Albertini & Cerioli, 1994}}
* Lorenzo Cantoni, ''The Piacenza, Bettola and Cremona Tramway Company (Limited). La sua preistoria nel dibattito sui media piacentini tra 1878 e 1879'', "Bollettino Storico Piacentino. Rassegna semestrale di storia, lettere e arte fondata da Stefano Fermi", Anno CVIII - Fascicolo 2°, luglio-dicembre 2013, pp. 296-315.
=== Periodici ===
* ''Le prime automotrici FS'' in ''Italmodel Ferrovie'', n. 231, ottobre 1979, p. 18.
* ''Elettromotrici “Piacentine”, in ''Tutto Treno'', n. 19, aprile 1982, p. 20.
* ''La trazione diesel in Italia nel 1935'', in ''Strade Ferrate'', n. 34, gennaio 1988, p. 9.
* ''La ferrovia Piacenza-Bettola'', in ''Mondo Ferroviario'', n. 79, gennaio 1993, p. 6.
* ''La Ferrovia Piacenza-Bettola'', in ''Tutto Treno & Storia'', n. 19, aprile 2008, p. 50.
* ''Le Tranvie a Vapore della Provincia di Piacenza'', in ''Tutto Treno & Storia'', n. 20, novembre 2008, p. 74.
== Voci correlate ==
* Voci correlate
{{portale|Lombardia|trasporti}}
== Collegamenti esterni ==
* http://www.photorail.com/phr2-le%20concesse/societ%C3%A0_italiana_ferrovie_tranvie.htm
<nowiki>[[Categoria:Stazioni ferroviarie della provincia di Bergamo|Almè]]</nowiki>
<nowiki>
{{Portale|aziende|Emilia|trasporti}}
[[Categoria:Aziende di trasporto pubblico dell'Emilia-Romagna|SIFT]]
</nowiki>
|