Czesław Miłosz: differenze tra le versioni

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|GiornoMeseMorte = 14 agosto
|AnnoMorte = 2004
|Attività = poeta
|Epoca = 1900
|Attività = poeta
|Attività2 = saggista
|Nazionalità = polacco
|Immagine = Czeslaw Milosz 19983 by Kubikap.jpgtif
|Didascalia2 = {{Premio|Nobel|letteratura|1980|x}}
}}
 
Nato a [[Šeteniai]], oggi in [[Lituania]], ma allora facente parte dell’[[Impero russo]], Czesław Miłosz frequenta le scuole superiori e l’università a [[Vilnius]], oggi in Lituania ma allora in [[Polonia]]. Cofondatore del gruppo letterario “Zagary”, fa il suo debutto nel [[1930]] con due volumi di poesia. Lavora per la radio polacca e continua il proprio percorso creativo seguendo con attenzione i fatti che affliggeranno la [[Polonia]], stretta tra le rivendicazioni di [[Germania]] e [[Russia]]. Passa la maggior parte della guerra a [[Varsavia]] lavorando per la stampa clandestina.
 
Dopo la guerra, diventa addetto culturale all’ambasciata polacca a [[Washington]] e successivamente a [[Parigi]], nel [[1951]]. Fortemente critico rispetto alla condotta governativa e al clima culturale imposto da un’élite politica e intellettuale formatasi a [[Mosca (Russia)|Mosca]], non esita a manifestare il proprio scetticismo sulle prospettive del socialismo reale. In seguito alla rottura con il [[partito comunista]], chiede asilo politico in [[Francia]], per trasferirsi successivamente negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]. A contatto con il clima culturale fervente di [[Università della California - Berkeley|Berkeley]], in [[California]], dove insegna [[letteratura polacca]], continua la propria opera poetica dedicandosi parallelamente all’attività di traduzione, cruciale per la diffusione della poesia polacca in ambito anglo-americano e successivamente europeo.
 
Nel [[1980]] gli è stato conferito il [[Premio Nobel per la letteratura]] con la motivazione:.
 
== Biografia ==
FiglioEra figlio di Aleksander Miłosz, [[ingegnere civile]], e di Weronica (nata Kuna), figliodiscendente dida un fratello del bisnonno del grande poeta [[Lituania|lituano]] di [[lingua francese|espressione francese]] [[Oscar Vadislas de Lubicz Milosz|Oscar Vladislas de Lubicz Milosz]].
 
Nato a [[Šeteniai]], oggi in [[Lituania]], ma allora facente parte dell'[[Impero russo]], Czesław Miłosz frequentafrequentò le scuole superiori e l'università a [[Vilnius]], oggi in Lituania, ma allora in [[Polonia]].
Cofondatore del gruppo letterario "Zagary", fafece il suo debutto nel 1930 con due volumi di poesia.
LavoraLavorò per la [[Radio (mass media)|radio]] polacca e continuacontinuò il proprio percorso creativo seguendo con attenzione i fatti che affliggerannoaffliggevano la Polonia, stretta tra le rivendicazioni di [[Terzo Reich|Germania]] e [[RussiaUnione Sovietica]]. PassaPassò la maggior parte della guerra a [[Varsavia]] lavorando per la [[stampa]] [[Cultura underground|underground]]clandestina.
 
Dopo la guerra, diventadiventò addetto culturale all'ambasciata polacca a [[Washington (distretto di Columbia)|Washington]] e successivamente, nel 1951, a [[Parigi]], nel 1951. Fortemente critico rispetto alla condotta governativa e al clima culturale imposto da un'élite politica e intellettuale formatasi a [[Mosca (Russia)|Mosca]], non esitaesitò a manifestare il proprio scetticismo sulle prospettive del [[socialismo reale]]. In seguito alla rottura con il [[Partito Comunista dell'Unione Sovietica|partito comunista]], chiedechiese [[asilo politico]] in [[Francia]], per trasferirsi successivamente negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]. A contatto con il clima culturale fervente di [[Università della California - Berkeley|Berkeley]], in [[California]], dove insegnainsegnò [[letteratura]] polacca, continuacontinuò la propria opera poetica, dedicandosi parallelamente all'attività di [[traduzione]], cruciale per la diffusione della poesia polacca in nell'ambito anglo-americano e successivamente europeo. Nel 1969 scrisse e pubblicò, in America, una poderosa Storia della Letteratura Polacca: aggiornata, per l'edizione italiana, sino all'epocale avvento di Solidarnosc, ha rinnovato, con geniale intento didattico, lo studio sui contenuti di questa mirabile fioritura dell'umano spirito creatore.
 
Nel [[1980]] gli venne conferito il [[Premio Nobel per la letteratura]] con la seguente motivazione:
 
Nel [[1980]] gli è stato conferito il [[Premio Nobel per la letteratura]] con la motivazione:
{{Citazione|A chi, con voce lungimirante e senza compromessi, ha esposto la condizione dell'uomo in un mondo di duri conflitti.|Motivazione del premio Nobel per la letteratura |Who with uncompromising clear-sightedness voices man's exposed condition in a world of severe conflicts.|lingua=en}}
 
Nello stesso anno, gli [[operai]] di [[SolidarnoscSolidarność]] trascrivonotrascrissero brani di una sua poesia ai piedi del [[Monumento agli operai del cantiere navale caduti nel 1970|monumento]] a [[Danzica]] dedicato ai lavoratori uccisi dalla polizia di partito durante gli scioperi didel contestazione1970.
 
Nel [[1993]] ha ricevutoricevette il [[Premio Grinzane Cavour]].
 
Il suo corpo è sepolto, insieme ad altri famosi scrittori e artisti polacchi, nella chiesa di San Michele Arcangelo e San Stanislao ([[Skałka]]) a [[Cracovia]].
== Opere ==
 
In ambito saggistico, Czesław Miłosz contribuisce al dibattito sulla possibilità di intraprendere il lavoro culturale in quanto azione [[politica]] e [[Società (sociologia)|sociale]], allineandosi alle tematiche dell'ambiente intellettuale [[Francia|francese]] dei primi [[Anni 1950|anni cinquanta]] e fornendone, tuttavia, una chiave di lettura distinta e originale. Ne ''La mente prigioniera'' ([[1953]]), testo che unisce la riflessione saggistica a tecniche romanzesche, Czesław Miłosz affronta il complesso rapporto tra letteratura e società nell'ambito delle [[Democrazia|democrazie]] popolari [[Stato satellite|satelliti]] del [[Unione Sovietica|mondo sovietico]]. Demistificando esplicitamente ogni idealizzazione del [[socialismo reale]], evoca e analizza tanto l'adesione quanto la dissociazione degli intellettuali al sistema (il ''Murti-Bing'') consolidatosi in [[Polonia]] nel [[dopoguerra]]. In aperto contrasto con la lettura ideologizzata dell'intellettuale dissidente diffusasi nell'ambiente [[Europa|europeo]] filo-comunista, Czesław Miłosz ritrae la condizione divisa dell'individuo all'interno di un regime totalitario, attribuendone la libertà di pensiero e parola ad una pratica eretica (il ketman) basata sulla dissimulazione, sulla perfetta comprensione e conversione dei meccanismi censorii in cui vive.
== Saggista e poeta ==
Fonte di aspre polemiche fin dall'uscita, il saggio-romanzo offre una prospettiva critica inedita sulla libertà umana, e una chiave di lettura preziosa al registro antifrastico che domina la produzione del poeta, come mostra il mondo evocato nel noto componimento ''Fanciullo d'Europa''.
In ambito saggistico, Czesław Miłosz contribuiscecontribuì al dibattito sulla possibilità di intraprendere il lavoro culturale in quanto azione [[politica]] e [[Società (sociologia)|sociale]], allineandosi alle tematiche dell'ambiente intellettuale [[Francia|francese]] dei primi [[Anni 1950|anni cinquanta]] e fornendone, tuttavia, una chiave di lettura distinta e originale. Ne ''La mente prigioniera'' ([[1953]]), testo che unisce la riflessione saggistica a tecniche romanzesche, Czesław Miłosz affrontaaffrontò il complesso rapporto tra letteratura e società nell'ambito delle [[Democrazia|democrazie]] popolari [[Stato satellite|satelliti]] del [[Unione Sovietica|mondo sovietico]]. Demistificando esplicitamente ogni idealizzazione del [[socialismo reale]], evocaevocò e analizzaanalizzò tanto l'adesione quanto la dissociazione degli intellettuali al sistema (il ''Murti-Bing'') consolidatosi in [[Polonia]] nel [[dopoguerra]]. In aperto contrasto con la lettura ideologizzata dell'intellettuale dissidente diffusasi nell'ambiente [[Europa|europeo]] filo-comunista, Czesław Miłosz ritraeritrasse la condizione divisa dell'individuo all'interno di un regime totalitario, attribuendone la libertà di pensiero e parola ad una pratica eretica (il "ketman") basata sulla dissimulazione, e sulla perfetta comprensione e conversione dei meccanismi censorii in cui vive.
Fonte di aspre polemiche fin dall'uscita, il saggio-romanzo offreoffrì una prospettiva critica inedita sulla libertà umana, e una chiave di lettura preziosa al registro antifrastico che domina la produzione del poeta, come mostra il mondo evocato nel noto componimento ''Fanciullo d'Europa''.
 
== Influenze ==
In un dialogo sulla letteratura con [[JosifIosif Brodskij]], realizzato nel [[1989]] e pubblicato nel [[2001]] sulla rivista ''Zeszyty Literackie'', parlando degli scrittori che l'hanno influenzato, Czesław Miłosz dice<ref>Josif Brodskij & Czesław Miłosz, Una conversazione tra i due grandi autori, Sulla letteratura e non solo, ''La Repubblica'', 4 dicembre 2011, p. 52-53.</ref>: {{Citazione|E poi l'influenza, una forte influenza del mio cugino francese [[Oscar Vladislas de Lubicz Milosz|Oscar Milosz]]. Aveva scritto in maniera stupefacente il suo primo trattato metafisico nel [[1916]], conoscendo lo sviluppo delle teorie di [[Einstein]] (...) se non sbaglio pubblicate nella sua prima versione proprio in quello stesso anno. Lui credeva che la [[teoria della relatività]] aprisse le porte di una nuova era di armonia tra la scienza, la religione e l'arte. Per il semplice motivo che il mondo [[Isaac Newton|newtoniano]] è per principio contrario all'immaginazione, all'arte, alla religione. Io perciò seguii quella traccia e constatai con stupore che erano idee prossime a [[William Blake]], che, anche se ovviamente non poteva sapere nulla della relatività, aveva fatto nascere le proprie teorie nella fisica. E anche [[Goethe]], in una sorta di ribellione istintiva contro la via intrapresa dalla scienza ottocentesca (...) Una questione fondamentale è che per Newton lo spazio era stabile e obbiettivoobiettivo, invece per la fisica contemporanea e anche per Oscar Milosz, una cosa simile non può esistere perché tutto è un unicum di moto, materia, tempo e spazio.|}}
 
== Opere tradotte in italiano ==
* ''[[La mente prigioniera]]'', trad. di Olga Ceretti Borsini, Martello, Milano, 1955; trad. di Giorgio Origlia, Adelphi, Milano, I ed. 1981
* ''Europa familiare'' , trad. di Riccardo Landau, Silva, Milano, 1961
* ''La fodera del mondo'', a cura di [[Valeria Rossella]], pubblicato dalla [[Fondazione MarinoPiazzolla, Piazzolla]]Roma, 19961966
* ''Il castigo della speranza : 20 poesie'', a cura di Pietro Marchesani, All'insegna del pesce d'oro, Milano, 1981
* ''Il poeta ricorda : 24 poesie'', a cura di Pietro Marchesani, introduzione di Josif Brodskij, Libri Scheiwiller, Milano, 1981
* ''Czesław Miłosz racconta Czesław Miłosz'', a cura di Aleksander Fiut'', CSEO Biblioteca, Bologna, 1983
* ''Storia della letteratura polacca.'' Bologna, 1983
* ''Poesie'', a cura di Pietro Marchesani, Adelphi, Milano, I ed. 1983
* ''La mia Europa'', trad. di F. Bovoli, Adelphi, Milano, 1985
* ''La terra di Ulro'', a cura di Pietro Marchesani, Adelphi, Milano, 2000
* '' Piesek przydrożny'', Kraków, Znak, 1997 (ed. it. ''Il cagnolino lungo la strada'', a cura di Andrea Ceccherelli, A.Adelphi, Milano, Adelphi, 2002)
* ''Abbecedario'', a cura di Andrea Ceccherelli, Adelphi, Milano, 2010
* ''Trattato poetico'', trad. di Valeria Rossella, MilanoAdelphi, AdelphiMilano, 2012.2011
* ''La testimonianza della poesia : sei lezioni sulle vulnerabilità del Novecento'', a cura di Andrea Ceccherelli, Adelphi, Milano, 2013
 
== Onorificenze ==
=== Onorificenze polacche ===
{{Onorificenze
|immagine=POL Order Orła Białego BAR.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine dell'Aquila Bianca
|collegamento_onorificenza=Ordine dell'aquila bianca
|motivazione=
|luogodata=3 maggio [[1994]]
}}
=== Onorificenze straniere ===
{{Onorificenze
|immagine=Alfonso_XII_Spain.png
|nome_onorificenza=National Medal of Arts
|collegamento_onorificenza=National Medal of Arts
|motivazione=
|data=19 novembre [[1989]]<ref>[https://www.arts.gov/honors/medals/czelaw-milosz National Medal of Arts]</ref>
}}
 
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== Bibliografia ==
* ''Zniewolony umysł'', Instytut Literacki, Paris, 1953 (ed. it. ''La mente prigioniera'', trad. di Origlia G., Milano, [[Adelphi]], 1981)
* ''Rodzinna Europa'', Paris, Instytut Literacki, 1959 (ed. it. ''La mia Europa'', trad. di Bovoli F., Milano, Adelphi,1985)
* ''Ziemia Ulro'', Paris, Instytut Literacki, 1977 (ed. it. ''La terra di Urlo'', a cura di Marchesani P., Milano, Adelphi, 2000)
* ''Poesie'', a cura di Marchesani P., Milano, Adelphi, 1983 - raccolta di poesie di Czesław Miłosz tradotte in lingua italiana
* ''La fodera del mondo'', a cura di [[Valeria Rossella]], pubblicato dalla [[Fondazione Marino Piazzolla]], 1996
* '' Piesek przydrożny'', Kraków, Znak, 1997 (ed. it. ''Il cagnolino lungo la strada'', a cura di Ceccherelli A., Milano, Adelphi, 2002)
* ''Trattato poetico'', trad. di Valeria Rossella, Milano, Adelphi, 2012.
* ''Milosz, racines et exil'' (Colloquio internazionale della [[Sorbona]] su Oscar Vladislas de Lubicz Milosz, edito da Czesław Miłosz, 14 e 15 ottobre 1989), Parigi, 1990.
 
==Voci correlate==
* [[Oscar Vladislas de Lubicz Milosz]]
* [[Polskie Radio]]
* [[Poeta-diplomatico]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Czesław Miłosz|etichetta=Czesław Miłosz}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{en}} [http://www.nobelprize.org/nobel_prizes/literature/laureates/1980/milosz.html Biografia di Czesław Miłosz] sul sito ufficiale del Premio Nobel
 
* {{it}} [http://cittadelmonte.info/2012/06/11/czeslaw-milosz-il-ponte-sopra-la-terra/ Czesław Miłosz: il ponte sopra la terra]
{{Premio Nobel per la letteratura}}
{{Neustadt International Prize for Literature}}
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[[Categoria:Giusti tra le nazioni polacchi]]
[[Categoria:Vincitori del Premio Grinzane Cavour]]
[[Categoria:Anticomunisti polacchi]]
[[Categoria:Laureati honoris causa dell'Università di Bologna]]