Giffoni Valle Piana: differenze tra le versioni

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{{organizzare|le sezioni sono gerarchizzate male, hanno nomi non sempre corretti e sono mischiate tra loro.[[Wikipedia:Modello_di_voceModello di voce/Comuni_italianiCentro abitato]]|geografia|novembre 2013}}
{{F|centri abitati della Campania|agosto 2010}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Giffoni Valle Piana
|Didascalia =
|Panorama=Complesso monumentale san francesco.jpg
|Bandiera = Giffoni_Valle_Piana-Gonfalone.png
|Didascalia=
|Voce bandiera =
|Bandiera=
|Stemma = Giffoni Valle Piana-Stemma.png
|Voce bandiera=
|Voce stemma =
|Stemma=Giffoni Valle Piana-Stemma.png
|Stato = ITA
|Voce stemma=
|Grado amministrativo = 3
|Stato=ITA
|Divisione amm grado 1 = Campania
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 12 =Campania Salerno
|Amministratore locale = Antonio Giuliano
|Divisione amm grado 2=Salerno
|Partito = [[lista civica]] di [[centro-sinistra]] "Giffoni Bene Comune"
|Amministratore locale=Paolo Russomando
|Data elezione = 6-6-2016
|Partito=[[Partito Democratico|PD]]
|Data elezione=2011rielezione (2º= mandato)4-10-2021
|Altitudine = 200
|Data istituzione=
|Sottodivisioni = Catelde, Chiaravallisi, Chieve, Curti, Curticelle, Gaia, ''Mercato'', [[Ornito]], Pozzarolo<ref>{{cita web|url= http://www.comune.giffonivallepiana.sa.it/?page_id=41 |titolo= Storia e arte |sito= Comune di Giffoni Valle Piana }}</ref> San Giorgio, San Giovanni, Santa Caterina, Santa Maria a Vico, Sardone, Sovvieco, Terravecchia, Vassi, Vignadonica <ref>Sede municipale, identificata come Giffoni Valle Piana</ref>
|Latitudine gradi=40
|Divisioni confinanti = [[Acerno]], [[Calvanico]], [[Giffoni Sei Casali]], [[Montecorvino Pugliano]], [[Montecorvino Rovella]], [[Montella]] ([[provincia di Avellino|AV]]), [[Pontecagnano Faiano]], [[Salerno]], [[San Cipriano Picentino]], [[Serino]] (AV)
|Latitudine minuti=43
|Zona sismica = 2
|Latitudine secondi=0
|Gradi giorno = 1294
|Latitudine NS=N
|Nome abitanti = giffonesi
|Longitudine gradi=14
|Patrono = [[Annunciazione|Santa Maria Annunziata]]
|Longitudine minuti=56
|Festivo = 25 marzo
|Longitudine secondi=0
|PIL =
|Longitudine EW=E
|PIL procapite =
|Altitudine=250
|Mappa = Map of Giffoni Valle Piana (Province of Salerno, region Campania, Italy 2024).svg
|Superficie=88
|Didascalia mappa = Posizione del comune all'interno della provincia di Salerno
|Note superficie= la maggior parte non è abitata
|Abitanti=12.117
|Aggiornamento abitanti= 1- 7- 2011
|Sottodivisioni=Catelde, Chiaravallisi, Chieve, Curti, Curticelle, Gaia, ''Mercato''<ref>Sede municipale, identificata come Giffoni Valle Piana</ref>, Ornito, San Giovanni, Santa Caterina, Santa Maria a Vico, Sardone, Sovvieco, Terravecchia, Vassi
|Divisioni confinanti=[[Acerno]], [[Calvanico]], [[Giffoni Sei Casali]], [[Montecorvino Pugliano]], [[Montecorvino Rovella]], [[Montella]] (AV), [[Pontecagnano Faiano]], [[Salerno]], [[San Cipriano Picentino]], [[Serino]] (AV)
|Codice postale=84095
|Prefisso=[[089 (prefisso)|089]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=065056
|Codice catastale=E027
|Targa=SA
|Zona sismica=2
|Gradi giorno=
|Diffusività=
|Nome abitanti=giffonesi
|Patrono=[[santa Maria Annunziata]]
|Festivo=25 marzo
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Giffoni Valle Piana pos SA.gif
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Giffoni Valle Piana all'interno della provincia di Salerno
|Sito=http://www.comune.giffonivallepiana.sa.it/
}}
[[File:Congrega della Santissima Immacolata.jpg|miniatura|La congrega è dedicata a Maria Immacolata. È datata intorno al 1570 anche se sulla porta d'ingresso si legge la data 1621, in realtà quella data è riferita alla fondazione dell’ordine mariano che si riuniva qui. Il locale all'inizio era un ospedale ed era stato costruito perché accanto alle chiese dedicate alla Madonna si costruiva una struttura adatta a raccogliere i bambini abbandonati chiamata la ruota degli innocenti.]]
[[File:11 San Francesco notturno.jpg|miniatura|Vista notturna Complesso Monumentale San Francesco]]
'''Giffoni Valle Piana''' (''Jifuni'' in dialetto locale<ref>{{cita libro|Renzo |Ambrogio|Nomi d'Italia: origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni|2004|Istituto geografico De Agostini}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] [[Comune sparso|sparso]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Salerno]] in [[Campania]]. La sede municipale è situata nella frazione [[Vignadonica]].<ref>{{Cita libro|nome=Antonio|cognome=Canino|nome2=Touring club|cognome2=italiano|titolo=Campania|url=https://books.google.it/books?id=SsMxhDhVoEsC&pg=PA589&lpg=PA589&dq=Giffoni+Valle+Piana+comune+sparso&source=bl&ots=Nq_usY7x3A&sig=ACfU3U154TcNdi7XzovdbVRIOvx7l1jqeQ&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjk7L2Ag7nnAhXDrIsKHeQJCOMQ6AEwCHoECAkQAQ#v=onepage&q=Giffoni%20Valle%20Piana%20comune%20sparso&f=false|accesso=2020-02-04|data=1981|editore=Touring Editore|lingua=it|ISBN=978-88-365-0018-5}}</ref>
 
Dal [[1971]] ospita il [[Giffoni Film Festival]], una rassegna internazionale di [[film per ragazzi|cinema per ragazzi]].
'''Giffoni Valle Piana''' è un [[comune sparso]] [[italia]]no (la sede comunale è collocata nella frazione Mercato) di 12.117 abitanti della [[provincia di Salerno]] in [[Campania]].
 
== Geografia fisica ==
* '''[[Classificazione sismica dell'Italia|Classificazione sismica]]''': '''zona 2''' (sismicità media), Ordinanza PCM. 3274 del 20/03/2003.
 
Giffoni Valle Piana sorge alle falde del monte Licinici e ospita la sorgente del [[Picentino (fiume)|Picentino]] e la vetta del [[Monte AcellicaAccellica]]. Fa parte della [[comunità montana Monti Picentini]] e sul suo territorio si estende [[Parco regionale Monti Picentini|l'omonimo parco]].
Giffoni Valle Piana dista circa 20&nbsp;km da Salerno. Inoltre Giffoni Valle Piana è il capoluogo della [[Comunità Montana Monti Picentini]] e sul suo territorio si estende [[Parco regionale Monti Picentini|l'omonimo parco]].
 
== Etimologia ==
 
Il nome si presta a varie interpretazioni: secondo alcuni deriverebbe da Junonis Phanum, per la presenza di un tempio dedicato a Giunone sul quale è stata edificata la basilica di S.Maria a Vico, secondo altri dal verbo greco foneo, nel significato di mandar suoni, secondo altri ancora da genus furis, ossia “terra di gente furfante e ribelle”, mentre Valle Piana deriva dalle sue caratteristiche geografiche.
 
== Origini del nome ==
Il nome si presta a varie interpretazioni: secondo alcuni deriverebbe da ''Junonis Phanum'', per la presenza di un tempio dedicato a [[Giunone]]<ref>{{Cita web|url=http://www.salernoturismo.it/1784/GIFFONI-VALLE-PIANA|titolo=GIFFONI VALLE PIANA|autore=Euchia|sito=salernoturismo.it|lingua=IT|accesso=2020-02-04|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200204212859/http://www.salernoturismo.it/1784/GIFFONI-VALLE-PIANA|dataarchivio=4 febbraio 2020|urlmorto=sì}}</ref> sul quale è stata edificata la basilica di Santa Maria a Vico, secondo altri dal verbo greco ''foneo'', nel significato di mandar suoni, secondo altri ancora da ''genus furis'', ossia "terra di gente furfante e ribelle", mentre Valle Piana deriva dalle sue caratteristiche geografiche.
 
== Storia ==
La sua storia appare intimamente legata, così come avvenuto per gli altri centri dei [[Monti Picentini]], alle vicende di cui fu protagonista la città di [[Picentia]], fondata da una parte della popolazione [[Piceni|picena]], costretta all'emigrazione dopo essere stata sconfitta dai [[Roma (città antica)|Romani]] intorno al [[268 a.C.]], nella valle del [[Picentino (fiume)|Picentino]].
 
L'ostilità dei Piceni li portò a schierarsi con i [[Cartaginesi]] contro i Romani i quali, battuto [[Annibale]], decisero di distruggere nel [[201 a.C.]] Picentia. I Picentini insorsero nuovamente durante la [[guerra sociale]] dell'[[89 a.C.]], ma furono nuovamente sconfitti e stavolta furono costretti ad abbandonare Picentia, rasa al suolo definitivamente, e vivere in piccoli villaggi sulle zone collinari circostanti, che sarebbero poi diventati gli odierni paesi di [[San Cipriano Picentino]], [[San Mango Piemonte]], [[Montecorvino Rovella]], [[Montecorvino Pugliano]], [[Faiano]] e [[Giffoni Sei Casali]], oltre che Giffoni Valle Piana.
La sua storia appare intimamente legata, così come avvenuto per gli altri centri dei [[Monti Picentini]], alle vicende di cui fu protagonista la città di Picentia, fondata da una parte della popolazione [[Picena]], costretta all'emigrazione dopo essere stata sconfitta dai Romani intorno al [[268 a.C.]], nella valle del [[Picentino (fiume)|Picentino]].
 
In particolare i casali che oggi costituiscono questi ultimi due comuni si riunirono nello Stato di Giffoni, che dalla metà del [[XVI secolo]] al [[1808]] incorporava pure l{{'}}''Universitas'' di Gauro, divenuta prima frazione di Giffoni Valle Piana (1808) e poi passata al comune di Montecorvino Rovella ([[1815]]). La regione detta Stato di Giffoni fu contea [[longobardi|longobarda]], e nel [[1066]] il feudo era in possesso [[Guaimaro di Sorrento|Guaimaro]], nipote del [[principe di Salerno]].
L’ostilità dei Piceni li portò a schierarsi con i Cartaginesi contro i Romani i quali, battuto [[Annibale]], decisero di distruggere nel 201 a.C. Picentia. I Picentini insorsero nuovamente durante la Guerra Sociale del 89 d.C., ma furono nuovamente sconfitti e stavolta furono costretti ad abbandonare Picentia, rasa al suolo definitivamente, e vivere in piccoli villaggi sulle zone collinari circostanti, che sarebbero poi diventati gli odierni paesi di [[San Cipriano Picentino]], [[Montecorvino Rovella]], [[Montecorvino Pugliano]], [[Faiano]] e [[Giffoni Sei Casali]], oltre che Giffoni Valle Piana.
In tempi medioevali, la dorsale principale dei Monti Picentini faceva da confine tra i ducati longobardi di [[ducato di Benevento|Benevento]] e [[ducato di Salerno|Salerno]]. Numerosi sono i ruderi di fortini longobardi sulle cime strategiche per il controllo dei valichi, tra cui il castello di Terravecchia.
 
Tra gli eventi storici che hanno interessato questo territorio, va ricordata l'elevazione a [[Diocesi di Giffoni|diocesi]] dello Stato di Giffoni avvenuta per volere del [[papa Clemente VII]] nel [[concistoro]] del 6 marzo [[1531]]. Il papa trasformò in [[cattedrale]] la chiesa dell'Annunziata e nominò primo vescovo [[Innico d'Avalos d'Aragona|Innico d'Avalos]], [[Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo|vescovo di Aquino]]. A tale decisione si oppose in maniera talmente energica il [[Niccolò Ridolfi|cardinale Ridolfi]], [[Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno|arcivescovo di Salerno]], che la [[Santa Sede]] dovette revocare la sua decisione.
In particolare i casali che oggi costituiscono questi ultimi due comuni si riunirono nello Stato di Giffoni, che dalla metà del sec. XVI al 1808 incorporava pure l'''Universitas'' di Gauro, divenuta prima frazione di Giffoni Valle Piana (1808) e poi passata al comune di Montecorvino Rovella (1815). La regione detta Stato di Giffoni fu contea longobarda, e nel [[1066]] il feudo era in possesso Gaimario, parente del [[principe di Salerno]].
In tempi medioevali, la dorsale principale dei Monti Picentini faceva da confine tra i ducati longobardi di Benevento e Salerno. Numerosi sono i ruderi di fortini longobardi sulle cime strategiche per il controllo dei valichi, tra cui il Castello di Terravecchia.
 
In epoca angioina appartenne al conte Andria, quindi a Giacomo di Brussone e Giacomo d'Aquino. Poi fu concesso da Ladislao a sua madre Caterina di Durazzo e poi al marchese del Vasto; nel 1508 a [[Fernando Francesco d'Avalos|Ferdinando d'Avalos d'Aquino]], marchese di [[Pescara]]. Nel [[1602]] fu concesso a Matteo di Capua, principe di Conca e in seguito pervenne nel [[1700]] ai [[Doria]], principi di Melfi. Lo stato di Giffoni si disgregò nel [[1808]].
Tra gli eventi storici che hanno interessato questo territorio, va ricordata l’elevazione a [[Diocesi di Giffoni|diocesi]] dello Stato di Giffoni avvenuta per volere del [[papa Clemente VII]] nel [[concistoro]] del 6 marzo [[1531]]. Il papa trasformò in [[cattedrale]] la chiesa dell'Annunziata e nominò primo vescovo Innico d'Avalos, [[Diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo|vescovo di Aquino]]. A tale decisione si oppose in maniera talmente energica il [[cardinale]] [[Niccolò Ridolfi|Ridolfi]], [[Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno|arcivescovo di Salerno]], che la [[Santa Sede]] dovette revocare la sua decisione.
Dal [[1811]] al [[1860]] ha fatto parte del [[circondario di San Cipriano]], appartenente al [[distretto di Salerno]] del [[Regno delle Due Sicilie]]. Dal [[1860]] al [[1927]], durante il [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], ha fatto parte del [[mandamento (diritto)|mandamento]] di San Cipriano, appartenente al [[circondario di Salerno]].
 
=== Simboli ===
In epoca angioina appartenne al conte Andria, quindi a Giacomo di Brussone e Giacomo D'Acuino. Poi fu concesso da Ladislao a sua madre Caterina di Durazzo e poi al marchese del [[Vasto]]; nel 1508 a Ferdinando d'Avalos d'Aquino, marchese di [[Pescara]]. Nel [[1602]] fu concesso a Matteo Capua, principe di Conza e in seguito pervenne nel 1700 ai Doria, principi di Menfi. Lo stato di Giffoni si disgregò nel [[1808]].
Lo stemma di Giffoni Valle Piana è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 20 dicembre 1928.<ref name="ACS">{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?68|titolo=Giffoni Valle Piana|accesso=2022-03-28|sito=Archivio Centrale dello Stato, Ufficio araldico - Fascicoli comunali}}</ref>
Dal [[1811]] al [[1860]] ha fatto parte del [[circondario]] di San Cipriano, appartenente al [[Distretto di Salerno]] del [[Regno delle Due Sicilie]]. Dal [[1860]] al [[1927]], durante il [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], ha fatto parte del [[mandamento (diritto)|mandamento]] di San Cipriano, appartenente al [[Circondario di Salerno]].
{{citazione|D'azzurro, al [[Monte (araldica)|monte]] di tre colli di verde, quello centrale cimato da un [[Grifone (araldica)|grifo]] sedente, al naturale, recante nel becco un ramoscello d'olivo, ed i due laterali pure cimati da due pini al naturale. Il monte caricato di un tempio, al naturale.}}
Il gonfalone municipale, concesso con decreto del presidente della Repubblica del 7 aprile 1959, è costituito da un drappo di azzurro.<ref>{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/87141e53-e9d9-4c02-8cde-d46fe26bfa00/816-giffoni-valle-piana|titolo=Bozzetti di stemma e gonfalone del Comune di Giffoni Valle Piana|accesso=9 ottobre 2024|sito=ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città}}</ref>
 
=== ReligioneOnorificenze ===
{{Onorificenze
[[File:Sacra Spina 1-Giffoni.jpg|151x151px|left|thumb|ampolla contenente la [[Sacra Spina]] di Giffoni]]
|immagine= Corona di Città Italiana.svg
La maggioranza della popolazione è di religione [[Cristianesimo|cristiana]] di rito [[Chiesa cattolica|cattolico]]<ref>[http://www.diocesisalerno.it/ Arcidiocesi di Salerno - Campagna - Acerno<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>; il comune appartiene all'[[Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno]].
|nome_onorificenza= Titolo di Città
[[File:Sacra Spina 2-Giffoni.jpg|left|151x151px|thumb|[[Sacra Spina]] - Giffoni Valle Piana]] [[File:Sacra Spina 3-Giffoni.jpg|left|154x154px|thumb|processione della [[Sacra Spina]] nell'ultimo Venerdì di Marzo-Giffoni]] Una delle reliquie più importanti della cristianità, la [[Sacra Spina]], è conservata a Giffoni Valle Piana, dove è oggetto di un'antica devozione. La Spina Santa, è stata staccata dalla corona che cinse il capo di Cristo sulla Croce ed è giunta nel cuore dei [[Monti Picentini]] nel medioevo.
|collegamento_onorificenza= Città dell'Italia
Conservata per secoli a Costantinopoli dove l'aveva portata Santa Elena, la corona venne trasferita a Parigi il 2 agosto del 1239 da [[Luigi IX]]. Una delle sue spine, alla fine del 300, venne donata da [[Carlo IV]] al cardinale Leonardo De Rossi che la portò al suo paese natale: Giffoni. Padre Leonardo De Rossi da Giffoni fu una figura notevole della Chiesa del XIV secolo. Francescano, professore dello studio generale di S. Lorenzo Maggiore a Napoli e dell'Università di Cambridge, venne eletto Ministro generale dell'Ordine dei Frati Minori dal capitolo di Tolosa del 1373. Operò durante lo scisma d'occidente e venne nominato Cardinale dall'antipapa Clemente VII, titolo di cui fu poi spogliato da Urbano VI che , anni dopo, lo avrebbe confermato nel cardinalato.
|motivazione=Decreto del Presidente della Repubblica
| data = [[25 settembre]] [[1989]]<ref name="ACS"/>
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
La Spina Santa è stata custodita nel convento di San Francesco fino al 1808, anno della sua soppressione, dopo pochi mesi dalla quale venne affidata alla Chiesa dell'Annunziata che la custodisce ancora oggi. La Santa Reliquia viene esposta ai fedeli i venerdì di marzo ed il [[Venerdì santo]]. Secondo la tradizione,dopo la solenne processione dell'ultimo venerdì di Marzo,che mobilita tutti i fedeli e che rappresenta uno dei momenti più importanti nella vita della comunità locale, la [[Sacra Spina di Barletta|Sacra Spina]], esposta al bacio dei fedeli,si tinge miracolosamente di rosso sangue.
===Architetture===
* La chiesa madre della Santissima Annunziata, ritornata all'antico splendore di un tempo grazie al restauro iniziato da don Vito Ciccarone, continuato poi da don Vito Granozio, è, da vari secoli, il luogo cardine della spiritualità giffonese. Dalle prime notizie riportate si evince che l'antica chiesa dell'Annunziata corrisponde a quella di Santa Maria De Castella, risalente al [[970]]. Fu edificata dal possessore della contea di Giffoni, in seguito, il conte Pietro ereditò una parte spettante dei beni di essa. Nell'anno 1309 era ancora proprietà del feudatario di Giffoni. Alla fine del XV secolo, sotto l'influenza del francescanesimo, la pianta della chiesa, formata da una sola nave, viene trasformata in quella attuale. Infatti, quando Giffoni fu elevata a diocesi nel 1531 essa era già a croce latina con tre navi. E per questo, grazie al desiderio del Marchese del Vasto e della Principessa di Francavilla, fu scelta come [[cattedrale]] della diocesi nel Concistoro segreto del 2 settembre [[1530]]. Il primo vescovo di Giffoni, [[Innico d'Avalos d'Aragona]], non prese mai possesso della sua sede; l'ostilità della Chiesa di Salerno e di quella di Acerno verso la nuova diocesi porteranno alla rapida soppressione del vescovado di Giffoni. Il plesso architettonico fu completato con l'ospedale, attiguo alla chiesa, sopra il quale fu istituita la Confraternita dell'Immacolata, risalente al [[1621]]. La chiesa dell'Annunziata presenta al visitatore un rivestimento in stile barocco. L'altare maggiore è rivestito di marmo policromo, in alto vi è una nicchia con un gruppo ligneo della Val Gardena, raffigurante l'Annunciazione. Il cielo della navata presenta una tela di 24 m², che raffigura "L'Angelo che scende dal cielo e la Madonna che lo aspetta con fiducia", opera di un artista locale, [[Vincenzo Stavoloni]]. Ai lati della navata centrale vi sono 14 tele, che rappresentano le varie stazioni della via Crucis, risalenti al [[XVII secolo]], di scuola tedesca, appartenute al grande musicista [[Johann Strauss (figlio)|Johann Strauss]] e donate alla parrocchia da un ingegnere bavarese. Nella stessa navata, vi è un pulpito ligneo del Settecento, lavorato e cesellato. Nella navata sinistra vi è una tavola del XVI secolo, raffigurante la Madonna del Carmine con le anime del Purgatorio e due guerrieri, l'altare sottostante custodisce una teca contenente la [[Sacra Spina]].
* Il trecentesco convento di San Francesco, edificato ai piedi della collina di Terravecchia, in cui sono conservati dipinti che rilevano i caratteri dello stile giottesco. Il complesso conventuale è il fiore all'occhiello del paese, dal punto di vista sia storico sia artistico. Lo stile gotico francescano, con architettura essenziale, caratterizza la struttura del convento che si sviluppa a pianta quadrata su due livelli intorno al chiostro ogivale. Affreschi di notevole interesse adornano le pareti: al secondo piano troviamo i frammenti di una raffigurazione del Cristo deposto dalla Croce, risalente al XV secolo, mentre nelle lunette del portico troviamo raffigurate scene di vita di San Francesco. All'ingresso si trovano delle raffigurazioni che risalgono al XVII secolo poste una di fronte all'altra che rappresentano immagini di Giffoni. In una sala al primo piano vi è un affresco che risale al [[1560]], raffigurante la resurrezione di Cristo. Oggi il convento restaurato con i finanziamenti europei erogati dalla Regione rivive in tutto il suo splendore e ospita la “Mostra Internazionale d'Arte Presepiale” organizzata dalla Pro Loco, che ha sede proprio negli ambienti del convento. Addossata al lato nord del chiostro, fu edificata la chiesa ad una sola navata con transetto ed abside. Essa era dedicata alla [[Sacra Spina]], custodita e venerata al suo interno per ben quattro secoli, fino all'anno [[1806]] quando il Convento e la chiesa vennero soppressi dalle leggi e dai decreti napoleonici che ordinavano la soppressione degli ordini monastici. Oggi la preziosa reliquia è conservata presso la chiesa della Santissima Annunziata). Di elevato pregio artistico sono anche gli affreschi della chiesa, che rappresentano la vita di Cristo e soggetti sarcri. Tra tutti primeggia l'affresco trecentesco raffigurante San Francesco in trono. Ciò che richiama l'attenzione del visitatore è il campanile, struttura in [[piperno (roccia)|piperno]] di stile romanico a pianta quadrata.
* Il santuario di Santa Maria di Carbonara sorge a circa 3&nbsp;km dall'abitato di Curti, ed è uno dei 4 conventi [[Servi di Maria|serviti]] della provincia di Salerno. La costruzione dell'eremo è da ipotizzare intorno all'anno mille, supposizione che nasce a seguito di una leggenda giffonese circa un quadro trovato da un carbonaio, in un luogo scosceso del [[monte Lieggio]], che sovrasta la località di Carbonara. Il dipinto fu portato da questi in Curti e il popolo decise di innalzare un tempio in onore alla Madonna raffigurata nel quadro nei pressi del luogo di ritrovamento. Iniziati i lavori di edificazione della chiesa, sempre secondo la leggenda, i muratori, una mattina, andando al lavoro, trovarono le fondamenta miracolosamente trasportate nell'attuale sito.
* Chiesa di Santa Maria a Vico. Il tempio a lungo è stato identificato con quello dedicato a [[Giunone Argiva]] poi ritrovato alle foci del [[Sele]], costruito da [[Giasone (mitologia)|Giasone]] mentre attendeva alla conquista del [[Vello d'oro]]. Nei primi secoli del Cristianesimo questo tempio venne dedicato alla Vergine Maria (alla denominazione Santa Maria è stato aggiunto "A Vico", poiché il tempio, che nella distruzione di Picenza fu risparmiato, si venne a trovare al centro di uno dei tanti ''vici'' o villaggi, ove furono costretti ad abitare i Picentini.)
* Convento dei Padri Cappuccini “Sant'Antonio”, eretto tra il [[1584]] e il [[1588]]. L'edificio escluso la chiesa è di forma quadrangolare, con la tipica cisterna nel centro del chiostro. Entrando in chiesa si è attratti dall'altare maggiore di marmo elegante su cui spicca un quadro della Santissima Trinità, al quale inizialmente venne dedicata la chiesa. A destra di chi entra sorge l'altare dedicato a San [[Felice da Cantalice]] e quello di San [[Francesco da Paola]] con la tela ad olio rappresentante il Santo. I cappelloni sono a sinistra dell'ingresso. Il primo è l'altare della Madonna del Carmine con una bellissima statua, un secondo altare è in onore a San Francesco. Degna di nota è la cappella di Sant'Antonio di Padova, decorata ad olio con la statua artistica del grande taumaturgo.
* Piazza Mercato, una delle più belle della provincia: vi si possono ammirare il palazzo baronale e la fontana che è stata realizzata su disegno del [[Luigi Vanvitelli|Vanvitelli]] tra il [[1871]] e il [[1873]].
* Il Tempio di Ercole è sito nel rione Campo a trecento metri dalla piazza risale al [[I secolo]] d.C., e sorge su una [[necropoli]] romana: fu scoperto nel [[1962]] in occasione di uno scavo. All'entrata, con apertura squadrata troviamo una lapide dedicata ad un senatore romano; al centro c'è un frammento di colonna e qualche accenno di mosaico.
* Borgo medievale di Terravecchia, unitamente al castello, rappresenta un complesso di rilevante importanza storico-culturale-architettonica, e può rientrare a pieno titolo, dopo l'attento e accurato recupero, tra i borghi medievali più belli d'Italia.
* Cittadella del Cinema, sede del [[Giffoni Film Festival]].
* La chiesa di San Nicola ad [[Ornito]].
 
=== Aree naturali ===
 
 
 
 
 
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==Monumenti e luoghi d'interesse==
* [[File:Interno chiesa della SS.Annunziata-Giffoni.jpg|thumb|centre]]La Chiesa madre della SS. Annunziata, ritornata all'antico splendore di un tempo grazie al restauro iniziato da Don Vito Ciccarone, continuato poi da Don Vito Granozio, è, da vari secoli, il luogo cardine della spiritualità Giffonese. Dalle prime notizie riportate si evince che l'antica chiesa dell'Annunziata corrisponde a quella di S. Maria De Castella, risalente al 970 d.C.. Fu edificata dal possessore della Contea di Giffoni, in seguito, il Conte Pietro ereditò una parte spettante dei beni di essa. Nell'anno 1309 era ancora proprietà del feudatario di Giffoni. Alla fine del 400, sotto l'influenza del francescanesimo, la pianta della chiesa, formata da una sola nave, viene trasformata in quella attuale. Infatti, quando Giffoni fu elevata a Dioecesi nel 1531 essa era già a croce latina con tre navi. E per questo fu scelta come sede della Diocesi, grazie al desiderio del Marchese del Vasto e della Principessa di Francavilla, nel Concistoro segreto del 2 settembre 1530. Il primo vescovo di Giffoni, [[Innico d'Avalos d'Aragona]],non prese mai possesso della sua sede; l'ostilità della chiesa di Salerno e di quella di Acerno verso la nuova diocesi,porteranno alla rapida soppressione del vescovado di Giffoni. Il plesso architettonico fu completato con l'ospedale, attiguo alla chiesa, sopra il quale fu istituita la Confraternita dell'Immacolata, risalente al 1621. La chiesa dell'Annunziata presenta al visitatore un rivestimento in stile Barocco.
[[File:Altare SS.Annunziata-Giffoni.jpg|left|thumb|168x168px]]
L'Altare maggiore è rivestito di marmo policromo, in alto vi è una nicchia con un gruppo ligneo della Val Cardena, raffigurante l'Annunciazione. Il cielo della navata presenta una tela di 24 mq., che raffigura "L'Angelo che scende dal cielo e la Madonna che lo aspetta con fiducia",opera di un artista locale, V. Stavolone. Ai lati della navata centrale vi sono 14 tele, che rappresentano le varie stazioni della via Crucis, risalenti al XVII sec., di scuola tedesca, appartenute al grande musicista [[Johann Strauss]] e donate alla parrocchia da un ingegnere della bavaria (grazie all'interessamento del giffonese Don Antonio Tedesco,Direttore del [[Pantheon (Roma)|Pantheon]]). Nella stessa navata, vi è un pulpito ligneo del 1700, lavorato e cesellato. Nella navata sinistra vi è una tavola del 500, raffigurante la Madonna del Carmine con le anime del Purgatorio e due guerrieri, l'altare sottostante custodisce una teca contenente la [[Sacra Spina]]. Uscendo dalla porticina laterale della navata destra,sulla sinistra si intravede, dietro il cancello a pianterreno, la residenza dell'ex ospedale, sopra il quale vi è la cappella dell'Immacolata Concezione, sede della Confraternita di Maria SS. Immacolata, fondata l'11 dicembre 1621 ed approvata dall'Ecc.mo D. Lucido Cardinale San Severino Arcivescovo di Salerno"
 
* [[File:San Francesco-Giffoni.jpg|thumb|Complesso monumentale San Francesco-Giffoni V.P.]]Il trecentesco convento di San Francesco, edificato ai piedi della collina di Terravecchia,in cui sono conservati dipinti che rilevano i caratteri dello stile giottesco. Il complesso conventuale è il fiore all’occhiello del paese, sia dal punto di vista storico che artistico. Lo stile gotico francescano, con architettura essenziale, caratterizza la struttura del convento che si sviluppa a pianta quadrata su due livelli intorno al chiostro ogivale. Affreschi di notevole interesse adornano le pareti : a secondo piano troviamo i frammenti di una raffigurazione del Cristo deposto dalla Croce, risalente al XV sec., mentre nelle lunette del portico troviamo raffigurate scene di vita di S.Francesco. All’ ingresso troviamo delle raffigurazioni che risalgono al ‘600 poste una di fronte all’altra che rappresentano immagini di Giffoni. In una sala al primo piano vi è un affresco che risale al 1560 raffigurante la resurrezione di Cristo. Oggi il convento restaurato con i finanziamenti europei erogati dalla Regione rivive in tutto il suo splendore ed ospita la “Mostra Internazionale d’Arte Presepiale” organizzata dalla Pro Loco che ha sede proprio negli ambienti del convento. Addossata al lato nord del Chiostro, fu edificata la Chiesa ad una sola navata con transetto ed abside. Essa era dedicata alla [[Sacra Spina]], custodita e venerata al suo interno per ben quattro secoli, fino all’anno 1806 quando il Convento e la chiesa vennero soppressi dalle leggi e dai decreti napoleonici che ordinavano la soppressione degli ordini monastici(Oggi la preziosa reliquia è conservata presso la chiesa della SS. Annunziata). Di elevato pregio artistico sono anche gli affreschi della chiesa,che rappresentano la vita di Cristo e soggetti sarcri. Tra tutti primeggia l’ affresco trcentesco raffigurante S. Francesco in trono. Ciò che richiama l’attenzione del visitatore è il campanile struttura in piperno di stile romanico a pianta quadrata.
* [[File:Santa Maria di Carbonara.jpg|thumb|Santuario S.Maria di Carbonara]]
Il santuario di Santa Maria di Carbonara sorge lontano dall’ abitato di Curti a circa 3 Km, ed è uno dei 4 conventi Serviti (Servi di Maria) della Provincia di Salerno. La costruzione del eremo è da ipotizzare intorno all’anno mille, supposizione che nasce a seguito di una leggenda giffonese circa un quadro trovato da un carbonaio, in un luogo scosceso del monte Lieggio, che sovrasta la località di Carbonara. Il dipinto fu portato da questi in Curti ed il popolo decise di innalzare un tempio in onore alla Madonna raffigurata nel quadro nei pressi del luogo di ritrovamento. Iniziati i lavori di edificazione del tempio, sempre secondo la leggenda, i muratori, una mattina, andando al lavoro, trovarono le fondamenta miracolosamente trasportate nell'attuale sito.
 
* Chiesa di Santa Maria a Vico. Il tempio a lungo è stato identificato con quello dedicato a Giunone Argiva poi ritrovato alle foci del Sele, costruito da Giasone mentre errava la conquista del Vello d’oro. Nei primi secoli del Cristianesimo questo tempio venne dedicato alla Vergine Maria(alla denominazione S. Maria è stato aggiunto “ A Vico”, poiché il tempio, che nella distruzione di Picenza fu risparmiato, si venne a trovare al centro di uno dei tanti vici o villaggi, ove furono costretti ad abitare i Picentini.)
* Convento dei Padri Cappuccini “S. Antonio”,eretto tra il 1584 e il 1588. L’edificio escluso la chiesa è di forma quadrangolare, con la tipica cisterna nel centro del chiostro. Entrando in chiesa si è attratti dall’ altare maggiore di marmo elegante su cui spicca un quadro della SS. Trinità, al quale inizialmente venne dedicata la chiesa. A destra di chi entra sorge l’ altare dedicato a S. Felice da Cantalice e quello di S. Francesco di Paola con la tela ad olio rappresentante il Santo. I Cappelloni sono a Sinistra dell’ ingresso. Il Primo è l’altare della Madonna del Carmine con una bellissima statua, un secondo altare è in onore a S. Francesco. Degna di nota è la cappella di Sant’ Antonio di Padova, decorata ad olio con la statua artistica del grande taumaturgo.
 
*Piazza Mercato,una delle più belle della provincia: vi si possono ammirare il palazzo baronale e la fontana che è stata realizzata su disegno del Vanvitelli tra il 1871 e il 1873.[[File:Fontana piazza Umberto I.jpg|thumb|"fontana vanvitelliana",piazza Umberto I - Giffoni Valle Piana]][[File:Piazza Umberto I Giffoni.jpg|thumb|none|piazza Umberto I - Giffoni Valle Piana]]
* Il Tempio di Ercole è sito nel rione Campo a trecento metri dalla piazza risale al I sec. d. C., e sorge su di una necropoli romana: fu scoperto nel 1962 in occasione di uno scavo. All’entrata, con apertura squadrata troviamo una lapide dedicata ad un senatore romano; al centro c’è un frammento di colonna e qualche accenno di mosaico.
 
* Borgo medievale di Terravecchia,unitamente al castello,rappresenta un complesso di rilevante importanza storico-culturale-architettonica, e può rientrare a pieno titolo,dopo l'attento e accurato recupero,tra i borghi medievali più belli d'Italia.
 
===Aree naturali===
* [[Comunità montana Monti Picentini]]
* [[Oasi Monte Accellica]]
* [[Parco regionale Monti Picentini]]
* Fonte d’acqua solfurea ad [[Ornito]]
* [[Comunità montana Monti Picentini]]
 
== Società ==
===Colline Salernitane===
=== Evoluzione demografica ===
* [[Colline Salernitane]]
 
== Evoluzione demografica ==
{{Demografia/Giffoni Valle Piana}}
 
Dal 2001 al 2010 la popolazione di Giffoni Valle Piana è salita del 10%, anche il numero di famiglie, di conseguenza, è aumentato e in questo modo aumentano ancora di più le nascite, rendendo Giffoni un paese molto giovane e moderno. Alla fine del 2010 il numero delle famiglie era {{formatnum:4527}}.
== Popolazione ==
Dal 2001 al 2010 la popolazione di Giffoni Valle Piana è salita del 10%, anche il numero di famiglie, di conseguenza, aumenta e in questo modo aumentano ancora di più le nascite rendendo Giffoni un paese molto giovane e moderno. Alla fine del 2010 il numero delle famigle era 4527.
Nel 2010 la natalità è stata del 9,3 e la mortalità del 7,3 più un migratorio del +5,2 che ha attestato una crescita del 7,1 (calcolato per mille abitanti), quindi un aumento di quasi 100 persone in un anno.
Nel 2007 la popolazione era divisa in: 16,2% dai 0 ai 14 anni, 68,5% dai 15 ai 64, 15,4% dai 65 in poi. L'età media era di 38 anni.
Anche i cittadini stranieri stanno costantemente aumentando, nel 2005 i cittadini stranieri erano 125, nel 2009 invece erano aumentati a 333, quindi più che raddoppiati.
Inoltre Giffoni Valle Piana ha una delle più alte percentuali di nuclei familiari, e quindi una delle più basse percentuali di divorziati nella provincia di Salerno, infatti su 12.117{{formatnum:12117}} persone solo 86 sono divorziate (quindi 43 coppie) mentre più di 6.100{{formatnum:6100}} sono sposati.
 
=== EconomiaReligione ===
La maggioranza della popolazione è di religione [[Cristianesimo|cristiana]] di rito [[Chiesa cattolica|cattolico]]<ref>[https://www.diocesisalerno.it/ Arcidiocesi di Salerno - Campagna - Acerno<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>; il comune appartiene all'[[arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno]].
L'economia di Giffoni Valle Piana è abbastanza varia per essere un paese, si basa su parecchie aziende che sorgono soprattutto nella frazione di Santa Maria a Vico e in quella di Chieve, poi è sviluppata anche l'agricoltura con la tipica Nocciola di Giffoni, ha molti impiegati anche l'organizzazione del Giffoni Film Festival, il settore amministrativo e quello commerciale.
La ricchezza di Giffoni Valle Piana è in piena crescita come risulta dai recenti dati del ministero dell'economia, infatti i contributi [[IRPEF]] e i dichiarati IRPEF sono in forte rialzo, quindi mentre nel 2006 c'erano 3.995 lavoratori con reddito (34.6% pop.), nel 2010 sono passati a 4.610 (38,4% pop.), il reddito medio dei cittadini è salito da 13.794€ annui (nel 2006) a 17.415€ annui (nel 2010).
 
Una delle reliquie più importanti della cristianità, la [[Sacra Spina]], è conservata a Giffoni Valle Piana, dove è oggetto di un'antica devozione. La Spina Santa, è stata staccata dalla corona che cinse il capo di Cristo sulla Croce ed è giunta nel cuore dei [[Monti Picentini]] nel medioevo.
==Istituti di credito e assicurativi==
*[[Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia e Montecorvino Rovella]]
 
Conservata per secoli a [[Costantinopoli]] dove l'aveva portata [[Flavia Giulia Elena|Sant'Elena]], la corona venne trasferita a [[Parigi]] il 2 agosto [[1239]] da [[Luigi IX di Francia|Luigi IX]]. Una delle sue spine, alla fine del XIV secolo, venne donata da [[Carlo IV di Francia|Carlo IV]] al cardinale [[Leonardo Rossi]] che la portò al suo paese natale: Giffoni. Leonardo De Rossi da Giffoni fu una figura notevole della Chiesa del XIV secolo. [[Ordine dei Frati Minori|Francescano]], professore dello studio generale di [[San Lorenzo Maggiore]] a [[Napoli]] e dell'[[Università di Cambridge]], venne eletto Ministro generale dell'Ordine dei Frati Minori dal capitolo di [[Tolosa]] del [[1373]]. Operò durante lo scisma d'occidente e venne nominato cardinale dall'[[antipapa Clemente VII]], titolo di cui fu poi spogliato da [[Papa Urbano VI]] che, anni dopo, lo avrebbe confermato nel cardinalato.
== Società e veicoli ==
Anche i veicoli nella città sono aumentati, nel 2005 erano registrate 6.015 automobili nel comune mentre nel 2010 erano salite a 6.861, lo stesso anche per le motociclette e motorini che da 527 (nel 2005) sono saliti a 827 (nel 2010), anche gli autobus da 25 a 40, e i trasporto merci da 672 a 795, inoltre nel 2005 c'erano in media 528 auto per mille abitanti, che sono diventati nel 572 sempre per mille abitanti nel 2010.
 
La Spina Santa è stata custodita nel convento di San Francesco fino al 1808, anno della sua soppressione, dopo pochi mesi dalla quale venne affidata alla chiesa dell'Annunziata che la custodisce ancora oggi. La Santa Reliquia viene esposta ai fedeli i venerdì di marzo ed il [[Venerdì santo]]. Secondo la tradizione, dopo la solenne processione dell'ultimo venerdì di marzo, che mobilita tutti i fedeli e che rappresenta uno dei momenti più importanti nella vita della comunità locale, la Sacra Spina, esposta al bacio dei fedeli, si tinge miracolosamente di rosso sangue.
== Media ==
Giffoni Valle Piana possiede da oltre 15 anni, anche un giornale,il periodico si chiama "Il Grifone del Picentino",racconta fatti di cronaca, notizie del Comune (Bollettino Ufficiale Comunale),avvenimenti, curiosità, personaggi, ecc. ecc. con copertura nella zona di Giffoni Valle Piana e di tutta la zona Picentina.
(Produzioni Mam)
 
== TV [[locale]]Cultura ==
===Media===
* TeleG dal 1985 al 1999 non è più attiva
====Televisione====
* Tele Giffoni Uno: tv locale, fruibile su facebook, fondata nel 2011
* TeleGì (Non è più attiva dal 1985 al 1998)
* Tele Giffoni Uno
* Produzioni Mam
* Picentini.TV
* Radio Gioventù Curti periodo gli anni '70 non è più attiva
* Radio Giffoni Live
* Rete Giffoni 1
 
== Cinema ==Radio====
{{Vedi* Radio anche|Giffoni FilmNetwork Festival}}
* Radio Giffoni Soccer (In attività tra [[2011]]-[[2013]])
Il paese è molto noto per la rassegna cinematografica per ragazzi, il [[Giffoni Film Festival]].
* Radio Gioventù (In attività negli Anni '70)
* Radio Celentano
* Radio Giffoni Now (Non è più attiva dal 2022)
* Radio Campania Uno
 
==== FesteStampa ====
* Il Grifone del Picentino
Oltre al Festival del Cinema per Ragazzi, la città ospita anche nel mese di Agosto una rassegna teatrale denominata Giffoni Teatro.Degni di nota sono anche i festeggiamenti per il Carnevale, con le varie frazioni che realizzano carri allegorici per la parata. Importante tra la varie sagre e feste religiose c'è la Fiera di Santa Maria a Vico."Natale a Giffoni" il 6 e l'8 dicembre.
* Il Picentino
* Picentini Post
 
=== TurismoTeatro ===
* Compagnia Giffoni Teatro
La prima fonte di turismo è sicuramente il [[Giffoni Film Festival]] che attira ogni anno migliaia di persone da tutto il mondo. Per il resto, venendo da Salerno, la prima frazione che s'incontra è Santa Maria a Vico, distante circa 4&nbsp;km dal capoluogo, il cui nome deriva dall'antico tempio pagano dedicato a Giunone Argiva, costruito con otto colonne sormontate da capitelli corinzi, trasformato in tempio paleocristiano a croce greca in epoca bizantina; monumento di inestimabile valore storico ed artistico.
 
=== Cinema ===
Nella zona Piani, alle pendici del monte Acellica, oggi parte del [[Parco regionale Monti Picentini]], vi è la grotta dello Scalandrone, antico rifugio di briganti, luogo paradisiaco per gli amanti di speleologia. Ai piedi del monte Pettine si trovano invece i resti di una miniera di [[ittiolo]].
*[[Il matrimonio di Caterina]], episodio della serie TV [[Dieci registi italiani, dieci racconti italiani]] ([[1983]]), regia di [[Luigi Comencini]]
 
==Agricoltura= Eventi ===
Il paese è molto noto per il [[Giffoni Film Festival]] rassegna più importante al mondo per la cinematografia per ragazzi, fondata nel 1971 dall'allora diciottenne Claudio Gubitosi.
 
La cittadina ospita anche nel mese di agosto una rassegna teatrale denominata Giffoni Teatro. Di notevole importanza è la "Mostra Internazionale d'Arte Presepiale" che ogni anno nel periodo natalizio ospita presepi provenienti dalla Campania, da altre regioni italiane e dall'estero.
Il prodotto tipico è la [[Nocciola di Giffoni]]<ref>Per maggiori informazioni, vedi la scheda sul sito dell'Assessorato all'Agricoltura della Regione Campania [http://Scheda%20sul%20sito%20dell'Assessorato%20Agricoltura%20della%20Regione%20Campania http://www.agricoltura.regione.campania.it/tipici/nocciola-giffoni.html]</ref>, che gode del marchio [[Indicazione geografica protetta|IGP]].
 
== FilmografiaEconomia ==
L'economia di Giffoni Valle Piana è abbastanza varia; si basa su parecchie aziende che sorgono soprattutto nella frazione di Santa Maria a Vico e in quella di Chieve, poi è sviluppata anche l'agricoltura con la tipica Nocciola di Giffoni. Ha molti impiegati anche l'organizzazione del Giffoni Film Festival, il settore amministrativo e quello commerciale.
* ''[[Il matrimonio di Caterina]] di [[Luigi Comencini]], (1982)(TV)
La ricchezza di Giffoni Valle Piana è in piena crescita come risulta dai recenti dati del ministero dell'economia, infatti i contributi [[IRPEF]] e i dichiarati IRPEF sono in forte rialzo, quindi mentre nel 2006 c'erano 3.995 lavoratori con reddito (34.6% pop.), nel 2010 sono passati a 4.610 (38,4% pop.), il reddito medio dei cittadini è salito da 13.794&nbsp;€ annui (nel 2006) a 17.415&nbsp;€ annui (nel 2010).
 
=== Turismo ===
La prima fonte di turismo è sicuramente il [[Giffoni Film Festival]] che attira ogni anno migliaia di persone da tutto il mondo. Per il resto, venendo da Salerno, la prima frazione che s'incontra è Santa Maria a Vico, distante circa 4&nbsp;km dal capoluogo, il cui nome deriva dall'antico tempio pagano dedicato a Giunone Argiva, costruito con otto colonne sormontate da capitelli corinzi, trasformato in tempio paleocristiano a croce greca in epoca bizantina; monumento di inestimabile valore storico ed artistico.
 
Nella zona Piani, alle pendici del monte Acellica, oggi parte del [[Parco regionale Monti Picentini]], vi è la grotta dello Scalandrone, antico rifugio di briganti, luogo paradisiaco per gli amanti di speleologia. Ai piedi del monte Pettine si trovano invece i resti di una miniera di [[ittiolo]].
 
=== LibriAgricoltura ===
Il prodotto tipico è la [[Nocciola di Giffoni]]<ref>Per maggiori informazioni, vedi la scheda sul sito dell'Assessorato all'Agricoltura della Regione Campania [http://Scheda%20sul%20sito%20dell'Assessorato%20Agricoltura%20della%20Regione%20Campania http://www.agricoltura.regione.campania.it/tipici/nocciola-giffoni.html] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20170220175602/http://acn.com.ve/ |date=20 febbraio 2017 }}</ref>, che gode del marchio [[Indicazione geografica protetta (Unione europea)|IGP]].
Giffoni storia, arte e tradizioni a cura di salvatore Mancino ed Elena Sica (1998)
 
Un altro prodotto tipico è l'olio chiamato [[Colline Salernitane]].
==Persone legate a Giffoni Valle Piana==
* [[Agostino Falivene]] vescovo cattolico
* [[Renato Raffaele Martino]] cardinale
* mons. Antonio Tedesco
* Claudio Gubitosi fondatore [[Giffoni Film Festival]] dal 1971
* [[Don Joe]] DJ
* [[Eliseu Visconti]] pittore
* [[Francesca Monte]] cantautrice italia
* [[Feliciano Granati]] politico
* [[Giuliano Piccininno]] fumettista
* [[Giorgio Napolitano]] presidente della Repubblica Italiana
* Giovanni Tesauro pittore
* [[Pasquale Giannattasio]] atleta
* [[Pomponio Gaurico]] storico dell'arte
* Tonino Pinto giornalista [[RAI]]
* Sabino Rinaldi medico
* Salvatore Anselmo educatore sportivo
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
* Strada Provinciale 25/a ''SP 25(Km 0+900)-Malche-Giffoni Valle Piana''.
* Strada Provinciale 25/b ''Giffoni Valle Piana-Curti-Serino''.
* Strada Provinciale 26/a ''S.Mango Piemonte-S.Cipriano Picentino-fino al bivio di Serroni-Giffoni Valle Piana''.
* Strada Provinciale 26/b ''Giffoni Valle Piana-Montecorvino Rovella''.
* Strada Provinciale 196 ''Mercato-Ornito-Faiano''.
* Strada Provinciale 368 ''Mercato-Terravecchia''.
* Strada Provinciale 438369 ''Innesto SP 25(Festival di GiffoniSan V.P.)Giovanni-Sovvieco''.
* Strada Provinciale 438 ''Innesto SP 25(Festival di Giffoni V.P.)''.
 
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
 
{{ComuniAmminPrec
|17 marzo [[1946]]
|21 giugno [[1952]]
|Leonardo De Cataldis
|Tre Spighe ([[Partito Democratico del Lavoro (Italia)|PDL]])
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|21 giugno [[1952]]
|29 ottobre [[1954]]
|Leonardo De Cataldis
|Tre Spighe ([[Partito Socialista Democratico Italiano|PSDI]])
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|29 ottobre [[1954]]
|16 giugno [[1956]]
|Salvatore Cerino (f.f.)
|Tre Spighe ([[Indipendente (politica)|IND]])
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|16 giugno [[1956]]
|13 agosto [[1957]]
|Lorenzo D'Alessio
|Gallo ([[Partito Comunista Italiano|PCI]])
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1960]]
|[[1962]]
|Michele De Cataldis
|Tre Spighe ([[Partito Socialista Democratico Italiano|PSDI]])
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1962]]
|[[1964]]
|Leonardo De Cataldis
|Tre Spighe ([[Partito Socialista Democratico Italiano|PSDI]])
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1964]]
|[[1964]]
|Giuseppe Cesaro
|Tre Spighe ([[Indipendente (politica)|IND]])
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1964]]
|[[1970]]
|Francesco Di Feo
|[[Democrazia Cristiana|DC]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1970]]
|[[1972]]
|Tommaso Garzia
|Bilancia ([[Partito Liberale Italiano|PLI]])
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1973]]
|[[1975]]
|Francesco Di Feo
|[[Democrazia Cristiana|DC]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1975]]
|20 febbraio [[1977]]
|Carlo Andria
|[[Democrazia Cristiana|DC]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|20 febbraio [[1977]]
|[[1978]]
|Ugo Carpinelli
|[[Partito Comunista Italiano|PCI]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1978]]
|[[1979]]
|Carlo Andria
|[[Democrazia Cristiana|DC]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1979]]
|20 novembre [[1980]]
|Valentino Fortunato
|[[Democrazia Cristiana|DC]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|20 novembre [[1980]]
|[[1982]]
|Generoso D'Alessio
|[[Partito Socialista Italiano|PSI]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1982]]
|20 luglio [[1983]]
|Carlo Andria
|[[Democrazia Cristiana|DC]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|20 luglio [[1983]]
|10 agosto [[1984]]
|Ugo Carpinelli
|[[Partito Comunista Italiano|PCI]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|12 dicembre [[1984]]
|27 gennaio [[1986]]
|Francesco Di Feo
|[[Democrazia Cristiana|DC]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|27 gennaio [[1986]]
|14 aprile [[1988]]
|Ugo Carpinelli
|[[Partito Comunista Italiano|PCI]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|14 aprile [[1988]]
|27 giugno [[1990]]
|Sabato D'Alessio
|[[Partito Socialista Italiano|PSI]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|27 giugno [[1990]]
|27 novembre [[1992]]
|Generoso D'Alessio
|[[Partito Socialista Italiano|PSI]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|27 novembre [[1992]]
|24 aprile [[1995]]
|Nicola D'Alessio
|[[Democrazia Cristiana|DC]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|24 aprile [[1995]]
|14 giugno [[1999]]
|Ugo Carpinelli
|Giffoni Democratica ([[Partito Democratico della Sinistra|PDS]])
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|14 giugno [[1999]]
|8 gennaio [[2002]]
|Ugo Carpinelli
|Giffoni Democratica ([[Democratici di Sinistra|DS]])
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|28 maggio [[2002]]
|30 maggio [[2005]]
|Ugo Carpinelli
|Giffoni Democratica ([[Democratici di Sinistra|DS]])
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|30 maggio [[2005]]
|28 maggio [[2006]]
|Federico Andria (f.f.)
|Giffoni Democratica ([[Indipendente (politica)|IND]])
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|28 maggio [[2006]]
|15 maggio [[2011]]
|Paolo Russomando
|Giffoni Democratica ([[Democratici di Sinistra|DS]])
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|15 maggio [[2011]]
|24 settembre [[2015]]
|Paolo Russomando
|Democratici per Giffoni ([[Partito Democratico (Italia)|PD]])
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|5 giugno [[2016]]
|5 ottobre [[2021]]
|Antonio Giuliano
|Giffoni Bene Comune ([[Partito Democratico (Italia)|PD]])
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|5 ottobre [[2021]]
|''in carica''
|Antonio Giuliano
|Giffoni Bene Comune ([[Partito Democratico (Italia)|PD]])
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Altre informazioni amministrative ===
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=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Italia|Sacile|2011}}
 
== Onorificenze ==
*{{Onorificenze
|immagine= Corona di città.svg
|nome_onorificenza= Titolo di Città
|collegamento_onorificenza= Città dell'Italia
|motivazione=DPR n. 4247 del 25 settembre 1989<ref>Lo stemma del comune ha una corona a cinque punte, simbolo utilizzabile solo dalle città</ref>
|luogo=
}}
 
== Sport ==
=== Calcio ===
Giffoni possiede una squadra di calcio, la ''U.S. Giffonese'' (fondata nel 1964), che attualmente milita nel campionato regionale di Prima categoria 2024/2025 girone G, anche se in passato ha partecipato a 10 campionati di Eccellenza. In Prima Categoria invece troviamo il ''Santa Maria 2012'', squadra della frazione Santa Maria a Vico sorta nel 2012 sulle ceneri del ''Real Santa Maria'', e in Seconda Categoria lo ''Sporting Giffoni'', fondato nel 2017. In passato per anni hanno militato in Prima Categoria la ''Virtus Giffoni'' e in Seconda Categoria il ''F.C. Chieve'' (fraz. Chieve) e l{{'}}''Atletico Vignadonica'' (rione Vignadonica). Le scuole calcio presenti sul territorio comunale sono l{{'}}''A.S.D. Giffoni Salvatore Anselmo'' e la ''Virtus Junior Giffoni''. L'impianto cittadino è lo ''Stadio Comunale "Giuseppe Troisi"'' (2000 posti), sito in via Cappuccini.
Giffoni possiede una squadra di calcio, la U.S. Giffonese(fondata nel 1964).In categorie minori si fa notare la presenza della Virtus Giffoni, della ASD Salvatore Anselmo e del Real Santa Maria, FC Chieve.
 
=== Ciclismo ===
Il 10 maggio [[2005]] la 3ª tappa del [[Giro d'Italia 2005]], partita da [[Diamante (Italia)|Diamante]], si è conclusa a Giffoni Valle Piana con la vittoria di [[Danilo Di Luca]] 210km [[Diamante]]. Il giorno seguente la manifestazione ciclistica è ripartita da Giffoni con destinazione [[Frosinone]]. In precedenza Giffoni aveva già ospitato la partenza dell'8ª tappa del [[Giro d'Italia 2004]], la Giffoni-Policoro.
 
=== Pallavolo ===
* Associazione Sportiva Dilettantistica Giffoni Futura Volley (fondata nel [[2008]])
 
Attualmente la società ha rimodulato la propria organizzazione avviando il "Progetto Pallavolo a Scuola", ovvero un percorso di avviamento alla pallavolo nell'Istituto Comprensivo Fratelli Linguiti e, dopo due anni di partecipazione con la formazione maschile in Serie D (per la prima volta nella storia cittadina) ha deciso per la stessa di non partecipare per l'anno sportivo 2017/18 a campionati agonistici, mentre la formazione femminile milita in Prima Divisione (rinunciando al diritto a partecipare alla Serie D), l'allenatore della compagine femminile è Gianluca Sorgente. Dal 2012 l'Associazione organizza nella frazione San Giovanni un torneo di livello provinciale di "pallavolo a 4" denominato GREEN VOLLEY. Il Presidente fin dalla sua fondazione è Vincenzo Cavaliero, il vice-Presidente Gianluca Sorgente il direttore sportivo Carmine Marino.
 
'''Motoclistica'''
 
Il 10 Luglio [[2025]] la 4ª tappa [[Milano-Taranto]] con la seconda parte della tappa che da [[Piedimonte Matese]] arriva fino a [[Paestum]]
 
=== Corsa ===
* Memorial [[Pasquale Giannattasio]] (dal [[2015]]), gara podistica
*Urban Trail Del Grifone (dal [[2018]]), gara podistica
*Urban Trail Pasquale Russomando (dal [[2021]]), gara podistica
 
== Note ==
<references />
 
== FontiBibliografia ==
* ''Giffoni storia, arte e tradizioni'' a cura di Salvatore Mancino ed Elena Sica [[1998]]
* [http://www.comune.giffonivallepiana.sa.it/ Sito ufficiale]
* ''La Sacra Spina di Giffoni Valle Piana'' a cura di Salvatore Mancino [[2004]]
* [http://www.comuni-italiani.it/065/056/statistiche/ Comuni italiani-Statistiche]
* Michele Cioffi, ''L'Agro Picentino e la sua gente nel ricordo dei classici'' [[2004]]
* ''Il mistero della Sacra Spina'' a cura Alessandro Faino [[2014]]
 
== Voci correlate ==
* [[Campus città del sapere]]
* [[Diocesi di Giffoni]]
* [[Giffoni Multimedia Valley]]
* [[Monti Picentini]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Giffoni Valle Piana}}
 
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|https://www.comuni-italiani.it/065/056/statistiche/|Comuni italiani-Statistiche}}
* {{Cita web|url=http://pcgiffonivp.geoslab.it|titolo=Portale del Piano di Protezione Civile del Comune di Giffoni Valle Piana|accesso=25 novembre 2021|urlarchivio=https://archive.is/20151105154108/http://pcgiffonivp.geoslab.it/Home.aspx?ReturnUrl=/|dataarchivio=5 novembre 2015}}
{{Comunità montana Monti Picentini}}
{{Parco regionale Monti Picentini}}
{{ProvinciaComuni della provincia di Salerno}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Provincia di Salerno}}