Tempio di Iside al Campo Marzio: differenze tra le versioni
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| Riga 1: {{Sito archeologico |Nome = Tempio di Iside al Campo Marzio Riga 34 ⟶ 33: }} Il '''tempio di Iside al Campo Marzio''' (o '''Iseo Campense''', in [[Lingua latina|latino]] ''Iseum Campense'') era un [[ L'ingresso alla parte interna era decorato con degli [[obelisco|obelischi]] in [[granito]] rosso o rosa di [[Siene]], importati nel [[I secolo]] ed eretti a coppie: un gran numero di essi è stato ritrovato, a pezzi e incompleto, nei pressi della [[basilica di Santa Maria sopra Minerva]]. == Storia == Il culto di Iside fu introdotto a [[Roma (città antica)|Roma]] nel [[I secolo a.C.]], non senza resistenze da parte dell'aristocrazia tradizionalista: nel [[53 a.C.]] il [[Senato romano|Senato]] aveva decretato la demolizione dei sacelli privati costruiti dentro le mura, e lo stesso Iseo nel Campo Marzio fu costruito nel [[43 a.C.]]<ref>[[Cassio Dione]], ''Storia romana'', XLVII.15.4.</ref>, ma il culto ne fu sospeso prima da [[Marco Vipsanio Agrippa|Agrippa]] (nel [[23 a.C.]]) e poi da [[Tiberio]].  Il culto fu poi reintrodotto da [[Caligola]], e durò fino alla fine dell'impero. ▲Il culto di Iside fu introdotto a [[Roma antica|Roma]] nel [[I secolo a.C.]], non senza resistenze da parte dell'aristocrazia tradizionalista: nel [[53 a.C.]] il [[Senato romano|Senato]] aveva decretato la demolizione dei sacelli privati costruiti dentro le mura, e lo stesso Iseo nel Campo Marzio fu costruito nel [[43 a.C.]]<ref>[[Cassio Dione]], ''Storia romana'', XLVII.15.4.</ref>, ma il culto ne fu sospeso prima da [[Marco Vipsanio Agrippa|Agrippa]] (nel [[23 a.C.]]) e poi da [[Tiberio]]. Il culto fu poi reintrodotto da [[Caligola]], e durò fino alla fine dell'impero. L'edificio fu distrutto da un incendio nell'[[80]]<ref>Cassio Dione, LXVI.24.2</ref> e ricostruito da [[Domiziano]]<ref>[[Eutropio]], ''[[Breviarium ab Urbe condita]]'', VII.23.5.</ref>; modifiche successive furono attuate da [[Publio Elio Traiano Adriano|Adriano]], mentre ad [[età severiana]] risale il restauro di gran parte delle strutture. La sopravvivenza del santuario è attestata fino al [[V secolo]]. {{Planimetria del Campo Marzio centrale}} ==Caratteristiche== {{Campo Marzio centrale}} Il santuario, lungo 240 m e largo 60, era articolato in tre parti: al centro vi era un'area rettangolare, alla quale si accedeva tramite archi monumentali; seguiva una piazza scoperta ornata da coppie di [[obelisco|obelischi]] in [[marmi colorati antichi|granito rosso]] di [[Assuan|Syene]] e [[sfinge|sfingi]], nel centro della quale sorgeva il tempio isiaco; un'[[esedra]] semicircolare con [[abside]] ospitava presumibilmente il [[serapeo]], sul quale sorge oggi la [[chiesa di Santo Stefano del Cacco]]. Tra gli [[ Sarebbe da porre in connessione con il santuario la statua di [[Iside]] Sothis, collocata davanti alla [[Basilica di San Marco Evangelista al Campidoglio|basilica di San Marco]] e nota come "[[Madama Lucrezia]]"; della stessa statua faceva parte probabilmente il famoso '' Dall'Iseo proverrebbero inoltre la statua del [[Nilo]] oggi ai [[Musei Vaticani]], e quella del [[Tevere]] oggi al [[museo del Louvre|Louvre]], nonché la monumentale [[Pignone (scultura)|Pigna]] dei [[Musei Vaticani]]. == Note == == Voci correlate == *[[Mensa isiaca]] *[[Tempio di Iside (Benevento)]] == Altri progetti == {{interprogetto| == Collegamenti esterni == * *[http://www.romanoimpero.com/2010/03/iseo-campense.html Iseo Campense] in ''Imperium Romanum''. {{Regio IX Circus Flaminius}} {{Controllo di autorità}} {{Portale|Antica Roma| [[Categoria:Templi antichi di Roma|Iside]] [[Categoria:Roma R. IX Pigna]] [[Categoria:Architetture [[Categoria:Templi dedicati a Iside|Campo Marzio]] [[Categoria:Musei di Roma]] | |||