Mercurion: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullata la modifica di BreadthFirst (discussione), riportata alla versione precedente di Friniate
Etichetta: Rollback
 
(44 versioni intermedie di 21 utenti non mostrate)
Riga 1:
Il '''Mercurion''' ([[Alfabetogreco greco|grecobizantino]] ''Μερχουρίου'') identifica un territorio all'interno del [[Massiccio del Pollino|Pollino]] in cui fiorì per molti secoli il [[monachesimo]] greco-orientale.
{{Provincia storica
 
|nomeCorrente =
|nomeCompleto = Mercurion
|nomeUfficiale = Μερχουρίου
|immagine = Anachronistic map of Mercurion and Latinion.png
|didascalia = Mappa anacronistica del Mercurion e Latinion, territori bizantini nell'odierna Basilicata
|capitale principale =
|capitaleAbitanti =
|capitaleAbitantiAnno =
|altre capitali =
|superficie =
|superficieAnno =
|popolazione =
|popolazioneAnno =
|dipendente da =
|suddiviso in =
|formaAmministrativa = [[Eparchia]]
|titoloGovernatori = Eparca
|elencoGovernatori =
|organiDeliberativi =
|rappresentanti =
|inizio = [[VI secolo]]
|primo governatore =
|provincia precedente = [[File:Simple Labarum.svg|25px]] [[Esarcato d'Italia]]
|evento iniziale = Immigrazione di monaci bizantini nel territorio e la costruzione di molte chiese
|fine = [[XI secolo]]
|evento finale = [[Conquista normanna dell'Italia meridionale|Conquista normanna del Thema di Lucania]]
|ultimoGovernatore =
|provincia successiva = [[File:Coat of Arms of Robert Guiscard.svg|25px]] [[Ducato di Puglia e Calabria]]
}}
==Etimologia==
Generalmente l'origine del nome viene riferita all'esistenza di un antico [[tempio]] del dio [[Mercurio (divinità)|Mercurio]] o, in alternativa, messa in relazione al culto tributato dai monaci a [[San Mercurio di Cesarea]] (culto molto popolare nell'Italia meridionale durante il [[medioevo]])<ref>{{cita pubblicazione |cognome=Mercati |nome=S. G. |anno=1937 |titolo=San Mercurio e il Mercurion |rivista=[[Archivio Storico per Lala Calabria e la Lucania]] |volume=anno VII |numero=fasc. III-IV |paginepp=pp. 295-296 (129-130) |url=http://www.animirisorsedigitali.it/archive_main.php?IDA=1 |urlmorto=sì }}</ref>;<ref>{{cita|Cappelli|p. 231}}.</ref> un'ipotesi alternativa fa discendere il nome dal fiume [[Lao (fiume)|Mercure]] in quanto quest'ultimo avrebbe a sua volta assunto uno degli aspetti del dio, cioè quella di "messaggero", «mettendo in comunicazione tra loro per scopi economici e naturalmente anche culturali, le coste dello [[Mar Ionio|Jonio]] e le regioni interne sull'odierno confine calabro-lucano con le spiagge del [[Mar Tirreno|Tirreno]]»;<ref>{{cita|Cappelli|p. 232}}.</ref> quest'ultima spiegazione è comunque considerata, da alcuni autori, «alquanto macchinosa».<ref>{{cita libro|nome=Silvano |cognome=Borsari |titolo=Il monachesimo bizantino nella Sicilia e nell'Italia meridionale prenormanne |editore=Istituto Italiano per gli Studi Storici |città=Napoli |anno=1963 |paginep=p.47 47}}</ref>
 
==Geografia==
Il territorio su cui si estendeva il Mercurion si trovava al confine [[Calabria|calabro]]-[[Basilicata|lucano]], a occidente del [[Monte Pollino]]<ref name = Cilentop17>{{Cita|Cilento|p. 17}}.</ref> e corrisponde ai territori attualmente compresi nei comuni di [[Aieta]], [[Castelluccio Inferiore]], [[Castelluccio Superiore]], [[Episcopia]], [[Laino Borgo]], [[Laino Castello]], [[Latronico]], [[Mormanno]], [[Noepoli]], [[Orsomarso]], [[Papasidero]], [[Rotonda (Italia)|Rotonda]], [[Tortora (Italia)|Tortora]], [[Scalea]] e [[Viggianello (Italia)|Viggianello]].
Includeva il bacino del [[Valle del Mercure|Mercure]] e la media e bassa valle del [[fiume]] [[Lao (fiume)|fiume Lao]]<ref name = Cilentop17 />, I suoi confini erano dati a sud dalle pendici occidentali ed orientali del [[massiccio del [[Pollino]], mentre a nord era delimitato dalla valle del Sarmento e ad ovest dal [[monte Sirino]].
EcclessiasticamenteEcclesiasticamente era organizzato come un'[[eparchia]] monastica (non è chiaro se dipendente dalla [[Diocesi di Cassano allo Ionioall'Jonio|diocesi di Cassano]] o da quella di [[Arcidiocesi di Rossano-Cariati|Rossano]]),<ref name=Paneb191 /> politicamente si trovava al confine tra l'[[Impero Bizantino]] e le terre [[Longobardi|longobarde]]; a partire dal [[968]] costituì una delle ''turme'' del [[thema]] di [[Lucania (thema)|Lucania]].<ref>{{Cita|Guillou|pp. 25-27}}.</ref>
 
== Storia ==
Riga 15 ⟶ 44:
* la politica dell'Impero stesso, che incentivava la diffusione del [[Chiesa cristiana ortodossa|cristianesimo ortodosso]] nelle zone da esso controllate e lo stanziamento dei monaci che permetteva il dissodamento di terre prima improduttive.<ref name=Cilentop17 />
 
Il periodo di massimo splendore della zona fu raggiunto nei secoli [[X secolo|X]]-[[XI secolo|XI]], in cui il ''Mercurion'' fu definito ''nuova [[Tebaide (Egitto)|Tebaide]]'', e divenne uno dei maggiori centri del misticismo dell'Italia meridionale e della Sicilia, in tale periodo infatti vissero o studiarono, presso i [[monastero|monasteri]] locali, un gran numero di personalità che saranno venerate come santi dalla chiesa, tra cui: [[Fantino il giovane|San Fantino il giovane]], [[San Nicodemo da Cirò]], [[San Zaccaria del Mercurion]], [[San Saba del Mercurion]], [[San Luca di Demenna]] o d'Armento, [[San Macario Abateabate]] e, probabilmente il più importante, [[San Nilo da Rossano]].
Successivamente, con la conquista normanna e la conseguente espansione del [[rito romano]], iniziò la decadenza che porterà i monasteri di rito greco ad essere assoggettati ad abbazie latine, nello specifico alla [[Badia di Cava]] quelli ricadenti in territorio longobardo e alla [[Abbazia di Santa Maria della Matina|Badia di Santa Maria della Matina]] quelli in territorio bizantino,<ref name=Paneb191>{{Cita|Panebianco|p. 191}}.</ref> e quindi alla liquidazione dell'eparchia.
 
==Note==
Riga 25 ⟶ 54:
* {{cita libro| Tito| Robertella| Nuove Luci Lucane| edizioni Menna| Avellino| 1984}}
* {{cita libro||[[André Guillou]] |Spiritualità e società religiosa greca nell'Italia Meridionale e la Sicilia |Istituto Superiore di Teologia Ecumenica "S. Nicola" |Bari | 1972 | cid=Guillou}}
* {{cita libro|nome=Biagio |cognome=Cappelli |titolo=Il monachesimo basiliano ai confini calabro-lucani |editore=Fausto Fiorentino – Editore |città=Napoli |anno=1963 |capitolo=Il Mercurion |pagine=pp. =225-251 | cid=Cappelli}}
* {{cita pubblicazione| cognome = Panebianco| nome = Venturino| mese = gennaio/giugno| anno = 1980| titolo = Osservazioni sulla eparchìa monastica del Mercurion e sul Thema bizantino di Lucania| rivista = Rivista storica calabrese| volume = a. I| numero = n. 1-2| paginepp = pp. 189-93| cid = Panebianco}}
* Orazio Campagna, ''I monasteri che erano intorno al Mercurion'', in ''Rivista storica calabrese'', n.s. (IX ([[1988]])), nn. 1-4)
* Orazio Campagna, ''San Nilo di Rossano al Mercurion (940-952/53), L'Athos d'Italia'', Roma [[2000]]
 
==Collegamenti esterni==
* [{{cita web | 1 = http://www.lucanianet.it/cultura/storia/3687-Ritirarsi%20nel%20Mercurion.html | 2 = Storia del Mercurion su www.lucanianet.it] | urlmorto = sì }}
* [{{cita web | 1 = http://www.carboneonline.it/storia/intro.asp | 2 = Riferimenti al Mercurion nella storia del monastero dei Santi Elia e Anastasio di Carbone] | accesso = 13 aprile 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070823095145/http://www.carboneonline.it/storia/intro.asp | dataarchivio = 23 agosto 2007 | urlmorto = sì }}
* [{{cita web|http://www.basilicata.cc/artistilucani/branco/04biza3.htm |Civiltà bizantina in Basilicata]}}
 
{{Portale|Basilicata|Bisanzio|Calabria}}