Hrand Nazariantz: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
 
Riga 1:
{{Aristocratico
{{W|letteratura|luglio 2006}}
|prefisso onorifico = Nobile, trattamento di don
'''Hrand Nazariantz''' (Costantinopoli [[1886]] - Casamassima [[1862]]) scrittore armeno
|nome = Hrand Nazariantz
|titolo = [[Principe di Monte Ararat]]{{sf}}
|predecessore = Diran Nazariantz
|immagine = Hrand Nazariantz.jpg
|legenda =
|nome completo = Hrand Nazariantz
|data di nascita = 8 gennaio [[1880]]
|luogo di nascita = [[Scutari (Turchia)|Scutari]]
|data di morte = [[25 gennaio]] [[1962]]
|luogo di morte = [[Policlinico di Bari]]
|sepoltura = Cimitero Monumentale di [[Bari]]
|dinastia = [[Nazariantsi]]
|padre = Diran Nazarian (Տիրան Նազարեանց)
|madre = Aznive Merhametdjian (Մէրամէթճեան)
|consorte = Maddalena Decosmis ([[Costantinopoli]], [[10 febbraio]] [[1913]]); Maria Lucarelli ([[Casamassima]], [[12 settembre]] [[1959]])
|figli =
|religione = [[Chiesa Apostolica Armena]]<br/>[[Cattolicesimo]]
|firma = Firma del poeta Hrand Nazariantz.jpg
}}
{{Bio
|Nome = Hrand
|Cognome = Nazariantz
|PreData = in [[lingua armena|armeno]] Հրանտ Նազարեանց
|Sesso = M
|LuogoNascita = Scutari
|LuogoNascitaLink = Scutari (Turchia)
|GiornoMeseNascita = 8 gennaio
|AnnoNascita = 1880
|NoteNascita = <ref name="annonascita" />
|LuogoMorte = Bari
|GiornoMeseMorte = 25 gennaio
|AnnoMorte = 1962
|Epoca = 1900
|Attività = scrittore
|Attività2 = poeta
|Attività3 = giornalista
|Nazionalità = armeno
|NazionalitàNaturalizzato = italiano
|Immagine =
}}
 
== Grafia del nome ==
[[File:Hrand Nazariantz Armenian Signature.jpg|miniatura|sinistra|Firma in Lingua Armena di Hrand Nazariantz]]
È possibile trovare diverse varianti della traslitterazione in caratteri latini del nome armeno Հրանտ Նազարեանց.
La motivazione è da attribuire alle modalità diverse di lettura dell'Armeno Orientale e di quello Occidentale, e, più esattamente alle differenti traslitterazioni dei medesimi segni grafici.
 
Da ''Nazariantz'' si passa infatti a ''Nazaryans<nowiki>'</nowiki>'', ''Nazaryants'', ''Nazariants'' o anche a ''Nazarianc<nowiki>'</nowiki>'', e al più raro ''Nazareants''. Dovendoci però attenere alla firma dell'autore in caratteri latini, il cognome resta ''Nazariantz'', come dimostrato da numerosi reperti fotografici.
 
== Biografia ==
=== Gli esordi ===
Nasce nel [[1886]] a [[Costantinopoli]] dove frequenta il collegio [[Berberian]], si reca poi nel [[1902]] a [[Londra]] per completare gli studi superiori e quindi, nel [[1905]], a [[Parigi]], dove si iscrive alla [[Sorbona]]. Le cattive condizioni di salute del padre gli impongono di rientrare nel [[1907]] in [[Turchia]], per assumere la direzione dell'industria di famiglia, affermata nella produzione di tappeti e merletti, che dava lavoro a duemila operaie. A questo impegno di lavoro affianca una intensa attività pubblicistica e letteraria. Nel [[1908]] collabora alla fondazione e alla direzione del quotidiano "Surhant'ag" (Corriere); nel 1909 dà vita, in collaborazione con [[Karekin Gozikian]], uno dei principali esponenti del Partito socialdemocratico armeno, al settimanale politico-letterario "Nor Hosank" ( Nuova corrente) e fonda, con il romanziere Rupen Zartarian e con il drammaturgo Leon Serpossian, la rivista d'arte e di polemica "Bagine" (Tempio). Dal 1911 è in rapporti epistolari con Marinetti, Lucini, Altomare e si impegna, con saggi e traduzioni in lingua armena, a far conoscere la loro opera poetica e quella di Govoni e Cardile, nel quadro di una più ampia opera di diffusione della conoscenza della letteratura italiana. Nel 1912 esce a Costantinopoli l'importante saggio ''Marinetti e il futurismo''. Nello stesso anno pubblica una serie di raccolte poetiche che lo impongono come figura di punta del simbolismo nella poesia armena (I sogni crocefissi; Le solitudine stellate; Vahakn;Lo specchio), cui fanno seguito, nel 1913, ''Aurora, anima di bellezza,Gloria victis;La corona di spine; Il grande cantico della cosmica tragedia''. Impegnato in questi anni ad ottenere il sostegno degli intellettuali europei alla causa armena, trova in Italia diversi fiancheggiatori. Condannato a morte in contumacia da un tribunale ottomano nel ''1913'', si rifugia nel Consolato italiano e, ottenuta la nazionalità in seguito al matrimonio con la ballerina pugliese Maddalena De Cosmis, si reca esule a Bari. Nel 1915 collabora alla rivista bolognese "Il Ritmo" e le edizioni Laterza pubblicano, come primo volume della collana "Conoscenza ideale dell'Armenia" da lui diretta, il suo saggio sul poeta armeno Bedros Turian, con presentazione di Cardile, che provvederà anche a tradurre, per le edizioni della rivista "Humanitas" di Bari, I sogni crocefissi (1916), Lo specchio (1920) e Vahakn (1920), e vari anni più tardi Il gran canto della cosmica tragedia (Bari, Casa editrice Gioconda, 1946). Dell'anno successivo è l'inizio della collaborazione a "[[La Tempra]]" di [[Renato Fondi]], con la quale instaurerà un assiduo e duraturo rapporto.
 
In seguito Nazariantz entra in contatto con alcune riviste d'avanguardia siciliane che ospitano suoi contributi: "La Scalata"(1917), "la Vampa Letteraria"(1917) e "La Spirale", dove nel 1919 è pubblicato un brano del poema Lo Specchio. A Bari, diviene amico di Franco Casavola e si impegna a promuoverne la produzione musicale. I due collaborano ad organizzare, con l'aiuto di [[Giuseppe Laterza]], Giacomo Favia, Tina Suglia e altri, la serata futurista al [[teatro Piccinni]] di Bari, del 26 settembre 1922. Pochi mesi dopo, il 2 gennaio 1923, il programma della serata futurista al teatro Margherita di Bari include l' "azione mimico-drammatica" Lo Specchio, con musiche di Casavola ispirate al poema di Nazariantz. Nel 1924 la casa editrice Alpes di Milano pubblica, nella traduzione di Cesare Giardini che ne è anche il curatore, la raccolta Tre poemi di Nazariantz, che comprende Il Paradiso delle Ombre, Aurora, anima di bellezza e Nazyade, fiore di Saadi. Al suo impegno a sostegno della causa armena si deve anche la fondazione nel 1924, nell'agro barese, del villaggio per esuli Nor Arax (Nuova Armenia), che si sostenterà con la produzione di tappeti e merletti. é stata presentata la sua candidatura al [[premio Nobel]] per la letteratura del [[1953]], assegnato a [[Winston Churchill]].
Nasce a [[Scutari (Turchia)|Scutari]] distretto asiatico di [[Costantinopoli]] l'8 gennaio [[1880]]<ref name="annonascita">I documenti di morte di Hrand Nazariantz registrano la data del [[1886]] ma essi furono elaborati sulla basi di dichiarazioni personali del poeta. La data del [[1886]] ha suscitato numerosi dubbi. Yervant Ter Khachatrian nel suo saggio ''Hrand Nazariantz Luyisavor Panasdeghz'' sostiene che la data più probabile sia addirittura quella del [[1877]]. Nella biografia contenuta in tutti gli articoli e saggi riguardo alla figura di Hrand Nazariantz in lingua italiana, francese, spagnola e catalana, precedenti alla seconda guerra mondiale la data di nascita indicata è [[8 gennaio]] [[1880]].</ref>, da [[Diran Nazarian]] (Տիրան Նազարեան)<ref>Sono poche le informazioni sull'attività di Diran Nazarian. Probabilmente egli fu anche agente commerciale [[Goldsmith Brothers]] e il suo indirizzo coincide quello della stessa compagnia "16-17 Korassandjian Han, Sirkedji, Constantinople"</ref>, "oratore, patriota fiero" imprenditore e deputato dell'assemblea nazionale armena per il distretto di [[Kumkapı]], e Aznive Meramedjian (Merametdjian) (Մէրամէթճեան). Tra i suoi antenati illustri vi fu il nonno paterno [[Toros Nazarian]], lo zio [[Stepanos Nazarian]] e [[Liparid Nazarian]]<ref>. Tanto [[Toros Nazarian]], quanto [[Stepanos Nazarian]] e [[Liparid Nazarian]] utilizzavano il cognome quasi sempre nella forma senza il "ts" o "tz" che probabilmente fu introdotta dallo stesso Hrand.</ref> ma anche il nonno materno [[Avedis Meramedjian]].
Muore a Casamassima, in provincia di [[Bari]], nel 1962.
Nella stessa capitale frequenta a partire dal [[1898]] il famoso [[Collegio Berberian]] (Պէրպէրեան վարժարան) fondato da [[Retheos Berberian]] ma se ne allontana dopo aver intrapreso una relazione con la figlia dello stesso Retheos, [[Mannig Berberian]] (1883–1960), e averla chiesta in sposa.
 
Nel [[1902]] si reca a [[Londra]] per completare gli studi superiori ospite "presso un'antica famiglia dell'aristocrazia inglese". Nello stesso anno completa la prima stesura della raccolta ''I Sogni crocifissi''.
 
Nel [[1905]], a [[Parigi]], si iscrive alla [[Sorbona]] ed entra in contatto con il [[Movimento di Liberazione Nazionale dell'Armenia]] anche grazie all'intervento dell'attivista poi diplomatico [[Mikael Varandian]].
 
Nel [[1907]], le cattive condizioni di salute del padre gli impongono di rientrare in [[Turchia]], per assumere la direzione dell'industria di famiglia, affermata nella produzione di tappeti e merletti, che dava lavoro a circa duemila operaie, e si estendeva tra i quartieri di [[Scutari (Turchia)|Scutari]], [[Kumkapı]], [[Kadıköy]].<br />
A questo impegno di lavoro in fabbrica affianca un'intensa attività pubblicistica e letteraria.
 
=== Attività politica e letteraria in Turchia ===
L'[[8 agosto]] [[1904]] pubblicò una poesia dal titolo «Ջութակը» (Violino) sulla rivista «Biwrakn» (in armeno «Բիւրակն»).
 
Nel [[1908]], con [[Dikran Zaven]], assume la direzione del giornale ''[[Surhantag]]'' (in armeno Սուրհանդակ) («Il Messaggero»); nel [[1909]] dà vita, in collaborazione con [[Karekin Gozikyan]] detto Yessalem, anche noto come Yassalem, fondatore a [[Costantinopoli]] del primo sindacato dei lavoratori della stampa in [[Turchia]] (Matbaa Isçileri Meslek Birligi)<ref>,''[http://en.internationalism.org/internationalreview/201302/6414/development-left-wing-armenian-and-macedonian-socialism The development of the Left Wing of Armenian and Macedonian socialism]''.</ref>, al settimanale politico-letterario ''[[Nor Hosank]]'' (in armeno «նոր հոսանք») («Nuova corrente») e fonda con il romanziere [[Rupen Zartarian]] e con il drammaturgo ''[[Levon Shant]]'' la rivista d'arte e di polemica ''[[Բագին]]'' (Bagin). Di questa rivista sarà collaboratore anche Atom Yarjanian (in arte [[Siamanto]]). Collaborò, inoltre, con le riviste ''[[Ecoul Armeniei]]'', ''[[Scepor]]'', ''[[Dreptatea]]'' di [[Bucarest]], ''[[Piunyk]]'' e ''[[Hajrenik]]'' di [[Boston]] entrambe dirette da [[Shahan Natalie]].
 
Nel [[1910]] cerca di fondare con [[Costan Zarian]] e [[Kegham Parseghian]] un cenacolo di arte innovatrice intorno a ''Les volontés folles''. Nel medesimo ambito esce a [[Costantinopoli]], corredato da illustrazioni del caricaturista Enrico Novelli, in arte [[Yambo]], l'importante saggio su ''F. T. Marinetti e il [[futurismo]] (F. T. Marinetti ei apagajapaštoitiine)''. Nello stesso anno pubblica la prima edizione di una raccolta di poesie che lo imporrà definitivamente come figura di punta del cosiddetto [[simbolismo]] poetico in lingua armena, "I Sogni Crocifissi", i cui primi abbozzi risalivano agli anni londinesi. Si legge inoltre sul numero volume XXXI della rivista "Il Borghese" che sul finire di quest'anno Nazariantz avrebbe accompagnato [[Filippo Tommaso Marinetti]] in [[Russia]]. La circostanza è, però, dubbia, non solo perché non suffragata da altre testimonianze, ma soprattutto perché appare smentita da Lucini che in una lettera del 22 marzo 1913<ref>Domenico Cofano,''Il Crocevia dell'Occulto. Lucini, Nazariantz e la cultura del primo Novecento'', [[Fasano]], Schena, 1990, pp. 142 e segg.</ref> mette in guardia l'amico dai comportamenti di Marinetti sul piano personale, lasciando così intendere che i due non si fossero mai conosciuti prima di persona.
 
A partire dal [[1911]] risulta in rapporti epistolari con [[Filippo Tommaso Marinetti]], [[Gian Pietro Lucini]], [[Libero Altomare]] e si impegna, con saggi e traduzioni in [[lingua armena]], a far conoscere la loro opera poetica assieme a quella di [[Corrado Govoni]] e di [[Enrico Cardile]], nel quadro di una più ampia opera di svecchiamento della letteratura in lingua armena alla luce anche delle importanti vicende storico letterarie italiane e francesi.
Nello stesso anno il suo nome appare con qualche notizia bibliografica nella "Rivista degli Studi Orientali" in uno studio dal titolo [https://www.jstor.org/stable/41923017?read-now=1&seq=1#metadata_info_tab_contents ''Lingua e Letteratura Armena. Lingue e Letterature Indo-Iraniche'']<ref>Rivista degli studi orientali, Vol. 4, Fasc. 3 (1911), pp. 775-1003 (229 pages).</ref>
Sempre nel 1911 [[Yenovk Armen]] pubblica un saggio dal titolo ''Hrand Nazariantz e i suoi Sogni Crocifissi''. Del 1911 si conoscono anche due lettere di Nazariantz indirizzate al futurista [[Mario Betuda]]. Questo materiale testimonia la volontà di Nazariantz, a quella data, di dare alle stampe a Costantinopoli una antologia di poesia futurista con traduzioni di testi italiani in armeno. Sfogliando l'intera bibliografia di Nazariantz, tale progetto non risulta essere mai stato portato a termine. Le lettere a Betuda sono conservate a [[Bassano del Grappa]] nel [http://www.nuovabibliotecamanoscritta.it/Generale/ricerca/AnteprimaManoscritto.html?codiceMan=69533&tipoRicerca=S&urlSearch=area1%3Dnazariantz&codice=&codiceDigital= Museo Biblioteca Archivio].
 
In tale filone è da iscriversi anche il volume in armeno dal titolo tradotto ''Tasso e i suoi traduttori Armeni''. Il saggio era preceduto da una lettera di presentazione di un linguista, filologo e traduttore di [[Dante]], padre [[Arsen Ghazikian]] della [[Congregazione Mechitarista di Venezia]]. Questa pubblicazione, avente per argomento le traduzioni in lingua armena di [[Torquato Tasso]], esce per i tipi della casa editrice Arzouman di [[Costantinopoli]] nel [[1912]]. Sempre nel 1912 viene pubblicata la riedizione dei ''Sogni Crocifissi'' che lo impone all'attenzione di pubblico e critica.
Sempre nel [[1912]] fu direttore del settimanale ''Բագին'' (Bagin) appendice letteraria della rivista ''[[Azadamard]]'' («Ազատամարտ») ("Combattenti della Libertà").
Lavorò per molti altri giornali e riviste come ''[[Masis (periodico)|Masis]]'', ''Loys'', ''Chant'' di [[Meroujan Barsamian]], ''[[Azadamard]]'', ''Biwzandion'', ''[[Arevelk]]'', ''[[La Patrie (giornale)|La Patrie]]'' giornale in lingua francese diretto da [[Jean Minassian]], ''[[Manzume i efkar]]'' pubblicati a [[Costantinopoli]], ''[[Arevelean mamul]]'', ''[[Hay grakanutivn]]'' pubblicati a [[Smirne]], ''[[Garun]]'', rivista di [[Mosca (Russia)|Mosca]]. Del giugno 1912 si conosce, inoltre, una lettera alla scrittrice e attivista politica [[Shushanik Kurghinian]], nella quale Nazariantz decanta il [[Futurismo]] di [[Filippo Tommaso Marinetti]] come unico movimento artistico davvero innovatore fra tutte le avanguardie coeve.<ref>[http://www.tarntercum.ru/2018/02/hrant-nazaryanc-shushanik-kurxinyan.html una lettera da Hrand Nazariantz a [[Shushanik Kurghinian]], inviata da Stamboul-Sirkedji, il 25 giugno 1912.</ref>
 
Dal [[1913]] apparvero le versioni originali dei testi; ''Aurora, anima di bellezza''; ''Gloria victis''; ''La corona di spine''; ''Il grande cantico della cosmica tragedia'' e del saggio sulla poetessa [[Heranush Arshagyan]] prematuramente scomparsa.
 
Impegnato in questi anni ad ottenere il sostegno degli intellettuali europei alla causa armena, trova in Italia diversi sostenitori. Tra questi [[Giovanni Verga]], [[Luigi Pirandello]] e in seguito anche [[Umberto Zanotti Bianco]], e molti altri noti intellettuali italiani ed europei legati alle fratellanze massoniche e rosacrociane.
 
Nel 1913 è costretto a lasciare la sua terra a causa del definitivo tracollo finanziario dell'industria paterna, probabilmente causato dalla politica anti-armena che caratterizzò gli ultimi anni dell'[[Impero ottomano]] prima del vero e proprio [[Genocidio|Genocidio del popolo armeno]]. Per questo si rifugiò nel [[Consolato (diplomazia)|Consolato]] italiano di [[Costantinopoli]] dove sposò la cantante e ballerina italiana, Maddalena De Cosmis<ref>[https://centrostudihrandnazariantz.blogspot.com/2016/04/una-lettera-di-maddalena-de-cosmis-a-diran-timurian.html Ritrovata una Lettera di Maddalena De Cosmis a Diran Timurian (senior)], in Centro Studi "Hrand Nazariantz", 3 aprile 2016</ref>, detta Lena, e originaria di [[Casamassima]], in provincia di Bari. Il matrimonio ebbe luogo il 10 febbraio. Nella primavera dello stesso anno si reca esule a [[Bari]]. Tale unione è stata letta da alcuni avversatori di Nazariantz come un lasciapassare per la fuga in Italia. Secondo alcuni amici del poeta il matrimonio avrebbe avuto solo l'effetto di velocizzare l'espatrio, che non sarebbe la quindi la causa principale del matrimonio. I due probabilmente convivevano, cosa insolita per l'epoca e per le abitudini della comunità armena, già da anni, o comunque fra di loro doveva esserci una relazione stabile. Infatti, già a partire dal [[1911]] il poeta [[Gian Pietro Lucini]], cita la De Cosmis in alcune lettere indirizzate all'amico di Nazariantz. Già due anni prima del matrimonio, infatti, intestava le sue lettere alla "famiglia De Cosmis-Nazariantz" presso "Ufficio Postale Italiano di [[Galata (Istanbul)|Galata]]", quartiere occidentale di Costantinopoli, dove probabilmente la coppia risiedeva. In seguito almeno in un paio di occasioni conclude le sue lettere [[22 marzo]] [[1913]] e del [[1º maggio]] [[1913]] con cordiali saluti e ossequi alla De Cosmis anche da parte propria e della propria moglie, finendo inoltre il 24 maggio dello stesso anno con porgere auguri di pronta guarigione alla stessa Lena, evidentemente affetta da qualche infermità.<ref>Domenico Cofano,''Il Crocevia dell'Occulto. Lucini, Nazariantz e la cultura del primo Novecento'', Fasano, Schena, 1990, pp. 144 e segg.</ref>
 
A quegli anni risalgono molte altre amicizie con noti letterati armeni tra cui [[David Ananun]], [[Avetik Isahakyan]], [[Shushanik Kurghinian]], [[Arsciak Ciobanian]].
 
=== Attività letteraria in Italia ===
Giunto in Italia, intensificò i rapporti sia con esponenti della diaspora armena che con protagonisti della cultura italiana, francese ed inglese, recandosi anche all'estero per motivi di studio. Nello stesso periodo fu assunto come docente di lingua francese e inglese presso l'Istituto Tecnico, Nautico, e Professionale di [[Bari]].
 
Nel [[1915]] collabora alla rivista bolognese ''Il Ritmo'' e le edizioni Laterza pubblicano, come primo volume della collana ''Conoscenza ideale dell'[[Armenia]]'' da lui diretta, il suo saggio sul poeta armeno [[Bedros Turian]], con presentazione di [[Enrico Cardile]], che provvederà anche a tradurre, per le edizioni della rivista ''Humanitas'' di Bari, ''I sogni crocefissi'' ([[1916]]), ''Lo specchio'' ([[1920]]) e ''Vahakn'' (1920). Dell'anno successivo è l'inizio della collaborazione a ''[[La Tempra]]'' di [[Renato Fondi]], con la quale instaurerà un assiduo e duraturo rapporto.
 
In seguito Nazariantz entra in contatto con alcune riviste d'avanguardia siciliane che ospitano suoi contributi: ''"La Scalata"'' ([[1917]]), ''"La Vampa Letteraria"'' (1917) e ''"La Spirale"'', dove nel [[1919]] è pubblicato un brano del poema ''"Lo Specchio"''.
A Bari diviene amico di [[Franco Casavola]] e si impegna a promuoverne la produzione musicale. I due collaborano ad organizzare, con l'aiuto di [[Giuseppe Laterza]], Giacomo Favia, Tina Suglia e altri, la serata futurista al [[Teatro Piccinni]] di Bari, del 26 settembre [[1922]].
Pochi mesi dopo, il 2 gennaio [[1923]], il programma della serata futurista al [[Teatro Margherita (Bari)|Teatro Margherita di Bari]] include l'"azione mimico-drammatica" intitolata "Lo Specchio", con musiche di [[Franco Casavola]] ispirate al poema di Nazariantz.<br />
[[Massoneria in Italia|Massone]], il 20 settembre dello stesso anno [[1923]] la neonata [[Gran Loggia d'Italia degli Alam|Serenissima Gran Loggia Nazionale Italiana]] riunitasi in sessione straordinaria lo elesse Primo [[Gran Sorvegliante]].<ref>Natale Mario Di Luca,''Arturo Reghini. Un intellettuale neo-platonico tra Massoneria e Fascismo'', Roma, Atanòr, 2003, p. 72.</ref>
Nel [[1924]] la casa editrice Alpes di Milano pubblica, nella traduzione di [[Cesare Giardini]] che ne risultava anche il curatore, la raccolta "Tre poemi", che comprende ''"Il Paradiso delle Ombre"'', ''"Aurora anima di bellezza"'', ''"Nazyade fiore di Saadi"''.
 
Nel [[1926]] dopo anni di strenuo lavoro e interessamento di varie esponenti della politica e della cultura riuscì ad inaugurare il villaggio [[Nor Arax]], con annessa fabbrica di tappeti orientali, alla periferia di [[Bari]]. Tale villaggio fu sovvenzionato e voluto fortemente in particolare dal senatore [[Luigi Luzzatti]] e dal conte [[Umberto Zanotti Bianco]], presidente dell'ANIMI. Di tale esperienza Zanotti Bianco riferì nei suoi carteggi<ref>ANIMI, Fondo Umberto Zanotti Bianco, 1928-1929</ref> e nel suo scritto dal titolo ''Profughi Armeni''<ref>[[Umberto Zanotti Bianco]], [[Tra la perduta gente]]; Coll. Arcobaleno n. 17, Milano: [[Arnaldo Mondadori]], 1959</ref>. poi pubblicato nella raccolta [[Tra la perduta gente]]<ref>recentemente ripubblicato [[Umberto Zanotti Bianco]],'' Tra la perduta gente''; prefazione di Aldo Maria Morace; Coll. Biblioteca delle regioni: Scrittori di Calabria n. 18, Soveria Mannelli: Rubbettino, 2006, ISBN 88-498-1555-7</ref>
 
Fondò le riviste di ispirazione simbolista "Graal" (1946) e "Graalismo" (1958) quest'ultima diretta insieme all'amico poeta e scrittore calabrese [http://www.rizziconimia.com/B2-potitogiorgio.htm Potito Giorgio] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140722145524/http://www.rizziconimia.com/B2-potitogiorgio.htm |date=22 luglio 2014 }}. Su entrambe le pubblicazioni periodiche comparvero scritti tra gli altri di [[Giuseppe Ungaretti]], [[Ada Negri]], [[Liliana Scalero]], [[Elpidio Jenco]], [[Giuseppe Villaroel]], [[Lionello Fiumi]], [[Charles Plisnier]] e di altri, illustrazioni di noti e meno noti pittori, tra di essi da ricordare [http://www.nicolaciletti.it/Canale1%20Uomo/fryda.htm Fryda Laureti Ciletti].
 
Nel [[1946]] pubblicata la traduzione italiana de "Il Grande Canto della Cosmica Tragedia", che fino a quel momento aveva circolato sotto il titolo di "Il Grande Canto della Tragedia Cosmica" ed era apparso su a stralci su vari periodici letterari.
 
=== La parentesi radiofonica ===
 
Dopo il [[1939]] aveva iniziato a collaborare con le trasmissioni di [[Radio Bari]] sia alla direzione artistica, sia tenendo conversazioni radiofoniche su letterati, musicisti, dal [[Romanticismo]] all'epoca contemporanea. Di tale esperienza si possiedono alcune importanti notizie attraverso i numeri del ''[[Radiocorriere]]'', bollettino delle trasmissioni radiofoniche.
 
Il suo nome figura nel ''Radiocorriere'' del [[1947]] a più riprese:
 
* N.45:''<nowiki/>'Un lembo di Armenia in Puglia' di H. Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|45|19}}</ref>
* N.44: ''La pampa Argentina di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|44|11}}</ref>
* N.42:''<nowiki/>'Ma cos'è questa New York': Dialoghi introduttivi di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|42|11}}</ref> e''<nowiki/>'Le nozze di Kasana', fantasia negra di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|42|16}}</ref>;
* N.41:''<nowiki/>'Wasenonck' di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|41|21}}</ref>;
* N.40:''<nowiki/>'Cesare Franck' , rievocazione musicale di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|40|10}}</ref> e 'Beethoven', radioscena di Hrand Nazariantz ''Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|40|19}}</ref>
* N.38:''<nowiki/>'Bizet, settantadue anni dopo la morte' di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|38|14}}</ref> e''<nowiki/>'Canti di cow boys' presentati da Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|38|19}}</ref>
* N.37: ''Louis Armstrong presentato da Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|37|14}}</ref>;
* N.36:''<nowiki/>'Beethoven', radioscena di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|36|9}}</ref>;''<nowiki/>'Ungheria canora', di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|36|11}}</ref>;
* N.35:''<nowiki/>'Incontri musicali', di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|35|10}}</ref> e''<nowiki/>'Il dolore', conversazione di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|35|18}}</ref>;
* N.34:''<nowiki/>'Incontri musicali', rievocazione di Franz Liszt, di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|34|14}}</ref>;
* N.33:''<nowiki/>'Galleria delle curiosità' di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|33|8}}</ref> e''<nowiki/>'Conversazione originale' di Hrand Nazariantz, sulla musica dei colori e l'audizione colorata''<ref>{{Radiocorriere|1947|33|19}}</ref>;
* N.32:''<nowiki/>'Ultimo Dialogo', radioscena di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|32|19}}</ref>;
* N.31:''<nowiki/>'Sardana Catalana', di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|31|9}}</ref> e''<nowiki/>'Il Cuore del Poeta', di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|31|18}}</ref>;
* N.29:''<nowiki/>'Curiosità', di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|29|11}}</ref>;
* N.28:''<nowiki/>'Curiosità', di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|28|11}}</ref>;
* N.27:''<nowiki/>'La Caccia Spirituale' di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|27|15}}</ref>;
* N.26:''<nowiki/>'La bottega delle curiosità', a cura di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|26|15}}</ref> e''<nowiki/>'Tamerlan e il monaco', a cura di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|26|17}}</ref>;
* N.25:''<nowiki/>'Raccolta canora' a cura di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|25|15}}</ref> e ''Concerto Nostalgie di terre lontane' di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|25|17}}</ref>
* N.24:''<nowiki/>'Nostalgie di terre lontane', di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|24|11}}</ref> e''<nowiki/>'Raccolta canora' a cura di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|24|15}}</ref>;
* N.23:''<nowiki/>'Nostalgie di terre lontane', di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|23|11}}</ref> e''<nowiki/>'Raccolta canora' di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|23|15}}</ref>
* N.22:''<nowiki/>'Raccolta canora' di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|22|15}}</ref>
* N.21:''<nowiki/>'Nostalgie di terre lontane', di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|21|11}}</ref> e''<nowiki/>'Raccolta canora', di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|21|15}}</ref>
* N.20:''<nowiki/>'Raccolta canora', di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|20|15}}</ref>
* N.18:''<nowiki/>'Incantesimi musicali' di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|18|17}}</ref>
* N.16:''<nowiki/>'Incantesimi musicali' di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|16|17}}</ref> e''<nowiki/>'Lo specchio magico' di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|16|15}}</ref>
* N.15:''<nowiki/>'Incontri sulla beata riva' di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|15|17}}</ref>
* N.14:''<nowiki/>'Lo specchio magico' di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|14|14}}</ref> e''<nowiki/>'Incantesimi musicali' di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|14|16}}</ref>
* N.13:''<nowiki/>'Armonie errabonde' di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|13|14}}</ref>
* N.12:''<nowiki/>'Incontri sulla beata riva' di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|12|15}}</ref>
* N.11:''<nowiki/>'Incontri sulla beata riva', di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|11|12}}</ref>
* N.9:''<nowiki/>'Incantesimi musicali' di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|9|16}}</ref>
* N.5:''<nowiki/>'Incontri sulla beata riva' di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|5|17}}</ref>
* N.3:''<nowiki/>'Incantesimi musicali', di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|3|16}}</ref> e''<nowiki/>'Incontri sulla beata riva' di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|3|17}}</ref>
* N.2:''<nowiki/>'Terre canore' di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|2|14}}</ref>
* N.1:''<nowiki/>'Incantesimi musicali', di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1947|1|16}}</ref>
 
Sullo stesso giornale si fa ancora il suo nome nel [[1948]]:
 
* N.25 ''Gemme Orientali a cura di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1948|25|16}}</ref>
* N.16 ''Gemme Orientali 'La città dell'avvenire' a cura di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1948|16|16}}</ref>
* N.15''<nowiki/>'Gemme orientali', a cura di Hrand Nazariantz''<ref>{{Radiocorriere|1948|15|22}}</ref>
 
=== L'ultimo decennio ===
 
Gli ultimi anni di vita furono caratterizzati dall'acuirsi delle ristrettezze economiche che lo avevano afflitto per tutta la sua vita da apolide.
 
Nel [[1951]] diede alle stampe il "Manifesto Graalico". In esso, da considerarsi epilogo delle avanguardie italiane, Nazariantz e gli altri firmatari affidavano la soluzione del rapporto intellettuale-società al primato della cosiddetta "arte assoluta".<br />
Nel [[1952]] fu pubblicata l'ultima silloge dal titolo "Il ritorno dei poeti".
 
Nel [[1953]] un cospicuo numero di intellettuali italiani e stranieri propose al comitato per l'assegnazione del [[Premio Nobel per la Letteratura]] la sua candidatura. Il premio fu assegnato quell'anno a [[Winston Churchill]]. Allo stato della documentazione ritrovata, le richieste avanzate a nome di Nazariantz mettono in luce una scarsa efficacia da parte dei richiedenti e ben se ne comprende il loro non accoglimento.
 
Alla fine degli anni cinquanta fu ricoverato nel "Reparto Vecchi" dell'Ospedale di [[Conversano]], vivendo circondato dall'affetto e dalla stima di alcuni giovani amici conversanesi e non, che ne vollero riscoprire l'enorme valore umano e intellettuale. Da [[Conversano]], cittadina tanto amata, e che gli aveva dato l'ultimo sprazzo di vitalità dedicandogli le attività della locale [[Università Popolare]].
 
Negli ultimi anni, verificata la nullità del primo matrimonio, e morta anche Vittoria Strazzaboschi sua fedele compagna per molti anni, convolò a nozze con signora Maria Lucarelli e con lei trasferì a [[Casamassima]], sempre in [[provincia di Bari]], nel 1960. Qui abitava in condizioni di quasi totale indigenza con la seconda moglie (scomparsa nell'aprile 2011).
 
Per tutta la vita mantenne una estrema ammirazione per il gentil sesso, in cui ebbe a intravedere la simbologia miriamica, legata, forse, agli insegnamenti mistico-esoterici di [[Giuliano Kremmerz]].
 
Morì a [[Bari]] nel freddissimo gennaio 1962, per un secondo e fulminante ictus nel [[Policlinico di Bari]].
 
Attualmente riposa nella Necropoli di [[Bari]], in un loculo quasi anonimo di pertinenza della famiglia Timurian, che reca solo indicazione del nome, le date di nascita e di morte, e la definizione di "Poeta".<ref>[https://centrostudihrandnazariantz.blogspot.com/2018/11/hrand-nazariantz-la-sua-tomba-la-memoria.html Hrand Nazariantz, la sua tomba e la memoria]</ref><ref>L'Armenia. Il suo martirio e le sue rivendicazioni, edizione critica del Centro Studi Hrand Nazariantz di Bari, a cura di Cosma Cafueri e revisione bibliografica di Carlo Coppola, con postfazione di Anahit Sirunyan, Bari, FaL Vision, 2016.</ref>
 
== Citazioni ed eredità spirituale ==
[[File:Hran Nazariantz Tomb.jpg|miniatura|Tomba di Hrand Nazariantz nel Cimitero di Bari]]
Il poeta siciliano [[Enrico Cardile]], scrisse di lui:
{{Citazione|Nazariantz è un uomo di un’energia inesauribile, di una costanza eccezionale, di un entusiasmo portentoso, affascinante nella sua modestia risoluta. Il suo entusiasmo riesce comunicativo, la sua passione diventa epidemica, se lo conoscete lo amerete, se lo amate vi sentite disposto a dividerne i rischi e a dedicarvi alla sua Causa.}}
 
[[Daniel Varujan]], noto poeta armeno, scriveva:
{{Citazione|Nazariantz ha composto poemi che possono eguagliare nel loro splendore profondo quelli di [[Stéphane Mallarmé]], poeta francese. La sua anima ha infatti un’eccezionale affinità con l’anima del principe dei poeti. Anima sempre tesa verso un’ebbrezza sconosciuta e indefinita che si può appena percepire attraverso l’umana aspirazione. Le sue immagini sono di una profondità suggestiva. Nazariantz è un poeta luminoso.}}
 
== Opere poetiche ed epistolari ==
* Ջութակը, (trasl. Jutake), (trad. Il violino), in ''Բիւրակն'' (trasl.Byurakn), [[Costantinopoli]], 8 agosto 1904 (N. 32).
* Կուրացում, (transl. Kuratsum), (trad. Cieco), in ''Բիւրակն'' (trasl.Byurakn), [[Costantinopoli]], 14 agosto 1904 (N. 33).
* Քոյր մը (Koyr me), (trad. Una sorella), in ''Բիւրակն'' (trasl.Byurakn), [[Costantinopoli]], 28 agosto 1904 (N. 35).
* Մանւշակը (Manushagh), (trad. La viola), in ''Բիւրակն'' (trasl.Byurakn), [[Costantinopoli]], 28 ottobre 1904 (N. 42).
* (poesia introduttiva al volume) dedicato all'opera della poetessa [[Heranush Arshagyan]], Հերանուշ Արշակեան: Իր կեանքը եւ բանաստեղծութիւնները, [[Costantinopoli]], Der Nersēsean, 1910.
* ''Խաչուած երազներ'', (trasl.''Khachuats yerazner''), (trad.''Sogni Crocifissi''), [[Costantinopoli]], Tēr-Nersēsean, 1912.<ref>[http://haygirk.nla.am/upload/1512-1940/1901-1940/xachvatsh_1912.pdf PDF del volume "Խաչուած երազներ", presso la Biblioteca Nazionale d'Armenia]</ref>
* ''I sogni crocefissi'', versione italiana di [[Enrico Cardile]]; con una premessa del traduttore e note bio-bibliografiche, [[Bari]], [[Humanitas]], 1916.
* ''Farfalle'', da ''Il grande canto della tragedia cosmica', omaggio del poeta armeno a Bari ospitale'', [[Bari]], S.T.E.B., 1916.
* ''ՅԱՅՏՆԱԳՈԾ ՆԱԽԵՐԳԱՆՔԸ - Տիեզերական ողբերգության մեծ երգը'' (Nota esplicativa - [[Il grande Canto della Cosmica Tragedia]] *al mio fratello [[Shahan Natalie]]) , in ''Փիւնիկ'', Marzo, 1919, Vol. II, 3. pp 908–913.
* ''Muoio di sete...'', da ''La tristezza delle rosee nudità'', canto e pianoforte di [[Franco Casavola]], parole di Hrand Nazariantz, [[Milano]], [[Casa Ricordi|Ricordi]] e C., 1920.
* ''Lo specchio'', versione italiana di [[Enrico Cardile]], [[Bari]], [[Humanitas]], 1920.
* ''[https://archive.org/details/vahakn-di-hrand-nazariantz Vahakn]'', versione italiana di [[Enrico Cardile]], [[Bari]], [[Humanitas]], 1920.
* (a cura di) [[Alfons Maseras]], ''Nazariantz: Las mejores poesías (líricas) de los mejores poetas'', [[Barcellona]]. Editorial Cervantes, 1920.
* da Il Grande Canto della Tragedia Cosmica: XI motivo, in ''Fantasma'' di [[Roberto Marvasi]], organo ufficiale degli Atti dell'Associazione nazionale per il Movimento dei Forestieri, Pro Italia, anno VI, 31 agosto - 1º settembre 1921.
* in ''Prisma. Revista Internacional De Poesía''. Vol II. N. 03, Luglio 1922.
* Bella e inquieta anima del mondo: grande Poema di libertà (Primo motivo), in ''Fantasma'' di [[Roberto Marvasi]], organo ufficiale degli Atti dell'Associazione nazionale per il Movimento dei Forestieri, Pro Italia,, anno VIII, 28 febbraio 1923.
* ''Tre poemi'', tradusse dall'armeno [[Cesare Giardini]], [[Milano]], [[Edizioni Alpes]], 1924.
* Lettere di [[Ruben Sevak]] a Hrand Nazariantz in "[[Almanacco di Teotig]]", [[Parigi]], Masis, 1928. pp. 368 e sgg.
* ''Bari - Ode'' in ''Terra di Puglia'', anno I n. 1, 1930.
* [[Corrado Fruttero]], ''O sonno, sonno, nostra ultima festa'', dal ''Paradiso delle Ombre di Hrand Nazariantz'', traduzione dall'armeno di [[Cesare Giardini]]. Poemetto per canto e pianoforte, [[Bologna]], [[Bongiovanni_(casa_discografica)]], 1935.
* ''Diciotto Liriche armene: Raccolte e presentate da [[Glauco Viazzi|Jusik Achrafian]]'', [[Roma]], [[Edizioni "HIM"]], 1939.
* Ode a l'Italia in ''ABC. Rivista d'Arte'', anno VIII, n. 09, 1939
* ''[[Il Grande Canto della Cosmica Tragedia]]: Hur Hayran''. Versione italiana di [[Enrico Cardile]], con un'allocuzione estetico ermetica di [[Eli Drac]]. Xilografie di [[Piero Casotti]], [[Bari]], Ed. Gioconda, 1946 e 1948.
* ''Il ritorno dei poeti ed altre poesie'', [[Firenze]], Kursaal, 1952.
* in [[Umberto Zanotti-Bianco]], ''Carteggio'', [[Bari]], [[Editori Laterza|Laterza]], 1987 e 1989 (2 vol.)
* ''Il crocevia occulto: Lucini, Nazariantz e la cultura del primo Novecento'', (Epistolario Lucini-Nazariantz), a cura di Domenico Cofano, [[Fasano]], Schena, [[1990]].
* Vartan Matiossian, Letters of Hrand Nazariantz to [[Yenovk Armen]], in ''Bazmavep: Hayagtakan banasirakan grakan handes'', N. 164, 2006, pp.&nbsp;312–413.
* Vartan Matiossian, Letters of Hrand Nazariantz to [[Yenovk Armen]], in ''Bazmavep: Hayagtakan banasirakan grakan handes'', N. 165, 2007, pp.&nbsp;323–380.
* ''Աստեղահեւ մենութիւն - ընտրանի'' (Solitudini Stellate - Selezione), a cura di Yuri Khachatryan, [[Erevan]], Sargis Khachents - Printinfo, 2008.
* ''I Sogni Crocifissi'', poesie scelte a cura di Dorella Cianci, [[Foggia]], Sentieri Meridiani, 2011.
 
== Opere di critica letteraria e politica ==
[[File:F. T. Marinetti ei Apagajapaštoitiine.jpeg|miniatura|verticale|F.T. Marinetti e il Futurismo, stampato a Costantinopoli da Onnik Barseghian e Figli, 1910]]
 
* ԻՆՔՆԱՏԻՊ ԵՂԻՐ (Անգլիական Բարքեր), (trad. ''Un saggio sulla poesia inglese''), in "Պիւրակն", n.23, 1º maggio 1905, pp.446–447.
* prefazione a [[Elia Demirgibashian]], ''Եղիա Տէմիրճիպաշեանի սիրային նամակները, 1886-1889: երկու ինքնատիպ լուսանկարներով եւ իր ձեռագիր մէկ նամակով'', (trasl. ''Eghia Demirchibashyani sirayin namaknerě, 1886-1889: erku inkʿnatip lusankarnerov ew ir dzeṛagir mēk namakov''), (trad. Lettere d'Amore 1886-1889: con una lettera manoscritta e due foto originali), [[Costantinopoli]], Ter-Nersesean, [[1910]].<ref>[http://haygirk.nla.am/upload/1512-1940/1901-1940/sirayin_namak1910.pdf PDF del volume "Եղիա Տէմիրճիպաշեանի սիրային նամակները, 1886-1889: երկու ինքնատիպ լուսանկարներով եւ իր ձեռագիր մէկ նամակով'", presso la Biblioteca Nazionale d'Armenia]</ref>
* ''Ֆ.Թ. Մառինէթթի եւ ապագայապաշտութիունը'', (trasl. ''F. T. [[Marinetti]] yev Apagajapashdoutioun''), (''trad. F.T. Marinetti e il [[Futurismo]]''), [[Costantinopoli]], Onnik Barseghian e Figli, [[1910]].<ref>[http://haygirk.nla.am/upload/1512-1940/1901-1940/marnetti_apagayapashtutyun_1910.pdf PDF del volume "Ֆ.Թ. Մառինէթթի եւ ապագայապաշտութիունը", presso la Biblioteca Nazionale d'Armenia]</ref>
* ''[[Հերանոյշ Արշակեան]]: Իր կեանքը եւ բանաստեղծությունները'' (trasl. ''[[Heranush Arshagyan]]: Ir keank'y yev banasteghtsut'yunnery''), (trad.''[[Heranush Arshagyan]]: la sua vita e poesie''), [[Costantinopoli]], Ter-Nersesian, [[1910]].<ref>[http://haygirk.nla.am/upload/1512-1940/1901-1940/heranush_1910.pdf PDF del volume "Հերանոյշ Արշակեան: Իր կեանքը եւ բանաստեղծությունները", presso la Biblioteca Nazionale d'Armenia]</ref>
* ''Դասսօ եւ իր հայ թարգմանիչները'', (trad. ''[[Torquato Tasso]] e i suoi traduttori Armeni''), con una lettera di [[Arsen Ghazikian]], [[Costantinopoli]], Onnik Barseghian e Figli, 1912. [http://haygirk.nla.am/upload/1512-1940/1901-1940/dasso_1912.pdf PDF del volume "Դասսօ եւ իր հայ թարգմանիչները", presso la Biblioteca Nazionale d'Armenia]
* prefazione a [[Shahan Natalie]], ''Սէրի եւ ատելութեան երգեր.'', (tras. Seri yev atelut'yean yerger), (trad. [[Shahan Natalie]], Canzoni d'Amore e d'Odio), [[Boston]], [[Hayrenik]], 1915.<ref>[http://haygirk.nla.am/upload/1512-1940/1901-1940/ser_atelutyan_1915.pdf. PDF del volume "L'Armenia, il suo martirio e le sue rivendicazioni", presso la Biblioteca Nazionale d'Armenia]</ref>
* ''[[Bedros Tourian]], Poeta armeno: dalla sua vita e dalle sue pagine migliori, con un cenno sull'arte armena'', in collaborazione con [[Franco Nitti Valentini]], con una presentazione di [[Enrico Cardile]], [[Bari]], [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]], 1915.
* traduzione [[Bedros Turian]], ''I Miserabili, dramma in Cinque atti'', versione italiana di Hrand Nazariantz; con prefazione di [[Alfredo Violante]], Milano, [[Sonzogno (editore)|Sonzogno]], 1916
* prefazione a [[Bernardino Fienga|Dino Fienga]], ''Armenia sanguinante'', [[Napoli]], ed. G. Borrelli, 1916.
* La soluzione secondo un armeno, in "La nuova rassegna", 20 maggio 1916
* ''L'[[Armenia]], il suo martirio e le sue rivendicazioni'', con introduzione di [[Giorgio D'Acandia|Umberto Zanotti Bianco]], [[Catania]], Battiato, 1916.<ref>[https://classic.europeana.eu/portal/it/record/2058606/object_FRS_9691135.html?q=Nazariantz#dcId=1634639455944&p=1 PDF del volume "Սէրի եւ ատելութեան երգեր", presso la Biblioteca della Fondazione Ranieri di Sorbello]</ref>
* ''I Trovieri dell'Armenia nella loro vita e nei loro canti: con cenno sui canti popolari armeni'', prefazione di [[Ferdinando Russo]], [[Bari]], Humanitas, 1916.
* ''[[Arsciak Ciobanian]]: nella sua vita e nelle sue pagine migliori'', in collaborazione con [[Mario Virgilio Garea]]; con prefazione di [[Mario Pilo]], Bari, Humanitas, 1917.
* prefazione a ''La grasta di basilico: leggenda trecentesca siciliana'' in ''Teatro siciliano'' di [[Francesco De Felice]], [[Catania]], ed. Vincenzo Giannotta, 1923.
* ''L'arte di [[Armenia]]'', Bari, Laterza, 1924.
* commento a [[Ettore Palmieri]], ''La scheda dei sogni'', con una lettera di [[Guido da Verona]], xilografie di [[Piero Casotti]], [[Bari]], S.E.T., 1929.
* prefazione a [[Luciano Landi]], ''Alle 5, la sera di Natale (I poveri): dramma in 3 atti'' con lettera-prefazione di Hrand Nazariantz, [[Milano]]-[[Roma]], Gastaldi, [[1948]].
* premessa a [[Milena Cianetti Fontani]], ''Consolazione: liriche'', Milano, Gastaldi, 1950.
* prefazione a [[Cecilia Picciola Ferri]], ''Polyphylla'', Urbino, Ist. Statale D'arte, 1950.
* prefazione di Hrand Nazariantz tradotta da [[Aldo Capasso]] a [[Antonio Quaremba]], ''Il cielo e la terra'', [[Napoli]], Ed. La Fiaccola, 1954.
* prefazione a [[Enzo Contillo]], ''Per più placati lidi: LIRICHE'', [[Roma]], Conte, 1954.
* a cura di Tiziano Arrigoni,''Armenia: lo sterminio dimenticato'', [[Piombino]], La bancarella, 2008. (riedizione di ''L'Armenia, il suo martirio e le sue rivendicazioni'' del [[1916]], con un saggio del curatore e note biografiche sull'autore)
* ''L'Armenia. Il suo martirio e le sue rivendicazioni'', edizione critica del [[Centro Studi Hrand Nazariantz]] di [[Bari]], a cura di [[Cosma Cafueri]] e revisione bibliografica di [[Carlo Coppola]], con postfazione di [[Anahit Sirunyan]], [[Bari]], [[FaL Vision]], [[2016]].
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* [[Yenovk Armen]], ''Hrand Nazariantz e i suoi Sogni Crocifissi'', Costantinopoli, Der Nersessian, 1911
* [[Simon Eremian]] (Adrushan), ''Հրանտ Նազարեանց (Ուսումնասիրական ակնարկ մը)'', [trad. ''Hrand Nazariantz (Introduzione allo studio)]'', Galata, Edizione di Shant, 1912.
* [[Enrico Cardile]], ''Le Cause dello sfacelo della Turchia Contemporanea'' in "L'Asino: settimanale illustrato", 8 dicembre 1912
* [[Enrico Cardile]], ''Un Simbolista Armeno: Hrand Nazariantz in "Aprutium"'', Ottobre-Novembre 1912, Fasc X-XI.
* Atrushan (pseud. di [[Simon Eremian]]), Գրական պատմութիւն եւ գեղեցիկը, (trad. ''Storia della Letteratura e della Bellezza''), [[Venezia]], Stamperia Mechitarista, 1915.
* [[Giuseppe Cartella Gelardi]], ''Per la traduzione italiana de "I sogni crocefissi" di Hrand Nazariantz'', [[Bari]], Soc. tip. editrice barese, 1916
* [[Hovhannes Sargsy Avagyan]], [[Boghos Hovnanian]], Գոհարներ հայ գրականութեան, (trad. ''Le gemme della letteratura armena''), [[New York]], Libreria Armena Americana, 1916.
* [[Giulio Gaglione]], ''La benda sugli occhi: Primo saggio di una interpretazione generale della poesia contemporanea'', [[Napoli]], Ed. delle "Crociere Barbare", 1919.
* [[Massimo Gaglione]], ''La Poesia di Hrand Nazariantz'', [[Marcianise]], autoedizione, 1918.
* [[Massimo Gaglione]], ''Nazariantz e [[Henri Barbusse|Barbusse]]'', [[Caserta]], 1921.
* [[Cesare Giardini]], Hrand Nazariantz, in ''I libri del giorno: rassegna mensile internazionale'', vol. 5, 1922
* [[Vicente Risco]], O Poeta armenio Hrand Nazariantz, in ''[[Nós: boletín mensual da cultura galega]]'', anno 2, n. 4 (31 xan. 1921), p.&nbsp;16-17
* [[Alfonso Maseras]], El poeta nacional de Armenia, [[Alfar]], T. 2, p.&nbsp;63-64, n. 33, ottobre 1923.
* [[Yuliane Sardpsian]] (Յուլիանէ Սարդփսեան), ՀրանդՆազարեանց բանաստեղծ (Hrand Nazariantz lirico cantore), in ''Հայ Կին'' (Hay Kin), 16 agosto 1923,
* [[Albert Schneeberger]], Il Mondo Lirico di Hrand Nazariantz, (in Francese), [[Les Cahiers Idéalistes]], 8 maggio 1923.
* [[Niccolò Sigillino]], Un Poeta Armeno: Hrand Nazariantz, in "Rivista di Cultura - organo della Società di Cultura Nazionale, pp. 504-510, 1925.
* [[Raffaele Carrieri]], Con Hrand Nazariantz al villaggio armeno “Nor Arax”, in ''[[Il Mezzogiorno]]'', 15-16 novembre 1927.
* [[Guido Resta]], Un poeta in esilio: H. Nazariantz, in ''[[Augustea]]. Politica - Economia - Arte'', Anno III - N. 15, 15 agosto 1927.
* [[Domenico Tarantini]], Compie trentatré anni la repubblica del vecchio poeta, in ''[[Settimo Giorno]]'', 1958.
* [[Giuseppe Lucatuorto]], Un poeta cosmico: Hrand Nazariantz, in ''[[Il Corriere del giorno]]'', Bari 16 febbraio 1962.
* [[Aramays Srabian]] (Արամայիս Սրապեան), Անտէր դագաղի մը համար, in "Նայիրի" (Nayiri), n. 45, 11 marzo 1962.
* [[Minas Khachik Teoleolyan]], ''Դար մը գրականութիւն'', (trad. Un secolo di letteratura), volume II (1920-1980), Fondazione Culturale Alex Manoogian, 1977
* [[Pasquale Sorrenti]], ''Hrand Nazariantz. Uomo, poeta, patriota'', [[Bari]], Levante, 1987.
* Mara Filippozzi, ''Hrand Nazariantz. Poeta armeno esule in [[Puglia]]'', [[Galatina]], Congedo, 1987.
* a cura di Domenico Cofano, ''Hrand Nazariantz fra Oriente e Occidente: Atti del Convegno internazionale di studi (Conversano, 28-29 novembre 1987)'', [[Fasano]], Schena, 1987.
* Domenico Cofano, ''Il crocevia occulto. [[Lucini]], Nazariantz e la cultura del primo Novecento'', Fasano, Schena, 1990.
* [[Krikor Beledian]] (Գրիգոր Պըլտեան), ''Haigagan bakahabashdutiun yev Hrand Nazariantz'', (trad. Il futurismo armeno e Hrand Nazariantz), in ''Bazmavep, Revue d'etudes armeniennes'', Venezia, San Lazzaro, 1990, vol.3-4, (in armeno).
* Rosalia Chiarappa, ''L'emigrazione armena dopo Kemal Ataturk: il caso Nazariantz'', [[Milano]], Università degli studi di Milano, 1991/92
* [[Gabriella Uluhogian]], ''Hrand Nazariantz e [[Antonio Leopoldo Basso]]: pagine inedite di un'amicizia'', in ''Armenian History Materials in the Archives of Central Europe'', [[Erevan]], Sargis Xacenc, 2001, pp.&nbsp;116–136.
* Yervant Ter Khachatrian, [https://centrostudihrandnazariantz.blogspot.it/2013/11/3.html''Hrand Nazariantz Luyisavor Panasdeghz'', (trad. ''Hrand Nazariantz è un poeta luminoso'')], in ''Azg Daily cultural online'', 29/04/2006 poi in centrostudihrandnazariantz.blogspot.it
* Vartan Matiossian, Letters of Hrand Nazariantz to Yenovk Armen, ''Bazmavep, Revue d'etudes armeniennes'', Venezia, 2007, vol. 165, pp.&nbsp;323–380
* [[Krikor Beledian]] (Գրիգոր Պըլտեան), ''Haykakan Futurizm - Armenian Futurism'', [[Erevan]], Printinfo, 2009
* Magda Vigilante, Carteggio Hrand Nazariantz - Liliana Scalero. Storia di un'amicizia fraterna nel comune amore per la poesia e la cultura, in ''Akhtamar'' Anno 4, Numero 69, 1º marzo 2009.
* [[Carlo Coppola]], Hrand Nazariantz, la storia di un uomo unico vissuto nel Sud, in ''LSD Magazine'', Bari 10 marzo 2011.
* AA. VV, ''Hrand Nazariantz, Fedele d'Amore'', Bari, FaLvision, 2012, ISBN 978-88-96931-19-6.
* Francesco Medici, [https://incrocionline.wordpress.com/2012/08/23/2-speciale-hrand-nazariantz-2/#more-743 recensione a: ''Hrand Nazariantz, Fedele d'Amore''], ''incroci'', n. 25, gennaio-giugno 2012, pp.&nbsp;133–134.
* Dorella Cianci, [https://incrocionline.files.wordpress.com/2012/07/cianci-su-nazariantz.pdf ''Nazariantz, poeta d'incrocio''], in ''Incroci'', n. 25, gennaio-giugno 2012.
* [[Radio Vaticana]] (in lingua armena) , [http://www.alikonline.ir/news/culture/item/123-հայազգի-նշանաւոր-դէմքերէն-հայ-մեծ-բանաստեղծ,-գրող-ու-հասարակական-գործիչ-հրանդ-նազարեանց ''Հայազգի նշանաւոր դէմքերէն - Հայ մեծ բանաստեղծ, գրող ու հասարակական գործիչ Հրանդ Նազարեանց''], 15 agosto 2013.
* Vito Antonio Leuzzi e Carlo Coppola, ''Profughi armeni a Bari tra istituzioni filantropiche e Chiesa cattolica nella crisi degli anni Trenta'', in ''Questione armena e Cultura europea'', [[Foggia]], Claudio Grenzi editore, 2013, ISBN 978-88-8431-551-9.
* [[Domenico Vittorio Ripa Montesano]], ''[http://notiziariomassonicoitaliano.blogspot.it/2013/09/in-memoria-del-fratello-hrand-nazariantz.html In memoria del Fratello Hrand Nazariantz]'', notiziariomassonicoitaliano.blogspot.it, 21 settembre 2013,
* Domenico Cofano,''Il poeta Hrand Nazariantz'' in ''Questione armena e Cultura europea'', [[Foggia]], Claudio Grenzi editore, 2013, ISBN 978-88-8431-551-9.
* Emilia Askhen De Tommasi, ''Nor Arax: storia del villaggio Armeno di Bari'', [[Bari]], LB edizioni, 2017, ISBN 978-88-9483-106-1.
* Tatiana Trostnikova, [https://www.armmuseum.ru/news-blog/grand-nazaryants-poet-wonderfull-life От Босфора до берегов Адриатики — необыкновенная жизнь Гранда Назарянца], (trad. ''Dal Bosforo alla costa adriatica: la vita straordinaria di Hrand Nazariantz'') in [https://www.armmuseum.ru/ sito del Museo Armeno della Russia], 16 gennaio 2021.
 
== Voci correlate ==
 
* [[Armeni in Italia]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
;Archivi
* ANIMI, ''https://animi.it/problema_armeno.html Galleria Fotografica A.N.I.M.I.''
* "Centro Studi Hrand Nazariantz", ''[https://centrostudihrandnazariantz.blogspot.it/ Centro Studi Hrand Nazariantz]''
* Centro Ricerche di Storia e Arte - Conversano, ''[http://centroricerche.com/archivi.php L'Archivio Nazariantz]''
;Saggi
* Մելանիա Բադալեան, ''Ի [http://www.azg.am/AM/mail_edit/2012012815 ՏԱԼԱՑԻՆԵՐԻ ՀԱՐԳԱՆՔԻ ՏՈՒՐՔԸՙ ՀՐԱՆՏ ՆԱԶԱՐՅԱՆՑԻՆ]'', ''azg.am'', 28 ottobre 2012
* Carlo Coppola, ''[http://www.lsdmagazine.com/hrand-nazariantz-la-storia-di-un-uomo-unico-vissuto-nel-sud/6899/ Hrand Nazariantz, la storia di un uomo unico vissuto nel Sud]'', lsdmagazine.it, 10 marzo 2011
* Huri Khachatryan, [https://centrostudihrandnazariantz.blogspot.it/2013/11/3.html''Hrand Nazariantz Luyisavor Panasdeghz'', (trad. ''Hrand Nazariantz è un poeta luminoso'')], in ''Azg Daily cultural online'', 29/04/2006 poi in centrostudihrandnazariantz.blogspot.it, azg.am
* (traduction) Georges Festa, [https://web.archive.org/web/20120415165255/http://www.armenews.com/article.php3?id_article=52688 Nazariantz, un poète arménien à Bari], armenews.com
* Vito Ricci, ''[https://web.archive.org/web/20120323065731/http://www.modugno.it/archivio/2007/01/005627send.php Il legame millenario tra la Puglia e gli Armeni]'', modugno.it
* Vito Ricci, ''[https://web.archive.org/web/20071107055550/http://www.comunitaarmena.it/comunicati/nazariantz%20poeta%20armeno%20di%20bari.html Nazariantz, un poeta armeno a Bari]'', in comunitaarmena.it
* Domenico Vittorio Ripa Montesano, ''[https://notiziariomassonicoitaliano.blogspot.it/2013/09/in-memoria-del-fratello-hrand-nazariantz.html In memoria del Fratello Hrand Nazariantz]'', notiziariomassonicoitaliano.blogspot.it
* Magda Vigilante, ''[http://www.filidaquilone.it/num009vigilante.html Il poeta Hrand Nazariantz e il Villaggio Armeno di Nox Arax]'', filidaquilone.it.
* Magda Vigilante, ''[https://web.archive.org/web/20121005054644/http://www.comunitaarmena.it/akhtamarIV.html Carteggio Hrand Nazariantz - Liliana Scalero. Storia di un'amicizia fraterna nel comune amore per la poesia e la cultura]'', comunitaarmena.it
Video
* Valerio Droga, ''[https://www.youtube.com/watch?v=2mv3FKU6KI8 Nor Arax e Il ritorno della Memoria]'' in ''Nor Arax, enclave armena in territorio italiano'', Università degli Studi di Palermo, A.A. 2006-2007
* Delta TV, [[Carlo Coppola]] parla di Hrand Nazariantz, ''[https://www.youtube.com/watch?v=5gKb1DWkneY parte prima]'', ''[https://www.youtube.com/watch?v=40pF-UG-2W0 parte 2]'', 15/03/2011,
* Convegno, ''Hrand Nazariantz: Le Tracce e il Volto'', [https://www.youtube.com/watch?v=AhUsZKgpIQY intervento biografico di Carlo Coppola], Conversano (Ba), Chiesa di San Giuseppe, 05/12/2011
* [[Enzo del Vecchio]], [http://www.fvg.tv/WebTV/dettaglio?video.id=698&video.lingua.id=IT Servizio Giornalistico "Il poeta Armeno"] in [[Estovest]], 12/02/2012.
* [[Enzo del Vecchio]], [http://www.fvg.tv/WebTV/dettaglio?video.id=713&video.lingua.id=IT Servizio Giornalistico "Simbolismo e Mistero"], in [[Estovest]] - 4/03/2012.
* Presentazione del volume "Un legame tra Nardò e l'Armenia" - intervento di Rosalia Chiarappa, [https://www.youtube.com/watch?v=2VGK_KdwiVs&noredirect=1 parte prima], [https://www.youtube.com/watch?v=UTXV1aRXCls&noredirect=1 parte seconda], Nardò (Le) 20/02/2012.
* Presentazione del volume [https://www.youtube.com/watch?v=9aDMf454NeU Hrand Nazariantz, Fedele d'Amore], Bari (Sala Consiliare del Comune) 20/02/2012.
* Delta TV, ''[https://www.youtube.com/watch?v=Zr4GOmk7dgU Carlo Coppola parla di Hrand Nazariantz e Carmelo Bene]'', 10/03/2012,
* Presentazione del volume [https://www.youtube.com/watch?v=3H_KPqGnmGA Il Genocidio Armeno nella storia e nella memoria di Maria Immacolata Macioti], Lecce (Officine culturali ERGOT) 22/03/2012.
* Presentazione del volume [https://www.youtube.com/watch?v=68DPJ6CFzCk Hrand Nazariantz, Fedele d'Amore], Bari (Libreria Laterza) 15/04/2012.
* Inaugurazione della mostra ''[https://www.youtube.com/watch?v=3-kIoorJITQ Hrand Nazariantz: L'Oriente, le tracce, il volto]'' , Acquaviva delle Fonti, 03/09/2012
* Enzo Del Vecchio, ''[http://193.43.179.200/WebTV/dettaglio?video.id=1012&video.lingua.id=IT Memoria Armena]'' in [[Estovest]], 27/01/2013
* Enzo Del Vecchio, ''[http://193.43.179.200/WebTV/dettaglio?video.id=1086&video.lingua.id=IT Il Richiamo de Sangue]'' in "[[Estovest]]"05/05/2013
* Gianni Giampietro, ''[https://www.youtube.com/watch?v=jMAZQ6O-gFM Il Villaggio del Poeta]'', servizio giornalistico RAI, 12/02/2014
* Grigor Harutyunyan e Ruben Gevorgyants, documentario ''[https://haykdfs.com/en/films/188-two-portraits Due ritratti]'', produzione Hayk Film Studio, [[Erevan]], 2015
* Gianni Giampietro, ''[https://www.rainews.it/tgr/puglia/video/2021/02/pug-armeni-Bari-est-ovest-9f039f91-b969-4645-909a-09ee8c3c4276.html?wt Gli Armeni in Puglia e le ferite che si riaprono]'' in "[[Estovest]]" 31/01/2021
* Sara Amoruso, ''[https://www.youtube.com/watch?v=lAgEeyWKj4I Hrand Nazariantz. Una passione per gli armeni]'', ottobre/novembre 2021.
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|letteratura|Armenia}}
 
[[Categoria:Italo-armeni]]
[[Categoria:Massoni]]