Primo viaggio di James Cook: differenze tra le versioni

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{{Viaggio d'esplorazione
{{vaglio|arg=geografia|arg2=marina}}
|Titolo =
{{See also|secondo viaggio di James Cook|terzo viaggio di James Cook}}
|Tipo = navale<!-- terrestre, navale o aereo/aeronautico (determina il colore dell'infobox) -->
[[File:Karte Cook Seereise nr1.png|thumb|400px|Tragitto del primo viaggio di [[James Cook]]]]
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Il '''primo viaggio di [[James Cook]]''' fu una spedizione combinata tra la [[Royal Navy]] e la [[Royal Society]] che si svolse tra il 1768 e il 1771 a sud dell'Oceano Pacifico, a bordo della ''[[HMS Endeavour]]''. Fu il primo di tre viaggi nel Pacifico di cui Cook fu il comandante. Gli obiettivi di questa prima spedizione erano di osservare il [[transito di Venere]] del 1769 davanti al Sole (3-4 giugno dello stesso anno), e di cercare le prove dell'esistenza della ''[[Terra Australis]] Incognita'' o ''Terra australe sconosciuta'', un continente ipotetico sito nell'[[emisfero australe]] talvolta indicato come ''Magellanica''<ref>[http://books.google.it/books?id=WUo1lzLIhAYC&pg=PA132&lpg=PA132&dq=magellanica+continente&source=bl&ots=Q0qnwauI9T&sig=uwS1rNJdH_F4BzCKGjJ3agDM4-U&hl=it&sa=X&ei=OpB8U9z1HKTI0wWHw4GIBw&ved=0CFcQ6AEwBw#v=onepage&q=magellanica%20continente&f=false Autori vari, ''Biblioteca italiana: o sia giornale di letteratura, scienze ed arti'', pag. 132, Milano, 1830]</ref>.
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|Cronologia =
Il viaggio fu commissionato da re [[Giorgio III del Regno Unito|Giorgio III]] e comandato dal tenente [[James Cook]], un giovane ufficiale di marina con competenze in [[cartografia]] e [[matematica]].
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*osservare il [[transito di Venere]] del 1769 davanti al Sole
*cercare le prove dell'esistenza della ''[[Terra Australis]] Incognita''
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|DataRitorno =
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|Esito =
*Osservazioni di Venere deludenti.
*Mappate le coste della Nuova Zelanda
*Scoperto e mappato il Nuovo Galles del Sud
*Scoperta dello [[stretto di Torres]]
*Collezionati elementi botanici, faunistici ed etnografici del Pacifico.
|Conseguenze =
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|DidascaliaMappa =
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}}
Il '''primo viaggio di James Cook''' fu una spedizione combinata tra la [[Royal Navy]] e la [[Royal Society]] che si svolse tra il 1768 e il 1771 a sud dell'oceano Pacifico a bordo della {{nave|HMS|Endeavour||6}}. Il viaggio fu commissionato da re [[Giorgio III del Regno Unito|Giorgio III]] e comandato dal [[tenente di vascello]] (''lieutenant'') [[James Cook]], un giovane ufficiale di marina con competenze in [[cartografia]] e [[matematica]]: fu il primo di tre viaggi nel Pacifico di cui Cook fu il comandante. Gli obiettivi di questa prima spedizione erano di osservare il [[transito di Venere]] del 1769 davanti al Sole (3-4 giugno dello stesso anno) e di cercare le prove dell'esistenza della ''[[Terra Australis]] Incognita'' o ''Terra australe sconosciuta'', un continente ipotetico sito nell'[[emisfero australe]] talvolta indicato come ''Magellanica''<ref>{{cita libro|url=http://books.google.it/books?id=WUo1lzLIhAYC&pg=PA132&lpg=PA132&dq=magellanica+continente&source=bl&ots=Q0qnwauI9T&sig=uwS1rNJdH_F4BzCKGjJ3agDM4-U&hl=it&sa=X&ei=OpB8U9z1HKTI0wWHw4GIBw&ved=0CFcQ6AEwBw#v=onepage&q=magellanica%20continente&f=false|autore=AA. VV.|titolo=Biblioteca italiana: o sia giornale di letteratura, scienze ed arti|volume=LIX|p=132|città=Milano|anno=1830}}</ref>.
Partita da [[Plymouth]] nell'agosto del 1768, la spedizione attraversò l'Atlantico, doppiandodoppiò [[Capo Horn]] e raggiunse [[Tahiti]] in tempo per osservare il transito di Venere. Quindi Cook salpò dirigendosi a sud, verso quelle zone di mare allora ancora in gran parte inesplorate, fermandosi presso le isole del Pacifico di [[Huahine]], [[Raiatea]] e [[Bora Bora]], con l'intento anche di rivendicarle per la [[Regno di Gran Bretagna|Gran Bretagna]] come allora era allora d'uso tra le potenze coloniali europee in concorrenza tra loro<ref>[{{cita libro|url=http://books.google.it/books?id=DJBihPpVhuwC&pg=PA190&dq=primo+viaggio+cook+rivendicare+isole&hl=it&sa=X&ei=soR4U9bHGseo0QXP1oCABg&ved=0CF4Q6AEwBQ#v=onepage&q=primo%20viaggio%20cook%20rivendicare%20isole&f=false |autore=Lorenza Acquarone, |autore2=Filippo Annunziata, |autore3=Renzo Cavalieri |autore4=Giorgio F. Colombo, |autore5=Mauro Mazza, |autore6=Alba Negri |autore7=Luca Passanante, |autore8=Giulia Rossolillo, |autore9=Laura Sempi, ''|titolo=Sistemi giuridici nel mondo'', pagg. 186-190, |editore=G. Giappichelli Editore, |pp=186-190|anno=2012]|isbn=978-88-348-2809-0}}</ref>.; Fallìfallì però il tentativo di approdare a [[Rurutu (isola)|Rurutu]] (allora nota come ''Oheteroa'') dopo averla avvistata<ref>{{Cita|Hough 2013|cap. 8 "Venus Observed"}}.</ref><!-- Nella nota indico il capitolo in quanto nel libro le pagine non si trovano numerate -->. Nel settembre del 1769 la spedizione di Cook raggiunse la [[Nuova Zelanda]], diventandodivenendo lail secondasecondo spedizioneesploratore europeaeuropeo a visitarlavisitare l'isola dopo la precedente scoperta da parte di [[Abel Tasman]] avvenuta 127 anni prima.; Cook e il suo equipaggio trascorsero i successivi sei mesi a tracciare il profilo della costa della Nuova Zelandaneozelandese, prima di riprendere il loro viaggio verso ovest attraverso il mare aperto. Nel mese di Nell'aprile 1770, divennero i primi europei a raggiungere la costa orientale dell'Australia, approdando sulla riva di quelloquella che oggi è conosciuta come [[Botany Bay]].
 
La spedizione proseguì dunque verso nord lungo la costa australiana, evitando per un pelo un disastroso naufragio sulla [[Grande Barriera Corallina]]. Nel mese di ottobre 1770 l'Endeavour, gravemente danneggiata, entrò nel porto di [[Giacarta|Batavia]], nelle [[Indie orientali olandesi]]. Cook impose al suo equipaggio di giurare di mantenere il segreto circa le terre che avevano scoperto. Finalmente ripresero il loro viaggio il 26 dicembre, doppiarono il [[Capo di Buona Speranza]] il 13 marzo 1771, e raggiunsero il porto inglese di [[Deal]] il 12 luglio. Il viaggio era durato quasi tre anni.
 
La spedizione proseguì dunque verso nord lungo la costa australiana, evitando per poco un disastroso naufragio sulla [[Grande barriera corallina]]. Nell'ottobre 1770 l{{'}}''Endeavour'', gravemente danneggiata, entrò nel porto di [[Batavia (Indie orientali olandesi)|Batavia]], nelle [[Indie orientali olandesi]], dove Cook impose al suo equipaggio di mantenere il segreto circa le terre che avevano scoperto. La nave salpò il 26 dicembre, doppiò il [[capo di Buona Speranza]] il 13 marzo 1771 e raggiunse il porto britannico di [[Deal (Regno Unito)|Deal]] il 12 luglio, completando un viaggio durato quasi tre anni.
L'anno dopo il suo ritorno Cook partì per un secondo viaggio nel Pacifico, che durò dal 1772 al 1775. Il suo terzo e ultimo viaggio si svolse tra il 1776 e il 1779.
 
== Concezione della spedizione ==
[[File:Royal Society, London.jpg|miniatura|sinistra|La sede della Royal Society a [[Londra]]]]
 
Il 16 febbraio 1768 la Royal Society chiese a re [[Giorgio III del Regno Unito]] di finanziare una spedizione scientifica verso l'[[oceano Pacifico]] per studiare e osservare il transito di Venere davanti al Sole (previsto per l'anno successivo) e consentire la misurazione della [[Unità astronomica|distanza dalla Terra al Sole]]<ref>{{cita|Rigby e van der Merwe 2002|p. 24}}.</ref>. La [[Sovrani britannici|Corona]] approvò la spedizione e l'[[Ammiragliato (Regno Unito)|Ammiragliato]] decise di combinare il viaggio scientifico con una missione riservata avente lo scopo di effettuare ricerche nel Pacifico meridionale, a caccia dei segni dell'ipotetico continente ''Terra Australis incognita''<ref>{{Cita web|url=http://www.foundingdocs.gov.au/item.asp?dID=34|titolo=Secret Instructions to Lieutenant Cook 30 July 1768 (UK)|editore=National Library of Australia|anno=2005|accesso=13 luglio 2014|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080721065703/http://foundingdocs.gov.au/item.asp?dID=34}}</ref>. Gli obiettivi della spedizione furono prontamente rivelati dalla stampa britannica: «Il signor Banks, il Dr. Solano e Mr. Green, l'Astronomo, si troveranno a Deal, per imbarcarsi a bordo della ''Endeavour'', comandata dal capitano Cook, per i mari del Sud, sotto la direzione della Royal Society, per osservare il transito di Venere della prossima estate, e per fare esplorazioni a Sud e a Ovest di Capo Horn»<ref>''Lloyd's Evening Post,'' 3-5 agosto 1768, ''The St. James's Chronicle,'' 4-6 agosto 1768</ref><ref>{{cita|Lincoln|p. 15}}.</ref>. Il ''London Gazetteer'' fu più esplicito quando riferì il 18 agosto 1768: «I signori, in procinto di navigare tra pochi giorni per ''George's Land'', la nuova isola scoperta nell'oceano Pacifico, con l'intento di osservare il transito di Venere, sono allo stesso modo, come siamo credibilmente informati, volti a tentare alcune nuove scoperte in quel vasto tratto sconosciuto, sopra la latitudine 40»<ref>Contenuto anche nel ''Lloyd's Evening Post'' del 19 agosto e nel ''The New York Journal'' del 3 novembre 1768.</ref>. Un altro articolo riportò che «il principale e quasi unico vantaggio nazionale» dell'isola scoperta dal Capitano Wallace, cioè Tahiti, era «la sua situazione [geografica vantaggiosa, ndt] per esplorare la Terra Incognita dell'emisfero australe», e che «L'Endeavour, un ''Nord-Country Cat'', acquistato dal governo e comandato da un Luogotenente della Marina, si sta approvvigionando a Deptford per il Mare del Sud, concepito per essere destinato all'isola appena scoperta»<ref>{{en}}The ''Boston Chronicle'' [Mass.], 12 September 1768.</ref>.
[[File:Endeavour replica in Cooktown harbour.jpg|thumb|Il modello ricostruito dell'Endeavour lungo le coste australiane]]
 
La Royal Society suggerì che il comando venisse affidato al geografo scozzese [[Alexander Dalrymple]], la cui nomina era subordinata all'ottenimento di un [[Brevetto (militare)|brevetto]] come capitano nella Royal Navy che lo studioso si affrettò a richiedere. Dalrymple era stato tra i maggiori sostenitori della spedizione che, a suo dire, avrebbe preso contatto con i circa 50 milioni di abitanti stimati del continente meridionale con i quali, avrebbe detto, «al momento non c'era commercio dall'Europa laggiù, anche se le briciole di questa mensa sarebbero sufficienti per mantenere il potere, il dominio e la sovranità della Gran Bretagna, impiegando tutte le sue fabbriche e navi»<ref>{{en}}Alexander Dalrymple, ''An Historical Collection of the Several Voyages and Discoveries in the South Pacific Ocean'', Vol.I, Londra, 1767 e 1770, pp. XXVIII–XXIX.</ref>. Tuttavia il [[Lista dei lord grand'ammiragli e dei primi lord dell'ammiragliato|primo lord dell'Ammiragliato]] [[Edward Hawke]] si oppose, arrivando a dire che avrebbe preferito tagliarsi la mano destra piuttosto che dare il comando di una nave della Marina a qualcuno non addestrato come marinaio<ref name="gutenberg">{{Gutenberg|no=14423 |nome=A General History and Collection of Voyages and Travels, Vol. 12|bullet=none}}, editore e introduzione di [[Robert Kerr (scrittore)|Robert Kerr]], nota a piè di pagina 3.</ref>. Tale reazione era dovuta a un precedente episodio di insubordinazione avvenuto a bordo della corvetta HMS ''Paramour'' nel 1698, quando gli ufficiali della Marina si rifiutarono di prendere ordini dal comandante civile dottor [[Edmond Halley]]<ref name="gutenberg"/>. L'impasse fu superata quando l'Ammiragliato propose [[James Cook]], un ufficiale di marina con notevoli conoscenze in matematica e cartografia<ref name="Courier1878">{{Cita news |cognome=McDermott |nome=Peter Joseph |titolo=Pacific Exploration |pubblicazione=The Brisbane Courier |p=5 |editore=Brisbane Newspaper Company Ltd |data=6 novembre 1878 |url=http://ndpbeta.nla.gov.au/ndp/del/article/1376345?searchTerm=James+Cook |accesso=13 luglio 2014 |lingua=en |urlmorto=sì }}</ref>: gradito a entrambe le parti, Cook fu promosso a [[tenente di vascello]] e nominato comandante della spedizione<ref>{{Cita|Rigby e van der Merwe 2002|p. 30}}.</ref>.
Il 16 febbraio 1768 la Royal Society chiese a re Giorgio III di finanziare una spedizione scientifica verso l'[[Oceano Pacifico]] per studiare e osservare il transito di Venere davanti al Sole previsto per l'anno successivo e per consentire la misurazione della [[Unità astronomica|distanza dalla Terra al Sole]]<ref>{{harvnb|Rigby|van der Merwe|2002|p=24}}</ref>. La Corona approvò la spedizione e l'[[Ammiragliato (Regno Unito)|Ammiragliato]] decise di combinare il viaggio scientifico con una missione riservata per effettuare ricerche nel Pacifico meridionale a caccia dei segni del l'ipotetico continente ''Terra Australis incognita''<ref>{{Cita web|titolo=Secret Instructions to Lieutenant Cook 30&nbsp;July 1768 (UK) |editore=National Library of Australia |anno=2005 |url=http://www.foundingdocs.gov.au/item.asp?dID=34 |accesso=26 agosto 2008}}</ref>.
Gli obiettivi della spedizione furono prontamente rivelati dalla stampa britannica: "Domattina il signor Banks, il Dr. Solano e Mr. Green, l'Astronomo, si troveranno a Deal, per imbarcarsi a bordo della Endeavour, comandata dal capitano Cook, per i mari del Sud, sotto la direzione della Royal Society, per osservare il transito di Venere della prossima estate, e per fare esplorazioni a Sud e a Ovest di Capo Horn"<ref>''Lloyd’s Evening Post,'' 5 August, ''The St. James’s Chronicle,'' 6 August, ''Courier du Bas-Rhin'' (Cleves), 1768.</ref>.
Il ''London Gazetteer'' fu più esplicito quando riferì il 18 agosto 1768: "I signori, in procinto di navigare tra pochi giorni per ''George's Land'', la nuova isola scoperta nell'oceano Pacifico, con l'intento di osservare il transito di Venere, sono allo stesso modo, come siamo credibilmente informati, volti a tentare alcune nuove scoperte in quel vasto tratto sconosciuto, sopra la latitudine 40"<ref>Also in ''Lloyd's Evening Post,'' 19 August and ''The New York Journal,'' 3 November 1768.</ref>.
 
La Royal Society suggerì che il comando venisse affidato al geografo scozzese [[Alexander Dalrymple]], la cui nomina era subordinata all'ottenimento di un [[Brevetto (militare)|brevetto]] come capitano nella Royal Navy. Tuttavia, il [[Lista dei lord grand'ammiragli e dei primi lord dell'ammiragliato|Primo Lord dell'Ammiragliato]] [[Edward Hawke]] rifiutò, arrivando a dire che avrebbe preferito tagliarsi la mano destra piuttosto che dare il comando di una nave della Marina a qualcuno non educato come marinaio<ref name="gutenberg">{{Gutenberg|no=14423 |name=A General History and Collection of Voyages and Travels, Vol. 12|bullet=none}}, editor [[Robert Kerr (writer)|Robert Kerr]]'s introduction footnote 3</ref>.
 
Nel rifiutare il comando di Dalrymple, Hawke fu influenzato da un precedente episodio di insubordinazione a bordo della corvetta ''HMS Paramour'' nel 1698, quando gli ufficiali della marina si rifiutarono di prendere ordini dal comandante civile Dr. [[Edmond Halley]]<ref name="gutenberg"/>. L'impasse fu superato quando l'Ammiragliato propose James Cook, un ufficiale di marina con un notevole background in campo matematico e in cartografia<ref name="Courier1878">{{Cita news|cognome=McDermott |nome=Peter Joseph |titolo=Pacific Exploration |pubblicazione=The Brisbane Courier |p=5 |editore=Brisbane Newspaper Company Ltd |data=6 novembre 1878 |url=http://ndpbeta.nla.gov.au/ndp/del/article/1376345?searchTerm=James+Cook |accesso=27 agosto 2008}}</ref>. Gradito a entrambe le parti, Cook fu promosso a tenente e nominato comandante della spedizione<ref>{{harvnb|Rigby|van der Merwe|2002|p=30}}</ref>.
 
== Preparativi e personale a bordo ==
=== La nave, le dotazioni e le provviste ===
{{Vedi anche|HMS Endeavour}}
[[File:Endeavour, Thomas Luny 1768.jpg|300px|thumb|right|La ''Earl of Pembroke'', successivamente ''HMS Endeavour'', mentre lascia il porto di [[Whitby]] nel 1768. Di [[Thomas Luny]], 1790]]
[[File:Endeavour, Thomas Luny 1768.jpg|miniatura|La ''Earl of Pembroke'', successivamente {{nave|HMS|Endeavour||6}}, mentre lascia il porto di [[Whitby]] nel 1768. Tela di [[Thomas Luny]], 1790.]]
La nave scelta dall'Ammiragliato per il viaggio era la carboniera ''Earl of Pembroke'', varata nel giugno del 1764 dal porto per il commercio del carbone e la caccia alle balene di [[Whitby]], nel [[North Yorkshire]]<ref name="EncyclopediaNZ">{{cite encyclopedia |year=1966 |title=Ships, Famous |encyclopedia=An Encyclopedia of New Zealand |editor=A.H. McLintock |publisher=Ministry for Culture and Heritage/Te Manatū Taonga, Government of New Zealand |url=http://www.teara.govt.nz/1966/S/ShipsFamous/Endeavour/en |accessdate=5 May 2009}}</ref>.
Era una nave attrezzata e robusta costruita con una ampia e piatta prua, una poppa quadrata e un lungo corpo scatolare con una profonda stiva<ref name="Hosty41">{{harvnb|Hosty|Hundley|2003|p=41}}</ref>. Il disegno a fondo piatto la rendeva adatta alla navigazione anche in acque poco profonde e permise di tirarla in secca per il carico e lo scarico delle merci, oltre che per le riparazioni sommarie, senza la necessità di un [[bacino di carenaggio]]. La sua lunghezza era di 106 [[Piede (unità di misura)|piedi]] (32 m), la sua larghezza massima di 29 piedi e 3 pollici (8,92 m) e il [[dislocamento]] di 368<sup>71</sup>/<sub>94</sub> tonnellate<ref name="EncyclopediaNZ"/><ref name="Blainey17">{{harvnb|Blainey|2008|p=17}}</ref>.
 
La nave scelta dall'Ammiragliato per il viaggio era la [[carboniera]] ''Earl of Pembroke'', varata nel giugno 1764 a [[Whitby]], nel [[North Yorkshire]], un porto per il commercio del carbone e la caccia alle balene<ref name="EncyclopediaNZ">{{Cita libro|anno =1966 |capitolo=Ships, Famous |titolo=An Encyclopedia of New Zealand |curatore = A.H. McLintock |editore = Ministry for Culture and Heritage/Te Manatū Taonga, Government of New Zealand |url=http://www.teara.govt.nz/1966/S/ShipsFamous/Endeavour/en|lingua=en}}</ref>: era una nave attrezzata e robusta, costruita con una [[prua]] ampia e piatta, una [[poppa]] quadrata e un lungo corpo scatolare con una profonda stiva<ref>{{Cita|Hosty e Hundley 2003|p. 41}}.</ref>, mentre il disegno a fondo piatto la rendeva adatta alla navigazione anche in acque poco profonde e permetteva di tirarla in secca per il carico e lo scarico delle merci, oltre che per le riparazioni sommarie, senza la necessità di un [[bacino di carenaggio]]. La sua lunghezza era di {{converti|106|ft|abbr=off|lk=in}}, la sua larghezza massima di {{converti|29|ft|3|in|abbr=off}} e il [[dislocamento]] di 368{{frazione|71|94}} tonnellate<ref name="EncyclopediaNZ"/><ref name="Blainey17">{{Cita|Blainey 2008|p. 17}}.</ref>.
La ''Earl of Pembroke'' fu acquistata dall'Ammiragliato nel maggio del 1768 per 2.840 [[lira sterlina|sterline]], 10 [[Shilling|scellini]] e 11 [[penny]]<ref name="CKnight1933">{{Cita pubblicazione|cognome=Knight |nome=C. |titolo=H.M. Bark Endeavour |rivista=Mariner's Mirror |volume=19 |pp=292–302 |editore=Nautical Research Guild |città=United Kingdom |anno=1933 }}</ref><ref>Al cambio attuale avremmo un valore compreso tra le £265 e le £326.000 </ref>, e salpò per [[Deptford]] sul [[Tamigi]] per essere preparata per il viaggio. Il suo [[scafo]] fu impermeabilizzato e [[Calafataggio|calafatato]], fu costruito un terzo ponte interno per fornire cabine, una polveriera e magazzini<ref name="Hosty61">{{harvnb|Hosty|Hundley|2003|p=61}}</ref>. Una [[lancia (imbarcazione)|lancia]], una [[pinaccia]] e una [[iolla]] furono fornite come barche di bordo, così come una serie di remi da 28 piedi (8,5 m) per permettere alla nave di remare in caso di bonaccia o se fosse stata disalberata<ref>{{harvnb|Marquardt|1995|p=18}}</ref>. Dopo la messa in servizio ufficiale nella Royal Navy come ''His Majesty's Bark the Endeavour'', la nave fu dotata di dieci cannoni da 4 [[Libbra#Unità britannica e americana|libbre]] e dodici cannoni girevoli, per la difesa contro eventuali attacchi dei nativi durante l'esplorazione del Pacifico<ref>{{harvnb|Marquardt|1995|p=13}}</ref>.
 
La ''Earl of Pembroke'' fu acquistata dall'Ammiragliato nel maggio 1768 per 2&nbsp;840 [[sterlina britannica|sterline]], 10 [[Shilling|scellini]] e 11 [[penny]]<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Knight |nome=C. |titolo=H.M. Bark Endeavour |rivista=Mariner's Mirror |volume=19 |numero=3|pp=292-302 |editore=Nautical Research Guild |anno=1933 |url=http://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/00253359.1933.10655709#.U8JQy7Hud-w|doi=10.1080/00253359.1933.10655709|lingua=en}}</ref>{{efn|Al cambio attuale, considerando un potere d'acquisto della sterlina del tempo tra 93 e 114 volte superiore a quello moderno<ref>{{cita web|url=http://www.argentinglesi.com/valoreargento.php|titolo=Il valore della sterlina nel tempo - Grafico con dettaglio dal 1660 al 2004|accesso=2 ottobre 2014}}</ref>, si avrebbe un valore compreso tra le 265.000 e le 326.000 sterline.}} e salpò con destinazione [[Deptford]] sul [[Tamigi]] in vista della preparazione per il viaggio. Lo [[scafo]] fu impermeabilizzato e [[Calafataggio|calafatato]] e furono costruiti un terzo ponte interno dotato di cabine, una polveriera e magazzini<ref>{{Cita|Hosty e Hundley 2003|p. 61}}.</ref>; vennero altresì fornite una [[lancia (imbarcazione)|lancia]], una [[pinaccia]] e una [[iolla]], e inoltre fu dotata di una serie di remi da {{converti|28|ft|abbr=off}} per consentire alla nave la manovra in caso di bonaccia o se fosse stata disalberata<ref>{{Cita|Marquardt 1995|p. 18}}.</ref>. Dopo la messa in servizio ufficiale nella Royal Navy come ''His Majesty's Bark the Endeavour''{{efn|Nella marina inglese con ''bark'' si denomina un [[brigantino a palo]] con tre alberi e vele quadre; in questo caso la nave aveva tre alberi a vele quadre, ma esisteva già in servizio una HMS (''[[His Majesty's Ship]]'', cioè "nave di sua maestà") ''Endeavour'' e quindi questa venne denominata ''His Majesty's Bark''.}}, la nave fu dotata di dieci cannoni da 4 [[Libbra#Unità britannica e americana|libbre]] e dodici cannoni girevoli per la difesa contro eventuali attacchi dei nativi durante l'esplorazione del Pacifico<ref>{{Cita|Marquardt 1995|p. 13}}.</ref>.
Le provviste caricate fin dall'inizio del viaggio includevano 6.000 pezzi di carne di maiale e 4.000 di manzo, nove tonnellate di pane, cinque tonnellate di farina, tre tonnellate di crauti, una tonnellata di uva passa e diversi quantitativi di formaggio, sale, piselli, olio, zucchero e farina d'avena. La riserva di alcool consisteva in 250 barili di birra, 44 di acquavite e 17 di rum<ref>Minutes of the Royal Navy Victualling Board, 15 June 1768, cited in {{harvnb|Beaglehole|1968|p=613}}</ref>.
 
La Royal Society fornì gli strumenti necessari per le osservazioni astronomiche, tra cui due [[telescopio riflettore|telescopi riflettori]] realizzati dal matematico [[James Short]], due orologi e un [[Quadrante (astronomia)|quadrante]]; la dotazione era completata dal telescopio personale di [[Daniel Carlsson Solander]] e da un altro telescopio avuto dalla Royal Navy<ref name="Orchiston">{{cita pubblicazione|url=http://journals.cambridge.org/article_S1743921305001262|titolo=James Cook's 1769 transit of Venus expedition to Tahiti|autore=Wayne Orchiston|editore=International Astronomical Union|pp=52-66|anno=2004|doi=10.1017/S1743921305001262|lingua=en}}</ref><ref name="HistRoyalSoc">{{cita libro|titolo=A History of the Royal Society, with Memoirs of the Presidents|volume=2|autore=Charles Richard Weld|anno=1848|editore=John W. Parker|pp=23-44|url=http://books.google.ie/books?id=h8IwAQAAMAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false|lingua=en}}</ref>.
=== L'equipaggio ===
 
Le provviste caricate all'inizio del viaggio includevano 6&nbsp;000 pezzi di carne di maiale e 4&nbsp;000 di manzo, 9 tonnellate di pane, 5 tonnellate di farina, 3 tonnellate di crauti, 1 tonnellata di uva passa e diversi quantitativi di formaggio, sale, piselli, olio, zucchero e farina d'avena. La riserva di alcool consisteva in 250 barili di birra, quarantaquattro di acquavite e diciassette di rum<ref>{{Cita|Beaglehole 1968|p. 613}} che cita i ''Minutes of the Royal Navy Victualling Board'' del 15 giugno 1768.</ref>.
[[File:Mortimer - Captain James Cook, Sir Joseph Banks, Lord Sandwich, Dr Daniel Solander and Dr John Hawkesworth.jpg|thumb|Da destra, Lord Sandwich, John Hawkesworth, James Cook, Daniel Solander e, seduto, Joseph Banks]]
 
=== Le istruzioni dell'Ammiragliato ===
Il 30 luglio 1768 il Ministero della marina autorizzò per il viaggio un equipaggio di 73 marinai e 12 [[Royal Marines]]<ref>{{harvnb|Beaglehole|1968|p=588}}</ref>. Il comando fu assegnato al quarantenne tenente James Cook. Il suo secondo ufficiale era [[Zachary Hicks]], un ventinovenne di [[Stepney]] con una precedente esperienza di vice-comandante della ''HMS Hornet'', un ''[[cutter]]'' da 16 cannoni<ref>{{harvnb|Beaglehole|1968|p=cxxx}}</ref>. Il terzo ufficiale era [[John Gore]], un veterano della Marina che aveva servito come ''master's mate''<ref>un antico grado di sotto-ufficiale della Royal Navy</ref> a bordo della ''HMS Dolphin'' durante la sua circumnavigazione del mondo nel 1766<ref>{{harvnb|Hough|1995|pp=63–64}}</ref>.
Le istruzioni dell'Ammiragliato a Cook erano divise in due sezioni, entrambe contrassegnate come ''Secret''<ref>{{cita libro |cognome=Beaglehole |nome=J.C. |titolo=Cook Journals vol.1 |data=1968 |editore=Hakluyt Society |città=Cambridge |isbn=0-85115-744-0 |p=CCLXXIX|lingua=en}}</ref>. Il primo documento trattava del viaggio a Tahiti, mentre il secondo trattava l'agenda da seguire dopo il transito di Venere. Lasciata Tahiti, a Cook veniva comandato di navigare direttamente verso sud alla ricerca del sesto continente immaginato da lungo tempo e definito il [[Terra Australis|''Continente Meridionale'']]. Successivamente, avrebbe dovuto virare a ovest verso la Nuova Zelanda, da dove sarebbe stato libero di scegliere la sua rotta di ritorno. Le istruzioni dell'Ammiragliato non menzionano mai il quinto continente, a quel tempo mappato solo a metà, noto ancora come ''New Holland'' (come l'Australia era conosciuta nel diciottesimo secolo)<ref>{{cita libro|cognome=Cameron-Ash |nome=M. |titolo=Lying for the Admiralty |data=2018 |editore=Rosenberg |isbn=978-0-648-04396-6 |p=95|lingua}}</ref>.
 
=== L'equipaggio ===
Altre componenti importanti della spedizione furono l'[[astronomo]] ufficiale, [[Charles Green (astronomo)|Charles Green]], in seguito assistente dell'[[Astronomo Reale]], [[Nevil Maskelyne]] e [[Joseph Banks]], nominato [[botanico]] ufficiale. Banks ingaggiò altri sette uomini per collaborare con lui: il [[naturalista]] svedese [[Daniel Carlsson Solander]], il naturalista finlandese [[Herman Spöring]], due artisti, un segretario scientifico, e due servi neri della sua tenuta<ref>{{Cita libro|autore=Richard Holmes|titolo=The Age of Wonder|editore=HarperPress|anno=2009}}, p. 10. Holmes incorrectly states that Green's first name was William, not Charles.</ref>.
[[File:Mortimer - Captain James Cook, Sir Joseph Banks, Lord Sandwich, Dr Daniel Solander and Dr John Hawkesworth.jpg|miniatura|sinistra|Da destra, Lord Sandwich, John Hawkesworth, James Cook, Daniel Solander e, seduto, Joseph Banks]]
 
Il 30 luglio 1768 il Ministero della Marina autorizzò per il viaggio un equipaggio di settantatré marinai e dodici [[Royal Marines]]<ref>{{Cita|Beaglehole 1968|p. 588}}.</ref>. Il comando fu assegnato al quarantenne tenente James Cook, il cui secondo ufficiale era [[Zachary Hickes]], un ventinovenne di [[Stepney]] con una precedente esperienza di vice-comandante della HMS ''Hornet'', un [[cutter (imbarcazione)|cutter]] da sedici cannoni<ref>{{Cita|Beaglehole 1968|p. CXXX}}.</ref>. Il terzo ufficiale era [[John Gore (esploratore)|John Gore]], un veterano della Marina che aveva già compiuto per ben due volte la circumnavigazione del mondo servendo come ''master's mate''<ref>Un antico ed ormai obsoleto grado di sottufficiale della Royal Navy. {{cita|Lavery|p. 93}}.</ref> a bordo della HMS ''Dolphin'' capitanata la prima volta da [[John Byron]] e la seconda da [[Samuel Wallis]]<ref>{{Cita|Hough 1994|pp. 63-64}}.</ref>.
 
Altri componenti importanti della spedizione furono l'[[astronomo]] ufficiale [[Charles Green (astronomo)|Charles Green]], in precedenza assistente dell'[[Astronomo reale]] [[Nevil Maskelyne]]<ref name="lifeofcook">{{cita web|url=http://books.google.ie/books?id=_805AAAAcAAJ&dq=The%20Life%20of%20Captain%20James%20Cook&pg=PA209#v=onepage&q&f=false|autore=Andrew Kippis|anno=1789|titolo=The Life Of Captain James Cook, Volume 1|pp=209-213}}</ref> che lo raccomandò personalmente per la spedizione di Cook<ref>{{cita libro|autore=Thomas Hockey|autore2= Katherine Bracher|autore3=Marvin Bolt|autore4=Virginia Trimble|autore5=Vari|titolo=Biographical Encyclopedia of Astronomers|anno=2007|p=437|editore=Springer Science & Business Media|url=http://books.google.it/books?id=t-BF1CHkc50C&pg=PA437&lpg=PA437&dq=maskelyne+recommend+charles+green+astronomer&source=bl&ots=mg28p-Tzzb&sig=wy-FyebeOhvgfFNOn4ofJFlIV-I&hl=it&sa=X&ei=5a29U67hKMHX0QW664H4Cw&ved=0CEAQ6AEwBA#v=onepage&q=maskelyne%20recommend%20charles%20green%20astronomer&f=false|isbn=978-0-387-30400-7|lingua=en}}</ref>, e [[Joseph Banks]], nominato [[botanico]] ufficiale. Banks ingaggiò altri sette uomini per collaborare con lui: il già citato [[naturalista]] svedese Daniel Carlsson Solander, il naturalista finlandese [[Herman Spöring]], due artisti, un segretario scientifico e due servi neri della sua tenuta<ref>{{Cita libro|autore=Richard Holmes|titolo=The Age of Wonder: How the Romantic Generation Discovered the Beauty and Terror of Science - Joseph Banks in Paradise|editore=Knopf Doubleday Publishing Group|anno=2009|lingua=en|isbn=978-0-307-37832-3|url=http://books.google.at/books?id=d7tcy8rH2HoC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false}}</ref>.
 
== Il viaggio di esplorazione ==
=== Tahiti: - Ll'osservazione del transito di Venere ===
[[File:Cook 1.gif|leftminiatura|thumb|500px|IlAnimazione del tragitto approssimativo nel Pacifico del primo viaggio di Cook]]
Cook partì da Plymouth il 26 agosto 1768 portando con sé 94 uomini e provviste per 18 mesi<ref>{{harvnb|Beaglehole|1968|p=4}}</ref>. La nave doppiò Capo Horn e continuò verso Ovest attraverso il Pacifico per arrivare a Tahiti, il sito scelto per le osservazioni, il 13 aprile del 1769. Il transito era previsto per il 3 giugno e, nel frattempo, commissionò la costruzione di un piccolo [[fortificazione|forte]] e [[osservatorio astronomico|osservatorio]], subito battezzato ''Fort Venus'' e oggi conosciuto come ''Point Venus''<ref>[http://books.google.it/books?id=Oo_8oQKy3Q8C&pg=PA239&dq=point+venus&hl=it&sa=X&ei=EJKUU52PGsuT0AX1nIG4Cg&ved=0CEIQ6AEwAw#v=onepage&q=point%20venus&f=false Felicity Nussbaum, ''The Global Eighteenth Century'', pag. 239, JHU Press, 2005]</ref>, su una piccola penisola sabbiosa a Nordest di Matavai Bay<ref>Alistair MacLean, ''Captain Cook'', pag. 54, London, Fontana, 1974</ref>.
 
La ''Endeavour'' salpò da [[Plymouth]] il 26 agosto 1768 portando con sé novantaquattro uomini e provviste per diciotto mesi<ref>{{Cita|Beaglehole 1968|p. 4}}.</ref>. Il 13 novembre raggiunse il porto di [[Rio de Janeiro]] per le usuali riparazioni e ricostituire le forniture e le provviste di bordo; durante la sosta il tenente Hickes fu coinvolto in un paio di incidenti con le autorità portoghesi<ref>{{Cita|Beaglehole 1968|pp. 22-25}}.</ref>. La nave riprese quindi il viaggio, doppiò [[Capo Horn]] e continuò verso ovest attraverso il Pacifico per arrivare il 13 aprile 1769 a [[Tahiti]], il sito scelto per le osservazioni, qui fecero amicizia con il sacerdote nonché esperto navigatore indigeno [[Tupaia (navigatore)|di nome Tupaia]] che verrà assunto come esperto e che produrrà una mappa delle isole durante il viaggio<ref>James Poskett, ''Orizzonti, Una storia globale della scienza'', 2022, pag.137, trad. Alessandro Manna, Einaudi, Torino, ISBN 978 8806 25148 2</ref>. Il transito era previsto per il 3 giugno e, nel frattempo, Cook commissionò la costruzione di un piccolo [[fortificazione|forte]]-[[osservatorio astronomico|osservatorio]] (subito battezzato ''Fort Venus'' e oggi conosciuto come ''Point Venus''<ref>{{cita libro|url=http://books.google.it/books?id=Oo_8oQKy3Q8C&pg=PA239&dq=point+venus&hl=it&sa=X&ei=EJKUU52PGsuT0AX1nIG4Cg&ved=0CEIQ6AEwAw#v=onepage&q=point%20venus&f=false|autore=Felicity Nussbaum|titolo=The Global Eighteenth Century|p=239|editore=JHU Press|anno=2005|lingua=en|isbn=0-8018-8269-9}}</ref>) su una piccola penisola sabbiosa a nord-est di Matavai Bay<ref>{{Cita|MacLean 1974|p. 54}}.</ref>.
L'astronomo incaricato per le osservazioni era Charles Green, assistente del recentemente nominato Astronomo Reale, Nevil Maskelyne. Lo scopo primario della osservazione era di ottenere misurazioni che potessero essere utilizzate per calcolare con maggiore precisione la distanza di Venere dal Sole. Se questo si fosse potuto realizzare, si sarebbero di conseguenza potute calcolare le distanze degli altri pianeti, sulla base delle loro orbite.
Il giorno del transito, il cielo era limpido. Osservazioni indipendenti sarebbero state fatte da James Cook, Green e Solander ognuno con i propri telescopi<ref>Rex Rienits, ''The voyages of Captain Cook'', Rienits-Thea, London: Hamlyn, 1976</ref>.
 
Lo scopo primario della osservazione era di ottenere misurazioni che potessero essere utilizzate per calcolare con maggiore precisione la distanza di Venere dal Sole; se si fosse riusciti in questo intento, si sarebbero di conseguenza potute calcolare le distanze degli altri pianeti sulla base delle loro orbite. Il giorno del transito il cielo era limpido e osservazioni indipendenti furono effettuate da James Cook, dall'astronomo ufficiale Green e da Solander ognuno con i propri telescopi<ref>{{cita libro|autore=Rex Rienits|autore2=Thea Rienits|titolo=The voyages of Captain Cook|url=https://archive.org/details/voyagesofcaptain0000unse|editore=Hamlyn|città=Londra|anno=1968|lingua=en|isbn=0-600-00619-0}}</ref>.
Gli osservatori si disposero per registrare il transito nelle quattro fasi del passaggio di Venere sul disco solare. La prima fase era quella in cui Venere iniziava a ''toccare'' il bordo esterno del Sole. Nella seconda fase, Venere era completamente all'interno dell'astro, ma ''toccava'' ancora il bordo esterno. Nella terza fase, Venere attraversava il Sole, era ancora completamente all'interno del disco, ma ''toccava'' il bordo opposto. Infine, nella quarta fase, Venere era completamente fuori dal Sole, ma ''toccava'' ancora il suo bordo esterno<ref>Charles Herdendorf, ''Captain James Cook and the Transits of Mercury and Venus'', Journal of Pacific History. Prima Edizione, Vol. 21, pagg. 39–55, 1986</ref>.
 
Gli osservatori si disposero per registrare il transito nelle quattro fasi del passaggio di Venere sul disco solare. La prima fase era quella in cui Venere iniziava a "toccare" il bordo esterno del Sole; nella seconda fase, Venere era completamente all'interno dell'astro, ma "toccava" ancora il bordo esterno; nella terza fase, Venere attraversava il Sole, era ancora completamente all'interno del disco, ma "toccava" il bordo opposto. Infine, nella quarta fase, Venere era completamente fuori dal Sole, ma "toccava" ancora il suo bordo esterno<ref name="Herdendorf 1986">{{cita pubblicazione|autore=Charles Herdendorf|titolo=Captain James Cook and the Transits of Mercury and Venus|rivista=The Journal of Pacific History|volume=21|numero=1|pp=39-55|editore=Taylor & Francis|data=gennaio 1986|url=https://www.jstor.org/discover/10.2307/25168887?uid=3737528&uid=2129&uid=2134&uid=2&uid=70&uid=4&sid=21104334305827|lingua=en}}</ref>.
[[File:Venus Drawing.jpg|thumb|left|Schizzi del Transito di Venere del capitano James Cook e di Charles Green, che mostrano l'''[[Transito di Venere#Osservazioni|effetto Black Drop]]''. Si osservino le differenze tra i due disegni.]]
Il giorno dell'osservazione del transito, Cook riportava:
{{quote|Sabato 3. Questa giornata si è dimostrata essere utile al nostro scopo esattamente come desideravamo, non una nuvola per tutto il giorno e l'aria perfettamente pulita, tanto da avere tutti i vantaggi che avremmo potuto desiderare nell'osservare l'intero transito del pianeta Venere sul disco solare: abbiamo osservato distintamente un'atmosfera o un'ombra scura attorno al corpo del pianeta che ha disturbato molto i tempi dei contatti e particolarmente i due più interni. Il Dr. Solander ha compiuto le osservazioni accuratamente come Mr. Green e me stesso, ed abbiamo differito l'uno dall'altro nell'osservare i tempi dei contatti molto più di quello che ci si poteva aspettare|James Cook|Saturday 3 rd This day prov'd as favourable to our purpose as we could wish, not a Clowd was to be seen the Whole day and the Air was perfectly clear, so that we had every advantage we could desire in Observing the whole of the passage of the Planet Venus over the Suns disk: we very distinctly saw an Atmosphere or dusky shade round the body of the Planet which very much disturbed the times of the contacts particularly the two internal ones. D r Solander observed as well as M r Green and my self, and we differ'd from one another in observeing the times of the Contacts much more than could be expected.|lingua=en}}
 
[[File:Venus Drawing.jpg|miniatura|sinistra|Schizzi del transito di Venere del capitano James Cook e dell'astronomo Charles Green, che mostrano l{{'}}''[[Transito di Venere#Effetto Black Drop|effetto Black Drop]]''. Si osservino le differenze tra i due disegni.]]
Purtroppo, le misurazioni separate di Green, Cook e Solander variarono oltre il margine di errore previsto. La loro strumentazione era adeguata per gli standard del tempo, ma la risoluzione ancora non riusciva a eliminare tutti gli errori. Quando i loro risultati furono successivamente confrontati con quelli delle altre osservazioni dello stesso evento fatte altrove per lo stesso scopo, il risultato finale non fu così conclusivo come si era sperato. Oggi si pensa che le difficoltà fossero da mettere in relazione all'''[[Transito di Venere#Osservazioni|effetto Black Drop]]'', un fenomeno ottico oggi ben noto e che avrebbe precluso una misurazione accurata – in particolare con gli strumenti utilizzati da Cook, Green e Solander.
 
Il giorno dell'osservazione del transito, Cook riportava:
{{citazione|Sabato 3. Questa giornata si è dimostrata essere utile al nostro scopo esattamente come desideravamo, non una nuvola per tutto il giorno e l'aria perfettamente pulita, tanto da avere tutti i vantaggi che avremmo potuto desiderare nell'osservare l'intero transito del pianeta Venere sul disco solare: abbiamo osservato distintamente un'atmosfera o un'ombra scura attorno al corpo del pianeta che ha disturbato molto i tempi dei contatti e particolarmente i due più interni. Il Dr. Solander ha compiuto le osservazioni accuratamente come Mr. Green e me stesso, ed abbiamo differito l'uno dall'altro nell'osservare i tempi dei contatti molto più di quello che ci si poteva aspettare|James Cook<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.captaincooksociety.com/cooks-voyages/first-pacific-voyage/april-june-1769|titolo=April-June 1769|editore=Captain Cook Society|accesso=26 giugno 2014}}</ref>|Saturday 3 rd This day prov'd as favourable to our purpose as we could wish, not a Clowd was to be seen the Whole day and the Air was perfectly clear, so that we had every advantage we could desire in Observing the whole of the passage of the Planet Venus over the Suns disk: we very distinctly saw an Atmosphere or dusky shade round the body of the Planet which very much disturbed the times of the contacts particularly the two internal ones. D<sup>&nbsp;r</sup> Solander observed as well as M<sup>&nbsp;r</sup> Green and my self, and we differ'd from one another in observeing the times of the Contacts much more than could be expected|lingua=en}}
 
Purtroppo, le misurazioni separate di Green, Cook e Solander variarono oltre il margine di errore previsto: la loro strumentazione era adeguata per gli standard del tempo, ma la risoluzione ancora non riusciva a eliminare tutti gli errori e, quando i loro risultati furono successivamente confrontati con quelli delle altre osservazioni dello stesso evento fatte altrove per lo stesso scopo, il risultato finale non fu così conclusivo come si era sperato. Oggi si pensa che le difficoltà fossero da mettere in relazione all{{'}}''[[Transito di Venere#Effetto Black Drop|effetto Black Drop]]'', un fenomeno ottico oggi ben noto e che avrebbe precluso una misurazione accurata - in particolare con gli strumenti utilizzati da Cook, Green e Solander<ref name="Herdendorf 1986"/>.
Durante i suoi viaggi, Cook e i suoi equipaggi sperimenteranno costantemente buone relazioni con i tahitiani e faranno ritorno in queste isole in parecchie occasioni, attratti dalla socievolezza e dalla ospitalità manifestata dagli abitanti di questo paradiso terrestre. Già al primo arrivo Cook aveva stabilito delle ferre regole di comportamento, tra le quali:
 
Durante i suoi viaggi, Cook e i suoi equipaggi sperimentarono costantemente buone relazioni con i tahitiani e fecero ritorno in queste isole in parecchie occasioni, attratti dalla socievolezza e dalla ospitalità manifestate dagli abitanti. Già al primo arrivo Cook aveva stabilito delle ferree regole di comportamento, tra le quali:
{{quote|Adoperarsi con ogni mezzo equo per coltivare l'amicizia con i nativi e per trattarli con tutta l'umanità che si possa immaginare|James Cook|To endeavour by every fair means to cultivate a friendship with the Natives and to treat them with all imaginable humanity<ref>[http://southseas.nla.gov.au/journals/cook/17690413.html ''Cook's Journal'', 13 April 1769]</ref>.|lingua=en}}
{{Citazione|Adoperarsi con ogni mezzo equo per coltivare l'amicizia con i nativi e per trattarli con tutta l'umanità che si possa immaginare.|James Cook<ref>{{cita pubblicazione|url=http://southseas.nla.gov.au/journals/cook/17690413.html|titolo=Cook's Journal|data=13 aprile 1769|editore=Nla.gov.au|lingua=en}}</ref>|To endeavour by every fair means to cultivate a friendship with the Natives and to treat them with all imaginable humanity.|lingua=en}}
 
=== La Nuova Zelanda ===
[[File:Cook new zealand.jpg|thumb|right|250pxminiatura|Mappa di Cook della Nuova Zelanda]]
Una volta che le osservazioni furono completate, Cook aprì gli ordini sigillati<ref>Sono istruzioni che, spesso in campo militare, non devono essere lette fino a un certo momento in modo da garantire la segretezza scritta</ref> per la seconda parte del suo viaggio: cercare nel Pacifico del Sud i segni del ricco ma ipotetico continente meridionale della ''[[Terra Australis]]'', su istruzioni aggiuntive dell'Ammiragliato<ref>{{Cita web|titolo=Secret Instructions to Captain Cook, 30&nbsp;June 1768
|editore=[[National Archives of Australia]]
|data=
|url=http://www.foundingdocs.gov.au/resources/transcripts/nsw1_doc_1768.pdf |formato= PDF
|accesso=25 gennaio 2007 }}</ref>.
 
Una volta che le osservazioni furono completate, Cook aprì gli ordini sigillati<ref group=N>Sono istruzioni che, spesso in campo militare, non devono essere lette fino a un certo momento in modo da garantire la segretezza scritta.</ref> per la seconda parte del suo viaggio: cercare nel Pacifico del Sud i segni del ricco ma ipotetico continente meridionale della ''[[Terra Australis]]'', su istruzioni aggiuntive dell'Ammiragliato<ref>{{cita web|url=http://www.foundingdocs.gov.au/resources/transcripts/nsw1_doc_1768.pdf|titolo=Secret Instructions to Captain Cook, 30&nbsp;June 1768|editore=National Archives of Australia|accesso=15 luglio 2014|lingua=en}}</ref>.
La Royal Society, e in particolare Alexander Dalrymple, credeva che la terra dovesse esistere e che la migliore occasione della Gran Bretagna di scoprire e reclamare le sue favolose ricchezze, prima che qualsiasi altra potenza europea rivale riuscisse a farlo, sarebbe stata quella di utilizzare la missione di Cook del transito di Venere (su una piccola e poco appariscente nave come la Endeavour) come copertura.
 
La Royal Society e in particolare Alexander Dalrymple, geografo e idrografo dell'Ammiragliato britannico, credevano che la terra dovesse esistere<ref name="cita-Hough-1994-p182">{{Cita|Hough 1994|p. 182}}.</ref><ref>''[https://www.archive.org/stream/cihm_35630#page/n7/mode/2up An Historical Collection of the Several Voyages and Discoveries in the South Pacific Ocean]'', vol 1, on Archive.org</ref> e che la migliore occasione per la Gran Bretagna di scoprirla e reclamarne le favolose ricchezze, in anticipo su qualsiasi altra potenza europea, consistesse nell'utilizzare come copertura proprio la missione di Cook, che oltretutto utilizzava una nave piccola e poco appariscente come la ''Endeavour''<ref>{{cita libro|url=http://books.google.it/books?id=KTsgKZtYylsC&pg=PA17&dq=using+Cook%27s+Transit+of+Venus+mission+as+a+cover+terra+australis&hl=it&sa=X&ei=kDrdU5heyqzRBZSngZAH&ved=0CB8Q6AEwAA#v=onepage&q=using%20Cook%27s%20Transit%20of%20Venus%20mission%20as%20a%20cover%20terra%20australis&f=false|autore=John Darkin|titolo=From Cook to Convicts: A Voyage of Adventure, Mayhem and Discovery|pp=16-19|editore=Exisle Publishing|anno=2010|isbn=978-1-921497-77-3|lingua=en}}</ref>.
Cook stesso, però, aveva dubbi personali sulla reale esistenza del continente. Con l'aiuto di un tahitiano chiamato Tupaia, dotato di una vasta conoscenza della geografia del Pacifico, Cook riuscì a raggiungere la [[Nuova Zelanda]] il 6 ottobre 1769, diventando il solo secondo gruppo di [[Popoli indigeni d'Europa|europei]] a averlo fatto (dopo Abel Tasman più di un secolo prima, nel 1642). Cook mappò l'intero litorale della Nuova Zelanda, facendo solo alcuni piccoli errori (come scambiare la [[Penisola di Banks]] per un'isola, e ritenere invece che l'[[Isola Stewart|isola Stewart o Rakiura]] fosse una penisola dell'Isola Sud). Egli identificò anche lo [[Stretto di Cook]], che separa l'Isola del Nord dall'Isola del Sud, e che Tasman non aveva visto.
 
Cook stesso, però, aveva forti dubbi sulla reale esistenza del continente<ref>{{cita libro|url=http://books.google.it/books?id=1C_ZKQnqmD0C&pg=PA175&dq=Cook+was+very+skeptical+on+the+continent%27s+existence&hl=it&sa=X&ei=41XmU4H8AoqX1AWL1oCoCg&ved=0CCYQ6AEwAQ#v=onepage&q=Cook%20was%20very%20skeptical%20on%20the%20continent%27s%20existence&f=false|autore=Vanessa Collingridge|titolo=Captain Cook|p=175|editore=Random House|anno=2011|isbn=978-1-4481-1716-1|lingua=en}}</ref>. Con l'aiuto di un tahitiano chiamato [[Tupaia (navigatore)|Tupaia]], forte di una vasta conoscenza della geografia del Pacifico, Cook raggiunse la [[Nuova Zelanda]] il 6 ottobre 1769: l'equipaggio divenne così il secondo gruppo di [[Gruppi etnici dell'Europa|europei]] a riuscire nell'impresa già compiuta da Abel Tasman più di un secolo prima, nel 1642. Circa un mese dopo, il 9 novembre, il ''master's mate'' John Gore divenne la prima persona registrata della spedizione a sparare e a uccidere, pare per un banale alterco per un pezzo di stoffa, un uomo di origine [[Maori]]<ref>{{cita web|sito=The Captain Cook Society|titolo= John Gore - The Quiet Mariner|url=https://www.captaincooksociety.com/cooks-life/people/cooks-officers-and-crew-and-contemporaries/john-gore-the-quiet-mariner|anno=2004|accesso=29 agosto 2014|lingua=en}}</ref>. Cook mappò l'intero litorale della Nuova Zelanda, facendo solo alcuni piccoli errori (come scambiare la [[Penisola di Banks]] per un'isola<ref>{{Cita|Beaglehole 1968|pp. 253-357}}.</ref> e ritenere invece che l'[[Isola Stewart|isola Stewart o Rakiura]] fosse una penisola dell'Isola Sud<ref>{{cita libro|url=http://books.google.it/books?id=F0CKIxwLT-oC&dq=James+Cook+South+Cape+Stewart+Island&hl=it&source=gbs_navlinks_s|autore=Christopher Kemp|titolo=Floating Gold: A Natural (and Unnatural) History of Ambergris|editore=University of Chicago Press|anno=2012|lingua=en}}</ref>).
Il 31 marzo 1770 egli scrisse sul suo giornale di bordo che il viaggio della Endeavour «doveva consentire la confutazione della maggior parte, se non di tutti, degli argomenti e delle prove che erano state avanzate da diversi autori per dimostrare l'esistenza di un continente australe; intendo a Nord di 40 gradi Sud, per quello che riguarda a Sud di tale latitudine non saprei dire»<ref>[http://www.gutenberg.org/files/8106/8106-h/8106-h.htm#ch6 W.J.L. Wharton, ''Captain Cook's Journal During the First Voyage Round the World,'' London, 1893.] See also J. C. Beaglehole and R. A. Skelton (eds.), ''The Journals of Captain James Cook on His Voyages of Discovery,'' Vol. 1, ''The Voyage of the Endeavor, 1768-1771,'' Cambridge University Press for the Hakluyt Society, 1955, p.290.</ref>.
 
==== Lo stretto di Cook ====
Lo stesso giorno registrò la sua decisione di impostare una rotta per tornare a casa seguendo una via ancora sconosciuta lungo la costa orientale della ''Nuova Olanda'' (come veniva ancora chiamata allora l'Australia):
Il 22 gennaio 1770 Cook scalò il picco Kaitapeha sull'[[isola di Arapawa]] e identificò e nominò anche lo [[stretto di Cook]], che separa l'Isola del Nord dall'Isola del Sud e che Tasman non aveva avvistato, sebbene nel 1642 avesse intuito l'esistenza di un passaggio<ref>{{cita web|url=http://www.teara.govt.nz/en/1966/cook-strait/page-9|titolo=Cook Strait Discovery in ''An Encyclopaedia of New Zealand''|editore=A. H. McLintock|accesso=17 settembre 2014|lingua=en}}</ref>. L'esistenza dello stretto dimostrò che la Nuova Zelanda era un arcipelago e non faceva parte del continente meridionale immaginato<ref>{{cita libro |cognome=Cameron-Ash |nome=M. |titolo=Lying for the Admiralty |data=2018 |editore=Rosenberg |città=Sydney |isbn=978-0-648-04396-6 |p=137|lingua= inglese}}</ref>.
 
==== Lo stretto di Foveaux ====
{{quote|Avendo deciso di lasciare questo Paese definitivamente e a rivolgere il mio pensiero al ritorno a casa, volendo trarre dalla rotta (da seguire) il guadagno più vantaggioso possibile, mi sono consultato con gli altri ufficiali sulla maniera più idonea a raggiungere questa risoluzione. Ritornare per la via di Capo Horn sarebbe stata la cosa più auspicabile, perché su questa rotta saremmo stati in grado di provare l'esistenza o la non esistenza di un Continente Meridionale, che rimane ancora dubbia; ma per accertare questo avremmo dovuto mantenere una rotta in una latitudine più alta proprio in pieno inverno, ma la condizione della nave, a tutti gli effetti, non è stata riconosciuta valida per una tale impresa. Per lo stesso motivo i propositi di puntare direttamente al Capo di Buona Speranza sono stati messi da parte, tanto più che nessuna scoperta si potrebbe sperare su tale rotta. Si è quindi deciso di ritornare sulla via delle Indie Orientali sulla seguente rotta: dopo aver lasciato questa costa, dirigerci verso Ovest fino a imbatterci nella costa Est della Nuova Olanda, quindi seguire la direzione della costa fino a Nord, o verso qualunque altra direzione dovesse portarci, fino ad arrivare alla sua estremità settentrionale; e se questo dovesse dimostrarsi impraticabile, allora che la Endeavour si imbatta nella terra o nelle isole scoperte da Quiros<ref>[[Pedro Fernandes de Queirós|Quiros]] era un fanatico religioso e appassionato sostenitore della teoria del continente meridionale</ref>.|James Cook|being now resolv'd {{sic}} to quit this Country altogether, and to bend my thought towards returning home by such a rout as might Conduce most to the Advantage of the Service I am upon, I consulted with the Officers upon the most Eligible way of putting this in Execution. To return by the way of Cape Horn was what I most wished, because by this rout we should have been able to prove the Existance or Non-Existance of a Southern Continent, which yet remains Doubtfull{{sic}}; but in order to Ascertain this we must have kept in a higher Latitude in the very Depth of Winter, but the Condition of the Ship, in every respect, was not thought sufficient for such an undertaking. For the same reason the thoughts of proceeding directly to the Cape of Good Hope was laid aside, especially as no discovery of any Moment could be hoped for in that rout. It was therefore resolved to return by way of the East Indies by the following rout: upon Leaving this Coast to steer to the Westward until we fall in with the East Coast of New Holland, and then to follow the direction of that Coast to the Northward, or what other direction it might take us, until we arrive at its Northern extremity; and if this should be found impracticable, then to Endeavour{{sic}} to fall in with the Land or Islands discovered by Quiros<ref>[http://www.gutenberg.org/files/8106/8106-h/8106-h.htm#ch6 W.J.L. Wharton, ''Captain Cook's Journal During the First Voyage Round the World,'' London, 1893.] See also J. C. Beaglehole and R. A. Skelton (eds.), ''The Journals of Captain James Cook on His Voyages of Discovery,'' Vol. 1, ''The Voyage of the Endeavor, 1768-1771,'' Cambridge University Press for the Hakluyt Society, 1955, pp.272-273</ref>.|lingua=en}}
[[File:Cook.south.island.jpg|miniatura|left|Carta nautica manoscritta dell'Isola del Sud della Nuova Zelanda preparata durante il primo viaggio di James Cook, 1768-1771]]
Secondo le ipotesi di alcuni studiosi, nel marzo 1770 Cook, contrariamente a quanto annotato sul giornale di bordo riguardo all'isola Akiura disegnata come una penisola, aveva in realtà avvistato lo [[stretto di Foveaux]] durante la circumnavigazione dell'Isola del Sud, ma decise di nasconderlo. L'Ammiragliato aveva infatti impartito le consuete istruzioni per nascondere scoperte strategicamente importanti che avessero potuto avvantaggiare potenze ostili come la Francia, come l'esistenza di isole al largo. Di conseguenza Cook avrebbe modificato sia i suoi diari sia le mappe in modo da rappresentare Akiura come una penisola<ref>{{cita libro|cognome=Cameron-Ash |nome=M. |titolo=Lying for the Admiralty |data=2018 |editore=Rosenberg |città=Sydney |isbn=978-0-648-04396-6 |pp=139-145|lingua= inglese}}</ref>.
 
==== Missione compiuta ====
Un viaggio per esplorare la costa orientale della Nuova Olanda, in vista di una colonizzazione britannica del paese, era stato raccomandato nelle edizioni di John Campbell del trattato di John Harris ''Navigantium atque Itinerantium Bibliotheca, or Voyages and Travels'' (1744-1748 e 1764), un libro che Cook aveva con sé sull'Endeavour:
Il 31 marzo 1770 egli scrisse sul suo giornale di bordo che il viaggio della ''Endeavour'' «doveva consentire la confutazione della maggior parte, se non di tutti, degli argomenti e delle prove che erano stati avanzati da diversi autori per dimostrare l'esistenza di un continente australe; intendo a Nord di 40 gradi Sud, per quello che riguarda a Sud di tale latitudine non saprei dire»<ref>{{Cita|Beaglehole 1968|p. 290}}.</ref><ref name="gutenberg.org">{{cita libro|url=https://www.gutenberg.org/files/8106/8106-h/8106-h.htm#ch6|autore=James Cook|titolo=Captain Cook's Journal During the First Voyage Round the World|città=Londra|anno=1893|lingua=en}}</ref>.
 
Lo stesso giorno registrò la sua decisione d'impostare una rotta per tornare a casa, seguendo una via ancora sconosciuta lungo la costa orientale della "[[Nuova Olanda (Australia)|Nuova Olanda]]" (come veniva ancora chiamata allora l'[[Australia]]):
{{quote|Il primo passo, volendo fare una scoperta, sarebbe di inviare un piccolo squadrone sulla costa della ''Terra di Van Diemen'', e da lì intorno, sullo stesso percorso intrapreso dal capitano Tasman, dalla costa della ''Nuova Guinea''; che potrebbe consentire alle nazioni che la tentassero di avere una certezza assoluta per quanto riguarda le materie prime e il commercio... In questo modo tutta la costa posteriore della Nuova Olanda e della Nuova Guinea potrebbero essere più o meno esaminate; e potremmo sapere bene, e con certezza, come gli olandesi, come stabilire una colonia che possa rispondere alle nostre aspettative|James Cook|The first Point, with respect to a Discovery, would be, to send a small Squadron on the Coast of Van Diemen's Land, and from thence round, in the same course taken by Captain Tasman, by the Coast of New Guiney; which might enable the Nations that attempted it, to come to an absolute Certainty with regard to its Commodities and Commerce... By this means all the back Coast of New Holland, and New Guiney, might be roughly examined; and we might know as well, and as certainly, as the Dutch, how far a Colony settled there might answer our Expectations<ref>John Harris, ''Navigantium atque Itinerantium Bibilotheca or A Complete Collection of Voyages and Travels,'' revised by John Campbell, London, 1764, p.332; cited in J. C. Beaglehole and R. A. Skelton (eds.), ''The Journals of Captain James Cook on His Voyages of Discovery'', Vol. 1, ''The Voyage of the Endeavor, 1768-1771,'' Cambridge University Press and the Hakluyt Society, 1955, p.lxxvi</ref>.|lingua=en}}
{{Citazione|Avendo deciso di lasciare questo Paese definitivamente e di rivolgere il mio pensiero al ritorno a casa, volendo trarre dalla rotta (da seguire) il guadagno più vantaggioso possibile, mi sono consultato con gli altri ufficiali sulla maniera più idonea a raggiungere questa risoluzione. Ritornare per la via di Capo Horn sarebbe stata la cosa più auspicabile, perché su questa rotta saremmo stati in grado di provare l'esistenza o la non esistenza di un Continente Meridionale, che rimane ancora dubbia; ma per accertare questo avremmo dovuto mantenere una rotta in una latitudine più alta proprio in pieno inverno, ma la condizione della nave, a tutti gli effetti, non è stata riconosciuta valida per una tale impresa. Per lo stesso motivo i propositi di puntare direttamente al Capo di Buona Speranza sono stati messi da parte, tanto più che nessuna scoperta si potrebbe sperare su tale rotta. Si è quindi deciso di ritornare sulla via delle Indie Orientali sulla seguente rotta: dopo aver lasciato questa costa, dirigerci verso Ovest fino a imbatterci nella costa Est della Nuova Olanda, quindi seguire la direzione della costa fino a Nord, o verso qualunque altra direzione dovesse portarci, fino ad arrivare alla sua estremità settentrionale; e se questo dovesse dimostrarsi impraticabile, allora che la Endeavour si imbatta nella terra o nelle isole scoperte da Quiros<ref group=N>[[Pedro Fernandes de Queirós|Quiros]] era un fanatico religioso e appassionato sostenitore della teoria del continente meridionale.</ref>.|James Cook<ref name="gutenberg.org"/><ref>{{Cita|Beaglehole 1968|pp. 272-273}}.</ref>|being now resolv'd {{sic}} to quit this Country altogether, and to bend my thought towards returning home by such a rout as might Conduce most to the Advantage of the Service I am upon, I consulted with the Officers upon the most Eligible way of putting this in Execution. To return by the way of Cape Horn was what I most wished, because by this rout we should have been able to prove the Existance or Non-Existance of a Southern Continent, which yet remains Doubtfull{{sic}}; but in order to Ascertain this we must have kept in a higher Latitude in the very Depth of Winter, but the Condition of the Ship, in every respect, was not thought sufficient for such an undertaking. For the same reason the thoughts of proceeding directly to the Cape of Good Hope was laid aside, especially as no discovery of any Moment could be hoped for in that rout. It was therefore resolved to return by way of the East Indies by the following rout: upon Leaving this Coast to steer to the Westward until we fall in with the East Coast of New Holland, and then to follow the direction of that Coast to the Northward, or what other direction it might take us, until we arrive at its Northern extremity; and if this should be found impracticable, then to Endeavour{{sic}} to fall in with the Land or Islands discovered by Quiros|lingua=en}}
 
Un viaggio per esplorare la costa orientale della Nuova Olanda in vista di una colonizzazione britannica del paese, era stato raccomandato nelle edizioni di John Campbell del trattato di John Harris ''Navigantium atque Itinerantium Bibliotheca, or Voyages and Travels'' (1744-1748 e 1764), un libro che Cook aveva con sé sull'Endeavour<ref>{{cita web|url=http://www.wwnorton.com/college/english/nael/18century/topic_4/cook.htm|titolo=The Restoration and the Eighteenth Century: Topics - Travel, Trade and the Expansion of the Empire|autore=Lawrence Lipking|autore2=Leslie Ritchie|editore=W.W. Norton and Company|anno=2010|accesso=18 settembre 2014|lingua=en}}</ref>:
=== La Costa australiana ===
{{Citazione|Il primo passo, volendo fare una scoperta, sarebbe di inviare un piccolo squadrone sulla costa della ''Terra di Van Diemen'', e da lì intorno, sullo stesso percorso intrapreso dal capitano Tasman, dalla costa della ''Nuova Guinea''; che potrebbe consentire alle nazioni che la tentassero di avere una certezza assoluta per quanto riguarda le materie prime e il commercio... In questo modo tutta la costa posteriore della Nuova Olanda e della Nuova Guinea potrebbero essere più o meno esaminate; e potremmo sapere bene, e con certezza, come gli olandesi, come stabilire una colonia che possa rispondere alle nostre aspettative.|John Harris<ref>{{cita|Beaglehole 1968|p. LXXVI}}. {{cita libro|autore=John Harris|titolo=Navigantium atque Itinerantium Bibliotheca or A Complete Collection of Voyages and Travels|url=https://archive.org/details/dli.granth.112258|curatore=John Campbell|città=Londra|anno=1764|p. 332|lingua=en}}</ref>|The first Point, with respect to a Discovery, would be, to send a small Squadron on the Coast of Van Diemen's Land, and from thence round, in the same course taken by Captain Tasman, by the Coast of New Guiney; which might enable the Nations that attempted it, to come to an absolute Certainty with regard to its Commodities and Commerce... By this means all the back Coast of New Holland, and New Guiney, might be roughly examined; and we might know as well, and as certainly, as the Dutch, how far a Colony settled there might answer our Expectations.|lingua=en}}
[[File:A Chart of Part of the Sea Coast of New South Wales on the East Coast of New Holland from Cape Morton to Cape Palmerston WDL6774.png|thumb|right|250px|Mappa di Cook del 1771 con uno dei primi tracciati della linea della costa est australiana]]
Cook impostò quindi la rotta verso Ovest, con l'intenzione di trovare la [[Terra di Van Diemen]] (l'attuale [[Tasmania]], avvistata da Tasman) per stabilire se essa facesse o no parte del leggendario continente meridionale. Tuttavia, lui e i suoi uomini furono costretti a mantenere una rotta più a nord a causa di venti prevalenti, e navigarono in avanti fino a quando un pomeriggio fu avvistata terra, che Cook chiamò [[Point Hicks]]. Egli calcolò correttamente che la Terra di Van Diemen dovesse trovarsi più a sud della loro posizione, ma avendo trovato che la costa continuava verso una linea sud-ovest, registrò il suo dubbio che questa massa di terra appena incontrata fosse a essa collegata. Il punto di approdo si trovava sulla costa sud-orientale del continente [[Australia|australiano]], e così facendo la sua spedizione diventò la prima registrata in cui degli europei avevano incontrato la sua costa orientale. Cook riportò l'evento così:
 
=== La costa australiana ===
{{quote|Il punto più a Sud della terra che abbiamo avvistato risultava a W<small>1/4</small>S da noi e ho giudicato si trovasse a una latitudine di 38 ° .. 0 'S ° e longitudine di 211 ° .. 07' W<sup>t</sup> dal Meridiano di Greenwich. L'ho chiamato Point Hicks, perché il tenente Hicks è stato il primo a individuare questa terra.|James Cook|The Southermost Point of land we had in sight which bore from us W<small>1/4</small>S I judged to lay in the Latitude of 38°..0' S° and in the Longitude of 211°..07' W<sup>t</sup> from the Meridion of Greenwich. I have named it Point Hicks, because Leuit<sup>t</sup> Hicks was the first who discover'd this land.|lingua=en}}
[[File:A Chart of Part of the Sea Coast of New South Wales on the East Coast of New Holland from Cape Morton to Cape Palmerston WDL6774.png|miniatura|Mappa di Cook del 1771 con uno dei primi tracciati della linea della costa orientale australiana]]
 
Cook impostò quindi la rotta verso ovest con l'intenzione di trovare la [[Terra di Van Diemen]] (l'attuale [[Tasmania]], avvistata da Tasman) per stabilire se essa facesse o no parte del leggendario continente meridionale<ref name="cita-Wharton-2014-pp237-238">{{Cita|Wharton 2014|pp. 237-238}}.</ref>. Tuttavia la ''Endeavour'' fu costretta a mantenere una rotta più settentrionale a causa di venti prevalenti e navigò in avanti fino a quando un pomeriggio fu avvistata terra, che Cook chiamò [[Point Hicks]]<ref name="Wharton"/>. Egli calcolò correttamente che la Terra di Van Diemen dovesse trovarsi più a sud della loro posizione, ma avendo trovato che la costa continuava verso una linea sud-ovest, registrò il suo dubbio che questa massa di terra appena incontrata fosse a essa collegata<ref name="cita-Wharton-2014-pp237-238"/>. Il punto di approdo si trovava sulla costa sud-orientale del continente australiano e così facendo la sua spedizione diventò la prima registrata in cui degli europei avevano incontrato la sua costa orientale. Cook riportò l'evento così:
Il giornale di bordo registrò che la terra fu avvistata alle ore 06:00 di Giovedi 19 aprile 1770. Il registro di Cook utilizzava però la ''data nautica'' che, nel corso del [[XVIII secolo]], assegnava la stessa data a tutti gli eventi occorsi sulle navi inglesi da mezzogiorno al mezzogiorno successivo<ref>Diversamente dalla convenzione civile e moderna che vuole che la data di ogni giorno inizi dopo la mezzanotte del giorno precedente e si concluda alla mezzanotte del giorno stesso, i turni di guardia (dogwatch) iniziavano a mezzogiorno e terminavano a mezzogiorno del giorno dopo</ref><ref>[http://www.history.navy.mil/trivia/trivia03.htm Navy Traditions and Customs]</ref><ref>[http://www.friesian.com/rank.htm Military Rank]</ref> indipendentemente da dove si trovassero, iniziando dalle ore pomeridiane e finendo con quelle antimeridiane. Quella data nautica era cominciata quindi dodici ore prima dell'inizio mezzanotte della data definita ''civile''. Inoltre, Cook solitamente nei suoi diari non provvedeva a regolare la sua data nautica per tenere conto della circumnavigazione del globo fino a che non completava il suo viaggio di 360° rispetto alla [[longitudine]] del suo porto britannico in patria, sia che viaggiasse verso est che verso ovest. Poiché aveva viaggiato a ovest nel suo primo viaggio, questa data nautica antimeridiana era la mattina di una data civile di 14 ore precedenti rispetto al suo porto di partenza (porto-14h) perché non aveva tenuto conto del necessario [[Linea internazionale del cambio di data|cambio di data]]<ref>Viaggiando verso ovest, bisogna rimettere all'indietro l'orologio di un'ora ogni volta che si è attraversato un fuso orario</ref> non ancora istituito per convenzione. Poiché l'ora locale della costa sud-orientale dell'Australia è oggi considerata 10 ore avanti rispetto a quella della Gran Bretagna, tale data viene ora indicata come Venerdì 20 aprile<ref>Arthur R. Hinks, "Nautical time and civil date", ''The Geographical Journal'', '''86''' (1935) 153–157.</ref>.
 
{{Citazione|Il punto più a Sud della terra che abbiamo avvistato risultava a W<small>1/4</small>S da noi e ho giudicato si trovasse a una latitudine di 38 ° .. 0 'S ° e longitudine di 211 ° .. 07' W<sup>t</sup> dal Meridiano di Greenwich. L'ho chiamato Point Hicks, perché il tenente Hicks è stato il primo a individuare questa terra.|James Cook|The Southermost Point of land we had in sight which bore from us W<small>1/4</small>S I judged to lay in the Latitude of 38°..0' S° and in the Longitude of 211°..07' W<sup>t</sup> from the Meridion of Greenwich. I have named it Point Hicks, because Leuit<sup>t</sup> Hicks was the first who discover'd this land.|lingua=en}}
La zona di questo avvistamento è generalmente reputata essere un punto che si trova circa a metà strada tra le odierne città di [[Orbost (Victoria)|Orbost]] e [[Mallacoota (Victoria)|Mallacoota]] sulla costa sud-orientale dello stato di [[Victoria (Australia)|Victoria]]. Un rilievo svolto nel 1843 ignorò o comunque trascurò la precedente denominazione data da Cook al punto, dandogli il nome di Cape Everard. In occasione del 200º anniversario dell'avvistamento, il nome fu cambiato ufficialmente e ritornò a essere Point Hicks.
 
Il giornale di bordo registrò che la terra fu avvistata alle ore 06:00 di giovedì 19 aprile 1770; il registro di Cook utilizzava però la data nautica che, nel corso del [[XVIII secolo]], assegnava la stessa data a tutti gli eventi occorsi sulle navi inglesi da mezzogiorno al mezzogiorno successivo<ref group=N>Diversamente dalla convenzione civile e moderna che vuole che la data di ogni giorno inizi dopo la mezzanotte del giorno precedente e si concluda alla mezzanotte del giorno stesso, i turni di guardia (''dogwatch'') iniziavano a mezzogiorno e terminavano a mezzogiorno del giorno dopo.</ref><ref>{{cita web|url=http://www.history.navy.mil/trivia/trivia03.htm|titolo=Navy Traditions and Customs|editore=Naval History and Heritage|accesso=15 luglio 2014|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/19980703133043/http://www.history.navy.mil/trivia/trivia03.htm|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.friesian.com/rank.htm|titolo=Military Rank|accesso=15 luglio 2014|lingua=en}}</ref> indipendentemente da dove si trovassero, iniziando dalle ore pomeridiane e finendo con quelle antimeridiane: quella data nautica era cominciata quindi dodici ore prima dell'inizio della mezzanotte della data definita civile. Inoltre, Cook solitamente nei suoi diari non provvedeva a regolare la sua data nautica per tenere conto della circumnavigazione del globo fino a che non completava il suo viaggio di 360° rispetto alla [[longitudine]] del porto britannico in patria, che viaggiasse sia verso est sia verso ovest. Poiché aveva viaggiato a ovest nel suo primo viaggio, questa data nautica antimeridiana era la mattina di una data civile di quattordici ore precedenti rispetto al suo porto di partenza ("porto-14 h") perché non aveva tenuto conto del necessario [[Linea internazionale del cambio di data|cambio di data]]<ref group=N>Viaggiando verso ovest, bisogna rimettere all'indietro l'orologio di un'ora ogni volta che si è attraversato un fuso orario.</ref>, non ancora istituito per convenzione. Visto che oggi l'ora locale della costa sud-orientale dell'Australia è considerata dieci ore avanti rispetto a quella della Gran Bretagna, tale data viene ora indicata come venerdì 20 aprile<ref>{{cita pubblicazione|autore=Arthur R. Hinks|titolo=Nautical time and civil date|rivista=The Geographical Journal|volume=86|numero=2|data=agosto 1935|pp=153-157|lingua=en|url=https://www.jstor.org/discover/10.2307/1786590?uid=3737528&uid=2129&uid=2&uid=70&uid=4&sid=21104334614787}}</ref>.
=== Botany Bay ===
[[File:Emanuel Phillips Fox Captain Cook Botany Bay.jpg|thumb|left|[[E. Phillips Fox]], ''Sbarco del Capitano Cook a Botany Bay, 1770'' - 1902]]
La Endeavour proseguì verso Nord lungo la costa mantenendo sempre la terraferma in vista, con Cook che ne disegnava il profilo e nominava i punti di riferimento a terra man mano che li oltrepassavano. Poco più di una settimana dopo si imbatterono in un'ampia ma poco profonda insenatura e, una volta entrati, ormeggiarono di fronte a un basso promontorio preceduto da dune di sabbia. James Cook e l'equipaggio fecero il loro primo sbarco sul continente, in un luogo oggi conosciuto come [[Botany Bay]], sulla [[Dune e sabbie di Cronulla, Penisola di Kurnell|Penisola di Kurnell]] e il 29 aprile ebbero contatti di una natura ostile con gli [[Aborigeni australiani|aborigeni]] [[Gweagal]]<ref>Questa data non ha bisogno di rettifiche perché lo scontro si verificò, secondo il giornale di bordo, durante il pomeriggio del 29 aprile, ma corrispondeva al pomeriggio della data civile del 28 aprile, 14 ore a Ovest del porto di partenza, che è oggi dieci ore 10 ore a est dello stesso porto, 24 ore dopo, quindi nella data civile moderna del 29 aprile</ref>. In un primo momento Cook assegnò alla baia il nome di ''Sting-Ray Harbour''<ref name="ReferenceA">{{Cita web|url= http://southseas.nla.gov.au/journals/cook/17700506.html |titolo=Cook's Journal: Daily Entries, 6 May 1770 |accesso=26 novembre 2012}}</ref> per le numerose creature che vi trovarono all'ingresso; questo poi fu cambiato in ''Botanist Bay''<ref name="ReferenceA"/> e infine in ''Botany Bay'', dopo il recupero di esemplari vegetali unici e sconosciuti recuperati dai botanici Joseph Banks, Daniel Solander e Herman Spöring.
 
La zona di questo avvistamento è generalmente reputata essere un punto a metà strada tra le odierne città di [[Orbost (Victoria)|Orbost]] e [[Mallacoota (Victoria)|Mallacoota]] sulla costa sud-orientale dello Stato di [[Victoria (Australia)|Victoria]]. Un rilievo svolto nel 1843 ignorò o comunque trascurò la precedente denominazione data da Cook al punto, dandogli il nome di Cape Everard. In occasione del 200º anniversario dell'avvistamento, il nome fu cambiato ufficialmente e ritornò a essere Point Hicks, come già riportato sulla lapide eretta dal governo dello Stato di Victoria nel 1924<ref>{{cita pubblicazione|url=https://www.nla.gov.au/nla.news-article2063346 |titolo=COOK'S VOYAGE.|giornale=The Argus (Australia)|The Argus (Melbourne, Vic. : 1848 - 1957)|città=Melbourne, Victoria |data=6 novembre 1924|accesso=16 luglio 2014|p=17|editore=National Library of Australia}}</ref>.
[[File:Kurnell Cook Landing Plaque.JPG|thumb|upright|Targa commemorativa dello sbarco del Capitano Cook a [[Kurnell, Nuovo Galles del Sud]]]]
Questo primo sito di approdo fu più tardi caldeggiato (in particolare da Joseph Banks) come un candidato adatto per introdurvi un primo insediamento e un avamposto coloniale britannico. Tuttavia, quando quasi 18 anni dopo, nei primi mesi del 1788, il capitano [[Arthur Phillip]] e la [[Prima Flotta]] arrivarono per stabilire un avamposto e una [[colonia penale]], constatarono che la baia e la terraferma che la circondava non erano all'altezza del quadro promettente che era stato dipinto da Cook. Phillip diede perciò l'ordine di trasferirsi in un porto a pochi chilometri più a Nord, che Cook aveva chiamato [[Port Jackson]], ma che non aveva ulteriormente esplorato. Fu in questo porto, in un luogo che Phillip chiamò [[Sydney Cove]], che fu stabilito l'insediamento di [[Sydney]]. L'insediamento fu ancora per qualche tempo denominato in maniera generica Botany Bay. I membri scientifici della spedizione avviarono quindi la prima documentazione scientifica europea della [[fauna australiana|fauna]] e della [[flora australiana]].
 
==== Lo stretto di Bass ====
Al primo sbarco di Cook è legato anche il primo contatto degli europei con gli aborigeni australiani. Appena le scialuppe entrarono nella baia, notarono aborigeni su entrambi i promontori. Verso le 02:00 del pomeriggio gettarono l'ancora nei pressi di un gruppo di sei-otto capanne. Due aborigeni, un giovane e un uomo più anziano, si avvicinarono alle barche brandendo minacciosamente le loro lance e ignorando i doni di Cook. Questi li fece respingere a colpi di moschetto ferendo l'uomo più anziano. Fuggiti, tornarono con altri compagni e ne nacque una scaramuccia tra colpi di moschetto e tiri di lance<ref name="Lonely">[http://books.google.it/books?id=aPx4pNyn2uYC&pg=PA1170&lpg=PA1170&dq=Cook+aborigeni+botany+bay&source=bl&ots=RF2YoI83OU&sig=S9s8spXuDEPatnysGknGx1xlKEU&hl=it&sa=X&ei=6VZ6U-reDIz20gXTyYGYDQ&ved=0CEoQ6AEwBA#v=onepage&q=Cook%20aborigeni%20botany%20bay&f=false Autori Vari, ''Australia", The Lonely Planet, pag. 1170, EDT srl, 2012]</ref>. Gli adulti infine si ritirarono, ma Cook trovò diversi bambini aborigeni nelle capanne e lasciò loro alcune perline come un gesto di amicizia. Annotò più tardi nel suo diario: «I fili di perline regalati ieri sera ai bambini li abbiamo trovati per terra, i nativi devono aver avuto paura di prenderli». Paura o piuttosto comprensibile diffidenza verso stranieri con volti, abiti e armi mai visti prima. Le pratiche del commercio degli aborigeni erano basate sul dono e su relazioni di fiducia e molto probabilmente i fili di perline vennero abbandonati perché gli aborigeni non volevano compromettersi né avere obblighi di alcuna natura con gli sconosciuti e apparentemente ostili uomini bianchi<ref>[https://www.swissglobal-am.it/it/Homepage-Italy/News-Archive/2014/20140224-Storia-di-un-incontro ''Storia di un incontro'']</ref>.
Prima di lasciare l'Inghilterra, Cook aveva studiato le vecchie mappe olandesi ed era abbastanza sicuro che Abel Tasman avesse già scoperto nel 1642 che la terra di Van Diemen fosse un'isola separata dalla terraferma continentale da quello che oggi è noto come [[stretto di Bass]]. Secondo studi del [[XX secolo]] Cook, idrografo pieno di talento e diligente, probabilmente ipotizzò rapidamente la probabilità che ci fosse uno stretto. Ancora una volta però, Cook dovette ricordare le abituali istruzioni verbali ricevute dall'Ammiragliato per nascondere scoperte strategicamente importanti che avrebbero potuto diventare rischiose per la sicurezza, come quelle di isole in mare aperto dalle quali sarebbero potute partire operazioni organizzate da una potenza ostile<ref name="whitehall">{{cita web|url=https://www.captaincooksociety.com/home/detail/whitehall-s-secrets-and-captain-cook|sito=captaincooksociety.com|titolo=Whitehall’s Secrets and Captain Cook|autore=Margaret Cameron-Ash|data=2014|accesso=24 febbraio 2019}}</ref>.
 
Di conseguenza, come già avvenuto dopo la probabile identificazione dello stretto di Foveaux, nel suo diario il capitano camuffò la sua scoperta con una sorta di indovinello<ref>{{cita libro |cognome=Beaglehole |nome=J.C. |titolo=Journals vol.I |data=1968 |editore=Hakluyt Society |città=Cambridge |isbn=0-85115-744-0 |p=299|lingua=en}}</ref> e sulle sue carte disegnò una cortina dissimulando il canale disegnando una falsa linea di costa fino a un probabilmente inventato Point Hicks<ref>{{cita libro |cognome=Cameron-Ash |nome=M. |titolo=Lying for the Admiralty |data=2018 |editore=Rosenberg |città=Sydney |isbn=978-0-648-04396-6 |pp=148-154|lingua= inglese}}</ref>. Lo stratagemma di Cook funzionò tanto che l'insularità della Tasmania fu dissimulata per altri tre decenni<ref name="whitehall"/>.
=== [[Endeavour river]] ===
[[File:StateLibQld 1 184663 Endeavour (ship).jpg|thumb|L'Endeavour arenata a seguito della collisione con la Grande Barriera Corallina, disegno di [[Sydney Parkinson]].]]
Cook proseguì verso nord continuando a tracciare grafici lungo la costa. Si fermò a ''Bustard Head'' il 24 maggio 1770. Cook, Banks e altri sbarcarono. L'11 giugno 1770 si verificò un incidente e la Endeavour si arenò su un banco della [[Grande Barriera Corallina]]. La nave rimase gravemente danneggiata e il suo viaggio subì un ritardo di quasi sette settimane mentre venivano effettuate le riparazioni sulla spiaggia (vicino a quelle che sono oggi le banchine della moderna [[Cooktown]], alla foce dell'[[Endeavour river]]). Mentre si trovavano lì, Joseph Banks, Herman Spöring e Daniel Solander fecero le loro prime importanti raccolte di flora australiana. Nel frattempo gli incontri dell'equipaggio con gli aborigeni locali si mantenevano di natura principalmente pacifica; grazie ai contatti con il gruppo qui incontrato il nome ''[[canguro|kangaroo]]'' entrò ufficialmente nella lingua inglese: proveniva dalla parola in linguaggio locale [[Guugu Yimidhirr (linguaggio)|Guugu Yimidhirr]] ''gangurru'' (pronunciata {{IPA|ɡ̊aŋuru|}})<ref>{{harvnb|Robson |2004|p=81}}</ref> per una varietà di [[Macropus giganteus|canguro grigio]]. La diffusa credenza che ''kangaroo'' significasse "non capisco", risposta nella [[Lingue australiane aborigene|lingua aborigena]] a una domanda posta in inglese, è soltanto una leggenda<ref>{{en}} {{cita web|url=http://www.word-detective.com/110999.html#kangaroo|titolo=Believe it or nuts. (Articoli dell'11/09/99)|autore=[[Word Detective]]|accesso=29 luglio 2011}}</ref><ref>[http://iberianature.com/britainnature/miscellaneous/etymology-of-mammal-names-in-english/ ''Etymology of mammal names in English'']</ref>.
 
==== PossessionBotany IslandBay ====
[[File:Emanuel Phillips Fox painting – Landing of Lieutenant James Cook at Botany Bay, 1770.jpg|miniatura|sinistra|Quadro del 1902 di [[Emanuel Phillips Fox]], ''Sbarco del Capitano Cook a Botany Bay, 1770'']]
[[File:Captain Cook at Possession Island.jpg|thumb|Il Capitano Cook a Possession Island]]
Una volta che le riparazioni furono complete il viaggio proseguì passando per il punto più settentrionale della [[Penisola di Capo York]] e quindi navigando attraverso lo [[stretto di Torres]] tra Australia e [[Nuova Guinea]], in precedenza navigato da [[Luis Vaez de Torres]] nel 1606. Dopo aver doppiato il Capo, il 22 agosto Cook sbarcò su un isolotto montuoso, [[Possession Island]], dove innalzò la [[Union Jack]] e rivendicò tutta la costa che aveva appena esplorato (in seguito denominata [[Nuovo Galles del Sud]]) per la Corona britannica e re Giorgio III<ref name="Lonely"/>. Egli scrisse sul suo diario:
 
La ''Endeavour'' proseguì verso nord lungo la costa mantenendo sempre la terraferma in vista, permettendo a Cook di disegnarne il profilo e nominarne i punti di riferimento a terra man mano che venivano oltrepassati<ref name="Wharton">{{cita libro|titolo=Captain Cook's Journal During His First Voyage Round the World Made in H. M. Bark "Endeavour", 1768-71|autore=James Cook|curatore=Wharton, W. J. L, [[Progetto Gutenberg]]|data =1º maggio 2005|url=https://www.gutenberg.org/files/8106/8106-h/8106-h.htm|lingua=en}}</ref><ref name="Globe Trekker">{{cita libro|url=http://books.google.it/books?id=i1Hs9YaoQSsC&dq=Endeavour+continued+northwards+along+the+coastline,+keeping+the+land+in+sight+with+Cook+charting+and+naming+landmarks+as+he+went.&hl=it&source=gbs_navlinks_s|autore=Lee Morton|titolo=Globe Trekker|p=212|editore=Troubador Publishing Ltd|anno=2006|isbn=978-1-905237-58-6}}</ref>.
{{quote|Nonostante in nome di Sua Maestà io avessi già preso possesso di vari luoghi su questo tratto di costa, ora ancora una volta issai i Colori inglesi e in nome di Sua Maestà Re Giorgio III presi possesso di tutta la costa orientale (...) col nome di [[New South Wales]], insieme a tutte le baie, i fiumi, gli approdi e le isole situate su detta costa, dopo ciò abbiamo sparammo tre raffiche di armi di piccolo calibro, a cui risposero dalla nave con lo stesso numero.|James Cook|Notwithstand[ing] I had in the Name of His Majesty taken possession of several places upon this coast, I now once more hoisted English Coulers and in the Name of His Majesty King George the Third took possession of the whole Eastern Coast (...) by the name [[New South Wales]], together with all the Bays, Harbours Rivers and Islands situate upon the said coast, after which we fired three Volleys of small Arms which were Answered by the like number from the Ship|lingua=en}}
 
Il 23 aprile la spedizione riportò la prima osservazione registrata degli [[aborigeni australiani]] a [[Brush Island]], vicino a [[Bawley Point]] (oggi nel [[Nuovo Galles del Sud]]) e Cook annotò nel suo diario:
Superando lo Stretto di Torres dopo Cape York, Cook mise fine a tutte le congetture che volevano che la Nuova Olanda la Nuova Guinea facessero parte della stessa massa di terra<ref name="three">G. Williams (2002){{full|date=October 2013}}</ref>.
{{citazione|...E sono arrivato così vicino alla riva da distinguere diverse persone sulla spiaggia del mare che appaiono essere di un colore molto scuro o nero, ma se questo sia il vero colore della loro pelle o dei vestiti che indossano non so.|James Cook|…and were so near the Shore as to distinguish several people upon the Sea beach they appear'd to be of a very dark or black Colour but whether this was the real colour of their skins or the C[l]othes they might have on I know not<ref name="Cook's Journal, 22 aprile 1770">{{Cita web|url=http://southseas.nla.gov.au/journals/cook/17700422.html|titolo=Cook's Journal: Daily Entries, 22 Aprile 1770|accesso=2 agosto 2014|lingua=en}}</ref>.|lingua=en}}
[[File:Kurnell Cook Landing Plaque.JPG|miniatura|upright|Targa commemorativa dello sbarco di Cook a Kurnell, Nuovo Galles del Sud]]
 
Poco meno di una settimana dopo la ''Endeavour'' si imbatté in un'insenatura ampia ma poco profonda e, una volta entrata, si ormeggiò di fronte a un basso promontorio preceduto da dune di sabbia; James Cook e l'equipaggio fecero il loro primo sbarco sul continente in un luogo oggi conosciuto come [[Botany Bay]], sulla [[Penisola di Kurnell]], e il 29 aprile ebbero contatti di natura ostile con gli aborigeni [[Gweagal]]<ref group=N>Questa data non ha bisogno di rettifiche: lo scontro si verificò, secondo il giornale di bordo, durante il pomeriggio del 29 aprile corrispondente al pomeriggio della data civile del 28 aprile, cioè quattordici ore a ovest del porto di partenza, che è oggi dieci ore a est dello stesso porto ventiquattr'ore dopo, quindi nella data civile moderna del 29 aprile.</ref>. In un primo momento Cook assegnò alla baia il nome di ''Sting-Ray Harbour'' per le numerose [[Rajiformes|razze]] (in inglese dette ''sting ray'') che vi trovarono e pescarono in abbondanza; questo poi fu cambiato in ''Botanist Bay'' e infine in ''Botany Bay'', dopo il recupero di esemplari vegetali unici e sconosciuti recuperati dai botanici Joseph Banks, Daniel Solander e Herman Spöring<ref name="Cook's Journal, 6 maggio 1770">{{cita pubblicazione|url=http://southseas.nla.gov.au/journals/cook/17700506.html|titolo=Cook's Journal: Daily Entries|editore=Nla.gov.au|data=6 maggio 1770|lingua=en|accesso=15 luglio 2014}}</ref>.
 
Questo primo sito di approdo fu più tardi caldeggiato (in particolare da Joseph Banks) come un candidato adatto per introdurvi un primo insediamento e un avamposto coloniale britannici<ref>{{cita web|url=http://www.nationsonline.org/oneworld/History/Australia-history.htm|titolo= History of Australia|editore=Library of Congress|accesso=18 settembre 2014|lingua=en}}</ref><ref>{{cita libro|url=http://books.google.it/books?id=TfqaNllvsrUC&dq=botany+bay+settlements+banks&hl=it&source=gbs_navlinks_s|autore=AA.VV.|titolo=A Banquet of Books - Collection Highlight Series -
National Library of Australia collection highlights|editore=National Library Australia|p=10|anno=2007|isbn=978-0-642-27649-0|lingua=en}}</ref>; tuttavia quando quasi diciotto anni dopo, nei primi mesi del 1788, il capitano [[Arthur Phillip]] e la [[Prima Flotta]] arrivarono per stabilire un avamposto e una [[colonia penale]], constatarono che la baia e la terraferma che la circondava non erano all'altezza del quadro promettente che era stato dipinto da Cook. Phillip diede perciò l'ordine di trasferirsi in un porto a pochi chilometri più a nord, che Cook aveva chiamato [[Port Jackson]] senza esplorarlo: fu in questo porto, in un luogo che il capitano Phillip chiamò [[Sydney Cove]], che fu stabilito l'insediamento di [[Sydney]], che ancora per qualche tempo fu denominato in maniera generica Botany Bay. I membri scientifici della spedizione avviarono quindi la prima documentazione scientifica europea della [[Fauna australiana|fauna]] e della [[flora australiana]]<ref>{{cita pubblicazione|url=https://www.gutenberg.org/ebooks/15100|titolo=The Voyage Of Governor Phillip To Botany Bay With An Account Of The Establishment Of The Colonies Of Port Jackson And Norfolk Island (1789), capitolo VI|editore=John Stockdale, Piccadilly|data=1789|lingua=en|accesso=17 luglio 2014}}</ref>.
 
[[File:Indig2.jpg|miniatura|sinistra|Il primo contatto con gli indigeni [[Gweagal]]]]
 
Il primo sbarco di Cook, avvenuto entrando nella baia con le scialuppe, costituì il primo contatto ravvicinato degli europei con gli aborigeni australiani, che si trovavano su entrambi i promontori e furono da lui descritti "di media statura, asciutti, con la pelle color del legno o cioccolato"<ref>{{cita web|url=http://southseas.nla.gov.au/journals/cook_remarks/083.html|titolo=Cook's Descriptions of Places - New Holland (continued)|editore=Nla.gov.au|lingua=en|accesso=15 luglio 2014}}</ref>. Verso le 14:00 gettarono l'ancora nei pressi di un gruppo di sei-otto capanne: due aborigeni, un giovane e un uomo più anziano, si avvicinarono alle barche brandendo minacciosamente le loro lance e ignorando i doni di Cook. Egli ordinò infine di respingerli a colpi di [[moschetto]] che ferirono l'uomo più anziano; i due tornarono poco dopo con altri compagni e ne nacque una scaramuccia a colpi di moschetto e tiri di lance<ref name="Lonely">{{cita libro|url=http://books.google.it/books?id=aPx4pNyn2uYC&pg=PA1170&lpg=PA1170&dq=Cook+aborigeni+botany+bay&source=bl&ots=RF2YoI83OU&sig=S9s8spXuDEPatnysGknGx1xlKEU&hl=it&sa=X&ei=6VZ6U-reDIz20gXTyYGYDQ&ved=0CEoQ6AEwBA#v=onepage&q=Cook%20aborigeni%20botany%20bay&f=false|autore=AA. VV.|titolo=Australia|serie=The Lonely Planet|p=1170|editore=EDT srl|anno=2012|isbn=978-88-6040-966-9}}</ref>. Gli adulti infine si ritirarono, ma Cook trovò diversi bambini aborigeni nelle capanne e lasciò loro alcune perline come gesto di amicizia. Annotò più tardi nel suo diario: «I fili di perline regalati ieri sera ai bambini li abbiamo trovati per terra, i nativi devono aver avuto paura di prenderli» (diario di bordo - 29 aprile 1770)<ref>{{cita libro|url=http://gutenberg.net.au/ausdisc/ausdisc1-12.html|autore=James Cook|titolo=Captain Cook's Journal During the First Voyage Round the World|capitolo=XII, COOK'S DISCOVERY OF EASTERN AUSTRALIA|città=Londra|anno=1893|lingua=en|accesso=18 luglio 2014|dataarchivio=19 ottobre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131019173528/http://gutenberg.net.au/ausdisc/ausdisc1-12.html|urlmorto=sì}}</ref>, un comportamento forse dettato da paura o diffidenza verso stranieri con volti, abiti e armi mai visti prima. Le pratiche del commercio degli aborigeni erano basate sul dono e su relazioni di fiducia: molto probabilmente i fili di perline vennero rifiutati perché gli aborigeni non volevano compromettersi né avere obblighi di alcuna natura con gli sconosciuti e apparentemente ostili uomini bianchi<ref>{{cita web|url=https://www.swissglobal-am.it/it/Homepage-Italy/News-Archive/2014/20140224-Storia-di-un-incontro|titolo=Storia di un incontro|data=24 febbraio 2014|accesso=15 luglio 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141023231345/https://www.swissglobal-am.it/it/Homepage-Italy/News-Archive/2014/20140224-Storia-di-un-incontro}}</ref>.
 
Il giorno successivo Cook affidò a Hickes il comando delle squadre a riva, con la responsabilità di raccogliere acqua e legna per rifornire la nave<ref name="beaglehole306">{{Cita|Beaglehole 1968|p. 306}}.</ref>. Con questo incarico Hickes ebbe il primo contatto prolungato e più o meno pacifico della spedizione con gli aborigeni, quando più di una dozzina di questi si raccolsero sulla spiaggia a osservare i suoi uomini mentre facevano rifornimento di acqua. Cook rilevò nel suo diario che "il signor Hickes ha fatto tutto quanto in suo potere per invogliarli ad avvicinarsi a lui, offrendo loro regali e ospitalità, ma senza alcun esito, tutto quello che sembravano volere era che noi ce ne andassimo"<ref name="beaglehole306"/>. Tuttavia Hickes insistette, interagendo abbastanza nei giorni successivi da riuscire a interpretare qualche parola della lingua indigena{{#tag:ref|In una nota del 2 maggio 1770, [[Isaac Smith (ufficiale della Royal Navy)|Isaac Smith]], ''able seaman'' (nella Royal Navy del XVIII secolo era riferito a un marinaio con almeno due anni di esperienza in mare) a bordo della ''Endeavour'', registrò che Hickes gli aveva dato le seguenti traduzioni del linguaggio indigeno: ''boorwee'' che significava "tre" ; ''warregal'' che significava "cane"; ''mareeyang'' che significava "uccello di grandi dimensioni"; ''mayanga'' che significava "volare"; ''gong'' che significava "sole"; ''eednarda'' che significava "luna"; ''padoo'' che significava "acqua"; ''bemall'' che significava "terra"; ''gooiyong'' che significava "fuoco".<ref>{{cita pubblicazione|cognome=Smith|nome=Keith Vincent|titolo=1770: The Endeavour Lists: Forgotten Words from Botany Bay|pubblicazione=Australian Quarterly|volume=75| numero = 1|pp=32–37, 40|editore=Australian Institute of Policy and Science|data Gennaio 2003|url=https://www.jstor.org/stable/20638152| accesso=6 settembre 2014|lingua=en}}</ref>|group=N}}.
 
==== Endeavour river ====
[[File:StateLibQld 1 184663 Endeavour (ship).jpg|miniatura|L{{'}}''Endeavour'' arenata a seguito della collisione con la Grande barriera corallina, disegno di [[Sydney Parkinson]]]]
[[File:'The Kongouro from New Holland' (Kangaroo) RMG L6685-001.tiff|miniatura|left|''[[Canguro (dipinto)|Canguro]]'', dipinto di [[George Stubbs]] del 1772 su commissione di [[Joseph Banks]]]]
 
Cook proseguì verso nord continuando a tracciare grafici lungo la costa. Si fermò a ''Bustard Head'' il 24 maggio 1770 dove con Banks e altri prese terra. L'11 giugno 1770 si verificò un incidente e la ''Endeavour'' si arenò su un banco della [[Grande barriera corallina]]<ref>{{Cita|Beaglehole 1968|pp. 343-345}}.</ref>: la nave rimase gravemente danneggiata e il suo viaggio subì un ritardo di quasi sette settimane mentre venivano effettuate le riparazioni sulla spiaggia vicino a quelle che sono oggi le banchine della moderna [[Cooktown]], alla foce di un ampio corso d'acqua che Cook chiamò [[Endeavour River]]<ref>{{Cita news |titolo=Shipping |pubblicazione=The Brisbane Courier |p=2 |editore=Brisbane Newspaper Company Ltd |data=13 ottobre 1873 |url=http://ndpbeta.nla.gov.au/ndp/del/article/1329404?searchTerm=James+Cook |accesso=27 agosto 2008 |urlmorto=sì }}</ref>. Mentre si trovavano lì, Joseph Banks, Herman Spöring e Daniel Solander fecero le loro prime importanti raccolte di flora australiana. Nel frattempo gli incontri dell'equipaggio con gli aborigeni locali si mantenevano di natura principalmente pacifica; grazie ai contatti con il gruppo qui incontrato il nome ''[[Macropodidae|kangaroo]]'' entrò ufficialmente nella lingua inglese: proveniva dalla parola in linguaggio locale [[Guugu Yimidhirr (linguaggio)|Guugu Yimidhirr]] ''gangurru'' (pronunciata {{IPA|ɡ̊aŋuru|}})<ref>{{Cita|Robson 2004|p. 81}}.</ref> per una varietà di [[Macropus giganteus|canguro grigio]]. La diffusa credenza che ''kangaroo'' significasse "non capisco", risposta nella [[Lingue australiane aborigene|lingua aborigena]] a una domanda posta in inglese, è soltanto una leggenda<ref>{{cita web|url=http://www.word-detective.com/110999.html#kangaroo|titolo=Believe it or nuts.|data=11 settembre 1999|accesso=15 luglio 2014|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=http://iberianature.com/britainnature/miscellaneous/etymology-of-mammal-names-in-english/|titolo=Etymology of mammal names in English|accesso=15 luglio 2014|lingua=en}}</ref>. Nell'occasione John Gore divenne famoso come la prima persona a uccidere un canguro con un'arma da fuoco (pare per la ricerca scientifica), come registrato da Sir Joseph Banks sul giornale della ''Endeavour'' il 14 luglio 1770<ref>Cook's Log, pagina 1190, vol. 18, no. 3 (1995)</ref>.
 
==== Possession Island ====
Una volta che le riparazioni furono completate, il 5 agosto il viaggio proseguì passando per il punto più settentrionale della [[Penisola di Capo York]] e quindi navigando attraverso lo [[stretto di Torres]] tra Australia e [[Nuova Guinea]], percorso da [[Luis Váez de Torres]] nel 1606. Dopo aver doppiato il capo, il 22 agosto Cook sbarcò su un isolotto montuoso, [[Possession Island]], dove innalzò la [[bandiera del Regno Unito]] e rivendicò tutta la costa che aveva appena esplorato (in seguito denominata Nuovo Galles del Sud) per la Corona britannica e re Giorgio III<ref name="Lonely"/>. Egli scrisse sul suo diario:
 
[[File:Captain Cook at Possession Island.jpg|miniatura|James Cook rivendica Possession Island]]
 
{{Citazione|Nonostante in nome di Sua Maestà io avessi già preso possesso di vari luoghi su questo tratto di costa, ora ancora una volta issai i Colori inglesi e in nome di Sua Maestà Re Giorgio III presi possesso di tutta la costa orientale […] col nome di [[Nuovo Galles del Sud]], insieme a tutte le baie, i fiumi, gli approdi e le isole situate su detta costa, dopo ciò sparammo tre raffiche di armi di piccolo calibro, a cui risposero dalla nave con lo stesso numero.|James Cook|Notwithstand[ing] I had in the Name of His Majesty taken possession of several places upon this coast, I now once more hoisted English Coulers and in the Name of His Majesty King George the Third took possession of the whole Eastern Coast […] by the name [[Nuovo Galles del Sud|New South Wales]], together with all the Bays, Harbours Rivers and Islands situate upon the said coast, after which we fired three Volleys of small Arms which were Answered by the like number from the Ship.|lingua=en}}
 
Superando lo stretto di Torres dopo Capo York, Cook mise fine a tutte le congetture che volevano che la Nuova Olanda e la Nuova Guinea facessero parte della stessa massa di terra<ref>{{cita|Williams 2004|p. 252}}.</ref><ref name="Cook's Journal, 24 agosto 1770">{{Cita web|url=http://southseas.nla.gov.au/journals/cook/17700823.html|titolo=Cook's Journal: Daily Entries, 24 agosto 1770|accesso=2 ottobre 2014|lingua=en}}</ref>.
 
=== Prevenzione dello scorbuto ===
A quel punto del viaggio, Cook non aveva perso un solo uomo per [[scorbuto]]<ref name="Cook's Journal, 15 ottobre 1770">{{Cita web|url=http://southseas.nla.gov.au/journals/cook/17701015.html#4026|titolo=Cook's Journal: Daily Entries, 15 ottobre 1770|accesso=18 settembre 2014|lingua=en}}</ref>, una malattia causata dalla mancanzacarenza di acido ascorbico, la ([[vitamina C]],) dallanella dieta alimentare dei marinai imbarcati e uno dei flagelli capaci, anche nel XVIII secolo, di sterminare in pochi giorni interi equipaggi impegnati in spedizioni e viaggi di lungo corso.: Aderendoaderendo alla politica della Royal Navy introdotta nel 1747, Cook convinse i suoi uomini a integrare la loro dieta con alimenti come [[agrumi]] e [[crauti]]. A quel tempo era noto che una dieta ''"povera''" causasseprovocasse lo scorbuto, ma naturalmente la causa scatenante non era ancora stata individuata né scoperta. James Cook insi manierabasò empirica,sulle basandosiproprie soloesperienze sullee suefu esperienze,in avevagrado però giàdi focalizzatofocalizzare i pericoli principali, prevenendoli, pur non essendo specificatamente consapevole che una carenza di vitamina C fosse la semplice causa della malattia<ref>[{{cita web|url=http://guide.supereva.it/letteratura_fantasy_e_fantascienza/interventi/2006/08/265167.shtml |autore=Sabina Marchesi, ''|titolo=James Cook alla scoperta della Terra Australe|accesso=15 luglio 2014|dataarchivio=6 ottobre 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20221006150645/http://guide.supereva.it/letteratura_fantasy_e_fantascienza/interventi/2006/08/265167.shtml|urlmorto=sì}}</ref>. Doveva però molto probabilmente essere a conoscenza degli studi di [[James Lind]], in particolare '']A treatise of the scurvy'' del 1753, che lo studioso scozzese sebbene quasi ignorato aveva già sottoposto all'Ammiragliato<ref>{{cita libro|autore=Roddis Louis H.|titolo=James Lind Founder of Nautical Medicine|città=London|editore=WM. Heinemann, Medical Books LTD|anno=1951|p=80|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.jameslindlibrary.org/illustrating/articles/james-lind-and-scurvy-1747-to-1795|titolo=James Lind and scurvy: 1747 to 1795|autore=Ulrich Tröhler|editore=Università di Berna|anno=2000|accesso=17 settembre 2014|lingua=en}}</ref>.
 
[[File:James Cook Endeavour Journal 495b.jpg|miniatura|Una pagina del giornale di bordo redatto dal capitano Cook]]
I marinai del tempo erano notoriamente conservatori contro ogni innovazione e, in un primo momento, gli uomini si rifiutarono di mangiare i crauti. Cook utilizzò un « metodo che mai una volta sapevo avesse fallito con i marinai »<ref name="Beaglehole74">{{harvnb|Beaglehole|1968|p=74}}</ref>. Ordinò che i crauti fossero serviti a se stesso e agli ufficiali, e lasciò all'equipaggio la scelta di mangiarli o meno. Entro una settimana vedere i loro superiori dare un così grande valore a questo consumo fece diventare la domanda così alta che si dovette istituire un razionamento<ref name="Beaglehole74"/>. In altri casi, tuttavia , Cook fu costretto a ricorrere alla tradizionale e dura disciplina navale: « Puniti i marinai Henry Stephens, Seaman, e Thomas Dunster, con dodici frustate ciascuno per aver rifiutato di prendere la loro razione di carne bovina fresca »<ref>Wilcox, Ten Who Dared at 97 (Boston: Little, Brown & Co. 1977)</ref>.
 
I marinai del tempo erano notoriamente refrattari a ogni innovazione e, in un primo momento, gli uomini si rifiutarono di mangiare i crauti. Cook utilizzò un «metodo che mai una volta sapevo avesse fallito con i marinai»: ordinò che i crauti fossero serviti a sé stesso e agli ufficiali lasciando all'equipaggio la scelta di mangiarli o meno; entro una settimana gli uomini, vedendo i loro superiori dare un così grande valore a questo cibo, fecero pervenire una domanda tanto alta che si dovette istituire un razionamento<ref>{{Cita|Beaglehole 1968|p. 74}}.</ref>. In altri casi, tuttavia, Cook fu costretto a ricorrere alla tradizionale e dura disciplina navale: «Puniti i marinai Henry Stephens e Thomas Dunster con dodici frustate ciascuno per aver rifiutato di prendere la loro razione di carne bovina fresca»<ref>{{cita libro|autore=Desmond Wilcox|titolo=Ten Who Dared|editore=Little, Brown|città=Boston|anno=1975|isbn=0-913948-09-8|lingua=en}}</ref>. L'approccio generale di Cook era essenzialmente empirico e favoriva la più ampia dieta che le circostanze permettessero e la raccolta di quelle verdure che potevano essere recuperate a ogni sbarco<ref>{{cita pubblicazione|autore=Egon H. Kodicek|titolo=Captain Cook and scurvy|editore=University of Cambridge and Medical Research Council|pp=46-49}}</ref>. Tutti a bordo mangiavano lo stesso cibo e Cook s'impegnò sempre a suddividere equamente qualsiasi alimento, raccomandando inoltre questa pratica a ogni altro comandante (diario di bordo, 4 agosto, 1770<ref name="Cook's Journal, 4 agosto 1770">{{Cita web|url=http://southseas.nla.gov.au/journals/cook/17700804.html|titolo=Cook's Journal: Daily Entries, 4 agosto 1770|accesso=17 settembre 2014|lingua=en}}</ref>).
L'approccio generale di Cook era essenzialmente empirico e favoriva la più ampia dieta che le circostanze permettessero e la raccolta di quelle verdure che potevano essere raccolte a ogni sbarco. Tutti a bordo mangiavano lo stesso cibo, con Cook in particolare impegnato a suddividere equamente qualsiasi cosa fosse possibile (e anzi raccomandando questa pratica a qualsiasi altro comandante - diario di bordo, 4 agosto, 1770) .
 
DueSi verificarono solo due casi di scorbuto siche verificarono in seguito a bordo,colpirono l'astronomo Charles Green e il tahitiano navigatore Tupaiatahitiano ne furono affettiTupaia, ma Cook fu in grado di registrare con orgoglio che al raggiungimentomomento didell'approdo a [[Giacarta|Batavia]], sull'isola di [[Giava]], non aveva « un solo uomo sulla lista dei malati » (diario di bordo, 15 ottobre 1770), a differenza di tantitante viaggialtre navi che normalmente raggiungevano quel porto con gran parte dell'equipaggio sofferentedebilitato perdallo scorbuto<ref>{{cita|Wharton 2014|p. malattiaxxi-xxii-xxiii-xxiv}}.</ref>.
 
== Il viaggio di ritorno ==
[[File:Track of Endeavour.jpg|thumbminiatura|Rotta della ''Endeavour'' dallo stretto di Torres a JavaGiava, agosto e settembre 1770]]
L'Endeavour si diresse poi all'isola di [[Savu]], soggiornandovi per tre giorni prima di proseguire per Batavia, capitale della [[Indie Orientali Olandesi]], per essere messa in riparazione. Batavia era nota per le sue epidemie di [[malaria]] e, prima del loro ritorno a casa nel 1771, molti uomini dell'equipaggio di Cook soccombettero alla malattia e ad altri disturbi come la [[dissenteria]], tra cui il tahitiano Tupaia, il segretario finlandese e collega scienziato di Banks, Herman Spöring, l'astronomo Charles Green e l'illustratore [[Sydney Parkinson]]. Per onorare Herman Spöring e il lavoro da questi svolto durante il viaggio, Cook denominò [[Pourewa Island|Spöring Island]] un isolotto al largo della costa della Nuova Zelanda .
 
L{{'}}''Endeavour'' si diresse poi all'isola di [[Savu]], dove fece tappa per tre giorni. Durante la fermata, il capitano Cook confiscò i libri, i giornali e i diari di bordo per mantenere segreti i viaggi e le scoperte della ''Endeavour''; a tale scopo ordinò a tutti di tacere a proposito delle esplorazioni fatte<ref>{{Cita|Beaglehole 1968|p. 426}}.</ref>. Il 10 ottobre la nave raggiunse Batavia, capitale della [[Indie orientali olandesi]], per essere messa in riparazione. La città era nota per le sue pessime condizioni igieniche e aveva fama di ricettacolo di epidemie: prima del loro ritorno a casa nel 1771, molti uomini dell'equipaggio perirono per malattia, [[malaria]] e [[dissenteria]]{{#tag:ref|Alcuni uomini dell'equipaggio contrassero una non meglio specificata infezione polmonare<ref name="Beaglehole441">{{Cita|Beaglehole 1968|p. 441}}.</ref>. Cook annotò che epidemie di vario genere erano scoppiate a bordo di ogni nave ormeggiata a Batavia e che «sembra un anno di Generale <!-- maiuscolo nel testo originale -->malattia in molte parti dell'India» e in Inghilterra.<ref name="Beaglehole441"/><ref>{{Cita|Beaglehole 1968|pp. 458-459}}.</ref>|group=N}}, tra cui il tahitiano Tupaia, il segretario finlandese Herman Spöring, l'astronomo Charles Green e l'illustratore [[Sydney Parkinson]] (diari di bordo - tra il novembre 1770 e il gennaio 1771). Per onorare Herman Spöring e il lavoro da questi svolto durante il viaggio, Cook denominò [[Pourewa Island|Spöring Island]] un isolotto al largo della costa della Nuova Zelanda<ref>[http://www.teara.govt.nz/en/scandinavians/1/1 Te Ara entry]</ref>. Il 26 maggio si spense anche il tenente Hicks, il secondo di Cook<ref>{{Cita|Beaglehole 1968|p. 591}}.</ref>: nel suo diario il capitano riporta che il giovane era probabilmente già malato alla partenza dall'Inghilterra<ref>{{Cita|Beaglehole 1968|p. 471}}.</ref><ref group=N>Cook parla di ''consunzione'': nel XVIII e XIX secolo era una maniera generica per riferirsi solitamente alla [[tubercolosi]].</ref>.
Cook doppiò quindi il Capo di Buona Speranza e si fermò a [[Sant'Elena (isola)|Sant'Elena]]. Il 10 luglio 1771 Nicholas Young, il ragazzo che per primo aveva visto la Nuova Zelanda, fu nuovamente il primo ad avvistare l'Inghilterra (in particolare la [[Penisola di Lizard]]), e la Endeavour risalì il [[Canale della Manica]], passando per [[Beachy Head]] alle 06:00 del 12 luglio; quel pomeriggio l'Endeavour gettò l'ancora ai [[Downs]], mentre Cook sbarcò a [[Deal]].
 
Cook doppiò quindi il [[capo di Buona Speranza]] e si fermò a [[Sant'Elena (isola)|Sant'Elena]]. Il 10 luglio 1771 Nicholas Young, il ragazzo che per primo aveva visto la Nuova Zelanda (diario di bordo, 11 ottobre 1769), fu nuovamente il primo ad avvistare l'Inghilterra<ref>{{cita libro|url=http://books.google.it/books?id=D213g2GcONAC&pg=PA304&lpg=PA304&dq=Nick+Young+sights+Land%27s+End&source=bl&ots=UfwmlFs_31&sig=3a5wL6C5lp6UucMqwsPL9uEX7ps&hl=it&sa=X&ei=1G3FU62jLYTB7AaAyoDIAw&ved=0CDIQ6AEwAg#v=onepage&q=Nick%20Young%20sights%20Land%27s%20End&f=false|autore=Karen Hesse|titolo=Stowaway|editore=Simon and Schuster|pp=304-305|anno=2000|isbn=978-0-689-83987-0}}</ref> (in particolare la [[Penisola di Lizard]]<ref name="Cook's Journal, 11 luglio 1771">{{Cita web|url=http://southseas.nla.gov.au/journals/cook/17710711.html|titolo=Cook's Journal: Daily Entries, 11 luglio 1771|accesso=17 settembre 2014|lingua=en}}</ref>) e la ''Endeavour'' risalì [[La Manica]], passando per [[Beachy Head]] alle 06:00 del 12 luglio; quel pomeriggio gettò l'ancora nei ''[[Downs (rada)|Downs]]'', nei pressi di [[Deal (Regno Unito)|Deal]], dove Cook sbarcò con l'intenzione di dirigersi a Londra<ref name="Cook's Journal, 11 luglio 1771"/>.
L'equipaggio superstite della Endeavor aveva circumnavigato il globo, catalogato migliaia di specie di piante, insetti e animali, incontrato nuove razze di persone, e perlustrato enormi continenti. Alla fine l'osservazione del transito di Venere, in un certo senzo "sabotata" dall'''effetto Blackdrop'' e considerata in patria un insuccesso<ref>[http://books.google.it/books?id=Y2EwAgAAQBAJ&pg=PA74&dq=The+Royal+Society+disappointed+results+transit+Venus+Cook+report&hl=it&sa=X&ei=97WUU9TCLKms0QWmqoGYCg&ved=0CCsQ6AEwAA#v=onepage&q=The%20Royal%20Society%20disappointed%20results%20transit%20Venus%20Cook%20report&f=false Martin Terry, Susan Hall, ''Cook's Endeavour Journal: The Inside Story'', pag. 74, National Library Australia, 2008]</ref>, sarebbe rimasta solo una piccolissima parte del primo viaggio di Cook e non certo la più importante. Era stata un'avventura epica.
 
L'equipaggio superstite della ''Endeavour'' aveva circumnavigato il globo, catalogato migliaia di specie di piante, insetti e animali, incontrato nuove etnie e perlustrato enormi continenti. Alla fine l'osservazione del transito di Venere, distorta dall{{'}}''effetto black drop'' e considerata in patria un insuccesso<ref>{{Cita|Terry e Hall 2008|p. 74}}.</ref><ref>{{Cita libro|titolo= The Philosophical Transactions of the Royal Society of London, from Their Commencement, in 1665, to the Year 1800: 1770-1776|anno= 1809|pp= 173-178|editore= C. and R. Baldwin|curatore= Charles Hutton|curatore2= George Shaw|curatore3= Richard Pearson|url= http://books.google.ie/books?id=ceQ_AAAAYAAJ}}</ref>{{#tag:ref|[[Nevil Maskelyne]] fu molto critico specialmente nei confronti del defunto Charles Green che pure egli stesso aveva raccomandato<ref>{{Cita libro|titolo=The Philosophical Transactions of the Royal Society of London, from Their Commencement, in 1665, to the Year 1800: 1770-1776|anno=1809|pp=173-178|editore=C. and R. Baldwin|curatore-nome1=Charles|curatore-cognome1=Hutton|curatore-nome2=George|curatore-cognome2=Shaw|curatore-nome3=Richard|curatore-cognome3=Pearson|url=http://books.google.ie/books?id=ceQ_AAAAYAAJ|citazione=Bisogna confessare che i risultati di queste osservazioni, la maggior parte delle quali sono state effettuate da Mr Green, differiscono tra loro e da quelle fatte dagli altri osservatori più di quanto dovrebbero fare, con quadranti della stessa dimensione e realizzati dallo stesso fabbricante, la causa di tutto, se non alla mancanza di accuratezza e di capacità di esprimersi dell'osservatore non so a cosa ascrivere. (N. Maskelyne)}}</ref>|group=N}}, sarebbe rimasta solo una piccolissima parte del primo viaggio di Cook e non certo la più importante<!-- Secondo me non occorre citazione: è una semplice deduzione dai diari e di quello che la storia riconosce a Cook - [[Utente:Pulciazzo|Pulciazzo]] -->. Era stata un'avventura epica<ref>{{cita web|url=http://www.australianuniversities.com.au/info/23/jcu/|titolo=James Cook University|sito=AustralianUniversities.com.au|lingua=en|accesso=18 settembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141007143506/http://www.australianuniversities.com.au/info/23/jcu/|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.historytoday.com/denis-judd/endeavour-story-captain-cook%E2%80%99s-first-great-epic-voyage|autore=Peter Aughton|titolo=Endeavour: The Story of Captain Cook’s First Great Epic Voyage|editore=History today|anno=1999|accesso=18 settembre 2014|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141017172648/http://www.historytoday.com/denis-judd/endeavour-story-captain-cook%E2%80%99s-first-great-epic-voyage}}</ref>.
 
== La pubblicazione dei giornali di bordo ==
[[File:JohnHawkesworth.png|thumbminiatura|left|200pxsinistra|Il saggista inglese John Hawkesworth]]
Al loro ritorno i diari di Cook, insieme a quelli di Banks, furono consegnati all'Ammiragliato per essere pubblicati. Lord Sandwich ingaggiò per £6.000 [[John Hawkesworth (saggista)|John Hawkesworth]], un critico letterario, saggista e direttore della rivista ''[[The Gentleman's Magazine]]'' per pubblicare un resoconto completo dell'esplorazione nel Pacifico: non solo delle imprese di Cook, ma anche di quelle di [[Samuel Wallis|Wallis]], [[John Byron|Byron]] e [[Philip Carteret|Carteret]]. Hawkesworth pubblicò i diari di Byron, Wallis e Carteret in capitoli separati nello stesso ''Volume I''. Nel ''Volume II'', invece, sovrappose e mescolò i diari di Cook e Joseph Banks con alcune sue personali suggestioni ottenendo una singola narrazione che sembrasse far parlare Cook in prima persona<ref>{{harvnb|Villiers |1967|p=151}}</ref>. Il libro apparve nel 1773 in tre volumi dal titolo completo:
 
In patria i diari di Cook e di Banks furono consegnati all'Ammiragliato per essere pubblicati. Lord Sandwich ingaggiò per 6&nbsp;000 sterline [[John Hawkesworth (saggista)|John Hawkesworth]]<ref>{{cita libro|url=http://books.google.it/books?id=UubDQShdWvYC&pg=PA162&dq=James+Cook+Hawkesworth+6000&hl=it&sa=X&ei=kFLGU6muNOjB7Abd7YH4Cg&ved=0CB8Q6AEwAA#v=onepage&q=James%20Cook%20Hawkesworth%206000&f=false|autore= N. E. Currie|titolo=Constructing Colonial Discourse: Cook at Nootka Sound, 1778 - Edizione 48 di McGill-Queen's native and northern series|pp= 162-163|editore= McGill-Queen's Press|anno= 2005|isbn= 978-0-7735-7297-3}}</ref>, un critico letterario, saggista e direttore della rivista ''[[The Gentleman's Magazine]]'', per pubblicare un resoconto completo dell'esplorazione nel Pacifico non solo delle imprese di Cook, ma anche dei viaggi intrapresi da [[Samuel Wallis]], [[John Byron]] e [[Philip Carteret]]. Hawkesworth pubblicò i diari di Byron, Wallis e Carteret in capitoli separati nello stesso ''Volume I''. Nel ''Volume II'', invece, sovrappose e mescolò i diari di Cook e Joseph Banks con alcune sue personali suggestioni ottenendo una singola narrazione che sembrava far parlare Cook in prima persona<ref>{{Cita|Villiers 1967|p. 151}}.</ref>. Il libro apparve nel 1773 in tre volumi dal titolo completo:
<blockquote>'''AN ACCOUNT OF THE VOYAGES''' ''undertaken by Order of His Present Majesty for making Discoveries in the Southern Hemisphere, and successively performed by Commodore Byron, Captain Wallis, Captain Carteret and Captain Cook, in the Dolphin, the Swallow and the Endeavour: Drawn up from the Journals which were kept by the several Commanders, and from the Papers of Joseph Banks, Esq.; by John Hawkesworth, LL.D. In three volumes. Illustrated with Cuts, and a great Variety of Charts and Maps relative to Countries now first discovered, or hitherto but imperfectly known'' - Printed for W. Strahan & T. Cadell in the Strand. London: MDCCLXXIII</blockquote>
 
{{Citazione|'''AN ACCOUNT OF THE VOYAGES''' ''undertaken by Order of His Present Majesty for making Discoveries in the Southern Hemisphere, and successively performed by Commodore Byron, Captain Wallis, Captain Carteret and Captain Cook, in the Dolphin, the Swallow and the Endeavour: Drawn up from the Journals which were kept by the several Commanders, and from the Papers of Joseph Banks, Esq.; by John Hawkesworth, LL.D. In three volumes. Illustrated with Cuts, and a great Variety of Charts and Maps relative to Countries now first discovered, or hitherto but imperfectly known'' - Printed for W. Strahan & T. Cadell in the Strand. London: MDCCLXXIII}}
Il libro fu messo in vendita il 9 giugno 1773, ma la cattiva critica diffusa dalla stampa rese la pubblicazione un disastro personale per Hawkesworth. I recensori lamentarono il fatto che il lettore non avesse modo di discernere quale parte del racconto fosse da attribuire a Cook, quale a Banks e quale a Hawkesworth, mentre altri si dissero addirittura offesi dalle descrizioni esplicite degli incontri sessuali avuti dagli esploratori con i tahitiani<ref>{{Cita web|cognome=Ravneberg|nome=Ronald L|titolo=The Hawkesworth Copy|url=http://www.captaincooksociety.com/ccsu4148.pdf|accesso=9 ottobre 2011}}</ref><ref>{{Cita libro|cognome=Salmond|nome=Anne|titolo=Aphrodite's Island: The European Discovery of Tahiti|anno=2009|editore=University of California Press|città=Oakland, CA|isbn=978-0-520-26114-3|cid=harv}}</ref>.
Cook era di nuovo in mare ancora prima che il libro fosse pubblicato e successivamente si dichiarò molto disturbato da alcuni dei sentimenti che Hawkesworth gli aveva attribuito. Decise quindi per il futuro di pubblicare egli stesso i propri diari.
 
Il libro fu messo in vendita il 9 giugno 1773 ma la cattiva critica diffusa dalla stampa rese la pubblicazione un disastro personale per Hawkesworth; i recensori lamentarono il fatto che il lettore non avesse modo di discernere quale parte del racconto fosse da attribuire a Cook, quale a Banks e quale a Hawkesworth, mentre altri si dissero addirittura offesi dalle descrizioni esplicite degli incontri sessuali avuti dagli esploratori con i tahitiani<ref>{{Cita web|cognome=Ravneberg|nome=Ronald L|titolo=The Hawkesworth Copy|url=https://www.captaincooksociety.com/cooks-life/other/the-hawkesworth-copy|editore=Captain Cook Society|accesso=15 luglio 2014|lingua=en}}</ref><ref>{{Cita|Salmond 2011}}.</ref>. Cook era di nuovo in mare ancora prima che il libro fosse pubblicato e successivamente si dichiarò molto irritato da alcune opinioni che Hawkesworth gli aveva attribuito: decise quindi per il futuro di pubblicare egli stesso i propri diari<ref>{{Cita|Hough 2013|cap. 9 "These people are Much Given to War"}}.</ref><ref>{{cita web|titolo=Act I: The First Voyage|url=http://libweb5.princeton.edu/visual_materials/maps/websites/pacific/cook1/cook1.html|editore=Princeton University|accesso=15 luglio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160427170819/http://libweb5.princeton.edu/visual_materials/maps/websites/pacific/cook1/cook1.html|urlmorto=sì}}</ref>.
==Note==
{{references|3}}
 
== Le successive spedizioni ==
==Bibliografia in lingua inglese==
{{vedi anche|Secondo viaggio di James Cook|Terzo viaggio di James Cook}}
* {{Cita libro|titolo=The Journals of Captain James Cook on His Voyages of Discovery, vol. I:The Voyage of the Endeavour 1768–1771 |nome= |cognome= |curatore-nome=J.C. |curatore-cognome=Beaglehole|wkcuratore=John Cawte Beaglehole |anno=1968 |editore=Cambridge University Press | oclc = 223185477 |cid=harv}}
Nell'agosto 1771 James Cook fu promosso al grado di comandante della Royal Navy<ref>{{Cita|Hough 1994|p. 180}}.</ref><ref>{{cita|McLynn 2011|p. 167}}.</ref> e nuovamente incaricato dalla Royal Society per un'ulteriore spedizione alla ricerca della leggendaria ''[[Terra Australis]]'' della cui esistenza, a dispetto di ogni evidenza del contrario, molti membri del circolo erano ancora convinti<ref name="cita-Hough-1994-p182"/>. Cook assunse il comando della {{nave|HMS|Resolution|1771|6}} mentre il collega [[Tobias Furneaux]] fu messo al comando della {{nave|HMS|Adventure|1771|6}}. Cook salpò nel 1772, circumnavigò il globo a una [[latitudine]] molto meridionale e fu il primo europeo a superare il [[circolo polare antartico]] il 17 gennaio 1773, raggiungendo i 71°10' Sud<ref>{{Cita|Hough 1994|p. 248}}.</ref>. Il suo rientro in patria smentì definitivamente l'esistenza della ''Terra Australis''<ref>{{Cita|Hough 1994|p. 263}}.</ref>.
* {{Cita libro|titolo=Sea of Dangers: Captain Cook and his rivals |nome=Geoffrey |cognome=Blainey |anno=2008 |editore=Penguin Group (Australia)|isbn=978-0-670-07223-1 |cid=harv}}
 
* {{Cita pubblicazione|nome=Kieran |cognome= Hosty|cognome2= Hundley |nome2= Paul |titolo= Preliminary Report on the Australian National Maritime Museum's participation in the Rhode Island Marine Archaeology Project's search for HMB Endeavour |editore= Australian National Maritime Museum |data= June 2003|url= http://www.anmm.gov.au/webdata/resources/oaiFiles/EndeavourRPT2000No2b2.pdf |formato= PDF|accesso=22 luglio 2009 |cid=harv}}
Al suo ritorno nel 1775 Cook ottenne un congedo con tutti gli onori dalla marina ma ciò non lo tenne lontano dal mare e dalla navigazione: un terzo viaggio alla ricerca del [[Passaggio a nord-ovest]] tra gli oceani Atlantico e Pacifico era già pianificato per l'anno successivo. Cook, di nuovo al comando della ''Resolution'' e accompagnato da [[Charles Clerke]] sulla ''[[HMS Discovery]]'', avrebbe dovuto navigare attraverso il Pacifico verso est per tornare all'Atlantico mentre [[Richard Pickersgill]] sulla [[fregata (nave)|fregata]] ''Lyon'' avrebbe fatto il percorso contrario tentando la via dell'Atlantico<ref>{{Cita|Hough 1994|p. 268}}.</ref><ref>{{cita web|sito=The Captain Cook Society|titolo= Ralph Jackson’s diary - Part 5: Richard Pickersgill|url=https://www.captaincooksociety.com/cooks-life/people/cooks-officers-and-crew-and-contemporaries/ralph-jackson-s-diary-part-5-richard-pickersgill|anno=2000|accesso=5 ottobre 2014|lingua=en}}</ref>. Cook fece tappa a Tahiti, quindi navigò verso nord e nel 1778 divenne il primo europeo a visitare le [[Hawaii]] che chiamò "Isole Sandwich"<ref>{{cita|Collingridge 2003|p. 380}}.</ref>. Dalle Hawaii esplorò la [[West Coast (Stati Uniti d'America)|costa occidentale americana]] tracciando le mappe della linea litoranea dell'[[America Settentrionale|America settentrionale]] dalla [[California]] allo [[stretto di Bering]] che nonostante svariati tentativi si rivelò impenetrabile<ref>{{Cita|Williams 2004|p. xxvi}}.</ref>.
* {{Cita libro|titolo=Captain James Cook |nome=Richard |cognome=Hough |anno=1995 |editore=Hodder and Stoughton| isbn =0-340-82556-1 |cid=harv}}
 
* {{Cita libro|cognome=Marquardt |nome= K H |titolo=Captain Cook's Endeavour |anno=1995 |isbn=1-55750-118-1 |editore=Naval Institute Press |cid=harv}}
[[File:Cook-death.jpg|miniatura|sinistra|upright=1.3|La morte di Cook]]
* {{Cita libro|titolo=H. M. Bark Endeavour |nome=Ray |cognome=Parkin |anno=2003 |editore=Miegunyah Press |isbn=0-522-85093-6 |cid=harv}}
 
* {{Cita libro|titolo=Captain Cook in the Pacific |nome=Nigel |cognome=Rigby |cognome2=van der Merwe |nome2= Pieter |anno=2002 |editore=National Maritime Museum (UK) |isbn=0-948065-43-5 |cid=harv}}
Cook tornò alle Hawaii nel [[1779]] dove, secondo alcune interpretazioni recentemente contestate<ref name="seven">{{cita|Obeyesekere 1992}}.</ref><ref name="2nd ed">{{cita|Obeyesekere 1997}}.</ref>, venne inizialmente scambiato per il dio hawaiano della fertilità [[Lono]]<ref>{{cita|Sahlins 1985}}.</ref> e celebrato come tale. Tuttavia il 14 febbraio alcuni indigeni rubarono una delle scialuppe e Cook ebbe un violento alterco con un folto gruppo di abitanti dell'isola: nella disputa furono esplosi alcuni colpi d'arma da fuoco ed egli venne accoltellato{{#tag:ref|Cook avrebbe usato un fucile a due colpi: per non uccidere gli indigeni avrebbe sparato una carica a pallini invece che a palla unica. L'hawaiano ferito si gettò su di lui e lo uccise<ref>{{Cita libro|lingua=fr|autore= Stéphane Audeguy|titolo= In Memoriam|anno=2008|url=https://archive.org/details/inmemoriam0000aude|città= Parigi|editore= Gallimard|pp= [https://archive.org/details/inmemoriam0000aude/page/9 9]-10|isbn= 978-2-07-012319-3}}</ref>.|group=N}}<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://ageofex.marinersmuseum.org/index.php?type=explorersection&id=37|titolo=James Cook - The Death of Cook|editore=The Mariners’ Museum and Park|accesso=26 agosto 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140827050416/http://ageofex.marinersmuseum.org/index.php?type=explorersection&id=37}}</ref>. Gli hawaiani si impadronirono quindi del corpo ma non fecero un gratuito scempio delle spoglie di Cook: seguendo la tradizione delle comunità tribali del tempo il corpo di Cook subì rituali funerari simili a quelli riservati ai capi e agli anziani più importanti della società hawaiana. Il corpo fu sventrato, cotto per facilitare la rimozione della carne e le ossa furono accuratamente ripulite per la conservazione come se fossero reliquie religiose<ref>{{cita libro|lingua=en|url=http://books.google.it/books?id=pStIAgAAQBAJ&pg=PA27&dq=James+Cook+death+ritual+cooked&hl=it&sa=X&ei=CMX8U8r3KqSe7AbxqIDwCA&ved=0CCAQ6AEwAA#v=onepage&q=James%20Cook%20death%20ritual%20cooked&f=false|autore=Stephen Askwith|titolo=Fine White Cannibals|p=27|editore=Lulu.com|isbn = 978-1-4475-0303-3}}</ref>. Alcuni resti furono poi restituiti agli inglesi per essere sepolti in mare dall'equipaggio<ref>{{cita|Collingridge 2003|p. 413}}.</ref>. Il comando della spedizione fu assunto da Clerke che cercò invano di trovare il passaggio prima di morire a sua volta. Fu rimpiazzato da [[John Gore (esploratore)|John Gore]] che riuscì a tornare con i superstiti della spedizione a Londra nell'ottobre 1780<ref name="Rigby 2002 61">{{Cita|Rigby e van der Merwe 2002|p. 61}}.</ref>.
* {{Cita libro|cognome=Robson|nome=John|titolo=The Captain Cook Encyclopædia|anno=2004|editore=Random House Australia|città=Milsons Point, NSW|isbn=0-7593-1011-4 |cid=harv}}
 
* {{Cita libro|cognome=Villiers|nome=Alan|titolo=Captain Cook. The Seamans Seaman|anno=1967|editore= Penguin Books|città=London|isbn=0-14-139062-X |cid=harv}}
== Note ==
* {{Cita libro|cognome=Kitson|nome=Arthur|titolo=Captain James Cook, the Circumnavigator|anno=2007|editore=DODO Press|città=Londra|isbn=978-1-406-52908-1|cid=harv}}
=== Annotazioni ===
* {{Cita libro|cognome=Salmond|nome=Anne|titolo=Aphrodite's Island: The European Discovery of Tahiti|anno=2009|editore=University of California Press|città=Oakland, CA|isbn=978-0-520-26114-3|cid=harv}}
<references group=N/>
* {{cite book
 
| last = MacLean
=== Fonti ===
| first = Alistair
<references/>
| year = 1974
 
| title = Captain Cook
== Bibliografia ==
| publisher = Fontana
* {{Cita libro|titolo=The Journals of Captain James Cook on His Voyages of Discovery, vol. I: The Voyage of the Endeavour 1768–1771 |curatore=J.C. Beaglehole |anno=1968| editore=Cambridge University Press |oclc=223185477|lingua=en|cid=Beaglehole 1968}}
| ___location = London
* {{Cita libro|titolo=Sea of Dangers: Captain Cook and his rivals |nome=Geoffrey |cognome=Blainey |anno=2008|editore=Penguin Group (Australia)|isbn=978-0-670-07223-1 |lingua=en|cid=Blainey 2008}}
| isbn = 978-0-00-653646-8
* {{Cita libro|cognome=Collingridge|nome=Vanessa|titolo=Captain Cook: The Life, Death and Legacy of History's Greatest Explorer|anno=2003|url=https://archive.org/details/captaincooklifed0000coll|data=febbraio 2003|editore=Ebury Press|isbn=0-09-188898-0|lingua=en|cid=Collingridge 2003}}
| ref = harv
* {{Cita pubblicazione|nome=Kieran |cognome= Hosty|cognome2= Hundley |nome2= Paul |titolo= Preliminary Report on the Australian National Maritime Museum's participation in the Rhode Island Marine Archaeology Project's search for HMB Endeavour |editore= Australian National Maritime Museum |data= giugno 2003|lingua=en|cid=Hosty e Hundley 2003}}
}}
* {{Cita libro|titolo=Captain James Cook |nome=Richard |cognome=Hough |anno=1994 |editore=Hodder and Stoughton| isbn =0-340-82556-1 |lingua=en|cid=Hough 1994}}
* Martin Terry, Susan Hall, ''Cook's Endeavour Journal: The Inside Story'', National Library Australia, 2008, ISBN 978-0-64-227650-6
* {{Cita libro|titolo=Captain James Cook |nome=Richard |cognome=Hough |anno=2013 |editore=Hachette UK| isbn =978-1-4447-1924-6 |lingua=en|cid=Hough 2013}}
* {{Cita libro|cognome=Kitson|nome=Arthur|titolo=The Life of Captain James Cook: The Circumnavigator|url=https://archive.org/details/lifeofcaptainjam0000arth|anno=2007|editore=DODO Press|città=Londra|isbn=978-1-4065-2908-1|lingua=en|cid=Kitson}}
* {{cita libro|autore=Brian Lavery|titolo=Nelson's Navy: The Ships, Men and Organization|url=https://archive.org/details/nelsonsnavyships00lave|anno=1989|città=Annapolis, Md|editore=Naval Institute Press|isbn=0-87021-258-3|lingua=en|cid=Lavery}}
* {{cita libro|url=http://books.google.at/books?id=-0kh4coN-mQC&pg=PA15&lpg=PA15&dq=Lloyd%27s+Evening+Post+Banks+Solano+Green&source=bl&ots=gRNz2I9L7U&sig=Xl67LFCqfQUcsa_HUEW53eqjI_0&hl=it&sa=X&ei=o0fCU463CMTs0gWyk4GwBA&ved=0CCMQ6AEwAA#v=onepage&q=Lloyd%27s%20Evening%20Post%20Banks%20Solano%20Green&f=false|autore=Margarette Lincoln|titolo=Science and Exploration in the Pacific: European Voyages to the Southern Oceans in the Eighteenth Century|editore=Boydell & Brewer|anno=2001|isbn=0-85115-836-6|lingua=en|cid=Lincoln}}
* {{Cita libro|autore=Alistair MacLean|titolo=Captain Cook|url=https://archive.org/details/alistairmacleanc0000unse|editore=Fontana/Collins|città=Londra|anno=1974|isbn=0-00-653646-8|lingua=en|cid=MacLean 1974}}
* {{Cita libro|cognome=Marquardt |nome= Karl Heinz |titolo=Captain Cook's Endeavour |anno=1995 |isbn=1-55750-118-1 |editore=Naval Institute Press |lingua=en|cid=Marquardt 1995}}
* {{Cita libro|cognome=McLynn|nome=Frank|anno=2011|titolo=Captain Cook: Master of the Seas|url=https://archive.org/details/captaincookmaste0000mcly|editore=Yale University Press|isbn=978-0-300-11421-8|lingua=en|cid=McLynn 2011}}
* {{Cita libro|wkautore=Gananath Obeyesekere|cognome= Obeyesekere |nome= Gananath |anno=1992 |titolo=The Apotheosis of Captain Cook: European Mythmaking in the Pacific|editore= Princeton University Press. |isbn = 0-691-05752-4|lingua=en|cid=Obeyesekere 1992}}
* {{Cita libro|titolo=The Apotheosis of Captain Cook: European Mythmaking in the Pacific |editore=Princeton University Press |cognome=Obeyesekere|nome= Gananath |anno=1997 | isbn=978-0-691-05752-1|citazione=With new preface and afterword replying to criticism from Sahlins|lingua=en|cid=Obeyesekere 1997}}
* {{Cita libro|titolo=H. M. Bark Endeavour |nome=Ray |cognome=Parkin |anno=2003 |editore=Miegunyah Press |isbn=0-522-85093-6 |lingua=en}}
* {{Cita libro|titolo=Captain Cook in the Pacific |url=https://archive.org/details/captaincookinpac0000rigb |nome=Nigel|cognome=Rigby|cognome2=van der Merwe|nome2=Pieter|anno=2002|editore=National Maritime Museum|isbn=0-948065-43-5 |lingua=en|cid=Rigby e van der Merwe 2002}}
* {{Cita libro|cognome=Robson|nome=John|titolo=The Captain Cook Encyclopædia|anno=2004|editore=Random House Australia|città=Milsons Point|isbn=0-7593-1011-4 |lingua=en|cid=Robson 2004}}
* {{Cita libro|titolo=Islands of history |url=https://archive.org/details/islandsofhistory00sahl |editore=University of Chicago Press |nome=Marshall David|cognome=Sahlins|wkautore= Marshall David Sahlins |anno=1985 | isbn=978-0-226-73358-6 |lingua=en| cid=Sahlins 1985}}
* {{Cita libro|cognome=Salmond|nome=Anne|titolo=Aphrodite's Island: The European Discovery of Tahiti|anno=2011|editore=University of California Press|città=Oakland|isbn=978-0-520-27132-6|lingua=en|cid=Salmond 2011}}
* {{Cita libro|autore=Martin Terry|autore2=Susan Hall|titolo=Cook's Endeavour Journal: The Inside Story|editore=National Library Australia|anno=2008|isbn= 978-0-642-27650-6|lingua=en|cid=Terry e Hall 2008}}
* {{Cita libro|cognome=Villiers|nome=Alan|titolo=Captain Cook. The Seamans Seaman|anno=1967|editore= Penguin Books|città=London|isbn=0-14-139062-X |lingua=en|cid=Villiers 1967}}
* {{Cita libro|titolo=Captain Cook's Journal during his First Voyage round the World, made in H.M. Bark Endeavour, 1768–71|nome=William James |cognome=Lloyd Wharton |anno=2014 |editore=Cambridge University Press|url=http://books.google.it/books?id=2TbeAgAAQBAJ&dq=Captain+Cook%27s+Journal+during+his+First+Voyage+round+the+World,+made+in+H.M.+Bark+Endeavour,+1768%E2%80%9371&hl=it&source=gbs_navlinks_s| isbn =978-1-108-07050-8 |accesso=24 settembre 2014|lingua=en|cid=Wharton 2014}}
* {{Cita libro|cognome=Williams |nome=Glyndwr |anno=2004|titolo=Captain Cook: Explorations and Reassessments|editore=Boydell Press|url=http://books.google.it/books?id=VqDHGru-zcIC&dq=glyndwr+williams+captain+cook++sea+passage+new+holland+guinea&hl=it&source=gbs_navlinks_s|isbn=978-1-84383-100-6|lingua=en|cid=Williams 2004}}
 
== Voci correlate ==
* [[Secondo viaggio di James Cook]]
* [[Terzo viaggio di James Cook]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sul}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{en}}{{gutenberg|no=8106|name=Captain Cook's Journal During the First Voyage Round the World}}
* {{en}}[http://nla.gov.au/nla.ms-ms1 ''The Endeavour'' journal (1)] and [http://www.nla.gov.au/pub/endeavour/ ''The Endeavour'' journal (2)], as kept by James Cook – digitised and held by the [[National Library of Australia]]
* {{cita web|url=http://www.captaincooksociety.com/|titolo=The Captain Cook Society|lingua=en}}
* {{en}}[http://southseas.nla.gov.au/ The South Seas Project]: maps and online editions of the Journals of James Cook's First Pacific Voyage. 1768–1771, Includes full text of journals kept by Cook, Joseph Banks and Sydney Parkinson, as well as the complete text of John Hawkesworth's 1773 Account of Cook's first voyage.
* {{en}} [httphttps://www.anmmnla.gov.au/site/pagenla.cfm?u=457ms-ms1 ''The Endeavour'' journal Replica(1)] Acosì replicacome ofannotato da CaptainJames Cook's vessel.{{Collegamento- Sul sito della National Library of interrotto}}Australia
* {{en}} [http://southseas.nla.gov.au/ The South Seas Project] - Edizione online del The Journals of Captain James Cook on His Voyages of Discovery, vol. I
* {{en}}[http://libweb5.princeton.edu/visual_materials/maps/websites/pacific/cook1/cook1.html Cook's First Voyage] Website of illustrations and maps about Cook's first voyage.
* {{en}} [http://www.anmm.gov.au/whats-on/vessels/hmb-endeavour The Endeavour Replica] - Una replica della nave del capitano Cook
* {{en}} [https://web.archive.org/web/20160427170819/http://libweb5.princeton.edu/visual_materials/maps/websites/pacific/cook1/cook1.html Il primo viaggio di James Cook] - Sito di mappe e illustrazioni sul primo viaggio di Cook
 
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{{vetrina|valutazione=Wikipedia:Vetrina/Segnalazioni/Primo viaggio di James Cook|arg=storia|arg2=|giorno=19|mese=ottobre|anno=2014}}
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