Classe Milano: differenze tra le versioni

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{{Infobox nave
<!--template semplificato-->
|Categoria = nave passeggeri
|Nome = Classe Milano
|Immagine = Priscafo Regina Madre a Luino.JPG
[[Immagine:Priscafo|Didascalia Regina= Madre a Luino.JPG|thumb|Il ''Genova'' a Luino. La nave a destra è il [[Piemonte (piroscafo)|piroscafo ''Regina Madre'']]]]
|Didascalia =
|Bandiera = {{Insegna navale|ITA|mercantile}}
|Tipo = piroscafopiroscafi lacuali a lacualeruota
|Numero_unità = 3
|Classe = <!-- solo per le singole unità -->
|Numero_unità =3
|In_servizio_con = <!-- {{Insegna navale|...|icona}} -->
|Società_armatrice =
|Identificazione = <!-- {{Identificativo radio|....|compatto}} -->
|Impostata Impostazione = 1904
|Varata Varo =
|Destino_finale = demoliteaffondate all'inizionel degli1944 annida duemilaattacchi aerei
|Stato =
|Dislocamento = 182
|Stazza_lorda = 240
|Lunghezza = 43,16
|Propulsione = motore a nafta MTU da 420 CV
|Velocità_km = 25
|Armamento_velico = <!-- solo per navi a vela -->
|Velocità = 25 km/h
|Equipaggio =
|Passeggeri = 500 teorici, limitata a 350
|Ref =
}}
La '''classe ''"Milano"''''' è stata una classe di tre [[piroscafo|piroscafi]] (''Milano'', ''Torino'' e ''Genova''),<ref poiname=maggiore>{{Cita riclassificatiweb|url=http://maggiore.appassionati-navigazionelaghi.it/|titolo=Storia motonavi,della in servizioNavigazione sul [[Lago Maggiore]]<ref|sito=Appassionati nameNavigazione Laghi|urlarchivio= Milano>https://web.archive.org/web/20140802064009/http://comomaggiore.appassionati-navigazionelaghi.it/piroscafi/milano.php Motonave ex. piroscafo Milano}}</ref> poi riclassificati motonavi.
 
== Caratteristiche ==
{{...|navi}}
Le navi vennero costruite dai cantieri Odero di Sestri Ponente fra il 1903 ed il 1904<ref name = Milano/>, quando la navigazione a vapore sul lago andava a sparire; i [[piroscafo|piroscafi]] erano configurati "a mezzo salone" nel senso che la parte posteriore ospitava un salone, ribassato rispetto al ponte di prora, che occupava circa mezza nave<ref name = Milano/>. A differenza delle unità similari in servizio sul lago, le [[ruota a pale|ruote]] propulsive erano state sostituite da un'[[elica]], garantendo una velocità di 24&nbsp;km/h con un motore [[MTU]] da 420 [[CV]]<ref name = Milano/>. Potevano trasportare teoricamente 500 passeggeri, di cui 290 seduti all'aperto, 100 seduti al coperto e 210 in piedi, ma per questi esisteva una limitazione a 60 posti, per cui la capienza certificata era di 350 passeggeri<ref name = Milano/>. Le sovrastrutture centrali erano ad un solo piano (con ai lati finti tamburi per le inesistenti [[ruota a pale|ruote]], caratteristica estetica condivisa da parecchi piroscafi a [[elica]] dell'epoca in servizio sui laghi), rotonda di prua, salone ribassato a [[poppa]], [[Ponte (nautica)|ponte]] di [[Coperta (nave)|coperta]] (a [[prua]] e a [[poppa]]) scoperto. L'alto [[fumaiolo]] era posto a centro nave; vi erano infine due [[Albero (vela)|alberi]]. Gli arredi erano stati posti in opera dalla società ''Lariana'' e comprendevano "divani di velluto damascato a spalliera alta, colonne di bronzo sormontate da ricchi fogliami, pure di bronzo, da cui sbucano come corolle le lampade elettriche"<ref name = Milano/>.
 
== Storia ==
Le unità furono gli ultimi piroscafi ad entrare in servizio sul Lago Maggiore, costruiteCostruite dai cantieri "Bacigalupo" di [[Genova]] per conto della Società Anonima "Innocente Mangilli - Impresa di Navigazione sul Lago Maggiore", furono gli ultimi piroscafi ad entrare in servizio su questo lago.
[[Immagine:Priscafo Regina Madre a Luino.JPG|thumb|Il ''Genova'' a Luino. La nave a destra è il [[Piemonte (piroscafo)|piroscafo ''Regina Madre'']]]]
Le unità furono gli ultimi piroscafi ad entrare in servizio sul Lago Maggiore, costruite dai cantieri "Bacigalupo" di [[Genova]] per conto della Società Anonima "Innocente Mangilli - Impresa di Navigazione sul Lago Maggiore".
 
Il primo fu il ''Milano'', collaudato il 12 agosto 1912; poi fu la volta del ''Torino'', il 22 febbraio 1913; per ultimo il ''Genova'', il 25 aprile 1914.
 
Con il passaggio alla "[[Società Subalpina di Imprese Ferroviarie"]] (1923) le unità ebbero lo [[scafo]] ridipinto in nero. Ritenuti validi, ed essendo anche i battelli più recenti della [[flotta]], vennero salvati dalle demolizioni degli anni Venti e se ne pianificò la trasformazione in [[motonave|motonavi]], cosa che però non avvenne.
 
Queste unità furono protagoniste, loro malgrado,bersaglio degli attacchi aerei angloamericani dell'autunno 1944<ref name =maggiore/>.
 
Il 25 settembre 1944 un gruppo di [[cacciabombardieri]], dopo aver sganciato un grappolo di bombe ad [[Intra]], sorprese il ''Genova'', proveniente da [[Pallanza]], davanti a [[Baveno]], mitragliandolo ripetutamente. Con 34 morti (fra cui il comandante Edoardo Fornara), il timoniere riuscì ad accostare e sbarcare i feriti, poi il battello in fiamme andò alla deriva sino allo scoppio delle caldaie, si rovesciò ed affondò (il relitto è ancora sul fondale).
 
Nel pomeriggio, comedello sestesso non bastasse,giorno il ''Torino'' venne mitragliato e affondato al pontile di [[Luino]], questa volta senza vittime.
 
Il 26 settembre 1944 il ''Milano'' in rotta Laveno-Intra venne attaccato e mitragliato da 6 velivoli angloamericani; in fiamme, il natante venne condotto dal giovane Sergente Bruto Pozzetto, di [[Grado (Italia)|Grado]], che salito in plancia, fece rotta sino alla punta Castagnola, nei cui pressi si trova Villa Ermitaggio di [[Pallanza]], ove vennero sbarcati i superstiti.<ref>{{Cita web|autore=Rotondo Roberto|url=https://archiviostorico.corriere.it/2008/maggio/11/battello_della_morte_trovato_dopo_co_7_080511038.shtml|titolo=Il battello della morte trovato dopo 63 anni"|data=11 maggio 2008|pubblicazione=Corriere della Sera|p=13}}</ref> Perirono fra gli altri il capitano del ''Milano'', Antonio Colombo, il marinaio Giovanni Tarazza ed il fuochista Giuseppe Colombara. Ufficialmente le vittime furono 26 (12 civili e 14 militi della [[Repubblica Sociale Italiana|RSI]]), ma alcune fonti affermano che probabilmente furono di più. Nel pomeriggio le corde che trattenevano legato agli alberi il relitto annerito del ''Milano'' si ruppero, ed il battello andò alla deriva sino a 250 metri da Punta Castagnola, si spezzò in due e affondò (il relitto, a 235 metri di profondità, è stato rinvenuto da una ricerca dei Vigili del Fuoco nel 2007).
 
[[File:NLM Torino Ascona 010614 2.jpg|thumb|left|M/N ''Torino'' nel 2014.]]
Nel 1945, essendo ormai irrecuperabili gli altri due piroscafi, venne recuperato il relitto del ''Torino'', affondato in acque basse. Venne sostituito il motore trasformandolo in una [[motonave]] e ricostruite le sovrastrutture, con aspetto più moderno, sebbene contraddistinto dalla plancia rialzata. Un successivo rimodernamento del 1969 ha dato al ''Torino'' l'aspetto attuale, che lo rende molto simile alle altre motonavi anni '50, seppure con lo scafo più snello. Il natante è tuttora in servizio.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* ''Navigazione Lago Maggiore e centenario del piroscafo Piemonte'', Le guide-libro di ''Scenari''.
 
{{portale|marina}}
[[Categoria:Imbarcazioni a vapore]]