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[[File:KarlDrais.jpg|thumb|Karl Drais]]
{{Bio
|Nome = Karl
|Cognome = Drais
|Sesso = M
|LuogoNascita = Karlsruhe
|GiornoMeseNascita = 19 aprile
|AnnoNascita = 1785
|GiornoMeseMorte = 10 dicembre
|AnnoMorte = 1851
|Epoca = 1800
|Attività = inventore
|Nazionalità = tedesco
|PostNazionalità = , rimasto famoso per aver inventato la [[draisina]], dalla quale derivò l'attuale [[bicicletta]]. Il suo nome completo era '''Karl Friedrich Christian Ludwig Freiherr Drais von Sauerbronn''', nome che però non usò mai in quanto profondamente animato dai nuovi ideali democratici
}}▼
[[File:Draisine or Laufmaschine, around 1820. Archetype of the Bicycle. Pic 01.jpg|thumb|[[Draisina]] (ca. 1820)]]
== Biografia ==
Fece il servizio civile come ufficiale della forestale e nel [[1810]] ricevette il titolo di responsabile, ma non gli fu assegnata una adeguata posizione. Un anno dopo fu sospeso dal servizio; comunque continuò a ricevere la paga, in modo che fu in grado di dedicarsi a tempo pieno alle sue invenzioni. In quel periodo progettò diverse macchine, tra cui una [[macchina da scrivere]] a tasti, chiamata ''Schnellschreibklavier'' ("pianoforte per scrivere rapido"), un tritacarne, un estintore, un riflettore a luce solare e un sottomarino munito di periscopio.<ref name="enciclsport">{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/ciclismo_%28Enciclopedia-dello-Sport%29/|titolo=Ciclismo, Enciclopedia dello Sport (2005) - Come nasce la bicicletta|accesso=1º agosto 2014|pubblicazione=www.treccani.it|autore=Claudio Gregori}}</ref>
Realizzò in quegli anni anche due macchine per spostarsi senza l'ausilio dei cavalli. Nel dicembre [[1813]] a [[Karlsruhe]] presentò allo zar [[Alessandro I di Russia|Alessandro I]], in viaggio per il [[Congresso di Vienna]], la prima di queste due macchine, dotata di quattro ruote e chiamata ''Fahrmaschine'' ("macchina per viaggiare"). Lo zar ne fu entusiasta e gli donò anche un anello con diamanti, ma il macchinario non ebbe successo.<ref name="enciclsport"/> La seconda macchina, che chiamò ''Laufmaschine'' ("macchina per correre"), era invece fornita di due ruote di legno con otto raggi ciascuna e di un manubrio mobile per la direzionalità ed avanzava grazie alla spinta dei piedi sul terreno.<ref name="enciclsport"/> Si trattava del veicolo poi noto come [[draisina]], una primitiva versione di bicicletta senza pedali.
Il primo viaggio riportato dalle cronache avvenne il 12 luglio [[1817]] da [[Mannheim]] a [[Schwetzingen]] (ora un sobborgo di [[Mannheim]]) e ritorno, sulla distanza di 28 chilometri, coperti dallo stesso Drais sulla sua ''Laufmaschine''.<ref name="enciclsport"/> Nello stesso anno egli fece un secondo viaggio da [[Gernsbach]] a [[Baden-Baden]] e un altro da Karlsruhe a [[Kehl]], su un percorso di 78 chilometri.<ref name="enciclsport"/> Il 12 gennaio [[1818]] il granduca di Baden [[Carlo II di Baden|Carlo II]] conferì a Drais, per l'invenzione della ''Laufmaschine'', il ''Großherzogliches Privileg'', assimilabile al [[brevetto]] dei nostri giorni<ref name="enciclsport"/> (a quel tempo in Baden non vi era una legislazione specifica in merito). Carlo II assegnò inoltre a Drais il titolo di professore di [[Meccanica (fisica)|Meccanica]] – si trattava di un semplice titolo onorario, che non aveva niente a che fare con l'università o altre istituzioni -.
Anche la [[Francia]], il 17 febbraio 1818, conferì il brevetto al barone, per quello che venne chiamato per la prima volta in francese ''[[velocipede|vélocipède]]'' o, dal nome dell'inventore, ''[[draisina|draisienne]]''. Il 5 aprile 1818, ai [[Giardini del Lussemburgo]] a [[Parigi]], venne data dimostrazione del nuovo veicolo.<ref name="enciclsport"/> Il ''[[Journal de Paris]]'' diede annuncio di uno spettacolo a pagamento, una corsa di velocipedi da svolgersi su un percorso di trecento [[tesa (unità di misura)|tese]], pari a 585 metri.<ref name="enciclsport"/> I biglietti costavano un franco e mezzo per gli uomini, un franco per le donne, mezzo per i bambini: all'evento assistettero 3000 spettatori e vennero incassati 3600 franchi. L'evento incuriosì, ma non entusiasmò; ciò nonostante l'uso della draisina cominciò a diffondersi.<ref name="enciclsport"/>
Nello stesso anno concessero il brevetto a Drais anche la [[Regno di Prussia|Prussia]], la [[Regno di Baviera|Baviera]] e, il 22 dicembre, l'[[Inghilterra]] (qui la draisina venne chiamata ''hobby horse'', cioè "cavallo da divertimento"); nel 1819 anche il [[Belgio]] e gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]. Ciò nonostante, però, la domanda venne inizialmente rigettata a [[Vienna]], capitale dell'[[Impero austriaco]], e a [[Francoforte sul Meno|Francoforte]], capitale della [[Confederazione germanica]].<ref name="enciclsport"/> La macchina subirà comunque ulteriori modifiche nei decenni seguenti, fino all'introduzione del pedale, attribuita a Pierre Michaux, e alla nascita dell'odierna [[bicicletta]].
Nello stesso periodo Drais si ritirò dal servizio civile, continuando però a ricevere il suo salario alla stregua di una pensione. Dal [[1822]] al [[1825]] partecipò ad una spedizione tedesca in [[Brasile]], organizzata da [[Georg Heinrich von Langsdorff]]. Drais era un convinto democratico e nel [[1849]] rinunciò al proprio titolo nobiliare e alla particella ''von'' del cognome. Dopo il fallimento della rivoluzione borghese del [[1848]]-[[1849]], i realisti tentarono di farlo dichiarare malato di mente ed internare. La sua pensione venne confiscata e Drais morì in povertà nel 1851.
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<references/>
* Hermann Ebeling ''Der Freiherr von Drais: das tragische Leben des "verrückten Barons". Ein Erfinderschicksal im Biedermeier''. Karlsruhe: Braun, 1985.▼
* Keizo Kobayashi: ''Histoire du vélocipède de Drais à Michaux 1817-1870: Mythes et réalités''. Tokyo: Bicycle culture center 1993.▼
* Hans-Erhard Lessing ''Automobilität Karl Drais und die unglaublichen Anfänge''. Leipzig: Maxime Verlag 2003.▼
* Michael Rauck ''Karl Freiherr Drais von Sauerbronn: Erfinder und Unternehmer (1785 - 1851)''. Stuttgart: Steiner 1983. ▼
* Heinz Schmitt ''Karl Friedrich Drais von Sauerbronn: 1785-1851 ; ein badischer Erfinder; Ausstellung zu seinem 200. Geburtstag; Stadtgeschichte im Prinz-Max-Palais, Karlsruhe, 9. März-26. Mai 1985; Städt. Reiss-Museum Mannheim, 5. Juli-18. August 1985''. Karlsruhe: Stadtarchiv, 1985.▼
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▲* Hermann Ebeling, ''Der Freiherr von Drais: das tragische Leben des "verrückten Barons". Ein Erfinderschicksal im Biedermeier''
▲* Keizo Kobayashi
▲* Hans-Erhard Lessing, ''Automobilität
*[http://www.karl-drais.de/ karl-drais.de] des ADFC Mannheim▼
▲* Michael Rauck, ''Karl Freiherr Drais von Sauerbronn: Erfinder und Unternehmer (1785 - 1851)''
▲* Heinz Schmitt, ''Karl Friedrich Drais von Sauerbronn: 1785-1851
▲|GEBURTSORT=[[Karlsruhe]]
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* {{Collegamenti esterni}}
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