Dinastia Tudor: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica
 
(179 versioni intermedie di oltre 100 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Nota disambigua||Tudor (disambigua)|Tudor}}{{NN|storia|aprile 2022}}{{Casata
[[File:Coat of Arms of England (1509-1554).svg|thumb|Stemma di re [[Enrico VIII d'Inghilterra]].]]
|cognome = Tudor
Fanno parte della '''dinastia Tudor''' ('''House of Tudor'''; in gallese '''Tudur''') cinque sovrani di origine gallese che regnarono in Inghilterra dal [[1485]] al [[1603]].
|stemma = Tudor Rose.svg
|motto = '{{Maiuscoletto|[[Dieu et mon droit|Dieu Et Mon Droit]]}}'
|blasonatura = Rosa Tudor, simbolo della dinastia, ricavata dall'unione delle due rose dei Lancaster (rossa) e di York (bianca)<ref group="N">Dopo la fine della [[Guerra delle due rose]], nel gennaio [[1486]] Enrico VII sposò [[Elisabetta di York]] per rafforzare il suo diritto al trono</ref>
|stato = {{simbolo|Flag of England.svg|20|border}} [[Regno d'Inghilterra]]<br />{{simbolo|Banner of the Lordship of Ireland.svg|20|border}} [[Signoria d'Irlanda]]<br />{{simbolo|Saint Patrick's Saltire.svg|20|border}} [[Regno d'Irlanda]]<br />{{simbolo|Arms of Llywelyn.svg|20}} [[Principato del Galles]]
|casataderivazione = [[Beaufort (famiglia)|Beaufort]], un ramo legittimato dei [[Casa di Lancaster|Lancaster]]<ref group="N">Enrico VII Tudor era erede dei Lancaster, in quanto figlio di [[Margaret Beaufort]], contessa di Richmond e Derby. I Lancaster erano, insieme agli York, uno dei due rami cadetti dei [[Plantageneti]], e dichiarandosi loro erede, Enrico si assicurò il diritto al trono d'Inghilterra.</ref>
|titoli =
* [[Sovrani britannici|Re d'Inghilterra]]<br /><small>([[1485]]–[[1603]])</small>
* [[Signoria d'Irlanda|Signore d'Irlanda]]<br /><small>([[1485]]–[[1542]])</small>
* [[Sovrani britannici|Re d'Irlanda]]<br /><small>([[1542]]–[[1603]])</small>
* [[Rivendicazioni inglesi sul trono di Francia|Re di Francia]]<br /><small>(''solo nominalmente'')</small>
* [[Principe del Galles]]<br /><small>(''come erede al trono'')</small><br /><small>([[1489]]–[[1509]])</small>
|fondatore = [[Enrico VII d'Inghilterra]]
|ultimosovrano = [[Elisabetta I d'Inghilterra]]
|datafondazione = 22 agosto [[1485]]<ref group="N">Il 22 agosto 1485 il re [[Riccardo III d'Inghilterra|Riccardo III di York]] venne sconfitto e ucciso nella [[battaglia di Bosworth Field]] contro Enrico Tudor, il quale conquistò senza troppe difficoltà la Corona inglese e il 30 ottobre dello stesso anno venne incoronato re d'Inghilterra.</ref>
|dataestinzione = 24 marzo [[1603]]<ref group="N">Il 24 marzo 1603 muore [[celibato|nubile]] e senza eredi la regina Elisabetta I, ultima sovrana e membro dei Tudor.</ref>
|etnia = [[gallesi|gallese]]-[[Inglesi|inglese]]
}}
[[File:Coat of Arms of England (1509-1554).svg|thumb|Stemma di Casa Tudor]]
La '''dinastia Tudor''' (in [[lingua inglese|inglese]]: ''House of Tudor''; in [[lingua gallese|gallese]]: ''Tudur'') fu un'antica [[dinastia|casata]] [[Famiglia reale|reale]] [[Inglesi|inglese]] di origini [[gallesi]], discendente matrilinearmente dai [[Tudor di Penmynydd]]. I Tudor, tramite cinque sovrani, governarono il [[Regno d'Inghilterra]] e i suoi reami, compreso il loro ancestrale [[Galles]] e la [[Signoria d'Irlanda]] (più tardi il [[Regno d'Irlanda]]), dal [[1485]] al [[1603]].
 
I Tudor succedettero ai [[Plantageneti]] come governanti del Regno d'Inghilterra. Il primo monarca Tudor fu [[Enrico VII d'Inghilterra|Enrico VII]], discendente attraverso sua madre da un ramo legittimato della Casa reale inglese di [[Casa di Lancaster|Lancaster]].
I tre principali ([[Enrico VII d'Inghilterra]], [[Enrico VIII d'Inghilterra|Enrico VIII]] ed [[Elisabetta I d'Inghilterra]]) ebbero un ruolo molto importante nella trasformazione dell'Inghilterra da paese della "periferia" europea dell'epoca medievale a potenza destinata a dominare gran parte del pianeta nei secoli successivi.
Enrico salì al potere dopo la [[Guerra delle due rose]] ([[1455]]–[[1485]]) , guerra civile che vide contrapporsi [[Casa di York|York]] e Lancaster fino al [[1471]]: infatti, l'ultimo re della famiglia Lancaster, [[Enrico VI d'Inghilterra|Enrico VI]], e il suo unico erede [[Edoardo di Lancaster|Edoardo]] morirono entrambi nel [[1471]], mentre l'ultimo re della famiglia York, [[Riccardo III d'Inghilterra|Riccardo III]], venne sconfitto e ucciso nella [[battaglia di Bosworth Field]] contro Enrico Tudor, il quale si proclamò discendente dei Lancaster e conquistò la Corona d'Inghilterra.
 
Enrico VII inoltre sposò [[Elisabetta di York]], figlia del re [[Edoardo IV d'Inghilterra|Edoardo IV]] e nipote di Riccardo III, in modo da rafforzare il proprio debole diritto al trono. Infatti egli era discendente in linea femminile da un ramo illegittimo dei Lancaster, che era stato specificamente escluso dal trono da [[Enrico IV d'Inghilterra|Enrico IV]], primo re Lancaster. I legittimi discendenti dei Lancaster erano le case reali di Portogallo e di Castiglia.<ref>{{Cita libro|autore=John Ashdown Hill|titolo=The Wars of the Roses|url=https://archive.org/details/warsofroses0000john|anno=2017|editore=Amberley|lingua=inglese|p=[https://archive.org/details/warsofroses0000john/page/281 281]}}</ref> Di questa unione è simbolo la cosiddetta "rosa Tudor", generata dall'unione della rosa bianca degli York e della rosa rossa, la quale però contrariamente a quanto si crede, non era un simbolo dei Lancaster, e la cui origine è oscura (forse un simbolo dei Beaufort che Enrico ereditò dalla madre).<ref>{{Cita libro|autore=John Ashdown Hill|titolo=The Wars of the Roses|url=https://archive.org/details/warsofroses0000john|anno=2017|editore=Amberley|lingua=inglese|p=[https://archive.org/details/warsofroses0000john/page/69 69]}}</ref>
La dinastia Tudor era di origine [[Galles|gallese]] (si originava dal principe [[Rhys ap Tewdwr]]) e governò sul [[Regno d'Inghilterra]], sulla [[Signoria d'Irlanda]] e più tardi sul [[Regno d'Irlanda]] dal [[1485]] al [[1603]].
 
Insieme al già citato Enrico VII, suo figlio [[Enrico VIII d'Inghilterra|Enrico VIII]] e sua nipote [[Elisabetta I d'Inghilterra|Elisabetta I]] furono i tre principali sovrani ed esponenti della dinastia ed ebbero un ruolo molto importante nella trasformazione dell'[[Inghilterra]] da Paese della "periferia" europea dell'[[epoca medievale]] a potenza destinata a dominare gran parte del [[Terra|Pianeta]] nei secoli successivi.
Il primo monarca Tudor fu [[Enrico VII d'Inghilterra]], membro per parte di madre del [[Casato di Lancaster]], che sconfisse gli [[Casato di York|York]] nella [[Guerra delle due rose]]. Enrico fu molto abile non solo nel proporsi come membro dei Lancaster, ma anche come punto di riferimento per tutti gli yorkisti scontenti, così che quando vinse la [[Battaglia di Bosworth Field]] conquistò la corona senza troppe difficoltà. Per rafforzare la propria posizione sposò [[Elisabetta di York]], in modo da racchiudere entrambe le famiglie sotto, letteralmente, un unico tetto.
 
Nel tempo iI Tudor, infatti, estesero il loro dominio oltre la mera [[Inghilterra]], annettendosigovernando laanche [[Principalitysul ofGalles Wales]] nele sull'[[1542Irlanda]] e più tardi anche il Regno d'Irlanda. Nominalmente mantennero vive le storiche pretese della [[monarchia inglese]] sul trono di [[Regno di Francia|Francia]], ma nessuno eccetto [[Enrico VIII d'Inghilterra]] vi si impegnò seriamente. Alla fine fu sua figlia [[Maria I d'Inghilterra|Maria I]] ad abbandonare ogni pretesa su di esso quando perse l'ultimo avamposto inglese in Francia, [[Calais]].
 
Dopo la morte disenza Enricoeredi VIIImaschi ladel maggiorequindicenne preoccupazione[[Edoardo deiVI Tudord'Inghilterra|Edoardo fuVI]] lae lineail disuccessivo successione:regno quandodelle suasue figliadue sorelle, Maria I e [[Elisabetta I, danch'Inghilterra]]esse morìmorte senza figlieredi, la dinastia dei Tudor si estinse definitivamente nel [[1603]], alportando poteresul salironotrono gliinglese la Casa reale degli [[Stuart]], già sovrani della Scozia.
 
== Enrico VII: il nipote del guardarobiere e della regina==
Il primo re Tudor fu [[Enrico VII d'Inghilterra]]: sua madre era [[Margaret Beaufort|Margherita Beaufort]], nipote di [[John Beaufort, I conte di Somerset]], uno dei figli illegittimi di [[Giovanni Plantageneto, I duca di Lancaster]], e dell'amante (e in seguito moglie) [[Katherine Swynford|Caterina Swynford]].
 
Normalmente i figliastri non potevano reclamare il trono ma, dal momento che egli aveva sposato Katherine nel [[1396]], le cose si erano complicate e i figli nati dalla relazione vennero dichiarati retroattivamente legittimi da una [[Bolla pontificia]] ratificata dal Parlamento nel [[1397]]. Anche il fratellastro legittimo, [[Enrico IV d'Inghilterra]], riconobbe la loro legittimità, ma dichiarò anche che non avrebbero potuto aspirare al trono. In ogni caso i discendenti di Giovanni rimasero storicamente sempre vicini ai parenti [[Casa di Lancaster|Lancaster]].
Il primo re Tudor fu [[Enrico VII d'Inghilterra]]: sua madre era [[Margaret Beaufort]], nipote di [[Giovanni Beaufort, primo conte di Somerset]], uno dei figli illegittimi di [[Giovanni di Gand]] e dell'amante (e in seguito moglie) [[Katherine Swynford]].
 
Normalmente i figli bastardi non potevano reclamare il trono ma, dal momento che egli aveva sposato Katherine nel [[1396]], le cose si erano complicate e i figli nati dalla relazione vennero dichiarati retroattivamente legittimi da una [[Bolla pontificia]] ratificata dal Parlamento nel [[1397]]. Anche il fratellastro legittimo, [[Enrico IV d'Inghilterra]], riconobbe la loro legittimità, ma dichiarò anche che non avrebbero potuto aspirare al trono. In ogni caso i discendenti di Gand rimasero storicamente sempre vicini ai parenti [[Casato di Lancaster|Lancaster]].
 
Il padre di Enrico VII era invece [[Edmondo Tudor]], figlio del gallese [[Owen Tudor]] e della vedova di [[Enrico V d'Inghilterra]], [[Caterina di Valois]], con cui intrattenne una lunga relazione che non è noto se sia mai sfociata in un matrimonio. Edmondo e i suoi fratelli erano considerati in ogni caso degli illegittimi e ogni fortuna sarebbe dovuta andare al loro fratellastro legittimo [[Enrico VI d'Inghilterra]].
 
Enrico VII nacque a [[Pembroke (Regno Unito)|Pembroke]] nel 1457, crebbe in [[Galles]] e passò la giovinezza in esilio in [[Bretagna]] insieme allo zio [[Jasper Tudor|Gaspare Tudor]], mentre sua madre rimase in [[Inghilterra]] e si rimaritò senza mai smettere di sostenere i diritti del figlio sulla corona che ora era in mano agli [[CasatoCasa di York|York]]. Quando Enrico fu abbastanza grandeadulto, molti dei più importanti esponenti dei Lancaster erano morti ed egli, sinel proclamòtentativo di presentarsi come l'erede delLancaster (nonostante eredi Lancaster legittimi fossero ben presenti nelle case reali di Portogallo e Castiglia) si autoproclamò dalla Francia un figlio di Enrico casatoVI.<ref>{{Cita Capitalizzandolibro|autore=Philip l'antipatiade cheCommynes|titolo=The ilMemoirs reof YorkPhilip [[Riccardode IIICommynes, Lord of Argenton|anno=1817|città=Londra}}</ref> I francesi, da sempre nemici ddell'Inghilterra]], stavafinanziarono riscuotendola nelsua paesespedizione suacon madreun fuprestito dai termini molto severi, incluso il fatto di dover lasciare due importanti ostaggi in gradoFrancia, uno dei quali era [[Thomas Grey, I marchese di mettereDorset]]. insiemeIl abbastanzasuo sostenitoriesercito, formato da permetteregaleotti e da un piccolo numero di mercenari, non ammontava a Enricopiù di sfidarlomille unità.<ref>{{Cita libro|autore=Michael K. Jones|titolo=Bosowrth 1485|annooriginale=2002|anno=2003|editore=Tempus|pp=153-155}}</ref>
 
Nel [[1485]] Enrico sbarcò nel [[Pembrokeshire]], incontrò Riccardo e lo uccise nella [[Battaglia di Bosworth Field]]. Proclamandosi re, subito dopo sposò la nipote di Riccardo, [[Elisabetta di York]], ponendofiglia cosìdel finedefunto allasovrano [[GuerraEdoardo delleIV dued'Inghilterra|Edoardo roseIV]]. eContrariamente presentandoa alquanto paesesi unacrede nuovaperò, dinastiaquesto chenon nascevamise dallefine ceneriad delleun anticheconflitto rivali.che Ilin simbolo sceltoera futerminato con la ''Rosabattaglia deidi Tudor'',Tewksbury chenel in1471; riunivaEnrico ininoltre dovette affrontare diverse ribellioni durante il biancosuo degliregno.<ref>{{Cita Yorklibro|nome=John eAshdown ilHill|titolo=The rossoWars deiof Lancasterthe Roses|anno=2010|url=https://archive.org/details/fewstoryofbattle0000sark|editore=Amberley|pp=[https://archive.org/details/fewstoryofbattle0000sark/page/277 277]-282}}</ref>
 
Enrico ed Elisabetta ebbero diversi figli; quelli che sopravvissero all'infanzia furono il primogenito [[Arturo Tudor]], [[Enrico VIII d'Inghilterra|Enrico]], [[Margherita Tudor]], che sposò [[Giacomo IV di Scozia]], e [[Maria Tudor (regina di Francia)|Maria Tudor]], che in prime nozze sposò [[Luigi XII di Francia]] e poi [[Charles Brandon, I duca di Suffolk|Charles Brandon]], amico d'infanzia del fratello Enrico.
 
Enrico VII voleva rafforzare la propria posizione dinastica - ede infatti fece sposare Margherita al [[re di [[Scozia]] - e anche Arturo fece un'unione prestigiosa prendendo in moglie [[Caterina d'Aragona]], la figlia di [[Isabella di Castiglia]] e [[Ferdinando II d'Aragona]], che avevano completato la [[Reconquista]] spagnola e finanziato l'esploratore [[Cristoforo Colombo]].
 
Arturo e Caterina, rispettivamente di quindici e sedici anni si sposarono nel [[1502]] e andarono a vivere al [[Castello di Ludlow]], sede tradizionale del [[Principe di Galles]]<ref name="ReferenceA">Kinney, Arthur F. and David W. Swain. Tudor England: An Encyclopedia. Garland, 2001</ref>, e lì Arturo morì durante un'epidemia di quello che all'epoca era chiamato [[Malattia del sudore|sudore anglico]] dopo soli quattro mesi di matrimonio. L'erede al trono divenne allora il giovane Enrico. Venne ottenuta una dispensa papale perché egli potesse sposare la giovane cognata vedova, asserendo che il matrimonio tra Arturo e Caterina non sarebbe stato consumato, ma poco dopo Enrico VII annullò le nozze lasciando Caterina in un limbo d'incertezza.
 
Enrico VII durante il suo regno andò in guerra solo due volte: la prima nel [[1496]], quando venne invasa la [[Bretagna]], e la seconda contro la Scozia per vendicarsi del supporto scozzese, nel [[1499]], a [[Perkin Warbeck]], che pretendeva di essere uno dei figli superstiti di [[Edoardo IV d'Inghilterra]] (che invece erano certamente morti nella [[Torre di Londra]] diversi anni prima). Le nozze di Margherita nel [[1502]] dovevano siglare la pace a seguito di questo disdicevole evento.
 
Un altro grande problema di Enrico VII furono le casse reali: quando egli salì al trono le trovò praticamente svuotate dalladal guerrarecente annosatentativo chedi dilaniavacolpo ildi paeseStato dei Woodville<ref>{{Cita libro|autore=Domenico Mancini|curatore=Annette Carson|traduttore=Annette Carson|titolo=De Occupatione Regni Anglie per Riccardum Tertium|anno=2021|editore=Imprimir Imprimatum|lingua=latino}}</ref>, ma riuscì a rimettere in sesto le finanze attraverso una severa politica monetaria, lasciandole discretamente piene per il suo successore. Alla sua morte Enrico aveva rimesso in piedi le finanze del paese, aveva tenuto lontano i pretendenti al trono ede aveva rafforzato il sistema giudiziario.
 
Enrico VII per consolidare il trono e per difenderlo, rese nuovamente operativi gli agenti, ovvero le "spie" che furono ufficialmente istituite dal suo predecessore Enrico VI ma che ne sospese l'operatività durante il corso della guerra delle due rose. I suoi agenti si sparsero per tutta Europa, si infiltrarono presso tutte le Corti, cominciando ad inviare rapporti particolareggiatissimi sulle attività di tutti i sovrani. Fu appunto Enrico VII il primo sovrano che stabilì un sistema di spionaggio anche presso quelle nazioni con cui non si trovava in guerra.
==Enrico VIII: il re che divorziò dalla chiesa==
 
Fra i più famosi agenti del suo tempo figura sir Robert Clifford, noto gentiluomo di piccola nobiltà, di una delle contee settentrionali dell'isola.<ref>{{Cita libro|autore=|titolo=Lo spionaggio Inglese dalle Origini ai giorni nostri - Ugo Caimpenta - anno 1936}}</ref>
Enrico VII morì nel [[1509]] e l'11 giugno suo figlio [[Enrico VIII d'Inghilterra]] sposò Caterina d'Aragona - che in quegli anni era vissuta quasi in stato d'indigenza presso il suocero - ed entrambi vennero incoronati il 24 giugno nell'[[Abbazia di Westminster]]. Il fatto che Caterina fosse stata la moglie di suo fratello aveva reso necessaria una dispensa papale (erano infatti considerati parenti stretti secondo il diritto dell'epoca) ed Enrico la sposò nonostante il padre fosse di parere contrario.
 
== Enrico VIII: il re che divorziò con la Chiesa ==
Nei primi due anni di regno, Enrico si occupò poco delle cose di governo e lasciò le sorti del paese in mano ai ministri che suo padre aveva nominato prima di morire, preferendo dedicarsi allo sport e ad altri divertimenti, e fu solo più avanti che si mise d'impegno per imparare le strategie militari e di governo. Il re dei primi anni è ricordato come un uomo gentile, disposto al dialogo, generoso nei doni e nelle amicizie, e fu solo negli ultimi anni di regno che divenne l'uomo grottescamente grasso, dispotico e crudele che è rimasto nell'immaginario collettivo.
Enrico VII morì nel [[1509]] e l'11 giugno suo figlio [[Enrico VIII d'Inghilterra]] sposò Caterina d'Aragona - che in quegli anni era vissuta quasi in stato d'indigenza presso il suocero - ed entrambi vennero incoronati il 24 giugno nell'[[Abbazia di Westminster]]. Il fatto che Caterina fosse stata la moglie di suo fratello aveva reso necessaria una dispensa papale (erano infatti considerati parenti stretti secondo il diritto dell'epoca) ed Enrico la sposò nonostante il padre fosse di parere contrario.
 
Nei primi due anni di regno, Enrico si occupò poco delle cose di governo e lasciò le sorti del paese in mano ai ministri che suo padre aveva nominato prima di morire, preferendo dedicarsi allo sport e ad altri divertimenti, e fu solo più avanti che si mise d'impegno per imparare le strategie militari e di governo. Il re dei primi anni è ricordato come un sovrano affascinante, di bell'aspetto, di amplissima cultura, disposto al dialogo, generoso nei doni e nelle amicizie, e fu solo negli ultimi anni di regno che divenne l'uomo grottescamente grasso, dispotico e crudele che è rimasto nell'immaginario collettivo.
Sfortunatamente per Enrico e Caterina l'erede tanto atteso non arrivò: il loro primogenito [[Enrico, duca di Cornovaglia]] morì dopo 52 giorni nel [[1511]] e solo dopo vari aborti o figli nati morti nacque una bambina sana, che venne battezzata [[Maria I d'Inghilterra|Maria]] nel [[1516]]. A Enrico fu chiaro che la dinastia era a rischio: una figlia femmina esponeva il trono a troppi sciacalli e peggio ancora poteva portare il paese alla guerra civile, mentre la moglie sembrava incapace di dargli un maschio.
 
Sfortunatamente per Enrico e Caterina l'erede tanto atteso non arrivò: il loro primogenito [[Enrico, duca di Cornovaglia]] morì dopo 52 giorni nel [[1511]] e solo dopo vari aborti o figli nati morti nacque una bambina sana, che venne battezzata [[Maria I d'Inghilterra|Maria]] nel [[1516]]. A Enrico fu chiaro che la dinastia era a rischio: una figlia femmina esponeva il trono a troppi sciacalli e peggio ancora poteva portare il paese alla guerra civile, mentre la moglie, la cui salute non era mai stata buona, sembrava incapace di dargli un maschio ed era precocemente entrata in [[menopausa]].
Qualche tempo dopo, dopo essersi consultato con il fidato consigliere [[Thomas Wolsey]], Enrico cominciò a pensare al divorzio. Caterina era sensibilmente più vecchia di Enrico ed egli voleva un figlio, così Wolsey fu spedito a [[Roma]] perché sottoponesse la questione al papa. Il pontefice tuttavia era riluttante a disconoscere una dispensa emanata dal [[Vaticano]], anche perché si trovava schiacciato sotto il tallone di [[Carlo V d'Asburgo]], che di Caterina era nipote e che in quel periodo stava mettendo a ferro e fuoco lo [[Stato Pontificio]].
 
Qualche tempo dopo, dopo essersi consultato con il fidato consigliere [[Thomas Wolsey]], Enrico cominciò a pensare al divorzio. Caterina era sensibilmente più vecchia di Enrico ed egli voleva un figlio, così Wolsey fu spedito a [[Roma]] perché sottoponesse la questione al papa. Il pontefice tuttavia era riluttante a disconoscere una dispensa emanata dalla [[Santa Sede]], anche perché si trovava schiacciato sotto il tallone di [[Carlo V d'Asburgo]], che di Caterina era nipote e che in quel periodo stava mettendo a ferro e fuoco lo [[Stato Pontificio]].
Dal canto suo Caterina si oppose strenuamente al divorzio appellandosi alla legittimità della dispensa, perciò ne nacque una battaglia legale che si trascinò per lunghi anni. Poiché Wolsey aveva fallito venne messo da parte a favore di [[Thomas Cromwell, primo conte di Essex]], che cercò di dirimere la questione. Tutti sapevano che il re voleva risposarsi, ma nessuno poteva sospettare che intendesse farlo con una delle dame di compagnia della moglie, la giovane [[Anna Bolena]].
 
Dal canto suo Caterina si oppose strenuamente al divorzio appellandosi alla legittimità della dispensa, perciò ne nacque una battaglia legale che si trascinò per lunghi anni. Poiché Wolsey aveva fallito venne messo da parte a favore di [[Thomas Cromwell, I conte di Essex]], che cercò di dirimere la questione. Tutti sapevano che il re voleva risposarsi, ma nessuno poteva sospettare che intendesse farlo con una delle dame di compagnia della moglie, la giovane [[Anna Bolena]].
 
Mentre Cromwell cercava di convincere il tribunale ecclesiastico, convocato a [[Londra]] per ordine del papa, a concedere l'annullamento delle nozze di Enrico, Wolsey venne tratto in arresto e morì a [[Leicester]] nell'[[inverno]] [[1530]] mentre veniva portato alla [[Torre di Londra]], dove sarebbe stato, con ogni probabilità, giustiziato.
 
Il tribunale ecclesiastico intanto arrancava, e alla fine dichiarò valide le nozze di Enrico e Caterina, per cui il Parlamento emanò una serie di leggi volte a troncare ogni legame fra il regno d'[[Inghilterra]] e il papato. Il sovrano venne dichiarato ''Capo Supremo della Chiesa d'Inghilterra'' (e dal regno di [[Elisabetta I d'Inghilterra]] in poi venne chiamato [[''Governatore Supremo della Chiesa d'Inghilterra]]'') iniziandocominciando a dare corpo a una struttura clericale staccata da quella vaticanaromana. Venne eletto un nuovo [[Arcivescovo di Canterbury]] nella persona di [[Thomas Cranmer]], che si affrettò ad annullare il matrimonio reale permettendo a Enrico di sposare [[Anna Bolena]], la figlia di [[Thomas Boleyn, I conte del Wiltshire|Tommaso Boleyn]], un piccolo nobile che aveva avuto incarichi presso la corte.
 
Il matrimonio venne celebrato fra la fine del [[1532]] e l'inizio del [[1533]] e in settembre nacque la loro figlia, [[Elisabetta I d'Inghilterra|Elisabetta]]. Quanto a Caterina, venne esiliata e visse in campagna fino alla morte, avvenuta tre anni dopo<ref>Tittler, Robert and Norman Jones. A Companion to Tudor Britain. Blackwell Publishing, 2004</ref>. Anna non ebbe altri figli nati vivi e questo segnò la sua fine: nel [[1536]] venne accusata di stregoneria, incesto col proprio fratello e adulterio, cosa che portava automaticamente con sé l'accusa di [[Alto tradimento]], [[Incesto]] e [[Stregoneria]]: venne processata, condannata a morte e giustiziata alla Torre nel maggio [[1536]]. assieme ai suoi presunti complici.
 
Pochi giorni dopo Enrico si sposò con [[Jane Seymour|Giovanna Seymour]], figlia di un altro nobile di relativa importanza, la quale il 12 ottobre [[1537]] partorì il tanto sospirato erede, che venne battezzato [[Edoardo VI d'Inghilterra|Edoardo]]. Purtroppo Jane morì qualche giorno dopo il parto di [[Febbre puerperale]]. Mentre Enrico - sprofondato nella [[disturbo depressivo|depressione]] - piangeva la perdita della moglie, Cromwell continuava ad agire nel suo interesse proclamando i l'[[Atto di Unione (1536-1543)|Atto d'Unione]] con il Galles (cosiddette ''Laws in Wales Acts]]''), con lo scopo di unire Inghilterrala emonarchia Gallesinglese ai domini gallesi.
 
IntantoNel frattempo, in considerazione dell'età del sovrano e della salute cagionevole dell'unico erede al trono i ministri di Enrico stavano pensando a nuove nozze per lui e la scelta cadde sulla protestanteduchessa tedesca [[Anna di Clèves|Anna di Cleves]]. Il re siaveva dimostròinizialmente riluttanteaspirato adalla unirsimano addella unagiovane donna[[Cristina di fedeDanimarca|Cristina dichiaratamenteduchessa protestantedi Milano]], manipote di [[Carlo V]] a quanto pare fu persuaso da un dipinto di [[Hans Holbein il Giovane|Hans Holbein il giovane]] che presentava la promessa sposa in una veste lusinghiera. Anna arrivò in Inghilterra alla fine del dicembre [[1539]] e si unì ada Enrico il giorno di [[Capodanno]]. Il quarto matrimonio però non ingranòfu mai consumato: il re, ormai obeso, di età per l'epoca avanzata (50 anni) e provato psicologicamente dalla grave depressione che lo aveva colpito alla morte di [[Jane Seymour]] si rivelò impotente e asserì che l'aspetto della moglie era tale da disgustarlo, oltre ad asserire che la consorte avesse stipulato anni prima un [[promessa di matrimonio|contratto matrimoniale]] vincolante con un principe tedesco che invalidava le nozze. Anna accettò presto un pacifico annullamento; in cambio del titolo di ''amatissima sorella del re'' le vennero offerti una cospicua rendita, diverse proprietà e il [[Richmond Palace|Palazzo di Richmond]], oltre al [[Castello di Hever]]. Ovviamentegià ilappartenuto alla famiglia di [[Anna Bolena]]. Il matrimonio aveva avuto una matrice più politica che amorosa ed Enrico si risentì duramente con i suoi ministri per l'accaduto. Chi ne pagò le conseguenze fu Cromwell, che venne arrestato e giustiziato nel luglio [[1540]]<ref name="Loades, David 1558">Loades, David. Intrigue and Treason: The Tudor Court 1547–1558. Pearson Education Limited, 2004</ref>.
 
Lo stesso giorno Enrico sposò la giovanissima dama di corte [[Catherine Howard|Caterina Howard]], cugina di [[Anna Bolena]] e del potente [[Thomas Howard, III duca di Norfolk]]. Il matrimonio era stato favorito dagli stessi Howard nella speranza di convincere Enrico a restaurare il cattolicesimo. Catherine era stata [[dama di compagnia]] di Anna di Cleves ede il re se n'era infatuato facilmente; tuttavia la differenza di età era abissale: Catherine era giovane, spensierata, con diversi scandali alle spalle (accuratamente occultati dalla famiglia) sposata a un uomo vecchiodel chedoppio didella certosua nonetà, amavaobeso, tormentato dalla [[gotta]] e dal [[diabete]]. La sua inesperienza la spinse a cercare conforto altrove e divenne l'amante del cortigiano [[Thomas Culpeper]], giovane pupillo del re. Quando fu scoperta venne arrestata per Alto[[alto tradimento]] e [[adulterio]] e, dopo aver negato, confessò le proprie colpe aggiungendovi anche diversi amori giovanili. Catherine venne giustiziata nel febbraio [[1542]] insieme a Culpeper e ada altriun uominialtro uomo che avevapretendeva conosciutodi primaessere delil regalesuo legittimo marito e con cui aveva convissuto pubblicamente durante l'adolescenza. La sua morte segnò la fine di ogni speranza di ritorno del cattolicesimo e inflisse un duro colpo al potere degli Howard<ref> name="Loades, David. Intrigue and Treason: The Tudor Court 1547–1558. Pearson Education Limited, 2004<1558"/ref>.
 
L'ultimo matrimonio di Enrico si celebrò nel [[1543]] con la protestante [[Caterina Parr]], una giovanenobile chedi eranotevole giàintelletto rimastae vedovecultura, già due volte vedova. Caterina era anche di religione riformata e questo attirò le ire di tutti i cattolici rimasti nel regno che godevano di una certa influenza. Norfolk tentò di farla arrestare perché pregava e parlava della fede [[LuteraniLuteranesimo|luterana]] con il re, ma ella abilmente riuscì a persuadere il marito a graziarla dicendo che agiva in tal modo per distrarlo mentre era malato con delle colte conversazioni. Caterina rimase al fianco di Enrico fino alla sua morte e riuscì ada instaurare buoni rapporti con tutti i suoi figliastri.
 
== Edoardo VI: il re bambino ==
Enrico morì il 28 gennaio [[1547]].
 
Nel suo [[testamento]] aveva riammesso alla successione sia Maria sia Elisabetta, senza tuttavia legittimarle. Al momento però il problema non si poneva: l'erede c'era ed era un fanciullo gracile di nove anni, [[Edoardo VI d'Inghilterra]], che grazie all'influenza dei suoi precettori, Richard Cox ([[1500]] circa-22 luglio [[1581]]), Jean Belmain (morto dopo il [[1557]]), [[John Cheke]] e Blanche Herbert (che vantava antenati nei [[Lollardi]]<ref>Richardson, Ruth Elizabeth, 2007 'Mistress Blanche, Queen Elizabeth I's Confidante' Logaston</ref>) era di provata fede protestante.
Enrico spirò il 28 gennaio [[1547]].
 
Se Edoardo fosse morto senza eredi gli sarebbero succedute Maria e poi Elisabetta; se anche loro fossero morte senza figli, il trono sarebbe andato ai discendenti di sua sorella minore, [[Maria Tudor (regina di Francia)|Maria Tudor]], che andava a surclassare la maggiore [[Margherita Tudor]].
Nel suo [[Testamento]] aveva riammesso alla successione sia Maria che Elisabetta, senza tuttavia legittimarle. Al momento però il problema non si poneva: l'erede c'era ed era un fanciullo gracile di nove anni, [[Edoardo VI d'Inghilterra]], che grazie all'influenza dei suoi precettori, Richard Cox ([[1500]] circa-22 luglio [[1581]]), Jean Belmain (morto dopo il [[1557]]), [[John Cheke]] e Blanche Herbert (che vantava antenati nei [[Lollardi]]<ref>Richardson, Ruth Elizabeth, 2007 'Mistress Blanche, Queen Elizabeth I's Confidante' Logaston</ref>) era di provata fede protestante.
 
Un re così giovane gettò il regno nel tumulto perché i nobili facevano a gara per entrare nel Consiglio di Reggenza; ovviamente Enrico ne aveva già designato i membri, ma uno di loro riuscì a mettersi a capo del Consiglio: [[Edward Seymour, I duca di Somerset|Edoardo di Somerset]], zio del re, che si era creato Duca di Somerset nel mese di febbraio del [[1547]] e sempre nello stesso anno divenne [[Lord protettore]]. Il suo dominio del [[Consiglio privato]] fu incontrastato ed egli continuò nel progetto, già avviato da Enrico, di sposare Edoardo alla giovane [[Maria Stuarda]], la piccola orfana di [[Giacomo V di Scozia]]. Se tale unione fosse andata in porto Inghilterra e [[Scozia]] si sarebbero unite e, molto probabilmente, lo [[scisma anglicano]] sarebbe stato applicato anche alla [[Chiesa di Scozia]], volente o nolente.
Se Edoardo fosse morto senza eredi gli sarebbero succedute Maria e poi Elisabetta; se anche loro fossero morte senza figli, il trono sarebbe andato ai discendenti di sua sorella minore, [[Maria Tudor]], che andava a surclassare la maggiore [[Margherita Tudor|Margherita Tudor.]]
 
Il 10 settembre [[1547]] le armate di Somerset si scontrarono contro quelle del Reggente di Scozia James Hamilton, Duca di Châtellerault ([[1516]] circa-22 gennaio [[1575]]) alla Battaglia di Pinkie Cleugh. Somerset vinse e questo gli permise di mantenere saldo il proprio potere, ma la regina madre [[Maria di Guisa]], appellandosi alla [[Auld Alliance]], imbarcò la piccola Maria per la [[Francia]], dove avrebbe sposato il [[Francesco II di Francia|Delfino]].
Un re così giovane gettò il regno nel tumulto perché i nobili facevano a gara per entrare nel Consiglio di Reggenza; ovviamente Enrico ne aveva già designato i membri, ma uno di loro riuscì a mettersi a capo del Consiglio: [[Edward Seymour, I duca di Somerset]], zio del re, che si era creato Duca di Somerset nel mese di febbraio del [[1547]] e sempre nello stesso anno divenne [[Lord protettore]]. Il suo dominio del [[Consiglio privato]] fu incontrastato ed egli continuò nel progetto, già avviato da Enrico, di sposare Edoardo alla giovane [[Maria Stuarda]], la piccola orfana di [[Giacomo V di Scozia]]. Se tale unione fosse andata in porto Inghilterra e [[Scozia]] si sarebbero unite e, molto probabilmente, lo [[Scisma anglicano]] sarebbe stato applicato anche alla [[Chiesa di Scozia]], volente o nolente.
 
Nel frattempo Edoardo si occupò di religione: nel [[1549]] fece pubblicare il [[Libro delle preghiere comuni]], un testo che conteneva le preghiere per le pratiche devozionali quotidiane e per il servizio domenicale. Ovviamente non fu ben accolto: nel [[Devon]] e in [[Cornovaglia]], dove esistevano ancora numerose enclave cattoliche, sorsero delle rivolte; la più famosa fu la [[Rivolta del Prayer Book|Rivolta per il libro delle preghiere comuni]], scatenatasi in Cornovaglia, dove la stragrande maggioranza della popolazione parlava solo il [[Lingua cornica|Cornico]] e non riusciva a comprendere la [[Traduzioni della Bibbia in inglese|Nuova Bibbia inglese]].
Il 10 settembre [[1547]] le armate di Somerset si scontrarono contro quelle del Reggente di Scozia James Hamilton, Duca di Châtellerault ([[1516]] circa-22 gennaio [[1575]]) alla Battaglia di Pinkie Cleugh. Somerset vinse e questo gli permise di mantenere saldo il proprio potere, ma [[Maria di Guisa]], appellandosi alla [[Auld Alliance]], imbarcò la piccola Maria per la [[Francia]], dove avrebbe sposato il [[Francesco II di Francia|Delfino]].
 
La rivolta venne soffocata da Somerset, ma questo non insegnò a Edoardo la prudenza; anzi, egli si inasprì sempre di più con i cattolici compresa la sorellastra Maria, cui era stato chiesto più volte di sospendere l'ascolto della [[Celebrazione eucaristica|Messa]] e di rinunciare alla propria fede; tuttavia Edoardo non la punì mai veramente. In rapporti migliori era con Elisabetta, che era una protestante moderata. Tuttavia le cose precipitarono quando quest'ultima fu accusata di avere una relazione illecita col [[Thomas Seymour, I barone Seymour di Sudeley|barone Seymour di Sudeley]], che aveva sposato Caterina Parr. Seymour venne giudicato colpevole più del progetto di rapire il re che di aver insidiato la principessa, e venne giustiziato nel marzo [[1549]]. Elisabetta fu interrogata e giudicata innocente.
Nel frattempo Edoardo si occupò di religione: nel [[1549]] fece pubblicare il [[Libro delle preghiere comuni]], un testo che conteneva le preghiere per le pratiche devozionali quotidiane e per il servizio domenicale. Ovviamente non fu ben accolto: nel [[Devon]] e in [[Cornovaglia]], dove esistevano ancora numerose enclave cattoliche, sorsero delle rivolte; la più famosa fu la [[Rivolta per il libro delle preghiere comuni]], scatenatasi in Cornovaglia, dove la stragrande maggioranza della popolazione parlava solo il [[Cornico]] e non riusciva a comprendere la [[Traduzioni della Bibbia in inglese|Nuova Bibbia inglese]].
 
Anche Somerset stava per cadere: nell'ottobre [[1549]] egli aveva portato via Edoardo dalla sua residenza al [[Castello di Windsor]] e il re scrisse di sentirsi come preso in ostaggio. Immediatamente il Consiglio depose Somerset su istigazione del suo rivale [[John Dudley, I duca di Northumberland|John Dudley]], che - se non ''de iure'' - divenne reggente ''de facto'' e, poco dopo, fu nominato [[Duca di Northumberland]]. Dudley, protestante e ambizioso, subito ordinò di spogliare le chiese dalle vestigia cattoliche, così da imporre meglio la nuova fede e, al contempo, arricchirsi; sempre in ambito religioso, nel [[1552]], fece pubblicare una revisione del Libro delle preghiere comuni.
La rivolta venne soffocata da Somerset, ma questo non insegnò a Edoardo la prudenza; anzi, egli si inasprì sempre di più con i cattolici compresa la sorellastra Maria, cui era stato chiesto più volte di sospendere l'ascolto della [[Messa]] e di rinunciare alla propria fede; tuttavia Edoardo non la punì mai veramente. In rapporti migliori era con Elisabetta, che era una protestante moderata. Tuttavia le cose precipitarono quando fu accusata di avere una relazione illecita con [[Thomas Seymour, I barone Seymour di Sudeley]], che aveva sposato Caterina Parr. Seymour venne giudicato colpevole più del progetto di rapire il re che di aver insidiato la principessa, e venne giustiziato nel marzo [[1549]]. Elisabetta fu interrogata e giudicata innocente.
 
L'anno dopo Edoardo si ammalò e i suoi consiglieri temettero che, se gli fosse succeduta la sorellastra Maria, il cattolicesimo sarebbe stato restaurato e tutte le riforme da loro attuate abolite. Anche il re doveva avere questo timore visto che stilò un testamento che contraddiceva quello del padre, poiché nominava sua erede [[Jane Grey|Giovanna Grey]], una delle nipoti di Maria Tudor. Northumberland non perse tempo e fece sposare il suo [[Guilford Dudley|ultimogenito]] alla futura regina.
Anche Somerset stava per cadere: nell'ottobre [[1549]] egli aveva portato via Edoardo dalla sua residenza al [[Castello di Windsor]] ed il re scrisse di sentirsi come preso in ostaggio. Immediatamente il Consiglio depose Somerset su istigazione del nuovo leader [[John Dudley, I duca di Northumberland]], che era stato nominato [[Duca di Northumberland]] poco prima. Northumberland era protestante e ambizioso, e ordinò di spogliare le chiese delle vestigia cattoliche così da imporre meglio la nuova fede e, nel contempo, arricchirsi. Sempre in ambito religioso venne pubblicata una revisione del Libro delle preghiere comuni nel [[1552]].
 
Edoardo morì il 6 luglio [[1553]] e Giovanna salì al trono. Nove giorni dopo, l'esercito messo insieme da [[Maria I d'Inghilterra]] la depose, lei e il marito vennero tratti in arresto e vennero giustiziati il febbraio seguente.
L'anno dopo Edoardo si ammalò e i suoi consiglieri temettero che, se gli fosse succeduta la sorellastra Maria, il cattolicesimo sarebbe stato restaurato e tutte le riforme da loro attuate abolite. Anche il re doveva avere questo timore visto che stilò un testamento che contraddiceva quello del padre, poiché nominava sua erede [[Jane Grey|Giovanna Grey]], una delle nipoti di Maria Tudor. Northumberland non perse tempo e fece sposare il suo ultimogenito [[Guilford Dudley]] alla futura regina.
 
Edoardo morì il 6 luglio [[1553]] e Jane salì al trono. Nove giorni dopo, l'esercito messo insieme da [[Maria I d'Inghilterra]] la depose, lei e il marito vennero tratti in arresto e vennero giustiziati il febbraio seguente.
 
==Maria I: la sanguinaria==
 
== Maria I: la cattolica e sanguinaria (Bloody Mary) ==
Poco dopo la propria ascesa al trono Maria annunciò l'intenzione di sposarsi col cattolicissimo [[Filippo II di Spagna]], figlio di [[Carlo V d'Asburgo]], che era nipote di sua madre. La prospettiva di questo matrimonio non entusiasmò gli inglesi, che temevano che Filippo avrebbe usato l'Inghilterra come stato satellite nel suo sconfinato impero trascinandola, forse, in guerre che nemmeno la riguardavano.
 
Nella primavera del [[1554]], [[Thomas Wyatt il Giovane|Thomas Wyatt il giovane]] ([[1521]]-11 aprile [[1554]]) progettò una rivolta che aveva lo scopo di deporre Maria e mettere sul trono Elisabetta. Il piano, tuttavia, venne scoperto e Wyatt giustiziato, non prima di essere torturato nella speranza che dicesse che Elisabetta era coinvolta nel piano, cosa che avrebbe dato un ottimo motivo per uccidere anche lei. Il nome della principessa non venne fatto, ma essa venne comunque imprigionata e soggiornò a lungo presso la Torre.
 
Maria e Filippo si sposarono nella [[Cattedrale di Winchester]] il 25 luglio, ma egli era ben poco attratto dalla moglie e passò con lei il minimo del tempo necessario. La loro unione si rivelò sterile e benché ella avesse più volte creduto di essere incinta non concepì mai un erede. La sua amarezza si riversò nell'ambito religioso: decisa a restaurare il cattolicesimo, perseguitò i protestanti, che finirono sul rogo in gran numero fra il [[1555]] e il [[1558]], tanto che Maria si guadagnò l'appellativo di ''Bloody Mary''.
 
Questi avvenimenti, noti come [[Persecuzioni mariane]], finirono per alienare le simpatie popolari. Più il tempo passava e più il numero dei cattolici di nascita diminuiva a favore di coloro che erano nati e cresciuti in un'Inghilterra riformata. Il definitivo allontanamento dal suo popolo si ebbe quando, il 7 gennaio [[1558]], perse l'ultimo avamposto inglese in terra di Francia, [[Calais]], che andò a [[Francesco I di Guisa]].
 
In ogni caso, durante il suo regno Maria introdusse un nuovo sistema monetario che rimase in uso fino alla fine del XVIII secolo, e il suo matrimonio con Filippo fornì nuove rotte commerciali. Maria prese diversi provvedimenti per fermare l'inflazione, sanare le finanze dello stato, aiutare i più poveri e affrontò varie crisi che avevano colpito il mercato. Esplorò potenziali rapporti commerciali con l'[[Africa]], la [[Russia]] e gli [[Stati{{chiarire|stati baltici]]|Quali ?}}, lottò contro la degradazione che aveva caratterizzato la corte dei suoi predecessori, rafforzò le autorità di governo delle medie e grandi città<ref>Kinney, Arthur F. and David W. Swain. Tudor England: An Encyclopedia. Garland, 2001<name="ReferenceA"/ref> e strinse per la prima volta relazioni diplomatiche con la Russia.
 
Maria morì all'età di 42 anni il 17 novembre [[1558]] e le succedette la venticinquenne Elisabetta.
 
== Elisabetta I: la regina che preferìvergine governaree daprotestante sola==
Quando Elisabetta seppe della morte di Maria si trovava alloggiata a [[Hatfield House]]: si precipitò di corsa a [[Londra]] per poter essere nominata regina, cosa che dovette fare con una certa apprensione visto che fra i membri del Consiglio nominati dalla sorellastra c'erano diverse persone a lei ostili. Costoro infatti avevano spinto per la sua incarcerazione alla Torre, per farla sposare a un principe straniero, per esiliarla o anche per metterla a morte<ref>Jones, Norman (2008). "Advice to Elizabeth". History Today</ref>.
 
Quando Elisabetta seppe della morte di Maria si trovava alloggiata ad [[Hatfield House]]: si precipitò di corsa a [[Londra]] per poter essere nominata regina, cosa che dovette fare con una certa apprensione visto che fra i membri del Consiglio nominati dalla sorellastra c'erano diverse persone a lei ostili. Costoro infatti avevano spinto per la sua incarcerazione alla Torre, per farla sposare a un principe straniero, per esiliarla o anche per metterla a morte<ref>Jones, Norman (2008). "Advice to Elizabeth". History Today</ref>.
 
Per tutta risposta essa scelse come capo dei ministri [[William Cecil, I barone Burghley]], uomo di fede protestante che era stato segretario di Somerset e di Northumberland. Sotto il regno di Maria egli era stato messo da parte, ma aveva fatto più volte visita alla principessa, ufficialmente per occuparsi dei suoi conti. Cecil era anche cugino di Blanche Parry ([[1507]] o [[1508]]-12 febbraio [[1590]]), che fu per quasi 56 anni al servizio di Elisabetta e fu una delle donne a lei più vicine. Elisabetta si scelse anche un favorito nella persona di [[Robert Dudley, I conte di Leicester]], che aveva costante accesso alle sue stanze.
Riga 108 ⟶ 127:
Nei primi tempi del regno Elisabetta promulgò due importanti provvedimenti, l'[[Atto di uniformità del 1559]] e l'Atto di Supremazia, che sancivano ufficialmente la nascita della [[Chiesa anglicana]] e facevano di Elisabetta il Governatore Supremo della Chiesa d'Inghilterra. Elisabetta mise in chiaro che chi non giurava alla prima richiesta avrebbe avuto una seconda opportunità, dopo di che ogni proprietà e bene del dissidente sarebbero stati requisiti.
 
Elisabetta governò da nubile e lo fece con estrema forza, tanto che nessuno ne sfidò mai l'autorità, anche se molti credevano che ella fosse troppo debole per tale peso e che dovesse maritarsi<ref>Jones, Norman (2008). "Advice to Elizabeth". History Today 58</ref>. Nonostante la sua popolarità fosse alta, sia il Parlamento chesia il Consiglio privato pensavano che dovesse prendere marito: era infatti opinione comune che una [[Regina regnante]] dovesse avere un uomo che l'alleviasse dal peso di essere un [[Capo di Stato]]. Non meno rilevante era il problema che, se essa fosse morta senza eredi, non solo avrebbe posto fine alla dinastia Tudor, ma avrebbe anche dato adito a una guerra civile che sarebbe scoppiata fra i pretendenti al trono. Furono molte le richieste di matrimonio che giunsero da ogni parte d'[[Europa]], e la probabilità che ella morisse divenne concreta nel [[1564]], quando si ammalò di [[Vaiolovaiolo]] e nominò Dudley Lord Protettore. Dopo che Elisabetta si fu ripresa, Dudley venne ammesso al Consiglio privato e creato [[Conte di Leicester]].
 
Elisabetta sperava che sua cugina Maria Stuarda acconsentisse a sposarlo, Maria però non volle e si unì a [[HenryEnrico Stuart, Lord Darnley|Enrico Stuart di Darnley]], nipote di [[MargaretMargherita Tudor]], un matrimonio che l'avvicinava alla corona inglese. Nel regno esistevano infatti ancora persone che si ricordavano che il matrimonio dei suoi genitori era stato dichiarato nullo prima che Anna venisse giustiziata, cosa che rendeva Elisabetta illegittima (la sua posizione non era mai stata chiarita del tutto), per cui [[Maria Stuarda]] sarebbe stata, in futuro, la legittima erede e sovrana.
 
Nonostante questi pensieri Elisabetta non designò mai quest'ultima come erede, forse perché, come aveva visto accadere a Maria, gli scontenti del suo regno avrebbero potuto raccogliersi attorno a una donna adulta e, per di più, con un regno alle spalle.
 
Durante gli anni di regno vennero fatti diversi tentativi di deporla. Nel [[1569]] Charles Neville, VI conte di Westmorland (18 agosto [[1542]]-16 novembre [[1601]]), e Thomas Percy, VII conte di Northumberland ([[1528]]-22 agosto [[1572]]), tentarono di insediare sul trono Maria Stuarda, che era già, di fatto, prigioniera di Elisabetta dopo aver cercato asilo in Inghilterra. Nel [[1571]] ci provò il [[Thomas Howard, IV duca di Norfolk|duca di Norfolk]] che aveva progettato anche di sposare Maria in modo da divenire re,; tuttavia il piano, congegnato da Roberto di Ridolfi (18 novembre [[1531]]-18 febbraio [[1612]]), fu scoperto e Norfolk venne giustiziato.
 
Il maggior pericolo fu costituito dalla rivolta capeggiata dadal [[Robert Devereux, II conte d'Essex|conte di Essex]], che aveva pensato di riuscire a far rivoltare [[Londra]] contro la sovrana,; i londinesi, tuttavia, si dimostraronomostrarono riluttanti eed lui insieme agli altri cospiratoriEssex fu arrestato e ucciso insieme con gli altri cospiratori.
 
Nel [[1570]] la minaccia venne da fuori,: [[Papa Pio V]] emanò la [[Regnans in Excelsis]] che scomunicava Elisabetta e la dichiarava deposta, liberando coloro che le erano assoggettati da ogni dovere verso di lei. Il Parlamento la pressò perché giustiziasse Maria, che ormai era prigioniera da quasi tre anni,; tuttavia, nonostante le richieste pressanti, ella vacillò ed esitò per altri diciassette anni, prima di acconsentire a uccidere un'altra regina consacrata.
 
Nel [[1586]] Elisabetta venne convinta del coinvolgimento di Maria in un piano ordito contro di lei e, alla fine, firmò la sua condanna a morte,; l'8 febbraio [[1587]] Maria fu decapitata al [[Fotheringhay Castle]], con grande livore dell'Europa cattolica.
 
Gli anni passarono ed Elisabetta non si sposò e girarono molte voci sul perché di tale scelta. Alcuni sostennero che era innamorata di Dudley e che avesse addirittura avuto un figlio da lui, tuttavia questo fu solo uno dei mille pettegolezzi che fiorì attorno a una relazione, di qualsivoglia natura, durata tanti anni. Forse Elisabetta, però, vedeva donne che, come Giovanna Grey, avevano pagato con la vita il matrimonio entro la famiglia reale o come la sua sorellastra Maria, che aveva generato tanto malcontento sposando un principe straniero e, forse, temeva che a lei sarebbe toccata la perdita del controllo del regno.
 
Le voci più insistenti di un matrimonio di Elisabetta fiorirono fra il [[1579]] e il [[1581]] e volevano che il promesso sposo fosse [[Francesco Ercole di Valois]], figlio di [[Enrico II di Francia]] e [[Caterina de' Medici]]. Dopo aver passato anni a convincerla a sposarsi ora il Parlamento si affrettò a sconsigliarle caldamente l'unione con un uomo la cui madre era sospettata di essere l'artefice del [[Massacro di San Bartolomeo]] del [[1572]], che aveva visto la morte di centinaia di [[Ugonotto|ugonotti]].
 
Elisabetta allontanò il pretendente e s'accorse che i Tudor sarebbero morti con lei,; era il [[1581]] ed ella aveva 44 anni. Tuttavia la minaccia più pressante venne dalla [[Spagna]],: il suo ex cognato Filippo II, nel [[1588]], le scagliò contro l'[[Invincibile Armata]] comandata da Alonso Pérez de Guzmán, VII duca di Medina Sidonia. Le navi degli spagnoli e quelle della [[Repubblica delle Sette Province Unite]] erano superiori a quelle inglesi, tuttavia il cattivo tempo nella [[La Manica|Manica]], la cattiva gestione delle risorse e l'abilità di [[Francis Drake]] e del [[Charles Howard, I conte di Nottingham|conte di Nottingham]] garantirono la vittoria agli inglesi.
 
Mentre Elisabetta invecchiava, il regno prosperava (alla sua morte il bilancio del regno era in attivo) ede, in risposta a una carestia scoppiata nel decennio del [[1590]], la regina emanò le [[Poor Law]], che sancivano il diritto per ogni contadino che era troppo malato per lavorare all'accesso di una somma annuale versatagli dalla corona., quando era troppo malato per lavorare.
 
Elisabetta venne anche istruita: conosceva il latino, l'italiano, il francese e un po' di greco e, forse, come il padre, era versata per la musica sia nel canto sia nel liuto.
Elisabetta si spense al Palazzo di Richmond il 24 marzo [[1603]] senza aver nominato un successore.
 
Elisabetta si spense al Palazzo di Richmond il 24 marzo [[1603]], senza aver nominato un successore.
[[Giacomo VI di Scozia]], figlio della defunta Maria Stuarda e - contrariamente alla madre - di credo protestante, salì al trono quale primo sovrano della dinastia [[Stuart]].
 
[[Giacomo VI di Scozia]], figlio della defunta Maria Stuarda e - contrariamente alla madre - di credo protestante, salì al trono come primo sovrano della dinastia [[Stuart]].
Elisabetta venne anche istruita, conosceva il latino, l'italiano, il francese e un po' di greco e forse, come il padre, era versata per la musica sia nel canto che nel liuto.
 
== SovraniAlbero della dinastia Tudorgenealogico ==
{{discendenza
:[[1485]] - [[1509]] [[Enrico VII d'Inghilterra|Enrico VII]], n. [[1447]]
| 1| -1| |
:[[1509]] - [[1547]] [[Enrico VIII d'Inghilterra|Enrico VIII]], n. [[1491]]
|100| 1|Goronwy|
:[[1547]] - [[1553]] [[Edoardo VI d'Inghilterra|Edoardo VI]], n. [[1537]]
|110|100|[[Maredudd_ap_Tudur|Maredudd]]|-1406
:[[1553]] - [[1553]] [[Jane Grey|Giovanna Grey]] (per 9 giorni), n. [[1537]]
|120|110|[[Owen_Tudor|Owen]]|1385-1461
:[[1553]] - [[1558]] [[Maria I d'Inghilterra|Maria I]], n. [[1516]]
 
:[[1558]] - [[1603]] [[Elisabetta I d'Inghilterra|Elisabetta I]], n. [[1533]]
|130|120|Tommaso|1429-1501
|131|120|[[Edmondo_Tudor|Edmondo]]|1430-1456
|132|120|[[Jasper_Tudor|Jasper]]|1431-1495
 
|140|131|'''[[Enrico_VII_d%27Inghilterra|ENRICO VII]]'''|1457-1509 <br/> ⚭ [[Elisabetta di York]]
 
|150|140|[[Arturo_Tudor|Arturo]]|1486-1502 <br/> ⚭ [[Caterina_d%27Aragona|Caterina d'Aragona]]
|151|140|[[Margherita_Tudor|Margherita]]|1489-1541 <br/> ⚭ [[Giacomo IV di Scozia]]
|152|140|'''[[Enrico_VIII_d%27Inghilterra|ENRICO VIII]]'''|1491-1547
|153|140|[[Maria_Tudor|Maria]]|1496-1533 <br/> ⚭ [[Luigi XII di Francia]]
 
|160|151|[[Giacomo V di Scozia]]|1512-1542
|161|151|[[Margaret Douglas]]|1515-1578
|162|152|'''[[Maria_I_d%27Inghilterra|MARIA I]]'''|1516-1558
|163|152|'''[[Elisabetta_I_d%27Inghilterra|ELISABETTA I]]'''|1533-1603
|164|152|'''[[Edoardo_VI_d%27Inghilterra|EDOARDO VI]]'''|1537-1553
 
|170|160|[[Maria Stuarda]]|1542-1587 <br/> ⚭ [[Enrico_Stuart,_Lord_Darnley|Enrico Stuart]]
|171|161|[[Enrico_Stuart,_Lord_Darnley|Enrico Stuart]]|1545-1567 <br/> ⚭ [[Maria Stuarda]]
 
|180|170|[[Giacomo_I_d%27Inghilterra|Giacomo I]]|1566-1625
}}
 
== Sovrani d'Inghilterra e d'Irlanda della dinastia Tudor ==
{| class="wikitable" style="text-align:center" width=100%
|-
! rowspan=2 | Ritratto
! rowspan=2 width="15%" | Nome
! rowspan=2 width=10% | Data di nascita
! colspan=3 | Regno
! rowspan=2 width=20% | Consorte/i e discendenza
|-
! width=10% | Titolo/i
! width=10% | Inizio
! width=10% | Fine
|- style="background:#F7F7F7"
|| [[File:Henry Seven England.jpg|150px]] || '''[[Enrico VII d'Inghilterra|Enrico VII]]''' ||28 gennaio [[1457]] || [[Sovrani d'Inghilterra|Re d'Inghilterra]] e [[Signoria d'Irlanda|Signore d'Irlanda]] || 22 agosto [[1485]] || 21 aprile [[1509]] || [[Elisabetta di York]]<br /><small>''tre figli e quattro figlie''</small>
|- style="background:#F7F7F7"
|| [[File:Henry VIII of England, by Hans Holbein.jpg|150px]] || '''[[Enrico VIII d'Inghilterra|Enrico VIII]]''' ||28 giugno [[1491]] || Re d'Inghilterra e Signore di Irlanda, poi [[Regno d'Irlanda|Re d'Irlanda]] || 21 aprile [[1509]] || 28 gennaio [[1547]] || ('''1ª''') [[Caterina d'Aragona]]<br /><small>''due figli e una figlia''</small><br />('''2ª''') [[Anna Bolena]]<br /><small>''una figlia''</small><br />('''3ª''') [[Jane Seymour]]<br /><small>''un figlio''</small><br />('''4ª''') [[Anna di Clèves]]<br /><small>''nessun figlio''</small><br />('''5ª''') [[Caterina Howard]]<br /><small>''nessun figlio''</small><br />('''6ª''') [[Caterina Parr]]<br /><small>''nessun figlio''</small>
|- style="background:#F7F7F7"
|| [[File:Circle of William Scrots Edward VI of England.jpg|150px]] || '''[[Edoardo VI d'Inghilterra|Edoardo VI]]''' || 12 ottobre [[1537]] || Re d'Inghilterra e Re d'Irlanda || 28 gennaio [[1547]] || 6 luglio [[1553]] || ''mai sposato''
|- style="background:#F7F7F7"
|| [[File:Mary I of England.jpg|150px]] || '''[[Maria I d'Inghilterra|Maria I]]''' || 18 febbraio [[1516]] || Regina d'Inghilterra e Regina d'Irlanda; [[Consorti dei sovrani spagnoli|Regina consorte di Spagna]] || 19 luglio [[1553]] || 17 novembre [[1558]] || [[Filippo II di Spagna]]<br /><small>''nessun figlio''</small>
|- style="background:#F7F7F7"
|| [[File:Nicholas Hilliard (called) - Portrait of Queen Elizabeth I - Google Art Project.jpg|150px]] || '''[[Elisabetta I d'Inghilterra|Elisabetta I]]''' || 7 settembre [[1533]] || Regina d'Inghilterra e Regina d'Irlanda || 17 novembre [[1558]] ||24 marzo [[1603]] || ''mai sposata''
|}
 
== Armoriale ==
=== Stemmi prima della successione al trono d'Inghilterra ===
{| class=wikitable
|- valign=top align=center
| width="206" | '''Stemma'''
| '''Possessore'''
|- valign=top
|align=center | [[File:Arms of Owen Tudor.svg|centro|150px]]
| '''Stemma antico della famiglia Tudor come nobili gallesi'''
|- valign=top
|align=center | [[File:Arms of Edmund Tudor, Earl of Richmond.svg|centro|150px]]
| '''Stemma di [[Edmondo Tudor]]''', primo conte di Richmond. Essendo figlio di una principessa di Francia e di un piccolo elitario gallese, la concessione di queste armi a lui dal suo fratellastro [[Enrico VI d'Inghilterra|Enrico VI]] riconosce il suo status come parte della [[Casa di Lancaster|Famiglia reale di Lancaster]]
|- valign=top
|align=center | [[File:Arms of Jasper Tudor, Duke of Bedford.svg|centro|150px]]
| '''Stemma di [[Jasper Tudor]]''', duca di Bedford e conte di Pembroke, fratello di Edmondo Tudor
|}
=== Stemmi dei sovrani di Casa Tudor ===
{| class=wikitable
|- valign=top align=center
| width="206" | '''Stemma'''
| '''Data e possessore'''
|- valign=top
|align=center | [[File:Coat of Arms of Henry VII of England (1485-1509).svg|centro|200px]]
| '''Stemma di [[Enrico VII d'Inghilterra|Enrico VII]]''' (1485–1509) '''e di [[Enrico VIII d'Inghilterra|Enrico VIII]]''' (1509–1547; prima parte del suo regno)
|- valign=top
|align=center | [[File:Coat of Arms of England (1509-1554).svg|centro|200px]]
| '''Stemma di [[Enrico VIII d'Inghilterra|Enrico VIII]]''' (1509–1547; seconda parte del suo regno) '''e di [[Edoardo VI d'Inghilterra|Edoardo VI]]''' (1547–1553)
|- valign=top
|align=center | [[File:Coat of Arms of England (1554-1558).svg|centro|200px]]
| '''Stemma di [[Maria I d'Inghilterra|Maria I]]''' (1554–1558; lo stemma è impalato con quello di suo marito [[Filippo II di Spagna|Filippo II d'Asburgo, re di Spagna]])
|- valign=top
|align=center | [[File:Coat of Arms of England (1558-1603).svg|centro|200px]]
| '''Stemma di [[Elisabetta I d'Inghilterra|Elisabetta I]] ''' (1558–1603)
|}
=== Stemmi dei Tudor eredi al trono d'Inghilterra ===
{| class=wikitable
|- valign=top align=center
| width="206" | '''Stemma'''
| '''Possessore'''
|- valign=top
|align=center | [[File:Coat of Arms of the Tudor Princes of Wales (1489-1574).svg|centro|200px]]
| '''dal [[1489]] al [[1574]]''' <br />'''Stemma dei Principi del Galles [[Arturo Tudor|Arturo]], [[Enrico VIII d'Inghilterra|Enrico]] ed [[Edoardo VI d'Inghilterra|Edoardo Tudor]]'''
|}
=== Emblemi e Simboli di Casa Tudor ===
{| class=wikitable
|- valign=top align=center
| width="206" | '''Emblema/Simbolo'''
| '''Nome e Descrizione'''
|- valign=top
|align=center | [[File:Tudor Rose.svg|centro|150px]]
| '''Rosa Tudor'''<br />Emblema nato dall'unione della rosa rossa dei [[Beaufort (famiglia)|Beaufort]] ({{simbolo|Red Rose Badge of Lancaster.svg|20}}) e della rosa bianca degli [[Casa di York|York]] ({{simbolo|White Rose Badge of York.svg|20}})
|- valign=top
|align=center | [[File:Tudor Rose Royal Badge of England.svg|centro|150px]]
| '''Rosa Tudor coronata, emblema d'Inghilterra'''
|- valign=top
|align=center | [[File:Tudor Rose (Heraldry).svg|centro|150px]]
| '''Rosa Tudor non coronata'''
|- valign=top
|align=center | [[File:Welsh dragon rampant with pizzle.png|centro|200px]]
| '''Drago Tudor'''<br />Il [[Drago (araldica)|drago]] simboleggia le origini gallesi dei Tudor e l'unione del Galles con l'Inghilterra
|- valign=top
|align=center | [[File:Beaufort Portcullis Badge of the Tudors.svg|centro|150px]]
| '''Saracinesca Tudor'''<br />[[Saracinesca (araldica)|Saracinesca]] tratta dai loro antenati Beaufort
|- valign=top
|align=center | [[File:Crowned Fleur de lys (Tudor Crown).svg|centro|150px]]
| '''Giglio Tudor'''<br />Il [[Giglio (araldica)|giglio]] (o ''Fleur-de-lys'') simboleggia le pretese dei Tudor sul [[Regno di Francia]]
|- valign=top
|align=center | [[File:Crowned Harp (Tudor Crown).svg|centro|150px]]
| '''Arpa Tudor'''<br />L'[[arpa]] simboleggia i Tudor in qualità di Re d'Irlanda
|}
 
== Film sui Tudor ==
Riga 148 ⟶ 284:
* ''[[La regina Elisabetta]]'' (Les amours de la reine Élisabeth) (1912)
* ''[[Anna Bolena (film 1920)|Anna Bolena]]'' (Anna Boleyn) (1920)
* ''[[The Virgin Queen (film 1923)|The Virgin Queen]]'' (1923)
* ''[[The Loves of Mary, Queen of Scots]]'' (1923)
* ''[[Dorothy Vernon of Haddon Hall]]'' (1924)
Riga 186 ⟶ 322:
* '' [[The Six Wives of Henry VIII (miniserie 2001)|The Six Wives of Henry VIII]]'' (2001)
* ''[[The Other Boleyn Girl (film 2003)|The Other Boleyn Girl]]'' (2003) Film TV
* ''[[Henry VIII (miniserie televisiva)|Henry VIII]]'' (2003) Miniserie TV
* ''[[Elizabeth Rex]]'' (2003) Film TV
* ''[[Gunpowder, Treason & Plot]]'' (2004) Film TV
Riga 193 ⟶ 329:
* ''[[The Madness of Henry VIII]]'' (2006) Film TV
* ''[[I Tudors]]'' (2007) Serie TV
* ''[[Blood Ties]]'' (2007) Serie TV
* ''[[Elizabeth: The Golden Age]]'' (Elizabeth: The Golden Age) (2007)
* ''[[L'altra donna del re]]'' (2008)
== Serie televisive sui Tudor ==
* ''[[I Tudors]]'' (2007)
* [[The White Queen]]
* [[The White Princess]]
* [[The Spanish Princess]]
* [[Becoming Elizabeth]]
* [[My Lady Jane]]
 
== Note ==
'''<span style="font-size: 120%;">Annotazioni</span>'''
<references group="N"/>
'''<span style="font-size: 120%;">Fonti</span>'''
<references/>
 
== Voci correlate ==
* ''[[Digital Image Archive of Medieval Music]]''
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Tudor people}}
 
== Collegamenti esterni ==
{{Box successione|precedente=[[Casato di York]]|carica=[[Casa reale]] del [[regno d'Inghilterra]]|periodo= [[1485]]–[[1603]]|successivo=[[Stuart|Casa Stuart]]}}
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Box successione|precedente=[[Casato di York]]|carica=[[Casa reale]] del [[regno d'Inghilterra]]|periodo= [[1485]]–[[1603]]|successivo=[[Stuart|Casa Stuart]]}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|storia|storia di famiglia}}
 
[[Categoria:Tudor| ]]