Lucio Cornelio Scipione Asiatico: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|il console del I secolo a.C.|Lucio Cornelio Scipione Asiatico (console 83 a.C.)}}
{{Magistrato romano
| nome = Lucio Cornelio Scipione Asiatico
| titolo = [[Console romano|Console]] della [[Repubblica romana]]
| immagine =
| legenda =
| altrititoli =
| nome completo = ''Lucius Cornelius Scipio Asiaticus''
| coniuge 1 =
| coniuge 2 =
| coniuge 3 =
| figli =
| padre = [[Publio Cornelio Scipione (console 218 a.C.)|Publio Cornelio Scipione]]
| madre = Pomponia
| dinastia =
| Gens = [[Gens Cornelia|Cornelia]]
| data di nascita = [[238 a.C.]]
| luogo di nascita= [[Roma]]
| data di morte = ''post'' [[184 a.C.]]
| luogo di morte =
| pretura= 193 a.C.
| questura = [[197 a.C.]]
| edilità = [[195 a.C.]]
| consolato = [[190 a.C.]]
| tribunato consolare =
| dittatura =
|}}
{{Bio
|Nome = Lucio Cornelio
|Cognome = Scipione Asiatico
|Sesso = M
|LuogoNascita = Roma
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 238 a.C.
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = ''post'' [[184 a.C.]]
|Epoca = II a.C.
|Attività = politico
|Attività2 = generale
|Nazionalità = romano
}}
Fratello di [[Publio Cornelio Scipione]], del quale fu [[Legatus|legato]] in [[Spagna cartaginese|Spagna]] nel [[207 a.C.]] - [[206 a.C.]], [[Sicilia romana|Sicilia]] ([[205 a.C.]]) e [[Africa]] ([[204 a.C.]] - [[202 a.C.]]), fu pretore nel [[193 a.C.]] e [[Console (storia romana)|console]] nel [[190 a.C.]]
==Biografia==
La sua carriera politica fu offuscata dall'ombra di Publio, il fratello più famoso. Servì sotto suo fratello in Spagna durante la [[Seconda guerra punica|Seconda Guerra Punica]]. Nel [[206 a.C.]], fu inviato a Roma per riferire al Senato la notizia della decisiva vittoria ottenuta dai romani a [[Battaglia di Ilipa|Ilipa]].<ref>T.R.S. Broughton, ''The Magistrates of the Roman Republic'' (1951, 1986) vol. 1, p. 300.</ref> [[Questore (storia romana)|Questore]] nel [[197 a.C.]], fu eletto [[edile curule]] nel [[195 a.C.]]<ref>Broughton, vol. 1 p. 340.</ref> e [[Pretore (storia romana)|pretore]] della [[Sicilia (provincia romana)|provincia di Sicilia]] nel [[193 a.C.]] grazie all'intervento del fratello.<ref>{{cita|Polibio|X, 4.3-5}}.</ref> Candidato al [[Console (storia romana)|consolato]] nel [[191 a.C.]], fu sconfitto da suo cugino [[Publio Cornelio Scipione Nasica]].<ref>Liv. 35.24.4-5.</ref>
== Console ==
Lucio Cornelio Scipione fu eletto console nel [[190 a.C.]] avendo come collega l'ex braccio destro di suo fratello [[Gaio Lelio]]. Secondo [[William Smith (lessicografo)|William Smith]], il [[Senato romano|Senato]] non aveva molta fiducia nelle sue capacità ([[Marco Tullio Cicerone|Cic.]] [[Filippiche (Cicerone)|Fil.]] XI. 17), e fu solo dopo la proposta di suo fratello di accompagnarlo come [[Legatus|legato]] che ottenne la provincia di Grecia e la direzione della guerra contro [[Antioco III|Antioco III di Siria]].<ref>Liv. xxviii. 3, 4, 17, xxxiv. 54, 55, xxxvi. 45, xxxvii. 1.</ref> Lucio fu scelto al posto del suo collega nel consolato Gaio Lelio, che non era un uomo ricco e sperava di fare la fortuna della sua famiglia in Oriente.
Si impose sul fratello rifiutando la pace negoziata da quest'ultimo con la [[Lega etolica]]. Publio insistette sul fatto che, come comandante supremo dell'esercito romano a [[Battaglia di Magnesia|Magnesia]], Lucio doveva essere considerato il vincitore di Antioco. Al suo ritorno a Roma, celebrò un [[trionfo]] ([[189 a.C.]]) e fu insignito del titolo di "Asiaticus" per indicare la sua conquista dell'Asia minore.
== Fine politica ==
Nel [[187 a.C.]] Lucio fu accusato di essersi appropriato di una parte dell'indennità di guerra versata da Antioco di Siria. Publio, allora ''[[Princeps senatus|Princeps Senatus]]'', si indignò a tal punto da distruggere i resoconti finanziari della campagna mentre parlava al Senato, con gesto di sfida.
Nel [[184 a.C.]] Lucio evitò la prigione solo grazie al [[veto]] del tribuno della plebe [[Tiberio Sempronio Gracco (console 177 a.C.)|Tiberio Gracco]]<ref name="Aurelio">[[Aurelio Vittore]], ''De viris illustribus urbis Romae'', 53: {{Citazione|Scipione l'Asiatico, fratello dell'Africano, pur essendo di debole corporatura, venne lodato dal fratello in Africa per il suo valore. Console, con suo fratello come [[Legato (storia romana)|legato]], sconfisse Antioco [[Regno seleucide|re di Siria]] presso il monte Sipilo, approfittando del fatto che gli archi dei nemici erano stati resi inutilizzabili dalla pioggia, e lo privò di una parte del regno che gli era stato lasciato dal padre; da allora fu detto Asiatico. Tempo dopo si macchiò di [[peculato]] e [[Tiberio Sempronio Gracco (console 177 a.C.)|Gracco Padre]], [[tribuno della plebe]], pose il veto affinché non venisse arrestato. Il censore [[Catone il Censore|Marco Catone]] gli sottrasse il cavallo per disonore.|| Scipio Asiaticus, frater Africani, infirmo corpore, tamen in Africa virtutis nomine a fratre laudatus, consul, Antiochum regem Syriae legato fratre apud Sipylum montem, quum arcus hostium pluvia hebetati fuissent, vicit, et regni relicti a patre parte privavit: hinc Asiaticus dictus. Post, reus pecuniae interceptae, ne in carcerem duceretur, Gracchus pater, tribunus plebis, intercessit. M. Cato censor equum ei ignominiae causa ademit.|lingua=la}}</ref>, ma fu costretto a vendere le sue proprietà e a pagare allo Stato una somma forfettaria. Gli storici romani riferiscono che Lucio rifiutò di accettare regali o prestiti dai suoi amici per pagare la multa.
Candidato alla censura nel [[184 a.C.]], fu sconfitto dal grande nemico della sua famiglia, [[Marco Porcio Catone]], che lo privò del suo cavallo pubblico.<ref name="Aurelio"/><ref>Liv. xxxix. 22, 40, 44.</ref>
Le [[Moneta|monete]] di Lucio Cornelio Scipione sono le uniche della sua famiglia a essere sopravvissute.
==Note==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=[[Aurelio Vittore]]|titolo=De viris illustribus urbis Romae|url=http://www.thelatinlibrary.com/victor.ill.html|volume=53|cid=Aurelio Vittore|lingua=latino}}
* {{Cita libro|autore=[[Eutropio]]|titolo=Breviarium ab Urbe condita|url=https://la.wikisource.org/wiki/Breviarium_historiae_romanae|volume=IV, 4|cid=Eutropio|lingua=latino}} {{simbolo|Wikisource-logo.svg|15}}
* {{Cita libro|autore=Tito Livio|wkautore=Tito Livio|titolo=Ab Urbe condita libri|url=https://la.wikisource.org/wiki/Ab_Urbe_Condita|volume=XXIX, 44|cid=Livio|lingua=latino}} {{simbolo|Wikisource-logo.svg|15}}
== Voci correlate ==
*[[Processi degli Scipioni]]
*[[Guerra romano-siriaca]]
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Box successione
|tipologia = magistrato romano
|carica = [[Consoli repubblicani romani|<span style="color:#FFA257;">Console romano</span>]]
|immagine = Consul et lictores.png
|precedente = [[Manio Acilio Glabrione (console 191 a.C.)|Manio Acilio Glabrione]]<br />e<br />[[Publio Cornelio Scipione Nasica]]
|periodo = ([[190 a.C.]])<br />con [[Gaio Lelio]]
|successivo = [[Gneo Manlio Vulsone]]<br />e<br />[[Marco Fulvio Nobiliore]]
}}
{{Guerra romano-siriaca}}
{{Gens Cornelia}}
{{Portale|Antica Roma|biografie}}
[[Categoria:Consoli repubblicani romani|Scipione, Lucio Cornelio Asiatico]]
[[Categoria:Cornelii|Scipione Asiatico, Lucio]]
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