Moby Dick: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua}}
{{nota disambigua|la casa editrice|Pequod Edizioni|Pequod}}
{{da correggere|letteratura|marzo 2014|Linguaggio piatto e puerile, con numerose ripetizioni (nelle sezioni sui personaggi si ripetono cose già dette, come se si trattasse di voci autonome)}}
{{Libro
|tipo = avventura
|titolo = Moby Dick
|titoloorigtitoloalt = Moby- Dick orovvero Thela Whalebalena
|titoloalt2 = Moby Dick o la balena bianca
|titoloorig = Moby-Dick; or, The Whale
|titoloalfa = Moby Dick
|immagine = Moby-Dick FE title page.jpg
|didascalia = Frontespizio della prima edizione americana del [[1851]]
|autore = [[Herman Melville]]
|annoorig = 1851
|annoita = 1932
|genere = [[romanzo]]
|genere = [[romanzo]]
|sottogenere = [[romanzo di avventura|avventura]]
|lingua = inglese
|ambientazione = New Bedford, Nantucket, nave baleniera Pequod, Oceano Atlantico, Oceano Indiano, Oceano Pacifico
|sottogenere = [[avventura]]
|protagonista = Il capitano Achab, Ishmael
|ambientazione = Oceano
|protagonistaantagonista = Ishmael e ilIl capodoglio chiamato [[Moby Dick (personaggio)|Moby Dick]]
|altri_personaggi = Queequeg, Starbuck, Padre Mapple, Stubb, Tashtego, Flask
|antagonista = Moby Dick e il capitano Achab
}}
'''''Moby Dick''''' (''Moby-Dick; or, The Whale''), conosciutoè ancheun come[[romanzo]] '''''Ladel balena''''',1851 èscritto unda [[romanzoHerman Melville]]. pubblicatoÈ nelconsiderato un [[1851capolavoro]] dallodella [[Letteraturaletteratura statunitense|scrittore statunitenseamericana]] della cosiddetta ''[[HermanAmerican MelvilleRenaissance]]''.
 
La tramastoria del libro si può riassumere assai brevemente comesegue il viaggio di unadella [[baleniera, il]] ''Pequod'', comandata dal [[capitano Achab]], a caccia di [[capodoglioCetacea|capodoglibalene]] e [[CetaceaPhyseter macrocephalus|balenecapodogli]], e in particolare della dell'enorme [[balena]] bianca (in realtà un [[capodoglio]]) che dà il titolo al romanzo., Tuttaviaverso inla ''Mobyquale Dick''Achab c'ènutre moltouna dismisurata più: le scenesete di caccia alla balena sono intervallate dalle riflessioni scientifiche, religiose, filosofiche e artistiche del protagonista Ismaele, [[alter ego]] dello scrittore, rendendo il viaggio un'allegoria e al tempo stesso un'epopea epicavendetta.
 
In Italia è stato pubblicato anche con i titoli ''Moby Dick ovvero la balena'' e ''Moby Dick o la balena bianca.''
Come in ''[[Tristram Shandy]]'' di [[Laurence Sterne]], il romanzo di Melville è enciclopedico e allo stesso tempo fortemente digressivo: la lettura deve essere accompagnata dall'interpretazione, in quanto l'autore utilizza un gran numero di citazioni di storie epiche, [[William Shakespeare|shakespeariane]], [[Bibbia|bibliche]]. Per questo motivo e per le numerose digressioni, ''Moby Dick'' può essere considerato un precursore del modernismo, in particolare di [[James Joyce]].
 
== Storia editoriale ==
È stato tradotto in italiano per la prima volta dallo scrittore [[Cesare Pavese]] nel [[1932]], che nella prefazione del libro ''Racconti di mare e di costa'' di [[Joseph Conrad]] definisce il mare descritto da Melville "titanico e biblico". All'epoca della sua prima pubblicazione, il libro non incontrò un'accoglienza favorevole, ma è oggi unanimemente riconosciuto come uno dei capolavori della [[Letteratura statunitense|narrativa statunitense]].
Il libro fu pubblicato in due versioni differenti nel 1851: in ottobre a [[Londra]] - dall'editore Bentley - col titolo ''The Whale'' ("La balena") con modifiche fatte dall'autore e dall'editore per emendare il testo dalle parti considerate oscene, [[Blasfemia|blasfeme]] e dalle ironie verso la [[Corona britannica]]; in novembre a [[New York]] – presso l'Editore [[Harper & Brothers]] – col titolo definitivo ''Moby-Dick, or The Whale'' ("Moby Dick, ossia la balena"), ma soggetta a vari passaggi di mano ed errori di copiatura.
 
Il romanzo, scritto in un anno e mezzo, fu dedicato all'amico [[Nathaniel Hawthorne]]. Il libro non piacque ai contemporanei e fu un fallimento commerciale.<ref name="ilsole24ore.com">{{cita news|autore=Luigi Sampietro|titolo=La sensibilità della balena|pubblicazione=[[Il Sole 24 Ore]]|data=2019-07-19|accesso=2025-05-06|url=https://www.ilsole24ore.com/art/la-sensibilita-balena-AC7jNMa?refresh_ce=1}}</ref> Il fiasco di critica e pubblico - ad eccezione di Hawthorne, che plaudì all'opera - determinò la fine della carriera letteraria di Melville: alla sua morte, nel 1891, l'opera era fuori stampa, e ne erano state vendute circa {{formatnum:3200}} copie.<ref>{{cita news|autore=[[Cristina Taglietti]]|titolo=Non chiamatelo Ismaele. Trasposizioni. I segreti e le soluzioni della nuova versione del capolavoro di Melville pubblicato da Einaudi|data=domenica 8 novembre 2015|pubblicazione=[[La Lettura (rivista)|La Lettura]], Corriere della Sera»|p=16}}</ref> Il romanzo fu riscoperto solo negli anni Venti del Novecento,<ref>{{cita news|autore=Luigi Sampietro|titolo=Reinventare Moby Dick|pubblicazione=Il Sole 24 Ore|data=13 febbraio 2016}}</ref> collocandolo ai vertici della letteratura mondiale. L'opera di rilancio di ''Moby Dick'' si deve a [[D. H. Lawrence]], [[Carl Van Doren]] e [[Lewis Mumford]] (su [[The New Republic]], 1928).<ref name="ilsole24ore.com" />
== Genesi ==
''Moby Dick'' fu pubblicato nel 1851, durante il periodo che è stato chiamato il [[Rinascimento americano]], il quale vide la pubblicazione di opere letterarie come ''[[La lettera scarlatta]]'' di [[Nathaniel Hawthorne]] (1850), ''[[La capanna dello zio Tom]]'' di [[Harriet Beecher Stowe]] (1852) così come ''[[Walden]]'' (1854) di [[Henry David Thoreau]] e la prima edizione di ''[[Foglie d'erba]]'' di [[Walt Whitman]] (1855).
 
''Moby Dick'' fu tradotto in italiano per la prima volta nel 1930 dallo scrittore [[Cesare Pavese]] che non riuscì a farlo pubblicare. Solo nel 1932 l'editore [[Carlo Frassinelli]] lo fece stampare nella sua neonata casa editrice<ref>{{cita libro|capitolo=Frassinelli|curatore=Antonella Fiori|titolo=Storia dell'editoria d'Europa|editore=Shakespeare & Company Futura|città=Firenze|anno=1995}}</ref> come primo titolo della collana ''Biblioteca europea'' diretta da [[Franco Antonicelli]]. Del 1958 è la traduzione per [[UTET]] di Cesarina Minoli poi ripresa nel 1986 dagli [[Oscar Mondadori]]. Nel 2010, Giuseppe Natali ha pubblicato una nuova traduzione per UTET avvalendosi della ''Longman Critical Edition'' (a cura di John Bryant e Haskell Springer), che mette a confronto le due edizioni del 1851. A fine 2015, per [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]], è stata pubblicata la traduzione di [[Ottavio Fatica]]. Le versioni italiane hanno cercato di integrare le due differenti edizioni – inglese e statunitense – che differiscono per centinaia di varianti, più o meno importanti.
Due avvenimenti reali costituirono la genesi del racconto di Melville. Uno è l'affondamento nel 1820 della [[baleniera Essex]] di [[Nantucket]], dopo l'urto con un enorme [[capodoglio]] a 3200 km dalla costa occidentale del Sud America. Il primo ufficiale [[Owen Chase]], uno degli otto sopravvissuti, riportò l'avvenimento nel suo libro del 1821 ''Narrazione del naufragio della Baleniera Essex di Nantucket che fu affondata da un grosso capodoglio al largo dell'Oceano Pacifico''.
 
=== Genesi ===
L'altro evento fu la presunta uccisione, attorno al 1830, del capodoglio [[albinismo|albino]] [[Mocha Dick]] nelle acque al largo dell'isola cilena di [[Isola Mocha|Mocha]]. Corse voce che Mocha Dick avesse venti o più ramponi conficcatigli nel dorso da altri balenieri, e che sembrava attaccare le navi con una ferocia premeditata. Una delle sue battaglie con una baleniera servì come soggetto per un articolo dell'esploratore [[Jeremiah N. Reynolds]], apparso nel maggio 1839 sul ''[[The Knickerbocker]]''.
[[File:Herman Melville by Joseph O Eaton.jpg|thumb|upright=0.7|Herman Melville]]
Tornato a New York nell'autunno del 1844, e determinato ad affermarsi come scrittore, Melville pubblicò due racconti che furono bene accolti: ''Typee'' e ''Omoo'', basati sul suo vagabondare sull'[[Oceano Pacifico]] che possono considerarsi l'anteprima del romanzo ''Moby Dick'', pubblicato nel 1851, durante il periodo che è stato chiamato il [[Rinascimento americano]], il quale vide la pubblicazione di opere letterarie come ''[[La lettera scarlatta]]'' di [[Nathaniel Hawthorne]] (1850), ''[[La capanna dello zio Tom]]'' di [[Harriet Beecher Stowe]] (1852) così come ''[[Walden ovvero Vita nei boschi|Walden]]'' (1854) di [[Henry David Thoreau]] e la prima edizione di ''[[Foglie d'erba]]'' di [[Walt Whitman]] (1855).
 
Due avvenimenti reali costituirono la genesi del racconto di Melville. Il primo è l'affondamento nel 1820 della [[baleniera Essex]] di [[Nantucket]], dopo l'urto con un enorme [[capodoglio]] 3 200&nbsp;km dalla costa occidentale del Sud America. Il primo ufficiale [[Owen Chase]], uno degli otto sopravvissuti, riportò l'avvenimento nel suo libro del 1821 ''Narrazione del naufragio della Baleniera Essex di Nantucket che fu affondata da un grosso capodoglio al largo dell'Oceano Pacifico''.<ref>{{Cita libro|lingua=en|autore = Nathaniel Philbrick|titolo = In the Heart of the Sea: The tragedy of the whaleship Essex|anno = 2005|url = https://archive.org/details/inheartofsea0000phil|editore = Lions|città = London}}</ref>
== Trama ==
Il narratore, Ismaele, è un giovane uomo dotato di un acuto spirito d'osservazione in procinto di partire da [[Manhattan]]. Nonostante abbia fatto esperienza nella [[marina mercantile]], questa volta ha deciso che per il suo prossimo viaggio s'imbarcherà su una baleniera. In una fredda e buia notte di dicembre giunge così alla Locanda dello Sfiatatoio, presso [[New Bedford (Massachusetts)]], accettando di dividere un letto con uno sconosciuto al momento assente. Quando il suo compagno di branda, un [[tatuaggio|tatuatissimo]] ramponiere [[Polinesia|polinesiano]] chiamato Queequeg, fa ritorno a ora tarda e scopre Ismaele sotto le sue coperte, i due uomini si spaventano reciprocamente, ma a seguito all'episodio diventano in fretta amici intimi e decidono di salpare insieme dall'isola di [[Nantucket]] a caccia di balene.
 
Il secondo evento fu la presunta uccisione, attorno al 1830, del capodoglio [[albinismo|albino]] [[Mocha Dick]] nelle acque al largo dell'isola cilena di [[Isola Mocha|Mocha]]. Si raccontava che Mocha Dick avesse venti o più ramponi conficcatigli nel dorso da altri balenieri e che sembrava attaccare le navi con una ferocia premeditata, come raccontò l'esploratore [[Jeremiah N. Reynolds]], nel maggio 1839 sul ''[[The Knickerbocker]]''.<ref>{{cita libro|lingua=en|D. Graham|Burnett|Trying Leviathan: The Nineteenth-Century New York Court Case That Put the Whale on Trial and Challenged the Order of Nature|2010|Princeton University Press|posizione=p. 130, nota 66}}</ref>
A Nantucket la coppia si fa registrare nell'equipaggio del ''Pequod'', una baleniera che presto lascerà il porto. Il capitano della nave, Achab, non si vede da nessuna parte; tuttavia viene detto loro da uno dei proprietari che "è un grand'uomo, senza religione, simile a un dio", il quale "è stato all'università e insieme ai cannibali". Poco dopo aver appena firmato i documenti, sul molo i due amici s'imbattono in un misterioso uomo di nome Elia che allude a future disgrazie inerenti al capitano Achab. Il mistero cresce la mattina di Natale quando Ismaele avvista delle oscure figure nella nebbia, che sembrano in apparenza essersi imbarcate sul ''Pequod'', il quale, proprio quel giorno, spiega le vele.
 
== Tema ==
All'inizio, sono gli ufficiali della nave a dirigere la rotta, mentre Achab se ne sta rinchiuso nella sua cabina. Il primo ufficiale è Starbuck, un [[Quaccherismo|Quacchero]] serio e sincero che si dimostra anche un abile comandante; in seconda c'è Stubb, spensierato e allegro, sempre con la sua pipa in bocca; il terzo ufficiale è Flask, tozzo e di bassa statura ma del tutto affidabile. Ciascun ufficiale è responsabile di una lancia del ''Pequod'' e ognuna ha il proprio ramponiere pagano assegnato a essa. Qualche tempo dopo la partenza, finalmente Achab, una mattina, fa la sua comparsa sul cassero della nave, un'imponente e spaventosa figura somigliante a un'apparizione stregata che fa venire i brividi al narratore stesso. Una delle sue gambe gli manca dal ginocchio in giù ed è stata rimpiazzata da una protesi modellata partendo da una mascella di [[capodoglio]].
Sul modello dell'opera settecentesca ''[[Vita e opinioni di Tristram Shandy, gentiluomo|Tristram Shandy]]'' di [[Laurence Sterne]], demistificatore del romanzo, [[genere letterario]] più in voga ai suoi tempi, anche l'opera di Melville vuole essere fuori dagli schemi tradizionali narrativi: il contenuto [[Enciclopedia|enciclopedico]] e allo stesso tempo fortemente digressivo richiede che la lettura sia accompagnata dall'interpretazione, in quanto l'autore utilizza un gran numero di citazioni di storie epiche, [[William Shakespeare|shakespeariane]], [[Bibbia|bibliche]] che rendono Melville quasi un precursore del [[modernismo (letteratura)|modernismo]], come quello in particolare di [[James Joyce]].
 
In ''Moby Dick'' oltre alle scene di [[caccia alla balena]], si affronta il dilemma dell'ignoto, del senso di speranza, della possibilità di riscattarsi che si può presentare da un momento all'altro. Alla paura e al terrore e alle tenebre, si affiancano lo stupore, la diversità, le emozioni che convivono insieme in questo romanzo di avventure: interiorizzando tutte le questioni, Melville vi profuse riflessioni scientifiche, religiose, filosofiche - il dibattito sui limiti umani, sulla verità e la giustizia - e artistiche del narratore ''Ismaele'', suo alter ego e una delle voci più grandi della letteratura mondiale, che trasforma il viaggio in un'allegoria della condizione della natura umana e al contempo in una parabola avvincente dell'imprudente espansione della giovane repubblica americana.<ref>Il Pequod rappresenta l'America così come i 30 membri dell'equipaggio - una mistura di razze e fedi - rappresentano i 30 stati facenti parte all'epoca dell'Unione: «''la nave e il suo equipaggio diventano un microcosmo della società americana''» (in [https://bibliotecalesca.wordpress.com/2012/01/23/con-melville-a-bordo-della-pequod/ ''BIBLIOTECA MULTIMEDIALE "GIUSEPPE LESCA"''])</ref>
{{Citazione|Sembrava un uomo staccato dal palo del rogo, quando il fuoco ha devastato le membra percorrendole tutte senza consumarle e senza portar via una sola particola della vecchia e compatta robustezza… Una cicatrice sottile come una bacchetta, lividamente bianca, si vedeva partire dal mezzo dei capelli grigi e scendere dritta su un lato del volto e del collo, rossigno e bruciato, fino a sparire negli abiti. Somigliava a quel segno perpendicolare che talvolta s'apre nel tronco dritto e superbo di un grande albero quando è lacerato da un fulmine scagliato dall'altro che, senza schiantare un solo ramoscello, scortica appena la corteccia e vi traccia un solco, da cima a fondo, prima di sparire nel suolo, lasciando la pianta ancora verde e viva, ma segnata.|''Moby Dick, Cap. 28''}}
 
Per il puritano Melville la lotta epica tra Achab e la balena rappresenta una sfida tra il Bene e il Male. Moby Dick riassume, inoltre, il Male dell'universo e il demoniaco presente nell'animo umano. Achab ha l'idea fissa di vendicarsi della balena che lo ha mutilato e a ciò si unisce una furia autodistruttiva: «La Balena Bianca gli nuotava davanti come la monomaniaca incarnazione di tutte quelle forze malvagie da cui certi uomini profondi si sentono rodere nell'intimo...» ({{cita|traduzione di Cesare Pavese}}).
Radunata insieme in fretta tutta la ciurma, con un entusiasmante discorso Achab si assicura il supporto della stessa per il raggiungimento del suo personale obiettivo segreto di quel viaggio: dare la caccia e uccidere Moby Dick, un vecchio ed enorme capodoglio dalla pelle chiazzata e con una gobba pallida come la neve, il quale ha storpiato Achab durante il suo ultimo viaggio a caccia di balene. Solo Starbuck mostra qualche segno di resistenza nei confronti del carismatico ma monomaniacale capitano. Il primo ufficiale sostiene ripetutamente che lo scopo della nave dovrebbe essere quello di cacciare le balene per ottenere il loro olio e con un po' di fortuna far ritorno a casa il prima possibile, proficuamente e senza cercarsi guai inutili, e non quello di scovare e uccidere Moby Dick e soprattutto non per vendetta. Infine anche Starbuck si adegua alla volontà di Achab, nutrendo però forti dubbi.
 
Ma la balena rappresenta anche l'Assoluto che l'uomo insegue e non può conoscere mai:
Il mistero delle figure, intraviste da Ismaele nella foschia poco prima che il ''Pequod'' salpasse, viene spiegato durante la prima calata della lance per inseguire un gruppo di balene. Achab aveva in segreto portato con sé il proprio equipaggio, incluso un misterioso ramponiere chiamato Fedallah (a cui si fa anche riferimento come 'il Parsi'), un'imperscrutabile figura che esercita una sinistra influenza su Achab. Più tardi, una notte mentre sorveglia la carcassa di una balena catturata, in presenza di Achab Fedallah pronuncia un'oscura profezia sulle loro due morti gemelle.
{{Citazione|Ma non abbiamo ancora risolto l'incantesimo di questa bianchezza né trovato perché abbia un così potente influsso sull'anima; più strano e molto più portentoso, dato che, come abbiamo veduto, essa è il simbolo più significativo di cose spirituali, il velo stesso, anzi, della Divinità Cristiana, e pure è insieme la causa intensificante nelle cose che più atterriscono l'uomo!...<ref name="Op. cit.">{{cita|traduzione di Cesare Pavese}}</ref>}}
 
Quanto alla rappresentazione nel romanzo della natura, essa è un'entità tremenda e fascinosa (il mare, gli abissi) e può essere vista come esempio di [[Sublime]] romantico: lo spruzzo intermittente della balena è come un soffio potente per cui i marinai «''non avrebbero potuto rabbrividire di più, eppure non provavano terrore, ma piuttosto un piacere....''».<ref name="Op. cit."/>
Il romanzo descrive numerosi "gam" , scambi sociali fra due navi in mare aperto. Gli equipaggi di norma si fanno visita reciprocamente durante un gam, i due capitani su di un vascello e i primi ufficiali sull'altro. Avvengono spesso scambi di lettere, nel caso una nave abbia della corrispondenza per qualche membro dell'altra imbarcazione, e gli uomini possono inoltre parlare di avvistamenti di balene o di altre notizie. Per Achab, comunque, c'è un'unica domanda che abbia rilevanza e che puntualmente pone alle altre navi: “Avete visto la Balena Bianca?“ Dopo aver incontrato diverse baleniere, ognuna delle quali con le proprie peculiari storie, il ''Pequod'' entra nell'Oceano Pacifico. Queequeg si ammala mortalmente e richiede che gli venga costruita una bara dal carpentiere della nave. Proprio quando tutti avevano abbandonato la speranza, Queequeg cambia idea e, avendo deciso dopo tutto di vivere, guarisce rapidamente. La bara diviene così la sua cassa portaoggetti, e in seguito verrà poi calafatata e adattata per rimpiazzare il [[salvagente anulare|gavitello]] del ''Pequod''.
 
In una lettera a Hawthorne, Melville definiva il suo romanzo come il "libro malvagio"<ref>{{cita libro|citazione=Ho scritto un libro malvagio e mi sento innocente come un agnello.|capitolo=Lettera a Nathaniel Hawthorne, 17 novembre 1851|lingua=en|titolo=The Portable Melville|curatore=J. Leyda|editore=Penguin, Harmondsworth|anno=1978|p=453}}</ref> poiché il protagonista del racconto era il [[male]], della natura e degli uomini, che egli però voleva descrivere senza rimanerne sentimentalmente o moralmente coinvolto.
Presto da equipaggi di altre baleniere si sente parlare di Moby Dick. L'allegro capitano Boomer del ''Samuel Enderby'', che ha perso un braccio proprio a causa della balena, si stupisce di fronte al bruciante bisogno di vendetta di Achab. Successivamente incontrano la ''Rachele'', la quale ha avvistato Moby Dick molto di recente. A seguito dello scontro una delle loro lance, su cui si trovava il figlio più giovane del capitano, è stata data per dispersa. Il capitano della ''Rachele'' supplica allora Achab affinché lo aiuti nelle ricerche, ma Achab resta risoluto; il ''Pequod'' adesso è davvero vicino alla Balena Bianca e non si fermerà di certo per soccorrerli. Infine viene incrociata la ''Letizia'', anche se il suo capitano sta facendo gettare a mare un marinaio ucciso da Moby Dick e nonostante Starbuck implori Achab per l'ultima volta di riconsiderare la sua sete di vendetta, tutto ciò si rivela vano.
 
Poiché l'edizione inglese mancava dell'Epilogo, che racconta la salvezza di Ishmael, sembrava che la storia fosse raccontata da qualcuno che si supponeva fosse perito. Il fatto fu riconosciuto da molti recensori britannici come una violazione delle regole delle opere di ''fiction'' e una seria pecca dell'autore.<ref>{{cita libro|autore=[[David Herbert Lawrence]]|titolo=Classici americani|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2009|posizione=Cap. XI, nota 5|isbn=9788845923982|collana=Piccola biblioteca|numero=357}}</ref>
Il giorno dopo, il ''Pequod'' s'imbatte in Moby Dick. Per due giorni l'equipaggio insegue la balena, che infligge loro numerosi danni, compresa la scomparsa di Fedallah. Al terzo giorno Moby Dick mostra il fianco con il cadavere del ramponiere trattenuto tra i cavi. Anche dopo la battaglia iniziale del terzo giorno, è chiaro che mentre Achab è un vendicativo cacciatore di balene, Moby Dick, sebbene pericoloso e intrepido, non è motivato a cacciare uomini. Poiché il capodoglio si mette a nuotare lontano dal ''Pequod'', Starbuck esorta un'ultima volta Achab a desistere, osservando che: {{Citazione|Moby Dick non ti cerca. Sei tu, tu, che insensato cerchi lei!.|''Moby Dick, Cap. 135''}}
 
== Trama ==
Achab ignora per l'ennesima volta la voce della ragione e continua con la sua caccia sventurata. Poiché Moby Dick aveva danneggiato due delle tre lance che erano salpate per cacciarlo, l'imbarcazione di Achab è l'unica rimasta intatta. Achab rampona la balena, ma il filo del rampone si rompe. Moby Dick decide allora di attaccare il ''Pequod'' stesso, il quale danneggiato gravemente comincia ad affondare. Achab rampona nuovamente la balena ma questa volta il cavo gli si impiglia al collo e viene trascinato negli abissi oceanici dall'immersione di Moby Dick. La lancia viene quindi inghiottita dal vortice generato dall'affondamento della nave, nel quale quasi tutti i membri dell'equipaggio trovano la morte. Soltanto Ismaele riesce a salvarsi, aggrappandosi alla bara-gavitello di Queequeg, e dopo un intero giorno e un'intera notte viene fortunosamente recuperato dalla ''Rachele''.
{{Citazione|Laggiù soffia! Laggiù soffia! La gobba come una montagna di neve! È Moby Dick!|Dal capitolo 133, ''La caccia''|There she blows!-there she blows! A hump like a snow-hill! It is Moby Dick!|lingua=en}}
Il narratore, Ismaele, è un marinaio in procinto di partire da [[Manhattan]]. Nonostante «''sia oramai piuttosto vecchio del mestiere''» per le esperienze vissute nella [[marina mercantile]], questa volta ha deciso che per il suo prossimo viaggio s'imbarcherà su una baleniera. In una notte di dicembre giunge così alla ''Locanda dello Sfiatatoio'', presso [[New Bedford (Massachusetts)|New Bedford]], accettando di dividere un letto con uno sconosciuto al momento assente. Quando il suo compagno di branda, un tatuatissimo ramponiere [[polinesia]]no chiamato Queequeg, fa ritorno a ora tarda e scopre Ismaele sotto le sue coperte, i due uomini si spaventano reciprocamente. Diventati presto amici, i due decideranno di imbarcarsi assieme dall'isola di [[Nantucket]] sulla ''Pequod'', «...bastimento vecchio e inusitato... una nave della vecchia scuola, piuttosto piccola... Stagionata e tinta dalle intemperie di tutti e quattro gli oceani. Un veliero cannibale, che si ornava delle ossa cesellate dei suoi nemici» con le quali è stata adornata. La nave è equipaggiata da 30 marinai di ogni razza e provenienti da ogni angolo del pianeta.
 
La nave è comandata da Achab, un inflessibile capitano [[quacchero]], che sembra non essere sulla nave, descritto da uno degli armatori come «un grand'uomo, senza religione, simile a un dio», il quale «è stato all'università e insieme ai cannibali». Poco dopo, sul molo, i due amici s'imbattono in un misterioso uomo dal nome biblico di Elia che allude a future disgrazie che colpiranno Achab. Il clima di mistero cresce la mattina di Natale quando Ismaele vede delle oscure figure nella nebbia vicine al ''Pequod,'' che proprio quel giorno spiega le vele.
== <br>L'eterna attesa ==
La scolastica (quando si concede ai Beckettiani fasti) identifica l'attesa come Godot. Probabilmente un secolo prima l'attesa era stata canonizzata in termini biblici da Melville, eterno incompreso ed esegeta. Ogni capitolo del libro si conclude o parte dall'incipit di una dettagliata descrizione del cetaceo che sarà cacciato dall'entusiastico equipaggio. 
 
[[File:Moby Dick p510 illustration.jpg|thumb|upright=0.7|Moby Dick]]
A fine giornata la tensione cala se non si riesce, ma fondamentalmente non si riuscirà mai.
All'inizio sono gli ufficiali della nave a dirigere la rotta, mentre Achab se ne sta rinchiuso nella sua cabina. Il [[Primo ufficiale di coperta|primo ufficiale]] è Starbuck, anch'egli quacchero come Achab, che si dimostra serio e sincero oltre che un abile comandante; in seconda c'è Stubb, spensierato e allegro, sempre con la sua pipa in bocca; il terzo ufficiale è Flask, tozzo e di bassa statura e del tutto affidabile. Ciascun ufficiale è responsabile di una lancia con il proprio ramponiere.
 
Una mattina, qualche tempo dopo la partenza, finalmente Achab compare sul [[Cassero (nautica)|cassero]] della nave. La sua è una figura imponente e impressionante con una gamba che gli manca dal ginocchio in giù, rimpiazzata da una protesi realizzata con la mascella di un [[capodoglio]]. Achab svela all'equipaggio che il vero obiettivo della caccia è ''Moby Dick'', un vecchio ed enorme capodoglio, dalla pelle chiazzata e con una gobba pallida come la neve, che lo ha menomato durante il suo ultimo viaggio a caccia di balene. Egli non si fermerà davanti a niente nel suo tentativo di uccidere la balena bianca. Il primo ufficiale Starbuck, che vorrebbe invece cacciare le balene e ritornarsene tranquillamente a casa, rifuggendo dall'odio e dalla vendetta, alla fine obbedirà al suo capitano.
Achab ed Ishmael sono secondarietà nel pensiero di Melville. Mediocri protagonisti in un enorme disegno in cui la Balena trionfa, sempre e comunque. 
== La nave ''Pequod'' ==
Il ''Pequod'' è la romanzesca [[nave baleniera]] di [[Nantucket]]. Il Pequod e il suo equipaggio sono comandati dal capitano Achab, figura che, a parte i primi capitoli, è quasi sempre presente nel corso dei tre lunghi anni di [[caccia alla balena]]. I personaggi sono per lo più membri dell'equipaggio, incluso il narratore Ismaele. La nave è definita da Melville un {{Citazione|... bastimento vecchio e inusitato...; /... una nave della vecchia scuola, piuttosto piccola... /Stagionata e tinta dalle intemperie di tutti e quattro gli oceani}}
Una nave che il vecchio capitano Peleg aveva adornato in modo bizzarro, fatta di trofei. {{Citazione|Un veliero cannibale, che si ornava delle ossa cesellate dei suoi nemici}}
Definita nobile e malinconica nello stesso tempo. Qui - "seminascosto nel suo bizzarro alloggio" - Ismaele incontra Peleg e in seguito Bildad, riuscendo ad entrare a far parte dell'equipaggio. La nave, nonostante i continui tentativi di [[Herman Melville|Melville]] di dimostrare la veridicità dei fatti, è inventata, poiché non si hanno notizie di una nave affondata da una balena nel periodo citato da Melville
 
Melville, intervenendo in prima persona, prova a dare una prima classificazione enciclopedica delle balene, dividendole in balene In-Folio, balene In-Ottavo e balene In-dodicesimo; si noti che l'autore definisce la balena come "un pesce che sfiata e con pinna orizzontale".
Sia bene o sia male: non possiamo deciderlo, o meglio lo decide finalmente Moby Dick per noi, salvando Melville e tutti gli indecisi.
== Personaggi ==
=== Ismaele ===
{{Citazione|Chiamatemi Ismaele.|Inizio del libro|Call me Ishmael.|lingua=en}}
Ismaele è il narratore ed è attraverso i suoi occhi che è vista quest'impresa. All'inizio è effettivamente il personaggio principale, ma egli è soprattutto un narratore onnisciente, che con la sua criticità e la sua profondità talvolta scompare dalla scena per narrare e poi inserire le sue riflessioni. Egli si auto-presenta con la nota frase «Chiamatemi Ismaele» (''Call me Ishmael''): il nome ha origine biblica, nel [[Genesi]] infatti [[Ismaele]] è il figlio di [[Abramo]] e della schiava [[Agar (Bibbia)|Agar]], cacciati nel deserto. Sicché "Chiamatemi Ismaele" è come dire "Chiamatemi esule, vagabondo".
 
Durante la prima calata della lance per inseguire un gruppo di balene, Ismaele riconosce gli uomini intravisti nella foschia prima che il ''Pequod'' salpasse. Achab aveva in segreto portato con sé il proprio equipaggio, incluso un ramponiere chiamato Fedallah (a cui si fa anche riferimento come 'il Parsi'), un enigmatico personaggio che esercita una sinistra influenza su Achab al quale profeterà che la morte li colpirà assieme.
Ismaele dice poco di se stesso: solo che ha le spalle un po' larghe (''La nave'') e ch'è [[newyorkese]] (''Parvenze'', dice che va via da Manhattan menzionando gli abitanti).
 
Il romanzo descrive numerosi "gam", incontri fra due navi in mare aperto<ref>{{cita|Ed. Adelphi 2023||traduzione di Cesare Pavese|citazione=GAM. Sostantivo. Un incontro amichevole di due (o più) baleniere, di solito in zona ... lance: mentre, nel frattempo, i due capitani restano a bordo di una delle navi,» Gli equipaggi di norma si fanno visita reciprocamente. Avvengono spesso scambi di lettere, nel caso una nave abbia della corrispondenza per qualche membro dell'altra imbarcazione, e gli uomini possono inoltre parlare di avvistamenti di balene o di altre notizie.}} [https://books.google.it/books?id=wXJqbzlgzvEC&pg=PT222&lpg=PT222&dq=%22gam%22+tra+navi&source=bl&ots=JAR8lkCK_0&sig=6VBC61cHi4FpTc7HX6o3cp8Fp7w&hl=it&sa=X&ved=0CEUQ6AEwBmoVChMIvMmI44viyAIVhUoUCh2dJQri#v=onepage&q=%22gam%22%20tra%20navi&f=false]</ref> durante i quali per Achab c'è un'unica domanda che sempre pone all'equipaggio delle altre navi: «Avete visto la Balena Bianca?»
Solo all'inizio dice della sua avventura (''Parvenze'', ''L'amico del cuore'', ''La sacca da viaggio'', ''La nave''), ma poi parla più che altro dei combattimenti tra uomini e balene (''La prima ammainata'', ''Flask e Stubb uccidono una vera balena, poi ci riflettono sopra'', ''La balena morente'' ecc.; ''Le misure dello scheletro della balena diminuiscono? Perirà?'', ''[[Cetologia]]'', ''Teste e code'', ''La raffineria'' ecc.). Racconta però che un giorno stette a letto perché punito dalla matrigna per essersi arrampicato nel camino per imitare gli spazzacamini; la punizione gli venne comminata alle due pomeridiane del 21 giugno, il giorno più lungo dell'anno, cosa che rese la punizione stessa più gravosa di quanto potesse mai capitargli.
[[File:Queequeg.JPG|thumb|upright=0.7|Queequeg]]
 
Quando il ''Pequod'' entra nell'Oceano Pacifico, Queequeg si ammala mortalmente e chiede al carpentiere della nave che gli venga costruita una bara, ma poi decide di continuare a vivere, e la bara diviene così la sua cassa portaoggetti che poi verrà [[Calafataggio|calafatata]] e adattata per rimpiazzare il [[Boa (nautica)|gavitello]] del ''Pequod''.
[[File:Moby Dick final chase.jpg|thumb|right|upright=0.7|Achab rampona Moby Dick]]
 
Da equipaggi di altre baleniere giungono notizie su Moby Dick. Il capitano Boomer del ''Samuel Enderby'', che ha perso un braccio proprio a causa della balena, si stupisce di fronte al bruciante bisogno di vendetta di Achab. Dalla nave ''Rachele'' arriva una richiesta di aiuto per ricercare il figlio più giovane del capitano andato disperso con la sua barca durante un recente scontro con la balena bianca. Ma il ''Pequod'' adesso è davvero vicino a Moby Dick e Achab non si fermerà di certo per soccorrerli. Infine viene incrociata la ''Letizia'' mentre il suo capitano sta facendo gettare a mare un marinaio ucciso da Moby Dick.
Starbuck, sentendo vicino il disastro, implora vanamente Achab per l'ultima volta di riconsiderare la sua sete di vendetta.
 
Il giorno dopo, il ''Pequod'' avvista Moby Dick. Per due giorni l'equipaggio insegue la balena, che infligge loro numerosi danni, compresa la scomparsa in mare del ramponiere Fedallah che al terzo giorno Moby Dick, riemergendo, mostra ormai morto avviluppato dalle corde dei ramponi. Conscio che il capodoglio che nuota lontano dal Pequod non cerca la morte dei balenieri, e che Achab è ossessionato dalla sua vendetta, Starbuck esorta un'ultima volta Achab a desistere, osservando che: {{Citazione|Moby Dick non ti cerca. Sei tu, tu che insensato cerchi lei!|''Moby Dick, Cap. 135''}}
 
Achab ignora per l'ennesima volta la voce della ragione e continua con la sua caccia sventurata. Poiché Moby Dick aveva danneggiato due delle tre lance che erano salpate per cacciarlo, l'imbarcazione di Achab è l'unica rimasta intatta. Achab rampona la balena, ma la corda del rampone si rompe. Moby Dick si scaglia allora contro il ''Pequod'' stesso, il quale, danneggiato gravemente, comincia ad affondare. Il capitano Achab rampona nuovamente la balena ma questa volta il cavo gli si impiglia al collo e, quando Moby Dick si immerge, viene trascinato negli abissi oceanici. Anche in punto di morte egli inveisce contro Moby Dick: «in nome dell'odio che provo, sputo su di te il mio ultimo respiro». La lancia viene quindi inghiottita dal vortice generato dall'affondamento della nave, nel quale quasi tutti i membri dell'equipaggio trovano la morte. Soltanto Ismaele riesce a salvarsi, aggrappandosi alla bara-gavitello di Queequeg, e dopo un intero giorno e un'intera notte viene fortunosamente recuperato dalla ''Rachele''.
 
== Personaggi ==
=== Il Pequod e il suo equipaggio ===
La nave con il suo equipaggio, destinati profeticamente alla morte, non solo è la protagonista del racconto di tutta la navigazione diretta alla caccia della balena, sia quando si ferma immobile, priva di vita, per l'assenza dei venti sia quando è squassata in tutte le sue strutture dalla tempesta, ma essa è anche il simbolo di un'avventurosa società americana multirazziale fiduciosa della forza che le proviene dalla comune volontà di vincere il male e progredire: «''È la propaggine di una civiltà americana affascinata dalle proprie potenzialità di crescita e potenza. Dall’osservazione della vita sul Pequod Ismaele trae un'immensa varietà di significati: ... le ragioni e i limiti del vivere sociale; la possibilità di una comunione che travalichi le barriere religiose, razziali, sessuali; infine, i processi che determinano l'ascesa di un capo politico.''»<ref>{{Treccani|herman-melville_(Enciclopedia-dei-ragazzi)|Melville, Herman|autore=Riccardo Capoferro|accesso=6 maggio 2025}}</ref>
 
=== Il capitano Achab ===
{{vedi anche| Capitano Achab}}
Il capitano Achab è il [[protagonista]] assoluto della storia. La sua figura titanica ha un nome biblico: ''Ahab'', nel Primo Libro dei Re (21: 26), è colui che «commise molti abomini, seguendo gli idoli». Egli guida l'equipaggio del Pequod nella folle impresa di caccia, ai quattro angoli dell'oceano, del bianco [[capodoglio]], che ai suoi occhi ha le sembianze del biblico [[Leviatano]]. «''Roso di dentro e arso di fuori dagli artigli fissi e inesorabili di un'idea incurabile''», Achab deve vendicarsi di Moby Dick che, aggredito, aveva reagito e gli aveva tranciato e divorato una gamba quando «.. venne allora che il corpo straziato e l'anima ferita sanguinarono l'uno nell'altra [e] ... Achab e l'angoscia giacquero coricati insieme nella stessa branda». Ai suoi occhi, il capodoglio è l'incarnazione del male, che egli insegue e persegue fino alla catastrofe.
Il capitano Achab guida l'intero equipaggio attraverso la folle impresa di caccia del bianco [[capodoglio]] visto dal capitano anche con i tratti del mitologico [[leviatano]]. Questo accanimento viene descritto da [[Herman Melville|Melville]] come una monomania: {{Citazione|Roso di dentro e arso di fuori dagli artigli fissi e inesorabili di un'idea incurabile.}}
<nowiki> </nowiki>Achab era assetato di vendetta nei confronti di quella candida balena, che, dopo aver sfondato tre lance, gli aveva tranciato e divorato una gamba. Moby Dick viene descritto come un essere maledetto e vendicativo, che distrugge le lance per puro piacere e davanti al quale anche i pescecani fuggono. La sete di vendetta di Achab però, precisa Melville, non deriva tanto dalla mutilazione fisica subita quanto da un'avversione maturata precedentemente. Melville dice:{{Citazione|... venne allora che il corpo straziato e l'anima ferita sanguinarono l'uno nell'altra.}}
Dopo la mutilazione e il necessario ritorno a casa si sviluppò la monomania e {{Citazione|... Achab e l'angoscia giacquero coricati insieme nella stessa branda.}}
L'odio di Achab verso la balena si spinge così all'estremo che..
{{Citazione|... se il suo petto fosse stato un cannone, gli avrebbe sparato il cuore }}
 
=== Moby DickIsmaele ===
{{Citazione|Chiamatemi Ishmael.|Inizio del libro|Call me Ishmael.|lingua=en}}
'''Moby Dick''' è una [[balena]] immaginaria con i fianchi flagellati da [[ramponi (arma)|ramponi]]. Ha "''tre buchi alla pinna di tribordo''", vari ramponi prima che Achab la colpisca (frasi di Achab). Prima di andare a [[scandaglio]] agita molto la coda (detto dal Gay Header Tashtego) e uno sfiato enorme. Poi, nella seconda giornata di caccia, gli arrivano nuovi ramponi (uno di Tashtego, uno di Deggu, uno forse da Quiqueg e il rampone formato da dodici lance d'Achab), ed il cadavere del Parsi Fedellah. Il giorno dopo, viene nuovamente colpita da Achab, ma, mentre libera la sagola che si era annodata, Achab la fa partire in aria e gli si attorciglia al collo, e forse si attorciglia anche a Moby Dick.
Ismaele è il [[narratore]], unico sopravvissuto, ma non il protagonista dell'epico racconto, e così si presenta ai lettori: «Chiamatemi Ismaele» (''Call me Ishmael''). Il nome ha origine biblica, nella [[Genesi]] infatti [[Ismaele]] è il figlio ripudiato di [[Abramo]] e della schiava [[Agar (Bibbia)|Agar]], entrambi cacciati nel deserto dopo la nascita di [[Isacco]]. Sicché "Chiamatemi Ismaele" è come dire "Chiamatemi esule, vagabondo". Egli riassume in sé la voce di tutti gli orfani, i diseredati della terra, ossia la condizione creaturale di tutti gli uomini e le donne del mondo. Descrive poco di sé stesso: solo che ha le spalle larghe e che è [[newyorkese]].
 
=== Moby Dick ===
Moby Dick viene incontrata in diversi mari del mondo. Molti marinai le danno la caccia, ma non con la stessa ossessione del [[Capitano Achab]], la cui gamba è stata strappata dalla balena bianca. Dopo questo [[episodio]], gli capita di ferirsi e di faticare a camminare. Lui è il capitano del [[Pequod]], una nave americana, e fa creare un equipaggio dagli armatori Biblad e Peleg. Vengono arruolati anche [[Ismaele (Moby Dick)|Ismaele]] e Quiqueg. Dopo una lunga [[caccia]] la trova. Per tre giorni prova a cacciarla. Il terzo giorno Achab la insegue con più furia degli altri giorni e l'arpiona, ma muore, rimanendo imbrigliato in alcuni cavi sott'acqua. Moby Dick, poi, distrugge la nave e muoiono tutti i marinai, meno Ismaele.
'''Moby Dick''' è descritta nel libro come una [[balena]] bianca con uno sfiatatoio enorme, la mandibola storta, i fianchi flagellati da ramponi e «tre buchi alla pinna di [[tribordo]]». L'animale è il punto di riferimento per ogni personaggio; la sua insolita bianchezza - ovvero assenza di connotazioni etiche - simboleggia l'inaccettabile indifferenza della natura nei confronti dell'uomo.<ref name="ilsole24ore.com" /> Una stranezza: il titolo del libro in lingua originale è Moby-Dick, ma poi in tutto il testo la balena è sempre chiamata Moby Dick, senza trattino. {{cn|Sebbene la bestia sia distruttiva, potente e selvaggia, sono sorte più interpretazioni del personaggio di Moby Dick; alcuni credono che sia semplicemente un animale che agisce per puro istinto, ma il capitano Achab e molti balenieri lo considerano un'entità soprannaturale sapiente, pericolosa e malevola.}}
 
=== Altri personaggi ===
* '''QuiquegQueequeg''' è un gigante, nativo di un'isolauna romanzescafittizia dell'Oceanoisola Pacificopolinesiana chiamata Kokovoko o Rokovoko. Suo padre era un Gran Capo, un Re; suo zio un Gran Sacerdote. È il primo personaggio importante incontrato da Ismaele nella Locanda dello Sfiatatoio. Sul Pequod sarà il principaleprimo ramponiere. Descritto con curiosità e rispetto da Ismaele, non si separa mai da Yojo, il suo piccolo idolo che egli venera come una divinità. È protagonista di alcuni atti eroici tra cui il salvataggio di Tashtego che stava per morire dopo essere precipitato nella testa di un [[capodoglio]] morto dal quale si stava estraendo lo [[spermaceti]].
* '''Starbuck''' è il primo ufficiale del "Pequod", nativo di Nantucket e. [[Quaccherismo|quaccheroQuacchero]], di famiglia,viene descritto fisicamente come alto e magro, e di carattere severo e coscienzioso. DescrittoEgli comeè "«''l'uomo più cauto che si possa trovare nella baleneria"''», prudente ma non codardo, sarà uno dei più riluttanti ad assecondare il folle piano di Achab. Come tutto l'equipaggio perisce in mare dopo un ennesimo tentativo di uccidere la balena bianca.
* '''Stubb''' è il secondo ufficiale, nativo di Capo Cod, descritto come un uomo allegro e spensierato, apparentemente indifferente ad ogni pericolo e minaccia, accanito collezionista e fumatore di pipe.
* '''Flask''' è il terzo ufficiale, nativo di Tisbury, un giovane tozzo e rubicondo, baleniere intrepido benché poco sensibile al fascino del mare. Muore per via di Moby Dick, anche se non viene scritto.
* '''Tashtego''' è il secondo ramponiere, un risoluto guerriero indiano nativo del "Capo Allegro", originariamente terra di guerrieri-cacciatori, che ora forniva a Nantucket molti dei suoi più audaci ramponieri.
* '''DegguDaggoo''' è il terzo ramponiere, "«''un gigantesco negro selvaggio"''», imbarcatosi spontaneamente inda giovinezzagiovane su una nave baleniera dal suo villaggio nativo in Africa.<ref>In alcuni testi anche "Deggu" (''Enciclopedia dei ragazzi'', Arnoldo Mondadori Editore, 1968, vol. 11, p. 472) o "Dagoo" ({{cita|Gulisano}}).</ref>
* '''Pip''', abbreviazione di Pippin, un nero di piccola statura, suonatore di tamburello: è un ragazzo schiavo latitante, marinaio un po' stralunato e goffo; durante gli inseguimenti alle balene inevitabilmente finisce in mare e quando per la seconda volta che accade viene abbandonato nell'oceano e ripescato solo molte ore dopo, completamente impazzito. Emarginato dall'intero equipaggio, viene invece accolto da Achab, che lo sente suo simile nella follia.
* '''Fedallah''' è un misterioso asiatico (Parsi) dai capelli a turbante, che sembra legato come un'ombra ad Achab da un influsso quasi telepatico: sarà lui a predire con una strana profezia la fine di entrambi.
* '''Lana Caprina''' è il cuoco di bordo che viene schernito da Stubb durante la cena a base di pinna di balena.
 
== Il viaggio del Pequod ==
[[File:Moby Dick p510 illustration.jpg|thumb|Illustrazione da un'edizione di ''Moby Dick'' del 1892]]
{{Citazione|Ora, il Pequod era salpato da Nantucket proprio all'inizio della Stagione Equatoriale. Nessuna impresa al mondo avrebbe pertanto consentito al suo capitano di compiere la grande traversata verso sud, di doppiare Capo Horn, e poi, risalendo a nord per sessanta gradi di latitudine, di giungere in tempo nel Pacifico equatoriale per battere le sue acque. Egli avrebbe dunque dovuto attendere la stagione successiva. Nondimeno, la partenza prematura del Pequod forse era stata scelta segretamente da Achab proprio in considerazione di questo insieme di cose. Infatti, egli aveva innanzi a sé un'attesa di trecentosessantacinque giorni e altrettante notti, e invece di passarla a terra soffrendo impaziente, avrebbe impiegato quel lasso di tempo in una caccia mista, nel caso in cui la Balena Bianca, trascorrendo le vacanze in mari molto lontani dai suoi periodici siti di alimentazione, avesse mostrato la sua fronte rugosa al largo del Golfo Persico, o nella Baia del Bengala, o nei Mari della Cina, o nelle altre acque frequentate dalla sua specie. E così i monsoni, i pamperi, i maestrali, gli harmattan, gli alisei, tutti i venti, insomma, tranne il levante e il simun, avrebbero potuto sospingere Moby Dick entro il cerchio tracciato dalla scia del Pequod, nel suo tortuoso zigzagare per il mondo.|Capitolo 44}}
 
Dunque il capitano Achab non doppia [[Capo Horn]], ma il [[Capo di Buona Speranza]]: si dirige dunque a Sud, poi a Est, raggiungendo l'[[Oceano Pacifico]] attraverso l'[[Oceano Indiano]].
== Versioni cinematografiche e televisive ==
 
* ''[[Moby Dick, il mostro bianco]]'' (Moby Dick) - film di [[Lloyd Bacon]] del 1930.
== Filmografia ==
* ''[[Moby Dick, il mostro bianco]]'''' ''(''[[Dämon des Meeres]]'') - film di [[Michael Curtiz]] del 1931.
* ''[[Il mostro del mare]]'' di Millard Webb (1926)
* ''[[Moby Dick (film 1956)|Moby Dick - La balena bianca]]'' (Moby Dick) - film di [[John Huston]] del 1956
* ''[[Moby Dick, (filmil 1978)|Mobymostro Dickbianco]]'' -(''Moby filmDick'') di [[PaulLloyd StanleyBacon]] del 1978(1930)
* ''[[PagemasterMoby -Dick, L'avventurail mostro del meravigliosamare]]'' (The''Dämon Pagemaster)des - filmMeeres'') di [[JoeMichael JohnstonCurtiz]] del 1994(1931)
* ''[[2010: Moby Dick, la balena bianca]]'' -(''Moby filmDick'') di [[TreyJohn StokesHuston]] del 2010(1956)
* ''[[Moby Dick (miniseriefilm televisiva 19981977)|Moby Dick]]'' (''Moby-Dick'') miniseriedi televisiva[[Richard delSlapczynski]] 1998(1977)
* ''[[Pagemaster - L'avventura meravigliosa]]'' (''The Pagemaster'') di [[Joe Johnston]] (1994)
* ''[[Moby Dick (miniserie televisiva 2010)|Moby Dick]]'' - miniserie televisiva del 2010
* ''[[Moby Dick (miniserie televisiva 1998)|Moby Dick]]'' - miniserie TV (1998)
* ''[[2010: Moby Dick]]'' di Trey Stokes (2010)
* ''[[Moby Dick (miniserie televisiva 2011)|Moby Dick]]'' - miniserie TV (2011)
* ''[[Heart of the Sea - Le origini di Moby Dick]]'' (''In the Heart of the Sea'') di [[Ron Howard]] (2015)
 
== Riferimenti nella cultura di massa ==
{{Organizzare|[[WP:CULTURA]], [[WP:CURIOSITÀ]]|letteratura|dicembre 2024}}
{{curiosità}}
Il romanzo di Melville ha notevolmente influenzato gli autori successivi e ha generato innumerevoli citazioni in opere successive.
* Nel libro ''[[L'Atro Antro]]'' di [[Lemony Snicket]], un [[sottomarino]] si chiama ''[[Queequeg (Moby Dick)|Queequeg]]''
* Nel libro ''I mari del sud'' di Cesare Pavese c'è un chiaro rimando all'opera di Melville
* Nel febbraio 1978 uscì "Caccia sul mare", albo chiaramente ispirato al romanzo di Melville, fumetto n. 9 della serie ''[[Ken Parker]]'', sceneggiato da [[Giancarlo Berardi]]. Anche in ''[[Dago]]'', storico fumetto di [[Robin Wood]], oggi riedito in ''Collezione tuttocolore'', n.32, luglio 2012, c'è un episodio molto simile
* [[Moby Duck]] è un personaggio della Disney ispirato al romanzo; appare in ''Paperino con Moby Duck (sulla scia d'una balena)''
* Nell'album [[Led Zeppelin II]] dei [[Led Zeppelin]] è presente un brano strumentale il cui titolo è proprio Moby Dick
* L'album ''[[Leviathan (Mastodon)|Leviathan]]'' dei [[Mastodon]] è un [[concept album]] basato sull'opera di Melville
* Nell'album ''[[Samarcanda (album)|Samarcanda]]'' di [[Roberto Vecchioni]], nel brano [[Samarcanda (album)#Canzone per Sergio|Canzone per Sergio]] vi è un riferimento al romanzo nei versi ''"Il capitano Achab non torna più / dal viaggio contro l'impossibile"''<ref>[http://xoomer.virgilio.it/hitfc/canzoni04a6.htm Roberto Vecchioni, Canzone per Sergio<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
* Nell'album ''[[Banco (1983)]]'' del [[Banco del Mutuo Soccorso]] gli viene dedicata una canzone (''Moby Dick'')
* Nell'album ''[[La giostra della memoria (album Enrico Ruggeri)|La Giostra Della Memoria]]'' (1993) di [[Enrico Ruggeri]] vi è una canzone intitolata ''Bianca Balena'', dedicata al romanzo.
* Nell'album ''Marinai, profeti e balene'' di [[Vinicio Capossela]] vi sono chiari rimandi al romanzo di Melville, in particolare il brano ''Fuochi Fatui'' racconta la fine del capitano Achab e della baleniera Pequod, il brano "la bianchezza della balena" è ispirato al capitolo 42 del libro.
* Nell'album ''[[Hermann]]'' di [[Paolo Benvegnù]] è presente una canzone intitolata ''Achab in New York'', chiaro riferimento all'opera di Melville
 
=== Bibliografia italianaMusica ===
* Nell'album ''[[Led Zeppelin II]]'' dei [[Led Zeppelin]] è presente un brano strumentale il cui titolo è proprio ''Moby Dick''.
* AA.VV., ''Rotte di lettura attorno a "Moby Dick"'', Genova, Marietti-Teatro di Genova, 1992.
* Nell'album ''Touched By The Crimson King'' dei Demons & Wizards è presente una canzone che parla della vicenda, intitolata ''Beneath these Wave''.
* Bianchi, Ruggero, ''Invito alla lettura di Melville'', Milano, Mursia, 1997.
* L'album ''[[Leviathan (Mastodon)|Leviathan]]'' dei [[Mastodon]] è un [[concept album]] basato sull'opera di Melville.
* Perosa, Sergio (a cura di), ''Le traduzioni italiane di Herman Melville e Gertrude Stein'', Venezia, Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti, 1997.
* Nell'album ''[[Samarcanda (album)|Samarcanda]]'' di [[Roberto Vecchioni]], nel brano ''[[Samarcanda (album)#Canzone per Sergio|Canzone per Sergio]]'' vi è un riferimento al romanzo nei versi "''Il capitano Achab non torna più / dal viaggio contro l'impossibile''".<ref>{{cita web|autore=Roberto Vecchioni|titolo=Canzone per Sergio|url=https://www.fabiosroom.eu/it/canzoni/canzone-per-sergio/|accesso=2025-05-06}}</ref>
* Stella, Maria, ''Cesare Pavese traduttore'', Roma, Bulzoni, 1977.
* Nell'album ''[[Banco (1983)]]'' del [[Banco del Mutuo Soccorso]] gli viene dedicata una canzone (''Moby Dick'').
* Nell'album ''[[La giostra della memoria (album Enrico Ruggeri)|La giostra della memoria]]'' (1993) di [[Enrico Ruggeri]] vi è una canzone intitolata ''Bianca Balena'', dedicata al romanzo.
* Nell'album ''[[Marinai, profeti e balene]]'' di [[Vinicio Capossela]] vi sono chiari rimandi al romanzo di Melville; in particolare il brano ''I fuochi fatui'' racconta la fine del capitano Achab e della baleniera Pequod, il brano ''La bianchezza della balena'' è ispirato al capitolo 42 del libro, il brano ''Il grande Leviatano'' è ispirato al sermone di un prete descritto nel capitolo 9 del libro.
* Nell'album ''[[Hermann (album)|Hermann]]'' di [[Paolo Benvegnù]] è presente una canzone intitolata ''Achab in New York'', chiaro riferimento all'opera di Melville.
* Nell'album ''Signora Nessuno'', edito nel 2020, la cantautrice e illustratrice Ottavia Brown omaggia la nota ossessione di Achab, nel ''[[blues]] Capitano Riposa.''
* Gli [[Ahab (gruppo musicale)|Ahab]], band funeral-doom metal tedesca, si ispirano fin dal nome al romanzo di Melville. Il loro disco d'esordio, ''[[The Call of the Wretched Sea]]'', è un [[concept-album]] che ripercorre la trama del romanzo.
* ''[[Moby-Dick (opera)|Moby-Dick]]'', opera americana in due atti, con musica di [[Jake Heggie]] e [[libretto]] di Gene Scheer.
* Nel 1975 [[Ernesto Bassignano]] pubblica l'album ''Moby Dick'' che prende il titolo dalla canzone omonima.<ref>{{cita web|https://ilnegoziodieuterpe.blogspot.com/2014/07/bassignano.html|Ernesto Bassignano - Moby Dick (1975)|2025-05-06|data=2014-07-09|sito=Le note di Euterpe}}</ref>
* Il cantante e musicista Richard Melville Hall ha scelto come nome d'arte [[Moby]] in onore di Herman Melville, del quale è pronipote.
 
=== EdizioniFumetti e animazione ===
* [[Moby Duck]] è un personaggio della Disney ispirato al romanzo; si tratta di un papero baleniero che appare per la prima volta in ''Paperino con Moby Duck (sulla scia d'una balena)''.<ref>{{cita web|url=https://inducks.org/character.php?c1=date&c=MD&view=4|titolo=Moby Duck: indice|accesso=2025-05-06|sito=[[INDUCKS]]}}</ref>
* {{Cita libro
* Nella serie a fumetti ''[[Bone (fumetto)|Bone]]'' di [[Jeff Smith (fumettista)|Jeff Smith]] sono presenti vari riferimenti (spesso parodistici) al romanzo.
|autore= [[Herman Melville]]
* Nel manga e anime ''[[One Piece]]'' la Moby Dick è il nome della più grande nave della flotta di [[Edward Newgate|Barbabianca]], uno dei più forti pirati di tutto il manga.
|altri= versione integrale a cura di [[Cesare Pavese]]
* Nel 2013 viene pubblicata sul settimanale ''[[Topolino (libretto)|Topolino]]'' una parodia in due puntate scritta da [[Francesco Artibani]] e disegnata da [[Paolo Mottura]] in cui [[Paperino]] e [[Paperon de' Paperoni]] vestono rispettivamente i panni di Ismaele e del capitano Achab.<ref>{{cita web|url=https://inducks.org/story.php?c=I+TL+3003-1P|titolo=Moby Dick|sito=INDUCKS|accesso=2025-05-06}}</ref>
|titolo= Moby Dick ovvero La balena
* Nell'anime ''[[Sampei]]'' vi è un riferimento al romanzo quando il protagonista s'imbatte in un pescatore che si fa chiamare, appunto, Capitano Achab, e il cui obiettivo è catturare Spada del Diavolo, un [[pesce spada]] (o [[Istiophoridae|marlin]]) che gli ha portato via una gamba (e che nell'anime prende il posto del [[cetaceo]]).
|anno= 1932
* ''[[Moby Dick 5]]'' è il titolo italiano di un anime a tema fantascientifico, in cui uno dei personaggi principali è una grande balena bianca.
|editore= Torino, [[Frassinelli]]
|edizione= Biblioteca europea 2
|pagine= pp. 884 in 2 volumi
|id= Senza ISBN
}}
* {{Cita libro
|autore= [[Herman Melville]]
|altri= traduzione di Cesare Pavese riveduta e migliorata
|titolo= Moby Dick ovvero La balena
|anno= 1941
|editore= Torino, [[Frassinelli]]
|edizione=
|pagine= pp. 892 in 2 volumi
|id= Senza ISBN
}}
* {{Cita libro
|autore= [[Herman Melville]]
|altri= introduzione di [[Claudio Gorlier]], traduzione di [[Renato Ferrari]]
|titolo= Moby Dick ovvero La balena
|anno= 1982
|editore= Novara, [[De Agostini]]
|edizione= Tesori della Narrativa Universale
|pagine= pp. 619 in 2 volumi
|id= Senza ISBN
}}
* {{Cita libro
|autore= [[Herman Melville]]
|altri= Introduzione di [[Fernanda Pivano]] e tradotto da [[Cesarina Minoli]]
|titolo= Moby Dick ovvero La balena
|anno= 1986
|editore= [[Arnoldo Mondadori Editore]]
|città = Milano
|edizione= Oscar Classici 86
|pagine= pp. 723
|id= ISBN 88-04-28372-6
}}
* {{Cita libro
|autore= [[Herman Melville]]
|altri= Introduzione di [[Fernanda Pivano]], traduzione di [[Cesarina Minoli]], revisione e note a cura di [[Massimo Bacigalupo]], con un saggio di [[Harold Bloom]]
|titolo= Moby-Dick o La balena
|anno= [[2004]]
|editore= Milano, [[Arnoldo Mondadori Editore]]
|edizione= Oscar Grandi Classici
|pagine= pp. 784
|id= ISBN 978-88-04-52516-5
}}
* {{Cita libro
|autore= [[Herman Melville]]
|altri= Curato e tradotto da [[Pietro Meneghelli]]
|titolo= Moby Dick ovvero La balena
|anno= 1995
|editore= Roma, [[Newton Compton]]
|edizione= Biblioteca Economica «Classici» 39
|pagine= pp. 444
|id= ISBN 88-7983-902-0
}}
* {{Cita libro
|autore= [[Herman Melville]]
|altri= Curato e tradotto da [[Giuseppe Natale]]
|titolo= Moby-Dick ovvero La balena
|anno= 2010
|editore= Torino, [[Utet]]
|edizione= Letterature
|pagine= pp. L-938
|id= ISBN 978-88-02-08159-5
}}
 
=== Cinema ===
* {{Cita libro
* Nel film ''[[The Whale (film)|The Whale]]'' (2022) di Darren Aronofsky, tratto dall'omonima opera teatrale di [[Samuel D. Hunter]] è citato più volte il romanzo.<ref>{{Cita web|url=https://it.ign.com/the-whale-1/197064/review/the-whale-la-recensione|titolo=The Whale - La recensione|autore=Davide "Shea" Mancini|sito=IGN Italia|data=2022-09-22|lingua=it|accesso=2022-09-29}}</ref>
|autore= [[Herman Melville]]
 
|altri=illustrazioni Paul Durand
=== Televisione ===
|titolo= Moby-Dick ovvero La balena
* Nell'episodio ''Contatti'' della [[Episodi di X-Files (prima stagione)|prima stagione]] della serie televisiva ''[[X-Files]]'', la coprotagonista [[Dana Scully]] si rivolge a suo padre William, un ufficiale della [[Marina degli Stati Uniti]], chiamandolo ''Ahab'', e questi le risponde con l'appellativo ''Starbucks''. Nel doppiaggio italiano il riferimento a ''Moby Dick'' è andato perduto, poiché Dana lo chiama semplicemente "capitano" e si sente rispondere "Stella Marina".
|anno= 1985
* ''[[Moby Dick (programma televisivo)|Moby Dick]]'' è stato un programma televisivo di approfondimento giornalistico condotto dal giornalista italiano [[Michele Santoro]] su [[Italia 1]] tra 1996 e il 1999, il cui titolo riprende il celebre romanzo.
|editore=Milano, Mursia
 
|edizione= Corticelli
=== Letteratura ===
|pagine=
* Nell'undicesimo capitolo della serie di libri per ragazzi ''[[Una serie di sfortunati eventi]]'' di [[Lemony Snicket]], i protagonisti vestono con delle tute da palombaro con il ritratto di Herman Melville stampato sopra. Queeqeg è anche il nome del sottomarino dentro il quale si svolgono la maggior parte delle vicende narrate e che viene successivamente citato da vari protagonisti nel corso della storia.
|id= ISBN 978-88-42-53869-1]]
* Il racconto ''Achab e Ismaele'' di Sergio Calzone (96, Rue de-La-Fontaine Edizioni, Torino 2017) costruisce un'ideale continuazione del romanzo di Melville.
}}
 
* Herman Melville, ''Moby Dick'' (Titolo originale: "Moby-Dick; or, the Whale"), traduzione integrale di Ruggero Bianchi, Editore, pp. XII-XCIII (introduzione-saggio "Il bianco oggetto del desiderio", a cura del traduttore)+ pp 532 di testo, Gruppo Mursia, 1993, ISBN 88-425-1578-7
=== Altro ===
* Il videogioco ''[[Metal Gear Solid V: The Phantom Pain]]'' contiene numerosi riferimenti nella trama e nei personaggi al romanzo di Meville. Nelle prime fasi del gioco viene assegnato lo pseudonimo di Ahab (''refrain'' di Achab) al [[Venom Snake|protagonista]] che viene soccorso da un [[Big Boss|personaggio]] che vuole farsi chiamare Ishmael e che durante le missioni usa un elicottero da [[estrazione (militare)|estrazione]] chiamato Pequod.
* Nella ''lectio magistralis'' per il Nobel Letteratura 2016, [[Bob Dylan]] ha ampiamente citato ''Moby Dick'' come uno dei suoi capisaldi di formazione e riferimento.<ref>{{cita web|lingua=en|https://www.nobelprize.org/prizes/literature/2016/dylan/lecture/|Nobel Lecture|2025-05-06|autore=Bob Dylan|data=207-06-05}}</ref>
* La catena [[Starbucks]] prende il nome dal [[primo ufficiale di coperta]] del Pequod; i fondatori avevano preso in considerazione anche di utilizzare il nome della nave.<ref>{{Cita web|url=https://www.shmoop.com/moby-dick/starbuck.html |titolo=Starbuck|accesso=13 novembre 2018 |dataarchivio=25 marzo 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190325110519/https://www.shmoop.com/moby-dick/starbuck.html |urlmorto=sì }}</ref>
* La compagnia di navigazione italiana [[Moby Lines]] prende il nome da ''Moby Dick''. Il suo logo è una balena di colore azzurro dall'espressione benevola.
 
== Edizioni italiane ==
* {{Cita libro|altri=versione integrale a cura di [[Cesare Pavese]]|titolo=Moby Dick ovvero la Balena|editore=Frassinelli|collana=Biblioteca europea n.2|città=Torino|anno=1932|pp=884 (2 volumi)|isbn=no}}
* {{Cita libro|traduttore=Cesare Pavese riveduta e migliorata|titolo=Moby Dick ovvero la Balena||editore=Frassinelli|città=Torino|anno=1941|pp=892 (2 volumi)|postscript=nessuno|cid=traduzione di Cesare Pavese}} - Milano, Adelphi, 1987-2023.
* {{Cita libro|titolo=Moby Dick o la balena bianca (2 voll.)|altri=introduzione, trad. e note a cura di Cesarina Melandri Minoli|collana=I Grandi Scrittori Stranieri n.230|editore=UTET|città=Torino|anno=1958|postscript=nessuno}} - Introduzione di Ruggero Bianchi, Torino, UTET, 1982.
* {{Cita libro|titolo=Moby Dick (2 voll.)|trad=e introduzione di [[Nemi D'Agostino]]|collana Garzanti per tutti: I grandi libri|editore=Garzanti|città=Milano|anno=1966}}
* {{Cita libro|titolo=Moby Dick|altri=Introduzione di Clavio Ascari|trad=Renato Ferrari|edizione=''collana dei grandi narratori''|numero=XLIX|editore=Club del Libro|città=Novara|anno=1969|postscript=nessuno}} - Introduzione di [[Claudio Gorlier]], collana ''Tesori della Narrativa Universale'', Novara, De Agostini, 1982, 2 voll., pp. 619.
* {{Cita libro|titolo=Moby Dick (2 voll.)|trad=Pina Sergi|editore=Sansoni|città=Firenze|anno=1972|postscript=nessuno}} - Con un saggio di [[Harold Bloom]], ''BUR'', Milano, Rizzoli, 2004; Con le illustrazioni di [[Rockwell Kent]], collana ''Classici deluxe'', BUR, 2015, {{ISBN|978-88-17-08090-3}}.
* {{Cita libro|altri=Introduzione di [[Fernanda Pivano]]|trad=Cesarina [Melandri] Minoli, revisione della traduzione e note di [[Massimo Bacigalupo]]|titolo=Moby Dick ovvero La balena|url=https://archive.org/details/mobydickoscarcla0000na|editore=Arnoldo Mondadori Editore|città=Milano|collana Oscar Classici|numero=86|anno=1986|isbn=88-04-28372-6|postscript=nessuno}} - Con un saggio di [[Harold Bloom]], collana ''Grandi Classici'', Mondadori, Milano, 2004-2017, {{ISBN|978-88-04-52516-5}}.
* {{Cita libro|traduttore=Ruggero Bianchi, cura e saggio introduttivo di Ruggero Bianchi|titolo=Moby Dick|collana=Grande Universale. Letture|editore=Mursia|città=Milano|anno=1996|isbn=978-88-42-51916-4||postscript=nessuno}} - Con illustrazioni di [[Paul Durand (illustratore)|Paul Durand]], Mursia, 2007, {{ISBN|978-88-42-53869-1}}.
* {{Cita libro|trad=Lucilio Santoni|titolo=Moby Dick|collana=Ennesima|editore=Guaraldi|città=Rimini|anno=1995|ISBN=978-88-80-49046-3|postscript=nessuno}} - Collana ''Stelle dell'Orsa Maggiore'', Torriana, Orsa Maggiore, 1995; Collana ''I Grandi'', Milano, Rusconi, 2004, ISBN 978-88-18-01694-9 - Rusconi, 2021, ISBN 978-88-18-03656-5; Collana ''I grandi classici'', Liberamente, 2019, ISBN 978-88-631-1437-9.
* {{Cita libro|altri=traduzione e cura di Pietro Meneghelli|titolo=Moby Dick, ovvero la Balena|editore=Newton Compton|città=Roma|anno=1995-2017}}
* {{Cita libro|titolo=Moby Dick o la balena|trad=[[Bernardo Draghi]]|collana=I Classici Classici|editore=Frassinelli|città=Milano|anno=2001}}
* {{Cita libro|titolo=Moby Dick|altri=Introduzione di [[Vito Amoruso]]|trad=Lara Fantoni|collana=I Grandi Romanzi dell'800. La Biblioteca di Repubblica|editore=Gruppo L'Espresso|città=Roma|anno=2004}}
* {{Cita libro|altri=traduzione e cura di [[Alessandro Ceni]]|titolo=Moby Dick|collana=[[Universale Economica Feltrinelli|UEF]]. I Classici|numero=2194|editore=Feltrinelli|città=Milano|anno=2007|isbn=978-88-07-82194-3}}
* {{Cita libro|altri=traduzione e cura di Giuseppe Natale|titolo=Moby-Dick o La Balena|collana=Letterature|editore=UTET|città=Torino|anno=2010|isbn=978-88-02-08159-5}}
* {{Cita libro|traduttore=Bianca Gioni|titolo=Moby Dick|collana=Classici tascabili|numero=65|editore=Dalai Editore|città=Milano|anno=2011|isbn=978-88-6073-974-2}}
* {{Cita libro|titolo=Moby Dick|trad=Alberto Rossatti|editore=Il Narratore|anno=2013|isbn=978-88-681-6057-9}}
* {{Cita libro|trad=[[Ottavio Fatica]]|titolo=Moby Dick|collana=Supercoralli|editore=Einaudi|città=Torino|anno=2015|isbn=978-88-06-21186-8|postscript=nessuno}} - Con uno scritto di [[Mario Vargas Llosa]] e un saggio di [[D. H. Lawrence]], collana ''ET Classici'', Einaudi, 2016, {{ISBN|978-88-062-3009-8}}.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|Rotte di lettura attorno a "Moby Dick"|1992|Marietti-Teatro di Genova|Genova}}
* {{cita libro|Ruggero|Bianchi|Invito alla lettura di Melville|1997|Mursia|Milano}}
* {{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=RWh7CgAAQBAJ&pg=PT56&lpg=PT56&dq=Dagoo+%C3%A8+il+terzo+ramponiere,+%C2%ABun+gigantesco+negro+selvaggio%C2%BB,+imbarcatosi&source=bl&ots=JIbs9IQ64x&sig=pM_M9La2Y_mfem0cnpHG8QpKUrs&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiy9tO1rZfLAhWJbhQKHQMbAx0Q6AEIKTAB#v=onepage&q=Dagoo%20%C3%A8%20il%20terzo%20ramponiere%2C%20%C2%ABun%20gigantesco%20negro%20selvaggio%C2%BB%2C%20imbarcatosi&f=false |Paolo|Gulisano|Fino all'abisso. Il mito moderno di Moby Dick|2013|Ancora editrice|Milano|isbn=8851412987|cid=Gulisano}}
* {{cita libro|curatore=Sergio Perosa|titolo=Le traduzioni italiane di Herman Melville e Gertrude Stein|città=Venezia|editore=Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti|anno=1997}}
* {{cita libro|Maria|Stella|Cesare Pavese traduttore|1977|Bulzoni|Roma}}
 
== Voci correlate ==
* [[Mocha Dick]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q=Herman Melville|q_preposizione=da}}
|commons=Category:Moby Dick
|q=Herman Melville
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|etichetta=Moby Dick
}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://itunes.apple.com/it/podcast/moby-dick/id328545881/ Podcast] Il romanzo letto e interpretato dallo scrittore [[Pino Loperfido]] su iTunes/apple.com
* [https://www.youtube.com/watch?v=UjDcjY8e1xg&list=PL4Ur3bWFkN3cDVvzXf5fsh04k4iOB-ice Audiolettura integrale di Valter Zanardi]
* [http://www.radio.rai.it/radio3/terzo_anello/alta_voce/archivio_2003/eventi/2003_03_03_moby_dick/ ''Moby Dick''], riduzione radiofonica di [[Radio 3 Rai]] ([[Il Terzo Anello]] - [[Ad alta voce]]): 20 puntate, formato.ram
* [https://itunes.apple.com/it/podcast/moby-dick/id328545881/ Podcast] Il romanzo letto e interpretato dallo scrittore Pino Loperfido su iTunes/apple.com
* [http://www.radio.rai.it/radio3/uomini_profeti/view.cfm?Q_EV_ID=265859&Q_PROG_ID=66/Letture 'Moby Dick o l'ossessione del male' con Barbara Spinelli/conversazione di Radio3 Rai] (Uomini e Profeti): 3 puntate.
* [http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/PublishingBlock-265d273c-56a9-451d-8629-69fabf83f33e.html?refresh_ce ''Moby Dick''], riduzione radiofonica di [[Radio 3 Rai]] (''Il Terzo Anello - [[Ad alta voce]]''): 20 puntate, formato.ram
* [https://web.archive.org/web/20090203005037/http://www.radio.rai.it/radio3/uomini_profeti/view.cfm?Q_EV_ID=265859&Q_PROG_ID=66%2FLetture 'Moby Dick o l'ossessione del male' con Barbara Spinelli/conversazione di Radio3 Rai] (Uomini e Profeti): 3 puntate.
* {{en}} [http://www.classicistranieri.com/melville/cache/generated/2489/pg2489.html.utf8 Moby Dick]. Testo originale inglese (HTML)
 
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