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Col termine [[lingua araba|arabo]] '''Awāʾil''' ({{arabo|اواێل}}), lett. "Primi", si indica un genere letterario assai in voga nella [[letteratura araba]], che indicava i presunti gli [[inventori]], o le prime persone o le prime occorrenze di un fenomeno storico o religioso, talora riferiti addirittura ai tempi che precedettero la comparsa del genere umano.
 
Il genere era {{citazione|del tutto omologo a quello manifestatosi già da tempo in ambiente latino per gli ''inventores'' e in quello bizantino per i cosiddetti πρῶτοι εὐρεται<ref>[[Franz Rosenthal|F. Rosenthal]] ''«awāʾil''», in ''[[Encyclopaedia of Islam|E.I.]]''<sup>2</sup>, to. <small>I</small>, 1975, pp. 780-82.</ref> ai quali probabilmente<ref>Cfr. [[Arnaldo Momigliano|A. Momigliano]], ''Essays in Ancient and Modern Historiography'', Oxford, Basil Blackwell, 1977, p. 194.</ref> il mondo arabo-islamico s'ispirò, vista la circolazione di opere consimili in lingua greca nelle regioni [[siria]]ne ed [[Egitto|egiziane]] conquistate dall'[[Islam]]|<ref>[[C. Lo Jacono]], "La prima storiografia islamica. Modelli e prestiti", p. 278.</ref>}}. Tra i primi a redigere libri di questo genere possono essere ricordati [[al-Sha'bi|Abū ʿAmr ʿĀmir b. Sharāḥīl al-Shaʿbī]] (tra il 637 e il 642 - tra il 721 e il 728) e [[Hisham ibn al-Kalbi|Hishām b. al-Kalbī]], ma anche [[al-Mada'ini|al-Madāʾinī]] e al-Ḥasan b. Maḥbūb.
 
Nell'[[XI secolo]] al genere s'affiancò, in qualche modo logicamenteper integrandolologica integrazione, la produzione di libri di ''awākhir'' (Ultimi), come i ''Nujūm al-zawākhir fī maʿrifat al-awākhir'' (Gli astri brillanti nella conoscenza degli Ultimi) di Shihāb al-Dīn Aḥmad b. Khalīl al-Lubūdī al-Ṣāliḥī<ref>[[Carl Brockelmann|C. Brockelmann]], ''GAL'', Suppl. II, p. 85.</ref> e la ''Nuzhat al-nawāẓir bi-ltaṣnīfl-taṣnīf fī l-awākhir'' (Il piacere degli occhi nella compilazione degli Ultimi) di ʿAbd al-Qādir b. Muḥammad b. al-Ḥasan, "i cui contenuti, quando non si travasarono in opere storiche, trovarono ospitalità in lavori giuridici o di sapore più semplicemente enciclopedico".<ref>C. Lo Jacono, ''op. cit.'', p. 278.</ref>
 
==Note==
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==Bibliografia==
* {{ar}}[[Ibn Abi Shayba|Abū Bakr ibn Abī Shayba]], ''Musannafal-Muṣannaf'' (Il libro ordinato per argomenti), 9 voll., Sayyid Muḥammad Alhamm (ed.), Beirut, Dār al-fikr, 2008.
* {{ar}}ʿAbd al-Karīm Quṭb al-Dīn al-Jīlī, ''al-Insān al-kāmil fī maʿrifat al-awākhir wa l-awāʾil'' (L'Uomo Perfettoperfetto nella conoscenza degli ultimi e dei primi).
* {{en}}[[Franz Rosenthal]], ''History of Muslim Historiography'', Leida, Brill, 1952.
* {{it}}C. Lo Jacono, "La prima storiografia islamica. Modelli e prestiti", in ''Lo spazio letterario del medioevo'', 3. ''Le culture circostanti''. Volume II: ''La cultura arabo-islamica'', direttori M. Capaldo, [[Franco Cardini|F. Cardini]], [[Guglielmo Cavallo|G. Cavallo]] e [[Biancamaria Scarcia Amoretti|B. M. Scarcia Amoretti]], Roma, Salerno editrice, 2003, pp. 259-296&nbsp;259–296.
* {{it}}Annalisa Leopardi, "La letteratura di ''awāʾil''", tesi non pubblicata di [[dottorato di ricerca]], A.A. 1999-2000, Napoli, [[Istituto Universitario Orientale]].
 
{{Portale|Islam|letteratura}}
 
[[Categoria:Letteratura araba]]
[[Categoria:Generi letterari]]
[[Categoria:Espressioni comuni della lingua araba]]