Castello di Cly: differenze tra le versioni
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|Struttura = Castello
|Nome = Castello di Cly
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|Posizione geografica = Italia settentrionale
|Stato attuale = ITA
|Suddivisione =
|Città = Località Cly<br />11023 [[Saint-Denis (Italia)|Saint-Denis]] ([[valle d'Aosta|AO]])
|LatGradi = 45
|LatPrimi = 44
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|Sito web={{lingue|it|fr}} [http://www.regione.vda.it/cultura/beni_culturali/patrimonio/castelli/castello_cly/default_i.asp Link]
}}
Il '''castello di Cly''' è un [[castello|maniero medievale]]
==Descrizione==
[[File:Castel Cly.JPG|thumb|left|Veduta aerea del complesso]]
Appartiene alla tipologia di castelli cosiddetti primitivi, costituiti da una torre centrale spesso a pianta quadrata circondata da un'ampia cinta muraria che racchiudeva anche altri edifici.
La sua funzione originale era principalmente difensiva, come dimostra la sua posizione: sorge su uno sperone roccioso a 780 metri di altitudine, in una posizione facilmente difendibile e dalla quale poteva dominare il borgo di [[Chambave]] e il fondovalle da [[Aosta]] a [[Saint-Vincent (Italia)|Saint-Vincent]].
Dal punto di vista [[litologia|litologico]], il maniero di Cly sorge su di un rilievo di [[
[[File:Litografia Castello di Cly 1860.jpg|thumb
==Storia==
Il sito, di impianto medievale, era già occupato in [[Preistoria|epoca preistorica]] e [[Protostoria|protostorica]], come hanno rivelato gli scavi archeologici del 2006<ref>{{cita pubblicazione|autore=Philippe Curdy|autore2=Mauro Cortellazzo|autore3=Stefan Ansermet|url=https://www.academia.edu/7253539/Gamsen_Valaise_e_Ch%C3%A2teau_de_Cly_Vall%C3%A9e_dAoste_deux_atelier_de_production_de_bracelets_en_pierre_ollaire_%C3%A0_l%C3%A2ge_du_fer?sm=b|titolo=Gamsen (Valais) et Château de Cly (Vallée d'Asote): deux ateliers de production de bracelets en pierre ollaire à l'âge di Fer|lingua=fr|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170222080928/http://www.cortelazzomauro.it/pubblicazioni/materiali/Gamsen_Chateau_Cly.pdf |rivista=Bulletin d'etudes prehistoriques et archeologiques alpines|editore=Société valdôtaine de préhistoire et d'archéologie|numero =numero speciale|pp=421-424|urlmorto=no}} (Actes du XIIIe Colloque sur les Alpes dans l'Antiquité, Brusson, Vallée d’Aoste, 12-14 octobre 2012, par les soins de Damien Daudry)</ref>.
Il castello venne menzionato ufficialmente per la prima volta in un documento del 1207, nel quale la “cappella sancti Mauricij de castro Cliuo” è citata tra i beni della [[Prevostura di Saint-Gilles]] a [[Verrès]]<ref>{{Cita web| titolo = Il castello di Cly su www.inalto.org| url = http://www.inalto.org/cultura/beni_culturali/castello_di_cly}}</ref>. Alcune analisi [[dendrologia|dendrologiche]] effettuate su strutture in legno ritrovate all'interno del mastio - probabilmente l'edificio più antico del castello - hanno permesso di farlo risalire addirittura al 1027.▼
▲[[File:Litografia Castello di Cly 1860.jpg|thumb|upright=0.7|left|Il Castello di Cly in una litografia di [[Édouard Aubert]] del 1860.]]
▲Il castello venne menzionato ufficialmente per la prima volta in un documento del [[1207]], nel quale la “cappella sancti Mauricij de castro Cliuo” è citata tra i beni della [[Prevostura di Saint-Gilles]] a [[Verrès]]<ref>{{Cita web| titolo =
Nei primi tempi il castello appartenne alla famiglia degli [[Challant_(famiglia)|Challant]] del ramo di Cly. Capostipite di quel ramo della famiglia fu probabilmente Bosone IV, figlio del Visconte di Aosta Bosone III, che ricevette il feudo e il castello di Cly dai [[Contea_di_Savoia|Conti di Savoia]] verso la metà del XIII secolo. Il feudo comprendeva un territorio abbastanza vasto, di cui facevano parte gli attuali comuni di [[Chambave]], [[Saint-Denis (Italia)|Saint-Denis]], [[Diémoz (Verrayes)|Diémoz]], [[Verrayes]], [[Torgnon]] e tutta la [[Valtournenche (comune)|Valtournenche]]. Bosone IV ingrandì e fortificò il castello raggiungendo la struttura attuale.▼
▲Nei primi tempi il castello appartenne alla
Alla morte di Bosone il castello passò al figlio Bonifacio I. Nel 1337 a Bonifacio I succedette il figlio Pietro, un uomo collerico e prepotente che tiranneggiava i propri sudditi e osteggiò il Conte Amedeo IV di Savoia, il quale alla fine lo privò del titolo e confiscò i suoi beni.
A partire dal 1376 il castello divenne quindi proprietà diretta dei Savoia, i quali desideravano averlo già da alcuni anni in virtù della sua posizione strategica.
{{
Di quel periodo sono stati trovati alcuni accurati registri spese, contenenti informazioni sulla consistenza del castello e sui costi degli interventi di manutenzione eseguiti. Tra di essi vi sono spese ordinarie come l'acquisto di legna o di calce per intonacare i muri, e altre più consistenti per la riparazione di mura e il rifacimento dei tetti. Un'importante voce di spesa riguardava l'approvvigionamento idrico del castello, che disponeva di acqua corrente grazie ad una tubatura in legno che intercettava una sorgente nella collina a monte del maniero.
I Savoia amministrarono il castello per circa due secoli. In seguito il maniero e il feudo circostante vennero assegnati a varie famiglie ai San Martino,
Per il castello fu l'inizio di un inesorabile declino che lo ha trasformato nel rudere attuale, interrotto solo agli inizi del 1900 quando lo storico [[Tancredi Tibaldi]] acquistò l'edificio per conto del comune di [[Saint-Denis (Italia)|Saint-Denis]], di cui era sindaco.
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Il castello di Cly fa parte della tipologia di castelli valdostani di tipo primitivo, costituiti da un massiccio [[dongione|donjon]] centrale circondato da un'ampia cinta muraria, che racchiudeva al suo interno, oltre al mastio, anche una serie di altri edifici.
Nel caso di Cly la cinta muraria, ancora conservata quasi interamente, era sovrastata da una merlatura e racchiudeva un'area di circa 2800 m<sup>2</sup>. La parte occidentale è sempre stata priva di edifici ed era costituita da una spianata dove la popolazione locale poteva rifugiarsi in caso di attacco nemico. L'area a sud est ospitava invece le costruzioni, edificate in epoche diverse tra l'
[[File:Cast cly pianta nigra.tiff|thumb|left|Piantina del castello di Cly ([[Carlo Nigra]])]]
L'edificio più imponente del castello era sicuramente il [[mastio]], la massiccia torre centrale. Era costituito da un donjon a pianta quadrata di circa 9,40 x 9 metri di lato e alta 18 metri, costruita sopra la roccia viva in modo da offrire una maggiore resistenza in caso di attacco tramite mine (che consistevano nello scavare un piccolo tunnel sotto le fondamenta della torre e nel farlo collassare all'improvviso). La torre era verticalmente divisa in tre piani sovrastanti, e l'accesso era posto ad alcuni metri di altezza dal suolo, una soluzione difensiva che è possibile notare anche nei donjon di molti altri castelli dell'epoca, tra cui [[
[[File:Cast cly nigra abside cappella interno.tiff|thumb|Affreschi dell'abside della cappella (foto Nigra)]]
Addossato al mastio si trovano i resti della piccola cappella [[Architettura romanica|romanica]] dedicata a San Maurizio, risalente probabilmente all'XI secolo. L'abside, orientato verso est, era in origine affrescato con figure di angeli, santi ed evangelisti, come dimostrano alcuni disegni di [[Alfredo d'Andrade]] e gli scritti di [[Carlo Nigra]] degli inizi del 1900, ma ormai ne rimangono solo alcuni frammenti.
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==Bibliografia==
*{{cita libro|autore=Carlo
*
* {{cita libro|autore=Mauro Minola, Beppe Ronco|titolo=Valle d'Aosta. Castelli e fortificazioni|città=Varese|editore=Macchione ed.|anno=2002|
*{{cita libro|nome=André|cognome=Zanotto|wkautore=André Zanotto|titolo=Castelli valdostani|editore=Musumeci|città=Quart (AO)|dataoriginale=1980|data=2002|isbn=88-7032-049-9}}
▲*{{cita libro|Carlo|Nigra|wkautore=Carlo Nigra|titolo=Torri e castelli e case forti del Piemonte dal 1000 al secolo XVI. La Valle d'Aosta|città=Quart (AO)|editore=Musumeci|anno=1974|pagine=33}} (fonte)
▲* E. E. Gerbore, ''Castello di Cly'', Quart, Musumeci, 2004, ISBN 88-7032-728-0.
*{{cita libro|autore=Francesco Corni|wkautore=Francesco Corni|titolo=Valle d'Aosta medievale|data=2005|editore=Tipografia Testolin|città=Sarre}}
*{{cita pubblicazione|url=
==Voci correlate==
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==Altri progetti==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=https://www.regione.vda.it/cultura/patrimonio/castelli/cly-castello/default_i.aspx|titolo=Castello di Cly|editore=Regione Valle d'Aosta|lingua=it, fr|accesso=8 maggio 2024}}
* {{cita web|lingua=it,fr,en,de|url=https://www.lovevda.it/it/banca-dati/8/castelli-e-torri/saint-denis/castello-di-cly/1220|titolo=Castello di Cly|sito=sito ufficiale del Turismo in Valle d'Aosta|editore=Regione Valle d'Aosta|accesso=8 maggio 2024}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|architettura|
[[Categoria:Castelli della Valle d'Aosta in rovina|Cly]]
[[Categoria:Saint-Denis (Italia)]]
[[Categoria:Architetture romaniche della Valle d'Aosta]]
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