Silvio Benedetto: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Recupero di 1 fonte/i e segnalazione di 2 link interrotto/i.) #IABot (v2.0.9.5
 
(56 versioni intermedie di 39 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{W|pittori|marzo 2010}}
{{Bio
|Nome = Silvio Benedicto
|Cognome = Benedetto
|PostCognome = (''Silvio Benedicto Benedetto'')
|Sesso = M
|LuogoNascita = Buenos Aires
Riga 15 ⟶ 13:
|Attività = pittore
|Attività2 = scultore
|AttivitàAltre = , [[Muralismo messicano|muralista]] e [[regista teatrale]]
|Nazionalità = argentino
|NazionalitàNaturalizzato = italiano
|Immagine = Silvio_Benedetto.jpg
}}
Nasce in una famiglia di artisti di origine italiana. Il nonno [[Benito Caldarella]] era un ricercato fotografo, ritrattista di presidenti e artisti noti (aveva brevettato effetti speciali); la madre [[Adela Caldarella]] era pittrice, ceramista e attrice di prosa; il padre [[Juan Valente Benedetto]] era attore ma anche giornalista, fondò la prima associazione di giornalisti a Buenos Aires. Dal 1961 Silvio Benedetto si trasferisce in Italia.
 
== Biografia ==
NasceSilvio Benedetto nacque a Buenos Aires, il 21 marzo 1938, in una famiglia di artisti di origine italiana. Il nonno [[Benito Caldarella]] era un ricercato fotografo, ritrattista di presidenti e artisti noti (aveva brevettato effetti speciali); la madre [[Adela Caldarella]] era una pittrice, ceramista e attrice di prosa; il padre [[Juan Valente Benedetto]] era attore mae anchegiornalista giornalistaa Buenos Aires, dove fondò la prima associazione di giornalisti a Buenos Aires. Dal 1961 Silvio Benedetto si trasferisce in Italia.
 
=== Argentina dal 1950 ===
Nel 1956, a soli diciotto anni, vincevinse il Primo Premio alla 2º Biennale d’Arted'Arte Sacra Panamericana a [[Buenos Aires]]. Tra il 1957 e il 1961 realizzarealizzò numerosevarie mostre personali, tra le quali, di rilievo, quellecui al "Museo Provincial de Bellas Artes" (oggi Museo Provincial de Bellas Artes Timoteo Navarro) di [[San Miguel de Tucumán|Tucumán]].
Da giovanissimo svolge un'intensa attività in [[Argentina]].
Nel 1956, a soli diciotto anni, vince il Primo Premio alla 2º Biennale d’Arte Sacra Panamericana a [[Buenos Aires]]. Tra il 1957 e il 1961 realizza numerose mostre personali, tra le quali, di rilievo, quelle al "Museo Provincial de Bellas Artes" (oggi Museo Provincial de Bellas Artes Timoteo Navarro) di [[San Miguel de Tucumán|Tucumán]].
 
=== Italia dal 1961 ===
Nel 1961 si trasferiscetrasferì in Italia e realizzarealizzò alcune mostre personali in numerosevarie egallerie, prestigiosefra galleriele (traquali tante:alla "Penelope", alla "Zanini", ealla "Nuova Pesa" di [[Roma]], alla "Bussola" di [[Torino]], alla "De´ Foscherari" di [[Bologna]], ed alla "Gianferrari" di [[Milano]]). Espone ed è premiato in rassegne nazionali ed internazionali.
Stabilitosi definitivamente a Roma, creacollaborò concol fotografo Davide e [[Luisa Racanelli]], lanella Galleriafondazione Duee Mondi,gestione cheiniziale cureràdella le rassegne:Galleria "Prospettive",Due Mondi"Immagini degli Anni `60: poesia e realtà" e "Artisti Latinoamericani d'Avanguardia"<ref>Domenico Guzzi, "L'anello mancante"- Figurazione in Italia negli anni '60 e '70 - Collana "contributi alla storia dell'arte" - Laterza - 2003</ref>. Sono gli anni del dibattito sulla Nuova Figurazione e dell´amicizia con [[Leonida Répaci]], [[Mario Penelope]], [[Dario Micacchi]], [[Duilio Morosini]], [[Giorgio Di Genova]] e con [[Renato Guttuso]].
 
[[File:Silvio Benedetto con Luisa Racanelli davanti al suo murales del Casino de la Selva 1967.png|thumb|upright=1.4| Silvio Benedetto con Luisa Racanelli davanti al suo ''murale'' del Casino de la Selva 1967]]
 
=== Messico, Ecuador dal 1967 ===
ViaggiaIn questo periodo, viaggiò e lavoralavorò in America latina. Su invito di [[David Alfaro Siqueiros]]Latina, collaboreràcollaborando alla realizzazione del murales “La Marcha de la Humanidad” <ref>“La Marcha de la Humanidad”, considerato il più grande murale del mondo, copre tutte le pareti e il soffitto del “Foro Universal” del [[Polyforum Cultural Siqueiros]] (un edificio multi-culturale situato nel complesso del World Trade Center di Città del Messico). Si tratta di una volta di 900 metri quadrati di superficie e 2400 metri quadrati completamente arredati con la pittura murale. L'opera mostra l'evoluzione del genere umano dal passato al presente e una visione del futuro.</ref> nel complesso del World Trade Center di [[Città del Messico]]. In questo periodo [[Marta Traba]] scrive sul catalogo della Galleria d´Arte Moderna di [[Colombia]]: "Silvio Benedetto è stato negli ultimi tempi il caso scandalo della pittura latinoamericana, contendente di [[Oswaldo Guayasamín|Guayasamín]], contestatore di [[David Alfaro Siqueiros|Siqueiros]], vincitore in Messico di un abnorme ''murale''".
Al Casino de la Selva<ref>Casino de la Selva è stato un vecchio casino a Cuernavaca nel 1959-1961 ricostruito come hotel dall'architetto messicano spagnolo [[Félix Candela]], famoso per le sue straordinarie coperture a guscio di cemento armato, dalla forma di paraboloidi iperbolici. Le pareti erano coperte di ''murali'' da alcuni dei più famosi muralisti messicani.</ref>, a [[Cuernavaca]], infatti dipingerà il suo proprioun ''murale'', con una pianta rettangolare di 30 metri, per 50, intitolato "Progreso y Violencia" purtroppo, andato distrutto.<ref>È del Nel 2002 l’indignatal'indignata protesta dello scrittore colombiano [[Gabriel García Márquez]], insieme ad un gruppo di intellettuali, contro la distruzione del complesso architettonico il [[Casino de la Selva]] che conservava anche grandi opere murali firmate da [[David Alfaro Siqueiros|Siqueiros]], [[José Clemente Orozco]], [[Dr. Atl]], [[Mario Orozco Rivera]], [[Jorge González Camarena]], [[Josep Renau Berenguer|José Renau]], [[José Reyes Meza]], [[Jorge Flores (pittore)|Jorge Flores]], [[Roberto Cueva del Río]], [[Francisco Icaza]], [[Benito Mesegguer]], Pena, Ballester, Gonzales.</ref> A [[Cuernavaca]] rimangono anche settanta sue opere riunite in un museo a lui intitolato (da ricordare in quest´ampia collezione i "Dialoghi": “Grande deposizione con Cristo del [[Mantegna]]”, “La fucilazione di [[Goya]] nello studio”, “Il diluvio di [[Paolo Uccello]]”). Lavorando in [[Ecuador]] realizza anche un suo murales, all´Università di [[Guerrero]].
 
A [[Cuernavaca]] rimangono anche settanta sue opere riunite in un museo a lui intitolato (da ricordare in quest´ampia collezione i "Dialoghi": “Grande deposizione con Cristo del [[Mantegna]]”, “La fucilazione di [[Goya]] nello studio”, “Il diluvio di [[Paolo Uccello]]”). Lavorando in [[Ecuador]] realizza anche un suo murales, all´Università di [[Guerrero]].
 
=== Europa dagli anni '70 ===
Tra la metà degli anni `60 e gli inizi del `90 realizzarealizzò numerosissimenumerose [[incisione|incisioni]] e [[Litografia (arte)|litografie]] presso le stamperie "Il Torcoliere" e "Il Feltro" di Roma, ed esponeespose in diverse città europee<ref>alla "Junge Kunst" di [[Vienna]]; alla "Arte Moderna Italiana" di [[Innsbruck]]; alla "Grafica Italiana" a [[Mosca (Russia)|Mosca]]; alla "Neue Münchner Galerie" di [[Monaco di Baviera]] che edita e presenta la sua [[acquaforte]] "Desde Sicilia"; a [[Norimberga]], [[Praga]], [[Wolfsburg]], [[Copenaghen]], [[Brema (città)|Brema]], [[Colonia (Germania)|Colonia]], [[Liegi]], [[Rotterdam]], [[Parigi]], [[Lione]], [[Ginevra]], [[Grenoble]], [[Tolone]] e [[Nizza]].</ref>. Nell'incendio del Palace Hotel di [[Mondello]] nel 1973 rimane distrutta la sua tela “Ratto di Santa Teresa - dialogo con [[Bernini]]”; sullo stesso tema resterà soltanto una cartella di incisioni con prefazione di [[Leonardo Sciascia]]. Presenta il manifesto "Arte come azione nel contesto urbano" a [[Palermo]],<ref>Articolo distampa | http://www.distampa.com/bar-arte-la-nuova-proposta-di-silvio-benedetto/</ref> in occasione della sua installazione “Uomo-Cristo” (struttura poliedrica di 33&nbsp;m di altezza). L'installazione del dicembre 1974 verrà smontata dopo pochi giorni dall'amministrazione comunale, perché “rappresentante un Cristo non idoneo al Natale”. Ciò provocherà infinite polemiche. Firmeranno il manifesto di Benedetto moltissimi esponenti della cultura e dell'arte, tra i quali: [[Bruno Zevi]], [[Luigi Nono (compositore)|Luigi Nono]], [[Enrico Crispolti]], [[Leonardo Benevolo]] e [[Cesare Zavattini]].<ref>Comune di Raffdali | http://comune.raffadali.ag.it/i_tesori_della_biblioteca_comunale/schede%20singole/benedetto.html</ref> È invitato, nel 1977, alla X [[Quadriennale di Roma]]<ref>Il sito della Quadriennale | http://www.quadriennalediroma.org/arbiq_web/index.php?sezione=archivi&id=987&ricerca=</ref> - Artisti stranieri operanti in Italia, dove presentò la sua "Trilogia”: “Diluvio”, “Processione” e “Tragedia Greca”.<ref>Domenico Guzzi, "L'anello mancante"- Figurazione in Italia negli anni '60 e '70 - Collana "contributi alla storia dell'arte" - Laterza – 2003</ref><ref>Il libro | https://www.maremagnum.com/libri-antichi/l-anello-mancante-1-figurazione-in-italia-negli-anni-60-e-70/162797019</ref> In [[Normandia]] il museo di Belle Arti di [[Fécamp]] allestisce una sua mostra personale.<ref>Senza Mecenate | https://www.senzamecenate.it/stories/silvio-benedicto-benedetto {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20201029225553/https://www.senzamecenate.it/stories/silvio-benedicto-benedetto |date=29 ottobre 2020 }}</ref> Nel 1992 il [[Palazzo dei Normanni]] a [[Palermo]] ospita la sua prima mostra di [[scultura]]: “La Metafora della Montagna”.<ref>Agenzia Di Stampa | https://www.distampa.com/archeologia-del-presente-lenigmatica-installazione-silvio-benedetto/</ref><br />
IniziaIniziò a [[Campobello di Licata]] la progettazione e la realizzazione, insieme ad Olga Macaluso, della [[parco della Divina Commedia|Valle delle Pietre Dipinte]] (110 massi [[policromia|policromi]], in [[travertino]] di due metri per tre, dipinti in più facciate) sulla [[Divina Commedia]] di [[Dante Alighieri]], dopo aver realizzato diversi affreschi all'interno e soprattutto all'esterno di diversi edifici della cittadina.
 
Nell´incendio del Palace Hotel di [[Mondello]] nel 1973 rimane distrutta la sua grande tela “Ratto di [[Santa Teresa]] - dialogo con [[Bernini]]”; sullo stesso tema resterà soltanto una cartella di incisioni con prefazione di [[Leonardo Sciascia]].
 
Invitato alla mostra "Raum!" al Vienna Künstlerhaus, espose nel 1998 la sua installazione “Via Scialoja 6 alla Künstlerhaus” e presentò una performance ispirata al Faust di [[Goethe]]<ref>Benedetto è anche regista teatrale. A partire dal 1996 lavorò sulla regia del Faust realizzando tre diversi spettacoli: “Lo specchio di Mefistofele” (presentato a Roma), “Faust opera ultimo” (al teatro di Rovigo) e il “Faust” al festival di Radicondoli (a Siena) edizione del 2000.</ref>. Dal 1999 Il [[Parco Nazionale delle Cinque Terre]] impegna l'artista nella realizzazione del progetto “Gli itinerari artistici nel Parco Nazionale delle Cinque Terre”. Silvio Benedetto, infatti, creò e realizzò grandi pitture murali nelle cinque stazioni ferroviarie dei Comuni del Parco: [[Riomaggiore]], [[Manarola]], [[Corniglia]], [[Vernazza]] e [[Monterosso al Mare|Monterosso]] unendoli attraverso un unico filo conduttore, per stile e per tema, creando così un “sentiero” turistico-culturale.<ref>La news dei murales | https://www.cinqueterregateway.com/turismo/arte-e-cultura/ {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20210120170447/https://www.cinqueterregateway.com/turismo/arte-e-cultura/ |date=20 gennaio 2021 }}</ref><ref>La notizia sul Gazzettino della Spezia | https://www.gazzettadellaspezia.it/cultura/item/85553-il-mare-del-mito-silvio-benedetto-a-riomaggiore</ref> Progetta e realizza, inoltre, la decorazione della piazza Capellini a Manarola, con la collaborazione di Silvia Lotti nella realizzazione delle piastrelle in terracotta e la collaborazione della figlia Flavia Benedetto nella creazione della decorazione circolare, al centro della piazza. Si inaugura, sempre a Manarola, il monumento a [[Fabrizio De André]]. Lungo tutta la parete (157 metri) della galleria pedonale di Riomaggiore (che porta dalla stazione al centro del paese) realizza "La sequenza della memoria": un mosaico polimaterico con tessere sagomate, maioliche smaltate, lucide, e con l'utilizzo di svariati materiali come: pietre, ciottoli, marmi (tra cui il rosso e verde di [[Levanto]]), cristalli, specchi, conchiglie, terrecotte; il mosaico raffigura la costa delle Cinque Terre.<ref>Gazzetta della Spezia | https://www.gazzettadellaspezia.it/cultura/item/85553-il-mare-del-mito-silvio-benedetto-a-riomaggiore</ref> Nel 2000 realizza all'[[Arsenale Militare Marittimo della Spezia|Arsenale Marittimo Militare]]<ref>La Gazzetta della Spezia | https://www.gazzettadellaspezia.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=85920</ref> di [[La Spezia]], il murale “Tradizione Tecnologia Arte” e diverse sculture-assemblage nonché una performance nell'ambito della Smart. Nel 2001 inizia “L'[[Iliade]] in terra e fuoco”, un murale ceramico di metri 7,30 per 3,10, composto da maioliche di svariate forme, con soggetti figurativi sul tema dell'Iliade.<ref>http://www.diegogulizia.it/manifestazioni%20e%20mostre/Iliade%20di%20Silvio%20Benedetto/index_benedetto_iliade.html</ref> Dell'Iliade di Silvio Benedetto esiste anche un'opera grafica (realizzata nello stesso anno).<ref>l'intera opera grafica è stata pubblicata nel 2006 da Kalòs come: “L'Iliade di Silvio Benedetto”</ref>
Presenta il manifesto "Arte come azione nel contesto urbano" a [[Palermo]], in occasione della sua installazione “Uomo-Cristo” (struttura poliedrica di 33&nbsp;m di altezza). L'installazione del dicembre 1974 verrà smontata dopo pochi giorni dall'amministrazione comunale perché “rappresentante un cristo non idoneo al Natale”. Ciò provocherà infinite polemiche. Firmeranno il manifesto di Benedetto moltissimi esponenti della cultura e dell'arte, tra i quali: [[Bruno Zevi]], [[Luigi Nono (compositore)|Luigi Nono]], [[Enrico Crispolti]], [[Leonardo Benevolo]] e [[Cesare Zavattini]].
 
È invitato, nel 1977, alla X [[Quadriennale di Roma]] - Artisti stranieri operanti in Italia, dove presenta la sua "Trilogia”: “Diluvio”, “Processione” e “Tragedia Greca”.<ref>Domenico Guzzi, "L'anello mancante"- Figurazione in Italia negli anni '60 e '70 - Collana "contributi alla storia dell'arte" - Laterza – 2003</ref>
 
In [[Normandia]] il museo di Belle Arti di [[Fécamp]] allestisce una sua grande mostra personale.
 
Nel 1992 il [[Palazzo dei Normanni]] a [[Palermo]] ospita la sua prima grande mostra di [[scultura]]: “La Metafora della Montagna”.<br />
Inizia a [[Campobello di Licata]] la progettazione, insieme ad Olga Macaluso, della [[parco della Divina Commedia|Valle delle Pietre Dipinte]] (110 massi [[policromia|policromi]], in [[travertino]] di due metri per tre, dipinti in più facciate) sulla [[Divina Commedia]] di [[Dante Alighieri]].
 
Invitato d´onore alla Mostra "Raum!" alla [[Künstlerhaus di Vienna]], espone nel 1998 la sua installazione “Via Scialoja 6 alla Künstlerhaus” e presenta una performance ispirata al Faust di [[Goethe]]<ref>Benedetto è anche regista teatrale. A partire dal 1996 lavora sulla regia del Faust realizzando tre diversi spettacoli: “Lo specchio di Mefistofele” (presentato a Roma), “Faust opera ultimo” (al teatro di Rovigo) e il “Faust” al festival di Radicondoli (a Siena) edizione del 2000.</ref>.
 
 
Dal 1999 Il [[Parco Nazionale delle Cinque Terre]] impegna l'artista nella realizzazione del progetto “Gli itinerari artistici nel Parco Nazionale delle Cinque Terre”.
Silvio Benedetto infatti crea e realizza grandi murales nelle 5 stazioni ferroviarie che collegano i comuni del Parco: [[Riomaggiore]], [[Manarola]], [[Corniglia]], [[Vernazza]] e [[Monterosso]] unendoli attraverso un unico filo conduttore per stile e per tema, creando così un “sentiero” turistico-culturale. “Il pittore italo-argentino è da anni impegnato nelle [[Cinque Terre]], “pittore fra la gente” oggi come ieri lo era [[Telemaco Signorini]]: testimoni i suoi numerosi ritratti degli abitanti di questi borghi, resi protagonisti dei suoi murales”<ref>”Itinerari Artistici del Parco Nazionale delle Cinque Terre – Opere di Silvio Benedetto”, Confidenziale Gruppi 07 del Parco Nazionale delle Cinque Terre – 2007</ref>
 
Progetta e realizza inoltre la piazza Capellini a Manarola, con la collaborazione di Silvia Lotti nella realizzazione delle piastrelle in terracotta e con la collaborazione della figlia Flavia Benedetto nella realizzazione della decorazione circolare al centro della piazza. Si inaugura, sempre a Manarola, il monumento a [[Fabrizio De Andrè]].
 
Lungo tutta la parete (157 metri) della galleria pedonale di Riomaggiore (che porta dalla stazione al centro del paese) realizza "La sequenza della memoria": un mosaico polimaterico con tessere sagomate, maioliche smaltate, lucide, e con l'utilizzo di svariati materiali come: pietre, ciottoli, marmi (tra cui il rosso e verde di [[Levanto]]), cristalli, specchi, conchiglie, terrecotte; il mosaico raffigura la costa delle Cinque Terre, con il sole nascente, il mare calmo e le onde, la schiuma e i gabbiani in volo.
 
 
Nel 2000 realizza all'[[Arsenale Militare Marittimo della Spezia|Arsenale Marittimo Militare]] di [[La Spezia]], il murales “Tradizione Tecnologia Arte” e diverse sculture-assemblage nonché una performance nell'ambito della Smart.
 
Nel 2001 inizia “L'[[Iliade]] in terra e fuoco”, un murales ceramico di metri 7,30 per 3,10, composto da maioliche di svariata forma, dimensione e tecnica che circoscrivono 24 grandi pannelli policromi di cm 63x63x3, con soggetti figurativi sul tema dell’Iliade. Tutti i pezzi del murales e i pannelli sono stati formati a mano, con un impasto speciale. Dell’Iliade di Silvio Benedetto esiste anche un'opera grafica (realizzata nello stesso anno).<ref>l'intera opera grafica è stata pubblicata nel 2006 da Kalòs come: “L'Iliade di Silvio Benedetto”</ref>
 
Silvio Benedetto realizza due murales, nel 2009, per il [[Giro d'Italia]] del centenario che sono collocati all'arrivo tappa a cronometro a Riomaggiore nel [[Parco Nazionale delle Cinque Terre]]. Sotto i due murales il 21 maggio 2009 verrà premiato [[Denis Menchov]].
 
Al [[ceramista]] e [[scultore]] [[Giuseppe Prinzi]],scrisse una critica dal titolo: ''Il fuoco e il silenzio.''
== Note ==
<references/>
Riga 77 ⟶ 47:
* David A. Siqueiros, “Como se pinta un mural” - Città del Mexico - 1951
* Giorgio Di Genova, Calabria-Guccione-Quattrucci-Verrusio/ Maria Luisa Eustachio e Antonio Borrelli/ Gianfranco Ferroni/ Silvio Benedetto/ Carroll - Roma, Libreria terzo mondo - 1964
* Leonardo Benevolo, Mario De Micheli, Giorgio Di Genova, Emilio Garroni, “Silvio Benedetto” Ed. Il Tucano - 1966
* Emilio Garroni, “Silvio Benedetto o Il grado zero del realismo” - Galleria Due Mondi -1967
* Serie Arte Contemporanea – Ed. UNEDI &nbsp;– 1979
* “Roma contemporanea” - Galleria Comunale d’Arted'Arte Moderna e Contemporanea di Roma - 1995
* “Gli Itinerari artistici” Ed. Parco Nazionale delle Cinque Terre&nbsp;– 2002
* Domenico Guzzi, "L'anello mancante"- Figurazione in Italia negli anni '60 e '70 - Collana "contributi alla storia dell'arte" - Laterza - 2003
Riga 87 ⟶ 57:
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Silvio Benedetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [{{cita web|http://www.silviobenedetto.com/ |Sito ufficiale di Silvio Benedetto]}}
* [http{{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=XRExGaFe10U&feature|titolo=feedu/ Intervista di Silvio Benedetto per Trashic Magazine]}}
 
{{Portale|biografie|pittura|scultura}}
 
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Pittori legati a Roma]]
{{Portale|biografie|pittura|scultura|teatro}}
[[Categoria:Scultori legati a Roma]]