Gaio Celio Caldo: differenze tra le versioni
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{{Magistrato romano
|nome = Gaio Celio Caldo
|titolo = [[Console
|immagine =
|legenda = Denario di L. Celio Caldo [[Septemviri epulones|settenviro epulone]], discendente di Gaio, [[53 a.C.]] A sinistra il ritratto del console Gaio Celio, rivendicato come esponente illustre della ''[[gens]]''.
|nome completo = ''Caius
|padre =
|Gens = [[Gens
|pretura = [[100 a.C.]], [[99 a.C.]]
|consolato = [[94 a.C.]]
|tribunato della plebe = [[107 a.C.]]
}}
{{Bio
|Nome = Gaio
|Cognome = Celio Caldo
|
|Sesso = M
|
|Floruit = [[107 a.C.]]-[[83 a.C.]]
|Epoca = -100▼
|
|Attività = politico
▲|Epoca =
|Nazionalità = romano
|PostNazionalità = , [[Console (storia romana)|console]] nel [[94 a.C.|94 a.C]]
}}
Contemporaneo di [[Lucio Licinio Crasso]], il maggiore oratore dell'epoca, Caldo fu il primo membro della sua ''[[gens]]'' a raggiungere posizioni di prestigio (''[[homo novus]]''). Fu un importante oratore, anche se non rimane traccia di nessuna delle sue orazioni. [[Cicerone]] a tal proposito ne da un giudizio esemplare di uomo fattosi da sé, accostandolo alle figure di [[Gaio Flavio Fimbria|Gaio Fimbria]] e [[Gaio Mario|Mario]].<ref>Cicerone, ''[[Verrine|In Verrem]]'', V, 181</ref>
== Biografia ==
Dopo aver invano tentato di diventare [[Questore (storia romana)|questore]] (pur essendo "
Dopo il consolato
Nell'[[83 a.C.]], durante la [[
▲Nell'[[83 a.C.]], durante la [[Guerra civile tra Mario e Silla|guerra civile]] tra [[Gaio Mario|Mario]] e [[Silla]], Caldo appoggiò con forza il primo; con [[Gaio Carrina|Carrina]] e con Decimo Giunio Bruto (figlio di [[Decimo Giunio Bruto Galleco|Galleco]]) cercò di impedire che le [[Legione romana|legioni]] di [[Gneo Pompeo Magno|Pompeo]] potessero portare aiuto a Silla. Ma i tre non operarono in maniera coordinata, per cui quando Pompeo attaccò Bruto, le cui truppe si sbandarono, il piano di Caldo fu vanificato.
==Ritratti monetali==
Tra le coniazioni di un discendente di Caldo, un certo Lucio [[Septemviri epulones|settenviro epulone]] e di un nipote omonimo, troviamo tracce di uno dei migliori [[Ritrattistica romana|ritratti romani]] della serie repubblicana prima di [[Cesare]].<ref name="A. Longo">{{Treccani|celio-caldo_(Enciclopedia-dell'-Arte-Antica)/}}</ref>
I tipi di Caio Celio in particolare, si ispiravano a un ritratto dell'inizio del [[I secolo a.C.]], forse presente nel [[larario]] della casa di Celio, ma di cui non è rimasta traccia. La scultura perduta è stata dall'[[archeologo]] [[danimarca|danese]] [[Frederik Poulsen]] ricondotta ad influenze del [[ellenismo|tardo ellenismo]] (soprattutto nei capelli), dominante nella scultura romana all'inizio del I secolo, sia pure con riflessi di quella latina. La particolare caratterizzazione dell'opera suggerisce che il ritratto fu elaborato poco dopo la morte di Caldo.
Il ritratto, come ci appare sunteggiato nei rilievi monetali, doveva mostrare il volto di un uomo magro, con le linee del volto marcate, dalle gote leggermente scavate, con gli occhi grandi infossati e la bocca dischiusa (quest'ultimo tratto sarebbe contrario allo stile veristico complessivo dell'opera).<ref name="A. Longo" />
== Note ==
<references/>
== Voci correlate ==
* [[Consoli repubblicani romani]]
{{Box successione
|tipologia = magistrato romano
|carica =
|immagine = Consul et lictores.png
|precedente = [[Lucio Licinio Crasso]],<br
|periodo =
|successivo = [[Gaio Valerio Flacco (console 93 a.C.)|Gaio Valerio Flacco]],<br
}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Antica Roma|biografie}}
[[Categoria:Consoli repubblicani romani|
[[Categoria:Caelii|Caldo, Gaio]]
[[Categoria:Auguri|
[[Categoria:
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