Francesco Coccia: differenze tra le versioni

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{{F|scultori italiani|luglio 2014}}
{{Bio
|Nome = Francesco
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|Sesso = M
|LuogoNascita = Palestrina
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1902
|LuogoMorte = Crans-Montana
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 1981
|Attività = scultore
|Epoca = 1900
|Attività = scultore
|Nazionalità = italiano
|Immagine =
}}
 
==Biografia==
Nato nel 1902 a Palestrina, un paese in provincia di Roma, studia all’[[Accademia di belle arti di Roma|Accademia di Belle Arti di Roma]] e successivamente si unisce al gruppo di artisti nello studio di [[Villa Strohl Fern]]. In questo periodo si distingue per due importanti commissioni: la Fontana della Maternità in via Antonelli (1936) a Roma ed il busto di Federico Cappelloni nel [[Vittoriano]]. Il suo stile prevalentemente fondato su uno sviluppo bidimensionale lo rende particolarmente adatto ad una stretta collaborazione con gli architetti; infatti sono numerose le decorazioni architettoniche-monumentali realizzate nel corso della sua lunga carriera. In questo contesto si possono ascrivere i fregi della [[Manifattura Tabacchi (Firenze)|Manifattura Tabacchi a Firenze]], della [[Casa del Fascio (Messina)|Casa del Fascio a Messina]] e del [[Padiglione Italiano alla World’s Fair di New York]] del 1939. Nello stesso anno realizza a Mantova i gruppi in terracotta per la sede dell'INPS.
Scultore figurativo, insegnò a lungo Plastica Ornamentale presso la facoltà di Architettura di Roma<ref> Luigi Vagnetti, ''La Facoltà di architettura di Roma nel suo trentacinquesimo anno di vita: Anno accademico 1954-55'', La Facoltà, Roma, 1955.</ref>.
L'anno successivo realizza i Trofei in [[Piazza Augusto Imperatore]] e alcune opere di carattere religioso: San Luca, il S. Marco sul tamburo della cupola della chiesa dei santi Pietro e Paolo a Roma, ed i rilievi simbolici nella chiesa dei Ss. Pietro e Paolo all’Eur.<ref>A. Trombadori, Gli artisti di Villa Strohl Fern tra Simbolismo e Novecento, De Luca, Roma 1983.</ref>
 
Scultore figurativo, insegnò a lungo Plastica Ornamentale presso la facoltà di Architettura di Roma<ref> Luigi Vagnetti, ''La Facoltà di architettura di Roma nel suo trentacinquesimo anno di vita: Anno accademico 1954-55'', La Facoltà, Roma, 1955.</ref>.
Nel 1944, a guerra ancora in corso, fu nominato dall'allora Presidente del Consiglio dei Ministri, [[Ivanoe Bonomi]], Commissario straordinario della [[Quadriennale di Roma]]<ref>Francesco Coccia fu nominato Commissario straordinario il 22 novembre 1944. Accettò ufficialmente l'incarico il 6 dicembre dello stesso anno. Cfr. Claudia Salaris, ''La Quadriennale: storia della rassegna d'arte italiana dagli anni Trenta a oggi'', Venezia, Marsilio, 2004.</ref>. In questa veste, nel 1948, diede vita alla V Quadriennale, la prima del Dopoguerrra, ribattezzata [[Rassegna nazionale delle arti figurative]].
 
Nel 1944, a guerra ancora in corso, fu nominato dall'allora Presidente del Consiglio dei Ministri, [[Ivanoe Bonomi]], Commissario straordinario della [[Quadriennale di Roma]]<ref>Francesco Coccia fu nominato Commissario straordinario il 22 novembre 1944. Accettò ufficialmente l'incarico il 6 dicembre dello stesso anno. Cfr. Claudia Salaris, ''La Quadriennale: storia della rassegna d'arte italiana dagli anni Trenta a oggi'', Venezia, Marsilio, 2004.</ref>. In questa veste, nel 1948, diede vita alla V Quadriennale, la prima del DopoguerrraDopoguerra, ribattezzata [[Rassegna nazionale delle arti figurative]].
Tra le sue opere, importante è il gruppo scultoreo presso le [[Fosse Ardeatine]]<ref>Cfr. [[Manfredo Tafuri]], ''Architettura italiana 1944-1981'', in [[Federico Zeri]] (a cura di), ''Storia dell'arte italiana'', II. ''Dal Medioevo al Novecento'', 7. ''Il Novecento'', Torino, Einaudi, 1982, pag. 162, nota 2.</ref>.
 
Tra le sue opere, importante è il gruppo scultoreo presso leil [[mausoleo delle Fosse Ardeatine]]<ref>Cfr. [[Manfredo Tafuri]], ''Architettura italiana 1944-1981'', in [[Federico Zeri]] (a cura di), ''Storia dell'arte italiana'', II. ''Dal Medioevo al Novecento'', 7. ''Il Novecento'', Torino, Einaudi, 1982, pag. 162, nota 2.</ref>.
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
* ''[[Rassegna Nazionale di Arti Figurative]]'', catalogo della mostra, Roma, Istituto Grafico Tiberino, 1948.
* [[Manfredo Tafuri]], ''Architettura italiana 1944-1981'', in [[Federico Zeri]] (a cura di), ''Storia dell'arte italiana'', II. ''Dal Medioevo al Novecento'', 7. ''Il Novecento'', Torino, Einaudi, 1982.
* Claudia Salaris, ''La Quadriennale: storia della rassegna d'arte italiana dagli anni Trenta a oggi'', Venezia, Marsilio, 2004.
* ''XIV Quadriennale di Roma: retrospettive 1931,1948'', Milano, Electa, 2005.
* A. Trombadori, Gli artisti di Villa Strohl Fern tra Simbolismo e Novecento, De Luca, Roma 1983.
==Note==
 
<references />
{{Controllo di autorità}}
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