Coefficiente di clustering: differenze tra le versioni
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Nella [[teoria dei grafi]], il '''coefficiente di clustering''' (o '''transitività''') è la misura del grado in cui i [[Vertice (teoria dei grafi)|nodi]] di un [[grafo]] tendono ad essere connessi fra loro.
L'evidenza suggerisce che nella
Può essere misurato in due modi diversi: globale e locale. Quello globale descrive in generale l'intensità del fenomeno di clustering nella rete, mentre quella locale riguarda il livello di radicamento dei singoli nodi.
[[
Il '''coefficiente di clustering locale''' di un [[Vertice (teoria dei grafi)|nodo]] in un grafo è una misura di quanto i suoi vicini tendano a formare una [[Cricca (teoria dei grafi)|cricca]] (o un [[grafo completo]]). [[Duncan J. Watts]] e [[Steven Strogatz]] introdussero questa misura nel 1998 per determinare se un grafo sia o meno una rete rientrante nella [[teoria del mondo piccolo]].
:
:<dfn>Il coefficiente di clustering locale <math>C_i</math> di un vertice <math>v_i</math> è dato dal numero di collegamenti fra i membri di <math>N_i</math> fratto il numero di collegamenti potenziali fra loro.</dfn>
In un [[grafo orientato]], <math>e_{ij}</math> è distinto da <math>e_{ji}</math>, dunque per ogni <math>N_i</math> ci sono <math>k_i(k_i-1)</math> collegamenti possibili fra i suoi membri. Di conseguenza, il coefficiente di clustering locale per grafi orientati è dato da:<ref name=WattsStrogatz1998/>
:
== Coefficiente di clustering globale ==
▲: <math>C_i = \frac{2|\{e_{jk}: v_j,v_k \in N_i, e_{jk} \in E\}|}{k_i(k_i-1)}.</math>
Il concetto di '''coefficiente di clustering globale''' è basato su triple di nodi. Una tripla consiste di tre nodi connessi da due (tripla aperta) o tre (tripla chiusa) collegamenti. Ogni tripla è incentrata su un nodo. Un triangolo consiste di tre triple chiuse incentrate sui tre stessi nodi che le compongono.▼
Il coefficiente di clustering globale è, dunque, il numero di triple chiuse (o 3 volte il numero di triangoli) fratto il numero totale di triple (somma di quelle aperte e chiuse). Il primo tentativo di misurarlo fu effettuato da [[Robert Duncan Luce|Robert D. Luce]] e Albert D. Perry (1949).<ref>{{
Watts e Strogatz, invece, definirono il coefficiente di clustering come la media dei coefficienti locali:<ref>{{
: <math>C_i = \frac{\lambda_G(v)}{\tau_G(v)}.</math>▼
:<dfn>Supponiamo che un nodo <math>v</math> abbia <math>k_v</math> vicini; allora possono esistere massimo <math>k_v(k_v - 1)/2</math> collegamenti fra loro (ciò accade quando tutti i vicini di <math>v</math> sono connessi fra loro). Denotando con <math>C_v</math> la frazione di tali collegamenti che effettivamente esiste, si definisce <math>C</math> come la media dei <math>C_v</math> fratto il numero di nodi.</dfn>▼
Quest'ultima definizione è equivalente alla prima se si utilizza la [[media ponderata]], pesando ogni <math>C_v</math> con il numero di triple in cui il nodo è centrale:
:<math>C = \frac{3\cdot n_\Delta(G)}{n_\land(G)} = \frac{\sum_{i=1}^{n} (C_i \cdot w_i)}{\sum_{i=1}^{n} w_i}</math>.
Dove:
*<math>n_\Delta(G)</math> è il numero di triangoli del grafo;
*<math>n_\land(G)</math> è il numero complessivo di triple del grafo;
*<math>w_i</math> è il peso del vertice <math>v_i</math> (numero di triple in cui il nodo è centrale);
Notare che <math>\sum_{i=1}^{n} w_i \equiv n_\land(G)</math>.
=== Esempio ===
[[File:6n-graf-clique.svg|thumb|Grafo non orientato a sei nodi. I vertici cerchiati in rosso sono centri di triple chiuse.]]
Nell'esempio sulla destra c'è un solo triangolo, formato dai vertici 1, 2 e 5. Le caratteristiche del grafo sono le seguenti:
{| class="wikitable" style="text-align:center"
! Vertice !! Collegamenti<br />fra vicini !! Peso !! Triple in cui il nodo è centrale
|-
| 1 || 1 || 1 || ⟨2,1,5⟩
|-
| 2 || 1/3 || 3 || ⟨1,2,3⟩, ⟨1,2,5⟩, ⟨3,2,5⟩
|-
| 3 || 0 || 1 || ⟨2,3,4⟩
|-
| 4 || 0 || 3 || ⟨3,4,5⟩, ⟨3,4,6⟩, ⟨5,4,6⟩
|-
| 5 || 1/3 || 3 || ⟨1,5,2⟩, ⟨1,5,4⟩, ⟨2,5,4⟩
|-
| 6 || 0 || 0 || —
|}
:<math>\frac{3\cdot n_\Delta(G)}{n_\land(G)} = \frac{3}{11};</math>
:<math>\frac{\sum_{i=1}^{n} (C_i \cdot w_i)}{\sum_{i=1}^{n} w_i} = \frac{1\cdot1+\frac{1}{3}\cdot3+\frac{1}{3}\cdot3}{1\cdot2+3\cdot3} = \frac{3}{11};</math>
== Note ==▼
<references/>▼
== Altri progetti ==
▲== Coefficiente di clustering globale ==
{{interprogetto}}
▲Il '''coefficiente di clustering globale''' è basato su triple di nodi. Una tripla consiste di tre nodi connessi da due (tripla aperta) o tre (tripla chiusa) collegamenti. Ogni tripla è incentrata su un nodo. Un triangolo consiste di tre triple chiuse incentrate sui tre stessi nodi che le compongono.
{{Portale|informatica|matematica}}
▲Il coefficiente di clustering globale è, dunque, il numero di triple chiuse (o 3 volte il numero di triangoli) fratto il numero totale di triple (somma di quelle aperte e chiuse). Il primo tentativo di misurarlo fu effettuato da [[Robert Duncan Luce|Robert D. Luce]] e Albert D. Perry (1949).<ref>{{Cite journal|author = [[Robert Duncan Luce|R. D. Luce]], A. D. Perry|title = A method of matrix analysis of group structure|year = 1949|journal = Psychometrika|volume = 14|pages = 95–116|doi = 10.1007/BF02289146|issue = 1|pmid=18152948}}</ref> Questo metodo può essere applicato sia alle reti orientate che non orientate (often called transitivity).<ref>Stanley Wasserman, Kathrine Faust, 1994. ''Social Network Analysis: Methods and Applications.'', p. 243. Cambridge: Cambridge University Press.</ref>
▲Watts e Strogatz, invece, definirono il coefficiente di clustering come la media dei coefficienti locali:<ref>{{Cite journal|author=[[Duncan Watts|D. J. Watts]], [[Steven Strogatz|S. H. Strogatz]]|title=Figure 2 : Collective dynamics of 'small-world' networks|year=1998|url=http://www.nature.com/nature/journal/v393/n6684/fig_tab/393440a0_F2.html|journal=[[Nature (journal)|Nature]]|volume=393|pages=440–442|month=June|doi=10.1038/30918|pmid=9623998|issue=6684|bibcode=1998Natur.393..440W}}</ref>
▲:<dfn>Supponiamo che un nodo <math>v</math> abbia <math>k_v</math> vicini; allora possono esistere massimo <math>k_v(k_v - 1)/2</math> collegamenti fra loro (ciò accade quando tutti i vicini di <math>v</math> sono connessi fra loro). Denotando con <math>C_v</math> la frazione di tali collegamenti che effettivamente esiste, si definisce <math>C</math> come la media dei <math>C_v</math> fratto il numero di nodi.</dfn>
▲== Note ==
▲<references/>
[[Categoria:Reti sociali]]
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