Appio Claudio (Roma): differenze tra le versioni

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{{Coord|41.8418902|12.5593246|type:landmark|display=title}}
 
{{Quartiere
| nomeQuartiere = Q. XXV Appio Claudio
| immagine = AppioClaudioParco degli acquedotti 03.JPG
| didascalia = Viale Giulio Agricola.<br>SulloVeduta sfondo,al latramonto chiesadel di[[parco Sandegli PolicarpoAcquedotti]]
| comuneMappa =
|linkMappa = Appio Claudio.png
| siglaRegione = LAZ
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|siglaRegione = LAZ
| nomeComune = Roma Capitale
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| linkStemma = Insigne Romanum coronatum.svg
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| circoscrizione = [[Municipio Roma VII]]
|linkStemma = Roma-Stemma.png
}}
|circoscrizione = [[Municipio Roma VII]]
{{Quartiere
|superficie = 5.5382
|linkMappa nomeQuartiere = Appio Claudio.png
|abitanti = 28760
| immagine = no
|noteAbitanti = <ref name=Popolazione>Roma Capitale - Dipartimento risorse tecnologiche - servizi delegati - statistica. Iscritti in anagrafe al 31-12-2010.</ref>
| didascalia =
|anno = 2010
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| siglaRegione = LAZ
| siglaProvincia = RM
| nomeComune = Roma Capitale
| linkStemma = Insigne Romanum coronatum.svg
| circoscrizione = [[Municipio Roma VII]]
| coordTitolo = no
| Wikidata = Q101683169
}}
'''Appio Claudio''' è il venticinquesimo [[quartieri di Roma|quartiere di Roma]], indicato con '''Q. XXV'''.
 
Il toponimo indica anche la [[Zone urbanistiche di Roma|zona urbanistica]] '''10B''' del [[Municipio Roma VII]] di [[Roma Capitale]].
Diventa ufficialmente quartiere nel 1961, soppiantando parte del [[suburbi di Roma|suburbio Tuscolano]], di cui si possono ancora trovare alcune targhe stradali con la numerazione '''S. V'''.
 
Prende il nome dal politico e letterato romano [[Appio Claudio Cieco]], a cui si deve la costruzione della [[via Appia]] e di opere idriche.
 
== Geografia fisica ==
Il toponimo indica anche la zona urbanistica '''10b''' del [[Municipio Roma VII]] (ex [[Municipio Roma X (2001-2013)|Municipio Roma X]]) di [[Roma Capitale]]. Popolazione della zona urbanistica: 30.276<ref name=Popolazione/> abitanti.
=== Territorio ===
__TOC__
Si trova nel quadrante sud-est della città.
 
A nord-est l'Appio Claudio confina direttamente con il quartiere [[Don Bosco (quartiere di Roma)|Don Bosco]] (dal quale è diviso da [[via Tuscolana]]). Ad est, via delle Capannelle separa il quartiere dalla zona di [[Capannelle (zona di Roma)|Capannelle]] nel tratto tra la Tuscolana e l'Appia nuovaNuova.
== Confini ==
Si trova nel quadrante sud-est della città.
 
A nord-est l'Appio Claudio confina direttamente con il quartiere [[Don Bosco (quartiere di Roma)|Don Bosco]] (dal quale è diviso da [[via Tuscolana]]). Ad est, via delle Capannelle separa il quartiere dalla zona di [[Capannelle (zona di Roma)|Capannelle]] nel tratto tra la Tuscolana e l'Appia nuova.
 
Ad ovest, la [[via Appia Nuova]] forma il confine con la zona di [[Torricola]] e con l'[[Appio-Pignatelli]] fino a via del Quadraro che delimita, sempre ad ovest, l'Appio Claudio dal quartiere [[Tuscolano]] (tratto compreso tra l'Appia Nuova e la Tuscolana).
 
== Storia ==
I film del [[neorealismo (cinema)|neorealismo]] degli anni del dopoguerra ci mostrano i paesaggi di una zona non edificata in prossimità degli stabilimenti di Cinecittà. Spesso, sullo sfondo delle scene si riconosce la cupola della vicina [[Basilica di San Giovanni Bosco|chiesa di Don Bosco]], allora ancora solitaria in mezzo alla campagna. Ad esempio, [[Pier Paolo Pasolini]], nel suo film ''[[Mamma Roma]]'', ha scelto la zonezona dove adesso sorge la parrocchiachiesa di San Policarpo, per realizzare molte scene del film.
 
Il quartiere fu costruito in massima parte negli [[anni 1950|anni cinquanta]] anche grazie all'intervento dell'[[INA-Casa]]. La nascita del quartiere fu seguita da una lenta crescita delle infrastrutture. La zona era, fin dall'inizio, afflitta da problemi di piccola criminalità e da conflitti tra gli abitanti del quartiere e quelli degli insediamenti, detti all'epoca degli anni 60/70 ''baraccati''; si trattava di genteluoghi nomadenei oquali provenienteimmigrati, provenienti prevalentemente da regioni come Abruzzo, Molise e Calabria, riuscirono a trovare una prima, seppur precaria, abitazione a ridosso della grande città. Questi dormivano sotto l'acquedotto Felice, dove avevano costruito delle casette, chiamate appunto baracche. Proprio in queste improvvisate costruzioni che sorgevano alle spalle della parrocchia di San Policarpo, un prete, [[Roberto Sardelli|don Roberto Sardelli]], realizzò una scuola per i residenti della zona all'interno della baracca 725, che prese appunto in nome di Scuola 725. Lo smantellamento di questa comunità iniziò negli anni settanta con l'occupazione della parrocchia di San Policarpo e l'assegnazione di appartamenti grazie all'interessamento del parroco di allora mons. Sisto Gualtieri; una parte degli sfollati si recò a vivere in appartamenti a [[Ostia (Roma)|Ostia Lido]], altri in appartamenti vicini alla parrocchia stessa.
Questi dormivano sotto l'acquedotto Felice, dove avevano costruito delle casette, chiamate appunto baracche. Proprio in queste improvvisate costruzioni che sorgevano alle spalle della parrocchia di San Policarpo, un prete di nome Don Sardella realizzò la prima scuola per queste persone.
Lo smantellamento di questa comunità iniziò negli anni settanta con l'occupazione della parrocchia di San Policarpo e l'assegnazione di appartamenti grazie all'interessamento del parroco di allora Mons. Sisto Gualtieri; una parte degli sfollati si recò a vivere in appartamenti in [[Ostia Lido]], altri in appartamenti vicini alla parrocchia stessa.
 
Oggi, l'area ristrutturata totalmente è chiamata [[Parcoparco degli Acquedotti]], in quanto ne sono presenti diversi: uno di epoca romana ([[IV secolo]]), l'[[Acquedottoacquedotto Claudio]]; un secondo venne fatto restaurare da [[Papapapa Sisto V]] Felice Peretti nel [[XVI secolo]] e per questo fu denominato [[Acquedottoacquedotto Felice]]. Nel 1980 una consistente spinta allo sviluppo urbano fu data dall'apertura della [[Linea A (metropolitana di Roma)|linea A]] della [[metropolitana di Roma]], di importanza vitale per il quartiere. Il completamento dei lavori avvenne in vent'anni, tra interruzioni, blocchi della viabilità a ridosso delle stazioni e polemiche. Sempre agli [[anni ottanta]] risalgono gli interventi di valorizzazione del parco, con la demolizione delle ultime baracche. Nel 2007 gli ultimi orti abusivi presenti all'interno del parco furono smantellati ridonando la bellezza ed il libero uso a tutti i cittadini di un parco dotato di notevoli ricchezze archeologiche.
Nel 1980 una consistente spinta allo sviluppo urbano fu data dall'apertura della [[Linea A (metropolitana di Roma)|Linea A]] della [[metropolitana di Roma]], di importanza vitale per il quartiere. Il completamento dei lavori avvenne in vent'anni, tra interruzioni, blocchi della viabilità a ridosso delle stazioni e polemiche.
Sempre agli anni ottanta risalgono gli interventi di valorizzazione del parco, con la demolizione delle ultime baracche. Nel 2007 gli ultimi orti abusivi presenti all'interno del parco furono smantellati ridonando la bellezza ed il libero uso a tutti i cittadini di un parco dotato di notevoli ricchezze archeologiche.
 
Diventa ufficialmente quartiere nel 1961, soppiantando parte del [[suburbi di Roma|suburbio Tuscolano]], di cui si possono ancora trovare alcune targhe stradali con la numerazione '''S. V'''.
Dall'inizio del nostro secolo, la popolazione del quartiere accusa disagi a causa di un sensibile aumento del traffico sia urbano che aereo. L'incremento dei voli verso il vicino [[Aeroporto di Roma-Ciampino|aeroporto di Ciampino]] è dovuto alla politica dei voli a basso prezzo.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
== Zone ==
=== Architetture religiose ===
Come avviene in parecchie aree urbane della capitale, le denominazioni ufficiali dei quartieri non corrispondono necessariamente alle quelle usate nel linguaggio corrente: insieme al quartiere di [[Don Bosco (quartiere di Roma)|Don Bosco]], l'Appio Claudio coincide, in parte, con la zona di Roma comunemente chiamata [[Cinecittà]] per via dei vicini stabilimenti cinematografici.
* [[Chiesa di Santa Barbara (Roma)|Chiesa di Santa Barbara]], insu largo Santa Barbara. Chiesa del [[XX secolo]] (1952-53).
* [[Chiesa di Sant'Ignazio d'Antiochia]], insu via Appia Nuova. Chiesa del XX secolo (1956-57).
*[[ Cappella della Madonna del Buon Consiglio a Tor di Mezza Via]], insu via Appia Nuova. Luogo sussidiario di culto della parrocchia di ''Santa Barbara''.
* [[Chiesa di San Policarpo]], insu piazza Aruleno Celio Sabino. Chiesa del XX secolo (1964-67).
 
=== Siti archeologici e parchi ===
La zona principale del quartiere si trova presso la [[via Tuscolana]], all'altezza di viale Giulio Agricola e largo Appio Claudio, dove risiedeva fino al Duemila l'omonimo mercato. A sud di questa zona si estende una superficie non edificata che comprende il [[Parco degli Acquedotti]] percorso appunto, da nord-est a sud-ovest, da alcuni [[Acquedotto|acquedotti]], dalla via Appia Nuova e dalle due ferrovie che portano in direzione di [[Cassino]] e di [[Formia]].
[[File:Ippolito Caffi, Acquedotti nella campagna romana, 1843.jpg|upright=1.3|thumb|[[Ippolito Caffi]], ''Acquedotto nella campagna romana'', [[1843]]. Veduta dalla zona di [[via Appia Nuova]]: in primo piano l'Acquedotto[[acquedotto Claudio]], sullo sfondo i [[Colli Albani]].]]
Principalmente caratterizzato da imponenti casamenti condominiali di sette - otto piani, con strade strette e privi di spazi verdi interni, tipiche dell'edilizia popolare anni cinquanta - sessanta, il quartiere si distingue a ridosso del Parco e nella caratteristica via Lemonia per delle abitazioni meno intensive.
Di grande importanza culturale è il [[Parcoparco degli Acquedotti]], detto anche parco di [[Chiesa di San Policarpo|San Policarpo]] o anche di via Lemonia. È percorso da uno dei tratti più suggestivi dell'[[Acquedottoacquedotto Claudio]], dell'Acquedotto Felice e dell'''[[AquaAcqua Marcia]]''. Tra i tre, quello più imponente è senza dubbio l'Acquedottoacquedotto Claudio, restaurato nel 776 dal [[papa Adriano I]] dopo la [[guerra gotica (535-553)|guerra gotica]] ed andato in seguito in rovina. Verso la fine del [[Medioevo]], parte della sostanza dell'acquedotto fu demolita per ricavarne materiale edilizio: è stata questa la causa delle lacune che oggi ne caratterizzano il percorso creando un caratteristico andamento a singhiozzo<ref name="ReferenceA">{{Cita|Claudio Rendina|I quartieri di Roma.}}</ref>.
 
Nel parco si trovano, oltre agli acquedotti ed alla chiesa parrocchiale, dei reperti archeologici di diversi tipi<ref>[{{Cita web|url=http://www.caffarella.it/SitoMario/storarc/lat_v.htm|titolo=Il ComitatoParco perdegli ilAcquedotti|accesso=2022-03-17}}</ref>. ParcoTra dellaquesti, Caffarellasi -ricorda la tomba dei Cento Scalini<ref>{{Cita web|url=http://www.caffarella.it/SitoMario/storarc/lat_v.htm#torretta|titolo=Il Parco degli Acquedotti]|accesso=2022-03-17}}</ref>.
Presso l'Appia Nuova è situata la zona residenziale dello Statuario, unita al territorio dell'Appio Claudio dopo la seconda guerra mondiale. Il nome di questa zona, di antiche origini, potrebbe avere a che fare con il ritrovamento di numerose statue nelle vicinanze, oppure dal fatto che vi abitavano originariamente diversi scultori<ref name="ReferenceA">''I quartieri di Roma'', vedi bibliografia.</ref>.
 
== EdificiGeografia di cultoantropica ==
=== Urbanistica ===
*[[Chiesa di Sant'Ignazio d'Antiochia]], in via Appia Nuova.
Nel territorio dell'Appio Claudio si estendono gran parte dell'omonima zona urbanistica 10B e parte della 10C [[Quarto Miglio]].
*[[Chiesa di Santa Barbara (Roma)|Chiesa di Santa Barbara]], in largo Santa Barbara.
*[[Cappella della Madonna del Buon Consiglio a Tor di Mezza Via]], in via Appia Nuova. Luogo sussidiario di culto della parrocchia di ''Santa Barbara''.
*[[Chiesa di San Policarpo]], in piazza Aruleno Celio Sabino.
 
Come avviene in parecchie aree urbane della capitale, le denominazioni ufficiali dei quartieri non corrispondono necessariamente allea quelle usate nel linguaggio corrente: insieme al quartiere di [[Don Bosco (quartiere di Roma)|Don Bosco]], l'Appio Claudio coincide, in parte, con la zona di Roma comunemente chiamata [[Cinecittà Est]], per via dei vicini stabilimenti cinematografici.
== Siti archeologici e parchi ==
[[File:Ippolito Caffi, Acquedotti nella campagna romana, 1843.jpg|upright=1.3|thumb|[[Ippolito Caffi]], ''Acquedotto nella campagna romana'', [[1843]]. Veduta dalla zona di via Appia Nuova: in primo piano l'Acquedotto Claudio, sullo sfondo i [[Colli Albani]].]]
Di grande importanza culturale è il [[Parco degli Acquedotti]], detto anche parco di [[Chiesa di San Policarpo|San Policarpo]] o anche di via Lemonia. È percorso da uno dei tratti più suggestivi dell'[[Acquedotto Claudio]], dell'Acquedotto Felice e dell'''[[Aqua Marcia]]''. Tra i tre, quello più imponente è senza dubbio l'Acquedotto Claudio, restaurato nel 776 dal [[papa Adriano I]] dopo la [[guerra gotica (535-553)|guerra gotica]] ed andato in seguito in rovina. Verso la fine del [[Medioevo]], parte della sostanza dell'acquedotto fu demolita per ricavarne materiale edilizio: è stata questa la causa delle lacune che oggi ne caratterizzano il percorso creando un caratteristico andamento a singhiozzo<ref name="ReferenceA"/>.
 
LaL'area zona principaleedificata del quartiere si trova pressoadiacente laalla [[via Tuscolana]], all'altezza di viale Giulio Agricola e largo Appio Claudio, dove risiedeva fino al Duemiladuemila l'omonimo mercato. A sud di questa zona si estende una superficie non edificata che comprende il [[Parcoparco degli Acquedotti]] percorso appunto, da nord-est a sud-ovest, da alcuni [[Acquedotto|acquedotti]], dalla via Appia Nuova e dalle due ferrovie che portano in direzione di [[Cassino]] e di [[Formia]]. Principalmente caratterizzato da imponenti casamenti condominiali di sette-otto piani, con strade strette e privi di spazi verdi interni, tipiche dell'edilizia popolare [[anni cinquanta]]-[[anni sessanta|sessanta]], il quartiere si distingue a ridosso del parco e nella caratteristica via Lemonia per delle abitazioni meno intensive.
Nel parco si trovano, oltre agli acquedotti ed alla chiesa parrocchiale, dei reperti archeologici di diversi tipi<ref>[http://www.caffarella.it/SitoMario/storarc/lat_v.htm Comitato per il Parco della Caffarella - Il Parco degli Acquedotti]</ref>.
 
Tra questi, si ricorda la tomba dei Cento Scalini<ref>[http://www.caffarella.it/SitoMario/storarc/lat_v.htm#torretta Comitato per il Parco della Caffarella - La torretta e la tomba dei Cento Scalini]</ref>.
Presso l'Appia Nuova è situata la zona residenziale dello Statuario, unita al territorio dell'Appio Claudio dopo la [[seconda guerra mondiale]]. Il nome di questa zona, di antiche origini, potrebbe avere a che fare con il ritrovamento di numerose statue nelle vicinanze, oppure dipendere dal fatto che vi abitavano originariamente diversi scultori<ref name="ReferenceA">''I quartieri di Roma'', vedi bibliografia.</ref>.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== ZoneStrade ===
[[ImmagineFile:Via Appia - acquedotti 1010299.JPG|upright=1.3|thumb|Parco degli acquedotti: Ll'acquedotto Felice]]
Per quanto riguarda i punti principali del quartiere, si ricorda via Tuscolana, la principale arteria dell'intera zona, dal traffico intenso per il quale sono stati necessari numerosi interventi viari e ricca di esercizi commerciali.<br/>
 
== Strade e collegamenti ==
[[Immagine:Via Appia - acquedotti 1010299.JPG|upright=1.3|thumb|Parco degli acquedotti: L'acquedotto Felice]]
Per quanto riguarda i punti principali del quartiere, si ricorda via Tuscolana, la principale arteria dell'intera zona, dal traffico intenso per il quale sono stati necessari numerosi interventi viari e ricca di esercizi commerciali.<br/>
Il quartiere è collegato con il centro della capitale con la [[Linea A (metropolitana di Roma)|linea A della metropolitana]].
 
Parte del traffico di transito percorre la [[via Appia Nuova]] dal centro e dal Tuscolano, in direzione dell'[[ippodromo delle Capannelle]].
 
== CollegamentiFerrovie ==
{{metroroma|linea=A|Lucio Sestio|Cinecittà|Giulio Agricola|Subaugusta}}
{{FRroma|linea=4|Roma Capannelle}}
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* {{citaCita libro|titolo=I quartieri di Roma|autore=Giorgio Carpaneto|wkautore=Giorgio Carpaneto|autore2=altri|editore=Newton Compton Editori|città=Roma|anno=1997|ISBN=88-8183-639-4|ISBN=978-88-8183-639-0}}
* {{citaCita libro|titolo=I Rioni e i Quartieri di Roma|autore-capitolo=Alberto Manodori|editore=Newton Compton Editori|città=Roma|anno=1991|volume=8|capitolo=QUARTIERE XXV. APPIO CLAUDIO}}
* {{citaCita libro|titolo=Le strade di Roma|autore=Claudio Rendina|wkautore=Claudio Rendina|autore2=Donatella Paradisi|editore=Newton Compton Editori|città=Roma|anno=2004|volume=1|ISBN=88-541-0208-3|cid=Rendina-Paradisi}}
* {{citaCita libro|titolo=I quartieri di Roma|autore=Claudio Rendina|editore=Newton Compton Editori|città=Roma|anno=2006|volume=2|ISBN=88-541-0595-3|ISBN=978-88-541-0595-9|cid=Claudio Rendina}}
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto}}
{{interprogetto|commons=Category:Quartiere Appio Claudio (XXV) (Rome)}}
 
== Collegamenti esterni ==
*[http://www.portalidiroma.it/quartieri/index.htm Portali di Roma: Quartieri e Suburbi]
*[http://www.comune.roma.it/wps/portal/pcr?jppagecode=municipio_x.wp Municipio Roma VII (7) ex Municipio Roma X (10)]
*[http://maps.google.it/maps/ms?ie=UTF8&hl=it&om=1&msa=0&msid=117522791729015401851.000001131b0e68c5de43f&ll=41.843926,12.564068&spn=0.030756,0.085487&z=14 La mappa del quartiere con i confini in evidenza su Google Maps]
 
{{Quartieri (di Roma)}}
{{Portale|Roma}}