Piero Bertolini: differenze tra le versioni

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|Nome = Pierluigi
|Cognome = Bertolini
|PostCognomePostCognomeVirgola = chiamato '''Piero'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Torino
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|Epoca2 = 2000
|Attività = pedagogista
|Attività2AttivitàAltre = e [[filosofo]] dell'[[educazione]]
|AttivitàAltre = dell'educazione
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =
|Immagine =
}}
 
== Biografia ==
Cresciuto in una famiglia piccolo-borghese di sentimenti politici antifascisti,<ref>Milena Manini, in ''Magistero a Scienze della formazione: cinquant'anni di una facoltà innovativa dell'ateneo bolognese'', a cura di Franco Frabboni ... [(et al.]. -), Bologna, :Clueb CluebEditrice, 2006, pp. 418-422.</ref> Cresciuto in una famiglia piccolo borghese di sentimenti politici antifascisti influirono sulla sua formazione culturale il rapporto intellettuale con la madre e con lo zio materno [[Ludovico Geymonat]]. Dopo la maturità classica ottenuta a [[Milano]], si laureò in [[filosofia]] nell'[[Università di Pavia]] sotto la guida di [[Gustavo Bontadini]], esponente di spiccoprimo piano del movimento [[Neotomismo|neotomista]], eed [[Enzo Paci]], uno dei più espressivi rappresentanti dell'Esistenzialismo[[esistenzialismo]] in Italia di impostazione filosofica [[Edmund Husserl|husserliana]].
<ref>Fonte: Milena Manini, in Magistero a Scienze della formazione : cinquant'anni di una facoltà innovativa dell'ateneo bolognese,
a cura di Franco Frabboni ... [et al.]. - Bologna : Clueb, 2006 pp. 418-422</ref> Cresciuto in una famiglia piccolo borghese di sentimenti politici antifascisti influirono sulla sua formazione culturale il rapporto intellettuale con la madre e con lo zio materno Ludovico Geymonat. Dopo la maturità classica ottenuta a Milano, si laureò in filosofia nell'Università di Pavia sotto la guida di [[Gustavo Bontadini]], esponente di spicco del movimento neotomista e [[Enzo Paci]] uno dei più espressivi rappresentanti dell'Esistenzialismo in Italia di impostazione filosofica husserliana.
 
La pratica dello [[scautismo]], unacon dellele più grandisue organizzazionimodalità di [[Educazione#Sistemi di educazione non formale|educazione non formale]] dei giovani eorientate verso la promozione di forme di civismo responsabile mediante lo sviluppo delle proprie attitudini personali,<ref>{{en}} Adedayo Fashanu, [https://www.huffpost.com/entry/how-scouting-stands-to-be-the-greatest-global-youth_b_599d1f95e4b056057bddcf87 How “Scouting” Stands to be the Greatest Global Education Youth Movement Of the 21st Century], 23 agosto 2017.</ref> fu per Bertolini un'iniziazione alla pratica pedagogica attiva e, per lo sviluppo del suo pensiero, un'esperienza fondamentale<ref>Si della quale sonovedano rimastele riflessioni e considerazioni nelle sue opere ''Educazione e scautismo'' (1956), ''ScoutismoScautismo oggi. Il segreto di un di un successo educativo'' (1981) e ''Pedagogia scout'' (2001).</ref>.
 
Un'altra fonte di pratica pedagogica fu quella di direttore per dieci anni (1958-1968) del [[Carcere Minorile di Milano Cesare Beccaria|Cesare Beccaria]], il carcere minorile milanese, dove Bertolini ebbe modo di sperimentare, con successo, innovazioni educative fondate sul "principio di istituzione aperta che vengono".<ref>Come descritte nelle opere ''Per una pedagogia del ragazzo difficile'' (1963) e ''Ragazzi difficili. Pedagogia interpretativa e linee di intervento'' (1993).</ref>
 
Nel 1968 vinse un concorso a cattedra in [[Pedagogia]] nell'[[Università di Catania]], da dove fu chiamato poi alla stessa cattedra della Facoltà di Magistero dell'[[Università di Bologna]] (poi Facoltà di Scienze della Formazione), dove èha rimastoinsegnato dall'anno accademico 1969-70 fino al 16 settembre 2006, anno della sua morte.; di Laquesta suafacoltà oculatafu attivitàanche accademicapreside, nele gestirevi letenne istituzioniper universitarieincarico glinumerosi permisealtri coninsegnamenti la(fra suacui politicaFilosofia deldell'educazione dialogoe Pedagogia della marginalità e della devianza).<ref>[https://magazine.unibo.it/archivio/2006/09/18/bertolini ''Università di risolvereBologna'']</ref> L'insegnamento di Bertolini ebbe anche a confrontarsi positivamente con i conflitti ideologici presenti negli anni '70 nell'annoUniversità 1977di Bologna<ref>Alberto De Bernardi, Valerio Romitelli, Chiara Cretella, ''Gli anni Settanta: tra crisi mondiale e movimenti collettivi'', Bologna, Clueb/Archetipolibri, 2009, p. 245.</ref>.
 
Fulcro del suo pensiero pedagogico è stato il concetto di una pedagogia scientifica ispirata alla [[Fenomenologia|fenomenologia husserliana]] (dando il via alla cosiddetta ''pedagogia fenomenologica''<ref>P. Bertolini, ''Fenomenologia e pedagogia'', Bologna, Malipiero, 1958.</ref><ref>P. Bertolini, ''L'esistere pedagogico. Ragioni e limiti di una pedagogia come scienza fenomenologicamente fondata'', Firenze, La Nuova Italia, 1988.</ref><ref>P. Bertolini, ''Pedagogia fenomenologica. Genesi, sviluppo, orizzonti'', Scandicci, La Nuova Italia, 2001.</ref>) e l'atteggiamento ottimistico nella pratica della pedagogia:
Fulcro del suo pensiero pedagogico è stato il concetto di pedagogia scientifica ispirata alla fenomenologia husserliana.
{{Citazione|... un autentico educatore non può che essere ottimista, anche se naturalmente non intendo un ottimismo vago, puramente emotivo, sentimentale... perché l’ottimismo vuol dire avere fiducia negli altri e in particolare avere fiducia nel bambino, nel ragazzo. Se un educatore è ottimista è portato ad aiutare il bambino a essere anche lui ottimista, cioè a essere orientato verso un modo di vivere che lo veda attivo, consapevole di poter intervenire nella realtà per trasformarla, per trasformarla in qualcosa di migliore.<ref>P. Bertolini, ''L'ottimismo dell'educatore'', Articolo gennaio-febbraio 2002</ref> |Piero Bertolini, ''L'ottimismo dell'educatore'', Articolo di gennaio-febbraio 2002}}
 
Presidente della ''Società italiana di Pedagogia'' (SIPED), fondò due riviste accademiche, ''Infanzia'' (nel 1973) e ''Encyclopaideia'' (nel 1996).<ref>Dal sito della rivista ''Infanzia'' [https://www.rivistainfanzia.it/pvw/app/1PWDIN02/pvw_sito.php?sede_codice=1PWDIN02&page=1800154] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20210624203934/https://www.rivistainfanzia.it/pvw/app/1PWDIN02/pvw_sito.php?sede_codice=1PWDIN02&page=1800154 |date=24 giugno 2021 }}</ref>
== Opere ==
 
* ''Fenomenologia e pedagogia'', prefazione di [[Enzo Paci]], Bologna, Malipiero, 1958.
== Opere principali==
* ''Per una pedagogia del ragazzo difficile'', Bologna, Malipiero, 1965.
* ''Fenomenologia e pedagogia'', con una prefazione di [[Enzo Paci]], Bologna, Malipiero Editore, 1958.
* ''L'esistere pedagogico. Ragioni e limiti di una pedagogia come scienza fenomenologicamente fondata'', Firenze, La Nuova Italia, 1988, ISBN 88-221-0436-6.
* ''Delinquenza e disadattamento minorile'', Roma-Bari, Laterza, 1964.
* ''Dizionario di pedagogia e di scienze dell'educazione'', Bologna, Zanichelli, 1996, ISBN 88-08-09050-7.
* ''Per una pedagogia del ragazzo difficile'', Bologna, Malipiero , 1965.
* ''Pedagogia fenomenologica. Genesi, sviluppo, orizzonti'', Firenze, La Nuova Italia, 2001, ISBN 88-221-3986-0.
* ''EducazioneDizionario edi politicapsico-pedagogia'', Milano, Raffaello Cortina EditoreBignami, 2003, ISBN 88-7078-824-51969.
* ''Dizionario di psico-socio-pedagogia'', Milano, Bruno Mondadori, 1980.
* ''Ad armi pari. La pedagogia a confronto con le altre scienze sociali'', Torino, UTET, 2005, ISBN 88-7750-996-1.
* ''Scuola primaria'' (con Franco Frabboni), Firenze, La Nuova Italia, 1983.
* ''Per un lessico di pedagogia fenomenologica'', Trento, Erikson, 2006, ISBN 88-7946-825-1 (curatore).
* ''L'esistere pedagogico.: Ragioniragioni e limiti di una pedagogia come scienza fenomenologicamente fondata'', Firenze, La Nuova Italia, 1988,. ISBN 88-221-0436-6.
* ''Da casa a scuola: gli indicatori soggettivi della qualità della vita infantile'' (curata con Roberta Cardarello), Firenze, La Nuova Italia, 1989. ISBN 88-221-0749-7.
* ''La qualità della vita infantile: che fare?'' (a cura di), Scandicci, La Nuova Italia, 1992. ISBN 88-221-1027-7.
* ''Dizionario di pedagogia e di scienze dell'educazione'', Bologna, Zanichelli Editore, 1996,. ISBN 88-08-09050-7.
* ''Pedagogia fenomenologica.: Genesigenesi, sviluppo, orizzonti'', FirenzeScandicci, La Nuova Italia, 2001,. ISBN 88-221-3986-0.
* ''Educazione e politica'', Milano, Raffaello Cortina Editore, 2003. ISBN 88-7078-824-5
* ''Ad armi pari. La pedagogia a confronto con le altre scienze sociali'', Torino, UTET, 2005,. ISBN 88-7750-996-1.
* ''Per un lessico di pedagogia fenomenologica'' (a cura di), Trento, EriksonErickson, 2006,. ISBN 88-7946-825-1 (curatore).
 
==Note==
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== Bibliografia ==
* Marco Dallari & Massimiliano Tarozzi (a cura di), ''Dialoghi con Piero Bertolini'', Torino, Thélème, 2001. ISBN 88-87419-26-4.
* Massimiliano Tarozzi (a cura di), ''Direzioni di senso.: Studistudi in onore di Piero Bertolini'', Bologna, CLUEB, 2006, ISBN 88-491-2745-6.
* Stefania Bertolini, Roberto Farnè, Vittorio Pranzini & Federica Zampighi, ''Leopardo Spensierato.: Piero Bertolini e lo scautismo'', Roma, NuovaEdizioni FirodalisoScout Fiordaliso, 2011, ISBN 978-88-8054-879-9.
 
== Collegamenti esterni ==
* [{{cita web | 1 = http://www.centrostudipierobertolini.it | 2 = Sito del Centro Studi in onore a Piero Bertolini] | accesso = 14 settembre 2012 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130502011039/http://centrostudipierobertolini.it/ | dataarchivio = 2 maggio 2013 | urlmorto = sì }}
* [{{cita web|http://www.rivistainfanzia.it |Sito della rivista Infanzia, fondata da Piero Bertolini]}}
* [{{cita web|http://www.encyclopaideia.it |Sito di Encyclopaideia, rivista di pedagogia, fenomenologia e formazione]}}
* {{cita web|http://www.edscuola.it/archivio/comprensivi/piero_bertolini_tracce.htm|Riflessioni sulla pedagogia di P. Bertolini}}
* [http://www.circolodidatticozolapredosa.it/aaa/pages/page_details.php?id=1029&page_id=1013 Sito della Scuola dell'Infanzia di Zola Predosa, intitolata a Piero Bertolini]
 
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[[Categoria:Persone legate allo scautismo]]
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