Piazza Cavour (Ancona): differenze tra le versioni

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{{Opera urbana
{{Coord|43.617022|N|13.516656|E|scale:10000|display=title}}
|nome = Piazza Cavour
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|immagine = Ancona - Piazza Cavour - area centrale.JPG
|didascalia = L'area centrale della piazza
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|città = {{simbolo|Ancona-Stemma.svg}} [[Ancona]]
|circoscrizione = [[Circoscrizioni di Ancona#Primo consiglio territoriale|Primo consiglio territoriale]]
|distretto = [[Centro storico di Ancona#Rione Santo Stefano|Rione S. Stefano]]<br />[[Centro storico di Ancona#Rione Cardeto|Rione Cardeto]]
|cap = 60121
|tipo = piazza
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'''Piazza Cavour''' è una delle quattro piazze principali del [[centro storico di Ancona]], insieme a [[Piazza del Plebiscito (Ancona)|piazza del Plebiscito]] (o piazza del Papa), [[Piazza della Repubblica (Ancona)|piazza della Repubblica]] (o del Teatro) e [[Piazza Roma (Ancona)|piazza Roma]].
[[File:Ancona-piazza cavour.jpg|thumb|La statua di Cavour al centro della piazza.]]
 
Segna la congiunzione tra i rioni ottocenteschi e quelli del Novecento e sorge lungo la passeggiata "da mare a mare", che attraversa da ovest ad est il promontorio su cui sorge la città, dalle banchine del [[Porto di Ancona|porto]] alle rupi del [[Passetto (Ancona)|Passetto]].
'''Piazza Cavour''' è una delle quattro piazze centrali di [[Ancona]], insieme a [[Piazza del Plebiscito (Ancona)|Piazza del Plebiscito]] (o Piazza del Papa), Piazza della Repubblica (o del Teatro) e Piazza Roma.
 
==Storia==
==Origine e monumenti==
===L'origine ottocentesca===
La piazza fu progettata nel 1862, all'indomani dell'[[Unità d'Italia]], ed inaugurata nel 1868. Al centro è posta una statua di [[Camillo Benso, conte di Cavour|Cavour]], opera di [[Aristodemo Costoli]], noto scultore risorgimentale<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/aristodemo-costoli_(Dizionario-Biografico)/ Voce dedicata a Costoli, dal Dizionario Treccani]</ref>. Sul basamento della statua, due bassorilievi rappresentano rispettivamente il [[Congresso di Parigi]] e la prima riunione del parlamento italiano, ossia due momenti fondamentali dell'azione politica di Cavour.
[[File:Ancona centro 9.jpg|miniatura|destra|La statua a Cavour dello [[scultore]] [[Aristodemo Costoli]] (1868)]]
 
Già in età pontificia l'ingegner Michele Bevilacqua aveva previsto una grande piazza nella stessa zona.
La piazza si trova alla fine di corso Garibaldi ed era originariamente ai margini dell'area urbana, a contatto con il tratto delle mura cittadine ottocentesche che andavano da [[Parco del Cardeto#Forte Cardeto|Forte Cardeto]] alla lunetta di Santo Stefano; era perciò la meta visiva dell'asse del corso, cosa che spiega il fatto che la statua di Cavour, pur apparendo al centro, si trova spostata verso ovest. Nel tratto di mura affacciate sulla piazza si apriva Porta Cavour, che permetteva di raggiungere la zona agricola della Piana degli Orti.
 
All'indomani dell'[[Unità d'Italia]], nel [[1861]], per Ancona fu elaborato un piano urbanistico di espansione, ad opera degli ingegneri Gabuzzi, De Bosis, Bianchi e Daretti; in questo piano, riprendendo l'idea del Bevilacqua (pur senza dichiararlo), era compresa la realizzazione della piazza, progettata nel dettaglio nel [[1862]] ed inaugurata nel [[1868]].
Negli anni Venti del Novecento il tratto di mura situato in corrispondenza della piazza fu demolito e fu aperto il Viale della Vittoria. Da allora Piazza Cavour è diventata la congiunzione tra i [[Centro storico di Ancona|rioni storici]] e il [[Circoscrizioni di Ancona|Rione Adriatico]], oltre che importante luogo di sosta lungo la passeggiata "da mare a mare", ossia dalle banchine del porto alla costa alta del [[Passetto (Ancona)|Passetto]].
 
Al centro fu posta una statua di [[Camillo Benso, conte di Cavour|Cavour]], opera di [[Aristodemo Costoli]], noto scultore [[Risorgimento|risorgimentale]]<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/aristodemo-costoli_(Dizionario-Biografico)/ Voce dedicata a Costoli, dal Dizionario Treccani]</ref>. Sul basamento della statua, due bassorilievi rappresentano rispettivamente il [[Congresso di Parigi]] e la [[Proclamazione del Regno d'Italia]] (o secondo altri, la seduta del parlamento in cui si deliberò che Roma avrebbe dovuto essere capitale<ref name=mariano/>) ossia due momenti fondamentali dell'azione politica di Cavour.
Nell'occasione della demolizione delle mura i giardini della piazza vennero estesi nell'area resasi libera, articolati in quattro isolati triangolari contornati da strade veicolari; contrariamente alle zone verdi già presenti, questo settore venne realizzato con un aspetto meno formale, con vialetti sinuosi e alberature non simmetriche. Su questo ampliamento della piazza si affacciarono nel decennio successivo i prospetti laterali e simmetrici del Palazzo del Popolo, opera di Amos Lucchetti, e del Palazzo delle Poste, di [[Guido Cirilli]].
 
La piazza, avente un'area di tre [[ettaro|ettari]], nacque in base ad un progetto unitario volto ad espandere verso est la città, per adeguarla al nuovo ruolo di [[Storia di Ancona#Ancona piazzaforte del regno|piazzaforte di prima classe del Regno d'Italia]]; fu progettata perciò insieme a corso Vittorio Emanuele (ora Garibaldi), che termina in essa, ai rioni ottocenteschi [[Centro storico di Ancona#Rione Santo Stefano|Santo Stefano]] e [[Centro storico di Ancona#Rione Cardeto|Cardeto]], che vi si affacciano, e all'ampliamento delle mura cittadine, con un nuovo tratto che collegava [[Parco del Cardeto#Forte Cardeto|Forte Cardeto]] con la [[lunetta Santo Stefano|lunetta di Santo Stefano]], che doveva servire a cingere i nuovi rioni. La piazza era allora ai margini dell'area urbana, a contatto con il nuovo tratto delle mura. Il suo primo ruolo era fungere da fondale prospettico dell'asse del corso Vittorio Emanuele; per questo motivo la statua di Cavour non fu collocata perfettamente al centro della vasta piazza ma leggermente spostata verso ovest in modo da essere più visibile dal corso.
Piazza Cavour è tutelata in quanto bene storico ottocentesco, in base al Decreto Legislativo n. 42 del 2004<ref>Art. 10 e Art. 12</ref>.
 
Nelle mura che delimitavano la piazza si apriva Porta Cavour, a doppio fornice, oltre la quale si estendeva la zona agricola della Piana degli Orti.
 
=== Gli interventi del 1914 ===
Tra il 1911 e il 1912, l'architetto [[Guido Cirilli]] presentò un progetto in cui il grande spazio della piazza veniva articolato e reso più interessante e maggiormente fruibile attraverso una serie di aiole. Queste disegnavano un nuovo percorso perimetrale, più interno rispetto al viale già presente, e delimitavano uno spazio centrale a forma di stella ottagonale, contornato da quattro aiole angolari. Inoltre propose lo spostamento della statua di Cavour, da ricollocare lateralmente, e l'ampliamento della piazza verso est, da realizzarsi attraverso l'abbattimento delle mura ottocentesche; il collegamento tra il quadrato della piazza originale e l'ampliamento sarebbe stato messo in risalto da due colonne laterali, sulle quali sarebbero state poste due statue. Previde anche la costruzione di due palazzi simmetrici all'uscita orientale della piazza, punto di partenza dell'espansione urbana verso il lato orientale del promontorio della città. La vegetazione delle nuove aiuole proposte da Cirilli era organizzata con i criteri geometrici del [[giardino all'italiana]] e arricchita dalle presenza di venti [[Phoenix canariensis|palme delle Canarie]] nelle quattro aiole interne e di ancor più numerose [[Trachycarpus fortunei|palme della Cina]] in quelle esterne.
 
Com'è evidente, il progetto di Cirilli è, con poche varianti, quello che anche oggi caratterizza la piazza: esso infatti venne ripreso e realizzato nel 1914 a cura dell'ingegnere comunale [[Federico Federiconi]], mantenendo però la statua in posizione centrale e rimandando l'ampliamento agli anni successivi<ref>
*{{Cita web|url=https://www.pungitopo.org/i-nostri-progetti/11-joomla-1-5/comunicati-stampa-recenti/63-riqualificazione-piazza-cavour.html|titolo=Riqualificazione Piazza Cavour|data=28 novembre 2014}}
*{{Cita libro|autore-capitolo=Fabio Mariano|capitolo=Al tramonto dell'eclettismo: Guido Cirilli architetto|autore=V. Cazzato, S. Roberto, M. Bevilacqua|titolo=La Festa delle Arti. Scritti in onore di Marcello Fagiolo per cinquant’anni di studi|editore=Gangemi Editore|anno=2014|isbn=9788849224214}}</ref>.
[[File:Ancona - Piazza Cavour - espansione degli anni Venti - cedro del libano - Palazzo del Popolo.JPG|miniatura|sinistra|Ampliamento degli anni 1923-1925 - visibile un [[cedro del Libano]] dell'epoca e il Palazzo del Popolo (ex Palazzo del Littorio).]]
 
=== L'ampliamento degli anni venti ===
Tra il [[1923]] e il [[1925]], porta Cavour e il tratto di mura che delimitava la piazza furono demoliti per permettere l'espansione della città lungo l'asse del Viale della Vittoria, tracciato poco prima. Da allora Piazza Cavour assunse un nuovo ruolo, diventando elemento di congiunzione tra i [[Centro storico di Ancona#Rioni|rioni storici]] e il nuovo [[Circoscrizioni di Ancona#Rione Adriatico|Rione Adriatico]], oltre che importante luogo di sosta lungo la passeggiata "da mare a mare", ossia dalle banchine del [[porto di Ancona|porto]] alla costa alta del [[Passetto (Ancona)|Passetto]].
 
In occasione della demolizione delle mura, la piazza venne ampliata nell'area resasi libera, su progetto dell'ingegner [[Federico Federiconi]], che anche in questo caso adottò con poche varianti il progetto di [[Guido Cirilli]] del 1911<ref name="books.google.it">{{Cita web|url=https://books.google.it/books?id=ggxNWjCvuewC&newbks=1&newbks_redir=0&dq=%22federiconi%22+%22piazza+cavour%22&hl=it&source=gbs_navlinks_s|titolo=Gazzetta ufficiale del Regno d'Italia|editore=|anno=1918|p=2910}}</ref>. Sorsero così nuovi giardini, articolati in quattro isolati triangolari contornati da strade veicolari; contrariamente alle zone verdi già presenti, questo settore venne realizzato con un aspetto meno formale, con vialetti sinuosi e alberature non simmetriche. Su questo ampliamento della piazza sin da allora si affacciava il prospetto laterale del Palazzo delle Poste, di [[Guido Cirilli]], che nel decennio successivo fu accompagnato da quello simmetrico del Palazzo del Littorio (dal 1945 Palazzo del Popolo), opera di [[Amos Luchetti Gentiloni|Amos Luchetti]].
 
Piazza Cavour è tutelata in quanto bene storico, in base al Decreto Ministeriale del 12 dicembre 1959<ref name=tutela>Cfr.
* [http://pianopaesistico.regione.marche.it/scheda-identificativa/?IdVincolo=08 Piano Paesistico regionale - Bene Paesaggistico AV008 - Zona di Piazza Cavour, Ancona (AN)][http://ww1.comune.ancona.it/comune/urbanistica/carta_dei_vincoli/carta_dei_vincoli.pdf Carta dei vincoli del Comune di Ancona] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20141101211502/http://ww1.comune.ancona.it/comune/urbanistica/carta_dei_vincoli/carta_dei_vincoli.pdf |data=1º novembre 2014 }}</ref> e al Decreto Legislativo n.42 del [[2004]]<ref name=tutela2>Decreto Legislativo n.42 del 2004
*PARTE SECONDA (Beni culturali)
*TITOLO I (Tutela) Capo I (Oggetto della tutela)
*Articolo 10 (Beni culturali)
*punto"g" (le pubbliche piazze, vie, strade e altri spazi aperti urbani di interesse artistico o storico)
*Art. 12 (Verifica dell'interesse culturale)
*comma 1 (Le cose immobili e mobili indicate all'articolo 10, comma 1, che siano opera di autore non più vivente e la cui esecuzione risalga ad oltre cinquanta anni, sono sottoposte alle disposizioni della presente Parte fino a quando non sia stata effettuata la verifica di cui al comma 2)
*comma 2 (I competenti organi del Ministero, d'ufficio o su richiesta formulata dai soggetti cui le cose appartengono e corredata dai relativi dati conoscitivi, verificano la sussistenza dell'interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico nelle cose di cui al comma 1, sulla base di indirizzi di carattere generale stabiliti dal Ministero medesimo al fine di assicurare uniformità di valutazione)</ref>.
[[File:Ancona - Piazza Cavour - palazzi porticati.JPG|miniatura|sinistra|Palazzi porticati - lato nord-ovest]]
[[File:Ancona - Piazza Cavour - palazzi del lato nord-est.JPG|miniatura|sinistra|Palazzi del lato nord-est (palazzi Barducci)]]
 
==Palazzi==
Sul lato nord-ovest sorgono due palazzi simmetrici, aventi come asse corso Garibaldi; sono porticati e tipici dell'architettura della metà dell'Ottocento, che aveva come modello l'urbanistica torinese. Si tratta di Palazzo Terni (verso corso Stamira) e del Palazzo della Società Anonima (verso corso Mazzini). Sotto ai portici, i marciapiedi sono in [[pietra della Lessinia]], con sfumature dal bianco al rosa carico, su cui sono visibili fossili di [[ammonite|ammoniti]]; l'uso di questa pietra nei marciapiedi è tipico dei rioni ottocenteschi della città, [[Centro storico di Ancona#Rione Santo Stefano|Santo Stefano]] e [[Centro storico di Ancona#Rione Cardeto|Cardeto]], e dei portici del [[Circoscrizioni di Ancona#Rione degli Archi|rione degli Archi]].
 
Il lato sud-ovest è quasi completamente occupato dal Palazzo delle Marche, sede del [[Consiglio regionale delle Marche|Consiglio regionale]] dal 2007; prima di svolgere tale funzione era la sede del [[Storia delle ferrovie in Italia#I compartimenti ferroviari|Compartimento di Ancona]], uno dei quindici in cui era organizzato il servizio ferroviario. Il palazzo fu costruito nel 1895 dal Comune appositamente come sede del compartimento ferroviario ed aveva perciò il nome di "Palazzo delle Ferrovie"; venne acquistato dalle [[Ferrovie dello Stato]] nel 1927. Sullo stesso lato si trova il palazzo della sede regionale dell'[[INPS]], costruito nel secondo dopoguerra.
 
Il lato sud-est è caratterizzato dai prospetti laterali di due palazzi monumentali, che hanno entrambi la facciata sul largo XXIV maggio, adiacente a piazza Cavour. Si tratta del Palazzo delle Poste (1926), opera di [[Guido Cirilli]], e del Palazzo del Popolo, di [[Amos Luchetti Gentiloni|Amos Luchetti]], costruito con il nome di "Palazzo del Littorio" come sede del Partito Fascista e che dal 1945 al 2011 fu sede del consiglio comunale, riportato nella sua sede storica, il [[Palazzo degli Anziani (Ancona)|Palazzo degli Anziani]]. È ora sede della giunta comunale.
 
Il lato nord-est è stato oggetto di una progettazione unitaria e simmetrica: è costituito dai tre palazzi Barducci, due angolari ed uno centrale, collegati da due quinte architettoniche ad arconi, oltre i quali si estendono ampi giardini interni, la cui vegetazione si intravede dalla piazza<ref name=mariano>Fabio Mariano - ''Ancona, la città e le immagini. 1895-1945'', (presentazione di E. Guidoni), Ed. Canonici, Ancona 1987.</ref>.
[[File:Ancona - piazza Cavour - panchina ottocentesca.JPG|miniatura|sinistra|Panchina ottocentesca, sui viali perimetrali esterni]]
 
==Vegetazione e arredi==
===Elementi ottocenteschi===
Un doppio filare di alberi di varie specie circonda sin dall'origine tutto il perimetro, lungo il quale sono poste panchine in pietra bianca. Nel 1913 vennero aggiunte aiuole in modo da formare uno spazio centrale a forma di stella ad otto punte. Nella scelta delle alberature operata nel 1913 si nota la tendenza all'esotismo diffusasi in Italia subito dopo la conclusione della [[Guerra italo-turca|guerra di Libia]]: [[Phoenix canariensis|palme delle Canarie]] e [[Trachycarpus fortunei|palme della Cina]] vennero usate in gran numero<ref>Fabio Mariano, ''Ancona: 1895 - 1945 ; la città e le immagini'', Ed. Canonici, 1987 </ref>.
Elementi dell'aspetto della piazza nel 1868 sono la statua a Cavour e il doppio filare di alberi che ne circonda sin dall'origine tutto il perimetro. All'ombra di questi filari furono poste panchine in pietra bianca, tuttora presenti.
 
Inizialmente le specie presenti in questo filare erano<ref name=disieno>Marianna di Sieno, ''Zone di verde di Ancona'', senza data (post 1923, ante 1931)</ref>:
Dopo la [[Prima guerra mondiale]], furono posizionati arredi Liberty: cestini e panchine in ghisa, alcune delle quali hanno sullo schienale un'iscrizione in cui è riportato il [[Bollettino della Vittoria]].
*[[Platanus orientalis|platani orientali]] (ancora presenti);
*[[Tiglio#Specie|tigli americani]] (ancora presenti);
*[[Ailanthus altissima|alberi del paradiso]] (ancora presenti);
*[[Sophora japonica|sofore]];
*[[Ulmus minor|olmi campestri]] (successivamente sostituiti da [[Ulmus pumila|olmi siberiani]]: allora non era ancora diffusa la [[grafiosi]], arrivata in Italia negli anni Trenta).
 
[[File:Cartolina arrivo Ancona 1912.jpg|miniatura|sinistra|L'arrivo ad Ancona degli esuli provenienti dalla Turchia in seguito al [[Guerra italo-turca|conflitto italo-turco del 1911-1912]] contribuì a diffondere in città una sensibilità particolare nei confronti della guerra appena combattuta]]
L'incuria degli ultimi venti anni ha portato all'eliminazione di molti degli elementi originari di arredo storico della piazza, tra cui quasi tutte le panchine in ghisa, i cestini in stile Liberty e alcuni antichi lampioni che erano posti lungo il capolinea degli autobus extraurbani; sono stati eliminati anche elementi di pregio degli anni Cinquanta, come le colonnine fluorescenti e le recinzioni a protezione delle aiuole. Nonostante l'importanza della piazza e il suo valore come testimonianza storica del periodo post-unitario, essa è oggi permanentemente usata come luogo di sosta di giostre e baracconi. Unico elemento positivo degli ultimi anni è stato invece il parziale restauro delle aiuole, operato in occasione della visita di [[papa Benedetto XVI]] del settembre 2011.
 
===Elementi dei primi anni del Novecento===
Nel 1913 la piazza venne arricchita di nuovi arredi, su progetto dell'ingegner [[Federico Federiconi]], che poi nel 1919 si occupò dell'ampliamento verso est<ref name="books.google.it"/>. In entrambi i casi, Federiconi tenne presente il progetto del 1911 di [[Guido Cirilli]], che riprese con poche varianti. In quell'occasione vennero aggiunte aiuole a prato e palme, in modo da formare uno spazio centrale a forma di stella ottagonale<ref name=Mariano>Fabio Mariano, ''Ancona: 1895 - 1945 ; la città e le immagini'', Ed. Canonici, 1987</ref>; sui quattro lati si aggiunse un secondo percorso perimetrale, che si aggiunse a quello ottocentesco, più esterno.
 
Nella scelta delle alberature operata nel 1913 si nota la tendenza all'esotismo<ref>Cfr. Francesca Mazzino, ''Per un atlante dei paesaggi italiani'' Alinea Editrice, 2003 (pag. 274). Consultabile su Google libri a [http://books.google.it/books?id=PVp7jjNP33wC&pg=PA274&lpg=PA274&dq=moda+di+mettere+palme+nei+giardini&source=bl&ots=kDzK8XHU3H&sig=9Qpj--lDWJXHTG1rcahvUT0Mee0&hl=it&sa=X&ei=mKFYVPWJDs_jaOHtgLgN&ved=0CCcQ6AEwAQ#v=onepage&q=moda%20di%20mettere%20palme%20nei%20giardini&f=false questa pagina]; Giorgio Roster, in ''Le palme coltivate o provate in piena aria nei Giardini d'Italia'' - (Estratto dal Bollettino della R. Società Toscana di Orticoltura — Anni 1913- 1914-1915) - Firenze, Tipografia di M. Ricci, 1915</ref> accentuatasi in Italia subito dopo la conclusione della [[Guerra italo-turca|guerra di Libia]]: [[Phoenix canariensis|palme delle Canarie]] e [[Trachycarpus fortunei|palme della Cina]] furono usate in gran numero e ciascuno dei quattro ingressi dell'area pedonale centrale venne incorniciato da grandi cespugli simmetrici di [[Chamaerops humilis|palme di San Pietro]]<ref name=Mariano/>. Queste tre specie di [[Palmae|palme]], pur diminuite di numero, caratterizzavano l'aspetto della piazza<ref>Autori vari, Guida rossa del TCI, volume ''Marche'' edizione 1979, Touring editore (pagina 114)</ref> sino al 2014, quando il Comune abbatté le 38 palme della Cina, suscitando proteste da parte delle associazioni ambientaliste<ref>La protesta delle associazioni ambientaliste e la risposta del Comune: vedi l'articolo del 10 dicembre 2014 tratto dal sito "Piazzaweb": [http://www.piazzaweb.it/p48_14/AN48.pdf Piazza Pulita a Piazza Cavour] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20151007040636/http://www.piazzaweb.it/p48_14/AN48.pdf |data=7 ottobre 2015 }}.</ref>.
 
===Elementi del periodo tra le due guerre mondiali===
[[File:Piazza Cavour (Ancona) - vialetto interno.JPG|miniatura|sinistra|Scorcio del vialetto interno prima degli abbattimenti di palme della Cina del 2014 (quelle a destra)]]
[[File:Ancona - Piazza Cavour - fontana dei primi Novecento.32 (1).jpeg|miniatura|Fontana in stile Novecento, del 1931]]
[[File:Ancona-Panchina vittoria.jpg|miniatura|sinistra|[[Bollettino della Vittoria]] su una storica panchina in ghisa della piazza (1920)]]
[[File:Ancona - piazza Cavour - lampioni anni Cinquanta.jpg|miniatura|La piazza nei primi anni Cinquanta, con le colonnine fluorescenti in graniglia e le recinzioni ad archetto]]
Pochi anni dopo la [[Prima guerra mondiale]], nel 1920<ref>Sito [https://www.cronacheancona.it www.cronacheancona.it], articolo ''[https://www.cronacheancona.it/2020/02/03/blitz-dei-carabinieri-al-mig-sequestrata-la-panchina-contesa-due-imprenditori-indagati/219286/ Bliz dei carabinieri al mig - sequestrata la panchina contesa tra due imprenditori]''</ref>, furono posizionati arredi [[Liberty]]: cestini e panchine in ghisa, alcune delle quali hanno sullo schienale un'iscrizione in cui è riportato il [[Bollettino della Vittoria]]<ref>Vedi la pagina dedicata all'ultima panchina con il Bollettino rimasta: [http://www.ancondorica.net/la-panchina-di-piazza-cavour-con-il.html Sito di Ancon dorica] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140110125235/http://www.ancondorica.net/la-panchina-di-piazza-cavour-con-il.html |data=10 gennaio 2014 }}</ref>.
 
Negli [[anni venti]] del [[Novecento]], su proposta dell'associazione "Accolta dei Trenta - Brigata Amici dell'Arte", la statua di Cavour fu contornata da un'aiuola ottagonale su progetto dell'architetto [[Eusebio Petetti]], che adottò per la vegetazione i criteri del [[giardino all'italiana]] e in particolare del [[barocchetto romano]], con bordi mistilinei di [[Buxus sempervirens|bosso]] circondanti fioriture annuali; altri bossi erano potati a sfera, alcuni variegati e altri verdi<ref>Donatella Biagi Maino, Matteo Cassani Simonetti e Alessandra Maltoni, (a cura di), ''Architettura tra le due guerre. La Casa del Mutilato di Ancona'', edizioni Edifir. ISBN 978-88-7970-977-4</ref><ref>Vedi la foto n° 1 nella seguente pagina: [http://ww1.comune.ancona.it/comune/urbanistica/concorso_idee/piazzaCavour.htm Sito del comune di Ancona] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140910215723/http://ww1.comune.ancona.it/comune/urbanistica/concorso_idee/piazzaCavour.htm |data=10 settembre 2014 }}</ref>; tra le specie che si alternavano nel corso dell'anno c'erano<ref name=disieno/>:
*[[Salvia splendens|salvia splendente]];
*[[Coleus scutellarioides|coleus]];
*[[iresine#Usi|iresine a foglie rosse]].
 
Sempre negli anni Venti, in occasione dell'ampliamento della piazza verso est, le nuove aiuole vennero alberate con le seguenti specie:
*[[Cedrus libani|cedri del Libano]], di cui è superstite un esemplare monumentale;
*[[Pinus halepensis|pini d'Aleppo]], ancora presenti;
*[[Cercis siliquastrum|alberi di Giuda]], ancora presenti;
*[[Acer campestre|aceri campestri]], oggi sostituiti da [[Acer negundo|aceri americani]];
*[[Laburnum anagyroides|maggiociondoli]], non più presenti;
*[[Thuja plicata|tuie giganti]], di cui rimane un solo esemplare;
*[[Laurus nobilis|allori]], oggi ridotti dalle potature al rango di grossi cespugli.
 
Nel 1931 fu realizzata la piccola fontana in [[Novecento (movimento artistico)|stile Novecento]] che adorna l'angolo sud-occidentale della piazza, la cui vasca poggia su quattro sfere di pietra; essa era originariamente alimentata dall'antico acquedotto di Santa Margherita<ref>Mario Panzini, ''Dizionario del vernacolo anconitano'', volume I, voce ''Caùre - Funtanela de piaza Caùre'', Sagraf editrice, 1996</ref>.
 
===Dopoguerra===
Nel [[Secondo dopoguerra in Italia#L'inizio del secondo dopoguerra per l'Italia|secondo dopoguerra]] gli arredi della piazza furono restaurati ed integrati: negli [[anni cinquanta]] furono inseriti elementi di pregio, allora visti come segno della città che risorgeva dopo le rovine della guerra: le colonnine fluorescenti ricoperte in graniglia per illuminare il vialetto perimetrale interno, le recinzioni ad archetto poste a protezione delle aiuole e [[Parterre (giardinaggio)|parterre]] multicolori di [[Canna indica|canna d'india]] in corrispondenza di ogni angolo<ref>Autori vari, ''Ancona che risorge'', a cura dell'Amministrazione Comunale, Ancona 1956.</ref>.
 
Nel 1951, fu posto nell'ampliamento novecentesco della piazza, nelle vicinanze del Palazzo del Popolo, il busto di [[Luigi Albertini]], figura di spicco del giornalismo italiano, scolpito da [[Vittorio Morelli]]<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/vittorio-morelli_(Dizionario-Biografico)/|titolo=Vittorio Morelli}}</ref>.
 
===Il periodo del degrado===
Un periodo d'incuria e di mancanza di manutenzione ha interessato la piazza durante gli anni novanta e si è protratto negli anni duemila; ciò ha portato man mano all'eliminazione di molti degli elementi originari di arredo storico della piazza, tra cui quasi tutte le panchine in ghisa, tutti i cestini in stile Liberty, alcuni antichi lampioni che erano posti lungo il capolinea degli autobus extraurbani; delle panchine con il bollettino della Vittoria era rimasto un unico esemplare. Erano state eliminate anche le testimonianze degli anni Cinquanta: i lampioni in graniglia e le recinzioni ad archetto. Contrasta con questo quadro il restauro dei quattro grandi lampioni liberty che illuminano l'area centrale<ref name=roulotte>A titolo esemplificativo si cita, tra i numerosi possibili, un [http://www.ilrestodelcarlino.it/ancona/cronaca/2013/06/26/910132-piazza-cavour-roulotte.shtml articolo del Resto del Carlino del 2013]</ref>.
 
Nonostante l'importanza della piazza e il suo valore come testimonianza storica, essa è rimasta per lunghi anni a cavallo tra XX e XXI secolo in forte degrado e permanentemente usata come luogo di sosta di giostre e baracconi, suscitando le proteste dei cittadini<ref name=roulotte/><ref>Sulle proteste suscitate dalla localizzazione delle giostre in piazza Cavour: [http://www.italianostra.org/?p=35769 Sito di Italia Nostra]</ref>. Unico elemento positivo di quegli anni fu invece il parziale ripristino della vegetazione delle aiuole, operato in occasione della visita di [[papa Benedetto XVI]] al XXV Congresso Eucaristico Nazionale, svoltosi in Ancona nel settembre [[2011]].<ref>Per l'occasione sono state messi a dimora 900 cespugli di rose rifiorenti, ricaricato il breccino, ridipinti i lampioni, riseminato il prato, come risulta dall'[http://www.cronacheanconetane.it/lo-stato-dei-lavori-ad-ancona-in-vista-del-congresso-eucaristico-pasquini-faremo-tutto-entro-i-termini/ articolo del 5 agosto 2011]</ref>
 
==Il restauro del 2016==
[[File:Ancona - Palazzo delle Marche - sede del consiglio regionale.JPG|miniatura|upright=1.5|Il Palazzo delle Marche, sede del consiglio regionale, visto dalla piazza da poco restaurata, nell'inverno del 2017]]
===Aspetti generali del progetto di restauro===
Il 22 luglio del [[2016]] è stata completata la nuova sistemazione della parte ottocentesca della piazza, che in parte è stata restaurata nel suo aspetto originario, in parte ha visto l'introduzione di novità, come la realizzazione nei quattro angoli interni di piazzole di sosta ombreggiate da aranci, l'installazione di una nuova illuminazione dei due vialetti perimetrali, l'introduzione di siepi di schermatura dal traffico esterno e la pavimentazione in pietra dei percorsi, originariamente ricoperti di ghiaino.
 
Sono stati ripristinati o restaurati alcuni elementi dell'arredo storico, come le panchine ottocentesche in marmo, quelle in ghisa degli anni venti del Novecento, le recinzioni ad archetto delle aiuole degli anni cinquanta. In particolare, le quattro superstiti panchine in ghisa del primo dopoguerra sono state restaurate e replicate in sessantasei esemplari (di cui quattro recanti il testo del [[Bollettino della Vittoria]]), solo di poco rialzate per motivi ergonomici<ref>Sito [https://service.neri.biz], pagina ''[https://service.neri.biz/it/progetti/ancona-piazza-cavour.aspx?idC=63132&LN=it-IT Ancona, Piazza Cavour]''.</ref>. Nuovi lampioni, che nella forma richiamano quelli originari ancora presenti nell'area centrale della piazza, sono stati collocati nel vialetto perimetrale interno. Non sono stati invece ripristinati altri elementi d'arredo storici: i cestini liberty e i lampioni originari nel lato orientale, nonostante ciò fosse stato richiesto da varie associazioni naturalistiche e culturali<ref name=associazioni/>.
 
===Critiche al progetto===
I lavori di sistemazione, iniziati nel 2014, furono inizialmente segnati da pesanti critiche da parte delle associazioni ambientaliste, che contestavano il progetto per la mancanza di rispetto nei confronti della vegetazione preesistente e per l'alterazione dell'aspetto storico<ref name=associazioni/>.
 
Per quanto riguarda il verde, fu criticato l'abbattimento di trentotto [[Trachycarpus fortunei|palme della Cina]] e di alcuni alberi secolari del filare perimetrale; suscitò polemiche anche la decisione di non rimpiazzare le tre [[Phoenix canariensis|palme delle Canarie]] mancanti e di ridurre il numero delle palme presenti nella piazza da 58 a 17; all'epoca, il [[punteruolo rosso]], insetto che attacca le palme e le porta rapidamente alla morte, non era ancora arrivato in Ancona<ref>Le prime infestazioni da punteruolo rosso si verificarono in città nel 2018, quattro anni dopo la richiesta di misure preventive da parte delle associazioni, non accettata dall'amministrazione comunale. Si veda: [https://www.ilrestodelcarlino.it/ www.ilrestodelcarlino.it], articolo ''[https://www.ilrestodelcarlino.it/ancona/cronaca/abbattimento-palme-malate-8b100757 Punteruolo rosso - Ancona, è iniziato l'abbattimento delle palme in piazza Cavour]'', 28 ottobre 2019.</ref> e le associazioni chiedevano l'adozione delle misure preventive già emanate in altre città e la sostituzione degli esemplari morti per altre cause<ref name=associazioni/><ref>[http://www.anconatoday.it/cronaca/ancona-legambiente-piazza-cavour-abbattimento-alberi.html Piazza Cavour: abbattimento piante, Mariani: "intervento estremamente preoccupante"]</ref>.
 
Per quanto riguarda poi il rispetto dell'aspetto storico della piazza, le associazioni criticavano anche la scelta di modificarne il disegno generale risalente al 1868 e al 1913, alterando pesantemente l'articolazione degli spazi, la forma delle aiuole e gli effetti prospettici, in contrasto con le norme di tutela della piazza vigenti<ref name=associazioni/>.
 
===Collaborazione tra associazioni e amministrazione===
[[File:Ancona - piazza Cavour - aiuola centrale (arch. Petetti) 2.jpg|miniatura|upright=1.42|L'aiuola centrale ottagonale, riportata nel 2016 al suo aspetto degli anni '20 - si nota anche la recinzione ad archetti degli anni '50, anch'essa ripristinata]]
A seguito di ripetuti incontri tra le associazioni e l'amministrazione comunale, dopo gli iniziali contrasti si è stabilita una serena collaborazione, che ha portato ad un accordo e all'adozione di varianti al progetto, in modo da renderlo più rispettoso delle testimonianze storiche<ref name=associazioni>
*Sito della sezione anconitana di [[Legambiente]], pagina ''[https://www.pungitopo.org/component/content/article/11-joomla-1-5/comunicati-stampa-recenti/63-riqualificazione-piazza-cavour.html?Itemid=101 Riqualificazione Piazza Cavour]'';
* quotidiano ''Ancona today'', articolo ''[https://www.anconatoday.it/politica/presentazione-ricerca-storica-piazza-cavour-pungitopo-legambiente.html Piazza Cavour, il Pungitopo: "Otto punte per una piazza, otto punti per la tutela"]'';
*sito del Comune di Ancona, pagine ''[https://www.comune.ancona.gov.it/ankonline/sopralluogo-a-piazza-cavour-in-vista-della-riapertura/ Sopralluogo a Piazza Cavour, in vista della riapertura] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20210826180448/https://www.comune.ancona.gov.it/ankonline/sopralluogo-a-piazza-cavour-in-vista-della-riapertura/ |data=26 agosto 2021 }}'';
*''[https://www.comune.ancona.gov.it/ankonline/piazza-cavour-lo-stato-dei-lavori-2/ Piazza Cavour, lo stato dei lavori] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20210905084131/https://www.comune.ancona.gov.it/ankonline/piazza-cavour-lo-stato-dei-lavori-2/ |data=5 settembre 2021 }}'';
*[https://www.comune.ancona.gov.it/ankonline/procede-a-pieno-regime-il-cantiere-di-piazza-cavour/ Procede a pieno regime il cantiere di Piazza Cavour] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20210905084130/https://www.comune.ancona.gov.it/ankonline/procede-a-pieno-regime-il-cantiere-di-piazza-cavour/ |data=5 settembre 2021 }}.</ref>. Grazie alla presentazione di una ricerca storica sulla piazza, effettuata da volontari di [[Legambiente]], le richieste di tutela delle associazioni furono supportate da documenti d'epoca. Tale ricerca mise in luce che l'aspetto attuale di Piazza Cavour è dovuto essenzialmente al progetto del 1911-191, opera del noto e apprezzato architetto [[Guido Cirilli]]; i risultati furono quindi presentati da Legambiente all'amministrazione comunale<ref>{{Cita web|url=https://www.anconatoday.it/politica/legambiente-comune-ricerca-storica-piazza-cavour.html|titolo=Nuova Piazza Cavour, Legambiente in Comune con una documentazione storica|citazione=una delegazione del circolo dorico di Legambiente è stata ricevuta in Comune dagli assessori Foresi e Urbinati, i quali hanno preso atto della corposa documentazione storica messa loro a disposizione dal Pungitopo, grazie alle ricerche effettuate da uno dei volontari, Giorgio Petetti [...] l'impianto complessivo risale a ben cento anni fa e, già solo in quanto tale, è da considerarsi oggetto di tutela paesaggistica}}</ref>, che finalmente accettò di stralciare le seguenti ipotesi di progetto, in quanto contrastanti con l'obbligo di tutela storica del luogo:
*circondare la statua di Cavour con alberi che l'avrebbero resa poco visibile, cosa che avrebbe negato l'idea fondamentale del progetto del 1868;
*aumentare le dimensioni delle aiole, modificarne il perimetro e rendere quadrata l'area centrale, alterandone la forma a stella ottagonale risalente al progetto del 1914;
*diminuire la larghezza degli accessi all'area centrale, cosa che avrebbe cancellato l'impressione di simmetria che il progetto del 1914 aveva raggiunto con studiate misure correttive, adottate per non far percepire l'irregolarità dell'area della piazza e la posizione non perfettamente centrale della statua di Cavour<ref>Nel progetto ottocentesco, la statua fungeva da fondale prospettico dell'asse del corso; per questo motivo non fu collocata perfettamente al centro della vasta piazza ma leggermente spostata verso ovest in modo da essere più visibile dal corso. Dalla piazza, però, questa mancanza di centralità non doveva essere percepita e per questo motivo furono adottate alcune soluzioni, come la forma dei quattro accessi all'area centrale, che potessero garantire una centralità ottica.</ref>;
*creare una barriera di alberelli sul lato interno delle aiole, cosa che avrebbe impedito di percepire la successione di quinte vegetali di altezza crescente, attuata con il progetto del 1914.
 
È stata inoltre accettata la proposta delle associazioni di ripristinare il disegno [[giardino all'italiana|all'italiana]] della vegetazione nell'aiuola ottagonale centrale, realizzato negli anni venti del Novecento. Tale sistemazione, dovuta all'architetto [[Eusebio Petetti]] che l'aveva ideata per conto dell'associazione artistica ''Accolta dei Trenta'', era andata perduta a causa dell'abbandono durante la Seconda guerra mondiale. L'amministrazione ha accettato anche di ripristinare le zone a [[canna d'India]] agli angoli delle aiole, che erano state realizzate negli anni Cinquanta.
 
Le seguenti sei richieste delle associazioni non sono state accolte.
{{doppia immagine|destra|Ancona - Piazza Cavour - particolare di un lampione.JPG|110|Ancona - Piazza Cavour - particolare di un lampione 2.JPG|197|Lampione a luce singola, rimosso nel 2016 e che le associazioni avevano chiesto di ripristinare in quanto arredo storico posto sotto tutela<ref name=tutela/><ref name=tutela2/>}}
* Il rispetto dell'antico disegno delle zone fiorite nelle aiuole angolari, sostituito con uno di concezione moderna.
* L'utilizzo, nei percorsi pavimentati, della pietra storicamente già presente nei marciapiedi della piazza, oltre che in quelli dell'espansione urbana ottocentesca, ossia la [[Pietra della Lessinia|pietra ammonitica dei Monti Lessini]]; il progetto, poi realizzato, prevedeva l'uso invece della [[pietra d'Istria]]. L'uso del marmo rosato dei Lessini era stato richiesto dalle associazioni anche perché identitario della città e perciò citato anche in letteratura: [[Vincenzo Cardarelli]], ne ''Il cielo sulle città'', ne ricorda l'uso nei marciapiedi di Ancona<ref>Vincenzo Cardarelli, ''Il cielo sulle città'', Mondadori, 1949 (p. 118)</ref>.
* La piantumazione di nuovi esemplari di palme, per sostituire quelli abbattuti nel corso della prima fase del progetto e quelli morti negli anni precedenti a causa di errate potature.
* L'adozione di misure volte ad impedire l'arrivo in città del [[punteruolo rosso]] delle palme, che allora era ancora assente e che in seguito ha decimato le palme presenti nei giardini storici della città, comprese quelle della piazza, presenti sin dal 1914<ref>[https://www.cronacheancona.it/ www.cronacheancona.it],''[https://www.cronacheancona.it/2019/03/04/palme-sotto-attacco-del-punteruolo-rosso-pressing-sul-comune-da-legambiente-che-scrive-alla-soprintendenza/152257/ Attacco del punteruolo rosso - pressing da Legambiente che scrive alla soprintendenza]'', 4 marzo 2019.</ref>.
* Il rispetto dei lampioni storici situati nel viale che separa la parte ottocentesca dalla parte novecentesca, che il comune ha fatto rimuovere, in contrasto con quanto previsto nelle norme di tutela della piazza.
* Il ripristino dei cestini portarifiuti in stile Liberty, che anziché essere restaturati secondo le norme vigenti, erano stati rimossi qualche anno prima dell'inizio dei lavori<ref name=tutela/><ref name=tutela2/>.
 
La rimozione, in contrasto con le norme di tutela<ref name=tutela/><ref name=tutela2/>, dell'ultimo lampione storico del viale che separa la parte ottocentesca dalla parte novecentesca ha dato origine ad un esposto alla Procura della Repubblica e ad un appello firmato da cittadini attenti al rispetto delle testimonianze storiche, rimasto inascoltato. Le indagini compiute in seguito all'esposto hanno rivelato che il lampione è stato ceduto ad una fonderia<ref>[https://www.ilrestodelcarlino.it/ www.ilrestodelcarlino.it], articolo del 1º dicembre 2021: ''[https://www.ilrestodelcarlino.it/ancona/cronaca/il-lampione-di-piazza-cavour-non-si-trova-piu-343471af Il lampione di piazza Cavour non si trova più]''; [https://www.cronacheancona.it/ www.cronacheancona.it], articolo di Giampaolo Milzi del 31 ottobre 2021: ''[https://www.cronacheancona.it/2021/10/31/il-giallo-del-lampione-in-stile-liberty-scomparso-da-piazza-cavour/331355/ Il giallo del lampione scomparso da piazza Cavour]''.</ref>.
 
Perfetto accordo tra associazioni e comune c'è stato per l'adozione di misure tutto ciò che potesse favorire la fruizione da parte dei disabili, tra cui l'introduzione di percorsi per non vedenti<ref>[http://www.anconatoday.it/cronaca/ancona-piazza-cavour-riapertura-luglio-2016.html Piazza Cavour riaprirà il 22 luglio.]</ref>.
 
==Note==
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== Voci correlate ==
* [[Storia di Ancona#Ancona piazzaforte del regno|Ancona Piazzaforte del Regno d'Italia]]
* [[Centro storico di Ancona]]
* [[Piazza del Plebiscito (Ancona)]]
* [[Piazza Roma (Ancona)]]
* [[Piazza della Repubblica (Ancona)]]
 
== Altri progetti ==
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