Schema (matematica): differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
template citazione; fix parametro isbn; spostato template lingua all'interno di template cita |
Funzionalità collegamenti suggeriti: 3 collegamenti inseriti. |
||
| (12 versioni intermedie di 10 utenti non mostrate) | |||
Riga 2:
== Storia e motivazioni ==
I
Negli [[Anni 1930|anni trenta]] [[Wolfgang Krull]] cambiò la situazione e prese un passo decisivo: si prenda ''qualsiasi'' anello commutativo, si consideri l'insieme dei suoi ideali primi e lo si trasformi in uno [[spazio topologico]] introducendo la [[topologia di Zariski]] e si studi la geometria algebrica con questi oggetti piuttosto generici. Altri non capirono il senso del ragionamento di Krull ed egli lo abbandonò.
Riga 12:
Negli [[Anni 1950|anni cinquanta]] [[Jean-Pierre Serre]], [[Claude Chevalley]] e [[Masayoshi Nagata]], motivati dalla [[congettura di Weil]] che lega la [[teoria dei numeri]] e la [[geometria algebrica]], seguirono un approccio simile usando ideali primi come punti. Secondo [[Pierre Cartier]] la parola ''schema'' fu usata la prima volta nel Seminario Chevalley del [[1956]], nel quale Chevalley seguiva le idee di Zariski e fu Martineau che propose a Serre di spostarsi sullo [[spettro di un anello]].
Poi [[Alexander Grothendieck]] diede la definizione decisiva. Egli definisce lo [[spettro di un anello]] commutativo come insieme degli ideali primi con la topologia di Zariski, ma lo arricchisce di un [[fascio (teoria delle categorie)|fascio]] di anelli: ad ogni
Cfr. anche l'articolo [[spettro di un anello]] per una motivazione del fatto che "i punti sono gli ideali primi".
Riga 18:
La generalità del concetto di schema fu inizialmente criticata: certi schemi sono ben lontani dall'avere un'interpretazione geometrica. Grothendieck e [[Jean Dieudonné]] studiarono la [[Teoria delle categorie|categoria]] di tutti gli schemi e [[Pierre Deligne]] studente di Grothendieck scrisse più tardi che gli schemi bizzarri rendono la categoria più bella.
L'evoluzione del concetto di schema non fu la fine della strada; ma le successive
== Definizioni ==
Riga 25:
(NB: Vi è stato un cambiamento di assiomi; nei primi anni questo si chiamava ''preschema'' e lo schema richiedeva un assioma di separazione)
Schemi isomorfi a Spec(''A'') con ''A'' anello commutativo, si chiamano '''schemi affini'''. Si può pensare allo schema come coperto da "mappe coordinate" di schemi affini, cioè come un "oggetto geometrico" che è "localmente" (per la topogia di Zariski) uno schema affine.
==
Gli schemi formano una categoria se si prende come morfismi i morfismi di [[spazio localmente anellato|spazi localmente anellati]].
I morfismi da uno schema in uno schema affine sono completamente spiegabili grazie alla seguente [[funtore
:<math>\operatorname{Hom}_{\rm Schemi}(X, \operatorname{Spec}(A)) \simeq \operatorname{Hom}_{\rm Anelli}(A, O_X(X))</math>
Poiché '''[[numero intero|Z]]''' è un [[oggetto iniziale]] nella categoria degli anelli, la categoria degli schemi ha Spec('''Z''') come [[oggetto finale]].
La categoria degli schemi ha [[prodotto (teoria delle categorie)|prodotti]] finiti, ma bisogna essere attenti: lo spazio topologico sottostante il prodotto di schemi (''X'',''O''<sub>''X''</sub>) e (''Y'',''O''<sub>''Y''</sub>) non è in generale il [[prodotto topologico]] degli spazi sottostanti. Prendiamo Spec('''Z'''[''X'',''Y'']) per esempio. '''Z'''[''X'',''Y''] è il [[coprodotto]] nella categoria degli anelli commutativi di '''Z'''[''X''] e '''Z'''[''Y''], dunque Spec('''Z'''[''X'',''Y'']) è il prodotto di Spec('''Z'''[''X'']) e Spec('''Z'''[''Y'']) nella categoria degli [[schema affine|schemi affini]] (e l'inclusione nella categoria degli schemi rispetta il prodotto). Ma tutti gli insiemi chiusi propri di Spec('''Z'''[''X'']) sono finiti, mentre Spec('''Z'''[''X'',''Y'']) ha molti insiemi chiusi V generati da un [[polinomio irriducibile]] P(''X'', ''Y'') di grado superiore a uno: questi non derivano in alcun modo dai due fattori (l'insieme degli ideali primi non è nemmeno il [[prodotto cartesiano]]).
== Tipi di schemi ==
Riga 41:
* Uno schema è '''localmente noetheriano''' se è ricoperto da spettri di [[Anello noetheriano|anelli noetheriani]]; equivalentemente, se tutti i suoi aperti affini lo sono.
* Uno schema si dice '''noetheriano''' se è localmente noetheriano e [[
La maggior parte degli schemi che si incontrano nella pratica sono almeno localmente noetheriani.
Riga 54:
== ''O''<sub>''X''</sub> moduli ==
Come lo studio degli ''A''-[[modulo (matematica)|moduli]] è importante per lo studio dell'anello ''A'', così lo studio degli ''O<sub>X</sub>''-moduli è importante per nello studio di uno schema ''X'' con fascio strutturale ''O<sub>X</sub>'' (
== Bibliografia ==
* {{cita libro| nome = Joe | cognome = Harris | titolo = The Geometry of Schemes | anno = 1998 | editore = Springer-Verlag | isbn = 0-387-98637-5 | lingua = en }}
* {{cita libro| nome = David | cognome = Mumford | titolo = The Red Book of Varieties and Schemes: Includes the Michigan Lectures (1974) on Curves and Their Jacobians | url = https://archive.org/details/redbookofvarieti0002mumf | anno = 1999 | editore = Springer-Verlag | edizione = 2nd ed. | isbn = 3-540-63293-X | lingua = en }}
== Altri progetti ==
{{interprogetto|
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|matematica}}
| |||