L'arte della sculacciata: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
template citazione; elimino parametri vuoti |
|||
(4 versioni intermedie di 4 utenti non mostrate) | |||
Riga 3:
|titoloorig = L'art de la fessée
|titoloalfa = Arte della sculacciata, L'
|annoorig = 1988
|genere = romanzo
|sottogenere = [[erotico]]
|lingua = fr
|ambientazione = treno Parigi - Venezia
|protagonista = Donato Casanova
Riga 15 ⟶ 13:
'''''L'arte della sculacciata''''' è un romanzo uscito in [[Francia]] nel [[1988]] col titolo "''L'art de la fessée''" e poi tradotto in molti paesi (in [[Italia]] nel [[1989]] per l'editore Glénat Italia). L'autore è lo scrittore [[Jean-Pierre Enard]], ma la notorietà del libro si deve alle illustrazioni di [[Milo Manara]].
== Trama ==
La vicenda di questo breve racconto si svolge sul treno [[Parigi]] - [[Venezia]]; Eva Lindt (una giovane donna molto attraente, un personaggio televisivo, conduttrice di ''[[talk-show]]'' su argomenti "piccanti") racconta in prima persona l'incontro con Donato Casanova che si siede nel suo stesso scompartimento (non casualmente, come sapremo alla fine). L'uomo ha con sé un taccuino e mentre lui finge di dormire, la donna, incuriosita, lo prende e comincia a leggere. "L'arte della sculacciata" è il titolo scritto nella prima pagina; Eva scorre avidamente le pagine, legge e resta affascinata dalle descrizioni delle sculacciate contenute in quella sorta di diario e dai disegni che accompagnano il racconto. Fra i due nasce un gioco di [[seduzione]] che prosegue fra una fermata e l'altra, mentre la donna resta sempre più coinvolta nella appassionata lettura. La scontata conclusione è una memorabile [[sculacciata]], con la partecipazione anche di un'amica di Donato (e sua complice in questo "trabocchetto" ai danni di Eva) che viaggia nello stesso treno. All'arrivo a [[Venezia]] una piccola folla è radunata nel corridoio del treno, compresi due [[paparazzi]] che mitragliano la Lindt nuda nello scompartimento.
Riga 21 ⟶ 20:
Il racconto, senza troppe pretese narrative e stilistiche, è un vero e proprio [[elogio]] della [[sculacciata]] che viene elevata al rango di [[atto sessuale]]. Viene descritto, con dovizia di particolari, il piacere di infliggere sculacciate, ma anche quello di riceverle; l"''arte''" della sculacciata è quindi una medaglia con una faccia attiva ed una passiva. L'autore individua vari "tipi" di natiche femminili attribuendo ad ognuno una personalità; descrive tutte le fasi della sculacciata così come un musicista potrebbe descrivere il contatto con lo strumento da suonare. Le sculacciate di questo libro non sono punitive o sadiche ma un piacere per entrambi i partecipanti al gioco.
Gli splendidi disegni a colori di [[Milo Manara|Manara]] dovrebbero essere al servizio del racconto, ma forse è vero il contrario. Alcune illustrazioni sarebbero quelle che si trovano sul taccuino di Casanova, altre servono a descrivere quello che accade sul treno. Il disegnatore veronese è famoso per le sue "''donnine''" ed in questo libro è al meglio di
Il libro viene costantemente ristampato ed è tuttora facilmente reperibile.
Esiste anche una edizione limitata a 99 copie, firmate da Manara, pubblicata dagli Editori del Grifo, che ha la forma e l'aspetto del libriccino di Casanova presente nel racconto.
Riga 36 ⟶ 35:
== Voci correlate ==
* [[Spanking]]
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Portale|erotismo|Letteratura}}
[[Categoria:Romanzi erotici|Arte della sculacciata]]
[[Categoria:Romanzi di autori francesi|Arte della sculacciata]]
[[Categoria:Milo Manara]]
[[Categoria:Letteratura BDSM]]
|