Clelia: differenze tra le versioni

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{{Notanota disambigua|descrizione=altriil significatinome di Cleliaproprio|titolo=[[Clelia (nome)]]}}
[[File:Cloelia.png|thumb|Clelia nel ''[[Promptuarii Iconum Insigniorum]]'']]
'''Clelia''' (in [[lingua latina{{latino|latino]]:''Cloelia''}}) è una figuramitica eroina della [[mitologia romana]], presa in ostaggio da [[Porsenna]].
 
== Il racconto ==
'''Clelia''' (in [[lingua latina|latino]]:''Cloelia'') è una figura della [[mitologia romana]], presa in ostaggio da [[Porsenna]].
Nata in una nobile famiglia romana, Clelia fu consegnata in ostaggio a [[Porsenna]], [[lucumone]] [[etruschi|etrusco]] di [[Chiusi]], alleato dei [[Tarquini]] assieme ad altre nobili fanciulle, nel [[507 a.C.]] nel corso dell'[[assedio di Roma (Porsenna)|assedio di Roma]]. La ragazza però decise di fuggire dal campo etrusco: dato che gli etruschi avevano portato i cavalli al fiume, si mischiò ad essi e attraversò il [[Tevere]] a nuoto sotto la pioggia di frecce etrusche, per raggiungere [[Roma antica|Roma]]. Porsenna pretese la sua restituzione e fu accontentato, ma, ammirandone il coraggio, la liberò inviolata, le donò un cavallo e le permise di scegliere altri ostaggi da liberare.
 
Della sua figura leggendaria ne esistono due versioni.
Porsenna, [[etruschi|etrusco]] [[lucumone]] di [[Chiusi (SI)|Chiusi]], era alleato dei [[Tarquini]] e la catturò nel [[507 a.C.]].<br/>
*'''Prima versione''':
Ma la ragazza fuggì dal campo etrusco, attraversò il [[Tevere]] a nuoto e raggiunse [[Roma]].
Clelia, con altre nove ragazze, fu consegnata a [[Porsenna]] dai Romani come pegno per un patto di pace tra loro e gli Etruschi. Clelia incoraggiò le compagne a fuggire dall'accampamento etrusco attraversando il Tevere a nuoto, mischiate ai cavalli degli Etruschi. Così facendo, Clelia rimase sulle sponde del fiume per sorvegliare le ragazze in fuga. Una sentinella di [[Porsenna]] (o lui in persona) trovò la ragazza e la consegnò a [[Porsenna]] che la liberò estasiato dal suo coraggio.
Porsenna pretese la sua restituzione e fu accontentato, ma, ammirando il suo coraggio, la liberò insieme ad alcuni suoi compagni.
Della sua figura leggendaria ne esistono due versioni.
 
*'''PrimaSeconda versione''': (Riportata da [[Tito Livio]] ed [[Aurelio Vittore]])
Clelia con altre nove ragazze fu consegnata a [[Porsenna]] daida Romanisola per un pattopegno di pace tra(o diassieme loroad ealtri gligiovani, Etruschisecondo [[Livio]]). CleliaEra incoraggiòuna leragazza compagneribelle ae cercò quindi un espediente per scappare dall'accampamento etrusco. Si ingegnò e trovò il modo: attraversandoattraversare il [[Tevere]] a nuoto. CosìArrivata facendoa Roma, Clelia[[Porsenna]] rimasevenne sullea spondesapere delche fiumeera perfuggita sorvegliaree lene ragazzepretese chela stavano scappandorestituzione.<ref Unaname="LivioII,13">Livio, sentinellaII, di13.</ref> PorsennaFu (ocosì luiche ini persona)Romani trovòriconsegnarono la ragazza, eche lail consegnòre aetrusco Porsennanon solo protesse, ma onorò, permettendole di scegliere gli altri ostaggi da liberare e che laClelia liberòindicò estasiatoin dalalcuni suodei coraggiopiù giovani.
 
[[File:Clélie passant le Tibre (Rubens).JPG|thumb|Clelia attraversa il Tevere, dipinto di [[Peter Paul Rubens|Rubens]] al [[Louvre]] di Parigi]]
'''Seconda versione''':(Riportata da Tito livio ed Aurelio Vittore)
Una volta conclusa la pace, i Romani immortalarono il gesto di estremo coraggio della ragazza con una [[statua equestre]] in cima alla [[Via Sacra]], un luogo molto frequentato.<ref name="LivioII,13"/> La statua esisteva ancora in epoca classica e [[Seneca]] dice che mancò solo a Clelia di essere annoverata tra gli uomini, visto l'altissimo onore con cui era stata premiata: la sua statua era quasi un muto rimprovero ai giovani che si facevano trasportare in comode lettighe in città.
Clelia fu consegnata a Porsenna da sola per pegno di pace (od assieme ad altri giovani secondo Livio).
 
Era una ragazza ribelle e cercò quindi un espediente per scappare dall'accampamento etrusco. Si ingegnò e trovò il modo: attraversare il Tevere a nuoto. Arrivata a Roma, Porsenna venì a sapere che era scappata e pretese la sua restituzione; i Romani la restituirono e Porsenna la liberò poi sorpreso di cotanto coraggio.
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
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* Pseudo [[Sesto Aurelio Vittore|Aurelio Vittore]] ''De viris illustribus urbis Romae'' 13,1
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
[[Categoria:Personaggi della mitologia romana]]
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* [https://www.treccani.it/enciclopedia/clelia_%28Enciclopedia-Italiana%29/ Clelia sull'Enciclopedia Treccani]
 
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