Giuseppe Arcimboldo: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Ripeus (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Annullata la modifica 144986602 di 151.43.79.211 (discussione)
Etichette: Annulla Modifica da mobile Modifica da web per mobile Modifica da mobile avanzata
 
(256 versioni intermedie di oltre 100 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{nota disambigua|l'album di [[Ricky Gianco]]|Arcimboldo (album)|Arcimboldo}}
 
{{Bio
|Nome = Giuseppe
|Cognome = Arcimboldo
|PostCognomePostCognomeVirgola = o '''Arcimboldi''', come è nominato in diversi documenti d'archivio
|Sesso = M
|LuogoNascita = Milano
|GiornoMeseNascita = 5 aprile
|AnnoNascita = 15261527
|LuogoMorte = Milano
|GiornoMeseMorte = 11 luglio
Riga 14:
|Attività = pittore
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = del [[Manierismo|periodo manierista]], noto soprattutto per le sue grottesche ''"Testeteste Compostecomposte"'', ritratti burleschi eseguiti combinando tra loro, in una sorta di ''[[Trompetrompe-l'œil]]'', oggetti o elementi dello stesso genere (prodotti ortofrutticoli, pesci, uccelli, libri, ecc.) collegati metaforicamente al soggetto rappresentato, in modo da desublimare il ritratto stesso
|Categorie=no
sublimare il ritratto stesso
|PostNazionalità = , noto soprattutto per le sue grottesche ''"Teste Composte"'', ritratti burleschi eseguiti combinando tra loro, in una sorta di ''[[Trompe-l'œil]]'', oggetti o elementi dello stesso genere (prodotti ortofrutticoli, pesci, uccelli, libri, ecc) collegati metaforicamente al soggetto rappresentato, in modo da desublimare il ritratto stesso
|Immagine = Giuseppe_Arcimboldo.jpg
|Didascalia = ''Autoritratto'', [[Národní galerie]] di [[Praga]].
}}
[[File:Arcimboldovertemnus.jpeg|thumb|''[[Rodolfo II d'Asburgo|L'imperatore Rodolfo II]] in veste di [[Vertumno]]'' (1591), [[Skoklosters slott]] di [[Stoccolma]].]]
{{doppia immagine|right|Arcimboldo Vegetables.jpg|200|Arcimboldo Vegetables upsidedown.jpg|200|''L'ortolano'' o ''Ortaggi in una ciotola'' (Natura morta reversibile), olio su tavola, [[Museo Civico "Ala Ponzone"]] di [[Cremona]].|Il medesimo dipinto girato di 180º.}}
[[File:Duomo di monza, affreschi di giuseppe arcimboldo 02.JPG|thumb|Giuseppe Arcimboldo e [[Giuseppe Meda]], ''L'albero di Jesse'', [[Duomo di Monza]]]]
[[File:Giuseppe Arcimboldo Fire Kunsthistorisches Museum.jpg|thumb|''Il fuoco'', (1566), [[Kunsthistorisches Museum]] di [[Vienna]]]]
 
== Biografia ==
[[File:ArcimboldovertemnusVertumnus årstidernas gud målad av Giuseppe Arcimboldo 1591 - Skoklosters slott - 91503.jpegtiff|thumb|''[[Rodolfo II d'Asburgo|L'imperatore Rodolfo II]] in veste di [[Vertumno]]'' (1591), [[Skoklosterscastello slottdi Skokloster]] di, [[StoccolmaHåbo]]., Svezia]]
Giuseppe Arcimboldo nacque a [[Milano]] nel [[1526]], figlio di Biagio, pittore accreditato presso la [[Veneranda fabbrica del Duomo di Milano|Veneranda Fabbrica]] del [[Duomo di Milano|Duomo]] e discendente da un ramo cadetto di [[Famiglia Arcimboldi|un'aristocratica famiglia milanese]].
{{doppia immagine|right|Arcimboldo Vegetables.jpg|200|Arcimboldo Vegetables upsidedown.jpg|200|''[[L'ortolano (Arcimboldo)|L'ortolano]]'' o ''Ortaggi in una ciotola'' (Natura morta reversibile), olio su tavola, [[Museo Civicocivico "Ala Ponzone"]] di [[Cremona]].|Il medesimo dipinto giratoruotato di 180º.}}
Presso la bottega paterna Giuseppe iniziò la sua attività artistica verso il [[1549]], anno in cui lo sappiamo impegnato nel disegno di cartoni che dovevano servire per la costruzione delle [[Vetrate del duomo di Milano]]. Tale impegno continuò negli anni successivi: gli vengono infatti attribuiti con sufficiente certezza i cartoni preparatori delle storie di [[Santa Caterina di Alessandria]], realizzate nel [[1556]] da un maestro vetraio tedesco, [[Corrado Mochis]] da Colonia.
[[File:Monza Duomo di monza,San affreschiGiovanni diBattista Innen giuseppeQuerschiff arcimboldoSüd 022.JPGjpg|thumb|Giuseppe Arcimboldo e [[Giuseppe Meda]], ''L'albero di Jesse'', [[Duomo di Monza]]]]
Nel [[1556]] lavorò nel [[Duomo di Monza]], con un monumentale affresco nel transetto settentrionale, rappresentante l'''Albero di [[Iesse|Jesse]]'', condotto in collaborazione con [[Giuseppe Meda]]. Nel [[1558]] fu impegnato nella realizzazione di un cartone per un arazzo nel [[Duomo di Como]].
[[File:Giuseppe Arcimboldo Fire Kunsthistorisches Museum.jpg|thumb|''Il fuoco'', (1566), [[Kunsthistorisches Museum]] di [[Vienna]]]]
Giuseppe Arcimboldo nacque a [[Milano]] il 5 aprile [[1527]], figlio di Biagio Arcimboldo de Candia, pittore accreditato presso la [[Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano]] e discendente da un ramo cadetto di [[Arcimboldi (famiglia)|un'aristocratica famiglia milanese]], [[Conte|conti]] [[Feudatario|feudatari]] di [[Arcisate]], gli [[Arcimboldi (famiglia)|Arcimboldi]]. Presso la bottega paterna Giuseppe iniziò la sua attività artistica verso il [[1549]], anno in cui lo sappiamo impegnato nel disegno di cartoni che dovevano servire per la costruzione delle [[Vetrate del duomoDuomo di Milano]]. Tale impegno continuò negli anni successivi: gli vengono infatti attribuiti con sufficiente certezza i cartoni preparatori delle storie di [[Santa Caterina di Alessandria]], realizzate nel [[1556]] da un maestromastro vetraio tedesco, [[Corrado Mochis]] dadi [[Colonia. (Germania)|Colonia]].
 
PocoNel altro[[1556]] lavorò nel [[duomo di Monza]], con un monumentale affresco nel transetto, rappresentante l{{'}}''[[Albero di Jesse (Arcimboldo e Meda)|Albero di Iesse]]'', realizzato in collaborazione con [[Giuseppe Meda]]. Nel [[1558]] fu impegnato nell'esecuzione di un cartone per un arazzo nella [[Duomo di Como|cattedrale di Como]], e nella realizzazione del Gonfalone di Milano, eseguito a ricamo e tempera<ref>{{Cita web|url=https://artidecorative.milanocastello.it/it/content/il-gonfalone-di-milano|titolo=Il Gonfalone di Milano}}</ref>. Poche notizie tuttavia, si saconoscono sulla restante attività artistica di Arcimboldo nel primo periodo milanese. Si deve tuttavia pensare che essa sia stata piuttosto intensa e neppure limitata al solo campo della pittura, visto che lo storico [[Paolo Morigia]], amico di Giuseppe, parla di lui come di «... pittore raro, e in molte altre virtù studioso, e eccellente; e dopo l'aver dato saggio di lui, e del suo valore, così nella pittura come in diverse bizzarrie, non solo nella patria, ma ancor fuori, acquistasse gran lode...».
di «...pittore raro, e in molte altre virtù studioso, e eccellente; e dopo l'aver dato saggio di lui, e del suo valore, così nella pittura come in diverse bizzarrie, non solo nella patria, ma ancor fuori, acquistasse gran lode...».
 
La formazione milanese dell'Arcimboldo lo vide dunque interessarsi a "diverse bizzarrie", e c'è da scommettere chesicuramente tra queste abbianoavranno avuto un posto di rilievo le caricature fisiognomiche rese celebri – come testimonia [[Giovanni Paolo Lomazzo]] – dal soggiorno milanese di [[Leonardo da Vinci|Leonardo]]. Il passo del Morigia, prima citato, continua narrando quello che fu l'episodio decisivo della vita e della carriera di Arcimboldo: la sua partenza, nel [[1562]], alla volta di [[Vienna]], invitato a corte dal principe (e futuro imperatore) [[Massimiliano II d'Asburgo]]. Nella capitale austriaca Giuseppe «... fu molto benvoluto e accarezzato da Massimiliano, et raccolto con grande umanità, et con honorato stipendio...». Nonostante la fama internazionale presto raggiunta, il catalogo delle opere di Arcimboldo a noi pervenuto è piuttosto scarno; esso si incentra in larga misura sulle famose "Teste Composte", fisionomie grottesche ottenute attraverso bizzarre combinazioni di una straordinaria varietà di forme viventi o di cose.
 
Le sue opere più celebri sono in effetti le otto tavole di contenute dimensioni (66 x 50 cm) raffiguranti, in forma di ritratto [[allegorico]], [[Le stagioni (Arcimboldo)|le quattro stagioni]] (''Primavera'', ''Estate'', ''Autunno'' e ''Inverno'') e i quattro elementi della [[cosmologia (filosofia)|cosmologia]] aristotelica (''Aria'', ''Fuoco'', ''Terra'', ''Acqua''). Le otto [[Allegoria|allegorie]] – in ognuna delle quali si ammira la cura lenticolare dei particolari di evidente ascendenza nordica e la varietà cromatica della sua brillante tavolozza – furono pensate per fronteggiarsi a coppie sulle pareti della residenza imperiale, ogni stagione rivolta ad un elemento, secondo quelle corrispondenze tra [[microcosmo]] e [[macrocosmo]] care alla [[Aristotelismo|filosofia aristotelicadi Aristotele]]. Ad esempio [[Rodolfo II d'Asburgo]] è rappresentato nelle vesti del dio romano [[Vertumno]], dio delle mutazioni stagionali. Il quadro simboleggia il ruolo dell'imperatore come sintesi del creato ed emblema dell'uomo microcosmo.<ref>''Simboli e allegorie'', Dizionari dell'arte, ed. Electa, 2003, pag. 107.</ref>
Il passo del Morigia, dianzi citato, continua narrando quello che fu l'episodio decisivo della vita e della carriera di Arcimboldo: la sua partenza, nel [[1562]], alla volta di [[Vienna]], invitato a corte dal principe (e futuro imperatore) [[Massimiliano II d'Asburgo]].
 
Copie e varianti delle ammiratissime ''Quattro Stagioni'' vennero donate a nobili e regnanti europei come parte della diplomazia di Massimiliano II: una copia della ''Primavera'' appartenne ai [[Asburgo di Spagna|regnanti di Spagna]]. Arcimboldo non fu solo pittore di corte: alla sua cultura umanistica ed alla sua creatività l'imperatore si affidò anche per l'organizzazione delle mascherate, dei giochi e cortei fantastici che allietavano la vita cortigiana. Memorabili furono, sotto questo profilo, le nozze dell'arciduca [[Carlo II d'Austria]] con [[Maria Anna di Wittelsbach]], nelle quali Arcimboldo ebbe un ruolo di grande inventore e regista dei fasti nuziali. Sono 148 i disegni (raccolti nel cosiddetto ''Carnet di Rodolfo II'' conservato presso il [[Gabinetto Disegni e Stampe]] della [[Galleria degli Uffizi]] a [[Firenze]]) che testimoniano il solido impegno di Giuseppe come coreografo degli eventi ludici alla corte viennese. Essi rappresentano costumi fantastici per le dame ed i cavalieri, slitte con cigni o con sirene, le sfilate in corteo, bizzarre acconciature femminili ed altro ancora.
Nella capitale austriaca Giuseppe «...fu molto benvoluto e accarezzato da Massimiliano, et raccolto con grande umanità, et con honorato stipendio...»
 
Alla morte di Massimiliano, Arcimboldo passò al servizio del successore [[Rodolfo II d'Asburgo|Rodolfo II]] e incontrò subito la stima del nuovo imperatore, stanti i suoi noti interessi per gli studi [[Alchimia|alchemici]] e per tutto ciò che appariva [[Esoterismo|esoterico]] e "maraviglioso" nel campo dell'arte, delle scienze e delle cose naturali. Giuseppe risiedette a [[Praga]], quando Rodolfo vi stabilì la capitale dell'impero e nella "città magica" agì anche come consigliere per le molteplici acquisizioni che andarono via via ad arricchire la strepitosa ''Kunst und [[Wunderkammer]]'' di Rodolfo. Per i lunghi anni di servizio prestati alla corte imperiale, oltre alla fama artistica ed al benessere economico, Arcimboldo beneficiò di speciali onorificenze fino ad essere nominato da Rodolfo [[Conte Palatino]]. Con la promessa di rimanere al servizio dell'imperatore, Giuseppe ottenne il permesso di tornare, nel [[1587]], nella sua Milano.
Nonostante la fama internazionale presto raggiunta, il catalogo delle opere di Arcimboldo a noi pervenuto è piuttosto scarno; esso si incentra in larga misura sulle famose "Teste Composte" fisionomie grottesche ottenute attraverso bizzarre combinazioni di una straordinaria varietà di forme viventi o di cose.
 
Gli anni del secondo periodo milanese furono ancora ricchi di impegno e di successi: a tale periodo risalgono i dipinti della ''Ninfa Flora'' e di ''Rodolfo II in veste di Vertunno'', celebrate anch'esse – come le precedenti ''Teste Composte'' - da poeti e scrittori di corte. Giuseppe Arcimboldo morì a Milano l'11 luglio [[1593]]. La causa della morte, riportata nella documentazione conservata presso l'[[Archivio di Stato di Milano]] è da attribuire a complicanze derivanti da ritenzione urinaria acuta e calcolosi renale. Con ogni probabilità fu tumulato nella cripta di famiglia del [[duomo di Milano|duomo]]. Molti pittori tentarono di imitare le sue invenzioni fantastiche creando non pochi problemi nell'esatta identificazione del suo catalogo.
Le sue opere più celebri sono in effetti le otto tavole di contenute dimensioni (66 x 50 cm) raffiguranti, in forma di ritratto allegorico, [[Le stagioni (Arcimboldo)|le quattro stagioni]] (''Primavera'', ''Estate'', ''Autunno'' e ''Inverno'') e i quattro elementi della cosmologia aristotelica (''Aria'', ''Fuoco'', ''Terra'', ''Acqua''). Le otto [[Allegoria|allegorie]] – in ognuna delle quali si ammira la cura lenticolare dei particolari di evidente ascendenza nordica e la varietà cromatica della sua brillante tavolozza – furono pensate per fronteggiarsi a coppie sulle pareti della residenza imperiale, ogni stagione rivolta ad un elemento, secondo quelle corrispondenze tra [[microcosmo]] e [[macrocosmo]] care alla [[Aristotelismo|filosofia aristotelica]]. Ad esempio [[Rodolfo II d'Asburgo]] è rappresentato nelle vesti del dio romano [[Vertumno]], dio delle mutazioni stagionali. Il quadro simboleggia il ruolo dell'imperatore come sintesi del creato ed emblema dell'uomo microcosmo.<ref>''Simboli e allegorie'', Dizionari dell'arte, ed. Electa, 2003, pag. 107.</ref>
 
Copie e varianti delle ammiratissime ''Quattro Stagioni'' vennero donate a nobili e regnanti europei come parte della diplomazia di Massimiliano II: una copia della Primavera appartenne ai [[Asburgo|regnanti di Spagna]].
 
Arcimboldo non fu solo pittore di corte: alla sua cultura umanistica ed alla sua creatività l'imperatore si affidò anche per le mascherate, i giochi ed i cortei fantastici che allietavano la vita di corte. Memorabili furono, sotto questo profilo, le nozze dell'arciduca [[Carlo II d'Austria]] con [[Maria Anna di Wittelsbach]], nelle quali Arcimboldo ebbe un ruolo di grande inventore e regista dei fasti nuziali.
 
Sono 148 i disegni (raccolti nel cosiddetto ''Carnet di Rodolfo II'' conservato presso il [[Gabinetto Disegni e Stampe]] degli [[Uffizi]] a [[Firenze]]) che testimoniano il poderoso impegno di Giuseppe come coreografo degli eventi ludici alla corte viennese. Essi rappresentano costumi fantastici per le dame ed i cavalieri, slitte con cigni o con sirene le sfilate in corteo, bizzarre acconciature femminili ed altro ancora.
 
Alla morte di Massimiliano, Arcimboldo passò al servizio del successore [[Rodolfo II d'Asburgo|Rodolfo II]] e incontrò subito la stima del nuovo imperatore, stanti i suoi noti interessi per gli studi alchemici e per tutto ciò che appariva [[Esoterismo|esoterico]] e "maraviglioso" nel campo dell'arte, delle scienze e della cose naturali (''naturalia'').
 
Giuseppe si mosse a [[Praga]], quando Rodolfo vi stabilì la capitale dell'impero e nella "città magica" agì anche come consigliere per le molteplici acquisizioni che andarono via via ad arricchire la strepitosa ''Kunst und [[Wunderkammer]]'' di Rodolfo.
 
Per i lunghi anni di servizio prestati alla corte imperiale, oltre alla fama artistica ed al benessere economico, Arcimboldo beneficiò di speciali onorificenze fino ad essere nominato da Rodolfo [[Conte Palatino]]. Con la promessa di rimanere al servizio dell'imperatore, Giuseppe ottenne il permesso di tornare, nel [[1587]], nella sua Milano.
 
Gli anni del secondo periodo milanese furono ancora ricchi di impegno e di successi: a tale periodo risalgono i dipinti della ''Ninfa Flora'' e di ''Rodolfo II in veste di Vertunno'', celebrate anch'esse – come le precedenti ''Teste Composte'' - da poeti e scrittori di corte.
 
Nel [[1593]] Giuseppe Arcimboldo morì nella sua Milano assassinato misteriosamente.
 
Molti pittori tentarono di imitare le sue invenzioni fantastiche creando non pochi problemi nella esatta identificazione del suo catalogo.
 
== La produzione artistica ==
Qualche decennio dopo la morte di Giuseppe Arcimboldo, anche la sua fama iniziò a disperdersideclinare. La riscoperta della sua produzione artistica da parte della critica dovette attendere, nel [[XX secolo]], l'impulso della pittura [[Surrealismo|surrealista]] con la inquietudine esistenziale che essa seppe mettere in scena.
 
Arcimboldo fu interprete della [[Magia#La magia nel Rinascimento|cultura magico]]-[[Cabala (esoterismo)|cabalistica]] del [[XVI secolo]] e fu, per molti versi, esponente di quel [[manierismo]] nel quale andò progressivamente ad infiacchirsi la pittura rinascimentale. <br />
Piuttosto evidente – come si è detto – è il suo debito verso le deformazioni fisionomiche di [[Leonardo da Vinci|Leonardo]], ma ancor più evidentepalese è il suo debito verso la straordinaria diffusione di enigmatiche decorazioni a [[Grottesca|grottesche]] e verso altre e più esplicite elucubrazioni [[Alchimia|alchemico]]-pittoriche del tempo.<ref>Miller, p. 217</ref>
[[File:Giuseppe Arcimboldo - Fruit Basket.jpg|miniatura|''[[Testa reversibile con cesto di frutta]]'', 1590, [[French & Company]], [[New York]]]]
 
L'arte di Arcimboldo è dunque figlia del suo tempo, soprattutto quando essa muove giocosamente verso la ricerca del significato nascosto delle cose, sia essa rivolta alla omogenia della parte e del tutto, alle corrispondenze tra macrocosmo e microcosmo, oppure al senso enigmatico e nascosto delle cose (come nelle sue celebri ''Nature morte'' reversibili).<ref>Geiger, p. 22</ref>
 
Ma il senso ludico della sua ricerca, quasi per effetto di quel sortilegio alchemico che troviamo spesso nella [[Surrealismo|pittura surrealista]], si trasforma – almeno allo sguardo dell'uomo d'oggi&nbsp;– in profonda inquietudine.
 
Osserva acutamente [[Roland Barthes]], che l'effetto che oggi suscitano in noi le tavole di Arcimboldo è la "repulsione":
{{citazione|Le teste di Arcimboldo sono mostruose perché rimandano tutte, quale che sia la grazia del soggetto allegorico, [...] ad un malessere sostanziale: il brulichio. La mischia delle cose viventi [...] disposte in un disordine stipato (prima di giungere alla intelligibilità della figura finale) evoca una vita tutta larvale, un pullulìo di esseri vegetativi, vermi, feti, visceri al limite della vita, non ancora nati eppure già putrescenti}}
 
In fondo il senso più vero della pittura di Arcimboldo è quella inquietudine trasmessa dal gusto del "mostruoso" che ritroviamo nelle [[Wunderkammer]] o nei disegni (cari per esempio al contemporaneo [[Ulisse Aldrovandi]]) di esseri in cui le forme animali si confondono, segno della misteriosa inclinazione [[Teratogenesi|teratologica]] che talvolta la natura manifesta.<ref>Barthes, p. 50</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
== Opere di Arcimboldo nei musei europei ==
* ''Gonfalone di Milano (1560)'', arazzo eseguito su disegno di Giuseppe Arcimboldi e [[Giuseppe Meda]] a ricamo e tempera con inserti preziosi, [[Museo d'arte antica|Museo d'arte antica (Milano)]]
* ''Primavera'', ''Estate'', ''Autunno'' e ''Inverno'', ([[1573]]), olio su tavola, [[Museo del Louvre]], [[Parigi]];
* ''Primavera'', (1563), olio su tavola, [[1563Real Academia de Bellas Artes de San Fernando]]), [[Madrid]]
*''Estate'' (1563), ''Inverno'' (1563), ''Il Fuoco'', ([[1566]]), ''L'Acqua'' (1563-64), olio su tavola, [[Kunsthistorisches Museum]], [[Vienna]];
* [[Quattro stagioni (Arcimboldo)|''Primavera'', olio''Estate'', su''Autunno'' tavolae ''Inverno'']], ([[Real1573]]), Academiaolio desu Bellastavola, Artes de[[Museo Sandel FernandoLouvre]], [[MadridParigi]];
* ''[[Il Bibliotecariobibliotecario]]'', (1566), olio su tela, ''L'Avvocato'', (1566), olio su tela, ''Ritratto di Rodolfo II in veste di Vertunno'' ([[1591]]),Castello olio su tavola, [[Skoklostersdi slottSkokloster]], [[StoccolmaHåbo]];
* ''Ortaggi[[Il in una ciotolagiurista]]'', o ''L'ortolano''(1566), olio su tavolatela, [[Museo Civico "Ala Ponzone"Nationalmuseum]], [[CremonaStoccolma]];
* ''[[Il cuoco (Arcimboldo)|Il cuoco]]'' (1570), olio su tavola, [[Nationalmuseum]], [[Stoccolma]]
* ''Autoritratto'' c.[[1575]], disegno, [[Národní galerie]], [[Praga]];
* ''[[L'ortolano]]'', (1587-1590), olio su tavola, [[Museo civico Ala Ponzone]], [[Cremona]]
* ''Carnet di Rodolfo II'', 148 disegni, Gabinetto disegni e Stampe degli [[Uffizi]], [[Firenze]];
* ''Autoritratto cartaceo'' (''L'uomoc. di lettere''), ([[15871575]]), disegno, Gabinetto dei disegni e delle stampe di [[Palazzo Rosso (Genova)|PalazzoNárodní Rossogalerie]], [[GenovaPraga]];
* ''[[Vertumno (Arcimboldo)|Vertumno]]'', ([[1590]]), olio su tavola, [[Castello di Skokloster]], [[Håbo]]
* ''Carnet di Rodolfo II'', 148 disegni, Gabinetto disegni e Stampe degli [[Uffizi]], [[Firenze]];
* [[Autoritratto (l'uomo di lettere)|''Autoritratto cartaceo'' (''L'uomo di lettere'')]], ([[1587]]), disegno, Gabinetto Disegni e Stampe di [[Palazzo Rosso (Genova)|Palazzo Rosso]], [[Genova]]
 
== Le quattro stagioni ==
<gallery widths=230px"200" heights=230px"200" perrow="4">
File:Arcimboldo Spring 1563.jpg|''Primavera'' (1563), [[Real Academia de Bellas Artes de San Fernando]] di [[Madrid]]
File:Giuseppe Arcimboldo, Italian; Summer; 1572.jpg|''Estate'' (1572), [[KunsthistorischesDenver Art Museum]]
File:Arcimboldo Autumn 1572 (private).jpg|''Autunno'' (1572), [[Denver Art Museum]]
File:Arcimboldo Winter 1563.jpg|''Inverno'' (1563), [[Kunsthistorisches Museum]] di [[Vienna]]
</gallery>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* S.Sylvia Ferino-Pagden, ''Arcimboldo 1526-1593'', cat. della mostra (Vienna, Kunsthistorisches Museum; Paris, Musée du Luxembourg), Milano 2008.
* S.Sylvia Ferino-Pagden, ''Arcimboldo. Artista milanese tra Leonardo e Caravaggio'' / ''Arcimboldo Nature and Fantasy'', cat. della mostra (Milano, Palazzo Reale; Washington, National Gallery), Milano 2010-112011.
* Edgarda Ferri, ''Rodolfo II. Un imperatore nella Praga dell'arte, della scienza e dell'alchimia'', Mondadori, Milano 2007.
* B. Geiger, ''I dipinti ghiribizzosi di Giuseppe Arcimboldi'', Firenze, 1954
* F.Benno PorzioGeiger, ''L'universoI illusoriodipinti ghiribizzosi di Giuseppe Arcimboldi'', MilanoVallecchi, 1979Firenze 1954.
* G.Francesco BerraPorzio, ''UnL'universo autoritratto cartaceoillusorio di Giuseppe Arcimboldi'' in "Arte Lombarda", 1996Fabbri, pp.Milano 56-621979.
* Giacomo Berra, ''Un autoritratto cartaceo di Giuseppe Arcimboldi'', in "Arte Lombarda", 1996, pp.&nbsp;56–62.
* G.Giacomo Berra, ''Arcimboldi, le 'teste caricate' leonardesche e le 'grillerie' dell'Accademia della Val di Blenio'', in ''Rabisch. Il grottesco nell'arte del Cinquecento. L'Accademia della Val di Blenio, Lomazzo e l'ambiente milanese'', catalogo della mostra a cura di M. Kahn-Rossi e F. Porzio, Milano 1998, pp. 57-68&nbsp;57–68.
* R. S. Miller, ''Gli affreschi cinquecenteschi: Giuseppe Arcimboldo, Giuseppe Meda e Giovan Battista della Rovere detto il Fiammenghino'', in ''Monza. Il Duomo nella storia e nell'arte'', a cura di R. Conti, Milano 1989, pp. 216-230&nbsp;216–230.
* [[Roland Barthes|R Barthes]], ''Arcimboldo'', Abscondita, Milano, 2005.
* Jean-Hubert Martin , ''Une Image peut en cacher une autre. Arcimboldo, Dali, Raetz'', Catalogo della mostra al [[Grand Palais]] (apr.-lug. 2009), Editions RMN 2009, ISBN 978-2-7118-5613-8
 
== Voci correlate ==
* [[Arcimboldi (famiglia)]]
* [[Manierismo]]
* [[Rodolfo II d'Asburgo]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Giuseppe Arcimboldo}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
Opere di Arcimboldo si possono vedere nei seguenti siti:
 
* [http://arcimboldo.interfree.it Descrizione delle opere e della vita del celebre artista]
;Opere di Arcimboldo
* [http://www.abcgallery.com/A/arcimboldo/arcimboldo.html Olga's Gallery]
* {{cita web |1=http://arcimboldo.interfree.it |2=Descrizione delle opere e della vita del celebre artista |accesso=7 settembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120114085754/http://arcimboldo.interfree.it/ |dataarchivio=14 gennaio 2012 |urlmorto=sì }}
* [http://www.wga.hu/frames-e.html?/html/a/arcimbol/index.html Web Gallery of Art]
* [{{cita web|http://www.abcgallery.com/A/arcimboldo/arcimboldo.html |Olga's Gallery]}}
* Recensione della mostra [http://mostreemusei.sns.it/index.php?page=_layout_mostra&id=834&lang=it Arcimboldo. Artista milanese tra Leonardo e Caravaggio] (Milano, Palazzo Reale, 10 febbraio - 22 maggio 2011)
* [{{cita web|http://www.wga.hu/frames-e.html?/html/a/arcimbol/index.html |Web Gallery of Art]}}
*{{Treccani|giuseppe-arcimboldi|Giuseppe Arcimboldo}}
* Recensione della mostra [https://web.archive.org/web/20141019234835/http://mostreemusei.sns.it/index.php?page=_layout_mostra&id=834&lang=it Arcimboldo. Artista milanese tra Leonardo e Caravaggio] (Milano, Palazzo Reale, 10 febbraio - 22 maggio 2011)
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|Pitturapittura}}
 
[[Categoria:Arcimboldi|Giuseppe Arcimboldo]]
[[Categoria:PersoneGiuseppe morteArcimboldo| assassinate]]
[[Categoria:Manierismo]]
[[Categoria:Pittori figli d'arte]]