Viktor Ullmann: differenze tra le versioni
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{{
{{Bio
|Nome = Viktor
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|Sesso = M
|LuogoNascita = Český Těšín
|GiornoMeseNascita = 1º gennaio
|AnnoNascita = 1898
|LuogoMorte = campo di concentramento di Auschwitz
|GiornoMeseMorte = 18 ottobre
|AnnoMorte = 1944
|Epoca = 1900▼
|Attività = compositore
|Attività2 = direttore d'orchestra
|Attività3 = pianista
▲|Epoca = 1900
|Nazionalità = austriaco
|
|Immagine = Ullmann 2013.jpg
▲|FineIncipit = è stato un [[compositore]] e [[direttore d'orchestra]] [[ebreo]] [[Austria|austriaco]]<ref>{{de}}{{Cita libro|autore=Hans-Günter Klein|curatore=Ingo Schultz|titolo=Lebe im Augenblick, lebe in der Ewigkeit|editore=Hans-Günter Klein|città=Saarbrücken|anno=2000|lingua=|url=http://books.google.it/books?isbn=3897270994|pagine=pp. 33-34|id=ISBN 3-897-27099-4|accesso=21 marzo 2013}}</ref> di origini [[Slesia|slesiane]]
}}
== Biografia ==
=== Infanzia e periodo giovanile: 1898-1919 ===
Viktor Ullmann nacque il 1º gennaio 1898 a [[Český Těšín|Těšín]] (Teschen), città appartenente al Ducato di [[Slesia]] nell'[[Impero austro-ungarico]], oggigiorno suddivisa in [[Cieszyn]] ([[Polonia]]) e [[Český Těšín]] ([[Repubblica Ceca]]).<ref>{{en}}{{Cita libro|autore=Livia Rothkirchen|titolo=The Jews of Bohemia and Moravia: Facing the Holocaust|editore=Yad Vashem|città=Jerusalem|anno=2005|lingua=|url=http://books.google.it/books?isbn=0803205023|pagine=pp. 408|id=ISBN 0-
Al fine di evitare gli spostamenti richiesti al padre dall'esercito, nel 1909 si trasferì con la madre, Malwine, a [[Vienna]], dove frequentò il ''gymnasium''.<ref name=Spuren>{{de}}{{Cita libro|autore=Ingo Schultz ''et al.''|titolo=Spuren zu Viktor Ullmann|editore=Selene|città=Wien|anno=1998|lingua=|url=
===
Nel maggio del 1919 sposò la compagna di corso Martha Koref e, alla fine dell'anno, abbandonò gli studi con [[Arnold Schönberg|Schönberg]].<ref>{{de}}{{Cita libro|autore=Verena Naegele|titolo=Viktor Ullmann. Komponieren in verlorener Zeit|editore=Dittrich|città=Köln|anno=2002|lingua=|url=http://books.google.it/books?isbn=3920862406|pagine=pp. 109|ISBN = 3-920-86240-6|accesso=21 marzo 2013}}</ref> Nel 1920 si unì allo staff del [[Teatro Nazionale di Praga]] come [[kapellmeister]] e [[répétiteur]].<ref>{{en}}{{Cita pubblicazione|titolo=Viktor Ullmann: A Brief Biography and Appreciation|rivista=Journal of the Arnold Schönberg Institute|lingua=|autore=Max Bloch|data=ottobre 1979|volume=3|numero=77|pagine=pp. 153-154|url=http://books.google.it/books?id=cWc9AQAAIAAJ|accesso=21 marzo 2013}}</ref> Il suo mentore divenne [[Alexander von Zemlinsky]] che gli trasmise una formazione molto rigorosa, comprendente tanto il repertorio musicale tedesco che quello ceco.<ref name=Golan>{{cita news|url=http://spertus.edu/press-releases/rescued-piano-sonatas|titolo=Piano sonatas rescued from Theresienstadt|autore=Jeanne Golan|pubblicazione=Spertus|lingua=en|accesso=21 marzo 2013|urlmorto=sì}}</ref> Sotto la guida di [[Alexander von Zemlinsky|Zemlinsky]], il 19 dicembre 1921 debuttò come [[direttore d'orchestra|conduttore]] con il ''[[Bastien und Bastienne]]'' di [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]].<ref name=Bloch153>{{en}}{{Cita pubblicazione|titolo=Viktor Ullmann: A Brief Biography and Appreciation|rivista=Journal of the Arnold Schönberg Institute|lingua=|autore=Max Bloch|data=ottobre 1979|volume=3|numero=77|pagine=pp. 153|url=http://books.google.it/books?id=cWc9AQAAIAAJ|accesso=21 marzo 2013}}</ref> Negli anni successivi, dal 1922 al 1927, diresse con successo molte rappresentazioni liriche e concerti<ref name=Kaufmann>{{Cita news|url=http://www.jewish-theatre.com/visitor/article_display.aspx?articleID=3076|titolo=The Emperor of Atlantis in Terezin|pubblicazione=All About Jewish Theatre|lingua=en|autore=Jacobo Kaufmann|data=|accesso=15 marzo 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130413231157/http://www.jewish-theatre.com/visitor/article_display.aspx?articleID=3076|dataarchivio=13 aprile 2013}}</ref> tra cui, il 25 marzo 1925, la ''Symphonische Phantasie'' ("
▲Viktor Ullmann nacque il 1 gennaio 1898 a [[Český Těšín|Těšín]] (Teschen), città appartenente al Ducato di [[Slesia]] nell'[[Impero austro-ungarico]], oggigiorno suddivisa in [[Cieszyn]] ([[Polonia]]) e [[Český Těšín]] ([[Repubblica Ceca]]).<ref>{{en}}{{Cita libro|autore=Livia Rothkirchen|titolo=The Jews of Bohemia and Moravia: Facing the Holocaust|editore=Yad Vashem|città=Jerusalem|anno=2005|lingua=|url=http://books.google.it/books?isbn=0803205023|pagine=pp. 408|id=ISBN 0-803-20502-3|accesso=21 marzo 2013}}</ref> Entrambi i genitori erano di origine e formazione [[Ebreo|ebrea]] ma, poco prima della nascita di Viktor, si convertirono al [[Cattolicesimo]] per agevolare la carriera militare di Maximilian, suo padre, ufficiale dell'esercito austriaco.<ref>{{en}}{{Cita libro|autore=Lambert M. Surhone|coautori=Mariam T. Tennoe ;Susan F. Henssonow|titolo=Viktor Ullmann|editore=Betascript Publishing|città=Saarbrücken|anno=2011|lingua=|url=http://www.libreriauniversitaria.it/viktor-ullmann-betascript-publishing/book/9786134725897|pagine=|id=ISBN 6-134-72589-7|accesso=21 marzo 2013}}</ref><ref>{{en}}{{Cita pubblicazione|titolo=When Death Went on Strike|rivista=Jewish Renaissance|lingua=|autore=Michael Haas|data=ottobre 2012|volume=12|numero=1|pagine=pp. 38-39}}</ref> David Schiff, compositore e scrittore, parla in questi termini del milieu ullmanniano: «Similmente agli ebrei di origine [[Boemia|boema]] che assorbirono la cultura tedesca, come [[Franz Kafka|Kafka]] e [[Gustav Mahler|Mahler]], Ullmann visse una vita di estraniazioni, isolato dal nazionalismo ceco, dall'[[antisemitismo]] tedesco e dall'ortodossia [[Ebreo|ebrea]]».<ref name=Schiff>{{Cita news|url=http://www.nytimes.com/2003/03/23/arts/music-a-musical-postcard-from-the-eye-of-the-nazi-storm.html|titolo=A Musical Postcard From the Eye of the Nazi Storm|pubblicazione=New York Times|lingua=en|autore=David Schiff|data=23 marzo 2003|accesso=15 marzo 2013}}</ref>
=== Ullmann e l'antroposofia: 1929-1933 ===
▲Al fine di evitare gli spostamenti richiesti al padre dall'esercito, nel 1909 si trasferì con la madre, Malwine, a [[Vienna]], dove frequentò il ''gymnasium''.<ref name=Spuren>{{de}}{{Cita libro|autore=Ingo Schultz ''et al.''|titolo=Spuren zu Viktor Ullmann|editore=Selene|città=Wien|anno=1998|lingua=|url=http://www.amazon.de/Spuren-Viktor-Ullmann-Herbert-Mandl/dp/3852660939|pagine=|id=ISBN 3-852-66093-9|accesso=}}</ref> Complementarmente all'educazione scolastica, ebbe lezioni di piano da Eduard Steuermann e studiò teoria e composizione musicale, a partire dal 1914, con Josef Polnauer, allievo di [[Arnold Schönberg|Schönberg]].<ref name=UllmannFoundation>{{Cita news|url=http://www.viktorullmannfoundation.org.uk/|titolo=Viktor Ullmann|pubblicazione=The Viktor Ullmann Foundation|lingua=en|autore=Jacqueline Cole|data=2004|accesso=21 marzo 2013}}</ref><ref>{{de}}{{Cita pubblicazione|titolo=Viktor Ullmann. Werkverzeichnis und Biographie|rivista=Internationale Bachakademie Stuttgart|lingua=|autore=Christian Eisert|data=1998|volume=|numero=9|pagine=pg. 14-28}}</ref> Nel 1916 si arruolò volontario nell'esercito austriaco e venne schierato al [[Fronte italiano (1915-1918)|Fronte italiano]] nella [[Undicesima battaglia dell'Isonzo]], incarico per il quale ricevette una medaglia al valor militare e la promozione a tenente.<ref>{{de}}{{Cita libro|autore=Verena Naegele|titolo=Viktor Ullmann. Komponieren in verlorener Zeit|editore=Dittrich|città=Köln|anno=2002|lingua=|url=http://books.google.it/books?isbn=3920862406|pagine=pp. 64-65|id=ISBN 3-920-86240-6|accesso=21 marzo 2013}}</ref> Ritornato a Vienna nel 1918, si iscrisse alla Facoltà di Legge dell'[[Università di Vienna]], dove seguì le lezioni di Wilhelm Jerusalem, filosofo e pedagogo [[ebreo]] austriaco, e venne accettato al seminario di composizione di [[Arnold Schönberg|Schönberg]]. Con il compositore austriaco studiò teoria della [[forma musicale]], [[contrappunto]] e [[orchestrazione]]. Ullmann fu anche un eccellente pianista, sebbene mai ambì alla carriera solistica.<ref>{{de}}{{Cita libro|autore=Verena Naegele|titolo=Viktor Ullmann. Komponieren in verlorener Zeit|editore=Dittrich|città=Köln|anno=2002|lingua=|url=http://books.google.it/books?isbn=3920862406|pagine=pp. 107|id=ISBN 3-920-86240-6|accesso=21 marzo 2013}}</ref>
Nel 1929, assieme ad [[Alois Hába]] ed [[Erwin Schulhoff]], Ullmann visitò il [[Goetheanum]] di [[Dornach]], ponendo le basi per una radicale trasformazione interiore<ref>{{de}}{{Cita libro|autore=Verena Naegele|titolo=Viktor Ullmann. Komponieren in verlorener Zeit|editore=Dittrich|città=Köln|anno=2002|lingua=|url=http://books.google.it/books?isbn=3920862406|pagine=pp. 201|id=ISBN 3-920862-40-6|accesso=21 marzo 2013}}</ref> e iniziando quella che lui stesso definì «un'odissea».<ref name=Bloch155 /> Nel 1931 si unì alla [[Antroposofia|Società Antroposofica]], il movimento mistico-cristiano fondato da [[Rudolf Steiner]], e rinunciò temporaneamente alla carriera artistica per gestire una libreria antroposofica a [[Stoccarda]].<ref name=Carlo_Bianchi>{{Cita pubblicazione|titolo=L’Andante della Sonata n. 5 op. 45 di Viktor Ullmann|rivista=Università degli Studi di Pavia|lingua=|autore=Carlo Bianchi|data=2006|volume=5|numero=1|pagine=|url=http://riviste.paviauniversitypress.it/index.php/phi/article/view/05-01-SG02/55|accesso=22 marzo 2013}}</ref> A dispetto del totale fallimento di questo tentativo imprenditoriale, il soggiorno in [[Germania]] fu un importante periodo di introspezione. Come lo stesso Ullmann spiegò in una lettera del 1931 all'amico [[Alban Berg]]: «...lavoro alla libreria per colmare un desiderio di vecchia data e fornire un supporto diretto al movimento antroposofico».<ref name="books.google.it">{{en}}{{Cita pubblicazione|titolo=Viktor Ullmann: A Brief Biography and Appreciation|rivista=Journal of the Arnold Schönberg Institute|lingua=|autore=Max Bloch|data=ottobre 1979|volume=3|numero=77|pagine=pp. 156|url=http://books.google.it/books?id=cWc9AQAAIAAJ|accesso=21 marzo 2013}}</ref>
===
Con l'ascesa al potere del [[Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori|Partito Nazionalsocialista]], nel 1933 ritornò a [[Praga]] dove, privo di una collocazione stabile, lavorò alla radio cecoslovacca, scrisse libri e recensioni musicali, fu critico musicale, dette lezioni private e partecipò al programma della ''Internationale Gesellschaft für Musikerziehung''.<ref>{{Cita news|url=http://cityoperavancouver.com/emperor/the-composer-viktor-ullmann/|titolo=The Composer Viktor Ullmann|pubblicazione=City Opera Vancouver|lingua=en|autore=Jacqueline Cole|data=2004|accesso=21 marzo 2013|dataarchivio=18 agosto 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130818153436/http://cityoperavancouver.com/emperor/the-composer-viktor-ullmann|urlmorto=sì}}</ref> Nella capitale ceca compose la monumentale ''Der Sturz des Antichrist'' op. 9 ("La caduta dell'Anticristo"), tratta dall'omonimo dramma teatrale dello scrittore antroposofico Albert Steffen.<ref>{{de}}{{Cita libro|autore=Verena Naegele|titolo=Viktor Ullmann. Komponieren in verlorener Zeit|editore=Dittrich|città=Köln|anno=2002|lingua=|url=http://books.google.it/books?isbn=3920862406|pagine=pp. 274-278|id=ISBN 3-
▲Nel maggio del 1919 sposò la compagna di corso Martha Koref e, alla fine dell'anno, abbandonò gli studi con [[Arnold Schönberg|Schönberg]].<ref>{{de}}{{Cita libro|autore=Verena Naegele|titolo=Viktor Ullmann. Komponieren in verlorener Zeit|editore=Dittrich|città=Köln|anno=2002|lingua=|url=http://books.google.it/books?isbn=3920862406|pagine=pp. 109|ISBN = 3-920-86240-6|accesso=21 marzo 2013}}</ref> Nel 1920 si unì allo staff del [[Teatro Nazionale di Praga]] come [[kapellmeister]] e [[répétiteur]].<ref>{{en}}{{Cita pubblicazione|titolo=Viktor Ullmann: A Brief Biography and Appreciation|rivista=Journal of the Arnold Schönberg Institute|lingua=|autore=Max Bloch|data=ottobre 1979|volume=3|numero=77|pagine=pp. 153-154|url=http://books.google.it/books?id=cWc9AQAAIAAJ|accesso=21 marzo 2013}}</ref> Il suo mentore divenne [[Alexander von Zemlinsky]] che gli trasmise una formazione molto rigorosa, comprendente tanto il repertorio musicale tedesco che quello ceco.<ref name=Golan>{{cita news|url=http://spertus.edu/press-releases/rescued-piano-sonatas|titolo=Piano sonatas rescued from Theresienstadt|autore=Jeanne Golan|pubblicazione=Spertus|lingua=en|accesso=21 marzo 2013}}</ref> Sotto la guida di [[Alexander von Zemlinsky|Zemlinsky]], il 19 dicembre 1921 debuttò come [[direttore d'orchestra|conduttore]] con il ''[[Bastien und Bastienne]]'' di [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]].<ref name=Bloch153>{{en}}{{Cita pubblicazione|titolo=Viktor Ullmann: A Brief Biography and Appreciation|rivista=Journal of the Arnold Schönberg Institute|lingua=|autore=Max Bloch|data=ottobre 1979|volume=3|numero=77|pagine=pp. 153|url=http://books.google.it/books?id=cWc9AQAAIAAJ|accesso=21 marzo 2013}}</ref> Negli anni successivi, dal 1922 al 1927, diresse con successo molte rappresentazioni liriche e concerti<ref name=Kaufmann>{{Cita news|url=http://www.jewish-theatre.com/visitor/article_display.aspx?articleID=3076|titolo=The Emperor of Atlantis in Terezin|pubblicazione=All About Jewish Theatre|lingua=en|autore=Jacobo Kaufmann|data=|accesso=15 marzo 2013}}</ref> tra cui, il 25 marzo 1925, la ''Symphonische Phantasie'' ("Sinfonia fantastica") da lui composta.<ref name=Bloch153 /> Parallelamente agli impegni del [[Teatro Nazionale di Praga|Teatro Nazionale]], Ullmann compose nuovi e innovativi lavori, come il ''Sieben Lieder mit Klavier'' op. 4 (1923), un ''Oktett'' (1924), la musica per la commedia ''Der Kreidekreis'' di Klabund (1925) e la prima versione delle ''Variationen und Doppelfuge über ein Klavierstück von Arnold Schönberg'' (1925).<ref>{{en}}{{Cita libro|autore=John Paul Healey|titolo=The Solo Piano Music of Viktor Ullmann: from Prague to the Holocaust|editore=University of Cincinnati|città=Cincinnati|anno=2002|lingua=|url=http://books.google.it/books?id=uBrjtgAACAAJ|id=|accesso=21 marzo 2013}}</ref> Tratte dal quarto dei ''Sei piccoli pezzi per pianoforte'' op. 19 del [[Arnold Schönberg|Maestro di Vienna]] e più note come ''Variazioni Schönberg'', gli valsero poi, nella versione orchestrale op. 3b, il prestigioso ''Premio Emil Hertzka'' del 1934.<ref name>{{Cita news|url=http://www.examiner.com/article/the-ever-playful-piano-sonatas-of-viktor-ullmann|titolo=The ever-playful piano sonatas of Viktor Ullmann|pubblicazione=Examiner|lingua=en|autore=Stephen Smoliar|data=17 agosto 2012|accesso=21 marzo 2013}}</ref> Nella stagione lirica 1927-1928 venne nominato «primo ''[[kapellmeister]]''» (direttore artistico) del Teatro dell'Opera di Aussig, l'odierna [[Ústí nad Labem]].<ref>{{Cita libro|autore=Piero Gelli|coautori=Filippo Poletti|titolo=Dizionario dell'opera 2008|editore=Baldini Castoldi Dalai|città=Milano|anno=2007|url=http://books.google.it/books?isbn=8860731844|pagine=pp. 702|ISBN = 88-6073-184-4|accesso=21 marzo 2013}}</ref> Per la prima volta nella posizione di decidere il programma,<ref name=Bloch155>{{en}}{{Cita pubblicazione|titolo=Viktor Ullmann: A Brief Biography and Appreciation|rivista=Journal of the Arnold Schönberg Institute|lingua=|autore=Max Bloch|data=ottobre 1979|volume=3|numero=77|pagine=pp. 155|url=http://books.google.it/books?id=cWc9AQAAIAAJ|accesso=21 marzo 2013}}</ref> presentò un repertorio di notevole spessore, tra cui il ''[[Tristano e Isotta (opera)|Tristano e Isotta]]'' di [[Richard Wagner|Wagner]], l'''[[Ariadne auf Naxos|Arianna a Nasso]]'' di [[Richard Strauss|Strauss]], [[Le nozze di Figaro]] di [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]] e il ''Jonny Spielt Auf'' di [[Ernst Krenek|Krenek]].<ref>{{en}}{{Cita pubblicazione|titolo=New Music from Terezin, 1941-45|rivista=he South African Music Teacher|lingua=|autore=Robert Rollin|data=gennaio 2001|volume=|numero=137|pagine=pp. 10}}</ref><ref>{{cs}}{{Cita libro|autore=Milan Kuna|titolo=Hudba na hranici života|editore=Naše Vojsko|città=Praha|anno=1990|lingua=|url=http://books.google.it/books?isbn=8020600698|pagine=pp. 328-345|ISBN = 80-206-0069-8|accesso=21 marzo 2013}}</ref><ref>{{cs}}{{Cita libro|autore=Ludvík E. Václavek,|titolo=Německá literární tvorba v Terezíně|editore=Tisk Ekon Jihlava|città=Praha|anno=2006|lingua=|url=http://books.google.it/books?id=I_ghAQAAIAAJ&q=N%C4%9Bmeck%C3%A1+liter%C3%A1rn%C3%AD+tvorba+v+Terez%C3%ADn%C4%9B&dq=N%C4%9Bmeck%C3%A1+liter%C3%A1rn%C3%AD+tvorba+v+Terez%C3%ADn%C4%9B&hl=it&sa=X&ei=-9xJUe26IK_B7AaCr4H4CQ&ved=0CDkQ6AEwAQ|pagine=pp. 251-263|ISBN = 80-85924-51-X|accesso=21 marzo 2013}}</ref> Diresse anche alcuni componimenti sinfonici, su tutti la Sinfonia N. 9 di Schubert,<ref>{{cita news|url=http://www.wrightmusic.net/pdfs/viktor-ullmann.pdf|titolo=Viktor Ullmann|autore=David C F Wright|data=|pubblicazione=Wright Music|lingua=en|accesso=21 marzo 2013}}</ref> dimostrando di essere un eccellente direttore, capace e rigoroso.<ref name=David_Bloch>{{cita news|url=http://holocaustmusic.ort.org/places/theresienstadt/ullmann-viktor/|titolo=Viktor Ullmann|autore=David Bloch|pubblicazione=Music and the holocaust|data=|lingua=en|accesso=21 marzo 2013}}</ref> Senza un apparente motivo<ref name=Bloch155 /> o, più probabilmente, per dedicarsi totalmente alla composizione,<ref>{{de}}{{Cita libro|autore=Ingo Schultz|titolo=Viktor Ullmann: Leben und Werk|editore=Metzlersche J.B. Verlagsb|città=Jerusalem|anno=2008|lingua=|url=http://www.amazon.it/Viktor-Ullmann-Leben-Ingo-Schultz/dp/3476022323|pagine=pp. 106|ISBN = 3-476-02232-3|accesso=21 marzo 2013}}</ref> nel 1928 fece ritorno a [[Praga]]. Il ''Concerto per Orchestra'' op. 4, altresì noto come ''Prima sinfonia'' o ''Sinfonietta'' (1928), venne apprezzato dal pubblico di [[Praga]] (1929) e [[Francoforte]] (1930), ma fu soprattutto la seconda versione delle ''Variazioni Schönberg'', nell'esecuzione del pianista Franz Langer, che lo portò alla ribalta internazionale nel 1929 al festival IGNM (''Internationale Gesellschaft für Neue Musik'') di [[Ginevra]].<ref>{{en}}{{Cita pubblicazione|titolo=Viktor Ullmann: A Brief Biography and Appreciation|rivista=Journal of the Arnold Schönberg Institute|lingua=|autore=Max Bloch|data=ottobre 1979|volume=3|numero=77|pagine=pp. 163-164|url=http://books.google.it/books?id=cWc9AQAAIAAJ|accesso=21 marzo 2013}}</ref> Nello stesso anno trovò impiego alla ''Schauspielhaus'' di [[Zurigo]] come ''Kapellmeister''.<ref>{{de}}{{Cita libro|autore=Verena Naegele|titolo=Viktor Ullmann. Komponieren in verlorener Zeit|editore=Dittrich|città=Köln|anno=2002|lingua=|url=http://books.google.it/books?isbn=3920862406|pagine=pp. 200-201|ISBN = 3-920-86240-6|accesso=21 marzo 2013}}</ref> L'incarico, che prevedeva anche la composizione di musiche per rappresentazioni teatrali, non si rivelò soddisfacente e segnò l'inizio di una profonda crisi intellettuale e spirituale, nonché creativa, che lo portò, nel 1931, a lasciare la capitale svizzera.<ref>{{cita news|url=http://libres.uncg.edu/ir/uncg/f/Upton_uncg_0154D_10818.pdf|titolo=Between heaven and earth|autore=Radha Upton|città=|editore=|data=2011|pubblicazione=University of North Carolina|lingua=en|pagine=11|accesso=21 marzo 2013}}</ref>
===
Sebbene non smettesse di comporre e di pubblicare a sue spese alcuni nuovi lavori, la situazione personale progressivamente si aggravò.<ref>{{en}}{{Cita pubblicazione|titolo=Viktor Ullmann: A Brief Biography and Appreciation|rivista=Journal of the Arnold Schönberg Institute|lingua=|autore=Max Bloch|data=ottobre 1979|volume=3|numero=77|pagine=pp. 159|url=http://books.google.it/books?id=cWc9AQAAIAAJ|accesso=21 marzo 2013}}</ref> I rapporti con la moglie, da tempo tesi, si conclusero nel 1941 con la sentenza di divorzio<ref>{{de}}{{Cita libro|autore=Verena Naegele|titolo=Viktor Ullmann. Komponieren in verlorener Zeit|editore=Dittrich|città=Köln|anno=2002|lingua=|url=http://books.google.it/books?isbn=3920862406|pagine=pp. xv|id=ISBN 3-920862-40-6|accesso=21 marzo 2013}}</ref> e il compositore, apolide dal 1938, ritornò celibe, rendendolo particolarmente vulnerabile al rischio di deportazione.<ref>{{en}}{{Cita pubblicazione|titolo=Copyright Issues in Viktor Ullmann's Works|rivista=|editore=University of London|lingua=|autore=Michael Wiener|data=2001|volume=|numero=|pagine=pp. 5|url=http://books.google.it/books/about/Copyright_Issues_in_Viktor_Ullmann_s_Wor.html?id=DpIWSQAACAAJ&redir_esc=y|accesso=21 marzo 2013}}</ref> In un ultimo disperato tentativo per sfuggire ad un infausto destino, sposò la sua nuova compagna, Elisabeth Frank–Meissl, il 15 ottobre 1941.<ref>{{de}}{{Cita libro|autore=Verena Naegele|titolo=Viktor Ullmann. Komponieren in verlorener Zeit|editore=Dittrich|città=Köln|anno=2002|lingua=|url=http://books.google.it/books?isbn=3920862406|pagine=pp. 319-320|id=ISBN 3-920862-40-6|accesso=21 marzo 2013}}</ref> La comunità ebrea di [[Praga]] intervenne in suo aiuto ma la deportazione, già programmata per [[ghetto di Łódź|Łódź]], venne soltanto sospesa provvisoriamente.<ref>{{en}}{{Cita pubblicazione|titolo=Copyright Issues in Viktor Ullmann's Works|rivista=|editore=University of London|lingua=|autore=Michael Wiener|data=2001|volume=|numero=|pagine=pp. 6|url=http://books.google.it/books/about/Copyright_Issues_in_Viktor_Ullmann_s_Wor.html?id=DpIWSQAACAAJ&redir_esc=y|accesso=21 marzo 2013}}</ref> L'anno seguente, l'8 settembre 1942 Ullman venne trasferito, assieme alla moglie, al [[campo di concentramento di Theresienstadt]],<ref name=Stewart>{{Cita news|url=http://www.klezmershack.com/articles/cherlin/ullmann/|titolo=Viktor Ullmann Remembered|pubblicazione=Klezmer Shak|lingua=en|autore=Stewart I. Cherlin|data=16 agosto 2005|accesso=15 marzo 2013}}</ref> un lager di raccolta e di transito (''Durchgangslager'') nel quale venivano "reinsediati" gli ebrei del [[Protettorato di Boemia e Moravia]] in attesa della destinazione finale ai campi di sterminio orientali.<ref name=Olivieri />
▲Con l'ascesa al potere del [[Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori|Partito Nazionalsocialista]], nel 1933 ritornò a [[Praga]] dove, privo di una collocazione stabile, lavorò alla radio cecoslovacca, scrisse libri e recensioni musicali, fu critico musicale, dette lezioni private e partecipò al programma della ''Internationale Gesellschaft für Musikerziehung''.<ref>{{Cita news|url=http://cityoperavancouver.com/emperor/the-composer-viktor-ullmann/|titolo=The Composer Viktor Ullmann|pubblicazione=City Opera Vancouver|lingua=en|autore=Jacqueline Cole|data=2004|accesso=21 marzo 2013}}</ref> Nella capitale ceca compose la monumentale ''Der Sturz des Antichrist'' op. 9 ("La caduta dell'Anticristo"), tratta dall'omonimo dramma teatrale dello scrittore antroposofico Albert Steffen.<ref>{{de}}{{Cita libro|autore=Verena Naegele|titolo=Viktor Ullmann. Komponieren in verlorener Zeit|editore=Dittrich|città=Köln|anno=2002|lingua=|url=http://books.google.it/books?isbn=3920862406|pagine=pp. 274-278|id=ISBN 3-920-86240-6|accesso=21 marzo 2013}}</ref> L'opera, che prevede un organico composto da orchestra sinfonica, coro e nove solisti, è essenzialmente la rappresentazione della battaglia tra il bene e il male, ove l'Artista è l'unico personaggio capace di convogliare le forse necessarie per combattere l'egemonia dell'Anticristo.<ref>{{en}}{{Cita pubblicazione|titolo=A Sustained Production|rivista=Anthroposophy Worldwide|lingua=|autore=Wolfram Graf|data=aprile 2007|volume=7|numero=3|pagine=pp. 8}}</ref> Composta tra giugno e dicembre del 1935, ''Der Sturz des Antichrist'' si aggiudicò il ''Premio Emil Hertzka'' del 1936.<ref>{{en}}{{Cita libro|autore=Joža Karas|titolo=Music in Terezín 1941-1945|editore=Pendragon Press|città=Hillsdale, NY|anno=1985|lingua=|url=http://books.google.it/books?isbn=0918728347|pagine=pp. 114|id=ISBN 0-918-72834-7|accesso=21 marzo 2013}}</ref> Nonostante il riconoscimento, tuttavia, l'opera non venne mai eseguita nel corso della vita di Ullmann a causa dell'insita connotazione anti totalitaristica.<ref>{{en}}{{Cita libro|curatore=Mervyn Cooke|titolo=The Cambridge Companion to Twentieth-Century Opera|editore=Cambridge University Press|città=Cambridge|anno=2005|lingua=|url=http://books.google.it/books?isbn=0521780098|pagine=pp. 160|id=ISBN 0-521-78009-8|accesso=21 marzo 2013}}</ref> In questo periodo reincontrò [[Alois Hába]], a cui era legato da comuni interessi e da una sincera amicizia. Con il compositore ceco, protagonista della [[musica microtonale]], dal 1935 al 1937 studiò musica a quarti di tono<ref>{{en}}{{Cita pubblicazione|titolo=Viktor Ullmann: A Brief Biography and Appreciation|rivista=Journal of the Arnold Schönberg Institute|lingua=|autore=Max Bloch|data=ottobre 1979|volume=3|numero=77|pagine=pp. 156|url=http://books.google.it/books?id=cWc9AQAAIAAJ|accesso=21 marzo 2013}}</ref> e compose, come tesi del biennio, la ''Sonata für Viertelton–Klarinette und Viertelton–Klavier'' op. 16.<ref>{{en}}{{Cita pubblicazione|titolo=Viktor Ullmann: A Brief Biography and Appreciation|rivista=Journal of the Arnold Schönberg Institute|lingua=|autore=Max Bloch|data=ottobre 1979|volume=3|numero=77|pagine=pp. 166|url=http://books.google.it/books?id=cWc9AQAAIAAJ|accesso=21 marzo 2013}}</ref> Altri lavori apprezzabili del periodo praghese furono la ''1. Klaviersonate'' ("Sonata per pianoforte n. 1") op. 10 (1936), i ''Sechs Lieder (Steffen) für Sopran und Klavier'' op. 17 (1937) e il ''2. Streichquartett'' ("Secondo quartetto per archi") op. 7 (1935-1936), eseguito al festival IGNM di [[Londra]] del 1938.<ref>{{en}}{{Cita libro|autore=Aleš Březina|coautore=Eva Velická|titolo=Aspects of Music, Arts and Religion During the Period of Czech Modernism|editore=Peter Lang AG|città=Bern|anno=2009|lingua=|url=http://books.google.it/books?isbn=3039108565|pagine=pp. 177|id=ISBN 3-039-10856-5|accesso=21 marzo 2013}}</ref> Le composizioni successive al 1938, come la ''Slawische Rhapsodie'' op. 24, il ''Klavierkonzert'' ("Concerto per pianoforte") op. 25 e l'opera ''Der zerbrochene Krug'' op. 36, non ebbero esecuzioni pubbliche a causa dei provvedimenti repressivi applicati dalla [[Germania nazista]].<ref>{{en}}{{Cita pubblicazione|titolo=Der zerbrochene Krug and Alexander Zemlinsky|rivista=The Opera Quarterly|editore=Oxford University Press|lingua=|autore=Kenneth Reinhard|data=gennaio 2009|volume=23|numero=4|pagine=pp. 496-503|url=http://oq.oxfordjournals.org/content/23/4/496.extract|accesso=21 marzo 2013}}</ref>
===
A [[campo di concentramento di Theresienstadt|Theresienstadt]], sotto gli auspici della ''Freizeitgestaltung'' ("Amministrazione del tempo libero"),<ref name=David_Bloch /> un organo che gestiva l'attività culturale e artistica della comunità ebraica internata,<ref name=Fucinemute>{{Cita news|url=http://www.fucinemute.it/1999/11/note-da-theresienstadt-viktor-ullmann/|titolo=Note da Theresienstadt: Viktor Ullmann|pubblicazione=Fucinemute|lingua=|autore=G.M. Gualberto|giorno=01|mese=11|anno=1999|accesso=21 marzo 2013}}</ref> Ullmann organizzò incontri, rappresentazioni teatrali e concerti. Come compositore fu eccezionalmente prolifico e scrisse un totale di ventiquattro lavori, ventuno dei quali sono stati preservati.<ref>{{en}}{{Cita pubblicazione|titolo=Viktor Ullmann: A Brief Biography and Appreciation|rivista=Journal of the Arnold Schönberg Institute|lingua=|autore=Max Bloch|data=ottobre 1979|volume=3|numero=77|pagine=pp. 175-176|url=http://books.google.it/books?id=cWc9AQAAIAAJ|accesso=21 marzo 2013}}</ref><ref name=Kozinn>{{Cita news|url=
Tra settembre e ottobre 1944, ebbero luogo deportazioni di massa da [[campo di concentramento di Theresienstadt|Theresienstadt]] ad [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]]. Viktor Ullmann venne trasferito il 16 ottobre 1944 e trovò la morte nelle camere a gas, probabilmente il 18 ottobre.<ref>{{en}}{{Cita pubblicazione|titolo=Viktor Ullmann: A Brief Biography and Appreciation|rivista=Journal of the Arnold Schönberg Institute|lingua=|autore=Max Bloch|data=ottobre 1979|volume=3|numero=77|pagine=pp. 160|url=http://books.google.it/books?id=cWc9AQAAIAAJ|accesso=21 marzo 2013}}</ref> Anche il figlio Maximilian, di soli 12 anni, venne ucciso ad Auschwitz, in una canera a gas, il 23 ottobre, pochi giorni dopo il padre.▼
▲A [[campo di concentramento di Theresienstadt|Theresienstadt]], sotto gli auspici della ''Freizeitgestaltung'' ("Amministrazione del tempo libero"),<ref name=David_Bloch /> un organo che gestiva l'attività culturale e artistica della comunità ebraica internata,<ref name=Fucinemute>{{Cita news|url=http://www.fucinemute.it/1999/11/note-da-theresienstadt-viktor-ullmann/|titolo=Note da Theresienstadt: Viktor Ullmann|pubblicazione=Fucinemute|lingua=|autore=G.M. Gualberto|giorno=01|mese=11|anno=1999|accesso=21 marzo 2013}}</ref> Ullmann organizzò incontri, rappresentazioni teatrali e concerti. Come compositore fu eccezionalmente prolifico e scrisse un totale di ventiquattro lavori, ventuno dei quali sono stati preservati.<ref>{{en}}{{Cita pubblicazione|titolo=Viktor Ullmann: A Brief Biography and Appreciation|rivista=Journal of the Arnold Schönberg Institute|lingua=|autore=Max Bloch|data=ottobre 1979|volume=3|numero=77|pagine=pp. 175-176|url=http://books.google.it/books?id=cWc9AQAAIAAJ|accesso=21 marzo 2013}}</ref><ref name=Kozinn>{{Cita news|url=http://www.nytimes.com/1998/04/07/arts/music-review-invoking-an-insistent-spirit.html|titolo=Invoking an Insistent Spirit|pubblicazione=The New York Times|lingua=en|autore=Allan Kozinn|giorno=07|mese=04|anno=1998|accesso=21 marzo 2013}}</ref> Tra questi, tre sonate per pianoforte, un quartetto per archi, arrangiamenti corali su testi ebrei, l'opera in atto unico [[Der Kaiser von Atlantis]]<ref name=Stewart /> e la sua ultima composizione, il melodramma ''Die Weise von Liebe und Tod des Cornets Christoph Rilke'' ("Il canto d’amore e morte dell’alfiere Christoph Rilke"), tratto dall'omonimo poema di [[Rainer Maria Rilke|Rilke]].<ref name=Carlo_Bianchi2>{{Cita pubblicazione|titolo=Il «Cornet» di Rainer Maria Rilke fra Martin e Viktor Ullmann. Un testo letterario e due poetiche dei dodici suoni.|rivista=Università degli Studi di Pavia|lingua=|autore=Carlo Bianchi|data=2007|volume=6|numero=2|pagine=|url=http://riviste.paviauniversitypress.it/index.php/phi/article/view/06-02-INT05/97|accesso=22 marzo 2013}}</ref><ref>{{de}}{{Cita libro|autore=Verena Naegele|titolo=Viktor Ullmann. Komponieren in verlorener Zeit|editore=Dittrich|città=Köln|anno=2002|lingua=|url=http://books.google.it/books?isbn=3920862406|pagine=pp. 404|id=ISBN 3-920-86240-6|accesso=21 marzo 2013}}</ref>
== Ullmann nei media ==
Nel 2015 Ioannis Grigoropoulos e Michalis Aristidou hanno realizzato il documentario ''Viktor Ullmann: Biography of a recording''<ref>{{en}}{{Cita pubblicazione|titolo=Viktor Ullmann: Biography of a recording|2=Thessaloniki Documentary Festival 11-20 March 2016|url=http://tdf.filmfestival.gr/default.aspx?lang=en-US&page=1319&SectionID=149&MovieID=1687|accesso=9 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180210181238/http://tdf.filmfestival.gr/default.aspx?lang=en-US&page=1319&SectionID=149&MovieID=1687|dataarchivio=10 febbraio 2018|urlmorto=sì}}</ref>. Nel documentario, che trae lo spunto dalla registrazione nel 2014 da parte della pianista spagnola Maria Garzon delle 7 sonate per pianoforte scritte da Ullmann e finora inedite, ''[[Alice Herz-Sommer]]'', Edith Kraus, due pianiste amiche del compositore sopravvissute all'olocausto, insieme a molti altri, parlano di Viktor Ullmann e del suo lavoro. Le due pianiste avevano eseguito le sonate mentre erano recluse nel campo di Terezin insieme a Ullman.
▲Tra settembre e ottobre 1944, ebbero luogo deportazioni di massa da [[campo di concentramento di Theresienstadt|Theresienstadt]] ad [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]]. Viktor Ullmann venne trasferito il 16 ottobre 1944 e trovò la morte nelle camere a gas, probabilmente il 18 ottobre.<ref>{{en}}{{Cita pubblicazione|titolo=Viktor Ullmann: A Brief Biography and Appreciation|rivista=Journal of the Arnold Schönberg Institute|lingua=|autore=Max Bloch|data=ottobre 1979|volume=3|numero=77|pagine=pp. 160|url=http://books.google.it/books?id=cWc9AQAAIAAJ|accesso=21 marzo 2013}}</ref>
== Cronologia ==
{| class = "wikitable" width="100%" border="1"
|-
| '''Data'''||'''Evento'''
|-
| 1898||Nascita a Teschen (1º gennaio).
|-
| 1909-16||Trasferimento a Vienna; istruzione secondaria.
Riga 97 ⟶ 100:
== Opere ==
Alcune composizioni sono andate perdute. Certamente lo sono le opere non pubblicate del periodo pre Theresienstadt, con l'unica eccezione di ''Der Sturz des Antichrist''. Lo stesso Ullmann poi, dallo spirito fortemente autocritico, era solito ricomporre, rinominare o anche
Delle seguenti tabelle, la prima si riferisce alle opere composte a Praga e utilizza la numerazione ''Opus'' citata nell'elenco di Ullmann (1942)<ref name=Schultz_254 /><ref name=Naegele_475>{{de}}{{Cita libro|autore=Verena Naegele|titolo=Viktor Ullmann. Komponieren in verlorener Zeit|editore=Dittrich|città=Köln|anno=2002|lingua=|url=http://books.google.it/books?isbn=3920862406|pagine=pp. 475-485|id=ISBN 3-
=== Le opere di Praga ===
{| class="
|-
! Numerazione || Opera || Anno || Numerazione Riemann || Note
Riga 120 ⟶ 123:
| || Sieben Lieder mit Kammerorchester || 1924 || Opus 6 || Prima esecuzione Praga, 1924.
|-
| || Symphonische Phantasie (''Solokantate für Tenor und
|-
| || Bühnenmusik zu ''Der Kreidekreis'' (Klabund) || 1924 || || Prima esecuzione Praga, 1925.
Riga 190 ⟶ 193:
| Opus 29 || Drei Sonette aus dem Portugiesischen (Barett Browning / Rilke) für Sopran und Klavier || 1940 || || Autopubblicati a Praga, 1940. Prima esecuzione Praga, 1940.
|-
| Opus 30 || Liederbuch des Hafis für Bass und Klavier || 1940 || || Autopubblicato a Praga, 1940. Prima esecuzione Praga, 1940. Tratto da<br />{{de}}Hans Bethge, ''Nachdichtungen der Lieder und Gesänge des Hafis'' Vol. 2, Leipzig, Insel Verlag, 1910.<ref>{{de}}{{Cita libro|autore=Hans Betghe|titolo=Nachdichtungen der Lieder und Gesänge des Hafis|editore=YinYang-Media|città=|anno=2007|lingua=|url=http://www.yinyang-verlag.de/BethgeHafis.htm|pagine=|id=ISBN 3-935727-03-8|accesso=21 marzo 2013}}</ref>
|-
| Opus 31 || Nachlese (Lieder) || 1940 (?) || ||
Riga 217 ⟶ 220:
=== Le opere di Theresienstadt ===
{| class="
! Numerazione || Opera || Anno || Note
|-
Riga 232 ⟶ 235:
| || Bühnenmusik zu einem Francois Villon-Spiel || 1943 || Prima esecuzione Theresienstadt, 20 luglio 1943.
|-
| || Wendla im Garten (Wedekind) für Singstimme und Klavier || 1943 || Ultimata prima del 1º luglio 1943. Preservato il manoscritto.
|-
| Opus 45 || 5. Klaviersonate || 1943 || Ultimata prima del 27 giugno 1943. Preservato il manoscritto.
Riga 240 ⟶ 243:
| || Immer inmitten (H.G. Adler). Kantate für Mezzo-Sopran und Klavier || 1943 || Prima esecuzione Theresienstadt, 30 ottobre 1943. Preservato il manoscritto di due canzoni.
|-
| Opus 49 || 6. Klaviersonate || 1943 || Ultimata prima del 1º agosto 1943. Prima esecuzione Theresienstadt, 30 ottobre 1943. Preservata copia del manoscritto. Stesso numero d'Opus del ''[[Der Kaiser von Atlantis]]''.<ref name=Schultz_258>{{de}}{{Cita libro|autore=Ingo Schultz|titolo=Viktor Ullmann: Leben und Werk|editore=Metzlersche J.B. Verlagsb|città=Jerusalem|anno=2008|lingua=|url=
|-
| Opus 47 || Der Mensch und sein Tag (H.G. Adler). 12 Lieder für Singstimme und Klavier || 1943 || Ultimati prima del 4 settembre 1943. Preservato il manoscritto.
Riga 252 ⟶ 255:
| || Don Quixote. Ouverture für Klavier (Particell) || 1943 || Ultimato prima del 21 marzo 1944. Preservato il manoscritto.
|-
| || Vorwort zu ''Der 30. Mai 1431''. Libretto zu einer ''Jeanne d'Arc''-Oper (2 Akte)<ref>{{de}}{{Cita libro|autore=Ingo Schultz|titolo=Viktor Ullmann: Leben und Werk|editore=Metzlersche J.B. Verlagsb|città=Jerusalem|anno=2008|lingua=|url=
|-
| Opus 53 || Drei jiddische Lieder für Singstimme und Klavier || 1944 || Data del primo lieder: 25 maggio 1944. Preservato il manoscritto.
Riga 268 ⟶ 271:
|}
==
{{Note strette}}
▲*Nell'ottobre del 1917 Viktor Ullmann prese parte, nei pressi di [[Bovec]] (in [[lingua italiana|italiano]] ''Plezzo''<ref name="Gemeindelexikon">indicazione trilingue del comune di ''Flitsch, Plezzo, Bovec'' in: [http://contentdm.lib.byu.edu/cdm4/document.php?CISOROOT=/FHSS&CISOPTR=32817&CISOSHOW=32713 Gemeindelexikon, der im Reichsrate Vertretenen Königreiche und Länder. Bearbeit auf Grund der Ergebnisse der Volkszählung vom 31. Dezember 1900. Herausgegeben von der K.K. Statistischen Zentralkommission. VII. Österreichisch-Illyrisches Küstenland (Triest, Görz und Gradiska, Istrien). Wien 1906]</ref><ref name="kuk">''Flitsch'' ''(Bovec, Plezzo)'' nella mappa zoomabile di : [http://lt.images.nypl.org/lizardtech/iserv/calcrgn?cat=NYPL&item=//A5/A569/A644/8664/11DD/B278/E9E4/9956/CD/A569A644-8664-11DD-B278-E9E49956CD08.sid&wid=420&hei=400&plugin=false&style=default/view.xsl&browser=win_ns6 " Flitsch (1912) - K.u.K. Militärgeographisches Institut - 1:75 000 - ZONE 20 – KOL IX"]</ref>, in [[lingua tedesca|tedesco]] ''Flitsch''<ref name="Gemeindelexikon"/><ref name="kuk"/>), alla [[Battaglia di Caporetto|dodicesima battaglia dell'Isonzo]] (''Zwölfte Isonzoschlacht'') come osservatore di artiglieria dell'[[Imperiale e regio Esercito austro-ungarico|Esercito austroungarico]].<ref>Herbert Gantschacher: [http://www.inst.at/trans/15Nr/10_5/gantschacher_2_15.htm ''The Limits of Virtual Reality or Our deal with the past and future]</ref> Riassegnato nel dicembre 1917 al campo militare di [[Barcola]], frazione di [[Trieste]], nel marzo 1918 diede due concerti al [[Narodni Dom]], uno dei quali di beneficenza in aiuto agli orfani di guerra.<ref>(DE) Zeuge und Opfer der Apokalypse - Der österreichische Komponist Viktor Ullmann im Ersten Weltkrieg als Artilleriebeobachter Zeuge des Giftgasangriffs an der Isonzofront am 24. Oktober 1917 bei Bovec (Flitsch / Plezzo) und im Zweiten Krieg als Opfer der Vernichtung durch Giftgas am 18.Oktober 1944 - Katalog zur Ausstellung von Herbert Gantschacher in Arnoldstein (Kärnten/Österreich) und dem Dokumentationszentrum der Stiftung "Neue Kultur" in Prora auf der Insel Rügen (Mecklenburg-Vorpommern/Deutschland), ARBOS Klagenfurt-Salzburg-Wien 2007/2008</ref> Durante il periodo triestino, Ullmann si appassionò alle opere di [[Rainer Maria Rilke]] e, in particolare, al poema ''Die Weise von Liebe und Tod des Cornet Christoph Rilke''.<ref>Alessandro Carrieri, ''Melodie di ferro'' - Libretto di sala, Associazione Musica Libera, Trieste 2012, pp. 6-7</ref><ref name=Reschia />
▲*Il 2 ottobre 2012, ''[[Der Kaiser von Atlantis]]'' è andato in scena, con la regia di Lino Marrazzo, la direzione di Davide Casali e le scene del pittore [[Endri Kosturi]], alla [[Risiera di San Sabba]] ([[Trieste]]),<ref>{{cita news|url=http://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/2012/09/29/PR_46_03.html|titolo=L’Imperatore di Ullmann va in Risiera|pubblicazione=Il Piccolo|autore=Gianfranco Terzoli|giorno=29|mese=09|anno=2012|accesso=15 marzo 2013}}</ref><ref name=Reschia>{{Cita news|url=http://www.lastampa.it/2012/09/27/spettacoli/per-non-dimenticare-il-kaiser-di-atlantide-ritorna-nel-lager-c0N8Go1cc8GuJgyuKMjNRP/pagina.html|titolo=Il Kaiser di Atlantide ritorna nel lager|pubblicazione=La Stampa|autore=Carla Reschia|giorno=27|mese=09|anno=2012|accesso=15 marzo 2013}}</ref> in quello che fu l’unico campo di concentramento sul territorio italiano e dell'Europa occidentale occupata a essere dotato di un forno crematorio.<ref>{{Cita libro|autore=Walter Laqueur ''et al.''|curatore=Tullia Catalan|titolo=Dizionario dell'Olocausto, voce Risiera di San Sabba|editore=Einaudi|città=Torino|anno=2007|lingua=|url=http://books.google.it/books?isbn=8806187295|pagine=pp. 640|id=ISBN 8-806-18729-5|accesso=22 marzo 2013}}</ref>
== Bibliografia ==▼
* {{lingue|en
* {{de}}Verena Naegele, ''Viktor Ullmann. Komponieren in verlorener Zeit'', Köln, Dittrich, 2002. ISBN 3-
* {{de}}Ingo Schultz, ''Viktor Ullmann: Leben und Werk'', Jerusalem, Metzlersche J.B. Verlag, 2008. ISBN 3-476-02232-3▼
* {{en}}Max Bloch, ''Viktor Ullmann: A Brief Biography and Appreciation'', in ''Journal of the Arnold Schönberg Institute'' Vol. 3 N. 77, pp.
* {{cs}}Jitka Ludvová, ''Viktor Ullmann'', in ''Hudební věda'' Vol. 16 N. 2, Praga, Ústav teorie a dějin umění ČSAV v Praze, 1979.▼
* Alessandro Carrieri, Giuliana Parotto, ''Il pentagramma di ferro'', Trieste, EUT Edizioni Università di Trieste, 2010. ISBN
* Alessandro Carrieri, ''Lagermusik e resistenza. Viktor Ullmann e Gideon Klein a Theresienstadt'', Torino, Silvio Zamorani editore, 2013. ISBN
* [[Herbert Gantschacher]] ''Viktor Ullmann - Zeuge und Opfer der Apokalypse / Witness and Victim of the Apocalypse / Testimone e vittima dell'Apocalisse / Svědek a oběť apokalypsy / Prič in žrtev apokalipse''. ARBOS-Edition, Arnoldstein- Klagenfurt - Salzburg - Vienna - Prora - Prague 2015, ISBN 978-3-9503173-3-6
* Герберт Ганчахер ''Виктор Ульман - Свидетель и жертва апокалипсиса'' «Культ-информ-пресс» Санкт-Петербург 2016, ISBN 978-5-8392-0625-0
== Voci correlate ==▼
* [[Der Kaiser von Atlantis]]▼
* [[Peter Kien]]▼
* [[Musica dell'Olocausto]]
* [[Campo di concentramento di Theresienstadt]]
== Altri progetti ==
▲==Bibliografia==
{{interprogetto}}
▲*{{en}} {{de}} {{fr}}Herbert Thomas Mandl, Dževad Karahasan, Jean-Jacques Van Vlasselaer, Ingo Schultz, Herbert Gantschacher ''Tracks to Viktor Ullmann - Spuren zu Viktor Ullmann - Sur les traces de Viktor Ullmann'' (Pubblicato di ARBOS - Compagnia per Musica e Teatro / Vienna: edition selene 1998), ISBN 3852660939
▲*{{de}}Verena Naegele, ''Viktor Ullmann. Komponieren in verlorener Zeit'', Köln, Dittrich, 2002. ISBN 3-920-86240-6
▲*{{de}}Ingo Schultz, ''Viktor Ullmann: Leben und Werk'', Jerusalem, Metzlersche J.B. Verlag, 2008. ISBN 3-476-02232-3
▲*{{de}}Ingo Schultz, ''Spuren zu Viktor Ullmann'', Wien, Selene, 1998. ISBN 3-852-66093-9
▲*{{en}}Max Bloch, ''Viktor Ullmann: A Brief Biography and Appreciation'', in ''Journal of the Arnold Schönberg Institute'' Vol. 3 N. 77, pp. 150-177, Los Angeles, University of South California, 1979.
▲*{{cs}}Jitka Ludvová, ''Viktor Ullmann'', in ''Hudební věda'' Vol. 16 N. 2, Praga, Ústav teorie a dějin umění ČSAV v Praze, 1979.
▲*Alessandro Carrieri, Giuliana Parotto, ''Il pentagramma di ferro'', Trieste, EUT Edizioni Università di Trieste, 2010. ISBN 8-883-03279-9
▲*Alessandro Carrieri, ''Lagermusik e resistenza. Viktor Ullmann e Gideon Klein a Theresienstadt'', Torino, Silvio Zamorani editore, 2013. ISBN 9788871582054
== Collegamenti esterni ==▼
▲==Voci correlate==
* {{Collegamenti esterni}}
▲*[[Der Kaiser von Atlantis]]
*
▲*[[Peter Kien]]
*
* {{en}}[http://articles.latimes.com/1998/nov/09/entertainment/ca-40848 Viktor Ullmann „The Emperor of Atlantis“ at the
* {{en}} Herbert Gantschacher: [http://www.inst.at/trans/15Nr/10_5/gantschacher_2_15.htm ''The Limits of Virtual Reality or Our deal with the past and future'']▼
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{{Controllo di autorità}}
▲==Collegamenti esterni==
{{Portale|biografie|ebraismo|musica classica}}
▲* [http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-14ea15d3-38e9-4063-acb4-cd970da63b1b.html Alessandra Di Marco e Piera Di Segni, Lo spartito ritrovato]
▲* [http://www.dailymotion.com/video/xcxpu1_l-imperatore-di-atlantide-ovvero-i_music#.UeGBWl_mSJA “L’imperatore di Atlantide ovvero Il rifiuto della morte - Tracce di Grande Guerra" Documentario di ARBOS - Compgania per la Music e Teatro]
▲* {{en}}[http://articles.latimes.com/1998/nov/09/entertainment/ca-40848 Viktor Ullmann „The Emperor of Atlantis“ at the [[American Legion]] Building in Hollywood, Los Angeles review in "[[The Los Angeles Times]]"]
▲* {{en}} Herbert Gantschacher: [http://www.inst.at/trans/15Nr/10_5/gantschacher_2_15.htm ''The Limits of Virtual Reality or Our deal with the past and future]
▲* {{en}}[http://www.musicweb-international.com/classrev/2003/Oct03/Ullmann.htm Rob Barnett, Music Web International review of Studio Matouš recording]
▲* {{en}}[http://www.youtube.com/watch?v=alMxZCokWbY&NR=1&feature=endscreen=en ''The Emperor of Atlantis'' - Tracks to World War I]
▲* {{en}}[http://www.youtube.com/watch?v=1qoZ4wnm6DY=en ''Viktor Ullmann, Witness and Victim of the Apocalyps'' – An Exhibition]
[[Categoria:Ebrei austriaci]]
[[Categoria:Compositori classici]]
[[Categoria:Morti nel campo di concentramento di Auschwitz]]
[[Categoria:Persone legate al campo di concentramento di Theresienstadt]]
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