Eusebeia: differenze tra le versioni
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'''Eusebeia''' (in greco: εὐσέβεια, da "ευ" che significa "bene", e "σεβομαι" che significa "riverenza", "venerazione", "profondo rispetto", a sua volta formato da SΕΒ che significa "sacro", "timore reverenziale", "riverenza" soprattutto nelle azioni) è una parola greca abbondantemente usata nella filosofia greca, dal significato di interiore pietà, maturità spirituale, o di devozione. La radice SEB- (σέβ) è collegata a pericolo e fuga, e quindi il senso di riverenza originariamente descriveva una sana paura degli Dèi.<ref name="burket">Burket, Walter. ''Greek Religion''. trans. by John Raffan. Cambridge: Harvard University Press, 1985. (
▲'''Eusebeia''' (in greco: εὐσέβεια, da "ευ" che significa "bene", e "σεβομαι" che significa "riverenza", "venerazione","profondo rispetto", a sua volta formato da SΕΒ che significa "sacro", "timore reverenziale", "riverenza" soprattutto nelle azioni) è una parola greca abbondantemente usata nella filosofia greca, dal significato di interiore pietà, maturità spirituale, o di devozione. La radice SEB- (σέβ) è collegata a pericolo e fuga, e quindi il senso di riverenza originariamente descriveva una sana paura degli Dèi.<ref name="burket">Burket, Walter. ''Greek Religion''. trans. by John Raffan. Cambridge: Harvard University Press, 1985. (Originally published as ''Griechische Religion der archaischen und klassichen Epoche''. Stuttgart: Verlag K. Kohlhammer, 1977.) 272-275.</ref><ref name="mikalson">Mikalson, Jon. "Piety and Honor." ''Honor Thy Gods: Popular Religion in Greek Tragedy''. Chapel Hill: University of North Carolina Press, 1991. 165-202.</ref>
Il termine fu usato nella Grecia Classica dove significava "personale pietà nello svolgimento dei rapporti umani". Fu anche espresso concretamente ed esternamente l'adempimento agli atti di venerazione agli Dèi (
L'Eusebeia e la Saggezza rappresentavano gli ideali dell'antica Sparta. Per i Platonisti l'Eusebeia rappresentava la giusta condotta nei confronti degli Dèi e per gli Stoici la conoscenza di come le Divinità debbano essere venerate.<!--For [[Platonist]]s, "Eusebeia" meant "right conduct in regard to the gods.” For the [[Stoic]]s, “knowledge of how God should be worshiped."<ref>{{cite book▼
▲Fu anche espresso concretamente ed esternamente l'adempimento agli atti di venerazione agli Dèi ( doni, sacrifici, devozione pubblica) e con l'estensione di onorare gli Dèi mostrando il proprio rispetto agli anziani, ai maestri, ai governanti e a tutto ciò che era sotto la protezione degli Dèi.
▲L'Eusebeia e la Saggezza rappresentavano gli ideali dell'antica Sparta. Per i Platonisti l'Eusebeia rappresentava la giusta condotta nei confronti degli Dèi e per gli Stoici la conoscenza di come le Divinità debbano essere venerate.
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Nella [[Mitologia Greca]], il concetto di Eusebeia è antropomorfizzato, con il [[Demone]](Ευσέβεια) della pietà, della lealtà, del dovere e del rispetto filiale. Secondo una fonte, suo marito è Nomos (Legge), e la loro figlia è [[Dike]], la dea della giustizia e dell'equo giudizio. In altre narrazioni, Dike è la figlia del dio [[Zeus]] e/o la dea [[Temi]] (Legge Divina).<ref name="theoi">"[http://www.theoi.com/Daimon/Eusebia.html Eusebia: Greek goddess or spirit of piety, duty & filial respect]." ''[http://www.theoi.com/ Theoi Greek Mythology].'' ed. by Aaron J. Atsma. Accessed on 2007-12-11.</ref>▼
▲Progressivamente, nel più ampio mondo ellenistico della [[koinè]], Eusebeia venne a designare "pietà interiore", o spiritualità, un dovere interiormente dovuto agli Dèi. Nella [[
Nella mitologia greca Ευσέβεια (Eusebeia) è una dea, la personificazione della Pietà stessa. Gli [[Inni
L'imperatore indiano [[Ashoka]] nel 250 a.C. nei suoi [[Editti di Aśoka|Editti]] usò la parola "eusebeia" come una traduzione greca per il concetto
Il termine Ευσέβεια ricorre anche nove volte nel [[Nuovo Testamento]]: 1 Timoteo 4,7; 1 Timoteo 4,8; 1 Timoteo 6,3; 1 Timoteo 6,5; 1 Timoteo 6,6; 1 Timoteo 6,11;
▲L'imperatore indiano [[Ashoka]] nel 250 a.C. nei suoi Editti usò la parola "eusebeia" come una traduzione greca per il concetto centrale [[Buddhismo|Buddhista]] di "[[dharma]]".
▲Il termine Ευσέβεια ricorre anche nove volte nel Nuovo Testamento: 1 Timoteo 4,7; 1 Timoteo 4,8; 1 Timoteo 6,3; 1 Timoteo 6,5; 1 Timoteo 6,6; 1 Timoteo 6,11; Tito 1,1; 2 Pietro 1,3; 2 Pietro 1,6.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* Luise Bruit Zaidman, ''Le commerce des dieux : Eusebeia, essai sur la piété en Grèce ancienne'', Parigi, La Découverte, 2001.
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