Loris Fortuna: differenze tra le versioni

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{{F|politici italiani|luglio 2013}}
{{Carica pubblica
|nome = Loris Fortuna
|carica = [[Ministri per il coordinamento della Protezione civile della Repubblica italiana e dei capi del dipartimento della Protezione civile|Ministro per il Coordinamento della Protezione Civile della Repubblica Italiana]]
|immagine = Loris fortuna.jpg
|mandatoinizio = 1º dicembre [[1982]]
|mandatofine = 4 agosto [[1983]]
|presidente = [[Governo Fanfani V|Amintore Fanfani]]
|predecessore = [[Giuseppe Zamberletti]]
|successore = [[Vincenzo Scotti]]
|partito = [[Partito Comunista Italiano|Comunista]] <small>(1946-1956)</small><br />[[Partito Socialista Italiano|Socialista]] <small>(1956-1985)</small><br />[[Partito Radicale (Italia)|Radicale]] <small>(1974-1985)</small>
}}
{{Membro delle istituzioni italiane
|nome = Loris Fortuna
|immagine = Loris Fortuna daticamera 1976.jpg
|istituzione=Camera
|carica = [[Ministri per gli affari europei della Repubblica Italiana|Ministro per il coordinamento delle politiche comunitarie]]
|immagine =
|mandatoinizio = 31 luglio [[1985]]
|dimensione =
|mandatofine = 5 dicembre [[1985]]
|didascalia =
|luogo_nascitaprimoministro = [[BrenoBettino Craxi]]
|predecessore = [[Francesco Forte]]
|data_nascita = 22 gennaio 1924
|luogo_mortesuccessore = [[RomaFabio Fabbri]]
|carica2 = [[Ministri per il coordinamento della protezione civile della Repubblica Italiana|Ministro per il coordinamento della protezione civile]]
|data_morte = 5 dicembre 1985 ({{Età|1924|1|22|1985|12|5}} anni)
|mandatoinizio2 = 1º dicembre [[1982]]
|titolo =
|mandatofine2 = 4 agosto [[1983]]
|professione =
|primoministro2 = [[Amintore Fanfani]]
|partito = [[Partito Comunista Italiano|Comunista]] (1946-1956)<br>[[Partito Socialista Italiano]](1956-1966, poi dal 1968)<br> [[PSI-PSDI Unificati]] (1966-1968), [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]] (doppia tessera PSI-PR dal 1974)
|predecessore2 = [[Giuseppe Zamberletti]]
|legislatura = [[IV Legislatura della Repubblica Italiana|IV]], [[V Legislatura della Repubblica Italiana|V]], [[VI Legislatura della Repubblica Italiana|VI]], [[VII Legislatura della Repubblica Italiana|VII]], [[VIII Legislatura della Repubblica Italiana|VIII]], [[IX Legislatura della Repubblica Italiana|IX]]
|successore2 = [[Vincenzo Scotti]]
|gruppo_parlamentare = [[Partito Socialista Italiano|PSI]]<br> [[Partito Socialista Italiano#La breve esperienza del PSI-PSDI Unificati|PSI-PSDI Unificati]] ([[IV Legislatura della Repubblica Italiana|IV]] dal 17.11.1966, [[V Legislatura della Repubblica Italiana|V]] fino al 23.10.1968)
|coalizionepartito = [[FrontePartito DemocraticoComunista PopolareItaliano|PCI]] <small>(19481946-1956),</small><br />[[Indipendente (politica)|Ind.]]<br />[[Partito Socialista Italiano#La breve esperienza del PSI-PSDI Unificati|PSI-PSDI Unificati]] <small>(19661957-19681985),</small><br />[[PentapartitoPartito Radicale (Italia)|PR]] <small>(dal 19801974-1985)</small>
|titolo di studio = [[Laurea]] in [[Giurisprudenza]]
|circoscrizione = [[Udine]] - [[Belluno]] - [[Gorizia]] - [[Pordenone]]
|alma mater = [[Università di Bologna]]
|collegio =
|professione = [[Avvocato]] [[penalista]]
|incarichi = *Vicepresidente della [[Camera dei Deputati|Camera]] ([[VIII Legislatura della Repubblica Italiana|VIII]] fino al 1.12.1982)
|carica3 = [[Camera dei deputati (Italia)|Vicepresidente della Camera dei deputati]]
*membro della IV, VI e IX commissione permanente ([[IV Legislatura della Repubblica Italiana|IV]])
|mandatoinizio3 = 20 giugno 1979
*membro della II e IV commissione permanente ([[V Legislatura della Repubblica Italiana|V]])
|mandatofine3 = 1º dicembre 1982
*membro della IV e X commissione permanente ([[VI Legislatura della Repubblica Italiana|VI]])
|presidente3 = [[Nilde Iotti]]
*presidente della XII commissione permanente ([[VII Legislatura della Repubblica Italiana|VII]])
|carica4 = [[Commissione Attività produttive, commercio e turismo della Camera dei deputati#Presidenti|Presidente della 12ª Commissione Industria della Camera dei deputati]]
*membro della I commissione permanente ([[VIII Legislatura della Repubblica Italiana|VIII]], [[IX Legislatura della Repubblica Italiana|IX]])
|mandatoinizio4 = 27 luglio 1976
|sito =
|mandatofine4 = 19 giugno 1979
|predecessore4 = [[Oscar Mammì]]
|successore4 = [[Giorgio La Malfa]]
|carica5 = [[Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera dei deputati#Presidenti|Presidente della 10ª Commissione Trasporti della Camera dei deputati]]
|mandatoinizio5 = 17 luglio 1974
|mandatofine5 = 4 luglio 1976
|predecessore5 = [[Vittore Catella]]
|successore5 = [[Lucio Libertini]]
|carica6 = [[Deputato della Repubblica Italiana]]
|mandatoinizio6 = 16 maggio 1963
|mandatofine6 = 5 dicembre 1985
|legislatura6 = {{NumLegRepubblica|D|IV|V|VI|VII|VIII|IX}}
|gruppo parlamentare6 = [[Partito Socialista Italiano|PSI]], [[PSI-PSDI Unificati]]
|circoscrizione6 = [[Circoscrizione Udine-Belluno-Gorizia-Pordenone|Udine]]
|sito6 = http://legislature.camera.it/chiosco.asp?cp=1&position=IX%20Legislatura%20/%20I%20Deputati&content=deputati/legislatureprecedenti/Leg09/framedeputato.asp?Deputato=d2630
}}
{{Bio
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|Sesso = M
|LuogoNascita = Breno
|LuogoNascitaLink = Breno (Italia)
|GiornoMeseNascita = 22 gennaio
|AnnoNascita = 1924
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|GiornoMeseMorte = 5 dicembre
|AnnoMorte = 1985
|Attività = politico
|Attività2= partigiano
|Epoca = 1900
|Attività = politico
|Attività2 = partigiano
|Nazionalità = italiano
}}
 
Il suo nome - assieme a quello di [[Antonio Baslini]] - è legato alla [[divorzio (ordinamento civile italiano)|legge italiana sul divorzio]], denominata [[legge Fortuna-Baslini|Divorzio_(ordinamento_civile_italiano)#La_legge_Fortuna-Baslini]].
Il suo nome, assieme a quello del [[Partito Liberale Italiano|liberale]] [[Antonio Baslini]], è legato alla [[legge]] [[italia]]na sul [[Divorzio (ordinamento italiano)|divorzio]], denominata [[Divorzio (ordinamento italiano)#La legge Fortuna-Baslini|''legge Fortuna-Baslini'']].<ref name="fort">[http://www.treccani.it/enciclopedia/loris-fortuna_%28Dizionario-Biografico%29/ Dizionario biografico Treccani]</ref>
 
== Biografia ==
Nasce nel 1924 a [[Breno (Italia)|Breno]], nella [[Val Camonica]] della [[provincia di Brescia]], figlio di Luigina Dotti e Mario Fortuna, un [[cancelliere]] di [[Tribunale]], emigrò a [[Udine]] in [[Friuli-Venezia Giulia]] a seguito del trasferimento per lavoro del padre, dove consegue la maturità al [[liceo classico Jacopo Stellini]].
=== La resistenza e il PCI ===
Partigiano antifascista, inizialmente aderì al [[Partito Comunista Italiano]] per poi uscirne nel [[1956]], all'indomani dei [[Rivoluzione ungherese del 1956|fatti d'Ungheria]]. Si iscrisse così nel [[Partito Socialista Italiano]], con cui fu eletto deputato per la prima volta nel [[1963]].
 
=== Resistenza e il PCI ===
=== Il passaggio al PSI e l'attività politica socialista e radicale ===
Durante la [[seconda guerra mondiale]], dove il padre era rappresentante del [[Partito Comunista Italiano]] (PCI) in seno al [[Comitato di Liberazione Nazionale]] di Udine, Loris fu [[partigiano]] nella [[Brigate Osoppo|Brigate Osoppo-Friuli]]. Nel [[1944]] fu catturato dai nazisti e inviato nel penitenziario di Bernau in [[Germania nazista|Germania]], ove scontò una condanna ai lavori forzati di più di tre anni. Tornato in Italia al termine del conflitto, si iscrisse al [[Partito Comunista Italiano|PCI]] e nel [[1949]] si laureò in [[giurisprudenza]] all'[[Università di Bologna]] con una tesi sul [[diritto di sciopero]]. Fu legale della [[Federazione dei Lavoratori della Terra]] e delle [[Camere del Lavoro]] a Udine ed a [[Pordenone]]. Dal [[1946]] al [[1948]] diresse il [[settimanale]] "''Lotte e lavoro''", col quale condusse battaglie politiche e culturali anche a fianco di [[Pier Paolo Pasolini]].<ref>{{cita web|url=https://www.grandeoriente.it/cinquantanni-di-divorzio-avanti/|titolo=Il ricordo di Loris Fortuna a 50 anni dalla legge sul divorzio e a 35 dalla morte}}</ref>
Due anni dopo fu il primo firmatario di una proposta di legge intenta a legalizzare il [[divorzio]], ma su suggerimento di [[Pietro Nenni]] decise inizialmente di non sottoporre la sua proposta all'esame in [[parlamento]].
 
Partigiano [[Antifascismo|antifascista]], inizialmente aderente al [[Partito Comunista Italiano]], col quale venne eletto [[consigliere comunale]], per poi uscirne nel [[1956]], all'indomani della [[Rivoluzione ungherese del 1956|rivoluzione ungherese]]. L'[[1957|anno successivo]] s'iscrisse al [[Partito Socialista Italiano]] (PSI) di [[Pietro Nenni]], con cui, oltre a divenire segretario provinciale, alle [[Elezioni politiche in Italia del 1963|elezioni politiche del 1963]] fu eletto per la prima volta deputato.<ref name="fort" />
Sempre rieletto alla [[Camera dei deputati]], nel [[1970]] egli ruppe gli indugi e propose la possibilità di divorziare per gli italiani insieme al collega [[Partito Liberale Italiano|liberale]] [[Antonio Baslini]]. Nonostante l'opposizione della [[Democrazia Cristiana]], Fortuna incassò l'appoggio del PCI, del [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]], del [[Partito Liberale Italiano|PLI]] e della sinistra: il 1º dicembre dello stesso anno la proposta di legge "Fortuna-Baslini" fu approvata con 325 sì (e 283 no) alla Camera e 164 sì (e 150 no) al [[Senato della Repubblica]]. Sempre nel corso della Quinta legislatura ([[1968]]-[[1972]]) si occupò della revisione del diritto di famiglia e chiese l'abolizione degli annullamenti automatici dei matrimoni ad opera della [[Sacra Rota]].
 
=== Passaggio al PSI e l'attività politica socialista e radicale ===
Successivamente la DC tentò con la via del [[referendum]] di abrogare la legge 898, o legge Fortuna, sul divorzio, ma nella [[Referendum abrogativo del 1974|consultazione popolare]] dell'11 maggio [[1974]] il 59,3% dei votanti, pari al 52% degli aventi diritto (affluenza alle urne pari all'87,7%), si dichiarò contrario all'abrogazione. Durante la campagna elettorale divorzista Fortuna si legò umanamente e politicamente al leader radicale [[Marco Pannella]]: da qui la sua scelta di avere la "doppia tessera" del PSI e del PR.
Due anni dopo fu il primo firmatario di una proposta di legge intenta a legalizzare il [[divorzio]], ma su suggerimento di [[Pietro Nenni|Nenni]] decise inizialmente di non sottoporre la sua proposta all'esame in [[parlamento]].<ref name=fort/>
 
Sempre rieletto alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]], nel [[1970]] egli ruppe gli indugi e propose la possibilità di divorziare per gli italiani insieme al collega [[Partito Liberale Italiano|liberale]] [[Antonio Baslini]]. Nonostante l'opposizione della [[Democrazia Cristiana]], Fortuna incassò l'appoggio del PCI, del [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]], del [[Partito Liberale Italiano|PLI]] e della sinistra: il 1º dicembre dello stesso anno la proposta di legge "''Fortuna-Baslini''" fu approvata con 325 sì (e 283 no) alla Camera e 164 sì (e 150 no) al [[Senato della Repubblica]]. Sempre nel corso della [[V legislatura della Repubblica Italiana|V legislatura]] ([[1968]]-[[1972]]) si occupò della revisione del diritto di famiglia e chiese l'abolizione degli annullamenti automatici dei matrimoni ad opera del [[Tribunale della Rota Romana]].<ref name=fort/>
Nella successiva legislatura ([[1972]]-[[1976]]) il deputato socialista fu autore della prima proposta sulla depenalizzazione dell'[[aborto]]: anche su questa proposta la DC propose un [[Referendum abrogativi del 1981 in Italia|referendum popolare]] da svolgere il 17 maggio [[1981]], dove le tesi di Fortuna ottennero l'appoggio del 67,9% della popolazione. Un anno prima egli aveva suggerito una serie di modifiche alla legge sul divorzio, con una separazione necessaria ridotta a due anni (senza opposizione di uno dei due), rispetto ai cinque previsti.
 
Successivamente la DC, nel tentativo di abolire l'istituto del divorzio, promosse un'iniziativa referendaria volta ad abrogare la legge Fortuna: il [[referendum abrogativo in Italia del 1974|referendum abrogativo]] si tenne il 12 e il 13 maggio [[1974]] e vide prevalere i no col 59,3% dei voti, a fronte di un'affluenza alle urne pari all'87,7%. Durante la campagna elettorale Fortuna si legò umanamente e politicamente al leader radicale [[Marco Pannella]]: da qui la sua scelta di avere la "doppia tessera" del PSI e del PR.<ref name=fort/>
 
Nella successiva legislatura ([[1972]]-[[1976]]) il deputato socialista fu autore della prima proposta sulla depenalizzazione dell'[[aborto]]: anche su questa proposta la DC propose un [[Referendum abrogativi in Italia del 1981|referendum]] da svolgere il 17 maggio [[1981]], dove le tesi di Fortuna ottennero l'appoggio del 67,9% della popolazione. Un anno prima egli aveva suggerito una serie di modifiche alla legge sul divorzio, con una separazione necessaria ridotta a due anni (senza opposizione di uno dei due), rispetto ai cinque previsti.<ref name=fort/>
 
[[File:Enzo Tortora 85.jpg|upright=1.8|thumb|[[Roma]], [[1985]], Marcia della Pace: [[Enzo Tortora]], [[Maria Adelaide Aglietta]] (dietro), [[Giovanni Negri]], Loris Fortuna, [[Flaminio Piccoli]], [[Giuseppe Zamberletti]]|sinistra]]
 
Più tardi, nel [[1984]], chiese alcune modifiche e integrazioni alla legge sulla cooperazione dell'[[Italia]] con i paesi in via di sviluppo e sugli interventi contro la fame nel mondo. Sempre nel 1984 Loris Fortuna si batteva nel chiedere norme sulla tutela della dignità del malato e la disciplina dell'eutanasia passiva. Poco prima di morire il politico friulano chiese a [[Bettino Craxi]], che lo aveva appena nominato Ministro delle politiche comunitarie, di raggiungere un'intesa elettorale coi radicali.<ref name=fort/>
 
Loris Fortuna fu membro della [[Massoneria in Italia|Massoneria]].
 
Fortuna muore a [[Roma]] il 5 dicembre [[1985]], venendo sepolto nel [[famedio]] del [[cimitero monumentale]] di [[San Vito]] a [[Udine]].<ref>[http://ricerca.gelocal.it/messaggeroveneto/archivio/messaggeroveneto/2009/12/07/NZ_07_UDA1.html Il ricordo di Loris Fortuna, nel nome di diritti e libertà di MAURIZIO CESCON]</ref>
 
Più tardi, nel [[1984]], chiese alcune modifiche e integrazioni alla legge sulla cooperazione dell'[[Italia]] con i paesi in via di sviluppo e sugli interventi contro la fame nel mondo. Sempre nel 1984 Loris Fortuna si batteva nel chiedere norme sulla tutela della dignità del malato e la disciplina dell'eutanasia passiva. Poco prima di morire il politico camuno chiese a [[Bettino Craxi]], che lo aveva appena nominato Ministro delle politiche comunitarie, di raggiungere un'intesa elettorale coi radicali.
==Omaggi e commemorazioni==
Il suo nome tornò a circolare nell'ambiente politico nel [[2005]] allorché, a seguito dell'alleanza tra radicali e [[Socialisti Democratici Italiani|SDI]] ([[Rosa nel pugnoPugno]]) il vecchio amico Pannella lo accostò a [[Tony Blair]] e [[José Luis Rodríguez Zapatero]] come esempio da seguire all'interno della tradizione laico-socialista.<ref>[http://www.radicalifriulani.it/node/3101 Fortuna, Blair e Zapatero ispirano la Rosa nel pugno]</ref>
 
==Note==
<references/>
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
[[File:Enzo Tortora 85.jpg|upright=1.8|center|thumb|[[Roma]], [[1985]], Marcia della Pace: [[Enzo Tortora]], [[Adelaide Aglietta]] (dietro), [[Giovanni Negri]], [[Loris Fortuna]], [[Flaminio Piccoli]], [[Giuseppe Zamberletti]]]]
* {{Collegamenti esterni}}
* [https://www.grandeoriente.it/il-12-e-13-maggio-1974-litalia-voto-a-favore-della-legge-sul-divorzio-che-porta-i-nomi-dei-massoni-loris-fortuna-e-antonio-baslini/ Il 12 e 13 maggio 1974 l’Italia votó a favore della legge sul divorzio che porta i nomi dei massoni Loris Fortuna e Antonio Baslini], su www.grandeoriente.it/, 13 maggio 2024.
 
{{Box successione
|tipologia = incarico governativo
|carica= [[Ministri per il coordinamento della Protezione civile della Repubblica italiana e dei capi del dipartimento della Protezione civile|Ministro per il Coordinamento della Protezione Civile della Repubblica Italiana]]
|carica = [[Ministri per il coordinamento della protezione civile della Repubblica Italiana|Ministro per il coordinamento della protezione civile]]
|immagine=Italy-Emblem.svg
|immagine = Italy-Emblem.svg
|periodo = 1º dicembre [[1982]] - 4 agosto [[1983]]
|precedente = [[Giuseppe Zamberletti]]
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[[Categoria:Politici del Partito Comunista Italiano]]
[[Categoria:Ministri per il Coordinamento della Protezione Civile della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:PartigianiGoverno italianiFanfani V]]
[[Categoria:DeputatiGoverno dellaCraxi IV Legislatura della Repubblica ItalianaI]]
[[Categoria:DeputatiStudenti delladell'Università Vdi Legislatura della Repubblica ItalianaBologna]]
[[Categoria:DeputatiVicepresidenti della VICamera Legislaturadei della Repubblica Italianadeputati]]
[[Categoria:Massoni]]
[[Categoria:Deputati della VII Legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Deputati dell'VIII Legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Deputati della IX Legislatura della Repubblica Italiana]]