James Wright Foley: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = James Wright
|Soprannome = Jim
|Cognome = Foley
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|LuogoNascitaLink =
|GiornoMeseNascita = 18 ottobre
|AnnoNascita = 1973
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte = 19 agosto
|AnnoMorte = 2014
|Epoca = 1900
|Attività = fotoreporter▼
|Epoca2 = 2000
|Nazionalità = statunitense
|Immagine = James Foley 2012.png
}}
== Biografia ==▼
Foley iniziò la sua carriera come insegnante delle scuole elementari in [[Arizona]], [[Massachusetts]] e [[Illinois]] per l'[[organizzazione non a scopo di lucro|organizzazione non profit]] ''[[Teach For America]]''. A metà degli anni 2000 ha iniziato a occuparsi di giornalismo. A partire dal [[2008]], Foley lavorò per lo ''[[United States Agency for International Development]]'', finanziato dall'[[Unione europea]] progettato di sviluppo 'Tatweer' a Baghdad. Contribuì anche a organizzare conferenze e seminari di formazione per un programma volta alla ricostruzione dei servizi civili dell'[[Iraq]], sconvolto da decenni di isolamento e amministrazioni [[autocrazia|autocratiche]]. Nel [[2010]], lasciò l'Iraq e divenne un [[giornalismo di guerra|corrispondente di guerra]] [[freelance]]. Fu in seguito inserito con le truppe americane in Iraq, dove suo fratello Michael era in servizio come [[ufficiale (forze armate)|ufficiale]] nell'[[USAF|Aviazione degli Stati Uniti]].
Ha lavorato per la ''[[Global Post]]'' fino al [[22 novembre]] [[2012]], giorno in cui [[Ostaggi stranieri in Iraq|è stato rapito]] nel nord-ovest della [[Siria]] mentre stava seguendo la [[guerra civile siriana]]. Il 19 agosto 2014 è stato [[Decapitazione|decapitato]] in video da ''[[John il jihadista]]'', un attivista britannico di origini arabe che fa parte del cosiddetto [[Stato Islamico dell'Iraq e del Levante]] (ISIS), diventando così il primo cittadino americano a essere stato ufficialmente giustiziato all'interno dell'autoproclamato ISIS. Dopo Foley, altri 2 ostaggi hanno subito la sua stessa sorte: [[Steven Sotloff]], anche lui giornalista, e [[David Haines]], cooperante britannico.▼
Nel gennaio [[2011]] Foley lavorò per il [[quotidiano]] ''[[Stars and Stripes (quotidiano)|Stars and Stripes]]'' come reporter in missione in [[Afghanistan]], ma due mesi dopo fu rimosso dal suo incarico dopo essere stato arrestato dalla polizia militare statunitense all'aeroporto di [[Kandahar]] con l'accusa di possesso e consumo di [[marijuana]]. Il 3 marzo, Foley confessò il possesso degli stupefacenti e si dimise. Nello stesso anno, mentre lavorava per la ''[[Global Post]]'' con sede a [[Boston]], Foley andò in [[Libia]] per seguire gli eventi della [[prima guerra civile libica|guerra civile]] contro il dittatore [[Muʿammar Gheddafi]], fotografando se stesso con i ribelli.
▲== Biografia ==
▲Nato a [[Rochester (New Hampshire)|Rochester]]<ref name=nbc>{{Cita web|cognome=Arkin|nome=Daniel|url=http://www.nbcnews.com/news/world/james-wright-foley-kidnapped-journalist-apparently-executed-isis-n184376|titolo=James Wright Foley, Kidnapped Journalist, Apparently Executed by ISIS|sito=[[NBC News]]|data=19 agosto 2014|accesso=19 agosto 2014}}</ref> nel [[New Hampshire]], frequentò la [[Kingswood Regional High School]] a [[Wolfeboro]]<ref>{{Cita news|cognome1=Marquard|nome1=Bryan|cognome2=Sampson|nome2=Zachary T.|titolo=James Foley, exemplar of bravery to many, dies at 40|url=https://www.bostonglobe.com/metro/2014/08/20/foleyobit/Eup7bzlaLcK7gY0ZLmp55M/story.html|accesso=22 agosto 2014|editore=Boston Globe|data=21 agosto 2014}}</ref>. Primo di 5 figli nati da John e Diane Foley<ref>{{Cita web|url=http://www.usatoday.com/story/news/world/2014/08/20/james-foley-journalist-kidnapped-executed-isis-syria/14339869/ |titolo=Foley set out to record 'most dangerous things' |sito=[[USA Today]] |autore=Hoai-Tran Bui |data=20 agosto 2014 |accesso=21 agosto 2014}}</ref>, era [[Chiesa cattolica|cattolico]]<ref>{{Cita web|cognome=Levitz|nome=Jennifer|url=http://online.wsj.com/articles/james-foley-u-s-journalist-killed-by-islamic-state-knew-risks-of-conflict-1408569500|titolo=In Fear and Violence, Slain U.S. Journalist Found Humanity|sito=[[Wall Street Journal]]|data=20 agosto 2014|accesso=20 agosto 2014}}</ref><ref>{{Cita web|cognome=Reston|nome=Maeve|url=http://www.latimes.com/nation/nationnow/la-fg-james-foley-new-hampshire-town-grieves-20140820-story.html|titolo=Slain journalist James Foley's hometown in New Hampshire grieves|sito=[[Los Angeles Times]]|data=20 agosto 2014|accesso=20 agosto 2014}}</ref>.
=== Rapimento in Libia ===
Secondo i media, la mattina del 5 aprile [[2011]], Foley, assieme alla collega [[Clare Morgana Gillis]], a un giornalista free-lance (che lavorava per l'''[[The Atlantic|Atlantic Monthly]]'', ''[[The Christian Science Monitor|Christian Science Monitor]]'' e ''[[USA Today]]'') e al fotografo spagnolo Manu Brabo, fu attaccato e catturato nei pressi di [[Brega (Libia)|Brega]], in [[Libia]], da parte delle forze fedeli al colonnello Gheddafi; nell'azione che ne seguì il collega fotoreporter [[Anton Hammerl]] fu ucciso. Quando è iniziata la sparatoria, Foley e Gillis avevano sentito Hammerl gridare: "''Aiuto!''"; dopodiché i due giornalisti e Brabo furono malmenati dalle forze pro-Gheddafi, immobilizzati e imprigionati in un carcere dell'[[Esercito libico|esercito regolare libico]]. Foley dichiarò: "''Quando avevo visto Anton disteso morto, era come se tutto il mondo intero fosse cambiato. Cambiato. Io non so nemmeno di aver sentito alcuni di quei colpi.''"
In seguito Foley fu rilasciato 44 giorni dopo. Dopodiché, il 18 maggio, Foley, Gillis e Brabo, così come Nigel Chandler (un giornalista inglese anche egli detenuto), furono portati al [[Rixos Hotel]] di [[Tripoli]] poco dopo il rilascio, mentre lui stesso tornò a [[Milwaukee]], nel [[Wisconsin]], allo scopo di ringraziare la comunità per aver pregato per il suo ritorno. Foley aveva anche scritto un articolo per il ''[[Marquette Magazine]]'' dichiarando che le preghiere del [[rosario]] lo avevano aiutato a superare il periodo della sua prigionia. Tuttavia, Foley tornò nuovamente in Libia e il 20 ottobre [[2011]], fu presente alla cattura di Gheddafi, assieme alla corrispondente per il ''Global Post'' [[Tracey Shelton]].
==Note==▼
{{references}}▼
=== Rapimento in Siria e morte ===
==Collegamenti esterni==▼
▲
Dopo Foley, altri 6 ostaggi hanno subito la sua stessa sorte: [[Steven Sotloff]], anche lui giornalista statunitense, i due cooperanti britannici [[David Cawthorne Haines|David Haines]] e [[Alan Henning]], il tassista statunitense [[Peter Kassig]] (minacciato di essere ucciso nel video dell'esecuzione di Henning e infine decapitato qualche giorno prima che Jihadi John venisse ferito in un raid aereo americano) e due ostaggi giapponesi, il contractor [[Haruna Yukawa]] e il corrispondente di guerra [[Kenji Goto]]. Un altro ostaggio, il pilota giordano [[Mu'adh al-Kasasbeh]], è stato invece arso vivo in una gabbia. Tutte le brutali esecuzioni dei fanatici dell'ISIS sono state filmate e diffuse su Internet.
▲== Note ==
==Bibliografia==
* [[Loretta Napoleoni]], ''Mercanti di uomini. Il traffico di ostaggi e migranti che finanzia il jihadismo'', capitolo 9 ''La mitologia degli ostaggi occidentali'', 2017, Rizzoli, ISBN 9788817092944
▲== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.freejamesfoley.org/ Free James Foley], sito di famiglia
** [https://web.archive.org/web/20140813101619/http://www.freejamesfoley.org/ August 13, 2014 snapshot] at [[Wayback Machine]]
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|guerra|storia}}
[[Categoria:Vittime del terrorismo]]
[[Categoria:Fotoreporter statunitensi]]
[[Categoria:Persone
[[Categoria:Studenti della Marquette University]]
[[Categoria:studenti della Northwestern University]]
[[Categoria:Morti assassinati per decapitazione]]
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