Luigi Scevola: differenze tra le versioni

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{{S|drammaturghi italiani}}
{{Bio
|Nome = Luigi
|Cognome = Scevola
|Sesso = M
|LuogoNascita = Brescia
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1770
|LuogoMorte = Milano
|AnnoMorte=1819
|GiornoMeseMorte =
|Attività=drammaturgo
|AnnoMorte =1819 1818
|Nazionalità=italiano
|Epoca = 1700
|Epoca2 = 1800
|Attività = drammaturgo
|Nazionalità = italiano
}}
 
== Biografia ==
[[Imitatore]] di [[Ugo Foscolo]], fu autore delle tragedie ''Socrate'' ([[1804]]), ''Annibale in Bitinia'' ([[1806]]) e ''Saffo'' ([[1814]]), sempre scritte nel rispetto delle unità aristoteliche.
Amico dell'adolescente [[Ugo Foscolo]], che lo scelse come dedicatario di alcune delle sue prime composizioni poetiche, fu ordinato sacerdote ed iniziò nel 1791 la sua esperienza di professore, quale insegnante di « rettorica » nel bresciano collegio Falsina. Nella città natale entrò inoltre a far parte sei anni più tardi del locale Comitato di Pubblica Istruzione, istituzione di orientamento democratico. Insegnò quindi letteratura italiana nel Patrio liceo, e sempre a Brescia fu segretario dell'Accademia di scienze ed arti, prima del trasferimento a [[Bologna]], dove divenne vice-bibliotecario del prestigioso [[Università di Bologna|ateneo felsineo]] (1807-1815).<ref name="Carli">Si veda la nota 3 di Plinio Carli in U. Foscolo, ''Epistolario'', vol. I (ottobre 1794-giugno 1804), Firenze, Le Monnier, 1970, p. 4, vol. XIV dell<nowiki>'</nowiki>''Edizione Nazionale delle Opere di Ugo Foscolo''.</ref>
 
Le sue idee filo-[[Gioacchino Murat|muratiane]] lo costrinsero a riparare a [[Milano]], dove visse gli ultimi anni di vita, fondando l'Accademia dei Concordi, destinata ad effimera durata.<ref name="Carli"/>
==Collegamenti esterni==
*[http://www.treccani.it/enciclopedia/luigi-scevola/ Articolo su Treccani.it]
 
Poeta e prosatore, è ricordato in primo luogo come autore di tragedie, [[imitatore]] di [[Vittorio Alfieri|Alfieri]] e Foscolo. Scrisse le tragedie ''Socrate'' ([[1803]]), ''[[Annibale in Bitinia]]'' ([[1805]]), ''Priamo alla tenda di Achille'' ([[1806]]), ''Giulietta e Romeo'' (da cui [[Felice Romani]] trarrà il libretto per l'[[Giulietta e Romeo (Vaccaj)|opera lirica omonima]] di [[Nicola Vaccaj]]), ''Saffo'' ([[1814]]), ''Aristodemo'' ed ''Erode'', tutte rispettose delle [[unità aristoteliche]]. Godette di un buon successo presso i contemporanei.
 
[[Massoneria|Massone]], fu membro della loggia di Brescia ''Amalia Augusta''<ref>[https://www.grandeoriente.it/wp-content/uploads/2020/01/Hiram_n3_2019_web.pdf Enrico Oliari, "La R.L. Amalia Augusta di Brescia"], ''Hiram'', n. 3, 2019, p. 31.</ref>.
 
== Note ==
<references/>
 
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Massoni]]