Hotel Fuenti: differenze tra le versioni
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{{Edificio civile
|nome edificio = Hotel Fuenti
L''''Hotel Fuenti''' (il cui vero nome avrebbe dovuto essere '''Amalfitana Hotel'''<ref>[http://ingeambiente.freewordpress.it/2007/05/07/il-fuenti/ Simosnap IRC Chat Community :: Entra in Chat<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>), soprannominato spregiativamente "''Mostro di Fuenti''"<ref>La definizione è stata coniata da Antonio Jannello, presidente dell'associazione [[Italia Nostra]][http://eddyburg.it/article/articleview/2768/0/159/]</ref> è stato uno dei più noti edifici abusivi italiani.▼
|immagine = Hotel Fuenti.jpg
|didascalia = L'Hotel Fuenti prima della demolizione avvenuta nel 1999
|paese = Italia
|divamm1 =
|città = Vietri sul Mare
|cittàlink =
|indirizzo =
|latitudine = 40.659715
|longitudine = 14.711078
|stato = parzialmente demolito
|periodo costruzione = [[1969]]-[[1971]]
|inaugurazione =
|demolito = [[1999]]
|distrutto =
|ricostruito =
|stile =
|uso =
|altezza = 24 metri
|altezza antenna/guglia =
|altezza tetto =
|altezza ultimo piano =
|piani = 7
|area calpestabile = 2000 mq
|ascensori =
|costo =
|architetto =
|ingegnere =
|appaltatore =
|costruttore =
|proprietario = [[Orfeo Mazzitelli]]
|committente = [[Orfeo Mazzitelli]]
}}
▲L''''Hotel Fuenti''' (il cui vero nome avrebbe dovuto essere '''Amalfitana Hotel'''<ref>[http://ingeambiente.freewordpress.it/2007/05/07/il-fuenti/ Simosnap IRC Chat Community :: Entra in Chat<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071115234950/http://ingeambiente.freewordpress.it/2007/05/07/il-fuenti/ |data=15 novembre 2007 }}</ref>), soprannominato spregiativamente "''Mostro di Fuenti''"<ref>La definizione è stata coniata da [[Antonio
==Storia==
L'hotel sorgeva a [[Vietri sul Mare]], in località Fuenti sulla [[costiera
La sua posizione e le sue dimensioni gli fecero ottenere da parte di [[Legambiente]] il soprannome di "[[ecomostro]]"<ref name=Ecomostri>http://www.ilpaesepossibile.org/public/file/0909_udicon%203.pdf</ref>, definizione poi estesa ad altri edifici dalle caratteristiche simili ed entrata nel gergo comune [[lingua italiana|italiano]].
Oltre
La vicenda della sua costruzione venne definita "''Un misfatto ecologico esemplare''" dal giornalista [[Antonio Cederna]] nel [[1972]].<ref>
▲Oltre ad essere stato il primo edificio ad essere definito "ecomostro", fu anche il primo ad essere (almeno parzialmente) abbattuto.<ref name=Ecomostri />
▲La vicenda della sua costruzione venne definita "''Un misfatto ecologico esemplare''" dal giornalista [[Antonio Cederna]] nel [[1972]].<ref>[http://www.ecomostri.it/ Ecomostri<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
==La costruzione==
L'Hotel Fuenti venne edificato a partire dal [[1968]] per volere della famiglia
La concessione iniziale riguardava una struttura alberghiera da 34 000 metri cubi di [[cemento]], un edificio lungo 150 metri e alto 7 piani (più altri quattro livelli per 24 metri totali), con 2000 metri quadrati di superficie calpestabile.
Nonostante l'area su cui sarebbe dovuto sorgere l'edificio fosse soggetta a vincolo ambientale, la proprietà dell'albergo riuscì
La costruzione durò tre anni per concludersi nel [[1971]], e fu accompagnata da aspre critiche e da azioni legali per impedire la distruzione della zona di scogliera su cui si arroccava la costruzione.
Nell'ambito della Giunta comunale espresse la sua ferma opposizione all'opera l'assessore
==La confisca==
Durante dei sopralluoghi, furono rilevate forti differenze tra il progetto depositato e l'effettiva costruzione. Tra le più gravi discrepanze risultò la differenza tra gli sbancamenti previsti e quelli effettivamente eseguiti, che oltre a rendere l'opera più dannosa per il fianco della scogliera ne avrebbe potuto mettere a rischio la stabilità.
Questi abusi portarono dapprima alla revoca del nulla osta regionale,
Intanto, con il [[terremoto dell'Irpinia del 1980]] e in attesa di sviluppi, l'albergo venne usato come centro di accoglienza per ospitare 600 persone, grazie
Nel [[1981]] il Consiglio di Stato confermò le revoche delle licenze, confiscando la struttura e impedendo l'inizio dell'attività.
Mazzitelli, il sindaco Masullo e il sovrintendente Dillon vennero condannati in primo grado per [[abuso edilizio]], sentenza annullata dopo pochi mesi dalla Corte
==I ricorsi==
{{cn|I proprietari nel [[1985]] cercarono di condonare l'edificio grazie
I Mazzitelli ricorsero al TAR della Campania, ottenendo nel [[1992]] un pronunciamento contrario: i giudici confermarono la decisione del Ministero. Nel 1997 giunse a maturazione anche la sentenza del ricorso presso il Consiglio di Stato, anche questa negativa per il costruttore. Con questa sentenza, l'albergo venne qualificato come "non condonabile" e destinato all'abbattimento.
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Intanto, nel [[1994]] erano fallite anche le richieste di regolarizzazione avanzate da Mazzitelli nell'ambito del condono voluto dal governo di [[Silvio Berlusconi]].
Tra i vari progetti avanzati per salvare il "mostro" ve ne era stato uno dell'architetto [[Paolo Portoghesi]] che prevedeva un abbassamento di due piani: anche questo fu respinto in quanto non risolutivo.}}
==La demolizione==
L'inizio della demolizione fu reso possibile solo dall'introduzione di un emendamento del deputato dei [[Federazione dei Verdi|Verdi]] [[Sauro Turroni]] nel disegno di legge Ronchi recante "nuovi interventi in campo ambientale - un disegno di legge proposto nel [[1998]] dal ministro Ronchi che sarebbe poi divenuto la legge n. 426/
Va rilevato che il disegno di legge era stato stilato appositamente per risolvere il caso del Fuenti e per la costiera amalfitana, ed era stato supportato da diverse associazioni ambientaliste per limitare il dilagare degli abusi nei parchi naturali
La nuova legge prevedeva l'intervento diretto del ministero: questo fatto era stato reso necessario dall'inerzia dimostrata dalle autorità di Vietri sul Mare nell'eseguire l'ordinanza d'abbattimento nei due anni precedenti.<ref name=autogenerato1 />
==Dopo la demolizione==▼
I lavori di demolizione cominciarono il 23 aprile [[1999]] e si protrassero (intervallati da un ulteriore ricorso al TAR) fino a giugno con la demolizione dell'Ala Est, quella più visibile dal mare.
Tuttavia, ci si limitò
▲==Dopo la demolizione==
L'opera di demolizione fu criticata da alcuni sindacati della zona, in particolare del "[[Sindacato Azzurro]]" (un piccolo movimento che in precedenza si era già opposto alla chiusura di alcune discariche abusive e aveva chiesto l'abrogazione dell'obbligo di assicurazione<ref>[http://www.sindacatoazzurro.org/inizio.html Sindacato Azzurro<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110924213302/http://www.sindacatoazzurro.org/inizio.html |data=24 settembre 2011 }}</ref>) e dagli stessi Mazzitelli, i quali dichiararono di aver
Nonostante tutto, l'area rimase di proprietà di [[Dante Mazzitelli]], che approfittando della permanenza del basamento avanzò un primo progetto di sfruttamento dell'area tramite la costruzione di diverse strutture, più piccole
Il progetto poi venne allargato, aggiungendo al primo albergo da 50 posti uno da 250 in una cava poco distante. Dopo una lunga concertazione, la Provincia e i proprietari dell'area giunsero
Nel 2004 l'area è stata destinata a parco, e sulle macerie
==Note==▼
== Altri progetti ==
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▲==Note==
▲{{references|2}}
{{portale|architettura|campania}}
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[[Categoria:Architetture di Vietri sul Mare]]
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