Pierre Cot: differenze tra le versioni
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{{F|politici francesi|ottobre 2009}}
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{{Bio
|Nome = Pierre
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|GiornoMeseMorte = 21 agosto
|AnnoMorte = 1977
|Attività = politico▼
|Epoca = 1900
▲|Attività = politico
|Nazionalità = francese
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}}
== Biografia ==
Fu notato da [[Raymond Poincaré]], che gli offrì la prima esperienza politica alle elezioni legislative del [[1924]], come candidato dei [[Repubblicani di sinistra]] nel dipartimento delle [[Hautes-Alpes]]. Sconfitto, iniziò un'evoluzione politica che si sarebbe accentuata con il tempo: dopo un'adesione al [[Partito Repubblicano-Socialista]], nel [[1928]] fu eletto deputato della Savoia sotto le insegne [[Partito Repubblicano, Radicale e Radical-Socialista|radicali]], ma nel [[1951]] si sarebbe presentato alle elezioni in una lista comunista, nel [[Rodano (dipartimento)|Rhône]].
La sua carriera governativa iniziò nel dicembre [[1932]], quando divenne sottosegretario di Stato agli Affari Esteri nel governo di [[Joseph Paul-Boncour]]. Nel gennaio [[1933]] [[Édouard Daladier]] gli affidò il ministero dell'Aria, nuovo portafoglio destinato a un importante avvenire. Ottenuto anche il brevetto di pilota, si lanciò con foga nella promozione dell'aviazione e riorganizzò l'aeronautica civile creando la compagnia nazionale [[Air France]]. Costretto ad abbandonare la funzione di ministro dopo il 6 febbraio [[1934]], vi ritornò nel [[1936]] nel governo del [[Fronte
Scrive Luciano Canfora: "Come è ormai assodato dopo le ricerche di Sabine Jansen, nel corso del suo soggiorno statunitense negli anni della guerra, Cot fu arruolato dai servizi sovietici (tra il '40 e il '42)"<ref>{{Cita libro|autore = Luciano Canfora|titolo = La storia falsa|anno = 2008|editore = Rizzoli|città = Milano}}</ref> con il nome in codice ''Dedalo''.
Nel dopoguerra divenne un "compagno di strada" del [[Partito Comunista Francese]] (PCF), tentando così un ritorno alla vita politica. Sotto la [[Quarta Repubblica francese|Quarta Repubblica]] fu una delle personalità principali dell'[[Unione progressista]], agglomerato di piccoli partiti usciti dalla Resistenza e vicini al PCF.▼
▲All'inizio del '44 viene mandato dal [[Charles de Gaulle|generale De Gaulle]] in missione a Mosca in rappresentanza del ''[[Comitato francese di Liberazione nazionale|Comité de Libération Nationale]]''. Vi resterà fino alla liberazione di Parigi<ref>{{Cita libro|autore = Autori vari|titolo = Hommage à Pierre Cot|anno = 1979|editore = Imprimerie Floch|città = Mayenne}}</ref>. Nel dopoguerra divenne un "compagno di strada" del [[Partito Comunista Francese]] (PCF), tentando così un ritorno alla vita politica. Sotto la [[Quarta Repubblica francese|Quarta Repubblica]] fu una delle personalità principali dell'[[Unione progressista]], agglomerato di piccoli partiti usciti dalla Resistenza e vicini al PCF.
Fu anche membro dell'ufficio direttivo del "Movimento della pace", dove si batteva per un "neutralismo attivo" nel contesto della [[guerra fredda]]. Ottenne il premio Stalin internazionale per la pace nel [[1953]].▼
▲Fu anche membro dell'ufficio direttivo del "Movimento della pace", dove si batteva per un "neutralismo attivo" nel contesto della [[guerra fredda]]. Ottenne il [[premio Stalin
La sua carriera politica a livello nazionale ebbe termine con il maggio [[1968]], continuò a ricoprire cariche locali in [[Savoia (dipartimento francese)|Savoia]] fino al [[1973]].▼
▲La sua carriera politica a livello nazionale ebbe termine con il maggio [[1968]], continuò a ricoprire cariche locali in [[Savoia (dipartimento
La più importante e probabilmente completa biografia su Pierre Cot è stata pubblicata nel 2002 in Francia dall'editore Fayard ed è opera di Sabine Jansen (''Pierre Cot, un antifasciste radical'').
== Incarichi governativi ==
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|luogo= [[Mosca (Russia)|Mosca]], [[1953]]
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== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
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* {{cita libro|autore= Luciano Canfora |wkautore= Luciano Canfora |titolo= La storia falsa |editore= Rizzoli|anno= 2008}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
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