Anzio: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua|l'antica città|Anzio (città antica)}}
{{Nota disambigua|l'omonimo film (titolo statunitense) sullo sbarco alleato del 1944| {{Divisione amministrativa
|Nome = Anzio
|Panorama = Anzio (8299681631).
|Didascalia =
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Lazio
|Divisione amm grado 2 = Roma
|Amministratore locale = Aurelio Lo Fazio
|Partito = [[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|Data elezione = 2-12-2024
|Data istituzione =
|Sottodivisioni = [[Stazione di Anzio Colonia|Anzio Colonia]], Cincinnato, Falasche, [[Stazione di Lido di Lavinio|Lavinio Stazione]], [[Lavinio|Lavinio Mare]], [[Lido dei Gigli]], [[Lido dei Pini]], Lido delle Sirene, [[Stazione di Padiglione|Padiglione]], Pocacqua, [[Stazione di Marechiaro|Marechiaro]], Miglioramento, [[Stazione di Villa Claudia|Villa Claudia]], Santa Teresa, Sacro Cuore, [[Tor di Caldano|Tor Caldara]]
|Divisioni confinanti = [[Aprilia (Italia)|Aprilia]] ([[provincia di Latina|LT]]), [[Ardea]], [[Nettuno (Italia)|Nettuno]]
|Targa = R{{maiuscoletto|oma}}/RM
|Zona sismica = 3A
|Gradi giorno = 1243
|Nome abitanti = anziati, portodanzesi
|Patrono = [[sant'Antonio di Padova]]
|Festivo = 13 giugno
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Anzio (province of Rome, region Lazio, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Anzio nella [[città metropolitana di Roma Capitale]]
}}
'''Anzio''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/ˈanʦjo/|it}}<ref>{{Dipi|Anzio}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] e località balneare di {{Popolazione|ITA}}<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> abitanti della [[città metropolitana di Roma Capitale]] nel [[Lazio]]. L'[[Anzio (città antica)|antica città di Anzio]], in [[Lingua latina|latino]] ''Antium'' (le attuali Anzio e [[Nettuno (Italia)|Nettuno]]), fu per un lungo periodo capitale della popolazione dei [[Volsci]], finché non venne assorbita nello [[Repubblica romana|Stato romano]].
[[File:
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Anzio si trova nella [[Campagna romana]], sull'omonimo [[promontorio]], proteso sul [[Mar Tirreno|Tirreno]], che ne segna il confine meridionale.
Il terreno è pressoché pianeggiante, con altimetrie che non superano gli 80 m s.l.m., arrivando sui 70 m. nella porzione settentrionale del territorio, presso la località di ''Macchia della Spadellata''. I corsi d'acqua hanno carattere torrentizio e stagionale, scorrendo da est ad ovest prima di confluire nel [[Mar Mediterraneo]]; tra questi il fosso di ''Sant'Anastastio'', il ''Fosso di Cavallo Morto'' e il ''Fosso Caldara Vignarola''.<ref>[https://geoportale.regione.lazio.it/maps/new?layer=geonode:CTR_10K&view=True#/ Geoportale Regione Lazio]</ref>
=== Clima ===
Il [[clima mediterraneo|clima]] di Anzio è tipicamente [[clima mediterraneo|mediterraneo]].
== Storia ==
{{Vedi anche|
=== Preistoria ===
La presenza di insediamenti umani ad Anzio è documentata già nel [[Paleolitico inferiore]]. Tra i reperti è stata infatti rinvenuta un'[[amigdala (pietra)|amigdala]] risalente alla [[Cultura acheuleana|cultura "acheuleana"]] di circa {{formatnum:150000}} anni fa.<ref>[https://cambiaversoanzio.wordpress.com/2016/07/26/la-necropoli-protostorica-dellitalcable-altro-che-volsci/ La necropoli protostorica]</ref>
Nella zona di [[Necropoli di Cavallo morto|Cavallo morto]] è stata inoltre ritrovata nel 1981 una necropoli probabilmente risalente all'[[Età del bronzo|età del bronzo recente]]<ref>[https://www.treccani.it/enciclopedia/civilta-laziale_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Antica%29/ Laziale, Civiltà di A. M. Bietti Sestieri, sul sito Treccani]</ref>, questa rappresenta la più antica testimonianza del rito funerario di cremazione nel [[Lazio]].<ref>[http://www.archeologia.beniculturali.it/index.php?it/142/scavi/scaviarcheologici_4e048966cfa3a/218 Colle Rotondo sul sito del Ministero dei beni culturali]</ref>
=== Età latino-volsca ===
La fondazione di ''[[Antium]]'' risale attorno [[IX secolo a.C.]] da parte dei [[Latini]]. Secondo lo storico Xenagora, Anzio fu fondata da Anteo, figlio di [[Ulisse]] e della [[Circe|Maga Circe]]; mentre un'altra leggenda attribuisce la fondazione ad [[Ascanio]], figlio di [[Enea]], già fondatore di [[Albalonga]].<ref>[http://www.prolococittadianzio.it/la-storia/cenni-storici/ Cenni storici di Anzio]</ref>
Nel [[V secolo a.C.]] si stanziarono i [[Volsci]], un popolo di ceppo [[osco-umbro]], ed Anzio divenne la loro principale città. La Anzio volsca era situata a breve distanza dal mare, presso la località ''Le Vignacce'' (situata nella frazione di Santa Teresa). La città era probabilmente dotata di mura e tre porte di accesso: una in direzione di [[Roma]], una verso il mare e una verso [[Torre Astura|Astura]]<ref name="Porto d'Anzio">[https://www.treccani.it/enciclopedia/porto-d-anzio_(Enciclopedia-dell'-Arte-Antica)/ Porto d'Anzio (Antium) di A. La Regina sul sito Treccani]</ref>. La città controllava una cittadella fortificata, nota come [[Cenone]], che ne faceva da porto ed emporio dal quale gli Anziati partivano per le loro scorrerie piratesche<ref>[[Dionigi di Alicarnasso]], ''[[Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità romane]]'', Libro IX, 56.</ref><ref>[[Strabone]], ''[[Geografia (Strabone)|Geografia]]'', Libro V, 3,5.</ref>. L'ubicazione del porto è tuttora ignota: alcune fonti la pongono sulla costa di ''Capo d'Anzio'', dove poi è sorto il porto Neroniano<ref>[http://www.100libripernettuno.it/OPERE/nettuno%20la%20sua%20storia/CAPITOLI/003%20il%20territorio%20in%20eta%20romana.htm Antium, di Chiara Conte]</ref>, altre fonti la pongono presso la foce del fiume ''Loricina'', dove oggi sorge il [[Borgo medievale di Nettuno|castello medievale di Nettuno]]<ref>''Christian Mauri, "Latium arcaico", Aracne editrice, 2022, pag. 164. Vedere anche "A Fragmented History: A Methodological and Artefactual Approach to the Study of Ancient Settlement in the Territories of Satricum and Antium"'', Gijs Willem Tol Barkhuis, 2012 - 405 pagine. pag. 11-12. V. Cerri, "Nettuno e la sua Collegiata", 1974. Cempanari – Amodei, "Nettuno e il suo santuario", 1964. R. Paoli, "I grandi centri del passato: Anzio", Roma 1966, pag. 15. G. Bovelli Soffredini, "Neptunia", Roma 1923, p. 32.</ref>, altre ancora alla foce del piccolo fiume ''Sant'Anastasio''.<ref>"G. Cifani, A. Guidi, A. M. Jaia, «Nuove ricerche nel territorio di Colle Rotondo ad Anzio» dans G. Ghini (dir.), ''Lazio e Sabina 7'' (atti del Convegno, Roma, 2010), Roma, Edizioni Quasar, 2011, p. 371-372 e note n. 3</ref><ref>[https://inliberauscita.it/approfondimenti/135080/135080/ Anzio. A Colle Rotondo l'Oppidum di Caenonem]</ref>
Frequenti furono i combattimenti tra i Volsci e i Romani, soprattutto nel [[V secolo a.C.]], quando Anzio ne era la capitale. A questi scontri, si alternarono anche trattati di pace, tant'è che il primo [[Trattati Roma-Cartagine|trattato tra Roma e Cartagine]] incluse, oltre Roma e le città latine, anche Anzio, [[Ardea]], [[San Felice Circeo|Circei]] e [[Terracina]].<ref>{{cita|Polibio|III, 22.4-13}}.</ref>
Anzio fu alleata di [[Aricia]], quando nel [[506 a.C.]] gli Aricini dovettero difendersi dall'attacco loro portato dagli [[Etruschi]], alla fine sconfitti nella [[battaglia di Aricia]].<ref name="Dionigi">[[Dionigi di Alicarnasso|Dionigi]], [[Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità romane]], Libro V, 36.</ref>
Ad
Nel [[484 a.C.]], nel territorio prospiciente la città, i Volsci sconfissero duramente in [[Battaglia di Anzio (484 a.C.)|battaglia]] l'esercito romano, condotto da [[Lucio Emilio Mamercino]], costringendolo ad una vergognosa fuga nottetempo.<ref>[[Dionigi di Alicarnasso]], [[Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità romane]], VIII, 83-85.</ref>
Tra il [[340 a.C.|340]] e il [[338 a.C.]] i Volsci di Anzio, [[Lanuvio]], ''Aricia'' e [[Velletri]] entrarono nella [[guerra latina]] insieme ad altre popolazioni del Latium contro Roma. Nel 338 a.C. i Volsci vennero sconfitti nella [[Battaglia di Anzio (338 a.C.)|battaglia navale di Anzio]] presso capo d'Astura. I Romani conquistarono e distrussero il Cenone, privando Anzio del suo porto<ref>[[Dionigi di Alicarnasso]], [[Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità romane]], IX, 56.</ref>. I [[rostri]] delle navi anziate vennero esposte nel [[Foro Romano]] in segno di vittoria contro la storica città rivale. Roma riuscì quindi a soggiogare una volta per tutte Anzio e l'intero Latium.<ref>{{cita|Livio|VIII, 13.1-8}}.</ref>
=== Età romana ===
[[File:Anzio Massimo 03.JPG|miniatura|upright=1.1|La [[fanciulla di Anzio]]]]
Anzio fu l'unica tra le colonie marittime, insieme ad [[Ostia antica|Ostia]], a venir esentata dal fornire soldati di terra nella [[seconda guerra punica]].
Anzio si schierò a favore di [[Silla]] nel conflitto contro [[Gaio Mario]] e fu saccheggiata dalle turme sannitiche, vicine a Mario.<ref name=Nibby>[https://www.labgeocaraci.it/nibbyproject/anzio-anzo-porto-danzo Antivm – Anzio, Anzo, Porto D’anzo – Carta de' dintorni di Roma][[Antonio Nibby]], ''Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de' Dintorni di Roma'', Antivm – Anzio, Anzo, Porto d’Anzo]</ref>
Sul finire dell'età repubblicana la città di Antium era costellata di ville e templi che si estendevano sui territori delle attuali Anzio e Nettuno, fino al fiume Astura. Era infatti divenuta luogo di villeggiatura di molti patrizi romani. La città ospitò [[Cicerone]] quando, tornato dall'esilio, vi riorganizzò i resti delle sue biblioteche, desiderando metterli in un posto sicuro. I romani più eminenti vi costruirono bellissime ville in riva al mare, tra cui Caio Lucrezio e [[Gaio Cilnio Mecenate|Mecenate]].
[[File:Anzio - grotta di Nerone.JPG|miniatura|upright=1.1|La villa e le grotte di [[Nerone]]]]
Anche [[Ottaviano]] costruì una villa presso Capo d'Anzio, dove, secondo [[Svetonio]], nel [[2 a.C.]] fu raggiunto da una delegazione romana che gli offrì il titolo di ''[[Pater Patriae]]''.
[[File:Antium plan.png|miniatura|upright=1.1|Planimetria dell'[[Anzio (città antica)|antica Anzio]] (Antium)]]
Ad Anzio nacquero gli imperatori [[Caligola]], che voleva farne la capitale dell'impero<ref>[http://beni-culturali.provincia.roma.it/content/il-comune-della-settimana-anzio Il comune della settimana: Anzio]</ref>, e [[Nerone]]. Quest'ultimo fondò una colonia di veterani in città, espanse la villa imperiale e costruì un [[Porto di Anzio#Porto neroniano|nuovo porto]]. La villa passò nei secoli agli imperatori [[Domiziano]], [[Adriano]] e [[Settimio Severo]].
Nell'ultimo periodo dell'impero nasce la [[diocesi di Anzio]], che aveva probabilmente il martire romano [[Ermete martire|sant'Ermete]] come patrono.<ref>[[Anastasio bibliotecario]], Fabrot, ''Anastasii Bibliothecarii Historia ecclesiastica'', a cura di Sebastiano Cramoisy, Parisiis, e Typographia regia, 1649, [http://books.google.it/books?id=_n4XizNTy7EC&pg=RA1-PA24&dq=Antii+ad+Sanctum+Hermen&hl=it&sa=X&ei=cex0VK2lHqW6ygPFxIHYCQ&ved=0CCwQ6AEwAQ#v=onepage&q=Antii%20ad%20Sanctum%20Hermen&f=false p. 24]</ref>
==== Costruzioni, templi e strade ====
[[File:Domus rovine 6.JPG|miniatura|upright=1.1|I ruderi della Domus Neroniana]]
Tra le costruzioni documentate vi sono:
* la villa di Cicerone, dotata di una imponente biblioteca adornata da affreschi originali.<ref>[[Cicerone]], ''Epistulae Ad Atticum'', IV, 8; XII, 19; XIII, 26, ecc.</ref>
* la villa di Caio Cilnio Mecenate che, secondo [[Pirro Ligorio]], era situata presso le acque [[Riserva naturale regionale Tor Caldara|Caldane]], ove eresse una statua ad Augusto.
* la villa di Caio Lucrezio che, secondo [[Tito Livio]], era situata vicino al fiume Loracina, ove doveva esserci un acquedotto.<ref>[[Tito Livio]], [[Ab Urbe condita libri]], XLIII, 4, 6</ref>
* la villa imperiale, ubicata lungo la fascia costiera a Capo d'Anzio. Si distinguono una fase Repubblicana ed Augustea, seguita dalla fase Neroniana, in cui l'imperatore la demolì e ricostruì in modo da ingrandirla e articolarla con numerosi padiglioni, ninfei, fontane e terrazzi. Alla fase Domiziana si deve la costruzione di sistemi di isolamento delle sale e di canalizzazione delle acque, mentre a quella Adriana si devono le opere di abbellimento secondo lo stile della villa di Tivoli. Infine, nella fase Severiana, si devono alcune modifiche strutturali come la costruzione di un grande atrio ad otto colonne e di terme ad occidente della biblioteca.<ref>[http://m.anzio.net/1/la_villa_imperiale_545152.html La villa imperiale]</ref>
* il [[Teatro romano di Anzio|teatro]], risalente alla metà del [[I secolo d.C.]], situato nell'attuale zona di Santa Teresa.
[[File:Teatro_anzio_orchestra.JPG|miniatura|upright=1.1|I resti del teatro romano]]
Tra i templi documentati vi sono:
* Tempio della [[Fortuna (divinità)|Dea Fortuna]] Anziatina, simbolo di Anzio. La sua ubicazione è tuttora ignota, probabilmente si trovava nei pressi di Villa Albani o nell'area della villa imperiale. Il tempio è documentato da [[Orazio]];<ref>[[Orazio]], ''Carmina'', I, 35</ref>
{{citazione|alla Fortuna o dea, che governi la tua amata ''Antium''|[[Orazio]], [[Odi (Orazio)|''Carmina'']], I, 35|''O diva gratum quae regis [[Antium]]''|lingua=la}}
* Templi del [[Nettuno (divinità)|Dio Nettuno]]: un tempio era situato presso Capo d'Anzio, vicino alla villa imperiale, mentre un altro era situato presso il castello medievale di Nettuno;
* Tempio di [[Esculapio]], ricordato da Livio e forse collocato nei pressi dell'antico porto Cenone. Presso Villa Adele fu trovata una statua in marmo nero antico che rappresentava Esculapio (oggi conservata a Roma al Palazzo Nuovo dei Musei Capitolini);<ref name=Templi>[https://spazioinwind.libero.it/popoli_antichi/altro/Antium-templi.html ANTIUM - Templi]</ref>
* Templi di [[Apollo]], uno adiacente al [[Forte Sangallo (Nettuno)|Forte Sangallo]] di Nettuno e uno probabilmente nell'area della villa imperiale, dove fu trovata una statua in marmo dell'[[Apollo del Belvedere]];
* Tempio di [[Ercole]] Anziate, citato da Cicerone, che riportò il trasferimento della statua del dio ad Anzio. La probabile ubicazione è presso Villa Corsini-Sarsina, dove fu ritrovato un mosaico policromo raffigurante il dio;<ref name=Templi />
* Tempio di [[Giove (divinità)|Giove]] di cui non se ne hanno tracce, ma fu ritrovata una statua in marmo nero raffigurante il dio presso Villa Adele, nella stessa area di quella di Esculapio;<ref name=Templi />
* Tempio di Cerere Anziatina, documentato in un'inscrizione marmorea conservata a [[Verona]] risalente all'[[85]] d.C.;<ref name=Templi />
* Tempio della [[Speranza (divinità)|Spes Augusta]];<ref name=Templi />
Vi erano anche molti luoghi di culto dedicati a divinità orientali: una lastra raffigurante il dio [[Mitra (divinità)|Mitra]] fu rinvenuta presso il porto neroniano, mentre una statua del [[I secolo|I]] - [[II secolo]] d.C. del dio [[Anubi]] fu rinvenuta nel [[1749]] nei terreni della famiglia Pamphili.<ref name=Templi />
Le strade che attraversavano Anzio erano:
* la [[Strada statale 207 Nettunense|via Anziatina]], che si diramava dalla [[via Appia]] all'altezza dell'attuale frazione di [[Frattocchie]] e terminava proprio ad Anzio.
* la [[via Severiana]], che partiva da Portus (attuale [[Fiumicino]]) e, passando per Anzio ed Astura, terminava a [[Terracina]].
=== Età medievale e moderna ===
Durante le invasioni barbariche tra il [[V secolo|V]] e [[VI secolo]] Anzio subì le incursioni dei [[Vandali]] e degli [[Ostrogoti]]. Nel [[537]], quando gli Ostrogoti di [[Vitige]] occuparono Portus, le navi romane approdavano ad Anzio, in quanto il porto di Ostia era troppo pericoloso. Lo storico [[Procopio di Cesarea|Procopio]] fa notare che il porto neroniano era già in decadenza e che il danneggiamento dei bracci rendeva difficoltoso il traffico di merci per Roma.<ref name=Nibby />
Il decadimento dovuto alle invasioni barbariche e le successive incursioni dei pirati [[Saraceni]] tra l'[[VIII secolo|VIII]] ed il [[X secolo]], spinsero gli abitanti ad abbandonare il porto e la città di Anzio, di cui si perse persino il nome. Anche la diocesi anziatina venne soppressa e il suo territorio incorporato nella [[Diocesi di Albano]].
Tra il [[IX secolo|IX]] ed il [[X secolo]] una colonia proveniente dalle [[Arcipelago Campano|isole napoletane]] si insediò nell'area delle rovine dell'antico tempio del Dio Nettuno, probabilmente attirata dalla pesca ubertosa del litorale, e vi formò un castello, detto di [[Nettuno (Italia)|Nettuno]] in onore proprio dell'antico tempio. Questo fu l'unico insediamento che continuò la storia medievale di Antium.<ref>[https://www.labgeocaraci.it/nibbyproject/nettuno Nettuno]</ref>
Nel [[1348]], non lontano dal centro abitato di [[Nettuno (Italia)|Nettuno]], venne combattuta, fra genovesi e veneziani, una celebre battaglia navale che si risolse con la vittoria di questi ultimi.<ref name=Nibby />
Verso la fine del [[Medioevo]] furono erette lungo il litorale di Anzio e Nettuno varie [[Torri costiere del Lazio|torri costiere]] che avevano funzione di avvistamento e segnalazione delle incursioni dei pirati Saraceni:
* [[Torre Astura]], risalente al [[XII secolo]], localizzata presso la foce del [[fiume Astura]];
* Torre di Capo d'Anzio, costruita dai [[Frangipane (famiglia)|Frangipane]] presso i resti della villa imperiale;<ref>[https://www.citta-insieme.it/il-Faro.htm Il Faro di Anzio, una struttura da non guardare di sfuggita]</ref>
* Torre Sant'Anastasio, situata presso il fosso Sant'Anastasio. Secondo la tradizione riportata dagli [[Acta Sanctorum]], questa torre è situata nel luogo dove approdò la nave che trasportava a Roma le reliquie del monaco persiano [[Anastasio il Persiano|Anastasio]], che sarebbe stato martirizzato nel [[628]] sotto il regno di [[Cosroe II]].<ref>[https://art.torvergata.it/bitstream/2108/89129/1/guidi_jaia_cifani.pdf Lazio e Sabina, Nuove ricerche nel territorio di Colle Rotondo ad Anzio (Roma), pag 372]</ref>
Nella seconda metà del [[XVI secolo|Cinquecento]] il feudo di Anzio e Nettuno passò a [[Marcantonio Colonna]], famoso per la sconfitta inflitta ai turchi nella [[battaglia di Lepanto]] nel [[1571]].
Su ordine di [[papa Pio IV]], Marcantonio Colonna fece costruire altre due torri nell'attuale territorio anziate:<ref>[https://cittadianzio.blogspot.com/2021/01/la-storia-moderna-di-nettuno-e-porto.html?m=1 La storia moderna di Nettuno e porto d'Anzio]</ref>
* Tor Materna, chiamata così in onore della madre, [[Giovanna d'Aragona (1502-1575)|Giovanna d'Aragona]];
* [[Tor di Caldano]], chiamata così perché costruita a difesa delle caldane delle miniere di zolfo.
[[File:Tor di Caldano, Lavinio, Anzio.JPG|miniatura|upright=1.1|[[Tor di Caldano]]]]
Il 23 settembre [[1594]], [[papa Clemente VIII]] acquistò per la [[Camera apostolica]] la signoria su Anzio e Nettuno da [[Marcantonio III Colonna]] per 400.000 scudi e istituì il "Comune di Nettuno", che ereditò l'intero territorio dell'antica Anzio.
Il papa diede disposizioni al cardinale [[Bartolomeo Cesi (cardinale)|Bartolomeo Cesi]] di provvedere a salvaguardare lo scarso patrimonio edilizio della borgata. Egli fece costruire nel 1594 la prima delle ville cardinalizie di Anzio e Nettuno, detta appunto Villa Cesi (oggi [[Villa Adele (Anzio)|Villa Adele]]). La villa fu poi acquistata dal cardinale [[Camillo Francesco Maria Pamphili|Camillo Pamphili]] nel [[1648]], che la ribattezzò come "Casino pamphiliano".<ref name="Villa Adele">[http://m.anzio.net/1/villa_adele_547121.html Villa Adele]</ref>
Successivamente, nel [[1674]], venne costruita Villa Costaguti (oggi [[Riserva naturale provinciale Villa Borghese|Villa Borghese]]) dal cardinale [[Vincenzo Costaguti]].
Il 2 febbraio [[1691]], il cardinale Antonio Pignatelli, salpato da [[Napoli]] alla volta di [[Civitavecchia]] per recarsi al Conclave a [[Roma]], fu colto da una violenta tempesta che lo costrinse a trovare rifugio proprio presso l'antico porto neroniano.
Il cardinale promise ai pochi abitanti del luogo che si erano prodigati nell’ospitarlo e alle autorità nettunesi di ricostruire il porto di Anzio se fosse stato eletto al soglio pontificio.
Eletto pontefice il 12 luglio, col nome di [[Innocenzo XII]], decise di procedere alla ricostruzione del porto e mantenere la promessa data. Ad aprile del [[1697]] il papa si recò a Nettuno, dove fu accolto con molti festeggiamenti, e poi a Capo d'Anzio presso l'antico porto, insieme ad altri cardinali, agli ingegneri [[Carlo Fontana]] e Alessandro Zinaghi, alle autorità e a molti cittadini nettunesi<ref name="Innocenzo XII">[http://www.100libripernettuno.it/OPERE/NEPTUNIA/06.htm Dal Secolo XVII fino al 1859, Innocenzo XII e il porto]</ref>. Qui il pontefice scartò il progetto dell'ingegnere Fontana, che proponeva di restaurare l'intero porto Neroniano, in favore del meno oneroso progetto di Zinaghi, che prevedeva il restauro solo del braccio di levante dell'antico porto (molo neroniano) e la costruzione di un nuovo molo perpendicolare ad esso verso levante (molo innocenziano).<ref>[https://www.capodanzio.biz/il-porto "Capo d'Anzio, il porto"]</ref>
[[File:Pianta del porto di Anzio, antico e nuovo.jpg|miniatura|upright=1.1|Pianta di Anzio del [[XVIII secolo]], con il porto neroniano ed innocenziano]]
Questa decisione si rivelò un grave errore: il nuovo molo non era in grado di proteggere dai venti e dalle mareggiate del II e III quadrante che lo devastavano in corso d’opera e il costo della sua realizzazione superò di gran lunga la somma preventivata. Inoltre, il nuovo porto era costantemente soggetto ad insabbiamento, che costrinse a continue opere di dragaggio, al prolungamento del molo e alla realizzazione di un canale per l'espurgo della sabbia e del fango all'interno del bacino dell'antico porto, che si interrò per buona parte del braccio di levante sino alla base di quello di ponente.<ref name=Relazione>[https://va.mite.gov.it/File/Documento/306382 "Relazione paesaggistica di Anzio"]</ref>
Nonostante i problemi strutturali, i lavori del porto si conclusero comunque nel [[1700]]. Il papa acquistò le dieci [[rubbi|rubbie]] del territorio di Nettuno corrispondenti all'area di Capo d'Anzio, includendo quindi il [[Porto di Anzio|nuovo porto]], Villa Pamphili e la Torre d'Anzio. Quest'area, che prese il nome di Porto d'Anzio, era giurisdizionalmente distaccata da Nettuno, immune da dazi e sotto il controllo di un Protettore scelto direttamente dal pontefice. Il primo Protettore di Porto d'Anzio fu il cardinale [[Benedetto Pamphili]], che si adoperò nella costruzione di un fortino militare sul molo innocenziano e di un arsenale sulla costa.<ref name="Innocenzo XII" />
Oltre al porto, il papa fece costruire:<ref>[https://www.comune.anzio.roma.it/archivio10_notizie-e-comunicati_0_613.html Anno Innocenziano: la descrizione delle opere realizzate sul territorio da Papa Innocenzo XII, al quale sarà dedicato un monumento, durante il suo Pontificato]</ref>
* un fontanone, posizionato nella futura Piazza Pia, utile ai pescatori per approvvigionarsi di acqua potabile;
* una cappella dedicata a [[Sant'Antonio da Padova|Sant'Antonio]], situata sul molo neroniano;
* il tracciato della [[Strada statale 207 Nettunense|Nettunense]].
Inoltre, si dedicò al prosciugamento delle paludi anziatine che infestavano il territorio a nord di Anzio.
L'area del porto cominciò quindi a rianimarsi di pescatori, esperti in riparazioni navali, operai edili e numerosi commercianti, provenienti dal resto della [[Campagna di Roma]] e dal [[Regno di Napoli]], soprattutto da [[Gaeta]].<ref name=Relazione />
[[File:Porto d'Anzio disegno 1750.jpg|miniatura|upright=1.1|Porto d'Anzio in un disegno del [[1750]]]]
Tra il [[1726]] ed il [[1735]] furono costruite anche le altre due ville cardinalizie: Villa Albani, dal cardinale [[Alessandro Albani]], e Villa Corsini, dal Cardinale [[Neri Maria Corsini]]. Quest'ultimo ottenne dallo zio, [[papa Clemente XII]], il titolo di Protettore di Porto d'Anzio.<ref>[http://www.prolococittadianzio.it/le-ville/villa-sarsina/ Villa Sarsina]</ref>
[[File:Paolo Anesi, veduta su Anzio.webp|miniatura|upright=1.1|Porto d'Anzio in un dipinto del [[XVIII secolo]], con Villa Albani, Villa Corsini e la Torre di Capo d'Anzio]]
Nel [[1744]], durante la [[guerra di successione austriaca]], il [[porto di Anzio]] venne occupato dalle truppe spagnole per [[Battaglia di Velletri (1744)|fermare a Velletri]] le truppe austriache.<ref name=Relazione />
=== Età contemporanea ===
==== Dalla rivoluzione francese all'Unità d'Italia ====
Con la rivoluzione francese e la proclamazione della [[Repubblica Romana (1798-1799)|Repubblica Romana]], una delegazione repubblicana creò un quartier generale a Villa Corsini, mentre le truppe francesi si stabilirono nel fortino sul molo.
Con il ritorno dello [[Stato Pontificio]], il territorio era continuamente assaltato da pirati turchi, che saccheggiavano i bastimenti pieni di carbone e cereali, costringendo il Pontefice a pontenziare le difese delle torri costiere e aumentare il numero di soldati.<ref name=Monti>[http://www.100libripernettuno.it/OPERE/nettuno%20la%20sua%20storia/CAPITOLI/006%20ottocento.htm L'Ottocento, di Vincenzo Monti]</ref>
Nel [[1809]] [[Napoleone Bonaparte]] annesse lo [[Stato Pontificio]] e Porto d'Anzio entrò a far parte dell'arrondissement di [[Velletri]] del [[dipartimento di Roma]].
Nel [[1813]] Porto d'Anzio fu occupata per due giorni dagli inglesi, che violarono il blocco continentale imposto da Napoleone. Nella ritirata distrussero i fortini, la Torre di Capo d'Anzio, parte della Torre di Caldano e le strutture portuali.<ref name=Relazione />
Con la caduta di Napoleone nel [[1814]], [[papa Pio VII]] tornò a Roma e venne ristabilito lo Stato Pontificio, che si adoperò per la riattivazione del porto.
Nel [[1827]] una riforma amministrativa dello Stato Pontificio riunì Porto d'Anzio a Nettuno, istituendo il "Comune di Nettuno e Porto d'Anzio". Il comune occupava il territorio delle attuali Anzio, Nettuno e [[Conca (Latina)|Conca]] (oggi parte del comune di [[Latina]]) e contava 1.565 abitanti.<ref name=Monti />
Nel [[1831]] la signoria su Nettuno e Porto d'Anzio, passò dalla Camera Apostolica alla [[Borghese (famiglia)|famiglia Borghese-Aldobrandini]].<ref name=Nibby />
Dopo la fuga di [[papa Pio IX]] da Roma a seguito dei disordini nella città, nel [[1849]] venne proclamata la [[Repubblica Romana (1849)|Repubblica Romana]]. Il papa, ritiratosi a Gaeta, chiese l'intervento delle potenze cattoliche per ristabilire l'ordine nello Stato Pontificio.
Il 27 aprile sbarcò a Porto d'Anzio un battaglione di 650 volontari lombardi in sostegno della Repubblica. Il 6 maggio le truppe spagnole costrinsero il presidio militare sul porto ad ammainare le bandiere della Repubblica ed innalzare quelle pontificie. Il 19 maggio le truppe repubblicane, sconfitte quelle napoletane [[Battaglia di Velletri (1849)|a Velletri]], ripresero il controllo di Porto d'Anzio e innalzarono nuovamente il tricolore. Il 13 giugno sbarcarono le truppe francesi che sconfissero le truppe nel Fortino sul molo e catturarono i sostenitori della Repubblica, portandoli nel Presidio francese a Civitavecchia.<ref name=Relazione />
Con l'[[assedio di Roma (1849)|assedio francese di Roma]], venne ristabilito lo Stato Pontificio e papa Pio IX tornò nella capitale il 12 aprile [[1850]].
Tra il 1850 ed il 1870 Pio IX promosse un notevole sviluppo di Porto d'Anzio: acquistò e restaurò Villa Albani, rendendola la sua residenza estiva, e fece demolire le casupole di paglia che circondavano il porto per la costruzione di case moderne.<ref name=Relazione />
[[File:Anzio - Truppe pontificie alla villa di Papa Pio IX.jpg|miniatura|upright=1.1|Benedizione di [[Pio IX]] delle truppe pontificie presso Villa Albani]]
Fece inoltre costruire una nuova piazza, detta appunto Pia, su cui venne costruita anche la [[Chiesa dei Santi Pio e Antonio]] in stile neoclassico, che sostituì la vecchia chiesa innocenziana ubicata sul molo ormai troppo piccola per il crescente numero di abitanti.<ref>[https://www.parrocchiasantipioeantonio.com/ Parrocchia dei Santi Pio e Antonio]</ref>
Infine costruì un faro a Capo d'Anzio, vicino alle rovine dell'antica torre e della villa imperiale.<ref>[http://www.prolococittadianzio.it/il-panorama/il-faro/ "Pro Loco Città di Anzio, il faro"]</ref>
Nel [[1857]], per desiderio dei portodanzesi, nacque il "Comune di Anzio" che ottenne un quarto del territorio del precedente Comune di Nettuno e Porto d'Anzio.<ref name=Monti />
[[File:Pio IX e Francesco II di Borbone ad Anzio.jpg|miniatura|upright=1.1|[[Pio IX]] con il [[re delle Due Sicilie]] [[Francesco II delle Due Sicilie|Francesco II]] (a sinistra con il [[frac]] scuro) nel [[1862]] a Villa Albani]]
Nel [[1870]] il territorio, a seguito della [[presa di Roma]], venne definitivamente integrato nel [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]].
==== Ingresso nel Regno d'Italia ====
Nel [[1889]] venne costruito il [[Ferrovia Albano-Nettuno|collegamento ferroviario tra Anzio e Roma]], che favorì il traffico di merci tra la cittadina portuale e la capitale.
Negli ultimi decenni dell'[[XIX secolo|Ottocento]] e nei primi del [[XX secolo|Novecento]], Anzio acquistò le connotazioni di un elegante centro balneare, meta di soggiorno di alcune note famiglie dell'aristocrazia e dell'alta borghesia romane. Risalgono a quel periodo alcuni villini e il Casinò — detto il "[[Paradiso sul mare]]" — interessante edificio [[liberty]] di [[Cesare Bazzani]] completato nel [[1924]], attualmente proprietà comunale.
Nel [[1925]] Anzio divenne uno dei principali centri per le telecomunicazioni. Il 16 marzo fu inaugurata la stazione cablografica e il primo cavo telecomunicativo sottomarino che connetteva il porto anziate a [[New York]]. Successivamente vennero realizzati anche collegamenti con l'[[Argentina]], il [[Brasile]] e l'[[Uruguay]].<ref>[https://www.giornidistoria.net/un-ponte-tra-italia-brasile-argentina-e-uruguay/ Un ponte tra Italia, Brasile, Argentina e Uruguay]</ref>
[[File:Anzio, Italy - NARA - 68155237 (cropped).jpg|miniatura|upright=1.1|Anzio negli [[Anni 1930|anni '30]]]]
Il 17 novembre [[1939]], dopo 82 anni di divisione, Anzio venne unita amministrativamente a [[Nettuno (Italia)|Nettuno]] andando a formare l'agglomerazione di [[Nettunia]]<ref>[[s:Legge 27 novembre 1939, n. 1958 - Riunione del comuni di Anzio e Nettuno, della provincia di Roma, in unico comune denominato «Nettunia»|Legge 27 novembre 1939, n. 1958]]</ref>. I due centri venivano considerati complementari, con Anzio (detta Nettunia Porto) fulcro delle attività marittime e commerciali, e Nettuno (detta Nettunia Centro) dedita al settore agricolo. La sede del nuovo comune era ubicata presso il Paradiso sul mare. L'unione durò solo cinque anni e mezzo fino al 3 maggio [[1945]].<ref>{{Cita legge italiana|tipo=DLL|anno=1945|mese=05|giorno=03|numero=265|titolo=Ricostituzione dei comuni di Anzio e Nettuno.|originale=si}}</ref>
====
{{vedi anche|Sbarco di Anzio}}
[[File:Shermans disembarking from LST at Anzio.jpg|miniatura|upright=1.1|Lo [[sbarco di Anzio|sbarco]]]]
Anzio è conosciuta internazionalmente per essere stata teatro di una delle più celebri azioni della [[seconda guerra mondiale]], lo [[sbarco di Anzio|sbarco]] e la successiva battaglia che da lei prendono il nome. Il giorno 22 gennaio [[1944]] gli eserciti alleati iniziarono a sbarcare su un'ampia fascia costiera sul territorio di Anzio e Nettuno.<ref>Alle ore 02:45 del 22 gennaio [[1944]] il VI Corpo d'armata statunitense, comandato del generale [[John Lucas (militare)|John Lucas]], sbarcò nel porto mentre su un altro arenile chiamato ''Peter Beach'', adiacente all'attuale località del [[Lido dei Gigli]], pose piede (nonostante la presenza in zona di un campo minato) il 1º Battaglione ''The Loyal Regiment'', il 2º Battaglione ''The North Staffordshire Regiment'' e il 6º Battaglione ''[[Gordon Highlanders]]'' della 2ª Brigata di fanteria. La 2ª Brigata Servizi Speciali seguì subito dopo e poi, verso mezzogiorno, giunse il turno della 24ª Brigata Guardie, del 5º Battaglione ''The Grenadier Guards'', del 1º Battaglione ''The Scots Guards'' e del I Battaglione ''The Irish Guards''. La copertura aerea fu assicurata dai caccia del XXII ASCO statunitense che effettuarono 465 passaggi sulla testa di ponte e 165 altri passaggi a difesa del naviglio ormeggiato al largo per contrastare la reazione dei [[Cacciabombardiere|cacciabombardieri]] tedeschi che realizzarono infatti 6 incursioni articolate in un centinaio di azioni.</ref>
Il [[porto di Anzio|porto della città]] fu utilizzato come centro logistico della testa di ponte ed ingegneri alleati allungarono il molo innocenziano con dei blocchi artificiali per aumentarne le capacità logistiche<ref name=Relazione />, per questo iniziò ad essere bombardato dai tedeschi mediante un potente cannone situato nella [[galleria di Ciampino]], a circa {{M|30|ul=km}} di distanza in linea d'aria.
Anzio e Nettuno rappresentarono i perni di tutta l'operazione e Anzio fu il centro abitato che subì più danni. Oltre alle vittime civili, gran parte del patrimonio edilizio della città andò distrutto o semidistrutto, tra cui le strutture militari di epoca pontificia e il Palazzo Sinimberghi sito in piazza Pia con la facciata ricoperta di pitture in graffito di [[Luigi Fontana (pittore)|Luigi Fontana]] (pittore attivo a cavallo del [[XIX secolo|XIX]]-[[XX secolo]]). Lo sbarco si protrasse anche nei giorni successivi ed ebbe termine solo il 31 gennaio, quando approdarono le ultime unità anglo-americane. In totale sbarcarono oltre centomila uomini con una gran quantità di materiale bellico.
I tedeschi, colti di sorpresa, iniziarono a reagire energicamente solo tre giorni dopo l'inizio dell'azione, quando si era già costituita una solida testa di ponte attorno ad Anzio e nelle zone limitrofe. Purtuttavia l'obiettivo di una rapida conquista della vicina capitale, che aveva spinto gli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] a progettare lo sbarco, non venne raggiunto. [[Roma]], situata a soli cinquanta chilometri di distanza, o poco più, venne infatti liberata solo quattro mesi e mezzo più tardi, il 4 giugno [[1944]].
==== Dal dopoguerra ad oggi ====
[[File:Statue of Nero.jpg|miniatura|upright=1.1|Statua moderna di [[Nerone]] di Claudio Valenti]]
Dal dopoguerra fino agli [[anni 1970]] il territorio di Anzio subì una grande trasformazione urbanistica, con la creazione ex novo di interi quartieri nell'entroterra anziate.
Nel [[1969]] e nel [[1973]] salpò dal porto di Anzio l'esploratore [[Giovanni Ajmone Cat|Ajmone Cat]] con una barca a vela alla volta dell'[[Antartide]], diventando il primo italiano a compiere questa impresa.<ref>[https://www.museonavigante.it/storie-naviganti/ajmone-cat-in-antartide Le spedizioni in Antartide del San Giuseppe Due]</ref>
Il 23 novembre 2022 il comune di Anzio è stato sciolto e di conseguenza commissariato dal Ministro dell'Interno per infiltrazioni mafiose<ref>{{Cita web|url=https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/22_novembre_23/sciolti-comuni-anzio-nettuno-prefetto-frattasi-la-mafia-c-e-5d275636-6a95-11ed-a550-30a162b39b6b.shtml|titolo=sciolti comuni anzio e nettuno prefetto frattasi la mafia c'è}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://canaledieci.it/2022/11/22/i-comuni-di-anzio-e-nettuno-commissariati/|titolo=I comuni di Anzio e Nettuno commissariati}}</ref>, nel 2024 il consiglio dei Ministri ha prorogato di ulteriori sei mesi il commissariamento del comune<ref>{{Cita web|url=https://inliberauscita.it/attualita/nazionale/168731/il-consiglio-dei-ministri-proroga-il-commissariamento-dei-comuni-di-anzio-e-nettuno/#:~:text=Per%20i%20comuni%20di%20Anzio,le%20elezioni%20comunali%20in%20autunno.|titolo=Il consiglio dei Ministri proroga il commissariamento dei Comuni di Anzio e Nettuno}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ilclandestinogiornale.italiasera.it/primo-piano/168585/sulla-gazzetta-il-decreto-di-proroga-del-commissariamento-di-anzio-e-nettuno/|titolo=Proroga del Commissariamento ad Anzio e Nettuno, ecco le motivazioni}}</ref>
=== Simboli ===
Lo stemma del comune è costituito da uno scudo ovale e raffigura la [[Fortuna (divinità)|dea Fortuna]] in piedi su una ruota, con una [[Cornucopia (araldica)|cornucopia]] nella mano sinistra e nella destra un timone, con il mare sullo sfondo. L'ovale è sormontato dalla scritta "O DIVA GRATUM
QUAE REGIS ANTIUM".<ref>{{cita testo|autore= Comune di Anzio |titolo= Statuto |posizione= Art. 2
Gonfalone e stemma |url= https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-rm-anzio.pdf }}</ref>
Il gonfalone è un drappo troncato di bianco e di azzurro.
=== Onorificenze ===
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|nome_onorificenza= Medaglia d'oro al Merito Civile
|collegamento_onorificenza= Città decorate al merito civile
|motivazione = Centro strategicamente importante del litorale tirreno, durante l'ultimo conflitto mondiale, fu teatro di violenti scontri fra gli opposti schieramenti, subendo devastanti bombardamenti e feroci rappresaglie che causarono la morte di numerosi concittadini, tra cui molti bambini, e la quasi totale distruzione dell'abitato e delle strutture portuali. La popolazione, costretta allo sfollamento e all'evacuazione nonché all'abbandono di tutti i beni personali, dovette trovare rifugio nei paesi vicini o in grotte improvvisate, tra stenti e dure sofferenze. I sopravvissuti seppero reagire, con dignità e coraggio, agli orrori della guerra e affrontare, col ritorno alla pace, la difficile opera di ricostruzione. Ammirevole esempio di spirito di sacrificio ed amor patrio. Anzio, 1943-1944 |data= 23 aprile 2004<ref>{{cita web|url= http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=136136 |titolo= Medaglia d'oro al Merito Civile, Comune di Anzio }}</ref>}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Numerosi i resti di ville romane lungo tutta la costa: opere d'arte come ''[[Statua di fanciulla da Anzio|La Fanciulla di Anzio]]'', ''[[Gladiatore Borghese|Il Gladiatore Borghese]]'' oggi al [[museo del Louvre|Louvre]], e ''[[Apollo del Belvedere|l'Apollo del Belvedere]]'', conservato in [[Vaticano]], furono tutte rinvenute in dimore [[patrizio (storia romana)|patrizie]] dell'antica [[Antium]].
Monumento ai Caduti delle due Guerre Mondiali<ref>{{Cita web|url=https://www.visitareanzioenettuno.com/cosa-visitare/anzio/anzio-monumento-caduti-due-guerre-mondiali|titolo=Monumento Caduti Due Guerre Mondiali}}</ref>
=== Architetture religiose ===
[[File:Anzio - chiesa ss pio e antonio - piazza pio.jpg|miniatura|upright=1.1|[[Chiesa dei Santi Pio e Antonio|Chiesa dei SS. Pio e Antonio]]]]
[[File:Anzio - basilica di Santa Teresa del Bambino Gesù - 01.jpg|miniatura|upright=1.1|Basilica di Santa Teresa del Bambino Gesù]]
* [[Chiesa dei Santi Pio e Antonio]], sede della [[parrocchie della sede suburbicaria di Albano#Vicaria di Anzio|vicaria di Anzio]]. È anche [[sede titolare]] della [[diocesi di Anzio]].<ref>{{cita web|url=http://www.diocesidialbano.it/diocesi/i-vicariati/vicariato-di-anzio/|titolo=Vicariato di Anzio|accesso=2 aprile 2021}}</ref>
* Basilica di Santa Teresa del Bambino Gesù, condotta dai Padri Carmelitani Scalzi. In seguito alla santificazione di Teresa, si decise di innalzare a Lei un santuario. L'8 agosto [[1926]] il vescovo diocesiano Granito Pignatelli di Belmonte pose la prima pietra e la chiesa, in stile romanico, venne inaugurata il 6 agosto 1939<ref>[http://m.anzio.net/1/santa_teresa_553955.html "Santa Teresa"]</ref>. In seguito fu elevata da [[papa Giovanni XXIII]] alla dignità di [[basilica minore]].<ref>{{en}} [http://www.gcatholic.org/churches/data/basITX.htm ''Catholic.org Basilicas in Italy'']</ref>
* Chiesa di S. Benedetto
* Chiesa di S. Antonio Abate
* Chiesa di S. Francesco d'Assisi
* Chiesa del Sacro Cuore
* Cimitero della Battaglia di Anzio<ref>{{Cita web|url=https://www.liberationroute.com/it/pois/333/beach-head-commonwealth-war-cemetery|titolo=Cimitero della Battaglia di Anzio}}</ref>
=== Architetture civili ===
[[File:Paradiso sul mare, Anzio by-RaBoe 25.jpg|miniatura|upright=1.1|[[Paradiso sul mare]]]]
* [[Villa Adele (Anzio)|Villa Adele]], costruita dal cardinale Bartolomeo Cesi, acquistata poi da Camillio Pamphili. Nel 1834 la villa passò a Francesco Borghese-Aldobrandini che la soprannominò "Villa Adele" in onore della sua sposa. Oggi è sede di vari uffici del comune, del Museo Civico Archeologico, del Museo dello Sbarco di Anzio e della biblioteca comunale.<ref name="Villa Adele" />
* Villa Albani, costruita tra il 1726 e il 1733 dal cardinale [[Alessandro Albani]], passato poi a [[papa Pio IX]]. Con l'annessione al Regno d'Italia la villa venne incamerata dal demanio e dal 1881 venne adibita ad ambulatorio. Tuttora è un presidio ospedaliero della ASL Roma 6.<ref>[http://m.anzio.net/1/villa_albani_547122.html Villa Albani]</ref>
* Villa Corsini-Sarsina, fatta costruire dal cardinale [[Neri Maria Corsini]], tra il 1732 e il 1735. Successivamente passò a Don Pietro Aldobrandini, principe di [[Sarsina]] (da cui il nome della villa). Oggi è sede del Comune.<ref>[http://m.anzio.net/1/villa_sarsina_547123.html Villa Sarsina]</ref>
* Cimitero britannico
* [[Paradiso sul mare]]<ref>{{Cita web|url=https://www.ilmessaggero.it/roma/metropoli/paradiso_sul_mare_progetto_restauro_lavori_quando-7321183.html|titolo=https://www.ilmessaggero.it/roma/metropoli/paradiso_sul_mare_progetto_restauro_lavori_quando-7321183.html}}</ref>
* Monumento di [[Angelita di Anzio]]
* Statua moderna di [[Nerone]]
* Liceo Chris Cappell College (donazione della Fondazione Christian Cappelluti)<ref>{{cita web|url=http://itec.aalto.fi/2011/12/focus-groups-italy/|titolo=iTEC Scenarios, Design and Prototyping|accesso=16 giugno 2018}}Il Liceo Chris Cappell preso come case of study in un progetto internazionale</ref>
* Faro di Capo d'Anzio
=== Architetture militari ===
* [[Tor di Caldano]]
* Torre Sant'Anastasio
=== Siti archeologici ===
[[File:Domus libreria 3.JPG|miniatura|upright=1.1|Le biblioteche nella Domus Neroniana]]
* [[Antium#La villa imperiale|Villa di Nerone]]: non può tuttavia essere identificata con certezza, sebbene venga generalmente posta nei pressi del cosiddetto Arco Muto, dove tuttora si trovano le rovine di un teatro. La dimora dell'imperatore si estendeva sul Capo d'Anzio lungo una fascia costiera di circa ottocento metri e venne edificata sul sito di una precedente villa dove [[Augusto]] aveva ricevuto una delegazione da Roma per essere acclamato ''Pater Patriae''. [[Nerone]] volle erigere una villa degna, per dimensioni e magnificenza, del suo status di imperatore. Dopo la morte di Nerone tutti i Cesari romani la utilizzarono fino alla [[dinastia dei Severi]].
* [[Teatro romano di Anzio]]
* Parco del Vallo Volsco: Anzio è stata una delle capitali della popolazione centro-italica dei [[Volsci]]. Il sito archeologico aperto nel [[2017]], si dirama su un breve percorso pedonale, piccole aree attrezzate e accesso limitato alle grotte scavate, usate in antichità come ripari, stalle o tumuli. Il parco si erge adiacente alla basilica di Santa Teresa. L'ingresso è libero, esclusivamente nel periodo estivo è possibile visitare l'area con l'ausilio di una guida.
* [[Necropoli di Cavallo morto]], forse il più antico sito ad [[Cultura laziale|incinerazione]] del [[Lazio]].
* Ipogeo della ''gens Mulakia'': un sepolcreto ipogeo situato nella zona di Santa Teresa, presso il cimitero civile, scoperto il 27 dicembre [[1938]]. Si accede da un'apertura in pietra con pochi gradini ed è costituito da tre complessi sepolcrali. All'interno sono stati trovati i resti di una signora della famiglia Mulakia, con il suo corredo funebre. La signora era probabilmente morta di parto in quanto sono stati trovati anche i resti ossei di un bimbo in età prenatale. Tutti gli oggetti del corredo sono conservati presso il Museo Civico Archeologico di Villa Adele.<ref>[http://www.matrix96.it/la-riscoperta-della-gens-mulakia/ La riscoperta della gens Mulakia]</ref>
* Villa di Cicerone<ref>{{Cita web|url=https://mapcarta.com/es/33599704|titolo=Villa di Cicerone}}</ref>
* Grotte di Nerone
* Arco Muto
* Villa Imperiale
=== Aree naturali ===
[[File:Tor caldara.jpg|miniatura|upright=1.1|[[Riserva naturale regionale Tor Caldara]]]]
* [[Riserva naturale regionale Tor Caldara]]
* Vallo Volsco
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Anzio}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre [[2015]] ad Anzio risultano residenti {{formatnum:6181}} cittadini stranieri (11,40%), le nazionalità più rappresentate sono:<ref>{{Cita web |url=http://demo.istat.it/str2015/index.html |titolo=Dati ISTAT |accesso=17 marzo 2017 |dataarchivio=13 giugno 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160613091718/http://demo.istat.it/str2015/index.html |urlmorto=sì }}</ref>
* [[Romania]]: {{formatnum:2099}} (3,87%)
* [[Bulgaria]]: 846 (1,56%)
* [[Pakistan]]: {{formatnum:2478}} (3,88%)
=== Tradizioni e folclore ===
La festa di sant'Antonio da Padova, protettore dei pescatori e patrono di Anzio, si svolge il 13 giugno con tanti appuntamenti tradizionali di devozione religiosa con tanto coinvolgimento della cittadinanza, grazie anche alla Confraternita di Sant'Antonio di Padova e alla Lega Marinara di Sant'Antonio. La processione "per terra e per mare" con l'effige del santo patrono, per una solennizzazione maggiore e a culmine del mese Antoniano denso di appuntamenti religiosi e civili, è solitamente spostata all'ultimo sabato di giugno.<ref>{{Cita web|url=http://www.anzio.it/www.anzio.it/Foto_Anzio/Pagine/Festa_di_S.Antonio.html#:~:text=La%20Festa%20di%20sant'Antonio,l'inizio%20della%20stagione%20estiva.|titolo=Festa di S.Antonio|sito=www.anzio.it|accesso=2025-05-07}}</ref>. Durante la festa patronale, le vie del paese vengono addobbate con luminarie e colori festivi. Dopo la messa, si procede con la processione che attraversa le vie del centro storico fino al porto Innocenziano. Qui la statua del santo viene caricata in una barca e, dopo un breve percorso nel porto, ha luogo la benedizione della Città impartita dal parroco Arciprete della chiesa madre di Anzio<ref>{{Cita web|url=https://www.provinciaitalianasanfrancesco.it/notizie/anzio-festeggiamenti-santantonio-di-padova-153|titolo=Provincia Italiana di San Francesco d'Assisi dei Frati Minori Conventuali|sito=www.provinciaitalianasanfrancesco.it|accesso=2025-05-07}}</ref>.
Ogni anno poi si svolge il "Palio del Mare" dove i quartieri di Anzio si contendono il titolo con una regata di imbarcazioni J24 sullo specchio di mare antistante il Porto di Anzio luogo di tradizionali regate dei circoli velici legati alla città di Anzio. Il Palio del Mare nasce per ricordare l'opera di Papa Innocenzo XII al secolo Antonio Pignatellli che volle ad Anzio ricostruire il porto, l'attuale porto innocenziano e, devoto di San Antonio di Padova, fece costruire nel braccio portuale, una cappella dedicata al santo dei miracoli nel 1697, facendo nascere così la devozione al Santo di Padova e l'abbraccio di Anzio a questo santo francescano come patrono della città da oltre 3 secoli{{Senza fonte}}.
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
==== Sanità ====
Anzio è, assieme a Nettuno, parte del distretto H6 (che proprio in città ha sede) della ASL Roma 6 (ex ASL Roma H). Nel territorio comunale sono presenti l'Ospedale Riuniti Anzio-Nettuno e il Presidio Villa Albani.<ref>[https://www.aslroma6.it/-/comuni-del-territorio?redirect=%2F ASL Roma 6, comuni e distretti del territorio]</ref>
Anzio è anche sede del Dipartimento Militare di Lungodegenza, situato alla Caserma "Bocchetti".<ref>[https://www.esercito.difesa.it/comunicazione/Bandi-di-gara-Esercito/Dipartimento-Militare-Lungodegenza-Anzio Dipartimento Militare Lungodegenza-Anzio]</ref>
== Cultura ==
=== Istruzione ===
====
La principale biblioteca pubblica di Anzio è situata a [[Villa Adele (Anzio)|Villa Adele]].
==== Scuole ====
Anzio è sede di varie scuole elementari e medie, e di un numero rilevante di complessi scolastici per le scuole superiori. Tra gli indirizzi presenti si trovano: istituto professionale alberghiero; i licei: scientifico, linguistico, classico e artistico; gli istituti tecnici per: moda, sanità e assistenza sociale, nautica, promozione commerciale e pubblicitaria.
==== Università ====
Ad Anzio è presente una sede dell'[[Università di Roma "La Sapienza"]], presso Villa Albani:<ref>[https://www.aslroma6.it/formazione ASL Roma 6, corsi di Laurea e Master professioni sanitarie ]</ref>
* Facoltà di Medicina e Chirurgia (corso di laurea in scienze infermieristiche)
==== Musei ====
* Museo dello sbarco di Anzio<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://cultura.gov.it/luogo/museo-dello-sbarco-di-anzio|titolo=Museo dello sbarco di Anzio|sito=Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo|accesso=26 luglio 2025|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20250222120353/https://cultura.gov.it/luogo/museo-dello-sbarco-di-anzio|dataarchivio=2025-02-22}}</ref>;
* Museo civico archeologico<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://museoarcheologicoanzio.it/|titolo=Home|sito=Museo Civico Archeologico di Anzio|data=2025-08-01|accesso=26 luglio 2025}}</ref>;
* Piccolo museo della marineria<ref>{{Cita web|lingua=it-it|autore=Redazione|url=https://www.museionline.info/musei/https%3A%2F%2Fwww.museionline.info%2Fmusei%2Fmuma-anzio-museo-della-marineria|titolo=Piccolo Museo della Marineria di Anzio|sito=Musei Italiani|accesso=26 luglio 2025}}</ref>;
=== Media ===
==== Stampa ====
* ''Il Granchio''<ref>[https://ilgranchio.it/ Il Granchio, quotidiano di Anzio e Nettuno]</ref>
* ''Il Clandestino''<ref>[https://ilclandestinogiornale.italiasera.it/ Il Clandestino, giornale di Anzio e Nettuno]</ref>
* ''L'Eco del Litorale''<ref>[https://lecodellitorale.it/ L'Eco del Litorale]</ref>
* ''InLiberaUscita''<ref>[https://inliberauscita.it/ InLiberaUscita]</ref>
* ''CittàInsieme''<ref>[https://www.citta-insieme.it/ CittàInsieme]</ref>
* ''Il Caffè di Anzio e Nettuno''<ref>[https://ilcaffe.tv/anzio-nettuno Il Caffè di Anzio e Nettuno]</ref>
==== Cinema ====
Anzio è stata set di numerosi film famosi per la presenza di numerosi luoghi d'interesse come le rovine della villa imperiale e del porto romano, il [[Paradiso sul mare]], il [[Porto di Anzio|porto pontificio]] e la [[Riserva naturale regionale Tor Caldara|riserva di Tor Caldara]].
* La divina commedia (1911), filmato presso le grotte di Nerone;<ref name=":Cinema 0">{{Cita web|url=http://www.100libripernettuno.it/OPERE/ciak%20si%20gira/pagine/04%20primi%20decenni.htm|titolo=04 - PLATEA IN PIEDI
NETTUNO-ANZIO SET CINEMATOGRAFICO
DAL 1900 AI NOSTRI GIORNI}}</ref>
* [[Quo vadis? (film 1913)|Quo vadis?]], diretto da [[Enrico Guazzoni]];<ref name=":Cinema 0" />
* Come le foglie (1913);<ref name=":Cinema 0" />
* Ma l'amor mio non muore (1913), diretto da [[Mario Caserini]];<ref name=":Cinema 0" />
* Maria di Magdala (1917), filmato presso le rovine della villa imperiale;<ref name=":Cinema 0" />
* [[Totò le Mokò]] (1949), diretto da Carlo Ludovico Bragaglia, la cui scena di rapina è stata filmata al Paradiso sul Mare;<ref>[http://www.100libripernettuno.it/OPERE/ciak%20si%20gira/pagine/05%20il%20dopoguerra.htm 05 - PLATEA IN PIEDI NETTUNO-ANZIO SET CINEMATOGRAFICO DAL 1900 AI NOSTRI GIORNI]</ref>
* [[Risate di gioia]] (1960), diretto da [[Mario Monicelli]] e interpretato da [[Totò]] e [[Anna Magnani]], filmato presso il Paradiso sul Mare;<ref name=":Cinema 1">{{Cita web|url=http://www.100libripernettuno.it/OPERE/ciak%20si%20gira/pagine/06%20anni%20sessanta%20settanta.htm|titolo=06 - PLATEA IN PIEDI NETTUNO-ANZIO SET CINEMATOGRAFICO DAL 1900 AI NOSTRI GIORNI}}</ref>
* [[Crimen (film)|Crimen]] (1960), diretto da Mario Camerini, interpretato da [[Alberto Sordi]], [[Vittorio Gassman]], [[Nino Manfredi]], [[Dorian Gray (attrice)|Dorian Gray]], [[Franca Valeri]], [[Silvana Mangano]] e [[Bernard Blier]];<ref name=":Cinema 1" />
* [[Romolo e Remo (film)|Romolo e Remo]] (1961), diretto da [[Sergio Corbucci]];<ref name=":Cinema 1" />
* [[Cleopatra (film 1963)|Cleopatra]] (1963), diretto da [[Joseph L. Mankiewicz]] e intrepretato da [[Elizabeth Taylor]] e [[Richard Burton]];<ref>[https://cambiaversoanzio.wordpress.com/2017/08/12/estate-2017-settima-rassegna-cinematografica-anzio-nel-cinema/ Rassegna cinematografica Anzio nel Cinema]</ref>
* [[Il colonnello Von Ryan]] (1965), diretto da [[Mark Robson]], la scena iniziale è girata sul porto di Anzio;<ref name=":Cinema 1" />
* [[7 winchester per un massacro]] (1967), diretto da [[Enzo G. Castellari]], girato presso la solfatara;<ref name=":Cinema 1" />
* [[Diabolik (film 1968)|Diabolik]] (1968), diretto da [[Mario Bava]], filmato a Tor Caldara;<ref name=":Cinema 1" />
* [[I girasoli (film)|I girasoli]] (1969), diretto da [[Vittorio De Sica]] ed interpretato da [[Sophia Loren]] e [[Marcello Mastroianni]];<ref name=":Cinema 1" />
* [[5 bambole per la luna d'agosto]] (1970), diretto da [[Mario Bava]];<ref name=":Cinema 1" />
* [[Polvere di stelle]] (1973), diretto ed interpretato da [[Alberto Sordi]] con coprotagonista [[Monica Vitti]], filmato presso il Paradiso sul Mare;<ref name=":Cinema 1" />
* [[Amarcord]] (1973), diretto da [[Federico Fellini]], girato presso il Paradiso sul Mare;<ref name=":Cinema 1" />
* [[Paura in città]] (1976), diretto da [[Giuseppe Rosati]];<ref name=":Cinema 1" />
* [[Telefoni bianchi]] (1976), diretto da [[Dino Risi]];<ref name=":Cinema 1" />
* [[Squadra antifurto]] (1976), diretto da Bruno Corbucci con Thomas Milian, Lilli Carati e Giuseppe Pambieri, girato presso il porto;<ref name=":Cinema 1" />
* [[Nenè (film)|Nenè]] (1977), diretto da [[Salvatore Samperi]], alcune scene sono ambientate alla stazione di Anzio;<ref name=":Cinema 1" />
* [[La mazzetta (film)|La mazzetta]] (1978), diretto da [[Sergio Corbucci]] ed interpretato da [[Nino Manfredi]];<ref name=":Cinema 1" />
* [[Sono fotogenico]] (1980), diretto da [[Dino Risi]], filmato presso il porto innocenziano;<ref name=":Cinema 2">{{Cita web|url=http://www.100libripernettuno.it/OPERE/ciak%20si%20gira/pagine/07%20anni%20ottanta.htm|titolo=07 - PLATEA IN PIEDI NETTUNO-ANZIO SET CINEMATOGRAFICO DAL 1900 AI NOSTRI GIORNI}}</ref>
* [[Il bambino e il poliziotto]] (1989), diretto da [[Carlo Verdone]];<ref name=":Cinema 2" />
* [[Camerieri]] (1995), diretto da Leone Pompucci, girato presso il Paradiso sul mare e il Tirrena;<ref name=":Cinema 2" />
* [[Il talento di Mr. Ripley]] (1999), diretto da [[Anthony Minghella]], girato presso il Paradiso sul Mare;<ref name=":Cinema 2" />
* [[Ma che ci faccio qui!]] (2006), diretto da [[Francesco Amato]];<ref name=":Cinema 2" />
* [[Ma il cielo è sempre più blu (programma televisivo)|Ma il cielo è sempre più blu]] (2007), miniserie Rai Uno dedicata a Rino Gaetano, filmata ad Anzio, Anzio Colonia e nell'Hotel Lido di Garda;<ref name=":Cinema 2" />
* C'era una volta Rugantino (2007), di Roberto Innocenzi, con l'attore e sceneggiatore Marco Nica, filmato ad Anzio e Santa Teresa;<ref>[http://www.marconica.it/c-era-una-volta-rugantino-2.html C'era una volta Rugantino]</ref>
* [[Un'estate al mare (film)|Un'estate al mare]] (2008), di Carlo Vanzina, filmato a [[Lido dei Pini]];<ref name=":Cinema 2" />
* [[Nine (film)|Nine]] (2009), diretto da [[Rob Marshall]];<ref>[https://www.film.it/news/film/dettaglio/art/ad-anzio-si-gira-nine-22353/ Ad Anzio si gira Nine]</ref>
* [[Quo vado?]] (2016), diretto [[Gennaro Nunziante]] e interpretato da [[Checco Zalone]], girato nella riserva di Tor Caldara;<ref>[https://www.comune.anzio.roma.it/archivio10_notizie-e-comunicati_0_1086.html Sul sito del Comune]</ref>
* [[Burraco fatale]] (2020), diretto da [[Giuliana Gamba]];<ref>[https://www.comune.anzio.roma.it/archivio10_notizie-e-comunicati_0_2232.html Film "Burraco fatale", girato ad Anzio]</ref>
* [[L'incredibile storia dell'Isola delle Rose]] (2020), diretto da [[Sydney Sibilia]], girato presso la Riviera Zanardelli;<ref>[https://ilclandestinogiornale-italiasera-it.cdn.ampproject.org/v/s/ilclandestinogiornale.italiasera.it/primo-piano/111949/la-citta-di-anzio-protagonista-nel-film-lincredibile-storia-dellisola-delle-rose/amp/?amp_gsa=1&_js_v=a9&usqp=mq331AQIUAKwASCAAgM%3D#amp_tf=Da%20%251%24s&aoh=17063105200618&referrer=https%3A%2F%2Fwww.google.com&share=https%3A%2F%2Filclandestinogiornale.italiasera.it%2Fprimo-piano%2F111949%2Fla-citta-di-anzio-protagonista-nel-film-lincredibile-storia-dellisola-delle-rose%2F La Città di Anzio protagonista nel film "L'incredibile storia dell'Isola delle Rose]</ref>
* [[Tutto chiede salvezza (serie televisiva)|Tutto chiede salvezza]] (2022), serie [[Netflix]] diretta da [[Francesco Bruni (sceneggiatore)|Francesco Bruni]].<ref>[https://ilcaffe.tv/articolo/190661/tutto-chiede-salvezza-al-via-la-2-stagione-della-serie-girata-ad-anzio "Tutto chiede salvezza", serie Netflix girata anche ad Anzio]</ref>
=== Cucina ===
La cucina anziate, per via del suo porto, è fortemente legata al mare. I piatti sono principalmente a base di aragoste, rombi, orate, spigole, triglie, sogliole, pesce azzurro, scampi e frutti di mare<ref>[http://www.prolococittadianzio.it/gastronomia/la-cucina-di-anzio/ Proloco, gastronomia]</ref>. Alcuni piatti tipici, oltre agli antipasti, i crudi e le fritture di pesce, sono:<ref>[https://lacucinadianzio.it/anzio/ Anzio, città di mare]</ref>
* Minestra e zuppa di pesce alla portodanzese;
* Pasta alici e [[pecorino romano]].
== Geografia antropica ==
Il Comune è diviso nelle frazioni: [[Stazione di Anzio Colonia|Anzio Colonia]], Anzio2, Cincinnato, Falasche, [[Lavinio|Lavinio Mare]], [[Stazione di Lido di Lavinio|Lavinio Stazione]], [[Lido dei Pini]], [[Stazione di Marechiaro|Lido di Marechiaro]], Miglioramento, [[Stazione di Padiglione|Padiglione]], Pocacqua, Santa Teresa, Spadellata, [[Stazione di Villa Claudia|Villa Claudia]].
Numerose sono le località: Acqua del Turco, Borghesina, Caracol, [[Necropoli di Cavallo morto|Cavallo Morto]], Cinque Miglia, Colle Cocchino, Colle Rotondo, Cioccati, Europa, Le Vignacce, [[Lido dei Gigli]], Lido delle Sirene, Lido di Tor Materno, Lido di Enea, Lo Zodiaco, Piscinari, Sacida, Sacro Cuore, Sant'Anastasio, Tor Caldara, Vignarola.
== Economia ==
[[File:Anzio (16589021223).jpg|miniatura|upright=1.1|Il [[Porto di Anzio|porto]]]]
L'economia di Anzio è basata principalmente sul turismo balneare e sul suo porto. Con circa 60 pescherecci e oltre 800 tonnellate di pescato l'anno, il [[porto di Anzio]] è uno dei principali hub di pesca del Lazio.<ref>[http://rete.comuni-italiani.it/blog/12852 Un borgo "alleato" profondamente col mare]</ref>
Ad Anzio si trova anche lo stabilimento italiano della [[Colgate-Palmolive]].
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
Anzio è interessata dalla [[strada statale 207 Nettunense]] e dalla [[strada statale 601 Ostia-Anzio]].
=== Ferrovie e tranvie ===
Nel comune è servito dalla [[Servizi_ferroviari_suburbani_di_Roma#Linea_FL8|FR8 (ferrovia regionale del Lazio)]] tramite le stazioni di [[stazione di Padiglione|Padiglione]], [[stazione di Lido di Lavinio|Lido di Lavinio]], [[stazione di Villa Claudia|Villa Claudia]], [[stazione di Marechiaro|Marechiaro]], [[stazione di Anzio Colonia|Anzio Colonia]] e la [[stazione di Anzio]].
In passato la stazione di Anzio sorgeva in un'area più vicina alla costa, sulla preesistente ferrovia litoranea proveniente da [[Albano Laziale]], inaugurata il 26 marzo [[1884]] dalla Società Anonima per la [[Ferrovia Albano-Nettuno|Ferrovia Albano-Anzio Nettuno]] (FAAN), poi passata alle Ferrovie Secondarie Romane (FSR); la variante di tracciato realizzata più a monte fu attivata dalle [[Ferrovie dello Stato]] nel [[1934]].
Fra il [[1910]]
===
{{Vedi anche|Porto di Anzio}}
Un servizio di [[Aliscafo|aliscafi]] della società Vetor (70 minuti) e [[Laziomar|ed un servizio di nave veloce Laziomar]] (1h e 45 minuti) la collega con l'[[isola di Ponza]].
===
I trasporti urbani e interurbani di Anzio vengono svolti con autoservizi di linea gestiti da [[Cotral]].
== Amministrazione ==
[[File:Anzio-Gonfalone.svg|thumb|100px|Il gonfalone civico]]
Tra il [[1940]] e il [[1945]] fu aggregato con [[Nettuno (Italia)|Nettuno]], al comune di [[Nettunia]].
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|7 aprile [[1995]]|18 dicembre [[1996]]|Stefano Bertollini|[[Polo delle Libertà]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref>[https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=23/04/1995&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=700070&levsut3=3&lev3=70&lev2=70&ne2=70&es2=S&levsut2=2&lev1=12&ne1=12&es1 Risultati delle elezioni amministrative del 23 maggio 1995, ''Ministero dell'Interno'']</ref>|}}
{{ComuniAmminPrec|18 dicembre [[1996]]|12 maggio [[1997]]|Raffaele Bonanno||''[[Commissario prefettizio|Commissario]]''|<ref>[http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletStoriaxCom?campo1=449&campo2=ROMA&campo3=16/02/2016&campo4=ANZIO&campo5=00/00/0000&campo6=00/00/0000 Scheda di Raffaele Bonanno]</ref>|}}
{{ComuniAmminPrec|12 maggio [[1997]]|28 aprile [[1998]]|Renzo Mastracci|[[Partito Democratico della Sinistra]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref>[https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=27/04/1997&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=700070&levsut3=3&lev3=70&lev2=70&ne2=70&es2=S&levsut2=2&lev1= Risultati delle elezioni amministrative del 27 aprile 1997, ''Ministero dell'Interno'']</ref>|}}
{{ComuniAmminPrec|28 aprile [[1998]]|29 novembre [[1998]]|Bruno Sbordone||''[[Commissario prefettizio|Commissario]]''|<ref>[http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletStoriaxCom?campo1=878&campo2=ROMA&campo3=16/02/2016&campo4=ANZIO&campo5=00/00/0000&campo6=00/00/0000 Scheda di Bruno Sbordone]</ref>|}}
{{ComuniAmminPrec|29 novembre [[1998]]|26 febbraio [[2008]]|[[Candido De Angelis]]|[[Alleanza Nazionale]]|[[Sindaco]]|<ref>[https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=29/11/1998&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=700070&levsut3=3&lev3=70&lev2=70&ne2=70&es2=S&levsut2=2&lev1=12&ne1=12&es1=S&levs Risultati delle elezioni amministrative del 29 novembre 1998, ''Ministero dell'Interno'']</ref><ref>[https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=25/05/2003&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=700070&levsut3=3&lev3=70&lev2=70&ne2=70&es2=S&levsut2=2&lev1=12&ne1= Risultati delle elezioni amministrative del 25 maggio 2003, ''Ministero dell'Interno'']</ref>|}}
{{ComuniAmminPrec|26 febbraio [[2008]]|15 aprile [[2008]]|Mario De Meo||''[[Commissario prefettizio|Commissario]]''|<ref>{{Cita web|url=http://www.gazzettaufficiale.biz/atti/2008/20080054/08A01646.htm|titolo=Decreto del Presidente della Repubblica 26 febbraio 2008}} ''Scioglimento del consiglio comunale di Anzio e nomina del commissario straordinario'' ([[Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana|Gazzetta Ufficiale]] Serie Generale n. 54 del 04-03-2008)</ref>|}}
{{ComuniAmminPrec|15 aprile [[2008]]|11 giugno [[2018]]|Luciano Bruschini|[[Il Popolo della Libertà]]<br>[[Forza Italia (2013)|Forza Italia]]|[[Sindaco]]|<ref>[
{{ComuniAmminPrec|11 giugno [[2018]]|22 novembre [[2022]]|[[Candido De Angelis]]|[[Lega Nord|Lega]]|[[Sindaco]]|<ref>[https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=10/06/2018&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=12&levsut1=1&lev2=70&levsut2=2&levsut3=3&ne1=12&ne2=70&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S&ne3=700070&lev3=70 Risultati delle elezioni amministrative del 10 giugno 2018]</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|23 novembre [[2022]]|1º dicembre [[2024]]|Antonella Scolamiero<br>Francesco Tarricone<br>Agostino Anatriello||''[[Commissario prefettizio|Commissione straordinaria]]''|<ref>[https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-12-20&atto.codiceRedazionale=22A07080&elenco30giorni=false Consiglio comunale sciolto per infiltrazioni mafiose]</ref><ref>[https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2024-04-26&atto.codiceRedazionale=24A02070&elenco30giorni=false Proroga dello scioglimento del consiglio comunale di Anzio]</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|2 dicembre [[2024]]|''in carica''|Aurelio Lo Fazio|[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref>[https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=17/11/2024&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=12&levsut1=1&lev2=70&levsut2=2&levsut3=3&ne1=12&ne2=70&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S&ne3=700070&lev3=70 Risultati delle elezioni amministrative del 17 novembre 2024]</ref>}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
=== Gemellaggi ===
Anzio da tempo ha stretto relazioni di [[gemellaggio]] con le città di:
* {{Gemellaggio|Germania|Bad Pyrmont|}}
* {{Gemellaggio|Cipro|Pafo|}}
* {{Gemellaggio|Stati Uniti|Brooklyn|}}<ref>[https://www.vatican.va/content/john-paul-ii/it/audiences/1991/documents/hf_jp-ii_aud_19910703.pdf Giovanni Paolo II, udienza generale, pag. 6]</ref>
Rapporti di collaborazione e amicizia sono stati invece intrapresi con le cittadine di:
* {{Gemellaggio|Germania|Bad Freienwalde|}}
* {{Gemellaggio|NLD|Heemstede|}}
* {{Gemellaggio|Francia|Caen|}}<ref>[https://www.comune.anzio.roma.it/archivio10_notizie-e-comunicati_0_1271_12_1.html Proseguono i rapporti internazionali tra la Città di Anzio e la Città di Caen, per un progetto di gemellaggio culturale tra le due Città ed i Musei dello Sbarco di Anzio e dello Sbarco in Normandia]</ref>
* {{Gemellaggio|Italia|Spinazzola|}}<ref>[https://www.spinazzolaviva.it/notizie/gemellaggio-in-ricordo-del-iv-centenario-di-papa-innocenzo-xii/ Gemellaggio in ricordo del IV centenario di papa Innocenzo XII. Anzio e Spinazzola uniti in nome del pontefice]</ref>
== Sport ==
===
* Atletica Anzio.<ref>[http://www.fidal.it/mappa.php?regione=LAZ La società sul sito della Fidal (funzione cerca sulla mappa)]</ref>
* Ad Anzio è presente una tradizione del [[Baseball]] che condivide con [[Nettuno (Italia)|Nettuno]]. Attualmente non vi sono squadre che militano in campionati senior, tuttavia ci sono società nella [[Minor League Baseball|Minor League]] ogni anno. Lo stadio di Baseball di Anzio è il [[Stadio Renato Reatini|Renato Reatini]], omologato per partite di [[Serie A2 (baseball)|Serie A]].
=== Calcio ===
* [[Anzio Calcio 1924]] che, nel [[Serie D 2024-2025 (gironi G-H-I)|campionato 2024-25]], milita nel campionato maschile di Serie D
* A.S. Real Marconi Anzio che milita in [[Prima Categoria]].
=== Calcio a 5 ===
* ADJ Città di Anzio che partecipa al Campionato Nazionale di serie A2.
=== Calcio a 8 ===
* Asd Antium che partecipa al campionato di serie A2 della Lega Calcio a 8.
=== Pallacanestro ===
* Anzio Basket Club che nel 2019-2020 milita nel campionato maschile di [[Serie C regionale|Serie C Gold]].<ref name="FipRM">[http://www.fip.it/risultati.aspx?com=RLA&IDRegione=LA&IDProvincia=RM Il campionato regionale sul sito della FIP]</ref>
* A.S.D. Fortitudo Tirreno che nel 2019-2020 milita nel campionato maschile di [[Promozione (pallacanestro maschile)|Promozione]].<ref name="FipRM" />
=== Pallanuoto ===
* [[Anzio Waterpolis]] che milita nel campionato maschile di [[Serie A2 (pallanuoto maschile)|Serie A2]].<ref>[https://www.federnuoto.it/home/pallanuoto/campionato-a2-maschile/2019-2020/regular-season-girone-sud-2019-2020.html Il campionato sul sito federnuoto]</ref>
=== Pallavolo ===
Onda Volley che nel 2019-2020 milita nel campionato femminile di [[Serie C (pallavolo femminile)|Serie C]].<ref>[https://fipavonline.it/main/gare_girone/28729 Il campionato sul sito Federvolley Comitato regionale Lazio]</ref>
=== Rugby ===
* Rugby Anzio Club che nel 2019-2020 milita nel campionato maschile di [[Serie C (rugby a 15)|Serie C]].<ref>[https://www.federugby.it/index.php?option=com_joomleague&func=showResultsRank&p=258&layout=bydiv&Itemid=957&lang=it Il campionato sul sito federugby]</ref>
=== Scherma ===
* L'Anzioscherma, società sportiva schermistica.
=== Tennis ===
*
=== Pugilato ===
* Fiamme Oro Polizia di Stato
=== Impianti sportivi ===
* '''Enea's Village,''' grande centro sportivo inaugurato nel 2018 di proprietà della famiglia Ranucci.
* '''Kartodromo S.S.C.''', una struttura utilizzata per gare di [[Karting|Go kart]] e ''Pit Bike.<ref>{{Cita web|url=https://www.pistagokartroma.com/|titolo=Benvenuti in SSC Kartodromo Pista Go kart - Motard 125 racing - Pit Bike|accesso=30 luglio 2024}}</ref>''
== Note ==
== Voci correlate ==
* [[Lavinio Lido di Enea]]
* [[Lido dei Gigli]]
* [[
* [[Sbarco di Anzio]]
* [[Teatro romano di Anzio]]
* [[Necropoli di Cavallo morto]]
* [[Paradiso sul mare]]
* [[Porto di Anzio]]
* [[Tor di Caldano|Tor Caldara]]
* [[Villa Adele (Anzio)|Villa Adele]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Lazio}}
[[Categoria:Anzio| ]]
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