Esseni: differenze tra le versioni
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{{F|ebraismo|aprile 2015|Questa voce richede fonti storiche precise, puntuali e soprattutto neutrali. L'impressione generale è che l'articolo cerchi di vedere tracce di [[Gesù]] nei [[manoscritti del Mar Morto]] e legami tra cristiani ed esseni, ma in altri punti esclude qualunque rapporto, come se il cristianesimo e l'essenismo fossero quasi due sette giudaiche completamente diverse.}}
Gli '''Esseni''' furono un gruppo ebraico di incerta origine, nato forse attorno alla metà del [[II secolo a.C.]] e organizzato in comunità monastiche isolate di tipo eremitico e [[cenobita|cenobitico]].▼
▲Gli '''Esseni''' furono un gruppo
== Storia ==
[[File:Qumran.jpeg|thumb
Tra i gruppi [[ebraismo|ebraici]] di età [[ellenistico]]-[[epoca romana|romana]], conosciuti e documentati anche da autori greci e latini, quello degli Esseni è forse oggi il più noto, a causa della scoperta, effettuata a [[Qumran]] nel [[1947]], dei [[
Di vita appartata e solitaria, si erano organizzati, fuori dal contesto sociale, in comunità isolate di tipo [[monachesimo|monastico == Etimologia ==
Il significato del nome Esseni è oscuro ed esistono varie ipotesi. Non vengono citati né nella Bibbia, né nei [[Rotoli del Mar Morto]] e neppure nella [[letteratura rabbinica]] li si può identificare con certezza. Secondo Filone il loro nome si poteva rendere in greco con "santi", "puri" (dal [[lingua greca antica|greco]] ὅσιος, ''hosios'').<ref name="ReferenceA">[[Filone di Alessandria|Filone]], Quod omnis probus liber, 75-91</ref>
Tra le dozzine di etimologie pubblicate prima del 1947, l'[[ebraico antico|ebraico]] ''ʻosey (haTorah)'', "realizzatori (della [[Torah]])" <ref>Goranson, Stephen (1999). "Others and Intra-Jewish Polemic as Reflected in Qumran Texts". In Peter W. Flint; James C. VanderKam (eds.). The Dead Sea Scrolls after Fifty Years: A Comprehensive Assessment. Vol. 2. Leiden: Brill Publishers. pp. 534–551. ISBN 90-04-11061-5. OCLC 230716707</ref> è l'unica che abbia avuto una conferma dopo la scoperta dei [[Manoscritti di Qumran]] e che stia guadagnando consenso presso gli studiosi,
derivandola da ''Ossioi'' (variante già presente in Filone) <ref>Lightfoot, Joseph Barber (1875). "On Some Points Connected with the Essenes". St. Paul's epistles to the Colossians and to Philemon: a revised text with introductions, notes, and dissertations. London: Macmillan Publishers. OCLC 6150927</ref>, in [[aramaico]] "Hesi'im" <ref>Lightfoot, Joseph Barber (1875). "On Some Points Connected with the Essenes". St. Paul's epistles to the Colossians and to Philemon: a revised text with introductions, notes, and dissertations. London: Macmillan Publishers. OCLC 6150927.</ref>
Altre proposte moderne derivano dall'[[lingua aramaica|aramaico]] ("āsayyā", "medici"; oppure "ḥăsayyā", "pii"<ref>[[Émile Puech]], «Esséniens et interprétations», dans Qumrân le secret des manuscrits de la mer Morte, Paris, BNF, 2010, p. 136</ref>) o dall'[[ebraico antico|ebraico]] ("ḥăshāyīm", "silenziosi"; oppure "ḥăsīdīm", "pii"; oppure "ḥiṣonim", "esterni" <ref>Megillah 4:8[29]</ref>; o anche "'ésah", "partito"<ref>[[André Dupont-Sommer]], op. cit., p. 31</ref>), ma restano dubbie.
▲== Nome ==
▲Giuseppe Flavio usa il nome ''Esseni'' in due racconti principali (''Guerra giudaica'' 2.119, 158, 160; ''Ant.'' 13.171-2) così come in qualche altro contesto ("un racconto sugli Esseni", ''Ant.'' 13.298; "il cancello degli Esseni", ''Guerra'' 5.145; "Giuda della stirpe degli Esseni", ''Ant.'' 13.311, ma qualche manoscritto recita ''Essaion''; "tenere gli Esseni in onore", ''Ant.'' 15.372; "un certo Esseno detto Manaemus", ''Ant.'' 15.373; "tenere tutti gli Esseni in onore", ''Ant.'' 15.378; "the Essenes", ''Ant.'' 18.11 & 18; ''Life'' 10). In molti passi, comunque, Giuseppe scrive ''Essaios'', che generalmente è da intendersi come ''Esseno'' ("Giuda della stirpe ''Essaios''", ''Guerra'' I.78; "Simone della stirpe ''Essaios''", ''Guerra'' 2.113; "Giovanni l'''Essaios''", ''Guerra'' 2.567; 3.11; "coloro che sono da noi chiamati ''Essaioi''", ''Ant.'' 15.371; "Simone un uomo della razza degli ''Essaios''", ''Ant.'' 17.346). Filone usa il nome ''Essaioi'', sebbene egli ammetta che questa versione greca del nome originale che secondo la sua etimologia significa "santi" sia inesatta (''NH'' XII.75). Il testo latino di Plinio riporta la parola ''Esseni''. Nel I secolo d.C. lo storico Giuseppe Flavio identificò gli esseni come una delle maggiori quattro principali scuole ebraiche del periodo.
== Speculazioni esoteriche ==
Sugli esseni si sono concentrate molte speculazioni esoteriche. Il controverso [[Ahmed Osman]], ad esempio, nel suo libro "Fuori dall'Egitto", ha sostenuto che "Esseno" deve essere tradotto come "colui che segue Gesù (Essa).
[[Georges Ivanovič Gurdjieff]], nel suo libro "I racconti di Belzebù a suo nipote", sostiene che gli Esseni sono stati i veri e più fedeli seguaci di Gesù.
== Territorio ==
[[File:QumranLivingQuarters.jpg|thumb|[[Qumran]]]]
Secondo Giuseppe gli Esseni dimoravano "non in una sola città" ma "in moltitudine in ogni città" (''Guerra Giudaica'' 2.124). Filone parla di "più di quattromila" ''Essaioi'' che vivevano nella "Siria Palestinese" (''Quod Omn. Prob.'' XII.75), più precisamente, "in molte città della Giudea e in molti villaggi e raggruppati in grandi comunità composte da numerosi membri" (''Hyp.'' 11.1).
Alcuni studiosi e archeologi moderni hanno individuato un insediamento abitato dagli Esseni a [[Qumran]], un [[altopiano]] nel [[
== I Nazareni ==
Il Padre della Chiesa [[Epifanio di Salamina|Epifanio]] (che scrisse intorno al [[IV secolo d.C.]]) sembra fare una distinzione tra due gruppi principali all'interno degli Esseni: "''Coloro che vennero prima di lui [Elxai, un profeta Esseno], gli Ossaeni e i Nazareni.''" (Panarion 1:19). Epifanio descrive ogni gruppo nel modo seguente:
* "Esseni [[Nazareni (setta)|Nazareni]]" :
:"''I Nazareni - erano Ebrei per provenienza - originariamente da Gileaditis [dove i primi seguaci di Yeshua fuggirono dopo il martirio di Giacomo, fratello di Gesù], Bashaniti e Transgiordani
* Esseni "Ossaeani":
:"''Dopo la setta dei [Nazareni]
Giuseppe aggiunge: "''Oltre a essi, esiste un'altra frangia di Esseni che concordano per leggi e costumi ma differiscono nella visione del matrimonio.''" (''Guerra Giudaica 2.160'').
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== Leggi, usanze, teologia e credo ==
I resoconti di Giuseppe e Filone mostrano che gli Esseni (Filone: ''Essaioi'') conducevano una vita strettamente celibe, ma comunitaria − spesso paragonata dagli studiosi alla vita monastica buddista e in seguito cristiana − anche se Giuseppe parla di un altro "''rango'' di Esseni" che si sposavano (''Guerra'' 2.160-161). Secondo Giuseppe, avevano usanze e osservanze come la proprietà collettiva (''Guerra'' 2.122; ''Ant.'' 18.20), eleggevano un capo che attendesse agli interessi di tutti e i cui ordini venivano obbediti (''Guerra'' 2.123, 134), era loro vietato prestare giuramento (''Guerra'' 2.135) e [[sacrificio animale|sacrificare animali]] (Filone, §75), controllavano la loro collera e fungevano da canali di pace (''Guerra'' 2.135), portavano armi solo per protezione contro i rapinatori (''Guerra'' 2.125), e non avevano schiavi, ma si servivano a vicenda (''Ant.'' 18.21) e, come conseguenza della proprietà comune, non erano dediti ai commerci (''Guerra'' 2.127). Sia Giuseppe sia Filone hanno lunghi resoconti dei loro incontri comunitari, pranzi e celebrazioni religiose.
Da quanto si è dedotto, il cibo degli Esseni non poteva essere alterato (con la cottura ad esempio); e potrebbero essere stati strettamente vegetariani, mangiando principalmente pane, radici selvatiche e frutta. {{ == Discussione tra studiosi ==
Gli Esseni vengono discussi in dettaglio da Giuseppe e Filone. Molti studiosi credono che la comunità di Qumran, che presumibilmente produsse i [[Rotoli del Mar Morto]], fu un ramo degli Esseni; comunque, questa teoria è stata disputata da [[Norman Golb]] e da altri studiosi. Alcuni suggeriscono che [[Gesù]] fosse un Esseno, e che la
Secondo
Un'altra questione è la relazione tra gli ''Essaioi'' e i ''[[Therapeutae]]'' e ''Therapeutrides'' di Filone (si veda ''De Vita Contemplativa''). Si può sostenere che egli considerava i ''Therapeutae'' come una branca contemplativa degli ''Essaioi'' i quali, diceva, ricercavano una vita attiva (''Vita Cont.'' I.1).
== Testi e documenti storici ==
Gran parte dei documenti storici sugli esseni derivano dai ritrovamenti archeologici nel sito di [[Qumran]], prima di questi ritrovamenti si conoscevano solo alcune citazioni da parte di scrittori antichi, in particolare [[Ippolito Romano]], [[Plinio il Vecchio]], [[Filone Alessandrino]] e [[Flavio Giuseppe]] (''antichità Giudaiche'' e ''Guerre
Nel 1947, in una zona desertica a {{M|30|u=km}} da Gerusalemme, grazie a una scoperta fortuita da parte di un pastorello di nome Mohammed Adh Dhib vennero rinvenute delle giare contenenti dei rotoli di pelle avvolti in brandelli di tela. Il materiale in larga parte venne rivenduto a un trafficante di nome Kando che a sua volta lo rivendette al [[governo israeliano]]. Negli anni seguenti sono stati rinvenuti, in undici grotte della zona, circa 900 rotoli, alcuni ridotti in frammenti altri in discreta condizione di integrità. Ben 200 di essi riguardavano libri o parti di libri dell'[[Antico Testamento]].
Lo studio, non sappiamo se volutamente o meno, è stato piuttosto lungo e laborioso. Oggi, dopo circa sessant'anni dalla scoperta, tutto il materiale è stato messo a disposizione della comunità scientifica.
Tra i principali documenti pubblicati vi sono:
* la ''Regola della comunità'';
* la ''Regola
* la ''Regola della guerra dei Figli della Luce contro i Figli delle Tenebre'';
* I rotoli di ''Isaia''
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* il ''Documento di Damasco''.
== Usi e
Le loro speranze [[Messianismo|messianiche]] erano riposte nel "[[
Nei loro testi fanno riferimento
Abolita ogni proprietà personale, praticavano la comunanza dei beni, si contentavano del necessario e, di quanto producevano o possedevano in comune, facevano [[baratto]]. Dediti ai lavori di [[agricoltura
Dediti al servizio di Dio nel [[celibato]], gli Esseni coltivavano la pietà e la coerenza etica, come prescriveva la [[Torah]] che leggevano di continuo, specialmente di [[Shabbat|sabato]], giornata che trascorrevano nell'osservanza più rigorosa. In questo giorno si svolgeva la lettura solenne, commentata da uno dei più colti fra loro, secondo l'esegesi allegorica. Cominciavano la giornata con la preghiera davanti al
L'ammissione alla comunità, avveniva tramite l'adozione di figli altrui, o l'accesso di nuovi giovani adepti. L'ammissione era peraltro selettiva e solo dopo tre anni di iniziazione, costituita da prove, si entrava a far parte del gruppo con un pasto comune e un giuramento solenne davanti alla comunità: con questo atto i neofiti assumevano l'impegno di essere totalmente leali e di non rivelare nulla ai profani, neppure se torturati a morte. Gli iniziati dovevano tacere soprattutto sulle dottrine esoteriche dei libri antichi e sui nomi degli angeli, oggetto di speculazione mistico-teologica. La struttura del gruppo esseno era gerarchica e comprendeva i gradi di postulante, di novizio e di iniziato. Sotto il profilo dottrinale gli Esseni sostenevano l'immortalità dell'anima e professavano un'escatologia di retribuzione per buoni e malvagi. Ammettevano pure la resurrezione, il giudizio finale e la fine del mondo. Tra loro, dice Giuseppe Flavio, vi furono veggenti e profeti.
Il gruppo degli Esseni subì influssi esterni all'ebraismo: la sottolineatura del dualismo bene-male, l'atteggiamento di venerazione di fronte al
I testi detti "Regola della comunità" e "Regola dell'assemblea" regolavano ogni aspetto della vita comunitaria degli esseni.
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Tra i reperti di [[Qumran]] si ritrovano tracce che collegano la comunità essena ai rivoltosi [[zeloti]], come ad esempio il Rotolo della guerra.
{{
{{Senza fonte|L'attendibilità di Ippolito Romano è, tuttavia, messa in dubbio da alcuni storici (Laura Gusella, Gabriele Boccaccini).}}
== Rapporti con il cristianesimo ==
Alcune usanze essene erano molto simili a quelle [[cristianesimo|cristiane]] dei primi secoli e ciò potrebbe essere dovuto alla comune origine giudaica e all'uso delle medesime scritture bibliche.
Nonostante ciò, i numerosi paralleli esistenti tra gli scritti di [[Qumran]] e i [[Vangelo|vangeli canonici]], hanno convinto un buon numero di studiosi del fatto che le dottrine e le tradizioni delle comunità essene abbiano costituito la base fondamentale sulla quale si è successivamente sviluppato il [[Cristianesimo]].
Gli indizi emersi dalle ricerche [[filologia|filologiche]], storiche e archeologiche, testimoniano Inoltre, alcune evidenze di ordine storico, hanno convinto molti studiosi del fatto che siano avvenute conversioni in massa di esseni al cristianesimo. Secondo Otto Betz e Rainer Riesner: “Dobbiamo anche tener conto che un gran numero di esseni si convertì a Gesù come messia. Questi esseni convertiti formavano una cerchia di teologi che per quei tempi poteva ritenersi altamente qualificata. Essi erano in grado di pensare e studiare a fondo chi sia stato Gesù e in che modo ci abbia portato la salvezza”. Sul tema dei paralleli tra esseni e cristiani, i due autori affermano: “Vi sono stati occasionalmente, a dire il vero, dei tentativi di negare in ampia misura le somiglianze emerse, ma questi non necessari sforzi apologetici rimangono in minoranza”. === Similitudini con la dottrina cristiana ===
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* Similitudini filologiche:
Sono quelle che emergono dal confronto tra i manoscritti degli esseni e
Per quanto riguarda le analisi filologiche comparative, André Paul afferma: “Tra gli scritti di Qumran e il Nuovo Testamento anche le rassomiglianze sono precise. Un dato testo particolare, una data espressione o titolo trovano in entrambi corrispondenze sorprendenti. La materia è così ricca che la scelta diventa necessaria”.<ref>André Paul, ''I Manoscritti del Mar Morto'', Elledici, Torino, 2002, pag. 267</ref> Joseph Fitzmyer fa notare che: “le formule introduttorie del Nuovo Testamento erano invariabilmente più vicine alle formule di Qumran che alle formule mishnaiche, talvolta anche una traduzione letterale delle formule di Qumran.”<ref>Joseph Fitzmyer, ''Qumran'', Queriniana, Brescia, 1995, pag. 159</ref> Martinez e Barrera aggiungono: “Certo è che i testi del Nuovo Testamento mostrano numerosi paralleli e punti di contatto con quelli di Qumran. Poiché gli scritti esseni sono più antichi di quelli cristiani, è logico supporre che i primi possono avere influito sui secondi”.<ref>Martinez – Barrera, ''Gli uomini di Qumran'', Paideia, Brescia, 1996, pag. 326</ref>
* Similitudini relative alle usanze rituali, alla teologia e alle consuetudini organizzative:
Anche in questi casi le similitudini risultano significative a causa della divergenza esistente tra
Tra le usanze rituali e teologiche, che presentano significative similitudini tra essenismo e cristianesimo, si possono ricordare: i pasti comunitari, le preghiere quotidiane, il [[battesimo]], il [[Calendario|calendario solare]], la ''Didaché'', il ''Testamento dei XII patriarchi'', la resurrezione dai morti, le beatitudini. Tra le consuetudini organizzative: il matrimonio e il divorzio, la comunione dei beni,
Nei paragrafi seguenti sono elencati alcuni paralleli tratti dai manoscritti di Qumran e dagli scritti neotestamentari, e altri aspetti riguardanti le usanze rituali e sociali delle rispettive comunità:
==== Scribi e Farisei ====
La Comunità di Qumran presenta similitudini notevoli con la testimonianza evangelica; infatti nell'attesa della liberazione dall'oppressione romana, si ponevano in conflitto con la classe politica e sacerdotale (i [[sadducei]] etichettati come collaborazionisti), gli scribi e i [[farisei]] messi alla berlina anche da Gesù (''farisei, sadducei, scribi, pubblicani... guai a voi!'' in Matteo {{passo biblico|Mt|23|libro=no}})
==== Il rito cenobitico ====
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{{quote biblico|Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese il calice dicendo: “questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi”|Lc|22,20}}
Un caso più chiaro è nella Seconda Lettera ai
{{quote biblico|se qualcuno mi ha rattristato, non ha rattristato me soltanto, ma in parte almeno, senza voler esagerare, tutti voi. Per quel tale però è già sufficiente il castigo che gli è venuto dai più|2Co|2,5-6}}
A Qumran i membri a pieno diritto sono designati con la stessa parola ebraica che sta dietro l'espressione paolina “i molti / la maggior parte”. La Regola della comunità detta norme su chi può parlare e quando può intervenire durante le assemblee generali di tutto il gruppo:
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Il termine compare in questo senso: 26 volte nelle colonne VI-VIII, una volta nella colonna IX, e tre volte nel Documento di Damasco. In alcuni di questi casi è chiaro che “i molti” avevano funzioni giudiziarie, proprio come in 2
{{
Grazie ai testi di Qumran, oggi è finalmente chiaro che le espressioni neotestamentarie “i molti” o “la maggioranza” indicano sempre la totalità degli uomini o dei membri della comunità.
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Il rito dell'[[eucaristia]], descritto dall'[[Luca evangelista|evangelista Luca]]:
{{quote biblico|poi preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo "questo è il mio corpo che è dato per voi: fate questo in ricordo di me". Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese il calice dicendo "Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi|Lc|22,19-20}}
Presenta dei paralleli con alcuni riti esseni, tuttavia, come riferisce
Se io, che sono il Signore e il Maestro, vi ho lavato i piedi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Infatti vi ho dato un esempio, affinché anche voi facciate come vi ho fatto io.
In verità, vi dico che il servo non è maggiore del suo signore, né il messaggero è maggiore di colui che lo ha mandato".|Gv 13,13-16}}
Alle similitudini eucaristiche con il rito esseno corrisponde una grande differenza: Non vi è ordine gerarchico, non vi è sottomissione di casta o di livello. Il maestro
{{
{{
Le similitudini non giustificano inoltre l'idea di una vera e propria derivazione del rito cristiano da quello esseno. Al riguardo scrive Hans Conzelmann:{{
Partendo dall'ebraicità di Gesù appariva piuttosto difficile giustificare il [[
Questo tema era già sentito in
==== Il tema del deserto ====
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{{quote biblico|Come è scritto nel profeta Isaia: "Ecco, io mando il mio messaggero davanti a te, egli ti preparerà la strada. Voce di uno che grida nel deserto: preparate la strada del Signore, raddrizzate i suoi sentieri"|Mc|1,2-3}}
Presenta dei paralleli con un passo della regola della comunità:
{{
Entrambe le citazioni provengono da un passo del
{{quote biblico|Preparate nel deserto la via del Signore, appianate nei luoghi aridi una strada per il nostro Dio! Ogni valle sia colmata, ogni monte e ogni colle siano abbassati; i luoghi scoscesi siano livellati, i luoghi accidentati diventino pianeggianti. Allora la gloria del Signore sarà rivelata, e tutti, allo stesso tempo, la vedranno; perché la bocca del Signore l'ha detto|Isaia|40,3-5}}
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==== I Figli della Luce ====
Il [[luce (filosofia)|tema della luce]] è presente in vari passi del [[
{{quote biblico|...la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio ...<br />...Camminate mentre avete la Luce, perché non vi sorprendano le Tenebre; chi cammina nelle Tenebre non sa dove va. Mentre avete la Luce credete nella Luce, per diventare Figli della Luce ...<br />...Io come luce sono venuto nel mondo, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre...|Gv|3,19-21;22,35-36;22,46}}
Questo presenta dei paralleli con alcuni documenti esseni:
{{
{{
====
Le funzioni dell’''episkopos'' cristiano, coincidevano con quelle del ''mebaqqer'' esseno: essi dirigevano le riunioni, si occupavano === Differenze con la dottrina cristiana ===
La maggior parte degli studiosi che si occupano dello studio dei
==== Ascetismo ====
La personalità del Gesù tratteggiata dai [[Vangeli]] e predicata dagli apostoli è tutt'altra; Gesù infatti si schiera contro
Hans Conzelmann, critico storico, afferma al riguardo:
{{
E ancora più specificamente:
{{
A chiarire ulteriormente il fatto Hans Kung dell'università di Tubinga scrive:
{{
{{
Pagg 216-217 Essere cristiani op.cit.}}
Nella sua opera "Gesù visto dai contemporanei" Frederick Bruce descrive le caratteristiche ascetiche della comunità essena:
{{
Per quanto riguarda la presenza di pratiche ascetiche nel cristianesimo primitivo, e
* Adalbert Hamman, docente
{{
* Jorge Sangrador,
{{
* Johannes Quasten, docente all'Istituto Patristico di Roma,
{{
* Secondo Dietrich Bonhoeffer, teologo, l'ascetismo era parte integrante delle modalità di vita dei primi cristiani e derivava direttamente dagli insegnamenti del Cristo:
{{
e aggiunge:
{{
Questi autori dunque, affermano e documentano la presenza e l'ampia diffusione di pratiche ascetiche nel cristianesimo del I secolo, a partire sin dalle origini delle prime comunità cristiane: l'ascetismo era praticato da numerosi cristiani, ed era parte integrante dell'insegnamento che ricevevano all'interno della comunità di appartenenza. Esistono, inoltre, ulteriori testimonianze di numerosi autori che affermano la diretta derivazione dell'ascetismo cristiano dalle pratiche ascetiche degli esseni. In particolare:
* Joseph Fitzmyer, docente alla [[Catholic University of America]], afferma che:
{{
* Rainer Riesner, docente all'[[Università di Tubinga]], ribadisce che:
{{
E acclude in nota un elenco di autori favorevoli a questa tesi [1]:
* J. M. BAUMGARTEN,<ref>4Q502, Marriage or Golden Age Ritual?, in JJS 34 (1983), pp. 125-135</ref>
In conclusione, la maggior parte degli esperti citati, non solo concorda nel collocare gli inizi dell'ascetismo cristiano in un'epoca corrispondente alla formazione delle prime comunità cristiane, nel I secolo, ma afferma anche che queste pratiche ascetiche furono importate dall'essenismo.
Riga 218 ⟶ 240:
==== Legalismo ====
L'organizzazione delle comunità cristiane primitive appare piuttosto semplice a differenza delle ferree regole che vigono nelle comunità essene. I resoconti degli Atti degli apostoli, ma anche i documenti più antichi non ritenuti apocrifi, come la Didachè e la I Lettera di Clemente (tutti documenti del I secolo), non ci presentano una struttura gerarchica alla guida della comunità, ma piuttosto una collegialità di "anziani", a cui si affiancano i cosiddetti "predicatori carismatici itineranti" (al riguardo dei quali la Didachè dà ampia notizia e reca consigli pratici) vengono consumati i pasti comuni, detti "agapi" nel corso dei quali viene "spezzato il pane e distribuito il vino" senza un cerimoniale né un approccio "sacramentale" (
Al riguardo afferma Hans Conzelmann: {{
Mentre
Questo viene affermato anche da Hans Kung in maniera specifica:
{{
Gli esseni pur nella loro minuziosa osservanza della Legge mosaica, avevano un netto rifiuto del Tempio di Gerusalemme, dei suoi sacrifici e dei suoi Sommi sacerdoti, ritenuti usurpatori, posizione questa risalente al tempo degli Asmonei.
==== Ritualismo ====
Gesù è uno che viola il sabato e le prescrizioni rituali: è spesso accusato di essere uno che mangia e beve con i peccatori e le prostitute, cosa inconcepibile per un esseno il quale,
Riferiscono i vangeli
{{
Gesù rispose loro: «Non avete mai letto ciò che fece Davide, quand'ebbe fame, egli e coloro che erano con lui? Come entrò nella casa di Dio, e prese i pani di presentazione, ne mangiò e ne diede anche a quelli che erano con lui, benché non sia lecito mangiarne se non ai soli sacerdoti?»
E diceva loro: «Il Figlio dell'uomo è signore del sabato».
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Non era questa la veduta essena; Essi non avrebbero mai profanato il sabato né per procurarsi del cibo né tantomeno per operare una guarigione:
{{
La prescrizione così drastica in seguito venne attenuata; Il frammento 4Q251 dice:
{{
Ma era ancora quanto condannava
{{
Poi disse loro: «Chi di voi, se gli cade nel pozzo un figlio o un bue, non lo tira subito fuori in giorno di sabato?» |Luca 14:4-6}}
==== Esclusivismo ====
Mai un esseno avrebbe avuto contatti con donne straniere, Gesù si incontra e parla con la donna samaritana, che se ne meraviglia (Giov. 4.5), accetta di essere unto
Il
Nel testo del rotolo 4Q266 è raccomandato: ''..stupidi, folli, matti, ciechi, storpi e zoppi non siano accettati nella comunità''. Gesù invece va in cerca di loro (
[[Qumran]] raduna eletti e giusti, Gesù cerca peccatori.
Riga 266 ⟶ 288:
Gli esseni stabilivano gerarchie, (''Rotolo 1Qs 6''),; Gesù insegna.. ''chi vuol esser grande fra voi sia il servitore.''.
La Regola Comunitaria di Qumran insegna ad amare i figli della luce e a odiare i figli delle tenebre, addirittura a maledirli, Gesù si contrappone a questo comando che, si noti, non si trova nell'Antico Testamento (
==== Uso della lotta armata ====
Infine il movimento esseno era un movimento [[politico]]-[[Religione|religioso]] che non respingeva la possibilità della lotta armata contro
Una conferma della tesi secondo cui gli esseni non fossero alieni dalla lotta
{{
Tuttavia il loro carattere apparentemente pacifico non deve trarre in inganno. Questi singolari "pacifisti" sognavano una strage imminente, nella quale essi, insieme con gli angeli di Dio avrebbero massacrato i figli delle tenebre, tra i quali erano compresi tutti gli stranieri e tutti gli infedeli del loro paese (cfr. Rotolo della Guerra 1QM). A differenza del movimento di resistenza essi rinunciavano certo a realizzare con metodi terroristici la volontà di Dio nel presente ma proprio per questo gioivano del grande terrore che si sarebbe instaurato negli ultimi giorni.
Probabilmente gli Esseni videro nella rivolta giudaica del 69-70 la grande guerra della fine dei tempi: uno di loro di nome Giovanni, vi fu coinvolto in qualità di comandante di alcuni settori della Giudea (G.Flavio: De Bello Judaico 2,20,4 par 567); altri esseni vennero barbaramente torturati durante la guerra ( Bell.Jud: 2,8,10 par 152) e il loro centro di Qumran fu distrutto.|Gerd Thiessen,
Anche Giuseppe Flavio d'altronde riferiva che gli Esseni si difendevano con le armi dagli assalti dei briganti (De Bello Judaico: 2,8,4 par 125- da citaz. nell'opera di Thiessen a p. 53).
L'analisi dello studioso David Flusser, (
"Giovanni è così vicino agli Esseni da non potersi escludere che abbia fatto parte della loro comunità, ma dovette lasciarla perché contrario alla loro tendenza settaria e perché voleva rendere possibile la conversione in vista del perdono dei peccati a tutti gli Israeliti." (Pag.47)
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La Regola della Setta infatti affermava così:
{{
Flusser conclude: solo "''Gli ambienti che vivevano ai margini dell'essenismo sono arrivati a superare la Teologia dell'odio.''"
Ma il movimento di Gesù, attuando gli insegnamenti del Maestro, almeno per i primi secoli, fu pacifista e disposto a sopportare la persecuzione. Era memore delle parole del Maestro ripetute di bocca in bocca e, in seguito, messe per iscritto:
{{
A chi ti percuote su una guancia, porgigli anche l'altra; e a chi ti toglie il mantello non impedire di prenderti anche la tunica.
Dà a chiunque ti chiede; e a chi ti toglie il tuo, non glielo ridomandare.
Riga 311 ⟶ 333:
=== Gesù e gli esseni ===
R. E. Murphy in “The Dead Sea Scrolls and New Testament Comparisons” elencò 175 paralleli fra letteratura qumranica e Nuovo Testamento. Un anno dopo Krister Stendahl pubblicò “The Scrolls and the New Testament” (Harper & Brothers, New York). Nel 1966 Herbert Braun pubblicò due volumi, “Qumran und das Neue Testament” (Mohr, Tubingen), includendo tutte le proposte che erano state messe insieme, fino ad allora, su tali paralleli nei manoscritti qumraniani. Due altri volumi, “Paul and the Dead Sea Scrolls”, pubblicato da Murphy
O. Betz, R. Riesner, Gesù, Qumran e il Vaticano, LEV, 1995
R. Riesner, Esseni e prima comunità cristiana a Gerusalemme, Nuove scoperte e fonti, LEV, 2001
Per poter evidenziare
{{
Stephen Hodge afferma che:
{{
J. H. Charlesworth aggiunge:
{{
L'esperto Jean Danielou, descrive numerosissimi punti di contatto tra esseni e cristiani, tra i quali:
{{
{{
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L'importanza del manoscritto 4QTest/4Q175, è stata evidenziata, oltre che da Allegro e Danielou, anche da Florentino Garcia Martinez e Julio Trebolle Barrera: "...Questa attesa è esplicitata anche in un testo importante come 4QTest, che combina insieme quattro citazioni bibliche...". (Gli uomini di Qumran, Paideia, Brescia, 1996)
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Lo studioso francese André Dupont-Sommer nei suoi studi sui testi qumranici pubblicati per primi è portato a tracciare una notevole serie di paralleli tra il maestro di giustizia (una figura carismatica presente nei manoscritti) e Gesù, come risulta da queste sue affermazioni:
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=== Gesù era un esseno? ===
La tesi
Successivamente alla scoperta dei
Di fronte a un settore della storiografia che valuta le analogie e il comune utilizzo di testi sacri dell'Antico Testamento per asserire una derivazione cristiana dall'essenismo, vi sono altri studiosi (prevalentemente di area cristiana, ma anche ebraica) che sottolineano le profonde differenze teologiche e comportamentali emerse, nonché la predominanza di tematiche teologiche gnostico-filosofiche considerate poi eretiche dai vari concili ecumenici dei primi secoli. A questo proposito [[Joseph Ratzinger]] in merito ai rapporti tra [[Gesù]], [[Giovanni Battista]] e gli Esseni nel primo capitolo del libro ''[[Gesù di Nazaret (saggio)|Gesù di Nazaret]]'', scrive quanto segue:<ref>Benedetto XVI, [https://books.google.it/books?id=mQK7lo8MaV8C&pg=PT24#v=onepage&q&f=false ''Gesù di Nazaret: dal battesimo alla Trasfigurazione'', pag. 24], BUR, 2011.</ref> {{citazione|Ci colpisce la devota serietà di questi scritti: sembra che Giovanni Battista, ma forse anche [[Gesù]] e la sua famiglia, fossero vicini a questa comunità.
Flusser sostiene che: {{Quote|''... Malgrado l'influenza indiretta che sembra aver subito da parte degli Esseni, Gesù affondava le sue radici nel giudaismo universale e non settario, quindi in un'ideologia e in una pratica che erano quelle dei Farisei.'' |David Flusser in "Jesus", pag.81}} ▼
Analogamente afferma Schick: {{Quote|''Somiglianze a parte a uno studio più approfondito dei testi risulta chiaro che Gesù non poteva essere stato un Esseno, né un "discepolo", né il"Maestro di Giustizia". Anche l'ipotesi che Gesù abbia vissuto a Qumran è completamente erronea. Il Messaggio di Gesù è in forte contraddizione con gli insegnamenti degli Esseni, che potrebbero essere riassunti con i concetti di ascetismo, legalismo, ritualismo ed esclusivismo.''|A. Schick. Il fascino di Qumran, pag. 102}}▼
In ogni caso i manoscritti di Qumran presentano molteplici punti di contatto con l'annuncio cristiano. Non è da escludere che Giovanni Battista abbia vissuto per qualche tempo in questa comunità e abbia in parte ricevuto da essa la sua formazione religiosa.<ref>{{Cita news |autore= |url=http://ilmondocristiano.ilcannocchiale.it/?TAG=esseni |titolo=Per Papa Ratzinger Gesù e S.G-Battista avevano legami con la setta eretica degli Esseni |pubblicazione= |accesso=18 marzo 2011 |dataarchivio=15 ottobre 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141015021615/http://ilmondocristiano.ilcannocchiale.it/?TAG=esseni |urlmorto=sì }}</ref>}} Come anche resta curioso che nei [[Vangeli sinottici]] vengano citati tutti i gruppi religiosi presenti all'epoca di [[Tiberio]] in [[Palestina]] come i [[Sadducei]], i [[Farisei]], gli [[Zeloti]] e altri minori, tranne gli Esseni.
Hans Küng è ancora più radicale nella sua conclusione:▼
{{Quote|La conclusione sembra inevitabile. La successiva tradizione anacoretico-monastica potrebbe richiamarsi, nel suo straniamento dal mondo e nella sua forma e organizzazione di vita, alla comunità di Qumran. Ben difficilmente a Gesù. Egli non incoraggiò nessuna emigrazione interna o esterna. I cosiddetti "consigli evangelici" come modello di vita — cessione dei propri beni alla comunità (povertà), celibato (castità), assoluta sottomissione alla volontà di un superiore (obbedienza), il tutto garantito da voti (giuramenti) — erano sicuramente una realtà a Qumran, non tra i discepoli di Gesù|a pag.218, Essere cristiani op.cit.}}▼
▲Flusser sostiene che: {{
== "Esseni" moderni ==▼
▲Analogamente afferma Schick: {{
Vari gruppi religiosi moderni dichiarano di discendere dagli antichi esseni e dichiarano di essere essi stessi esseni. Alcuni di questi dichiarano che il [[canone della Bibbia]] e anche alcune traduzioni dei libri canonici sono stati manomessi appositamente per cancellare le loro credenze, come la [[trasmigrazione delle anime]], l'aspetto femmineo della divinità, il [[vegetarianismo]] e la schiavitù.▼
▲Hans Küng è ancora più radicale nella sua conclusione:
▲{{
Questi gruppi usano la ''Nasarean Bible of the Essene Way'', i [[manoscritti del Mar Morto]], i manoscritti di [[Nag Hammadhi]] e altri vangeli apocrifi rinvenuti recentemente come testi sacri.▼
▲Vari gruppi religiosi moderni dichiarano di discendere dagli antichi esseni e dichiarano di essere essi stessi esseni. Alcuni di questi dichiarano che il [[canone della Bibbia]] e anche alcune traduzioni dei libri canonici sono stati manomessi appositamente per cancellare le loro credenze, come la [[trasmigrazione delle anime]], l'aspetto femmineo della divinità, il [[vegetarianismo]] e la [[schiavitù]].
▲Questi gruppi
== Note ==
== Bibliografia ==
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* Otto Betz e Rainer Riesner, ''Gesù, Qumran e il Vaticano'', LEV, Città del Vaticano, 1995
* Rainer Riesner, ''Esseni e prima comunità cristiana a Gerusalemme. Nuove scoperte e fonti'', LEV, Città del Vaticano, 2001
* Gabriele Boccaccini, ''Oltre
* André Paul, ''I manoscritti del Mar Morto'', Elledici, Torino, 2002
* [[Alberto Soggin]], ''I manoscritti del mar Morto'', Newton & Compton, Roma, 1997
Riga 374 ⟶ 397:
* James C. VanderKam, ''Manoscritti del Mar Morto'', Città Nuova, Roma, 1995
* Stephen Hodge, ''I manoscritti del Mar Morto'', Newton & Compton, Roma, 2005
* Robert Eisenman e Michael Wise, ''Manoscritti segreti di Qumran'', Piemme, Casale Monferrato, 1994
* Paolo Sacchi, ''Apocrifi
* Carsten P. Thiede e Matthew
* James H. Charlesworth, ''Gesù nel giudaismo del suo tempo'', [[Claudiana]], Torino, 1998
* Graham Stanton, ''La verità del Vangelo'', San Paolo, Milano, 1998
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* Edmondo Lupieri, ''I mandei'', Paideia, Brescia, 1993
* Michael Theron, ''Piccola enciclopedia delle eresie cristiane'', Il melangolo, Genova, 2006
▲* Colin Brown, ''Philosofy and the christian faith'', 1968, Tyndale Press, Londra
* Frederick
▲* David Flusser, ''Jesus'', 1976, Editrice Lanterna
* Hans Conzelmann, ''Le Origini del Cristianesimo, I risultati della critica storica''alle pagg. 17,32,49,50,56, da 61 a 88,98,99, da 104 a 110, da 153 a 155, da 191 a 197,1976, [[Claudiana]] editrice Torino▼
*
▲* Hans Kung, ''Essere cristiani'' pagg.da 210 a 233,1976,Arnoldo Mondadori editore Milano.
* Walter Bauer, ''Orthodoxy and Heresy in Earliest Christianity'' (1934) tr. engl. Philadelphia, Fortress Press 1971▼
▲* Gerd Thiessen, ''Gesu e il suo movimento'', 2007, [[Claudiana]] Torino
▲* Frederick.F.Bruce,''Testimonianze extrabibliche su Gesù. Da Giuseppe Flavio a Gesù'' (cap. 5, pagg. da 49 a 60), 2003, [[Claudiana]], Torino
▲* Hans Conzelmann, ''Le Origini del Cristianesimo, I risultati della critica storica''alle pagg. 17,32,49,50,56, da 61 a 88,98,99,da 104 a 110,da 153 a 155,da 191 a 197,1976, [[Claudiana]] editrice Torino
▲* G. Ricciotti, ''La religione ebraica'', in Storia del cristianesimo, 1939 Utet
▲* Walter Bauer, ''Orthodoxy and Heresy in Earliest Christianity''
* Roland Bergmeier, ''Die Essener, Berichte des Flavius Josephus'' Kok Pharos, Kampen, 1993, ISBN 90-390-0014-X
* [[Rudolf Bultmann]], ''Significance of the Historical Jesus for the Theology of Paul'' (1929) tr. ingl. in ''Faith and Understanding'', Londra, SCM Press, 1969, pp. 220–246
* Norman Golb, ''Who Wrote the Dead Sea Scrolls? The Search for the Secret of Qumran'', Scribner, 1985
* Helmut Koester,
* [[E. P. Sanders]], "Judaism: Practice & Belief 63 BC – 66 AD" Minneapolis, Fortress, 1992
* Lawrence H. Schiffman, ''From Text to Tradition: A History of Second Temple & Rabbinic Judaism'', Ktav Publishing House, 1991
== Voci correlate ==
* [[Storicità di Gesù]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | 1 = http://www.centuryone.org/essene.html | 2 = Bargil Pixner, Jerusalem's Essene Gateway (Biblical Archaeological Review) | accesso = 18 agosto 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150119024410/http://www.centuryone.org/essene.html | dataarchivio = 19 gennaio 2015 | urlmorto = sì }}
* {{cita web | 1 = http://www.centuryone.org/apostles.html | 2 = Bargil Pixner, Church of the Apostles found on Mt. Zion (Biblical Archaeological Review) | accesso = 18 agosto 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180309011150/http://www.centuryone.org/apostles.html | dataarchivio = 9 marzo 2018 | urlmorto = sì }}
* [http://www.christianismus.it/modules.php?name=News&file=article&sid=9 Questioni scottanti relative a Qumran e il cristianesimo primitivo]▼
*
▲*
* {{cita web |1=http://www.italyday.net/antiquitas/biblica.html |2=Gli Esseni e i rotoli del Mar Morto (Antiquitas) |accesso=14 novembre 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080612100259/http://www.italyday.net/antiquitas/biblica.html# |dataarchivio=12 giugno 2008 |urlmorto=sì }}
* {{cita web | 1 = http://ilpalo.com/storia/libri/Baigent%20M,%20Il%20mistero%20del%20mar%20morto,%20Tropea.htm | 2 = Baigent, Il mistero del Mar Morto | accesso = 13 aprile 2005 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20050408143311/http://www.ilpalo.com/storia/libri/Baigent%20M,%20Il%20mistero%20del%20mar%20morto,%20Tropea.htm | dataarchivio = 8 aprile 2005 | urlmorto = sì }}
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