Umberto Lenzi: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Umberto
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|GiornoMeseNascita = 6 agosto
|AnnoNascita = 1931
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 19 ottobre
|AnnoMorte = 2017
|Epoca = 1900
|Attività = regista
|Attività2 = sceneggiatore
|Attività3 = scrittore
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Umberto lenzi sitges2008.jpg
}}
Si è firmato talora con alcuni pseudonimi anglofoni: '''Hank Milestone''', '''Bob Collins''', '''Humphrey Humbert''' ed '''Harry Kirkpatrick'''. Sempre dichiaratosi [[anarchia|anarchico]], tra i suoi maestri, il regista ha sempre messo al primo posto [[Raoul Walsh]] e [[Samuel Fuller]].
==Biografia==
=== Formazione ===
Umberto Lenzi nasce a [[Massa Marittima]], in [[provincia di Grosseto]], il 6 agosto 1931. Si laurea nel 1954 in giurisprudenza all'[[
===Prime opere===
Firma la sua prima regia cinematografica nel
Nel ===I gialli===
Lenzi in seguito si specializza nel [[giallo all'italiana]], inventando un
Nei primi anni settanta, dopo la rilettura del thriller argentiano da parte di vari cineasti, anche Lenzi decide di inserirsi nel filone con ben cinque film: ''[[Un posto ideale per uccidere]]'' (1971), ''[[Sette orchidee macchiate di rosso]]'' (1972), ''[[Il coltello di ghiaccio]]'' (1972), ''[[Spasmo (film)|Spasmo]]'' (1974) e ''[[Gatti rossi in un labirinto di vetro]]'' (1975). Tutti seguono più o meno fedelmente il modulo argentiano, a differenza di ''Spasmo'', il quale predilige calcare terreni più introspettivi e psicologici. Nel frattempo si cimenta in un genere inedito, il "cannibalico", da lui inventato col film ''[[Il paese del sesso selvaggio]]'' (1972).
===Il successo dei polizieschi===
[[File:Napoli violenta.JPG|thumb
Conseguentemente alla nascita del genere cinematografico italiano denominato "[[film poliziottesco]]" grazie a ''[[La polizia ringrazia]]'' (1972) di [[Stefano Vanzina]], Lenzi trova finalmente il suo terreno più fertile, risultando il più prolifico cineasta di questo genere e firmando alcune tra le più apprezzate - più dal pubblico che dalla critica - opere del decennio; tra queste vanno sicuramente citate: ''[[Milano odia: la polizia non può sparare]]'' (1974), un film violento e atipico incentrato sull'ascesa criminale di un viscido delinquentello interpretato da [[Tomas Milian]] e altri due polizieschi molto violenti: ''[[Roma a mano armata]]'' (1976), con la coppia Milian e [[Maurizio Merli]] e ''[[Napoli violenta]]'' (1976), quest'ultimo capace d'un incasso record di 60 milioni di lire solo nel primo weekend di programmazione, con protagonista ancora Merli il quale, senza controfigura, si prodiga, tra l'altro, in un lungo e spettacolare inseguimento sopra la funicolare del rione di Montesanto ([[Napoli]]).
In particolare
Lenzi contribuisce anche al grande successo di
===Gli horror e cannibalici===
Giunto ai primi [[Anni 1980|anni ottanta]], il regista decide di seguire le orme dei più noti cineasti italiani di genere come [[Lucio Fulci]] e [[Dario Argento]], cercando il successo nel genere horror. Il primo titolo è ''[[Incubo sulla città contaminata]]'' (1980), film in particolar modo venerato da [[Quentin Tarantino]], in cui degli uomini contaminati da radiazioni si trasformano in una sorta di cannibali assassini quasi indistruttibili - ''«Non sono zombi!»'' ha tenuto più volte a sottolineare Lenzi. È un film che, chiaramente ispirato a ''[[Zombi (film)|Zombi]]'' di [[George A. Romero|Romero]], possiede una sua originalità, più volte citata in opere future dedicate all'argomento.
Nell'anno successivo, sulla scia di ''[[Cannibal Holocaust]]'' (1980) di [[Ruggero Deodato]], dirige ''[[Mangiati vivi!]]'', film dedicato ai cannibali che riscuote un discreto successo all'estero e che lo spinge a realizzare ''[[Cannibal Ferox]]'' (1981), pellicola di punta della sua "trilogia cannibalica", che però ottiene bassi incassi (400.000 dollari nella prima settimana a [[New York]]), il quale però diventa anche uno dei film più censurati al mondo a causa di alcune scene di violenza reale perpetrata su animali esotici; nel corso di un'intervista concessa al giornalista Emanuele Carioti per l'emittente televisiva romana T9, Lenzi indica come ''Cannibal Ferox'' sia ''"un film che ho sempre disprezzato perché l'ho fatto per motivi alimentari; ero stato un anno fermo, cosa rarissima nella mia carriera (...) ed ero rimasto disoccupato''".
A fine del decennio torna al genere thriller/horror con ''[[Nightmare Beach - La spiaggia del terrore]]'' (1988), una produzione minore girata negli Stati Uniti, gemella di un'altra pellicola scritta e co-diretta insieme con [[Vittorio Rambaldi]], ''[[Rage - Furia primitiva]]'' (1988). Successivamente dirige altri film horror tra cui ''[[La casa 3 - Ghosthouse]]'' (1988), seguito apocrifo della serie de ''[[La casa (serie di film)|La casa]]'' di [[Sam Raimi]], prodotto da [[Joe D'Amato]] e sempre girato negli Stati Uniti, che riscontrò un buon successo di pubblico, aprendo la strada ad altri due seguiti apocrifi italiani della saga di Raimi (''[[La casa 4 (Witchcraft)]]'' di [[Fabrizio Laurenti]], del 1989, e ''[[La casa 5]]'' di [[Claudio Fragasso]], del 1990); ''[[Paura nel buio]]'' (1989) e il film a basso costo ''[[Le porte dell'inferno]]'' (1990), ultimo film dell'attore [[Giacomo Rossi Stuart]]. Lo stesso anno viene contattato da ReteItalia che gli commissiona un paio di film TV (altri due vengono richiesti a [[Lucio Fulci]]), aventi per soggetto le "case maledette". Il risultato, nonostante il budget ridicolo e un cast non propriamente eccelso a disposizione, è comunque dignitoso. I film sono: ''[[La casa del sortilegio]]'' (1989) e ''[[La casa delle anime erranti]]'' (1989) in cui appare nei panni di una giornalista, la presentatrice-ecologista [[Licia Colò]]. Questi due film rappresentano anche le sole occasioni in cui il regista abbia lavorato per la TV.
===Altre opere===
Sempre negli Ottanta, Lenzi firma molte pellicole di vario genere, fra cui la commedia con [[Donatella Rettore]] ''[[Cicciabomba]]'' (
===Gli ultimi lavori===
L'ultima parte della sua carriera è destinata al cinema di esportazione per i mercati minori, con pellicole discrete come ''[[Obiettivo poliziotto]]'' (
Il suo ultimo film è ''[[Hornsby e Rodriguez - Sfida criminale]]'' (1992), girato in parte negli Stati Uniti e in parte a Santo Domingo. Un'invenzione dei produttori è invece il film ''Sarajevo, inferno di fuoco'', uscito nel 1996 direttamente per l'home video, che combina inserti e scarti di ''Obiettivo poliziotto'' e di ''Un ponte per l'inferno'' al fine di sfruttare l'evento mediatico della [[guerra nei Balcani]].<ref>{{Cita web|url=https://www.cineblog.it/post/cineblog-intervista-umberto-lenzi-the-king-of-bs|titolo=Cineblog intervista Umberto Lenzi, the King of B's|sito=Cineblog|data=2009-03-14|lingua=it|accesso=2024-10-31}}</ref>
Ritiratosi dal mondo dello spettacolo assieme alla moglie [[Olga Pehar]], segretaria di produzione e attrice di alcuni suoi film, decide di pubblicare alcuni romanzi gialli, ottenendo un buon successo; successivamente ha collaborato con la rivista cinematografica italiana [[Nocturno]], dove ha tenuto una sua rubrica.
Nel 2016 esce la prima biografia, che parla della vita politica, sociale e professionale di Umberto Lenzi, un libro che ripercorre il vissuto del regista, da quando, negli anni cinquanta, si affacciava al mondo culturale, fondando e gestendo il circolo cinematografico della sua città, dove riuscì a portare autori eccellenti come: [[Vasco Pratolini]], [[Pietro Germi]], [[Federico Rossellini]], che scelsero Massa Marittima, anche per proiettare le loro prime, tra le quali ''[[Il ferroviere (film 1956)|Il ferroviere]]''. Nella sua esperienza culturale giovanile, Lenzi incontrò [[Carlo Cassola]] e [[Luciano Bianciardi]], coi quali collaborò alla fondazione di altri circoli cinematografici, fu partecipe alla scrittura di saggi e soprattutto alla protesta a seguito della strage mineraria di Ribolla. Poi la partenza verso Roma, per il [[Centro sperimentale di cinematografia]], che nonostante le difficoltà ha fatto la fortuna professionale di Umberto Lenzi. Tutto questo nel libro ''Una vita per il cinema. L'avventurosa storia di Umberto Lenzi regista'' di Silvia Trovato e Tiziano Arrigoni.
Ricoverato all'ospedale Grassi di [[Ostia (Roma)|Ostia]] a [[Roma]], è morto il 19 ottobre 2017 all'età di 86 anni.<ref>{{Cita web|autore= Francesco Prisco|url=http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2017-10-19/UmbertoLenzi-142201.shtml?uuid=AE1y9vrC|titolo=Addio a Lenzi, maestro del cinema di genere che inventò «Er Monnezza»|pubblicazione=[[Il Sole 24 Ore]]|data=19 ottobre 2017|accesso=19 ottobre 2017}}</ref> È stato sepolto in [[Maremma]], nel cimitero di [[Follonica]].
== Lenzi scrittore ==
Nel 2008 ha esordito come scrittore di [[noir]], pubblicando in tutto dieci romanzi. Umberto Lenzi ha ideato la figura letteraria di Bruno Astolfi, detective privato antifascista che si muove nel mondo del
Il personaggio è il protagonista di ''Delitti a Cinecittà'' (2008), ''Terrore ad Harlem'' (2009), ambientato sul set di ''[[Harlem (film Negli anni che vanno dal ==Considerazioni e riflessi==
La rivalutazione di Umberto Lenzi con Quentin Tarantino, che dopo il successo di ''[[Pulp Fiction]]'' «aveva fatto avere a Lenzi, tramite [[Bob Murawski]] e [[Sage Stallone]], delle locandine da autografare e che anni dopo, a Venezia, avrebbe definito il regista "uno dei miei miti"», ha una sua apoteosi con la brillante ''Intervista del sabato'' che ''[[La Stampa]]'' gli dedica il 3 settembre 2016, dove il regista ribadisce la propria dissonanza rispetto a un certo clima a lui contemporaneo. Lenzi ritiene che i propri film erano considerati dei serie B perché «piacevano alla gente e riempivano i cinema» rispetto a quanto accadeva con il cinema d'autore, nel quale considerava [[Vittorio De Sica]] un genio, ma stigmatizzava [[Michelangelo Antonioni]]. Tra l'altro, pur essendo anarchico e avendo amato «sommamente gli anarchici della guerra di Spagna», gli davano del fascista: a tal proposito affermò che «[[Morando Morandini]] a proposito di ''Milano odia'', del 1974, scrisse che era un film in linea "con l'ideologia della destra reazionaria».<ref>{{cita pubblicazione |nome=[[Mattia Feltri]] |titolo=L'intervista del sabato. Umberto Lenzi |rivista=La Stampa |volume=anno 150 |numero= 244|anno=2016 |mese= 3 settembre|p=33}}</ref>
==Filmografia==
===Regista===
* ''I ragazzi di Trastevere'' – cortometraggio (1956)
*''[[
*''[[Le avventure di Mary Read]]'' (
*''[[Duello nella Sila]]'' (
*''[[Il trionfo di Robin Hood]]'' (1962)
*''[[Caterina di Russia (film)|Caterina di Russia]]'' (
*''[[L'invincibile cavaliere mascherato]]'' (
*''[[Zorro contro Maciste]]'' (1963)
*''[[Sandokan, la tigre di Mompracem]]'' (1963)
*''[[Sandok, il Maciste della
*''[[L'ultimo gladiatore]]'' (1964)
*''[[I pirati della Malesia (film 1964)|I pirati della Malesia]]'' (1964)
*''[[I tre sergenti del Bengala]]'' (1964)
*''[[
*''[[A 008, operazione Sterminio]]'' (1965)
*''[[Superseven chiama Cairo]]'' (1965)
*''[[Le spie amano i fiori]]'' (
*''[[Un milione di dollari per 7 assassini]]'' (1966)
*''[[Kriminal (film)|Kriminal]]'' (1966)
*''[[Attentato ai tre grandi]]'' (
*''[[Tutto per tutto (film 1968)|Tutto per tutto]]'' (
*''[[Una pistola per cento bare]]'' (1968)
*''[[Orgasmo (film 1969)|Orgasmo]]'' (
*''[[La legione dei dannati]]'' (1969)
*''[[Così dolce... così perversa]]'' (1969)
*''[[Paranoia (film 1970)|Paranoia]]'' (
*''[[Un posto ideale per uccidere]]'' (
*''[[Sette orchidee macchiate di rosso]]'' (
*''[[Il paese del sesso selvaggio]]'' (1972)
*''[[Il coltello di ghiaccio]]'' (1972)
*''[[Milano rovente]]'' (
*''[[Spasmo (film)|Spasmo]]'' (
*''[[Milano odia: la polizia non può sparare]]'' (1974)
*''[[Gatti rossi in un labirinto di vetro]]'' (
*''[[L'uomo della strada fa giustizia]]'' (
*''[[Il giustiziere sfida la città]]'' (1975)
*''[[Roma a mano armata]]'' (
*''[[Napoli violenta]]'' (1976)
*''[[Il trucido e lo sbirro]]'' (1976)
*''[[Il cinico, l'infame, il violento]]'' (
*''[[La banda del gobbo]]'' (1977)
*''[[Il grande attacco]]'' (
*''[[Contro 4 bandiere]]'' (
*''[[Da Corleone a Brooklyn]]'' (1979)
*''[[Scusi
*''[[Mangiati vivi!]]'' (
*''[[Incubo sulla città contaminata]]'' (1980)
*''[[Cannibal Ferox]]'' (
*''[[Pierino la peste alla riscossa!]]'' (
*''[[Incontro nell'ultimo paradiso]]'' (1982)
*''[[Cicciabomba]]'' (1982)
*''[[La guerra del ferro - Ironmaster]]'' (
*''[[Squadra selvaggia
*''[[Un ponte per l'inferno]]'' (
*''[[Tempi di guerra]]'' (1987)
*''[[La casa 3 - Ghosthouse]]'' (1988)
*''[[
*''[[
*''[[La casa
*''[[
*''[[Nightmare Beach - La spiaggia del terrore]]'' (1989)
*''[[
*''[[Demoni 3]]'' (1991)
*''[[
*''[[Caccia allo scorpione d'oro]]'' (1991)
*''[[Hornsby e Rodriguez - Sfida criminale]]'' (1992)
===Sceneggiatore===
*''[[Le verdi bandiere di Allah]]'', regia di [[Giacomo Gentilomo]] e [[Guido Zurli]] (1963) – anche soggetto
*''[[Il figlio di Aquila Nera]]'', regia di [[Guido Malatesta]] (1968) – solo soggetto
*''[[Zan, re della giungla]]'' (''Tarzán en la gruta del oro''), regia di [[Manuel Caño]] (1969)
*''[[Striker (film)|Striker]]'', regia di [[Enzo G. Castellari]] (1988)
*''[[Rage - Furia primitiva]]'', regia di [[Vittorio Rambaldi]] (1988)
*''[[
===Produttore===
*''[[L'assassino è costretto ad uccidere ancora]]'', regia di [[Luigi Cozzi]] (
*''[[Con la rabbia agli occhi]]'', regia di [[Antonio Margheriti]] (
*''Delitti a Cinecittà'', [[Coniglio Editore]], 2008 (anche in ''[[Il Giallo Mondadori]]'' n. 3090)<ref>{{Cita web|
*''Terrore ad Harlem'', Coniglio Editore, 2009
*''Morte al Cinevillaggio'', Coniglio Editore, 2010
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*''La guerra non è finita'', Rizzoli 2012 e-book
*''Spiaggia a mano armata'', Rizzoli, 2012
*''Il clan dei miserabili'',
*''Cuore criminale'', Golem, 2015
*
* Paolo Spagnuolo, ''Milano odia. La polizia non può sparare. Storia di un cult nell'Italia degli anni settanta'', Milieu, Milano, 2018, ISBN 978-8831977012.
* Paolo Spagnuolo, ''Napoli Violenta'', 2014, Edizioni Mephite, ISBN 9788863201031
* Silvia Trovato e Tiziano Arrigoni, ''Una vita per il cinema. L'avventurosa storia di Umberto Lenzi regista'', 2016, Edizioni Bancarella, Piombino, ISBN 9788866151425. Biografia completa sulla vita sociale, politica, personale e professionale di Umberto Lenzi
==Note==
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