Confienza (cacciatorpediniere): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Link Regio Sommergibile Tricheco
inverto l'ordine dei tmpl...
 
(20 versioni intermedie di 14 utenti non mostrate)
Riga 3:
|Categoria=cacciatorpediniere
|Immagine=TP Confienza1.jpg
||Didascalia=Il ''Confienza'' a Venezia
|Dimensioni_immagine=300 px
|ProprietarioBandiera={{Insegna navale|ITA (1861-1946)|icona}}
|Didascalia=Una foto aerea dell'unità.
|Tipo=[[cacciatorpediniere]] <small>(1923-1938)</small><br />[[torpediniera]] <small>(1938-1940)</small>
|Bandiera=Flag of Italy (1861-1946) crowned.svg
|Classe=''[[Classe Palestro (cacciatorpediniere)|Palestro]]''
|Tipo=[[cacciatorpediniere]] (1923-1938)<br />[[torpediniera]] (1938-1940)
|Classe=''[[Classe Palestro (cacciatorpediniere)|Palestro]]''
|Numero_unità=
|Costruttori=[[Cantiere navale fratelli Orlando|Fratelli Orlando]], [[Livorno]]
|Cantiere=
|Identificazione='''CF'''
|Ordine=
|Ordinata=
|ImpostataImpostazione=10 maggio 1917
|VarataVaro=18 dicembre 1920
|Completamento=
|Completata=
|Entrata_in_servizio=25 aprile 1923
|Intitolazione=[[Battaglia di Confienza]]
|Proprietario={{Insegna navale|ITA (1861-1946)|icona}}
|In_servizio_con={{Insegna navale|ITA (1861-1946)|icona}}
|Radiata=
|Radiazione=
|Destino_finale=affondata per collisione il 20 novembre 1940
|Dislocamento=standard 862-875 [[tonnellata|t]]<br />normale 1033 [[tonnellata|t]]<br />a pieno carico 1180 (o 1076)
Riga 36:
|Sensori=
|Sistemi_difensivi=
|Artiglieria=<nowiki></nowiki>
*4 pezzi da [[102/45|102/45 Schneider-Armstrong Mod. 1917]]
*2 pezzi da [[76/40 Mod. 1916 R.M.]]
*2 mitragliere da [[Colt-Browning M1895#Le Colt-Browning italiane|Colt da 6,5 mm]]
*4 tubi [[lanciasiluri]] da 450 mm
|Altro_armamento=<nowiki></nowiki>
* attrezzature per il trasporto e la posa di 38 [[mina navale|mine]]
|Corazzatura=
Riga 53:
 
== Storia ==
[[Costruzione|Costruita]] tra il maggio 1917 e l'aprile 1923, la nave apparteneva alla [[classe Palestro (cacciatorpediniere)|classe Palestro]]. Poco dopo l'entrata in servizio l'unità, al comando del [[tenente di vascello]] [[Luigi Corsi (militare)|Luigi Corsi]], partecipò all'[[Crisi di Corfù|occupazione di Corfù durante la crisi tra Italia e Grecia]]<ref>[http://www.marina.difesa.it/storiacultura/storia/medaglie/Pagine/Corsiluigi.aspx Luigi Corsi sul sito della Marina Militare.]</ref>.
 
[[Costruzione|Costruita]] tra il maggio 1917 e l'aprile 1923, la nave apparteneva alla [[classe Palestro (cacciatorpediniere)|classe Palestro]]. Poco dopo l'entrata in servizio l'unità, al comando del [[tenente di vascello]] [[Luigi Corsi]], partecipò all'[[Crisi di Corfù|occupazione di Corfù durante la crisi tra Italia e Grecia]]<ref>[http://www.marina.difesa.it/storiacultura/storia/medaglie/Pagine/Corsiluigi.aspx Luigi Corsi sul sito della Marina Militare.]</ref>.
 
Nel 1925 il ''Confienza'' risalì il [[Danubio]]<ref name="trentoincina">[http://www.trentoincina.it/mostrapost.php?id=318 I Marinai delle Torpediniere - Antonio Artiano<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Negli [[anni 1920|anni venti]] e [[anni 1930|trenta]] il cacciatorpediniere operò nel [[Mediterraneo orientale|bacino orientale del Mediterraneo]] e lungo le [[costa|coste]] del [[Nord Africa]]<ref name="trentoincina"/>. A bordo dell'unità prestò servizio anche [[Gino Birindelli]], allora [[sottotenente di vascello]]<ref>[http://www.marina.difesa.it/storiacultura/storia/medaglie/Pagine/Birindelli.aspx Gino Birindelli sul sito della Marina Militare.]</ref>.
 
Nel 1929 il cacciatorpediniere, insieme ai gemelli ''[[Palestro (cacciatorpediniere)|Palestro]]'', ''[[San Martino (cacciatorpediniere)|San Martino]]'' e ''[[Solferino (cacciatorpediniere)|Solferino]]'', costituiva la VII Squadriglia Cacciatorpediniere, che, insieme alla VIII Squadriglia (composta dalle unità della [[classe Curtatone]]) ed all'[[esploratore (nave)|esploratore]] ''[[Augusto Riboty (esploratore)|Augusto Riboty]]'', formava la 4<sup><small>a</small></sup>ª Flottiglia Cacciatorpediniere, appartenente alla II Divisione Siluranti, facente parte della 2<sup><small>a</small></sup>ª Squadra Navale avente [[base navale|base]] a [[Taranto]]<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.marina.difesa.it/documentazione/editoria/marivista/Documents/2011/09_settembre/La_Regia_Marina.pdf La Regia Marina tra le due guerre mondiali] |data=settembre 2017 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>.
 
[[File:RRNN Confienza-Aquila-Riboty1.jpg|thumb|left|upright=1.4|Il ''Confienza'' e gli esploratori ''[[Aquila (esploratore)|Aquila]]'' e ''[[Augusto Riboty (esploratore)|Augusto Riboty]]'' nel porto militare S. Antonio a Gaeta, nel 1927.]]
 
Nel 1938 (per altre fonti nel 1930<ref name="trentoincina"/>) il ''Confienza'' fu sottoposto a lavori di modifica che videro l’innalzamentol'innalzamento del [[fumaiolo]] prodiero, dato che il [[fumo]], altrimenti, ostacolava la [[punteria]] e la direzione del [[tiro (balistica)|tiro]]<ref name="Marina Militare">[http://www.marina.difesa.it/storiacultura/storia/almanacco/Pagine/ABCD/confienza02.aspx Marina Militare<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Nel corso dello stesso anno la nave, ormai anziana, venne declassata a [[torpediniera]]<ref name="Marina Militaretrentoincina"/><ref name="trentoincinaMarina Militare"/>.
 
Poco prima dello scoppio del secondo conflitto mondiale si progettò di potenziare l'[[contraerea|armamento contraereo]] delle quattro unità della classe Palestro, sostituendo uno dei pezzi da 102 mm ed entrambi i [[cannone|cannoni]] da 76 mm con quattro [[mitragliera|mitragliere]] da 20 mm, ma tale proposito non fu mai messo in atto<ref>[http://www.navypedia.org/ships/italy/it_dd_palestro.htm Navypedia]</ref>.
 
All'ingresso dell'[[Italia]] nella [[seconda guerra mondiale]], il 10 giugno 1940, la ''Confienza'', al comando del tenente di vascello di complemento Andrea Giuffra, apparteneva alla XV Squadriglia Torpediniere, che formava insieme alle gemelle ''[[Palestro (cacciatorpediniere)|Palestro]]'', ''[[San Martino (cacciatorpediniere)|San Martino]]'' e ''[[Solferino (cacciatorpediniere)|Solferino]]'', con [[base navale|base]] a [[Venezia]].
 
Il 27-28 settembre 1940 la torpediniera fu di scorta, insieme alla ''San Martino'', all’all'[[incrociatore]] ''[[Alberico da Barbiano (incrociatore)|Alberico Dada Barbiano]]'' in due uscite in [[mare]] da [[Pola]], di breve durata, per delle [[esercitazione militare|esercitazioni]] dei cannonieri della locale [[accademia]]<ref>[http://www.pietrocristini.com/incrociatori_classe_digiussano.htm Vita Operativa Degli Incrociatori Classe Di Giussano<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Durante il conflitto la nave operò nell'[[Adriatico meridionale]], principalmente in missioni di scorta [[convoglio navale|convogli]]<ref name="trentoincina"/>.
 
Il 21 ottobre 1940, infatti, con la ricostituzione del Comando Superiore Traffico Albania (Maritrafalba, già in precedenza attivo dal 5 settembre 1940 al suo primo scioglimento, il 12 ottobre 1940, ma senza la ''Confienza'' alle sue dipendenze), la ''Confienza'' venne dislocata a [[Brindisi]] ed assegnata, con altre unità (due anziani cacciatorpediniere, altre nove torpediniere, quattro [[incrociatore ausiliario|incrociatori ausiliari]] e la XIII Squadriglia [[Motoscafo Armatoarmato Silurantesilurante|MAS]]), a tale Comando, per il servizio di scorta convogli da e per l'[[Albania]] nonché di [[Lotta antisommergibile|ricerca e caccia antisommergibile]]<ref name="diftraf">Pier Filippo Lupinacci, Vittorio E. Tognelli, ''La difesa del traffico con l'Albania, la Grecia e l'Egeo'', pp. 43-50-184-187-188-189-192-193-195.</ref>.
 
[[File:TP Confienza3.jpg|thumb|left|upright=1.4|Il ''Confienza'' in navigazione.]]
 
La prima [[missione]] di scorta della torpediniera ebbe inizio alle sette di [[sera]] del 24 ottobre 1940, quando la nave lasciò [[Bari]] per scortare i [[piroscafo|piroscafi]] ''Perla'' e ''Chisone'', diretti a Durazzo con 4247 tonnellate di rifornimenti<ref name="diftraf"/>. Alle nove di mattina del 25 ottobre il ''Chisone'' urtò una [[mina navale|mina]], dovendo essere [[rimorchio|rimorchiato]] a Durazzo<ref name="diftraf"/>. Il resto del convoglio giunse a destinazione alle 11.25 dello stesso giorno<ref name="diftraf"/>.
 
La ''Confienza'' ripartì da Durazzo alle 23.15 del 2 novembre, insieme all'[[incrociatore ausiliario]] ''[[Capitano A. Cecchi (incrociatore ausiliario)|Capitano A. Cecchi]]'', per scortare due mercantili vuoti, il piroscafo ''[[Principessa Giovanna (nave ospedale)|Principessa Giovanna]]'' e la [[motonave]] ''Città di Marsala'', a Bari, dove il convoglio giunse alle 18.30 del giorno successivo<ref name="diftraf"/>.
 
La torpediniera salpò poi da Bari alle 3.30 del 4 novembre, di scorta, insieme all'incrociatore ausiliario ''[[RAMBRamb III]]'', agli incrociatori ausiliari (impiegati come trasporti) ''[[Città di Genova (incrociatore ausiliario)|Città di Genova]]'' e ''[[Città di Palermo (incrociatore ausiliario 1930)|Città di Palermo]]'', che trasportavano 1610 militari, 156 [[automezzo|autoveicoli]] e 164 tonnellate di rifornimenti<ref name="diftraf"/>. Le navi giunsero a Durazzo alle 20.25 dello stesso giorno<ref name="diftraf"/>. Terminato lo scarico, le quattro unità lasciarono Durazzo alle 8.30 del 6 novembre, arrivando a Bari alle 17.15 di quello stesso giorno<ref name="diftraf"/>.
 
All'1.45 di notte del 13 novembre la ''Confienza'' partì da Bari insieme al piccolo incrociatore ausiliario ''[[Lago Tana (incrociatore ausiliario)|Lago Tana]]'', scortando a Durazzo, dove giunsero alle 8.30, il piroscafo ''Olimpia'' e la motonave ''Birmania'', aventi a bordo 799 automezzi<ref name="diftraf"/>. La torpediniera ripartì poi alle 7.30 del 14 novembre, scortando a [[Brindisi]], insieme al cacciatorpediniere ''[[Augusto Riboty (cacciatorpediniereesploratore)|Augusto Riboty]]'', i piroscafi ''Milano'' ed ''Aventino'' e la motonave ''[[Città di Trapani (nave ospedale)|Città di Trapani]]'', vuoti, in viaggio di ritorno<ref name="diftraf"/>. Il convoglio giunse nel porto pugliese alle 15.15 del giorno stesso<ref name="diftraf"/>.
 
Tornata a Bari, la torpediniera ne ripartì alle 23.30 del 15 novembre, per scortare a Durazzo, unitamente alla torpediniera ''[[Andromeda (torpediniera 1936)|Andromeda]]'' ed all'incrociatore ausiliario ''[[Egeo (incrociatore ausiliario)|Egeo]]'', le motonavi ''Verdi'' e ''Puccini'', cariche di 1347 militari, cinque [[quadrupede|quadrupedi]] e 69,5 tonnellate di materiali: il convoglio giunse a destinazione alle tre del [[pomeriggio]] del 16<ref name="diftraf"/>.[[File:TP Confienza2.jpg|thumb|left|La nave all'ormeggio.]]
 
[[File:TP Confienza2.jpg|thumb|left|La nave all'ormeggio]]
Secondo alcune fonti la ''Confienza'' avrebbe affondato il [[sommergibile]] britannico ''Triton'', ma le date non coincidono<ref>[http://home.cogeco.ca/~gchalcraft/sm/page23.html British Submarines of World War Two - Part 23 - Tradewind to Triton<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Secondo alcune fonti la ''Confienza'' avrebbe affondato il [[sommergibile]] britannico ''Triton'', ma le date non coincidono<ref>[http://home.cogeco.ca/~gchalcraft/sm/page23.html British Submarines of World War Two - Part 23 - Tradewind to Triton<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070429123553/http://home.cogeco.ca/~gchalcraft/sm/page23.html |data=29 aprile 2007 }}</ref>.
Alle 9.30 del 19 novembre 1940 la ''Confienza'' lasciò Durazzo alla volta di Brindisi, scortando il piroscafo ''Carnia'' e le motonavi ''Verdi'' e ''Puccini'', che rientravano vuote in Italia<ref name="diftraf"/>. Intorno alle otto di sera dello stesso giorno il convoglio giunse nei pressi del punto di atterraggio «Y», al largo di Brindisi, proprio mentre giungeva nella stessa zona anche l'incrociatore ausiliario ''[[Capitano A. Cecchi (incrociatore ausiliario)|Capitano A. Cecchi]]'', proveniente da [[Valona]]<ref name="diftraf"/>. Essendo Brindisi in allarme per [[bombardamento aereo]], i [[faro|fari]] di atterraggio erano stati spenti, e ciò (insieme forse ad errori di [[manovra]]<ref name="marcosieni">[http://www.marcosieni.it/?Photo_Works:Regio_Sommergibile_Tricheco Ilsommergibile][http://www.marcosieni.it/file/TRICHECO.pdf Tricheco, affondato sulla porta di casa]</ref>) portò la ''Confienza'' ad essere [[speronamento|speronata]] dal ''Capitano Cecchi'', alle 21.19<ref name="diftraf"/>. L'incrociatore ausiliario, che aveva riportato [[danno|danni]] alla [[prua]], imbarcò l'[[equipaggio]] della torpediniera, che prese poi a rimorchio per tentare di portarla verso Brindisi<ref name="diftraf"/>. Il tentativo di salvataggio fu però vano: dopo circa un'ora e venti minuti di [[navigazione]], alle 00.35 del 20 novembre, la ''Confienza'' si spezzò in due ed affondò a due miglia da Brindisi<ref name="diftraf"/><ref>[http://www.trentoincina.it/dbunita2.php?short_name=Confienza Trentoincina<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref name="trentoincina"/>. I tre mercantili del convoglio giunsero a Brindisi alle 2.20 di quella stessa notte<ref name="diftraf"/>.
 
Alle 9.30 del 19 novembre 1940 la ''Confienza'', sempre al comando del TV compl Giuffra, lasciò Durazzo alla volta di Brindisi, scortando il piroscafo ''Carnia'' e le motonavi ''Verdi'' e ''Puccini'', che rientravano vuote in Italia<ref name="diftraf"/>. Intorno alle otto di sera dello stesso giorno il convoglio giunse nei pressi del punto di atterraggio «Y», al largo di Brindisi, proprio mentre giungeva nella stessa zona anche l'incrociatore ausiliario ''[[Capitano A. Cecchi (incrociatore ausiliario)|Capitano A. Cecchi]]'', proveniente da [[Valona]]<ref name="diftraf"/>. Essendo Brindisi in allarme per [[bombardamento aereo]], i [[faro|fari]] di atterraggio erano stati spenti, e ciò (insieme forse ad errori di [[manovra (nautica)|manovra]]<ref name="marcosieni">[{{Cita web |url=http://www.marcosieni.it/?Photo_Works:Regio_Sommergibile_Tricheco |titolo=Ilsommergibile][ |accesso=13 ottobre 2014 |dataarchivio=4 marzo 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304122525/http://www.marcosieni.it/file/TRICHECO.pdf?Photo_Works:Regio_Sommergibile_Tricheco |urlmorto=sì Tricheco, affondato sulla porta di casa]}}</ref>) portò la ''Confienza'' ad essere [[speronamento|speronata]] dal ''Capitano Cecchi'', alle 21.19<ref name="diftraf"/>. L'incrociatore ausiliario, che aveva riportato [[danno|danni]] alla [[prua]], imbarcò l'[[equipaggio]] della torpediniera, che prese poi a rimorchio per tentare di portarla verso Brindisi<ref name="diftraf"/>. Il tentativo di salvataggio fu però vano: dopo circa un'ora e venti minuti di [[navigazione]], alle 00.35 del 20 novembre, la ''Confienza'' si spezzò in due ed affondò a due miglia da Brindisi<ref name="trentoincina"/><ref name="diftraf"/><ref>[http://www.trentoincina.it/dbunita2.php?short_name=Confienza Trentoincina<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref name="trentoincina"/>. I tre mercantili del convoglio giunsero a Brindisi alle 2.20 di quella stessa notte<ref name="diftraf"/>.
 
Il [[relitto]] della nave giace spezzato in due, in assetto di navigazione, su un [[fondale marino|fondale]] di 82 metri, a nordest del [[porto]] di Brindisi<ref name="marcosieni"/><ref>[http://www.relitti.it/relitti/generale/relitto.asp?IDRelitto=558&relitto=CONFIENZA relitti.it - relitto CONFIENZA<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.aquademiaweb.it/siti.htm AQUADEMIA Dive Center Brindisi - Diving<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Riga 92 ⟶ 94:
<references/>
 
{{Classe Palestro}}
{{portale|marina}}
 
{{Classe Palestro}}
 
[[Categoria:Cacciatorpediniere della Regia Marina]]