Corniglio: differenze tra le versioni

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{{F|Emilia-Romagna|ottobre 2013}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Corniglio
|Panorama=Castello di= Corniglio.JPG
|Didascalia =
|Bandiera = Corniglio-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Corniglio-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Emilia-Romagna
|Divisione amm grado 2 = Parma
|Amministratore locale =Giuseppe DelPaolo Quagliaroli Sante
|Partito = [[lista civica]] Alta Val Parma Civica
|Data istituzione=
|Data elezione = 10-6-2024
|Latitudine gradi=44
|Data rielezione =
|Latitudine minuti=29
|Mandato =
|Latitudine secondi=0
|Sottodivisioni = [[Agna (Corniglio)|Agna]], [[Agrimonte]], [[Ballone]], [[Beduzzo]], [[Ballone#Bellasola|Bellasola]], [[Bosco (Corniglio)|Bosco]], [[Braia (Corniglio)|Braia]], [[Canetolo]], [[Bosco (Corniglio)#Cirone|Cirone]], [[Curatico]], [[Graiana]], [[Grammatica (Corniglio)|Grammatica]], [[Corniglio#Lago|Lago]], [[Marra (Corniglio)|Marra]], [[Miano (Corniglio)|Miano]], [[Ballone#Montebello|Montebello]], [[Mossale]], [[Petrignacola]], [[Pugnetolo]], [[Roccaferrara]], [[Sauna (Corniglio)|Sauna]], [[Sesta Inferiore|Sesta]], [[Signatico]], [[Sivizzo]], [[Vestana]], [[Vestola-Ghiare]], [[Villula]],<ref>[http://incomune.interno.it/statuti/statuti/corniglio.pdf Comune di Corniglio - Statuto].</ref><ref>[http://www.comune.corniglio.pr.it/frazioni Comune di Corniglio].</ref>
|Latitudine NS=N
|Divisioni confinanti = [[Bagnone]] (MS), [[Berceto]], [[Calestano]], [[Filattiera]] (MS), [[Langhirano]], [[Monchio delle Corti]], [[Palanzano]], [[Pontremoli]] (MS), [[Tizzano Val Parma]]
|Longitudine gradi=10
|Zona sismica = 3
|Longitudine minuti=5
|Gradi giorno = 3429
|Longitudine secondi=0
|Nome abitanti = cornigliesi
|Longitudine EW=E
|Patrono = San Lucio e Sant'Amanzio
|Altitudine=690
|Festivo = 6 giugno
|Superficie=165.7
|PIL =
|Note superficie=
|PIL procapite =
|Abitanti=3071
|Mappa = Map of comune of Corniglio (province of Parma, region Emilia-Romagna, Italy).svg
|Sottodivisioni=Agna, Ballone, [[Beduzzo]], Bellasola, Bosco, Braia, Canetolo, Cirone, Curatico, Curatico, Graiana, Grammatica, Lago, le Ghiare, [[Marra (Corniglio)|Marra]], Miano, Mossale, Montebello, Petrignacola, Pugnetolo, [[Roccaferrara]], Sauna, Sesta, [[Signatico]], Sivizzo, Vestana, Vestola, Villula<ref>[http://incomune.interno.it/statuti/statuti/corniglio.pdf Comune di Corniglio - Statuto].</ref>
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Corniglio nella provincia di Parma
|Divisioni confinanti=[[Bagnone]] (MS), [[Berceto]], [[Calestano]], [[Filattiera]] (MS), [[Langhirano]], [[Monchio delle Corti]], [[Palanzano]], [[Pontremoli]] (MS), [[Tizzano Val Parma]]
|Codice postale=43021
|Prefisso=[[0521]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=034012
|Codice catastale=D026
|Targa=PR
|Zona sismica=3
|Gradi giorno=
|Diffusività=
|Nome abitanti=cornigliesi
|Patrono=
|Festivo=
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Corniglio (province of Parma, region Emilia-Romagna, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Corniglio nella provincia di Parma
|Sito=http://www.comune.corniglio.pr.it
}}
 
'''Corniglio''' (''Cornì'' in [[dialetto parmigiano]]<ref>{{citaCita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani. | 1996 | GARZANTIGarzanti | Milano | isbn=88-11-30500-4 | p=231 | url=https://archive.org/details/dizionarioditopo00unse/page/231 }}</ref><ref>Guglielmo Capacchi, ''Dizionario Italiano-Parmigiano. Tomo II M-Z'', Artegrafica Silva, pp. 895ss.</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 3.070{{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Parma]] in [[Emilia-Romagna]]. Fa parte del [[Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano]].
 
== Geografia fisica ==
==Storia==
=== Dintorni ===
Corniglio è posto su un promontorio che domina le valli dei torrenti [[Bratica]] e Parma; si è sviluppato in origine grazie alla sua posizione, un tempo strategica, intorno alla rocca che si erge al centro del monte su cui si estende il paese. La località è citata già nell'894 (''curtem de Cornialum in finibus Tusciae").
Ubicato alla fine dell'Emilia e confinante con la [[Regione Toscana]], alla quale si accede tramite il [[Passo di Cirone|Passo del Cirone]], Corniglio si posiziona strategicamente sia verso il mare (85&nbsp;km per le [[Cinque Terre]]) che verso gli impianti sciistici di [[Schia]] (25&nbsp;km) e Prato Spilla (30&nbsp;km).
 
A circa 15&nbsp;km da Corniglio, nel cuore del [[Parco nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano]], si può raggiungere il Rifugio Lagdei dal quale, per sentiero o tramite seggiovia, si può arrivare ad uno dei più suggestivi laghi del parco, il [[Lago Santo parmense|Lago Santo]].
La sua conformazione denuncia effettivamente un'origine medievale e diversi portali oggi visibili potrebbero risalire al Cinquecento, con architravi scolpiti, forse di reimpiego però, magari dallo stesso castello. La via principale è inoltre in linea con un accesso al fortilizio. Questo si erge a fianco di uno slargo con fontana, centro della vita del paese, e appare solo in minima parte conservato nelle forme d'origine. Sicuramente un tempo era completamente cinto da mura e tuttora la base di quelle conservate appare comunque possente. Resta anche un baluardo circolare, all'angolo del perimetro murario settentrionale, di origine verosimilmente cinquecentesca. La spianata sommitale è ora occupata da edifici recenti che ospitano gli uffici comunali e da un oratorio (santi Lucio ed Amazio) in forma di tempio classico, risalente all'Ottocento. Ogni costruzione medievale in elevazione è scomparsa.
[[File:Ponte Romano (Miano, Corniglio) - lato di monte 1 2022-06-29.jpg|thumb|left|Ponte Romano]]
A valle del paese si può incontrare il cosiddetto Ponte Romano, a tre campate, un manufatto interessante, sicuramente molto antico. Il paese inoltre comprende le frazioni di Lago, di origine incerta ma sicuramente antica, della Rola, e di Ca' Pussini, più moderna, costruita negli [[Anni 1970|anni '70]].
 
A sudest del paese è possibile notare la grande frana, della "La Lama", avente un'estensione di ben 200.09 ettari. Tale frana ha avuto almeno quattro riattivazioni ufficialmente documentate: la prima nel 1612, la seconda nel 1740, la terza nel 1902 (descritta dettagliatamente da [[Roberto Almagià]]) e l'ultima nel 1996. Un'altra riattivazione risale al XVI secolo, della quale però non esistono documenti ufficiali ma solamente una testimonianza anonima<ref>{{Cita web|url=http://mappegis.regione.emilia-romagna.it/gstatico/documenti/patrimonio_geologico/testi/0895_Larini_et_al_2001.pdf}}</ref>.
L'origine del [[Castello di Bosco di Corniglio|castello]] non è documentata, si presume che appartenesse ai [[vescovo di Parma]], in quanto Corniglio era antico [[feudo]] vescovile (dopo il mille). La zona fu oggetto di contesa tra le città comunali di [[Parma]] e [[Piacenza]], ma tornò nel 1221 a Parma. Se non già prima eretto, il castello lo avrebbe potuto essere stato in queste occasioni. Parte dei possessi vescovili, a metà del Trecento passò dal vescovo [[Rossi (famiglia)|Ugolino Rossi]] a suo fratello [[Rossi (famiglia)|Rolando]] a compensazione di un ingente debito con lui contratto. A fine Quattrocento, dopo la caduta dei conti [[Rossi (famiglia)|Rossi]] che si opponevano - con [[Pier Maria II de' Rossi|Pietro Maria]] - a [[Ludovico il Moro]], anche questo castello passò di mano, per tornare ai Rossi ai primi del Cinquecento.
 
È il quarto comune della provincia di Parma per estensione, davanti a [[Borgo Val di Taro]] (151,49&nbsp;km²) e dietro a [[Bedonia]] (169,56&nbsp;km²).
Dopo la costituzione del [[Ducato (feudo)|ducato]] farnesiano di Parma sotto il controllo della famiglia [[Farnese]], nel 1545, Corniglio ne seguirà le sorti fino all'estinzione, nel 1731, ed il passaggio ad altre famiglie di regnanti (per le quali è opportuno vedere la voce [[Parma]]).
 
=== Ambiente ===
Il paese di Corniglio è tra le [[Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione]] in quanto insignito della [[Medaglia d'Argento al Valor Militare]] per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la [[seconda guerra mondiale]].
Il territorio del Comune presenta numerose e suggestive cime appenniniche, ad esempio il Monte Tavola, il [[Monte Orsaro]], il [[Monte Fosco]], il [[Monte Marmagna]], il [[Monte Aquila (Appennino tosco-emiliano)|Monte Aquila]], il Monte Aquilotto, il [[Monte Brusa]], il [[Monte Paitino]], il [[Monte Braiola]].
 
Presenti anche numerosi laghi, quali: il [[Lago Santo parmense|Lago Santo]], il [[Lago Pradaccio]] (all’interno della [[Riserva naturale Guadine Pradaccio|Riserva naturale “Guadine-Pradaccio”]]), il [[Lago Gemio inferiore]], il [[Lago Gemio superiore]], il [[Lago Scuro parmense|Lago Scuro]] e il Lago Bicchiere.
 
Dall’Appennino cornigliese nascono poi i quattro rami principali del Torrente Parma. Il torrente nasce dal Lago Santo (Parma di Lago Santo, 4º ramo principale) e dai laghi Gemio e Scuro (Parma dei Lagoni, 1º ramo principale), che si uniscono a monte dell'abitato di Bosco di Corniglio. Nella Parma dei Lagoni confluiscono la Parma di Badignana (2° ramo principale) ed il torrente Parma di Francia o Parma delle Guadine, che rappresenta il 3º ramo principale. Più verso valle, ad altezza di Corniglio, riceve le acque del [[Torrente Bratica]], che nasce dalle pendici del [[Monte Navért|Monte Navert]].
il 27 gennaio del 1996 la parte produttiva del paese che vantava di diversi salumifici, il centro sportivo, il cimitero nuovo e il quartiere/frazione di Linari è stato investito da una frana, classificata in quel momento come la più profonda d'Europa. La strada per diverse frazioni fu interrotta per anni. Fu abbattuta una pineta centenaria e furono demoliti 5 salumifici, una cinquantina di abitazioni e diverse attivà commerciali con inestimabile danno economico per la vita del paese e del comune..
 
== Storia ==
[[File:Panorama Corniglio.jpg|sinistra|miniatura|Veduta di Corniglio]]
Corniglio è posto su un promontorio che domina le valli dei torrenti [[Bratica]] e Parma; si è sviluppato in origine grazie alla sua posizione, un tempo strategica, intorno alla rocca che si erge al centro del monte su cui si estende il paese. Stando alla leggenda, sembra che il paese sia stato fatto edificare dal generale romano Tito Cornelio Balbo nel [[71 a.C.]] per affermare il dominio romano sull'[[Appennino tosco-emiliano|Appennino Tosco-Emiliano]], luogo in cui, fino a un secolo prima, abitavano i liguri. Stando a tale leggenda, fece edificare ben tre villaggi fortificati: Titianus, Cornelius, Balbonis, che, in seguito alle trasformazioni fonetiche della lingua, si sarebbero modificati negli odierni [[Tizzano Val Parma|Tizzano]], Corniglio e Ballone. La località è citata ufficialmente per la prima volta nell'[[894]]: "''curtem de Cornialum in finibus Tusciae"''<ref>{{Cita web|url=https://ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/parchi-natura2000/aree-protette/parchi/pace/storia|titolo=Storia|sito=Ambiente|lingua=it|accesso=2022-04-10}}</ref>''.''
 
La sua conformazione denuncia effettivamente un'origine medievale e diversi portali oggi visibili potrebbero risalire al Cinquecento {{senza fonte}}, con architravi scolpiti, forse di reimpiego però, magari dallo stesso castello. La via principale è inoltre in linea con un accesso al fortilizio. Questo si erge a fianco di uno slargo con fontana, centro della vita del paese, e appare solo in minima parte conservato nelle forme d'origine. Sicuramente un tempo era completamente cinto da mura e tuttora la base di quelle conservate appare comunque possente. Resta anche un baluardo circolare, all'angolo del perimetro murario settentrionale, di origine verosimilmente cinquecentesca. La spianata sommitale è ora occupata da edifici recenti che ospitano gli uffici comunali e da un oratorio dedicato ai santi Lucio ed Amanzio in forma di tempio classico, risalente all'Ottocento. Ogni costruzione medievale in elevazione è scomparsa.
 
L'area dell'alta Val Parma divenne sede delle guerre tra Bizantini e Longobardi che combatterono una vera e propria guerra di alta quota tra la [[Passo della Cisa|Cisa]] ed il [[Passo del Lagastrello|Lagastrello]] utilizzando la strada del [[Passo di Cirone|Passo del Cirone]] come collegamento tra la linea principale del limes bizantino e Corniglio, che sarebbe stato, secondo [[Ubaldo Formentini]] nel suo “''Scavi e ricerche sul limes bizantino nell'Appennino lunense-parmense''”, un avamposto entro le linee longobarde, collegato a [[Filattiera]] mediante una strada fortificata.
 
La prima menzione ufficiale del castello risale al 6 febbraio [[1240]], quando Guglielmo de Egidiis sentenzia contro il [[Diocesi di Parma|vescovo di Parma]], Martino, e il potente casato dei [[Platoni]]<ref>Guglielmo Capacchi. Castelli parmigiani. Artegrafica Silva, 1979 pag.42-126</ref> di Val di Taro; sono nominate in essa certe terre di Val di Parma ed una casa situata ''"in Castro Cornilii"'' ed una salda posta ''"juxta foveam castri Cornilii"''<ref name=":0">Enrico Dall'Olio, Guida storica turistica dell'alta Val Parma: Corniglio e la sua valle. Ed Scuola Tipografica Benedettina, 1960 p.23</ref>.
Si presume che Corniglio fosse antico [[feudo]] (dopo il mille). La zona fu oggetto di contesa tra le città comunali di [[Parma]] e [[Piacenza]], ma tornò nel [[1221]] a Parma. Se non già prima eretto, il castello lo avrebbe potuto essere stato in queste occasioni. Parte dei possessi vescovili, a metà del Trecento passò dal vescovo [[Ugolino de' Rossi|Ugolino Rossi]] a suo fratello [[Rossi di Parma|Rolando]] a compensazione di un ingente debito con lui contratto. A fine Quattrocento, dopo la caduta dei conti [[Rossi di Parma|Rossi]] che si opponevano - con [[Pier Maria II de' Rossi|Pietro Maria]] - a [[Ludovico il Moro]], anche questo castello passò di mano, per tornare ai Rossi ai primi del Cinquecento (qui morì infatti [[Filippo Maria de' Rossi]], nel [[1529]]).
 
Il Castello di Corniglio è rappresentato nella [[Camera d'Oro]] del [[Castello di Torrechiara]], anch'esso di proprietà dei Rossi.
 
Dopo la costituzione del [[Ducato di Parma e Piacenza|ducato farnesiano di Parma]] sotto il controllo della famiglia [[Farnese]], nel 1545, e nel 1619 [[Ranuccio I Farnese|Ranuccio Farnese]] fece emanare una sentenza che gli permettesse di tenersi ''“il castello di Corniglio in tutta coscienza”'', facendo così passare il castello tra i beni ducali. Nel 1820 in questo, per concessione di [[Maria Luisa d'Asburgo-Lorena|Maria Luigia d’Austria]], vennero insediate la podesteria, la pretura, la casermetta dei dragoni e la prigione. Dal 1860 è sede del palazzo comunale.
[[File:Corniglio nella mappa di Parma e Piacenza, indicato con il nome di Cornelio.jpg|sinistra|miniatura|Il paese di Corniglio (chiamato con il nome di Cornelio) raffigurato nella Galleria delle carte geografiche del Vaticano. Si possono notare anche le frazioni di [[Bosco (Corniglio)|Bosco]], [[Roccaferrara]], [[Beduzzo]] e [[Ballone]]]]
Corniglio è anche rappresentato nella [[Galleria delle carte geografiche]], più precisamente in quella raffigurante il "''Placentiae et Parmae Ducatus''" (Ducato di Parma e Piacenza), con il nome di Cornelio.
 
Annesso al Regno di Sardegna nel 1860, fece parte del [[collegio elettorale di Corniglio]], dove furono eletti [[Niccolò Tommaseo]] e [[Giuseppe Garibaldi]]. Con la nascita del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] il collegio fu soppresso e unito a quello di [[Collegio elettorale di Langhirano (Regno d'Italia)|Langhirano]].
 
Durante la [[Seconda guerra mondiale|Seconda Guerra Mondiale]], Corniglio fu sede del Comando Unico Operativo partigiano della provincia di Parma (CUO) tra l'agosto e l'ottobre 1944. Tra questi la battaglia del Lago Santo, conflitto dai risvolti epici svoltosi nel rifugio che sorge sulle rive del lago. Il 19 marzo 1944 una squadra di nove partigiani del distaccamento “[[Guido Picelli]]”, stanziata nei pressi del lago, fu attaccata da un gruppo di fascisti e nazisti. I partigiani, barricati all'interno del rifugio, resistettero all’attacco nemico per diverse ore, provocando morti e feriti tra i nemici e costringendoli a ripiegare.
 
Nel settembre del 1944 il CUO fu trasferito a [[Bosco (Corniglio)|Bosco di Corniglio]], con l’intento di rafforzare la presenza partigiana nel versante est Cisa. La mattina del 17 ottobre 1944 una colonna nemica, guidata da una spia (Mario lo Slavo), giunse a Bosco. Con un'azione rapida eliminò il CUO, barricato negli edifici dell’albergo Ghirardini, dove aveva sede. Sei partigiani caddero durante l’attacco, ovvero il Comandante unico [[Giacomo di Crollalanza|Pablo]], colpito da una raffica mentre saltava da una finestra del primo piano dell'albergo per salvarsi, il Comandante militare di piazza di Parma [[Gino Menconi|Renzi]], [[Giuseppe Picedi Benettini]] "Penola", ufficiale di collegamento, e i partigiani Enzo Gandolfi, Domenico Gervasi e Settimio Manenti. Mentre l'albergo veniva dato alle fiamme, gli altri riuscirono a mettersi in salvo. Si trattò di un colpo durissimo per il movimento resistenziale, che reagì prontamente eleggendo un nuovo CUO sei giorni dopo, con comandante unico [[Giacomo Ferrari (politico)|Giacomo Ferrari]]<ref>{{Cita web|url=http://www.venticinqueaprile.it/eventi-eccidiodibosco.asp|titolo=25 Aprile La Liberazione a Parma|data=|accesso=2022-04-10|dataarchivio=11 settembre 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070911020339/http://www.venticinqueaprile.it/eventi-eccidiodibosco.asp|urlmorto=sì}}</ref>. Altre gravi perdite avvennero il 22 novembre, quando furono trucidati fra gli altri i giovani partigiani [[Michele Saccani]] (nome di battaglia "Michele"), Ovidio Mattavelli ("Jaurès"), Alfredo Azzoni ("Bill"), Soemo Remagni ("Dimitri") e Arturo Gavazzoni ("Aramis"), oggi ricordati da una lapide.<ref>''Redacon'', 30 luglio 2019</ref>
 
Il paese di Corniglio è tra le [[Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione]] in quanto insignito della [[Medaglia d'Argento al Valor Militare]] per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la [[seconda guerra mondiale]].
 
[[File:Corniglio-Stemma (antico).png|right|150px|thumb|Lo stemma precedentemente in uso]]
Il 27 gennaio 1996 la parte produttiva del paese che vantava diversi salumifici, il centro sportivo, il nuovo cimitero e il quartiere/frazione di Linari è stato investito da una frana, detta “La Lama”, classificata in quel momento come la più profonda d'Europa. La strada per diverse frazioni, come Bosco e Ca' Pussini, fu interrotta per anni. Fu abbattuta una pineta centenaria e furono demoliti cinque salumifici, una settantina di abitazioni e diverse attività commerciali con inestimabile danno economico per la vita del paese e del comune, nonostante la lottizzazione di una frazione di bosco poco fuori dal capoluogo sulla provinciale per [[Langhirano]] nota come ''Uccellaia'' e del castagneto sottostante al piccolo centro di Rola, situato vicinissimo al capoluogo e separato dal corpo di frana solamente dal piccolo Rio Lumiera.
 
Il 27 gennaio 2012 all'interno del territorio comunale di Corniglio è avvenuto un sisma di magnitudo 5.4, che ha provocato danni in molti edifici storici della zona, e facendosi sentire in molte aree d'Italia.
 
Nella primavera 2013 il territorio è stato investito da una un'eccezionale ondata di pioggia che è scaturita in forti movimenti gravitativi del terreno. In particolare , la frazione di Sauna, ha avuto gravi problemi : tre case e una stalla con 120 capi hanno ricevuto ordinanza di demolizione così come tre strutture adibite a ricovero attrezzi. Permangono ancora ordinanze di evacuazione su altri due fabbricati. Lo stato e il dipartimento di [[Servizio nazionale della protezione civile|Protezione Civile]] ha disposto lo stato di emergenza per i territori d'Appennino colpiti, anche a seguito delle numerose criticità del territorio cornigliese.
 
===Simboli===
Lo stato e il dipartimento di Protezione Civile ha disposto lo stato di emergenza per i territorio d'Appennino colpiti, anche a seguito delle numerose criticità del territorio Cornigliese.
[[File:Corniglio-Stemma.png|left|90px]]
[[File:Corniglio-Gonfalone.png|left|90px]]
La descrizione araldica dello stemma è la seguente:<ref>[http://www.comuni-italiani.it/034/012/stemma.html Stemma Comune di Corniglio]</ref><br />
{{Citazione|''Di azzurro, ai due ceri di rosso, infiammati al naturale, sostenuti da tondini di argento, sormontati da tre corone comitali, d'oro, con le perle al naturale, intrecciate, le corone laterali parzialmente celate da quella centrale, più grande. Ornamenti esteriori da Comune.''}}
 
La descrizione araldica del gonfalone è la seguente:<br />
==Dintorni==
{{Citazione|''Drappo partito di rosso e di bianco, riccamente ornato di ricami di argento e caricato dello stemma comunale con l'iscrizione centrale in argento, recante la denominazione del Comune.''}}
Ubicato alla fine dell'Emilia e confinante con le Regioni della Toscana e della Liguria, Corniglio si posiziona strategicamente sia verso il mare (85&nbsp;km per le [[Cinque Terre]]) che verso gli impianti sciistici di [[Schia]] (25&nbsp;km) e Prato Spilla (30&nbsp;km).
 
=== Onorificenze ===
A circa 15&nbsp;km da Corniglio, nel cuore del [[Parco nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano]], si può raggiungere il Rifugio Lagdei dal quale, tramite seggiovia, si può arrivare ad uno dei più suggestivi laghi del parco, il [[Lago Santo parmense|Lago Santo]].
Corniglio è tra le [[città decorate al valor militare per la guerra di liberazione]], insignita della medaglia d'argento al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la [[seconda guerra mondiale]]<ref>[http://www.istitutonastroazzurro.it/istituzionidecoratemedagliaargentovalormilitare.html Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare - Istituzioni decorate di Medaglia d'Argento al Valore Militare]</ref>:{{Onorificenze
|immagine = Valor militare silver medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'argento al valor militare
|collegamento_onorificenza = valor militare
|motivazione = Comune di zona montana, fu teatro di scontri sanguinosi tra le bande partigiane e preponderanti forze nemiche, subendo devastazioni, distruzioni e saccheggi ad opera delle orde nazifasciste. Per venti mesi la popolazione, affrontando disagi e pericoli, ebbe la forza di sopportare i lutti e gli orrori derivanti dalle numerose rappresaglie cui fu soggetta e di sostenere validamente la guerra di Liberazione con l'apporto di suoi numerosi cittadini nelle formazioni partigiane. Con spartana fierezza accettava il sacrificio di sangue dei propri figli, immolatisi per gli ideali di libertà e democrazia. Corniglio, 8 settembre 1943 - 25 aprile 1945
|luogo = Roma, 9 maggio 1994
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
A valle del paese si può incontrare il cosiddetto Ponte Romano, a tre campate, un manufatto interessante, sicuramente molto antico.
=== Architetture religiose ===
==== Chiesa dell'Assunzione di Maria Vergine ====
{{Vedi anche|Chiesa dell'Assunzione di Maria Vergine (Corniglio, capoluogo)}}
[[File:Chiesa dell'Assunzione di Maria Vergine (Corniglio) - facciata 2 2022-05-13.jpg|thumb|Chiesa dell'Assunzione di Maria Vergine]]
:La presenza di una chiesa nel paese di Corniglio è attestata a partire dal tardo Medioevo; l'edificio, rimaneggiato nel [[XVII secolo|Seicento]], fu interessato da ulteriori lavori di rifacimento nei due secoli successivi.
 
==== Oratorio di San Lucio e Sant'Amanzio ====
<!--DA VEDERE SE INSERIRE QUI O SE POSSIBILE MANTENERE LA PAGINA AUTONOMA DELLA FRAZIONE 13.4.2009 Gattapone
[[File:Castello (Corniglio) - facciata e lato nord del tempietto dei Santi Lucio e Amanzio 2022-05-13.jpg|thumb|left|Tempietto dei Santi Lucio e Amanzio]]
== Posizione ==
:Sorge sulla spianata sommitale del Castello di Corniglio. Si tratta di un piccolo [[prostilo|tempio prostilo]] in stile neoclassico, riedificato nell'800 al posto di un oratorio benedettino ormai in rovina, dedicato ai due martiri patrono del paese. È anche presente una lapide in onore dei caduti e un'altra per [[Maria Luisa d'Asburgo-Lorena|Maria Luigia]].
Roccaferrara si raggiunge dalla provinciale che va da [[Langhirano]] a Corniglio, dopo il bivio per Miano, seguendo una deviazione che poi diventa sempre meno accessibile ai veicoli, salvo qualche piccolo fuoristrada, e sale verso la cima di una roccia isolata tra burroni coperti di vegetazione, che nasconde all'occhio la reale entità dei profondi dirupi.
:La prima menzione del culto dei due santi a Corniglio risale al 1570, nel Martirologio di Francesco Maurologo Abbate: ''"Item in oppido Cornelii, corpora Sanctorum Lucii et Amantii Martyrum, horum solemnia aguntur die sexta junii".'' Secondo la leggenda, gli abitanti del luogo, volendo costruire un tempio dedicato ai due santi, ma non sapendo dove, decisero di affidare il compito a due buoi: in base a dove si fossero fermati, lì avrebbero costruito. I due animali si fermarono nel luogo dove attualmente sorge il tempietto, e qui i cornigliesi iniziarono a scavare per costruire il luogo sacro, e a loro si unirono anche gli uccelli, che portavano sul luogo schegge e paglia. Ben presto venne alla luce un'urna con incise alcune sigle indicanti la presenza dei resti dei corpi dei due santi<ref name=":0" />. Attualmente, le reliquie di trovano all'interno della [[Chiesa dell'Assunzione di Maria Vergine (Corniglio, capoluogo)|Chiesa di Corniglio]].
Salendo si raggiunge l'abitato e dopo alcuni edifici la strada che sale - una specie di mulattiera lastricata - passa tra due edifici congiunti da un passaggio in legno, il che fa nascere l'idea di passare attraverso una porta di città o di castello. Tale è peraltro il nome - nell'uso - della porzione di abitato che comincia in quel punto.
 
==== Chiesa di San Prospero ====
== Il borgo ==
{{vedi anche|Chiesa di San Prospero (Corniglio)}}
Nulla nelle forme attuali dell'agglomerato è immediatamente riconducibile peraltro a un'architettura castellana. D'altra parte l'edificio sulla destra, in particolare, munito di una piccola apertura, potrebbe anche, in tempi remoti, essere stato un bastione difensivo.
[[File:Chiesa di San Prospero (Beduzzo, Corniglio) - facciata e campanile 2 2022-05-13.jpg|thumb|Chiesa di San Prospero]]
Le case sono disposte lungo la strada, sulla cresta di roccia che compone la sommità del rilievo su cui sorge l'abitato. Dopo poco si giunge ad un campanile che identifica una chiesina senza particolari elementi di distinzione. Ai lati, proseguendo, si incontrano varie casette che, se non ristrutturate, sono ancora del colore della pietra di costruzione, una roccia di colore dorato, con tetti in lastre di pietra grigia. Diverse sono adibite tuttora a fienili o depositi.
Costruita originariamente in località Cà di Casè di [[Beduzzo]], la pieve fu menzionata per la prima volta nel 1230; profondamente danneggiata forse da una frana, la struttura medievale fu abbandonata dopo il [[XVI secolo]], mentre ne prese il posto la cappella del vicino [[castello di Beduzzo]], esistente almeno dal [[XV secolo]]; demolita nel 1735, la chiesa fu ricostruita utilizzando le pietre del maniero in rovina e fu infine benedetta l'11 settembre 1783, mentre il campanile fu completato nel 1789; danneggiata da cedimenti del terreno, fu ristrutturata tra il 1893 e il 1894; decorata internamente tra il 1953 e il 1954, fu lesionata dai terremoti del 1983 e 2008 e consolidata strutturalmente in seguito a ciascun evento. L'edificio, caratterizzato dalla facciata [[architettura neoclassica|neoclassica]] coronata da un [[frontone]] triangolare, è affiancata da un campanile in pietra, isolato dal tempio; gli interni, scanditi da [[lesene]] [[ordine dorico|doriche]], sono arricchiti da affreschi nelle cappelle laterali e nel presbiterio absidato.<ref>{{cita|Dall'Aglio I|p. 245}}.</ref><ref>{{cita|Fallini, Calidoni, Rapetti, Ughetti|p. 86}}.</ref><ref>{{Chieseitaliane|55517|Chiesa di San Prospero <Beduzzo, Corniglio>|21 agosto 2023}}</ref>
 
==== Chiesa di San Bartolomeo ====
Un complesso particolarmente interessante, salendo sulla destra, con corte, è un massiccio edificio che compone una specie di angolo, con tetto ancora parzialmente in lastre. Le finestre, molte tamponate, sono quadrate e di ridotte dimensioni. Una in particolare, molto regolare, in pietra serena, presenta nell'architrave superiore, a rilievo, una figura arborea, vagamente antropomorfa, i cui bracci o rami terminano in brevi volute, molto decorative. Dato il carattere eccezionale di tale manufatto, se non di reimpiego, potrebbe indicare che l'edificio stesso sia quanto resta della rocca di un tempo, o il relativo palazzo. Altrimenti del presumibile castello non rimangono resti evidenti. D'altra parte la posizione facilmente difendibile - ci si trova su uno sperone di roccia sostanzialmente isolato su tre lati - avrebbe reso superflui elementi difensivi come alte mura o torri, benché lasci perplessi che l'accesso dall'alto non appaia difeso da opere di cui dovrebbero altrimenti essere visibili resti.
{{vedi anche|Chiesa di San Bartolomeo (Corniglio)}}
[[File:Chiesa di San Bartolomeo (Signatico, Corniglio) - facciata e lato sud-est 2022-06-27.jpg|thumb|left|Chiesa di San Bartolomeo]]
Menzionata per la prima volta nel 1354, l'antica cappella di [[Signatico]], eretta a sede parrocchiale autonoma entro il 1564, nel 1906 fu profondamente danneggiata da una frana e tra il 1911 e il 1912 fu ricostruita in posizione più sicura, riutilizzando parte dei materiali dell'edificio medievale. La chiesa, caratterizzata dalla facciata [[architettura neorinascimentale|neorinascimentale]], presenta internamente decorazioni [[architettura neoclassica|neoclassiche]] realizzate nel 1940, tra cui lesene in mosaico, affreschi sul [[catino absidale]] e arcate e nicchie dipinte.<ref>{{Chieseitaliane|55512|Chiesa di San Bartolomeo <Signatico, Corniglio>|17 giugno 2023}}</ref><ref>{{cita|Dall'Aglio II|p. 974}}.</ref>
 
==== Chiesa di San Nicolò ====
Dopo la ''rocca'' le costruzioni terminano e la strada prosegue poi fuori dall'abitato verso [[Berceto]] ed il passo [[Sillara]]. Il fatto che la scomparsa rocca la guardasse potrebbe essere indizio che si trattasse un tempo di una via di comunicazione di una certa importanza, che congiungeva la valle del Parma con Berceto, importante centro e anch'esso in possesso dei conti Rossi durante il [[basso medio evo]].
{{Vedi anche|Chiesa di San Nicolò (Corniglio)}}
[[File:Chiesa di San Nicolò (Graiana Chiesa, Corniglio) - facciata 1 2022-06-27.jpg|thumb|Chiesa di San Nicolò]]
:Menzionata per la prima volta nel 1230, la chiesa [[architettura romanica|romanica]] di [[Graiana|Graiana Chiesa]] fu ricostruita quasi completamente nel 1770, preservando dell'antico edificio solo la zona absidale; lesionata dal terremoto del 2008, fu completamente ristrutturata e consolidata strutturalmente tra il 2016 e il 2017; il luogo di culto [[architettura neoromanica|neoromanico]] conserva intatto il presbiterio medievale in conci di arenaria, decorato esternamente con un motivo ad [[archetti pensili]] in sommità.<ref>{{Chiese italiane|58779|titolo=Chiesa di San Nicolò "Graiana, Corniglio"|accesso=27 novembre 2017|stampa=sì}}</ref>
 
==== Chiesa della Natività di Maria Vergine ====
Attualmente solo poche famiglie abitano il borgo d'estate, che comunque rimane una importante testimonianza della situazione antica e delle modifiche che le condizioni politiche e di comunicazioni imprimono all'organizzazione umana.
{{vedi anche|Chiesa della Natività di Maria Vergine (Corniglio)}}
Edificata originariamente verso la fine del [[XV secolo]], la chiesa di [[Vestana]] fu eretta a sede parrocchiale autonoma nel 1662; ristrutturata in forme [[architettura neoclassica|neoclassiche]] tra il 1739 e il 1747, fu restaurata nel 1954. L'edificio, caratterizzato dalla facciata scandita da quattro [[lesene]] e coronata da un [[frontone]] triangolare, è affiancato da due cappelle per lato e conserva due antiche cornici dorate.<ref>{{cita|Dall'Aglio II|p. 1099}}.</ref><ref>{{Chieseitaliane|58764|Chiesa della Natività di Maria Vergine <Vestana, Corniglio>|22 agosto 2023}}</ref>
 
==== Chiesa di Santa Maria Maddalena ====
== Storia ==
{{Vedi anche|Chiesa di Santa Maria Maddalena (Corniglio)}}
La rocca apparteneva ad inizio del Duecento ai [[da Cornazzano]], che la cedettero, nel 1216, al vescovo [[Fieschi|Obizzo Fieschi]]. Entrato così a far parte dei possessi vescovili, a metà del Trecento passò dal vescovo [[Rossi (famiglia)|Ugolino Rossi]] a suo fratello [[Rossi (famiglia)|Rolando]] a compensazione di un ingente debito con lui contratto. Dopo la caduta dei conti [[Rossi (famiglia)|Rossi]] che si opponevano - con [[Pier Maria II Rossi|Pietro Maria]] - a [[Ludovico il Moro]], a fine Quattrocento, anche questo feudo e castello venne loro tolto e passò ad altre famiglie.-->
[[File:Chiesa di Santa Maria Maddalena (Roccaferrara Superiore, Corniglio) - campanile 2 2022-06-27.jpg|thumb|left|Chiesa di Santa Maria Maddalena]]
:Edificata intorno al 1770 sui resti dell'antico luogo di culto [[Medioevo|medievale]], la semplice chiesa in pietra di [[Roccaferrara|Roccaferrara Superiore]] fu lievemente modificata nelle aperture del presbiterio tra il 1789 e il 1790; contigua ad altri edifici adiacenti, è caratterizzata dalla mancanza della facciata; priva di decorazioni sia all'interno che all'esterno, presenta solo due nicchie ad arco ai lati del presbiterio.<ref>{{Chiese italiane|58782|titolo=Chiesa di Santa Maria Maddalena "Roccaferrara, Corniglio"|accesso=26 novembre 2017|stampa=sì}}</ref>
 
==== Chiesa di San Benedetto ====
==Evoluzione demografica==
{{vedi anche|Chiesa di San Benedetto (Corniglio)}}
[[File:Chiesa di San Benedetto (Marra, Corniglio) - facciata 2 2022-06-29.jpg|thumb|Facciata]]
Menzionata per la prima volta nel 1230, la chiesa di [[Marra (Corniglio)|Marra]] fu ingrandita tra il 1816 e il 1819 e nuovamente tra il 1933 e il 1934, con la realizzazione delle cappelle laterali; danneggiata staticamente da una frana nel 1920 e dai lavori di ampliamento del decennio successivo, fu consolidata strutturalmente nel 2010. L'edificio, caratterizzato dalla facciata in pietra scandita da [[lesene]] a sostegno del [[frontone]] triangolare di coronamento, è internamente decorato con motivi [[architettura neomedievale|neomedievali]] sulle pareti e sul soffitto a [[capriate]] lignee.<ref>{{Chieseitaliane|58771|Chiesa di San Benedetto <Marra, Corniglio>|12 giugno 2023}}</ref>
 
==== Chiesa di San Michele Arcangelo ====
{{vedi anche|Chiesa di San Michele Arcangelo (Corniglio)}}
[[File:Chiesa di San Michele Arcangelo (Petrignacola, Corniglio) - facciata e lato nord 2022-06-27.jpg|thumb|left|Chiesa di San Michele Arcangelo]]
Menzionata per la prima volta nel 1230, l'antica cappella di San Michele Arcangelo di [[Pugnetolo]] divenne sede parrocchiale autonoma nel 1564; danneggiata da una frana verso la fine del [[XVI secolo]], la chiesa fu ricostruita in forme [[architettura barocca|barocche]] nel 1601 e consacrata nel 1623; dotata di una nuova torre campanaria poco dopo la metà del [[XVIII secolo]], fu rifatta nella zona absidale nel 1895. L'edificio, caratterizzato dalla presenza di un portale in [[arenaria]] con [[archivolto]] scolpito nel [[XII secolo]] alla base del campanile, conserva internamente una [[croce astile]] bronzea risalente al [[XVI secolo]] e un [[fonte battesimale]] realizzato nel 1571.<ref>{{cita|Dall'Aglio II|p. 747}}.</ref><ref>{{cita|Fallini, Calidoni, Rapetti, Ughetti|p. 89}}.</ref><ref>{{Chieseitaliane|55516|Chiesa di San Michele Arcangelo <Petrignacola, Corniglio>|27 luglio 2023}}</ref>
 
==== Chiesa di San Biagio ====
{{vedi anche|Chiesa di San Biagio (Corniglio)}}
[[File:Chiesa di San Biagio (Sauna, Corniglio) - facciata 2 2022-06-27.jpg|thumb|Chiesa di San Biagio]]
Menzionata per la prima volta nel 1230, la cappella originaria di [[Sauna (Corniglio)|Sauna]] fu eretta a sede parrocchiale autonoma entro il 1564; distrutta a causa del terreno acquitrinoso su cui sorgeva, la chiesa fu ricostruita in forme [[architettura barocca|barocche]] in posizione più sicura tra il 1633 e il 1714. L'edificio, caratterizzato dal portale d'ingresso in [[arenaria]] riccamente scolpito, è affiancata da una cappella per lato e accoglie varie opere di pregio, tra cui un trono portatile settecentesco, il suo tavolo di sostegno e un calice quattrocentesco in rame.<ref>{{cita|Dall'Aglio II|p. 959}}.</ref><ref>{{Chieseitaliane|55513|Chiesa di San Biagio <Sauna, Corniglio>|23 agosto 2023}}</ref>
 
==== Chiesa dei Santi Rocco e Leonardo ====
{{vedi anche|Chiesa dei Santi Rocco e Leonardo}}
[[File:Chiesa dei Santi Rocco e Leonardo (Canetolo, Corniglio) - facciata e lato nord 2022-06-29.jpg|thumb|left|Chiesa dei Santi Rocco e Leonardo]]
Menzionata per la prima volta nel 1520, all'inizio del [[XVIII secolo]] la cappella originaria di [[Canetolo]] fu abbandonata e sostituita da una nuova edificata tra il 1703 e il 1713; restaurata nel 1955, la chiesa fu ristrutturata ancora nel 1965. L'edificio, caratterizzato dalla [[facciata a salienti]] con tre portali d'ingresso incorniciati in pietra, internamente è arricchito da due cappelle per lato e accoglie alcune opere di pregio, tra cui due dipinti sei-settecenteschi.<ref>{{Chieseitaliane|58763|Chiesa dei Santi Rocco e Leonardo <Canetolo, Corniglio>|14 giugno 2023}}</ref><ref>{{cita|Dall'Aglio I|pp. 300-301}}.</ref>
 
==== Chiesa di San Lorenzo (Vestola) ====
{{vedi anche|Chiesa di San Lorenzo (Corniglio, Vestola)}}
[[File:Chiesa di San Lorenzo (Vestola, Corniglio) - facciata 1 2022-06-27.jpg|thumb|Chiesa di San Lorenzo]]
Menzionata per la prima volta nel 995, l'originaria cappella di [[Vestola-Ghiare|Vestola]] fu completamente ristrutturata in forme [[architettura barocca|barocche]] alla fine del [[XVI secolo]]; arricchita della cappella laterale tra la fine del [[XVIII secolo|XVIII]] e gli inizi del [[XIX secolo]], la chiesa fu dotata del campanile dopo il 1829. L'edificio, esternamente caratterizzato dal portale d'ingresso in pietra, è internamente è decorata con affreschi sulle [[volta (architettura)|volte]] e sull'[[arco trionfale (chiesa)|arco trionfale]].<ref>{{cita|Dall'Aglio II|p. 1101}}.</ref><ref>{{Chieseitaliane|55515|Chiesa di San Lorenzo <Vestola, Corniglio>|23 agosto 2023}}</ref>
 
==== Chiesa di San Lorenzo (Pugnetolo) ====
{{vedi anche|Chiesa di San Lorenzo (Corniglio, Pugnetolo)}}
[[File:Chiesa di San Lorenzo (Pugnetolo, Corniglio) - facciata 2022-06-27.jpg|thumb|left|Chiesa di San Lorenzo]]
Edificata originariamente in epoca [[Alto Medioevo|altomedievale]] nei pressi del castello di [[Pugnetolo]], nei secoli seguenti fu ricostruita più a valle in forme più modeste, in seguito all'abbandono del ''castrum'' difensivo; inizialmente spoglia, la nuova chiesa fu successivamente intonacata nella facciata e dotata di due cappelle entro il [[XIX secolo]]. Il piccolo edificio, affiancato sulla destra da un tozzo campanile, internamente è ornato con [[lesene]] e [[Volta (architettura)|volte]] decorate con dipinti nella zona absidale.<ref>{{Chieseitaliane|55514|Chiesa di San Lorenzo <Pugnetolo, Corniglio>|11 giugno 2023}}</ref><ref>{{cita web|url=https://scn.caiparma.it/schede/pugnetolo-nucleo-storico-loc-di-corniglio/|titolo=Pugnetolo, nucleo storico (loc. di Corniglio)|accesso=11 giugno 2023}}</ref>
 
==== Chiesa di San Mariano ====
{{vedi anche|Chiesa di San Mariano}}
[[File:Chiesa di San Mariano (Villula, Corniglio) - facciata e lato sud 2022-06-25.jpg|thumb|Chiesa di San Mariano]]
Citata per la prima volta nel 1230, la cappella originaria di [[Villula]], eretta a sede parrocchiale autonoma nel 1564, fu sostituita nel 1579 da un nuovo edificio, costruito leggermente più a monte; munita del campanile in pietra tra il 1882 e il 1894, la chiesa fu interamente ristrutturata nel 1915 in stile [[Architettura neobizantina|neobizantino]]. Il luogo di culto, caratterizzato dalla [[facciata a capanna]] arricchita da un ampio [[rosone]] centrale [[strombatura|strombato]], internamente è decorato con [[lesene]] ornate in sommità con colonnine binate a sostegno dei capitelli.<ref>{{cita|Dall'Aglio II|p. 1142}}.</ref><ref>{{Chieseitaliane|58777|Chiesa di San Mariano <Villula, Corniglio>|21 luglio 2023}}</ref>
 
==== Chiesa di San Ciriaco ====
{{vedi anche|Chiesa di San Ciriaco (Corniglio)}}
[[File:Chiesa di San Ciriaco (Ballone, Corniglio) - facciata 2022-06-25.jpg|thumb|left|Chiesa di San Ciriaco]]
Menzionata per la prima volta nel 1000, la cappella originaria di [[Ballone]], intitolata a sant'Alessandro, cadde in rovina verso la fine del [[XIII secolo]] e fu ricostruita nel 1496; reintitolata a [[Ciriaco di Gerusalemme|san Quiriaco vescovo]], la chiesa divenne sede parrocchiale autonoma nel 1564; profondamente modificata e ampliata intorno alla metà del [[XVIII secolo]], fu nuovamente restaurata nella prima metà del [[XX secolo]], con la ricostruzione del prospetto principale in pietra. L'edificio, caratterizzato dalla [[facciata a capanna]] coronata da un [[frontone]] triangolare, internamente è decorato con [[lesene]] [[ordine dorico|doriche]] e conserva un olio seicentesco e una [[croce astile]] cinquecentesca.<ref>{{cita|Dall'Aglio I|pp. 217-218}}.</ref><ref>{{Chieseitaliane|58773|Chiesa di San Ciriaco <Ballone, Corniglio>|18 luglio 2023}}</ref>
 
==== Chiesa dell'Assunzione di Maria ====
{{vedi anche|Chiesa dell'Assunzione di Maria Vergine (Corniglio, Agna)}}
[[File:Chiesa dell'Assunzione di Maria Vergine (Agna, Corniglio) - facciata 1 2022-06-25.jpg|thumb|Chiesa dell'Assunzione di Maria Vergine]]
Edificato originariamente agli inizi del [[XVI secolo]], l'oratorio di [[Agna (Corniglio)|Agna]], dedicato all'[[Assunzione di Maria|Assunta]], fu menzionato per la prima volta nel 1521; eretta a sede parrocchiale autonoma nel 1604, la chiesa cadde in rovina nei decenni seguenti e fu completamente ricostruita tra il 1693 e il 1694; arricchita di una nuova facciata nel 1881, fu dotata di un campanile nel 1925, su disegno dell'architetto Lamberto Cusani. L'edificio, caratterizzato dal prospetto principale [[architettura neoclassica|neoclassico]] ornato col portale centrale [[architettura barocca|barocco]] seicentesco, internamente è scandito da [[lesene]] [[ordine dorico|doriche]] e conserva, in un ampio [[nicchia|nicchione]] [[volta a botte|voltato a botte]], un [[fonte battesimale]] in pietra del 1605.<ref>{{cita|Dall'Aglio I|pp. 187-188}}.</ref><ref>{{Chieseitaliane|58769|Chiesa dell'Assunzione di Maria Vergine <Agna, Corniglio>|18 luglio 2023}}</ref>
 
==== Chiesa dell'Assunzione di Maria Vergine (Grammatica) ====
{{vedi anche|Chiesa dell'Assunzione di Maria Vergine (Corniglio, Grammatica)}}
[[File:Chiesa dell'Assunzione di Maria Vergine (Grammatica, Corniglio) - facciata e lato ovest 2022-05-13.jpg|thumb|left|Chiesa dell'Assunzione di Maria Vergine]]
Edificata originariamente in epoca imprecisata, la piccola cappella di [[Grammatica (Corniglio)|Grammatica]] fu eretta a sede parrocchiale autonoma nel 1530 e fu successivamente ampliata, ma la prima testimonianza certa della sua costruzione risale solo al 1651; dotata della prima torre campanaria nel 1836, la chiesa nel 1908 fu profondamente modificata in forme [[architettura neoromanica|neoromaniche]], contestualmente all'innalzamento del secondo campanile simmetrico del primo, e nel 1938 fu elevata a [[santuario mariano]] intitolato ai Monti della Beata Vergine di Fontanellato. L'edificio, affiancato da due cappelle laterali, accoglie alcune opere seicentesche di pregio, tra cui il [[fonte battesimale]], uno [[Bandiera|stendardo]] e vari oggetti liturgici in argento.<ref>{{cita|Dall'Aglio I|p. 539}}.</ref><ref>{{Chieseitaliane|58770|Chiesa dell'Assunzione di Maria Vergine <Grammatica, Corniglio>|14 agosto 2023}}</ref>
 
==== Chiesa di San Lorenzo ====
{{vedi anche|Chiesa di San Lorenzo (Corniglio, Bosco)}}
[[File:Chiesa di San Lorenzo (Cirone, Corniglio) - facciata e lato nord 2022-06-29.jpg|thumb|Chiesa di San Lorenzo]]
Costruita nella località di Cirone agli inizi del [[XVII secolo]] per sostituire la parrocchiale medievale di [[Bosco (Corniglio)|Bosco]] ormai in rovina, la chiesa di San Lorenzo fu completata entro il 1638; ristrutturata in forme [[architettura neoclassica|neoclassiche]] tra il 1796 e il 1803, fu restaurata nel 1970 e nuovamente tra il 2006 e il 2013. L'edificio, caratterizzato dalla [[facciata a capanna]] in pietra scandita da quattro [[lesene]], accoglie alcune opere di pregio, tra cui una cinquecentesca [[croce astile]] e un ottocentesco [[conopeo]].<ref name="Dall'Aglio 284">{{cita|Dall'Aglio I|pp. 284-286}}.</ref><ref>{{Chieseitaliane|58775|Chiesa di San Lorenzo <Bosco, Corniglio>|16 agosto 2023}}</ref>
 
==== Chiesa di San Rocco ====
{{vedi anche|Chiesa di San Rocco (Corniglio)}}
[[File:Chiesa di San Rocco (Sesta Inferiore, Corniglio) - facciata e lato sud 2022-06-29.jpg|thumb|left|Chiesa di San Rocco]]
Costruita nel 1529 quale oratorio privato della famiglia Faggi, nel 1656 la chiesa di [[Sesta Inferiore]] fu eretta a sede parrocchiale autonoma e probabilmente ampliata, contestualmente alla cessione dei diritti da parte dei discendenti dei committenti; modificata tra il 1960 e il 1970 con l'aggiunta degli intonaci e di alcuni elementi incongrui sulla facciata, rimossi tra il 2010 e il 2011, fu sottoposta a restauri tra il 2016 e il 2020. L'edificio, dominato dal [[campanile a vela]] a coronamento della facciata, è caratterizzato dalla presenza, su gran parte delle superfici interne, di un ciclo di affreschi dedicati alla [[Passione di Gesù|Passione]] e alla [[Risurrezione di Gesù]], eseguiti dal pittore [[Walter Madoi]] nel 1963, e di due grandi statue in gesso, realizzate dallo stesso autore verso il 1975.<ref>{{cita|Dall'Aglio II|p. 972}}.</ref><ref>{{Chieseitaliane|58780|Chiesa di San Rocco <Sesta Inferiore, Corniglio>|18 agosto 2023}}</ref><ref>{{cita news|url=https://www.redacon.it/2019/07/30/sesta-paese-dellaffresco-che-colora-il-mondo-nel-segno-di-madoi/|titolo=Sesta, paese dell'affresco che colora il mondo. Nel segno di Madoi|pubblicazione=www.redacon.it|data=30 luglio 2019|accesso=18 agosto 2023}}</ref>
 
==== Oratorio dell'Immacolata Concezione ====
{{Vedi anche|Oratorio dell'Immacolata Concezione (Corniglio)}}
[[File:Oratorio dell'Immacolata Concezione (Roccaferrara Inferiore, Corniglio) - facciata e lato est 2022-06-27.jpg|thumb|Oratorio dell'Immacolata Concezione]]
:Edificato in stile [[Architettura barocca|barocco]] tra il 1700 e il 1710 a [[Roccaferrara|Roccaferrara Inferiore]], l'oratorio fu interamente restaurato tra il 1970 e il 1980 e adeguato ai dettami del [[Concilio Vaticano II]]; all'interno la navata, riccamente decorata, è affiancata da due cappelle laterali.<ref>{{Chiese italiane|58783|titolo=Oratorio dell'Immacolata Concezione "Roccaferrara , Corniglio"|accesso=26 novembre 2017|stampa=sì}}</ref>
 
==== Oratorio di San Giacomo ====
{{vedi anche|Oratorio di San Giacomo (Corniglio)}}
[[File:Oratorio di San Giacomo (Bosco, Corniglio) - facciata 1 2022-06-29.jpg|thumb|left|Oratorio di San Giacomo]]
Costruito tra il 1622 e il 1631 nel centro di Bosco a causa dell'eccessiva distanza rispetto alla costruenda [[Chiesa di San Lorenzo (Corniglio, Bosco)|chiesa di San Lorenzo]], l'oratorio rimase ''de facto'' la sede parrocchiale di Bosco, grazie anche alla presenza del [[fonte battesimale]]; ridedicato più volte fino alla definitiva intitolazione a [[Giacomo il Maggiore|san Giacomo]], fu dotato del campanile nel 1725. L'edificio, caratterizzato dalla massiccia torre campanaria in pietra che si erge davanti alla semplice [[facciata a capanna]], è affiancato da due cappelle.<ref name="Dall'Aglio 284"/><ref>{{Chieseitaliane|58776|Oratorio di San Giacomo <Bosco, Corniglio>|16 agosto 2023}}</ref>
 
==== Oratorio di Santa Maria della Neve ====
{{vedi anche|Oratorio di Santa Maria della Neve (Corniglio)}}
[[File:Oratorio di Santa Maria della Neve (Curatico, Corniglio) - facciata 1 2022-06-27.jpg|thumb|Oratorio di Santa Maria della Neve]]
Costruito all'incirca nel 1497, l'oratorio di [[Curatico]] fu affidato alla cura dei [[Chiesa di Santa Maria dei Servi (Parma)|Servi di Maria di Parma]], che vi costruirono accanto un monastero, distrutto da una frana nel 1670; affidato successivamente a un cappellano, il piccolo edificio tardo-medievale fu sopraelevato e decorato internamente in forme [[architettura barocca|barocche]] nel corso del [[XVII secolo]]; elevato a [[santuario mariano]] intitolato alla [[Madonna della Neve]], fu ristrutturato intorno al 2000. L'edificio, rivestito esternamente in pietra, è affiancato da due cappelle.<ref>{{cita|Dall'Aglio|pp. 245-246}}.</ref><ref>{{Chieseitaliane|58272|Oratorio di Santa Maria della Neve <Curatico, Corniglio>|19 agosto 2023}}</ref>
 
=== Architetture militari ===
==== Castello di Corniglio ====
{{Vedi anche|Castello di Corniglio}}
[[File:Castello (Corniglio) - facciata 4 2022-05-13.jpg|thumb|left|Castello]]
:Menzionato per la prima volta nel 1240, fu utilizzato prima dalla Chiesa di Parma nella persona del vescovo [[Ugolino de' Rossi]]), che lo trasmise poi al nipote [[Giacomo de' Rossi|Giacomo]]. Conquistato poi da [[Ludovico il Moro]], fu ceduto a Pietro Francesco Visconti di Saliceto, per poi tornare nelle mani dei Rossi nel 1521, al quale rimase fino al 1594, quando fu confiscato da [[Ranuccio I Farnese]], divenendo possedimento ducale. Nel 1820 il castello fu donato al Comune di Corniglio, divenendone sede dal 1860.
 
==== Castello di Bosco di Corniglio ====
{{Vedi anche|Castello di Bosco di Corniglio}}
:Edificato nel 1400, divenne di proprietà dei [[Rossi di Parma|Rossi]] nel 1413, per poi passare ai [[Fieschi]] verso la fine del secolo. Tornato poi ai Rossi nel 1521, venne confiscato dalla camera ducale nel 1693. Attualmente sono visibili solo le fondamenta e i resti della torre centrale.
 
==== Castello di Beduzzo ====
{{Vedi anche|Castello di Beduzzo}}
[[File:BeduzzoCastello2009.jpg|thumb|Ruderi del castello di Beduzzo]]
:Castello del XIV secolo, era di proprietà della [[famiglia Terzi]], investita dall'imperatore [[Venceslao di Lussemburgo|Venceslao I di Lussemburgo]]. Nel 1448 passò nelle mani di [[Pier Maria II de' Rossi]]. Di proprietà poi dei Visconti di Saliceto e di Galeazzo Pallavicino, tornò ai Rossi nel 1521. Confiscato poi dalla Camera Ducale di Parma, il maniero cadde in rovina e i suoi resti furono utilizzati per la costruzione della chiesa di San Prospero, che sorge dove un tempo si ergeva il castello.
 
==== Castello di Roccaferrara ====
{{Vedi anche|Castello di Roccaferrara}}
:Menzionato per la prima volta nel 1210, il castello di [[Roccaferrara]] dei [[da Cornazzano]] fu acquistato in quell'anno dai [[vescovi di Parma]]; ceduto ai [[Rossi di Parma|Rossi]] nel 1355, fu conquistato nel 1482 da Obietto Fieschi; assegnato nel 1483 a Pietro Francesco Visconti di Saliceto e successivamente a Galeazzo Pallavicino, fu riconquistato nel 1521 dai Rossi, che lo mantennero quasi ininterrottamente fino alla sua confisca nel 1594 da parte del duca di Parma [[Ranuccio I Farnese]]; abbandonato da tempo, cadde sempre più in rovina, fino alla sua completa scomparsa.<ref>{{cita web|url=http://geo.regione.emilia-romagna.it/schede/castelli/index.jsp?id=2741|sito=geo.regione.emilia-romagna.it|titolo=Roccaferrara|accesso=26 novembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171201042028/http://geo.regione.emilia-romagna.it/schede/castelli/index.jsp?id=2741|dataarchivio=1º dicembre 2017|urlmorto=sì}}</ref>
 
=== Architetture civili ===
==== Fontana della Lumiera ====
È la [[fontana]] "maestra" di Corniglio, da essa sgorga l'acqua del Rio Lumiera, piccolo affluente del [[torrente Parma]]. Venne inaugurata il 20 febbraio 1854, ha 3 vasche di crescente grandezza, ma solamente una è utilizzata. Ha 4 rubinetti e ha degli ornamenti scolpiti a forma di foglie sulle colonne dove sono attaccati i rubinetti e che sorreggono la vasca di media grandezza. Sul suo lato meridionale è stata incisa una foglia in marmo, presumibilmente come [[memoriale]] per gli [[Alpini]]<ref>{{cita web|url=https://scn.caiparma.it/schede/fontana-della-lumiera-corniglio/}}</ref>.
Agli inizi del 2000, entrata ormai in stato di degrado, è stata ristrutturata per volere dell’amministrazione comunale dall’artista pontremolese Luciano Preti, che ha aggiunto, sulla vasca più alta, una statua bifronte di San Lucio e Sant’Amanzio, patroni del paese.
 
==== Centro storico ====
[[File:Via Roma Corniglio.jpg|thumb|left|Via Roma]]
Il centro storico di Corniglio si sviluppa principalmente sulla piazza antistante al Castello e lungo la medioevale Via Roma. Qui è facile notare la classica disposizione medioevale delle abitazioni, che si affacciano su entrambi i lati di una via ripida e stretta. Su questi palazzi è inoltre possibile notare numerosi portali in arenaria e stemmi delle famiglie locali.
 
==== Lago ====
Piccolo gruppo di case frazione di Corniglio, a due chilometri dal capoluogo. Essendo sotto la dipendenza ecclesiastica della Parrocchia di Corniglio, poche sono le notizie storiche di questo borgo. Il nome risalirebbe molto probabilmente al fatto che, in epoca passata, vicino al paese sorgeva un laghetto, probabilmente sul corpo della frana, che con una sua successiva riattivazione lo ha ostruito e quindi fatto scomparire. Le sue uniche notizie sono dunque riferite ad una sorgente solforosa situata nella zona, ora riconducibile ad un lavatoio posto sulla strada per Canetolo. Di pregevole importanza artistico-culturale, sorge la "Casa del Prete", edificio settecentesco con un portale ad arco a tutto sesto, ornato con rose, stelle e linee orizzontali sugli stipiti, con chiave di volta un mascherone datato 1707<ref>{{cita web|url=https://scn.caiparma.it/schede/casa-del-prete-lago-di-corniglio/}}</ref>, in cui il nome suggerisce fosse l'antica dimora di un signore della località oppure del parroco di Corniglio, in quanto alcuni provenissero da questa località.
 
=== Altro ===
==== Bassorilievo del XIII secolo ====
:[[File:Bassorilievo medievale corniglio.jpg|thumb|Bassorilievo medievale a Corniglio]]
In origine si trovava in un arco posto davanti al castello. Dopo la demolizione, avvenuta nell'800, fu posto sulla facciata di un'abitazione, dove rimase fino al 1937, eccetto un breve periodo nel 1929 quando fu asportata da alcuni giovani con l'intenzione di donarla a [[Gabriele D'Annunzio]]. Attualmente è ben visibile sulla facciata di una casa che dà sulla piazza. Il sasso misura m 1,50 x 0,60 e pesa 150&nbsp;kg. Sono raffigurati, da sinistra a destra, un agnello cristiano con la croce, uno stemma a croce greca, e un guerriero intento a combattere un drago.
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Corniglio}}
== Cultura ==
=== Collezione Elena Samperi ===
Situata all’interno dell’ex Colonia Montana di Corniglio, accoglie circa una cinquantina di opere realizzate da Elena Samperi, nata a Genova nel 1951 da madre originaria di Mossale. Le opere rappresentano la favola illustrata, il ruolo della donna nella società, la foresta amazzonica e la sua distruzione.
=== Cucina ===
'''Spongata'''
 
La [[spongata]] è un tipico dolce natalizio tipico di Corniglio, molto diffuso anche in Emilia. La ricetta varia di famiglia in famiglia, ma prevede comunque ingredienti comuni. È una torta con impasto simile alla pasta brisée, con ripieno di miele, pangrattato, burro, vino bianco, noci, pinoli, uvetta e spezie. La parte superiore della spongata viene bucherellata fittamente per facilitarne la cottura in forno e infine modellata con uno stampo di legno. La spongata di Corniglio ha ottenuto dal [[Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali]] il riconoscimento di prodotto tipico locale.
[[File:Spongata di Corniglio.jpg|miniatura|Spongata fatta in casa]]
 
Legata a tale prodotto, l’8 dicembre di ogni anno si tiene a Corniglio la “Festa della Spongata”, con numerose bancarelle che vendono il dolce tipico assieme ad altri prodotti artigianali.
 
== Economia ==
L'agricoltura si basa sulla produzione di foraggio per il settore zootecnico che comprende allevamenti di bovini, suini e ovini (è originaria del luogo la pecora [[Cornigliese]]). Le industrie presenti sono orientate prevalentemente nel settore alimentare (latte, [[Parmigiano Reggiano|Parmigiano-Reggiano]] e [[prosciutto di Parma]]) e edile. Il settore terziario copre il fabbisogno della popolazione locale. Sul territorio sono presenti numerose strutture ricettive sia per la ristorazione che per il soggiorno.
 
=== Turismo ===
Il territorio è meta di numerosi turisti estivi, offrendo un vasto panorama di sentieri sul crinale dell’[[Appennino tosco-emiliano|Appennino Tosco-Emiliano]], caratterizzato dalla presenza di numerosi laghi naturali.
 
== Amministrazione ==
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
 
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Antonio Albertelli|Inizio=1867|Fine=1875|Partito=|Carica=Sindaco|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Biagio Zanni|Inizio=1875|Fine=1878|Partito=|Carica=Sindaco|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Francesco Magnani|Inizio=1878|Fine=1879|Partito=|Carica=Sindaco|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giuseppe Guadagnini|Inizio=1889|Fine=1892|Partito=|Carica=Sindaco|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Paolo Ferrari|Inizio=1892|Fine=1898|Partito=|Carica=Sindaco|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Alfredo Lusignoli|Inizio=1898|Fine=1998|Partito=|Carica=Commissario Prefettizio|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Aldo Albertelli|Inizio=1898|Fine=1904|Partito=|Carica=Sindaco|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Manlio Magnani|Inizio=1905|Fine=1909|Partito=|Carica=Sindaco|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Domenico Cortesi|Inizio=1909|Fine=1910|Partito=|Carica=Sindaco|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giovanni Baratta|Inizio=1910|Fine=1914|Partito=|Carica=Sindaco|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Aldo Albertelli|Inizio=1914|Fine=1919|Partito=|Carica=Sindaco|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Domenico Cavazzoni|Inizio=6 dicembre 1919|Fine=15 dicembre 1919|Partito=|Carica=Commissario Prefettizio|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giulio Turrini|Inizio=15 dicembre 1919|Fine=13 novembre 1920|Partito=|Carica=Commissario Prefettizio|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giuseppe Donnini|Inizio=13 novembre 1920|Fine=28 novembre 1920|Partito=|Carica=Sindaco|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Quinto Ghirardini|Inizio=28 novembre 1920|Fine=14 gennaio 1923|Partito=|Carica=Sindaco|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Antonio Cavalli|Inizio=31 maggio 1923|Fine=9 agosto 1923|Partito=|Carica=Sindaco|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Adolfo Franci|Inizio=9 agosto 1923|Fine=19 aprile 1924|Partito=|Carica=Commissario Prefettizio|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giuseppe Magnani|Inizio=19 aprile 1924|Fine=20 aprile 1925|Partito=|Carica=Commissario Prefettizio|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Faliero Pizzati|Inizio=20 aprile 1925|Fine=13 maggio 1927|Partito=|Carica=Sindaco|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Eugenio Cavalli|Inizio=13 maggio 1927|Fine=3 marzo 1932|Partito=|Carica=Podestà|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Roberto Fradella|Inizio=3 marzo 1932|Fine=30 luglio 1932|Partito=|Carica=Commissario Prefettizio|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Egidio Borghini|Inizio=30 luglio 1932|Fine=26 agosto 1932|Partito=|Carica=Commissario Prefettizio|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Quinto Ghirardini|Inizio=26 agosto 1932|Fine=12 febbraio 1933|Partito=|Carica=Commissario Prefettizio|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Faliero Pizzati|Inizio=12 febbraio 1933|Fine=30 gennaio 1937|Partito=|Carica=Podestà|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Antonio Guidi|Inizio=30 gennaio 1937|Fine=4 settembre 1943|Partito=|Carica=Podestà|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giuseppe Silvani|Inizio=4 settembre 1943|Fine=ottobre 1943|Partito=|Carica=Podestà|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Antonio Guidi|Inizio=ottobre 1943|Fine=15 febbraio 1944|Partito=|Carica=Podestà|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Guido Aldi|Inizio=15 febbraio 1944|Fine=aprile 1944|Partito=|Carica=Commissario Prefettizio|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Carlo Casales|Inizio=aprile 1944|Fine=9 dicembre 1944|Partito=|Carica=Commissario Prefettizio|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Arnaldo Carrescia|Inizio=9 dicembre 1944|Fine=21 luglio 1945|Partito=|Carica=Commissario Prefettizio|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Telesforo Ferrari|Inizio=21 luglio 1945|Fine=13 giugno 1951|Partito=|Carica=Sindaco|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Lorenzo Pizzati|Inizio=1951|Fine=1960|Partito=|Carica=Sindaco|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Delmo Graiani|Inizio=1960|Fine=1975|Partito= [[Democrazia Cristiana]] |Carica=Sindaco|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giorgio Ghirardini|Inizio=1975|Fine=1980|Partito= [[Partito Socialista Democratico Italiano]] |Carica=Sindaco|Note=}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giuliano Zucchellini |Inizio = 1980 |Fine = 1º giugno 1990 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Dalmazio Guidi |Inizio = 11 giugno 1990 |Fine = 24 aprile 1995 |Partito = [[Partito Socialista Democratico Italiano]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Ulisse Ferrari |Inizio = 24 aprile 1995 |Fine = 14 giugno 1999 |Partito = [[centro-sinistra]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Ulisse Ferrari |Inizio = 14 giugno 1999 |Fine = 14 giugno 2004 |Partito = [[centro-sinistra]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giovanni Pellegri |Inizio = 14 giugno 2004 |Fine = 8 giugno 2009 |Partito = [[lista civica]] di [[centro-destra]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Massimo De Matteis |Inizio = 8 giugno 2009 |Fine = 26 maggio 2014 |Partito = [[lista civica]] di [[centro-destra]]: “Corniglio Vuole Vivere” |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giuseppe Delsante |Inizio = 26 maggio 2014 |Fine = 27 maggio 2019 |Partito = [[lista civica]] di [[centrosinistra]]: "Corniglio in comune" |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giuseppe Delsante |Inizio = 27 maggio 2019 |Fine = 10 giugno 2024 |Partito = [[lista civica]] di [[centrosinistra]]: "Corniglio in comune" |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Paolo Quagliaroli |Inizio = 10 giugno 2024 |Fine = in carica |Partito = [[lista civica]] di [[centro-destra]]: "Alta Val Parma Civica" |Note =}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Gemellaggi ===
*{{Gemellaggio|Italia|Corniglia||Corniglia}}
 
=== Altre informazioni amministrative ===
Il Comune di Corniglio fa parte dell'[[Comunità montana Appennino Parma Est|Unione Montana Appennino Parma Est]], formata dai comuni di [[Monchio delle Corti|Monchio Delle Corti]], [[Tizzano Val Parma]], [[Palanzano]], [[Neviano degli Arduini]], [[Langhirano]] e [[Lesignano de' Bagni|Lesignano de Bagni]]
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{cita web|url=http://books.google.it/books?id=AU3-kxQk46cC&pg=PA146&lpg=PA146&dq=domenico+giacomi+fra+ruffino+del+bosco&source=bl&ots=wIkgCEqc3V&sig=85A12-6DZ5DXr5N78xPI9X1lX4g&hl=it&sa=X&ei=YuZdVN1txeDtBrzmgegK&ved=0CEMQ6AEwBg#v=onepage&q=domenico%20giacomi%20fra%20ruffino%20del%20bosco&f=false/|titolo=Mazzara Fra Benedetto, Leggendario francescano, Venezia 1721: Domenico Giacomi, fra Ruffino del Bosco, pagg. 146-151}}
{{...}}
* {{cita libro|autore=Italo Dall'Aglio|titolo=La Diocesi di Parma|volume=I Volume|città=Parma|anno=1966|editore=Scuola Tipografica Benedettina|cid=Dall'Aglio I}}
* {{cita libro|autore=Italo Dall'Aglio|titolo=La Diocesi di Parma|volume=II Volume|città=Parma|anno=1966|editore=Scuola Tipografica Benedettina|cid=Dall'Aglio II}}
* {{cita libro|autore=Enrico Dall'Olio|titolo=Corniglio e la sua valle|città=Parma|anno=1960|editore=Scuola tipografica benedettina|cid=Dall'Olio}}
* {{cita libro|autore=Marco Fallini, Mario Calidoni, Caterina Rapetti, Luigi Ughetti|titolo=Terra di pievi|città=Parma|anno=2006|editore=MUP Editore|ISBN=88-7847-021-X|cid=Fallini, Calidoni, Rapetti, Ughetti}}
 
== Voci correlate ==
* [[Castello di Corniglio]]
* [[Chiesa dell'Assunzione di Maria Vergine (Corniglio, capoluogo)]]
* [[Rossi di Parma|Rossi]]
* [[Ugolino de' Rossi]]
* [[Filippo Maria de' Rossi]]
* [[Cornigliese]]
* [[Spongata]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Corniglio}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*[http://nuke.sanmartinoditaurianova.it/Personaggidiieriedioggi/SalvatoreCarrozza/tabid/176/Default.aspx partigiano Carrozza Salvatore]
* {{cita web|url=http://www.parmaelasuastoria.it/ita/Gatelli-Giordani.aspx?idMostra=38&idNode=253#giacomi|titolo=Domenico Giacomi (1595-1682)|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304101130/http://www.parmaelasuastoria.it/ita/Gatelli-Giordani.aspx?idMostra=38&idNode=253#giacomi|dataarchivio=4 marzo 2016}}
*[http://biblioteche2.comune.parma.it/lasagni/ partigiano Ughetti Artemio]
* {{cita web |1=http://biblioteche2.comune.parma.it/lasagni/ |2=Partigiano Ughetti Artemio |accesso=27 dicembre 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131004225013/http://biblioteche2.comune.parma.it/lasagni/ |dataarchivio=4 ottobre 2013 |urlmorto=sì }}
 
{{ProvinciaComuni della provincia di Parma}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Parma}}
 
[[Categoria:Corniglio| ]]