Landing Craft Tank: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Bot: orfanizzazione voci eliminate in seguito a consenso cancellazione: -Veicolo |
|||
(39 versioni intermedie di 13 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{Infobox nave
|Nome=
|Immagine=LCT202.jpg
|Bandiera={{insegna navale|USA}}
▲|Didascalia=Un LCT della [[United States Navy|US Navy]] in navigazione
|Tipo=Landing Craft Tank
|Entrata_in_servizio=1940-41
Riga 13 ⟶ 12:
|Altezza=
|Pescaggio=0,9/1,75
|Propulsione=2 motori a benzina su 2 assi<br />'''Potenza''': 1.000 [[Cavallo vapore|CV]]
|Velocità= 10
|Autonomia=900 [[miglio nautico|miglia]] a 10 [[nodo (unità di misura)|nodi]]
Riga 19 ⟶ 18:
|Equipaggio=12
|Sistemi_difensivi=
|
|Ref=
}}
Le '''Landing Craft Tank''' ('''LCT''') erano imbarcazioni con le quali effettuare lo sbarco dei [[carro armato|carri armati]] o di altri
Nella seconda guerra mondiale erano comunemente identificate solo con la loro abbreviazione, LCT.
==Storia==
Dopo l'evacuazione da [[Dunkerque]] ([[operazione Dynamo]]) divenne evidente per gli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] che l'unico modo per riportare la guerra sul territorio continentale era quello di realizzare sbarchi. L'idea di [[Winston Churchill]] per un'imbarcazione capace di portare uno o più [[carro armato|carri armati]] portò alla realizzazione di un dipartimento, denominato "[[Combined Operations]]", per l'organizzazione di operazione congiunte di Esercito e Marina. A metà del [[1940]] i diversi cantieri proposero i diversi progetti. A vincere fu la [[Hawthorn Leslie and Company]], che realizzò il primo ''Landing Craft Tank'', denominato '''LCT Mk I''' o '''LCT (1)''' nel novembre dello stesso anno.
Dei circa 3.000 LCT costruiti dagli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] in totale, 1561 sono stati progettati e costruiti dai britannici e 1435 dagli americani.
I modelli inglesi erano i Mark 1, 2, 3, 4 e 8. I modelli americani erano i Mark 5 e Mark 6, mentre
[[
Le imbarcazioni americane
▲Le imbarcazioni americane erano prodotte in due differenti versioni dette '''Mark. V''' (Mk. V) e '''Mark. VI''' (Mk. VI). Gli LCT Mk. V avevano solo la rampa a prua mentre gli LCT Mk. VI erano dotati di rampa sia a poppa che a prua. Gli LCT erano più piccoli degli LST (''[[Landing Ship Tank]]''), navi per l'assalto anfibio più grandi e capaci di navigare più agevolmente in alto mare, tanto che un LCT poteva essere trasportato e messo in mare da quest'ultima. Non avevano corazzatura ed erano dotate solo di un armamento difensivo leggero. Agli LCT non veniva mai dato un nome, ma erano identificate solo da un numero progressivo. Sulla base della ''[[Lend-Lease|legge affitti e prestiti]]'' una grande quantità di LCT venne consegnata alla [[Gran Bretagna]] e, in numeri più piccoli, all'[[Unione Sovietica|URSS]].
▲[[Immagine:Lst-lct.jpg|left|thumb|upright=1.8|Un LCT viene issato a bordo di un [[Landing Ship Tank|LST]]]]
Durante il secondo conflitto mondiale, oltre a svolgere il ruolo di trasporto di uomini, veicoli e carri armati, alcune di queste imbarcazioni furono modificate aggiungendo cannoni, rampe per il lancio di razzi, in imbarcazioni officina per altre navi o mezzi e per la ricerca delle mine. Ventisei di queste imbarcazioni ricevettero una corazzatura aggiuntiva e furono ridesignate LCT (A) (''Landing Craft Tank (Armored)'') in vista dello sbarco sulle coste normanne nel [[D-Day]].
Queste imbarcazioni così modificate però perdevano la metà della capacità di carico che passava da quattro a due carri armati. Furono 837 gli LCT impiegati per lo [[sbarco in Normandia]]. I primi esemplari entrarono in servizio nel [[1941]].
Dopo la seconda guerra mondiale tutti gli LCT ''Mk V'' sopravvissuti furono venduti per la demolizione o per venire destinati ad usi civili, mentre gli LCT ''Mk VI'' furono ridesignati nel [[1949]] in un primo tempo ''Utility Landing Ship'' (LSU), per poi cambiare questa denominazione in ''Landing Craft Utility'' (LCU) e sei di queste imbarcazioni vennero modificate, nel periodo [[1948]]-[[1949|49]], per il servizio nell'[[Mar Glaciale Artico|Artico]].
Dopo la fine della seconda guerra mondiale vennero costruiti nuovi scafi a partire dalla configurazione degli LCT
▲Dopo la seconda guerra mondiale tutti gli LCT ''Mk V'' sopravvissuti furono venduti per la demolizione o per venire destinati ad usi civili, mentre gli LCT ''Mk VI'' furono ridesignati nel [[1949]] in un primo tempo ''Utility Landing Ship'' (LSU), per poi cambiare questa denominazione in ''Landing Craft Utility'' (LCU) e sei di queste imbarcazioni vennero modificate, nel periodo [[1948]]-[[1949|49]], per il servizio nell'[[Mar Glaciale Artico|Artico]].
▲Dopo la fine della seconda guerra mondiale vennero costruiti nuovi scafi a partire dalla configurazione degli LCT ''Mk V'' con l'ingrandimento su questi scafi dell'alloggiamento per l'equipaggio. Alcune di queste imbarcazioni durante la [[guerra del Vietnam]] furono riclassificate come ''Harbour Utility Craft'' (YFU) in quanto vennero utilizzate per la movimentazione all'interno dei porti dei rifornimenti e delle merci tra le navi e la terra.
La produzione totale fu di 1.435 LCT e di queste 965 furono costruite durante la seconda guerra mondiale. Nel [[2004]] di queste imbarcazioni ne rimaneva conservato un solo esemplare che potrebbe essere l'unico ancora esistente.
Il primo impiego di questi mezzi nel corso del secondo conflitto mondiale vide l'utilizzo da parte degli inglesi degli [[Landing Craft Tank#LCT Mk. I|LCT (I)]] nella [[Operazione Marita|evacuazione]] dalla [[Grecia]] e da [[Battaglia di Creta|Creta]].
==Caratteristiche==▼
▲Dei circa 3.000 LCT costruiti dagli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] in totale, 1561 sono stati progettati e costruiti dai britannici e 1435 dagli americani. Lo LCT è il mezzo da sbarco inglese per antonomasia, come lo LST è quello americano.<ref>[http://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=28350 Unità Ausiliarie E Minori Della Marina Militare]</ref>
Alcuni L.C.T. inglesi del tipo Mk. I e Mk. II furono acquistati nel 1950 dalla [[Marina Militare (Italia)|Marina Militare italiana]] e trasformati in Moto Officina Costiera (M.O.C.) e in Moto Trasporto Fari (MTF) presso l’[[arsenale di La Spezia]], alcuni dei quali hanno prestato servizio fino alla metà degli [[anni 1990|anni novanta]]. La MOC 1203 dopo aver ricevuto nel corso degli [[anni 1980|anni ottanta]] il nuovo [[Distintivo ottico|distintivo ottico A 5333]], in disarmo alla fine degli anni novanta, e stata ceduta il 18 giugno [[2002]] alla [[Forca Detare|Marina albanese]] dove svolge compiti di nave officina. Nello stesso periodo la Marina Militare acquisì alcuni LCT del tipo Mk. III che vennero trasformati in Moto Trasporto Fari (M.T.F.) alcuni dei quali rimasero in servizio fino alla fine degli anni ottanta.
▲I modelli inglesi erano i Mark 1, 2, 3, 4 e 8. I modelli americani erano i Mark 5 e 6 mentre il Mark 7 divenne poi lo LSM.
▲==Caratteristiche==
[[File:M.O.C. 1203.jpg|thumb|MOC 1203]]
[[File:MOC-1203.jpg|thumb|La MOC 1203 con il nuovo distintivo ottico ormeggiata ad Ancona]]
=== LCT Mk. I ===
I modelli Mark I avevano la numerazione inglese da 1 a 99
=== LCT Mk. II ===
I modelli Mark II avevano la numerazione inglese da 100 a 299
=== LCT Mk. III ===
Il modello Mark III venne realizzato aggiungendo al modello Mark II un
Le caratteristiche comuni alle due serie erano le seguenti:
▲**Equipaggio: 2 ufficiali e 10 marinai
▲**Armamento: 2 [[cannone|cannoni]] singoli [[Vickers-Armstrong QF 2 lb|QF 2 pounder pom-pom]] o 2 cannoni singoli [[Bofors 40 mm|40 mm Bofors]]
▲**Capacità: 305 tonnellate di carico
▲**Eliche: 2
Le unità della prima serie avevano ls numerazione inglese da 300 a 499 e le seguenti caratteristiche:
Le unità della seconda serie avevano la numerazione inglese da 7001 a 7150 e le seguenti caratteristiche:
=== LCT Mk. IV ===
Il modello Mark IV era leggermente più leggero e più corto e leggermente più largo rispetto al modello Mark III. Il modello venne concepito per operare attraverso il [[canale della Manica]]. La loro numerazione nella Royal Navy andava da 500 a 1368.
Le caratteristiche erano le seguenti:
*Stazza: 200 t
*Stazza lorda: da 586t a 611 t
*[[Lunghezza]]:57.07 [[metro|m]] (187 ft)
*Larghezza: 11.81 m (38 ft)
*Pescaggio: 1,12 m
*[[Velocità]]: 10 nodi
*Equipaggio: 2 ufficiali e 10 marinai
*Armamento: 2 [[Mitragliera|mitragliere]] singole [[20 mm Oerlikon]] o 2 cannoni singoli [[Bofors 40 mm|40 mm Bofors]]
*Capacità: 9 [[Carro armato medio|carri armati medi]] [[M4 Sherman]] o 6 [[Carro armato per fanteria|carri armati per fanteria]] [[Mk IV Churchill]] per un totale di 356 tonnellate di carico
*Impianto propulsivo: 2 [[motori diesel]] [[Paxman]] da 460 [[cavallo vapore|hp]] ciascuno
*Eliche: 2
=== LCT Mk. V ===
**Stazza:
===LCT Mk. VI===
=== LCT Mk. VII ===
Gli LCT MK VII diventati poi LSM (Landing Ship Medium) sono state le [[Nave d'assalto anfibio|navi d'assalto anfibio]] della [[US Navy]] paragonabili per dimensioni alle [[Landing Ship Tank]] e alle [[Landing Craft Infantry]]. Vennero realizzati in 558 esemplari tra il 1944 e il 1945, la maggior parte dei qualidemoliti durante la [[guerra fredda]], ma molti venduti dallo [[United States Department of Defense|Department of Defense]] all'estero o a compagnie private.
Soltanto uno di questi LSM, lo USS LSM-45 esiste ancora nella sua configurazione originale conservato al Marine Station Camp Lejeune di [[Jacksonville (Carolina del Nord)|Jacksonville]] in [[Carolina del Nord|Nord Carolina]], che semnrava destinato a diventare il pezzo pregiato del museo, ma in seguito a un cambio di piano è adesso in pericolo di essere demolito o destinato ad essere affondato come [[barriera artificiale]].
==== LSM-1 ====
==== LSM(R)-188 ====
==== LSM(R)-401 ====
==== LSM(R)-501 ====
=== LCT Mk. VIII ===
== Altri progetti ==▼
{{interprogetto|commons=Category:LCT}}▼
== Note ==
<references/>
==Collegamenti esterni==▼
*{{en}}[http://ww2lct.org/frames.htm Storia degli LCT ] ▼
==Voci correlate==
*[[Landing Ship Tank]] (LST)
*[[LCVP]]
▲== Altri progetti ==
▲==Collegamenti esterni==
*{{cita web|1=http://www.navsource.org/archives/10/18idx.htm|2=Foto archivio organizzato per singole navi|lingua=en|accesso=17 settembre 2004|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20040918040015/http://www.navsource.org/archives/10/18idx.htm|dataarchivio=18 settembre 2004|urlmorto=sì}}
{{Portale|guerra|marina}}
[[Categoria:
|