Fortezza di Sarzanello: differenze tra le versioni

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{{Infobox struttura militare
[[Immagine:Fortezza Sarzanello.jpg|thumb|upright=4.7|center|Fotocomposizione della Fortezza di Sarzanello]]
{{Infobox struttura militare
|Nome = Fortezza di Sarzanello
|Nome originale =
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|Posizione geografica = [[Italia nord-occidentale]]
|Struttura = Fortezza
|Immagine= Fortezza di Sarzana.jpg
|Didascalia=
|Nomemappa = NordItalia
|Stato = [[Diocesi di Luni]]
|Stato attuale = ITA
|Suddivisione = {{IT-LIG}}[[Liguria]]
|Città = [[Sarzana]]
|LatGradi = 44
|LatPrimi = 06
|LatSecondi = 54.39
|LatNS = N
|LongGradi = 9
|LongPrimi = 58
|LongSecondi = 17.50
|LongEW = E
|Tipologia = castello-fortezza
|Utilizzatore = [[Diocesi di Luni]]<br />[[Castruccio Castracani|Signoria di Castruccio Castracani]]<br />[[Tomaso Fregoso|Signoria di Tomaso Fregoso]]<br />[[Medici|Signoria dei Medici]]<br />[[Regno di Francia]]<br />[[Repubblica di Genova]]<br />[[Repubblica Ligure]]<br />[[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]]<br />[[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]<br />Comune di Sarzana
|Primo proprietario= Vescovo di Luni
|Stile =
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}}
 
La '''fortezza di Sarzanello''' è una fortificazione militare che sorge in via alla Fortezza sulla collina di Sarzanello, nei pressi di [[Sarzana]], in [[provincia della Spezia]], e domina, dall'alto, la [[Val di Magra]]. La sua natura e la sua posizione ne fanno uno dei simboli della città di Sarzana.
 
Dal dicembre 2014 il [[Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo|Ministero per i beni e le attività culturali]] la gestisce tramite il Polo museale della Liguria, nel dicembre 2019 divenuto [[Musei nazionali italiani#Direzioni regionali Musei|Direzione regionale Musei]].
La sua natura e la sua posizione ne fanno uno dei simboli della città di Sarzana.
 
==Descrizione==
La Fortezzafortezza è composta da due elementi di fabbrica distinti:
*il primo, il vero e proprio castello, eè l'elemento principale della fortificazione ed ha una pianta triangolare, con ai vertici tre bastioni. Questo elemento di fabbrica ospita la struttura vera e propria del castello;
*il secondo è un enorme [[rivellino]] in forma di terrapieno fortificato triangolare,. quasiÈ dellecontrapposto stesseal dimensioniprimo dellaelemento fortezza;ed contrappostoè al primoa equello collegato attraverso un ponte volante, così da formare con il primo elemento una sorta di rombo costituito da due triangoli.
 
L'accesso alla fortezza è possibileavviene attraversando il ponticello in pietra, che scavalca l'ampio e profondo fossato, fortificato anch'esso.
 
==Storia==
===Origini===
La lenta e progressiva decadenza di Luni, iniziata già dal [[IV secolo]], portò i suoi abitanti a migrare sui colli circostanti in cerca di sicurezza, dando così luogo all'incremento se non alla nascita di nuovi borghi (Nicola, [[Ortonovo]], [[Castelnuovo Magra]], [[Ameglia]]) e la stessa collina di Sarzanello si popolò di esuli che vi si stabilirono, raccolti attorno alla residenza più importante del Vescovo.
L'esistenza di una prima struttura medievale
 
L'esistenza di una struttura a scopo militare è menzionata per la prima volta nel [[963]] in un diploma dell'Imperatore [[Ottone I di Sassonia|Ottone I]], in cui viene concesso al [[Diocesi di Luni|Vescovo]] di [[Luni]], il possesso di sei di''castra'', questi cosi atra i quali, quello ''de Sarzano''.
 
Con il passare degli anni e dei giorni e con il mutare delle situazioni politico-militari, la fortezza acquistò sempre maggiore importanza, tale da ospitarvi, intorno alla fine del [[X secolo]], una delle residenze vescovili della vallata. Il cviene citato costantemente negli anni [[1076]], [[1078]], [[1080]], come ''curtis'' dell'imperatore [[Federico Barbarossa|Federico I]], nel [[1191]] come ''curtis'' di [[Enrico VI di Svevia|Enrico VI]].
 
<br/>Il castrum viene citato costantemente negli anni [[1076]], [[1078]], [[1080]], come ''curtis'' dell'imperatore [[Federico Barbarossa|Federico I]], e nel [[1191]], come ''curtis'' di [[Enrico VI di Svevia|Enrico VI]].
 
 
 
a scopo militare è menzionata per la prima volta nel diploma dell'Imperatore [[Ottone I di Sassonia|Ottone I]], in cui viene concesso al Vescovo di [[Luni]], il possesso di sei di questi cosi a i quali, quello ''de Sarzano''.
 
Con il passare degli anni e dei giorni e con il mutare delle situazioni politico-militari, la fortezza acquistò sempre maggiore importanza, tale da ospitarvi, intorno alla fine del [[X secolo]], una delle residenze vescovili della vallata. Il cviene citato costantemente negli anni [[1076]], [[1078]], [[1080]], come ''curtis'' dell'imperatore [[Federico Barbarossa|Federico I]], nel [[1191]] come ''curtis'' di [[Enrico VI di Svevia|Enrico VI]].
 
La lenta e progressiva decadenza di Luni, iniziata già dal [[IV secolo]], portò i suoi abitanti a migrare sui colli circostanti in cerca di sicurezza, dando così luogo all'incremento se non alla nascita di nuovi borghi (Nicola, [[Ortonovo]], [[Castelnuovo Magra]], [[Ameglia]]) e la stessa collina di Sarzanello si popolò di esuli che vi si stabilirono, raccolti attorno alla residenza più importante del Vescovo.
 
===Da Castruccio Castracani alla Repubblica Genovese===
[[ImmagineFile:Sarzana - Fortezza di Sarzanello2.JPG|thumb|La Fortezza dalla [[Fortezza Firmafede|Cittadella Firmafede]]]]
Nel periodo che va dal [[1314]] ed il [[1328]] fu plenipotenziario della zona il vicario imperiale [[Castruccio CastrocaroCastracani]], figura nella quale grazie[[Niccolò aMachiavelli]] tuttiavrebbe eidentificato speriamo"''[[Il chePrincipe]]''". aiProbabilmente, ragazziscegliendo Sarzanello come sua dimora, Castruccio si limitò ad apportare delle SQUOLEmodifiche alla rocca preesistente, della quale però non rimane traccia alcuna essendo stata completamente distrutta o inglobata nella fortezza che siasi servitopresenta moltoattualmente.
 
Nel [[1421]] il genovese [[Tomaso Fregoso]] fece eseguire dei lavori di riadattamento della rocca ed altre modificazioni e restauri si susseguirono sino che alla venuta della signoria fiorentina.
<br>Nel 1447 la fortezza è governata da [[Iacopo Biassa]].
 
Nel [[1421]] il genovese [[Tomaso Fregoso]] fece eseguire dei lavori di riadattamento della rocca ed altre modificazioni e restauri si susseguirono sino che alla venuta della signoria fiorentina. Dopo aver fortificato la città, erigendovi la Cittadella, peraltro avendola precedentemente distrutta, i Medici decisero di trasformare la vecchia rocca e di adeguarla alle nuove esigenze belliche. Francesco di Giovanni detto ''il [[Francione (architetto)|Francione]]'' e [[Luca del Caprina]] furono incaricati di porre mano al progetto della nuova struttura si sostituì completamente alla precedente.
. Questi, nel quale si è presunto che [[Niccolò Machiavelli]] riconobbe "''[[Il Principe]]''". Probabilmente, scegliendo Sarzanello come sua dimora, Castruccio si limitò ad apportare delle modifiche alla rocca preesistente, della quale però non rimane traccia alcuna essendo stata completamente distrutta o inglobata nella fortezza che si presenta attualmente.
<br/>Quando nel [[1494]] [[Piero il Fatuo|Piero dei Medici]] consegnò Sarzana e Sarzanello a [[Carlo VIII]], la fortezza era ancora incompleta.
L'opera fu ripresa successivamente quando il re tornòriparò in [[Francia]] e i due siti entrarono in possesso del genovese Banco di San Giorgio e curata da [[Pietro Biancardo]] e [[Matteo Civitali]] che la terminarono nel [[1502]], seguendo fedelmente il progetto "fiorentino".
 
Completata la costruzione della fortezza, con i tre [[torrione (architettura)|torrioni]] ai vertici, si iniziò la realizzazione del [[rivellino]], che probabilmente inglobò l'antica torre del ''castrum''. Questa nuova struttura si rese necessaria sia per proteggere l'ingresso alla fortezza, sia per evitare che questo lato potesse essere battuto dalle artiglierie dalla collinetta a sud-est, luogo detto il Fortino, dove ben presto venne approntata una rudimentale linea di difesa. Fu solo allora che la fortezza raggiunse la sua compiutezza formale, in uno straordinario equilibrio di volumi, facilitato, nella comprensione, dall'isolamento che godeva rispetto ad altri edifici, condizione che tuttora ci permette di ammirarla.
Nel [[1421]] il genovese [[Tomaso Fregoso]] fece eseguire dei lavori di riadattamento della rocca ed altre modificazioni e restauri si susseguirono sino che alla venuta della signoria fiorentina. Dopo aver fortificato la città, erigendovi la Cittadella, peraltro avendola precedentemente distrutta, i Medici decisero di trasformare la vecchia rocca e di adeguarla alle nuove esigenze belliche. Francesco di Giovanni detto ''il [[Francione (architetto)|Francione]]'' e [[Luca del Caprina]] furono incaricati di porre mano al progetto della nuova struttura si sostituì completamente alla precedente.
Quando nel [[1494]] [[Piero dei Medici]] consegnò Sarzana e Sarzanello a [[Carlo VIII]], la fortezza era ancora incompleta.
L'opera fu ripresa successivamente quando il re tornò in [[Francia]] e i due siti entrarono in possesso del genovese Banco di San Giorgio e curata da [[Pietro Biancardo]] e [[Matteo Civitali]] che la terminarono nel [[1502]], seguendo fedelmente il progetto "fiorentino".
 
Completata la costruzione della fortezza, con i tre torrioni ai vertici, si iniziò la realizzazione del rivellino che probabilmente inglobò l'antica torre del castrum. Questa nuova struttura si rese necessaria sia per proteggere l'ingresso alla fortezza, sia per evitare che questo lato potesse essere battuto dalle artiglierie dalla collinetta a sud-est, luogo detto il Fortino, dove ben presto venne approntata una rudimentale linea di difesa. Fu solo allora che la fortezza raggiunse la sua compiutezza formale, in uno straordinario equilibrio di volumi, facilitato, nella comprensione, dall'isolamento che godeva rispetto ad altri edifici, condizione che tuttora ci permette di ammirarla.
 
===Da Napoleone ai giorni nostri===
[[ImmagineFile:Sarzana - Panorama2.JPG|thumb|left|Sarzana vista dalla Fortezza]]
Agli inizi del [[XVIII secolo]] i francesigenovesi apportarono nuovamente alcune modifiche agli elementi difensivi, dettati dall'ammodernamento delle tecniche militari, che produssero la costruzione delle cannoniere sui due torrioni centrali; contemporaneamente furono trasformate anche le destinazioni di alcuni ambienti per destinarli ad alloggi ed al casermaggio.
 
Nel [[1747]], durante la guerra[[Guerra per ladi successione austriaca]], i soldati di [[Maria Teresa d'Austria]], al comando del generale tedesco Wocter, tentarono di impadronirsi della fortezza senza riuscirvi. <br />In questa occasione si notò come il vicino abitato di Sarzanello agevolasse gli attacchi del nemico e pertanto fu decretato, dal Governo di Genova, di abbattere le 120 case che costituivano il borgo, compresa l'antica chiesa. L'operazione iniziò ben presto e, nel [[1748]], gli abitanti furono costretti a trasferirsi nella zona più a sud, che diventerà così, anche toponomasticamente, il nuovo Sarzanello.
 
Durante la dominazione francese la fortezza corse il rischio, inspiegabile, di essere demolita e fu risparmiata solo per ragioni di tempo in quanto l'operazione doveva compiersi entro tre mesi.
Nel [[1814]], alcon il passaggio al [[Regno di Sardegna]], fu decretato il restauro eddeciso il ripristino della struttura che, nel [[1837]], venne visitata dallo stesso Re [[Carlo Alberto]].
 
==Accessibilità==
[[File:Fortezza di Sarzanello (Sarzana) - cucina del capitano 2 2022-08-29.jpg|thumb|Cucina del capitano nel mastio]]
La Fortezza è raggiungibile attraverso due strade carrozzabili, una detta "panoramica", parte dalla cittadina via Mazzini per salire sulla collina di Sarzanello fornendo un panorama a 180° della vallata, l'altra partendo dal quartiere della Bradia sale direttamente nell'area retrostante la Fortezza.
[[File:Fortezza di Sarzanello (Sarzana) - rivellino 2 2022-08-26.jpg|thumb|left|Rivellino]]
La Fortezza è raggiungibile attraverso due strade carrozzabili, una detta "panoramica", parte dalla cittadina viaviale Mazzini per salire sulla collina di Sarzanello fornendo un panorama a 180° della vallata, l'altra partendo dal quartiere della Bradia sale direttamente nell'area retrostante la Fortezza.
 
C'è una terza strada di accesso ed è rappresentata da un camminamento pedonale detto la "''Montata di Sarzanello''", consigliato ai turisti per il suggestivo scenario che si può ammirare percorrendolo. La "montata" si può imboccare a piedi da via san Francesco.
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==Bibliografia==
* {{cita libro| cognome=Bonatti| nome=Franco|coautori=Marzia Ratti| titolo=Sarzana | editore=[[Sagep]] Editrice| anno=1991}}
 
* {{cita libro| cognome=Stratta| nome=Fabio|coautori=Ugolini Ugo (foto)| titolo=Fortezza di Sarzanello: su una terra di confine| editore=[[Sagep]] Editrice| anno=2004}}
 
; Fonti archivistiche
*{{cita libro|autore = [[Carlo Promis]]|titolo=Storia del Forte di Sarzanello|città=Torino |editore=Tipografia Chirio e Mina |anno=1838|oclc=838852177}}
 
==Voci correlate==
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* [[Sarzana]]
* [[Provincia della Spezia]]
 
{{wikilibro|Fortificazioni in Italia nel periodo di transizione}}
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
==Collegamenti esterni==
*[{{cita web|http://www.fortezzadisarzanello.com |Sito ufficiale]}}
 
{{Val di Magra}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Liguriaarchitettura|Provincia della Spezia|guerra|storia}}
 
[[Categoria:Fortezze della Liguria|SarzanelloRivellino]]
[[Categoria:Architetture militari delladi provincia della Spezia|SarzanelloSarzana]]
[[Categoria:SarzanaMusei statali italiani della Liguria]]
[[Categoria:Fortezze della provincia della Spezia|Sarzanello]]