Vampiro: differenze tra le versioni
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[[File:Burne-Jones-le-Vampire.jpg|thumb|Philip Burne-Jones, ''The Vampire'', 1897]]
Il '''vampiro''' è un essere [[mitologia|mitologico]] o [[
Nonostante
I
È
Una necropoli in un insediamento greco sull'isola di [[Sicilia]] è ritenuta molto peculiare perché detiene i resti di redivivi, una figura non-morta simile a un vampiro o zombi. Gli antichi greci credevano che alcuni corpi morti potessero rianimarsi e che per tenerli nelle loro tombe, dovessero essere ritualmente uccisi o intrappolati all'interno in qualche modo, come bloccare il corpo con frammenti di anfora o grandi pietre, come è stato fatto nella necropoli di Passo Marinaro in Sicilia.<ref>{{Cita web|url=https://www.archaeology.org/news/3432-zombie-sicily-greek-living-dead|titolo=Ancient Greek Zombies Discovered - Archaeology Magazine|sito=www.archaeology.org|accesso=2022-08-11}}</ref>
== Etimologia ==
L'esatta [[etimologia]] del termine vampiro non è chiara.<ref name=Tokarev>{{cita libro |lingua=russo|autore= Sergei Aleksandrovich Tokarev |titolo=Mify Narodov Mira|titolotradotto=Miti dei popoli del mondo|anno=1982|editore=Moscow |città=Sovetskaya Entsiklopediya|oclc=7576647}}</ref>
In [[Lingua albanese ghega]] "Dham-(dente)+Pirs(che beve)" significa "che beve per mezzo del dente".<ref>"dhampir" in "Marrëdhëniet gjuhësore shqiptaro-serbe" (Engl.: 'the albano-serbian linguistical relationship'), by Anila Omari, Tirana (Albania), Year 2012, Page 133-134</ref><ref>“dhampir” in "Fjalor Etimologjik i Gjuhës Shqipe" (Engl.: 'Etymological Dictionary of the Albanian language'), by Kolec Topalli, Durrës (Albania), Year 2017, Page 1544</ref>
Molto probabilmente deriva dal [[Lingua serba|serbo]] вампир/''vampir''<ref name=Grimm>{{cita web|lingua=de|url=http://germazope.uni-trier.de/Projects/WBB/woerterbuecher/dwb/wbgui?lemid=GV00025|titolo=Deutsches Wörterbuch von Jacob Grimm und Wilhelm Grimm. 16 Bde. (in 32 Teilbänden). Leipzig: S. Hirzel 1854–1960|accesso=13 giugno 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070926215950/http://germazope.uni-trier.de/Projects/WBB/woerterbuecher/dwb/wbgui?lemid=GV00025|dataarchivio=26 settembre 2007|urlmorto=sì}}</ref><ref name=MW>{{cita web |lingua=en |titolo=Vampire |editore=Merriam-Webster Online Dictionary |url=http://www.merriamwebster.com/dictionary/vampire |accesso=13 giugno 2006 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060614081137/http://www.merriamwebster.com/dictionary/vampire |dataarchivio=14 giugno 2006 }}</ref><ref name=Tresor>{{cita web|lingua=fr|url=http://atilf.atilf.fr/dendien/scripts/fast.exe?mot=vampire|titolo=Trésor de la Langue Française informatisé|accesso=13 giugno 2006|urlmorto=sì|urlarchivio=https://archive.is/20120526220130/http://atilf.atilf.fr/dendien/scripts/fast.exe?mot=vampire|dataarchivio=26 maggio 2012}}</ref><ref>{{cita libro |lingua=francese|autore=Albert Dauzat|titolo=Dictionnaire étymologique de la langue française |anno=1938 |editore=Librairie Larousse |città=Paris |oclc=904687}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|autore=Peter Weibel|titolo=Phantom Painting – Reading Reed: Painting between Autopsy and Autoscopy|editore=David Reed's Vampire Study Center|url=http://thegalleriesatmoore.org/publications/vampirestudy/weiben12.shtml|accesso=23 febbraio 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070927172528/http://thegalleriesatmoore.org/publications/vampirestudy/weiben12.shtml|dataarchivio=27 settembre 2007|urlmorto=sì}}</ref> e che sia successivamente passato al tedesco ''Vampir'', al francese ''vampyre'', all'inglese ''vampire'' (la cui prima apparizione del termine nell{{'}}''[[Oxford English Dictionary]]'' risale al [[1734]]) e all'italiano ''vampiro''. Un'altra teoria, meno popolare, sostiene che il termine slavo derivi dal [[lingua turca|turco]] ''ubyr'', che significa "strega".<ref name=Tresor/><ref>{{cita libro|autore=[[Stefan Mladenov]]|data=1941|titolo=Etimologičeski i pravopisen rečnik na bǎlgarskiya knižoven ezik}}</ref> In russo antico, il vampiro è detto inoltre Упирь (''Upir<nowiki>'</nowiki>'').
Numerose lingue slave presentano forme parallele del termine serbo: il bulgaro вампир (''vampir''), il croato ''upir/upirina'', il ceco e slovacco ''upír'', il polacco ''upiór, upir'', l'ucraino упир (''upyr''), il russo упырь (''upyr<nowiki>'</nowiki>''), il bielorusso упыр (''upyr''), e lo [[slavo orientale antico]] упирь (''upir<nowiki>'</nowiki>''). Da notare che successivamente la maggior parte di queste lingue adottarono forme come "vampir/wampir" dall'Occidente.
== Folclore ==
{{vedi anche|#La figura del vampiro nel folclore mondiale}}
[[File:Moraine le vampire.jpg|thumb|R. de Moraine, ''Le Vampire'', 1864]]
Il concetto di vampirismo esiste da millenni; culture come quella [[Mesopotamia|mesopotamica]], [[Ebraismo|ebraica]], [[Antica Grecia|greca]] e [[Antica Roma|romana]] concepirono demoni e spiriti che possono essere considerati precursori dei moderni vampiri. In tutte le leggende di ogni civiltà passata e presente però, i diversi tipi di vampiri vengono tutti accomunati da una caratteristica chiave, cioè quella di nutrirsi in qualsiasi diversa maniera dei loro simili.
=== Descrizione e attributi comuni ===
Nonostante sia difficile dare un'unica, definitiva descrizione del vampiro
==== Creazione ====
Le cause della vampirizzazione (la nascita o creazioni di un nuovo vampiro) erano molte e varie nel
Alcune pratiche popolari erano utilizzate per scongiurare il ritorno nel mondo dei vivi di un caro estinto in qualità di non morto. Era assai diffuso seppellire i morti a testa in giù e collocare oggetti terreni, come [[Falce (attrezzo)|falci]] o [[Falcetto|falcetti]],<ref name="Barb5051">{{Cita|Barber 1988|pp. 50-51}}.</ref> vicino alla tomba per soddisfare i demoni che tentavano di possedere il morto o per mitigare quest'ultimo e prevenire la sua risurrezione dalla tomba. Questo metodo assomiglia alla pratica greca di appoggiare un [[obolo]] sulla bocca del defunto per pagare il dazio e poter attraversare il [[Stige (fiume)|fiume Stige]] nell'oltretomba; è stata sostenuta la possibilità che in realtà la moneta servisse a scacciare spiriti maligni intenzionati a entrare in possesso del corpo, e che questo possa avere influenzato il folclore sui vampiri. Questa tradizione persiste nel folclore greco del ''vrykolakas'', in cui una croce di cera e un pezzo di porcellana con l'iscrizione "Gesù Cristo vince" erano posizionati sul corpo del defunto per prevenire che questi diventasse un vampiro.<ref>{{cita libro |autore=John Cuthbert Lawson|titolo=Modern Greek Folklore and Ancient Greek Religion |url=https://archive.org/details/moderngreekfolkl00laws|pagine=405–06 |anno=1910 |editore=Cambridge University Press |città=Cambridge |oclc=1465746}}</ref>
Altri metodi usati frequentemente in Europa includevano la rottura dei tendini all'altezza del ginocchio o il posizionamento di semi di [[papavero]], di [[Panicum miliaceum|miglio]] o di sabbia sul terreno sopra la tomba di un presunto vampiro; questa pratica intendeva lasciare i vampiri occupati tutta la notte a contare i granelli che cadevano all'interno della bara, e li associava quindi all'[[aritmomania]].<ref name="Barb49">{{Cita|Barber 1988|p. 49}}.</ref> Secondo una leggenda cinese, se una creatura simile a un vampiro si trovasse davanti a un sacco di riso, si metterebbe a contare tutti i chicchi; altre leggende simili, che riguardano streghe o altri esseri malvagi, sono presenti sia nel [[subcontinente indiano]] così come nell'[[America del Sud]].<ref name="Jaramillo">{{cita libro|lingua=es|autore=Agustín Jaramillo Londoño|titolo=Testamento del paisa |anno=1986 |annooriginale=1967 |editore=Susaeta Ediciones |città=Medellín |isbn=958-95125-0-X}}</ref>
==== Identificazione ====
Erano utilizzati molti rituali per identificare un vampiro. Un metodo per trovare la tomba di un vampiro consisteva nel far cavalcare un ragazzo vergine su uno stallone nero vergine all'interno di un cimitero: il cavallo si sarebbe fermato sopra la tomba in questione.<ref name="Strange & Amazing"/> Generalmente era necessario un cavallo nero,
Cadaveri creduti vampiri erano generalmente descritti come più sani del dovuto, gonfi ma con pochi o nessun segno di decomposizione.<ref name="Barb109">{{Cita|Barber 1988|p. 109}}.</ref> In alcuni casi, quando una tomba sospetta veniva aperta, i presenti descrivevano il cadavere con la faccia ricoperta del sangue di una sua vittima.<ref name="Barb1145">{{Cita|Barber 1988|pp. 114-115}}.</ref> La morte di bestiame, pecore, parenti o vicini di casa era la prova dell'attività di un vampiro nella zona. Alcuni vampiri folcloristici, inoltre, potevano testimoniare la propria presenza tramite attività simili a quelle dei [[poltergeist]], come scagliando pietre sui tetti o muovendo piccoli oggetti,<ref name="Barb96">{{Cita|Barber 1988|p. 96}}.</ref> e provocando incubi a chi dormiva.<ref name="Bun1689">{{Cita|Bunson 1993|pp. 168-169}}.</ref>
==== Protezione ====
[[File:Verbena stricta NPS-001.jpg|thumb|Pianta della verbena, letale contro i vampiri (un esempio degli effetti ci viene illustrato nella serie televisiva ''[[The Vampire Diaries]]'').]]
Oggetti [[apotropaici]] in grado di scacciare entità redivive sono molto diffusi nel
[[File:Vampire killing kit - Ripley's Believe It or Not! - Fisherman's Wharf, San Francisco, California, USA.jpg|thumb|left|Un presunto "kit per uccidere vampiri", esposto a [[Fisherman's Wharf]], [[San Francisco]]]]
Uno dei metodi spesso definiti efficaci per uccidere un vampiro è impalarlo, specialmente nella cultura slava.<ref name="Barber73">{{Cita|Barber 1988|p. 73}}.</ref> In [[Russia]] e negli stati Baltici si preferiva il legno di [[fraxinus|frassino]],<ref>{{cita libro|autore=Marija Alseikaite-Gimbutiene |linkautore=Marija Gimbutas |titolo=Die Bestattung in Litauen in der vorgeschichtlichen Zeit |anno=1946 |città=Tübingen|oclc=1059867}}</ref> in [[Serbia]] quello di biancospino,<ref name="Vuk59">{{cita libro |autore=T.P. Vukanović |anno=1959 |titolo=The Vampire |editore=Journal of the Gypsy Lore Society |volume=38 |pagine=111–18}}</ref> e quello di quercia in [[Slesia]].<ref>{{cita libro|autore=Joseph Klapper|titolo=Die schlesischen Geschichten von den schädingenden Toten |editore=Mitteilungen der schlesischen Gesellschaft für Volkskunde |volume=11 |pagine=58–93 |anno=1909}}</ref> Potenziali vampiri venivano spesso impalati attraverso il cuore, con l'eccezione di [[Russia]] e [[Germania]], dove venivano impalati attraverso la bocca,<ref>{{cita libro |autore=A. Löwenstimm|titolo=Aberglaube und Stafrecht |pagine=99 |anno=1897 |editore=Berlin}}</ref><ref>{{cita libro |autore= H. Bachtold-Staubli|titolo=Handwörterbuch des deutschen Aberglaubens |anno=1934–35 |editore=Berlin}}</ref> e della [[Serbia]], dove venivano impalati attraverso lo stomaco.<ref>{{cita libro |autore= Milenko Filipovic |anno=1962 |titolo=Die Leichenverbrennung bei den Südslaven |editore=Wiener völkerkundliche Mitteilungen |volume=10 |pagine=61–71}}</ref> Bucare la pelle del petto era un modo per "sgonfiare" i vampiri; i cadaveri venivano talvolta seppelliti con oggetti pungenti, di modo che se il corpo si fosse trasformato in vampiro gli oggetti lo avrebbero bucato e sgonfiato.<ref name="Barb158">{{Cita|Barber 1988|p. 158}}.</ref> La [[decapitazione]] era il metodo più usato in [[Germania]] e nelle aree slave dell'ovest, con la testa seppellita tra i piedi, dietro le natiche o lontano dal corpo,<ref name="Barber173">{{Cita|Barber 1988|p. 173}}.</ref> di modo che l'anima non si attardasse nella sua dipartita indugiando nel corpo terreno. Talvolta la testa, il corpo o i vestiti di un vampiro venivano inchiodati al terreno, per prevenire la rinascita.<ref name="Barb117">{{Cita|Barber 1988|p. 157}}.</ref>
I nomadi schiacciavano aghi di acciaio o di ferro nel cuore dei cadaveri e infilavano pezzi di ferro nella bocca, sugli occhi, nelle orecchie e tra le dita nel momento della sepoltura. A volte mettevano del biancospino in una calza del defunto o trafiggevano le sue gambe con un paletto di legno. In una tomba risalente al [[XVI secolo]], ritrovata nei pressi di [[Venezia]] nel [[2006]], gli archeologi trovarono un cadavere di donna con un mattone conficcato a forza nella bocca; l'atto venne considerato come un rituale contro i vampiri.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.usatoday.com/tech/science/discoveries/2009-03-13-italy-vampire_N.htm|titolo=Italy dig unearths female 'vampire' in Venice|data=15 marzo 2009|accesso=29 dicembre 2011|autore=Ariel David}}</ref> Altre misure contro i vampiri includevano bagnare la tomba con acqua bollente o la completa incinerazione del corpo. Nei Balcani un vampiro poteva anche essere ucciso con un colpo di pistola o affogato, ripetendo la sua cerimonia funebre, spruzzando acqua santa sul suo corpo o con un esorcismo. In [[Romania]] poteva essere inserito dell'aglio in bocca, e fino al [[XIX secolo]] veniva presa la precauzione di sparare al corpo nella bara. In casi eccezionali, il cadavere veniva dismembrato e i pezzi bruciati, mischiati ad acqua e somministrati ai membri della famiglia come cura. Nella regione della [[Sassonia]], in Germania, veniva messo un limone nella bocca dei sospetti vampiri.<ref>{{Cita|Bunson 1993|p. 154}}.</ref>
=== Antiche credenze ===
[[File:Luxor Sekhmet New Kingdom.JPG|thumb|upright=0.6|Secondo la mitologia egiziana, la dea [[Sekhmet]] beveva sangue
Racconti di esseri soprannaturali che si nutrono di sangue o di carne fresca di esseri viventi fanno parte di quasi tutte le culture del mondo da diversi secoli.<ref>{{cita libro|autore=Raymond T. McNally|
I Persiani furono una delle prime civiltà a tramandare racconti di demoni bevitori di sangue: sono stati portati alla luce dei cocci di porcellana su cui erano state raffigurate creature che tentano di bere il sangue degli uomini.<ref name="Marigny3">{{Cita
La [[mitologia greca]] e [[mitologia latina|latina]] descrivono creature come le [[empuse]],<ref name="GraveEmp">
=== Credenze europee ===
Molti dei miti riguardanti i vampiri nacquero durante il [[medioevo]]. Gli storici e [[cronaca (genere letterario)|cronisti]] del [[XII secolo]] [[Walter Map]] e [[Guglielmo di Newburgh]] collezionarono numerosi racconti sui redivivi (morti viventi),<ref name="Cohen"/><ref>{{cita web |autore=Guglielmo di Newburgh |autore2=Paul Halsall |linkautore=Guglielmo di Newburgh |titolo=Historia rerum Anglicarum |editore=Fordham University |anno=2000 |accesso=16 ottobre 2007 |url=http://www.fordham.edu/halsall/basis/williamofnewburgh-five.html |dataarchivio=19 febbraio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140219150159/http://www.fordham.edu/halsall/basis/williamofnewburgh-five.html |urlmorto=sì }}</ref> ma altre testimonianze di leggende inglesi simili sono scarse.<ref name="Jones121">{{Cita|Ernest 1931|p. 121}}.</ref> Questi racconti erano simili al folclore ampiamente sviluppatosi nell'Europa dell'est nel tardo [[XVII secolo|XVII]] e [[XVIII secolo]] e che fu alla base delle leggende sui vampiri che successivamente si diffusero in Germania e in Inghilterra, dove furono abbellite e rese popolari.
Una delle prime testimonianze del vampirismo in Europa è quella riportata alla luce da Luca Irwin Fragale sulla base di manoscritti inediti che testimoniano tale attività nel Molise del Cinquecento.<ref>{{Cita libro|titolo=Luca Irwin Fragale, La superstiziosa religione. Storia e antropologia tra manoscritti inediti. Vampirismo, trom-be d’aria e formulari di magia, Mimesis Edizioni, Sesto San Giovanni 2016, ISBN 9788899627119}}</ref> Altra testimonianza risale al [[1672]], nella regione dell'[[Istria]], al confine tra [[Impero d'Austria|Austria]] e [[Repubblica di Venezia]] (oggi [[Croazia]]).<ref name="Istria">{{cita libro |autore=Leslie Klinger|titolo=The New Annotated Dracula |url=https://archive.org/details/newannotateddrac0000stok|anno=2008|capitolo=Dracula's Family Tree|pagine=570 |editore=W.W. Norton & Company, Inc.|città=New York|isbn=978-0-393-06450-6}}</ref> Cronache locali citano il vampiro [[Jure Grando]] del villaggio di Corridico vicino [[Antignana]] come la causa del panico tra i paesani.<ref name="Grando">{{cita libro |autore=Steve Pile|titolo=Real cities: modernity, space and the phantasmagorias of city life|url=https://archive.org/details/realcitiesmodern0000pile|anno=2005|capitolo=Dracula's Family Tree|pagine=570 |editore=Sage Publications Ltd|città=Londra|isbn=0-7619-7041-X}}</ref> Grando, un ex bracciante, morì nel 1656, ma i paesani del posto dichiararono che era tornato dal mondo dei morti, che aveva iniziato a bere sangue umano e che molestava sessualmente le donne del villaggio. Il capo del villaggio ordinò che gli si piantasse un paletto nel cuore, ma quando questo metodo non sembrò bastare, il corpo di Grando venne decapitato.<ref name="Giure">{{cita libro |autore=Richard Caron|titolo=Ésotérisme, gnoses & imaginaire symbolique: mélanges offerts à Antoine Faivre|anno=2001|capitolo=Dracula's Family Tree|pagine=598 |editore=Peteers, Bondgenotenlaan 153|città=Belgium|isbn=90-429-0955-2}}</ref>
Durante il [[XVIII secolo]], vi fu un impeto frenetico di avvistamenti di vampiri nell'[[Europa dell'est]], con frequenti rituali (che comprendevano impalare o disseppellire un corpo) per individuare potenziali morti viventi, a cui partecipavano anche ufficiali del governo.<ref name=Barb5to9>{{Cita|Barber 1988|pp. 5-9
I due incidenti furono ben documentati: ufficiali governativi esaminarono i cadaveri, fecero rapporto e pubblicarono libri in tutta [[Europa]].<ref name=Barb1521/> L'isteria, comunemente conosciuta come la "Controversia sui vampiri del XVIII secolo", infuriò per una generazione. Il problema fu aggravato dalle epidemie rurali di acclamati attacchi di vampiri, causati indubbiamente dalla superstizione presente nelle comunità dei villaggi, dove venivano disseppelliti cadaveri e trafitti con paletti di legno. Nonostante molti studiosi dichiarassero che i vampiri non esistevano, e attribuissero gli eventi a [[sepoltura da vivo|sepolture premature
<!-- Questa è una mia traduzione personale dall'inglese. Sarebbe meglio inserirne una "ufficiale", ma io non ne sono in grado per mancanza di materiale. -->
{{citazione|Questi vampiri erano cadaveri, che uscivano dalle loro tombe la notte per succhiare il sangue dei vivi, sia dalle loro gole che dai loro stomachi, e poi tornavano nei loro cimiteri. Le persone a cui succhiarono il sangue si indebolivano, divenivano pallide e iniziavano a consumarsi, mentre i cadaveri che succhiavano il sangue prendevano peso, la loro carnagione si faceva rosea e godevano di un grande appetito. Fu in [[Polonia]], [[Ungheria]], [[Slesia]], [[Moravia]], [[Austria]] e nella [[Lorena (regione francese)|Lorena]] che i morti poterono così gioire.}}
La controversia cessò solamente quando l'Imperatrice [[Maria Teresa d'Austria]] mandò il suo medico personale, [[Gerard van Swieten]], a investigare sulle acclamazioni di entità vampiresche. Egli concluse che i vampiri non esistevano e l'Imperatrice approvò una legge che proibiva l'apertura e la profanazione delle tombe e dei cadaveri, ponendo fine alla controversia. Nonostante ciò, i vampiri continuarono
Il tema del vampirismo interessò anche teologi e naturalisti italiani nel corso del XVIII secolo.<ref>{{cita web |url=http://santamiracolierivoluzione.it/santi-vampiri/ |titolo=Copia archiviata |accesso=12 gennaio 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130120060555/http://santamiracolierivoluzione.it/santi-vampiri/ |dataarchivio=20 gennaio 2013 }}</ref>
Prima di diventare arcivescovo di Trani,
Aveva dimorato a Firenze e Venezia, fino ad arrivare nelle terre
=== Credenze non europee ===
==== Africa ====
Varie regioni [[africa]]ne possiedono racconti folcloristici di esseri con caratteristiche simili a quelle dei vampiri: nell'Africa occidentale il [[Ashanti (popolo)|popolo degli Ashanti]] narra dell{{'}}''[[asanbosam]]'', una creatura dai denti di ferro che abita sugli alberi,<ref name="Buns11">{{Cita|Bunson 1993|p. 11}}.</ref> mentre il [[Ewe (popolo)|popolo Ewe]] narra dell{{'}}''[[adze]]'', che può prendere le sembianze di una lucciola e dà la caccia ai bambini.<ref name="Buns2">{{Cita|Bunson 1993|p. 2}}.</ref> La regione orientale del Capo tramanda la leggenda dell{{'}}''impundulu'', che può prendere le sembianze di un grosso uccello con gli artigli e può evocare tuoni e lampi, mentre il popolo [[Betsileo]] del [[Madagascar]] narra la leggenda del ''ramanga'', un bandito o vampiro vivente che beve e si ciba delle unghie dei ricchi.<ref name="Bunson, p. 219"/>
Il termine ''Loogaroo'', che indica una creatura mitologica simile a un vampiro, probabilmente deriva dal francese ''loup-garou'' (che significa "[[licantropo]]") ed è molto comune nella cultura di [[Mauritius]].
==== Le Americhe ====
[[File:MercyBrownGravestone.jpg|thumb|left|upright=0.6|La tomba di Mercy Brown]]
I racconti sui ''[[loogaroo]]'' sono diffusi anche nelle [[isole caraibiche]] e in [[Louisiana]], negli [[Stati Uniti]].<ref name="Buns1623">{{Cita|Bunson 1993|pp. 162-163}}.</ref> Simili mostri femminili sono la ''[[Soucouyant]]'' di [[Trinidad (isola)|Trinidad]], la ''Tunda'' e la ''Patasola'' del folclore [[colombia]]no, mentre i miti [[Mapuche]] narrano di ''Peuchen'', un serpente succhiatore di sangue.<ref>{{cita libro|lingua=es|autore=Oscar Martinez Vilches|titolo=Chiloe Misterioso: Turismo, Mitologia Chilota, leyendas |anno=1992 |pagine=179 |editore=Ediciones de la Voz de Chiloe |città=Chile |oclc=33852127}}</ref> Secondo alcune superstizioni sudamericane dell'[[aloe vera]] appesa sulla porta d'ingresso avrebbe la capacità di scacciare i vampiri.<ref name=Jaramillo/> La [[mitologia azteca]] narra dei ''[[Civatateo|Cihuateteo]]'', spiriti dal viso scheletrico di coloro che sono morte di parto, che rubano bambini e intraprendono relazioni sessuali con i vivi, portandoli alla pazzia.<ref name="Strange & Amazing432">{{cita libro|autore=Reader's Digest Association |titolo=The Reader's Digest Book of strange stories, amazing facts: stories that are bizarre, unusual, odd, astonishing, incredible... but true |anno=1988 |editore=Reader's Digest |città=Londra|isbn=0-949819-89-1 |pagine=432–433 |capitolo=Vampires Galore!}}</ref>
Durante il tardo XVIII e [[XIX secolo]] le credenze sui vampiri si diffusero in parti del [[New England]], specialmente nel [[Rhode Island]] e nel [[Connecticut]] orientale. Vi sono numerosi casi documentati di persone che dissotterravano i propri cari per rimuovere il loro [[cuore]] nella convinzione che il defunto fosse un vampiro e che fosse responsabile di morti e malattie in famiglia. In realtà non veniva mai usato il termine ''vampiro'' per indicare la malattia. Si credeva che la malattia mortale della [[tubercolosi]], nota all'epoca come "consunzione", fosse causata dalle visite notturne da parte di un membro della famiglia morto anch'egli della stessa malattia.<ref name=sledzik>{{cita libro |autore=Paul S. Sledzik |coautore=Nicholas Bellantoni |data=giugno 1994 |titolo=Bioarcheological and biocultural evidence for the New England vampire folk belief |editore=American Journal of Physical Anthropology |volume=94 |numero=2 |pagine=269–274 |doi=10.1002/ajpa.1330940210 |url=http://www.ceev.net/biocultural.pdf |pmid=8085617 |issn=0002-9483 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20031004001708/http://www.ceev.net/biocultural.pdf |dataarchivio=4 ottobre 2003 }}</ref>
Il più recente e documentato caso di sospetto vampirismo fu quello della diciannovenne Mercy Brown, che morì a [[Exeter (Rhode Island)|Exeter]], [[Rhode Island]], nel [[1892]]. Suo padre, assistito dal medico di famiglia, la rimosse dalla tomba due mesi dopo la sua morte, le tagliò via il cuore e lo bruciò riducendolo in cenere.<ref>{{cita web |url=http://seacoastnh.com/Places_&_Events/The_Grave_Site/Real_Vampires_in_New_England?/ |titolo=Interview with a REAL Vampire Stalker |editore=SeacoastNH.com |accesso=14 giugno 2006 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100419234525/http://www.seacoastnh.com/Places_%26_Events/The_Grave_Site/Real_Vampires_in_New_England?%2F |dataarchivio=19 aprile 2010 }}</ref>
==== Asia ====
[[File:Yumoto C Nukekubi.jpg|thumb|Nukekubi in un’illustrazione del periodo [[Edo (città)|Edo]]]]
Radicate in vecchi folclori, moderne credenze si sono diffuse in tutta l'[[Asia]], dai ''[[ghoul]]'' della terraferma fino agli esseri vampireschi delle isole del [[Sudest asiatico]]. Anche in [[India]] sono nate nuove leggende sui vampiri. Il ''bhūta'' o ''prét'' è l'anima di un uomo morto prematuramente. Si muove di notte, animando cadaveri e attaccando i vivi, similmente a un ''ghoul''.<ref>{{Cita|Bunson 1993|pp. 23-24}}.</ref> Nell'India del nord viene narrato di una creatura simile ai vampiri, il ''brahmarākŞhasa'', caratterizzato dalla testa cinta di interiora e un teschio da cui beve sangue. Secondo la fede [[induismo|induista]], queste creature sono reali. Il loro corpo è costituito da quattro dei cinque elementi: Aria, Materia Oscura (Spazio), Fuoco e Terra. L'assenza dell'acqua indica l'imperitura ricerca da parte del vampiro di soddisfare la sua sete con il sangue. I vampiri sono inoltre esseri demoniaci condannati a bere sangue umano, anatema compensato però da altri poteri oscuri. La forza e la durezza dei loro corpi è dovuta alla mancanza di liquidi.
Nonostante i vampiri appaiano nel cinema giapponese sin dagli [[anni 1950|anni cinquanta]], il
[[File:Manananggal of Philippine Mythology Commons.jpg|thumb|left|Il Manananggal della mitologia filippina]]
Leggende di esseri femminili simili a vampiri esistono però nelle [[Filippine]], in [[
Il malese ''penanggalan'' potrebbe essere una giovane o vecchia donna, in ogni caso attraente, che ha ottenuto la sua bellezza per mezzo della [[magia nera]] ed è spesso descritta nel
Gli ''jiang shi'' (僵屍 o 殭屍, 僵尸; letteralmente "cadavere rigido"), chiamati anche "vampiri cinesi" dagli occidentali, sono cadaveri rianimati che uccidono i vivi per assorbire la loro linfa vitale (''qì''). Si dice che nascano quando un'anima non è in grado di vivere nel corpo del defunto.<ref>{{cita libro |autore=Nigel Suckling|titolo=Vampires |url=https://archive.org/details/vampires0000suck|anno=2006 |editore=Facts, Figures & Fun |città=Londra |isbn=1-904332-48-X |pagine=31}}</ref> A differenza dei vampiri, gli ''jiang shi'' sono creature senza mente e non hanno ragionamenti propri.<ref>{{cita libro |autore=天賜 劉|titolo=僵屍與吸血鬼 |anno=2008 |editore=Joint Publishing (H.K.) |città=Hong Kong |isbn=978-962-04-2735-0 |pagine=196}}</ref>
=== Credenze moderne ===
[[File:James Randi and Chupacabra Trap.jpg|thumb|[[James Randi]], razionalista e oppositore delle pseudoscienze, prepara una trappola per catturare un [[chupacabra]] durante una dimostrazione
Nella moderna finzione, il vampiro tende
Nei primi [[anni 1970|anni settanta]] la stampa locale diffuse voci secondo le quali un vampiro aveva infestato il cimitero londinese di [[Highgate]]. Cacciatori di vampiri amatoriali si riunirono in gran numero nel cimitero. Numerosi libri vennero scritti sul caso, fra gli altri quello di Sean Manchester, un londinese che fu uno dei primi a suggerire l'esistenza del vampiro di Highgate e che dichiarò successivamente di aver esorcizzato e distrutto un intero covo di vampiri della zona.<ref>{{cita libro |titolo=The Highgate Vampire: The Infernal World of the Undead Unearthed at London's Highgate Cemetery and Environs |autore=Sean Manchester |anno=1991 |città= London |editore=Gothic Press |isbn=1-872486-01-0}}</ref> Nel gennaio 2005, circolò una diceria di un attacco avvenuto a [[Birmingham]], in [[Inghilterra]], seguito dall'ipotesi della presenza di un vampiro che circolava libero per le strade. In quel caso, come dichiarò la polizia, si trattò di una [[leggenda metropolitana]].<ref name=guardian1>{{cita news |titolo=Reality Bites |editore=The Guardian |url=http://www.guardian.co.uk/g2/story/0,3604,1392607,00.html |data=18 gennaio 2005 |accesso=29 dicembre 2007 | città=Londra |autore=Jeffries Stuart}}</ref>
Nel 2006, un professore di fisica alla [[University of Central Florida]] scrisse un saggio in cui spiegò che è matematicamente impossibile che esistano i vampiri basandosi sulla [[progressione geometrica]]. Secondo questo saggio, se il primo vampiro fosse apparso il 1º gennaio del 1600 e si fosse nutrito una volta al mese (cioè meno frequentemente di quanto avvenga nelle leggende
Uno dei più famosi casi di entità vampiriche nell'età moderna è quello dei ''[[chupacabra]]'' di [[
In Europa, dove la maggior parte del
Il vampirismo e lo stile gotico rappresentano una parte rilevante dei moderni movimenti dell'occulto. Il mito del vampiro, le sue qualità magiche, il fascino e l'archetipo del predatore esprimono un forte simbolismo che può essere utilizzato nei rituali e negli atti di magia e può perfino essere adottato come sistema spirituale.<ref>Hume, L., & Kathleen Mcphillips, K. (Eds.). (2006). Popular spiritualities: The politics of contemporary enchantment. Burlington, Ashgate Publishing.</ref> Il vampiro è stato parte della società paranormale europea per secoli e da decenni ormai si è allo stesso modo inserito anche nella sub-cultura americana, mischiandosi all'estetica [[neogotico|neogotica]].<ref>Young, T. H. (1999). Dancing on Bela Lugosi's grave: The politics and aesthetics of Gothic club dancing. ''Dance Research'', 17(1), 75–97.</ref>
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=== Spiritualismo slavo ===
[[File:Kikimora.jpg|thumb|left|upright=0.7|Una [[kikimora]] illustrata da [[Ivan Bilibin]]
Nonostante molte altre culture tramandino superstizioni riguardanti non morti o altri spiriti
Demoni e spiriti ebbero importanti funzioni nella società slava pre-industriale e si credeva che potessero interagire con la vita degli uomini. Alcuni spiriti erano benevoli e aiutavano l'uomo, mentre altri erano pericolosi e potenzialmente distruttivi. Alcuni esempi di questi spiriti sono il
Secondo le credenze slave, vi era una netta distinzione tra corpo e anima. Questa era imperitura e alla morte del corpo avrebbe vagato per quarant'anni prima di trovare pace nell'oltretomba eterno.<ref name=Perk23/> Per questo motivo, alla morte di un parente, veniva lasciata una finestra aperta, di modo che l'anima potesse entrare e uscire a suo piacimento. Si credeva che durante questo periodo l'anima avesse la capacità di
Da queste credenze riguardo alla morte e all'anima deriva il concetto slavo di ''vampiro''. Un vampiro è la manifestazione di
=== Patologia ===
==== Decomposizione ====
Paul Barber nel suo libro ''Vampires, Burial and Death'' illustra come la credenza nei vampiri tragga origine dal tentativo delle società pre-industriali di spiegare il naturale processo di decomposizione di un corpo dopo la morte.<ref name="Barb1to4">{{Cita|Barber 1988|pp. 1-4}}.</ref>
Spesso le persone ritenevano che un cadavere si fosse trasformato in vampiro, quando non aveva un aspetto che loro ritenevano congruo con lo stato di morte. La decomposizione dipende dalla temperatura, dalla composizione chimica del terreno, dal tipo di sepoltura e da altri fattori, allora poco conosciuti. All'epoca i cacciatori di vampiri sospettavano di vampirismo un corpo che presentava i segni della decomposizione e ciò nasceva, sempre secondo Barber,<ref>{{cita web |autore=Paul Barber |titolo=Staking claims: the vampires of folklore and fiction |editore=Skeptical Inquirer |data=1º marzo 1996 |url=http://www.csicop.org/si/show/staking_claims_the_vampires_of_folklore_and_fiction/ |accesso=27 gennaio 2012 |lingua=en |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150701000450/http://www.csicop.org/si/show/staking_claims_the_vampires_of_folklore_and_fiction/ |dataarchivio=1º luglio 2015 |urlmorto=sì}}</ref> dall'erronea conclusione che quest'ultima attività, appunto perché tale, indicava una sorta di vita post-mortem.
I cadaveri si gonfiavano di gas accumulati nel tronco e la pressione forzava il sangue
Dopo la morte, la pelle e le gengive perdevano liquidi e si contraevano, esponendo alla vista le radici di capelli, unghie e denti. Questo fenomeno fece credere che i capelli, le unghie e i denti stessero continuando a crescere dopo la morte.<ref name="Barb119"/> Tutto ciò contribuiva a confermare una ricca attività post-mortem e rendeva sospetta la vera natura del cadavere dissotterrato.
==== Sepoltura prematura ====
[[File:Wiertz burial.jpg|thumb|[[Antoine Wiertz]], ''The Premature Burial'', 1854]]
È anche stato ipotizzato che le leggende sui vampiri fossero influenzate da singoli individui [[Sepoltura da vivo|sepolti vivi]] a causa delle mancate conoscenze mediche dell'epoca. In alcuni casi in cui delle persone avevano sentito dei rumori provenire dall'interno di una tomba, si erano poi scoperti, scoperchiandola, segni di unghiate sulla bara, da cui la vittima aveva tentato di fuggire. In altri casi la persona sepolta viva aveva battuto la testa contro la bara, sanguinando dal naso e dalla bocca; il sangue fece credere a chi aveva dissotterrato la bara che il cadavere si fosse "nutrito".<ref name="Marigny2">{{Cita
==== Contagio ====
Il vampirismo
==== Porfiria ====
Nel [[1985]] il biochimico [[David Dolphin]] propose un collegamento tra la rara malattia del sangue [[porfiria]] e il
==== Rabbia ====
La malattia della [[Rabbia (malattia)|rabbia]] è stata collegata al
=== Interpretazione psicoanalitica ===
Nel suo trattato del [[1931]] ''On the Nightmare'', lo psicoanalista gallese [[Ernest Jones]] scrisse che i vampiri sono il simbolo di numerosi [[meccanismo di difesa|meccanismi di difesa]] inconsci. Amore, senso di colpa e odio sono emozioni che spingono il defunto a uscire dalla propria tomba. Poiché coloro che si ritrovano in lutto desiderano ricongiungersi con i propri cari estinti, potrebbero [[Proiezione (psicologia)|aver proiettato l'idea]] che anche il defunto voglia lo stesso. Di qui sarebbe quindi nata la credenza che i vampiri facciano visita ai loro familiari, in primis le mogli.<ref>{{Cita|Ernest 1931|pp. 110-112
L'innata sessualità del succhiare il sangue è legata al [[cannibalismo]] e a comportamenti simili a quelli dei [[incubo (mitologia)|demòni incubi]]. Molte leggende narrano di esseri che succhiano i liquidi ad altre creature, e sembra palese un'associazione con lo [[sperma]]. Infine Jones notò che, mentre normali aspetti della sessualità sono repressi, forme regresse, come il sadismo, vengono invece espresse; e che il sadismo orale in particolare fosse parte integrante dei vampiri.<ref>{{Cita|Ernest 1931|
=== Interpretazione politica ===
La reinvenzione del mito del vampiro nell'era moderna non esclude sfumature politiche.<ref>{{cita libro |autore=David Glover |data=1996 |titolo=Vampires, Mummies, and Liberals: Bram Stoker and the Politics of Popular Fiction |anno=1996 |url=https://archive.org/details/vampiresmummiesl0000glov |editore=Duke University Press |città=Durham, NC.}}</ref> L'aristocratico [[Conte Dracula]], solo nel suo castello fatta eccezione di alcuni servitori pazzi, apparendo solo di notte per nutrirsi dei suoi compaesani, simboleggia il parassitico ''[[ancien régime]]''. Nel film ''[[Nosferatu, il principe della notte]]'' di [[Werner Herzog]], il giovane agente immobiliare protagonista del film diventa vampiro lui stesso, portando il [[capitalismo]] borghese a essere la nuova classe parassita.<ref>{{cita libro |autore=Tom Brass |editore=Dialectical Anthropology |volume=25 |pagine=205–237 |anno=2000 |titolo=Nymphs, Shepherds, and Vampires: The Agrarian Myth on Film |doi=10.1023/A:1011615201664}}</ref> Già Voltaire d'altronde aveva notato, riportandolo nella voce "Vampiri" all'interno del suo "Dizionario filosofico" (1764), come la fine del diciottesimo secolo avesse coinciso con l'indebolimento della credenza folclorica nel vampiro come creatura magica ma non con la fine dello sfruttamento e del parassitismo sociale che erano da considerare alla base di quella credenza. Ora "ci sono finanzieri, faccendieri e uomini d'affari che succhiano il sangue del popolo in pieno giorno; ma non sono morti, anche se corrotti. Questi parassiti non vivono in cimiteri, ma in confortevoli palazzi".<ref>
=== Subculture gotiche ===
Lo stile di vita dei vampiri si identifica in una subcultura di persone, spesso legata al [[movimento gotico]]
=== Pipistrelli vampiri ===
{{vedi anche|Vampiro (disambigua)#
[[File:Desmodus rotundus A Catenazzi.jpg|thumb|Il ''[[Desmodus rotundus]]'' ha abitudini [[ematofagia|ematofaghe]]
Nonostante molte culture abbiano storie al riguardo, i pipistrelli vampiri sono divenuti parte integrante del
Le tre specie dei veri pipistrelli vampiri sono tutti originari dell'America Latina e nessuna prova suggerisce che possano aver avuto parenti alla lontana nel [[
Il letterario [[Conte Dracula]] è in grado di trasformarsi in un pipistrello, e i pipistrelli vampiri sono citati due volte nel romanzo.
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== Vampiri nella cultura di massa ==
{{vedi anche|Vampiri nella cultura popolare}}
La figura del vampiro è oggetto di numerose [[fiction|opere di fantasia]] sin dal [[XIX secolo]]: il primo racconto breve di una certa influenza fu ''[[Il vampiro (romanzo)|Il vampiro]]'' di [[John Polidori]], pubblicato nel [[1819]]; la figura del vampiro venne in seguito ripresa in opere teatrali e in pubblicazioni seriali di [[dime novel]] finché nel [[1897]] [[Bram Stoker]] scrisse il romanzo vampiresco più celebre di tutti i tempi, ''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]''.<ref name="Christopher">
Col passare del tempo, alcune caratteristiche non presenti nel
Sono famose le moderne saghe cinematografiche di ''[[Underworld (film 2003)|Underworld]]'' (primo film della saga nel 2003) e di ''[[Twilight (film 2008)|Twilight]]'' (primo film della saga nel 2008)
La figura del vampiro è inoltre molto presente nel mondo dei manga. In [[Le bizzarre avventure di JoJo|''Le Bizzarre Avventure di JoJo'']] esistono numerosi vampiri, primo tra tutti l’antagonista principale della saga, ovvero [[Dio Brando]], tutti accomunati dalla vita eterna e dalla debolezza alla luce del sole e alle onde concentriche. I vampiri in JoJo sono caratterizzati da una forza e una resistenza sovrumana, oltre che da una notevole capacità di rigenerazione delle ferite. Alcuni vampiri possono inoltre sviluppare poteri e caratteristiche peculiari, come il congelamento, la possibilità di sparare veri e propri raggi laser dagli occhi, l'essere in grado di dislocare i propri arti o la capacità di sviluppare un secondo volto sul retro della testa.
== Note ==
== Bibliografia ==
* Luca Irwin Fragale, ''Disseppellimento e vilipendio di salme nel Cinquecento. Un raro documento italiano'', in «Archivum Mentis. Studi di filologia e letteratura umanistica», a. 13, 2024, pp. 329–334, ISSN 2281-3667
* Luca Irwin Fragale, La superstiziosa religione. Storia e antropologia tra manoscritti inediti. Vampirismo, trom-be d’aria e formulari di magia, Mimesis Edizioni, Sesto San Giovanni 2016, ISBN 9788899627119
* {{Cita libro|autore=Renato Agazzi|titolo=Il mito del vampiro in Europa|anno=1979|editore=Antonio Lalli|città=Poggibonsi}}
* {{Cita libro|cognome=Barber|nome=Paul|titolo=Vampires, Burial and Death: Folklore and Reality|url=https://archive.org/details/vampiresburialde0000barb|anno=1988 |editore=Yale University Press |città=New York |cid=
* {{Cita libro|autore=Mario Barzaghi
* {{Cita libro|autore=Carlo Bordoni
* {{Cita libro|autore=Bram Stoker|titolo=Dracula|editore=Rizzoli|anno=2008}}
* {{Cita libro|cognome=Bunson|nome=Matthew|titolo=The Vampire Encyclopedia|anno=1993|editore=Thames & Hudson|città=Londra|cid= * {{Cita libro|cognome=Burkhardt|nome=Dagmar|titolo=Beiträge zur Südosteuropa-Forschung
* {{Cita libro|cognome=Cohen|nome=Daniel|titolo=Encyclopedia of Monsters: Bigfoot, Chinese Wildman, Nessie, Sea Ape, Werewolf and many more...|anno=1989|editore=Michael O'Mara Books Ltd|città=Londra|isbn=0-948397-94-2|lingua=en}}
* {{Cita libro|cognome=Créméné|nome=Adrien|titolo=La mythologie du vampire en Roumanie|url=https://archive.org/details/lamythologieduva0000crem|anno=1981|editore=Rocher|città=Monaco|isbn=2-268-00095-8|lingua=fr|cid=Créméné 1981}}
* (IT) Francesco Paolo de Ceglia, ''Vampyr. Storia naturale della resurrezione'', Torino, Einaudi, 2023, ISBN 9788806256647
* {{cita libro|autore= Alan Dundes| titolo= The Vampire: A Casebook|url= https://archive.org/details/vampirecasebook00dund| editore = University of Wisconsin Press| anno= 1998| isbn= 0-299-15924-8|lingua=en|cid=Dundes 1998}}
* {{Cita libro|cognome=
* {{Cita libro|curatore=Miriam Ferraris|titolo=Vampiri. Narrazioni e realtà sui Risurgenti|città=Roma|editore=Draconis|anno=1993}}
* {{Cita libro|cognome=
* {{Cita libro|cognome=Frayling|nome=Christopher|titolo=Vampyres, Lord Byron to Count Dracula|url=https://archive.org/details/isbn_9780571167920|anno=1992 |città=Londra|editore=Faber|isbn=0-571-16792-6|lingua=en|cid=Frayling 1992}}
* {{
* {{cita libro |autore=Robert Graves |linkautore=Robert Graves|titolo=[[I miti greci|The Greek Myths]] |annooriginale=1955 |anno=1990 |editore=Penguin |città=Londra |isbn=0-14-001026-2 |lingua=en|cid=Graves 1990}}
* {{Cita libro|cognome=
* {{Cita libro|autore=Stefan Hock|titolo=Die Vampyrsagen und ihre Verwertung in der deutschen Literatur|anno=1900|editore=Verlag von Alexander Duncker|città=Berlin|lingua=de}}
* {{Cita libro |cognome=
* {{Cita libro |cognome=Jennings |nome=Lee Byron |capitolo=An Early German Vampire Tale: Wilhelm Waiblinger's 'Olura' |curatore=Reinhard Breymayer|curatore2=Hartmut Froeschle|anno=2004 |annooriginale=1986 |titolo=In dem milden und glücklichen Schwaben und in der Neuen Welt: Beiträge zur Goethezeit |città=Stuttgart |editore=Akademischer Verlag Stuttgart |pagine=295–306|isbn=3-88099-428-5|lingua=en}}
* {{Cita libro|
* {{cita libro |lingua=francese |autore=E.E. Levkievskaja |data=settembre 1997 |titolo=La mythologie slave: problèmes de répartition dialectale (une étude de cas: le vampire) |editore=Cahiers Slaves |volume=1 |url=http://www.recherches-slaves.paris4.sorbonne.fr/Cahier1/Levkievskaja.htm |accesso=29 dicembre 2007 |cid=Levkievskaja 1997 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080112192340/http://www.recherches-slaves.paris4.sorbonne.fr/Cahier1/Levkievskaja.htm |dataarchivio=12 gennaio 2008 }}
* {{Cita libro|titolo=Colloque de Cerisy. Les Vampires|anno=1993|editore=Albin Michel|città=Paris|lingua=fr|ISBN=2-226-06611-X|curatore=Jean Marigny|curatore2=Antoine Faivre}}
* {{Cita libro|
* {{Cita libro|
* {{Cita libro|autore=J. Gordon Melton|titolo=The Vampire Book. The Encyclopedia of the Undead|url=https://archive.org/details/vampirebookencyc0000melt|anno=1994|editore=Visible Ink Press|città=Detroit|lingua=en}}
* {{Cita libro|autore=Carla Corradi Musi|titolo=Vampiri europei e vampiri dell'area sciamanica|anno=1995|editore=Rubbettino|città=Messina}}
* {{Cita libro|autore=P. Palmieri|titolo=La santa, i miracoli e la Rivoluzione. Una storia di politica e devozione|città=Bologna|editore=Il Mulino|anno=2012|ISBN=978-88-15-24107-8}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=Jan L. Perkowski|titolo=Vampires of the Slaves|pagine=21-25|editore=Slavica Pub|data=1976|cid=Perkowski 1976|isbn=0-89357-026-5}}
* {{Cita libro|autore=Jean L. Perkowaski|titolo=The Darkling. A Treatise on Slavic Vampirism|anno=1989|editore=Slavica Publishers|città=Columbus, Ohio|lingua=en}}
* {{Cita libro|autore=Erberto Petoia|titolo=Vampiri e lupi mannari|anno=1991|editore=Newton Compton|città=Roma}}
* {{Cita libro|autore=Monica Petronio|titolo=Dai vampiri al Conte Dracula. Un viaggio nell'immaginario occidentale|anno=1999|editore=Sellerio|città=Palermo}}
* {{Cita libro|cognome=Schwartz |nome=Howard |titolo=Lilith's Cave: Jewish tales of the supernatural |url=https://archive.org/details/lilithscavejewis00schw |editore=Harper & Row |anno=1988 |città=San Francisco
* {{Cita libro|cognome=Skal|nome=David J.|titolo=The Monster Show: A Cultural History of Horror |url=https://archive.org/details/monstershowcultu0000skal_z3p3|anno=1993 |editore=Penguin|città=New York |cid=Skal 1993|lingua=en|isbn=0-14-024002-0}}
* {{Cita libro|cognome=Skal|nome=David J.|titolo=V is for Vampire |anno=1996 |città=New York |editore=Plume |isbn=0-452-27173-8|lingua=en|cid=Skal 1996}}
* {{Cita libro|cognome=
* {{Cita libro |cognome=Summers |nome=Montague |wkautore=Montague Summers |anno=2005 |annooriginale=1928 |titolo=Vampires and Vampirism |url=https://archive.org/details/vampiresvampiris0000summ |città=Mineola, NY |editore=Dover |isbn=0-486-43996-8|lingua=en}} (Originariamente pubblicato come ''The Vampire: His Kith and Kin'')
* {{Cita libro |cognome=Summers |nome=Montague
* {{Cita libro|autore=Vito Teti|titolo=La melanconia del vampiro|anno=1994|editore=Manifestolibri|città=Roma}}
* {{cita pubblicazione| cognome = Tiziani| nome = Moreno| titolo = Vampires and vampirism: pathological roots of a myth| giornale = Antrocom| volume = 5| numero = 2| pp = 133-137| data = Dec., 2009| url = http://www.antrocom.net/upload/sub/antrocom/050209/09-Antrocom.pdf| lingua = en| accesso = 13 ottobre 2013| dataarchivio = 14 ottobre 2013| urlarchivio = https://web.archive.org/web/20131014173411/http://www.antrocom.net/upload/sub/antrocom/050209/09-Antrocom.pdf| urlmorto = sì}}
* {{Cita libro|cognome=Vuković|nome=Milan T.|titolo=Народни обичаји, веровања и пословице код Срба|editore=Сазвежђа|anno=2004|città=Belgrade|isbn=86-83699-08-0|lingua=sr}}
* {{cita pubblicazione| cognome = Wilson | nome = Katharina M | titolo = The History of the Word "Vampire"| giornale= Journal of the History of Idea | volume = 46 | numero = 4| pp = 577-583| data = ottobre – Dec., 1985| url = https://jstor.org/stable/2709546| doi = 10.2307/2709546|lingua=en}}
* {{Cita libro |cognome=Wright |nome=Dudley |titolo=The Book of Vampires |url=https://archive.org/details/bookofvampires0000wrig_l1b7 |anno=1973 |città=New York |editore=Causeway Books |annooriginale=1914 |isbn=0-88356-007-0|lingua=en }}
* Jacques A. S. Collin de Plancy, ''Storia dei vampiri e degli spiriti malefici'', Luni Editrice, Milano, 2023.
== Voci correlate ==
* [[Vampiri nel folclore europeo]]
* [[
* [[
* [[
* [[
* [[
* [[Vampiri nella cultura popolare]]
== Altri progetti ==
{{Interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | url = http://www.stnatura.it/Pubblicazioni%20di%20Renato%20Agazzi.htm | titolo = Il mito del vampiro in Europa | accesso = 14 marzo 2012 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20081221174631/http://www.stnatura.it/Pubblicazioni%20di%20Renato%20Agazzi.htm | dataarchivio = 21 dicembre 2008 | urlmorto = sì}}
* {{
* {{cita web|http://sparks.free.fr/vampires.htm|Bibliografia sui vampiri|lingua=fr}}
{{Horror}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|mitologia}}
[[Categoria:Vampiri| ]]
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