Bipolo: differenze tra le versioni
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[[File:Bipolo.
Un '''bipolo''', in [[elettrotecnica]], è un [[elemento circuitale]] dotato di due [[Morsetto (elettrotecnica)|morsetti]] che gli consentono di interagire con i [[Elettromagnetismo|fenomeni elettromagnetici]] esterni e il cui comportamento agli effetti esterni è completamente definito dal legame costitutivo tra [[Tensione elettrica|tensione]] e [[Corrente elettrica|corrente]].
In [[automatica]] è assimilabile a un [[modello black box]] il cui comportamento è definito da una [[funzione di trasferimento]].
Le proprietà fondamentali del bipolo sono due: la tensione tra i due morsetti del bipolo è indipendente dal cammino percorso e la corrente entrante che lo attraversa è, a meno del segno, uguale a quella uscente.
== Definizione ==
=== Condizioni ===
La descrizione del [[campo elettromagnetico]] è basata sulle [[equazioni di Maxwell]] e in particolare la sua dinamica è descritta dalla [[legge di Faraday]] e dalla [[legge di Ampère-Maxwell]], rispettivamente:<ref>{{Cita|Morando, Leva|p. 299}}.</ref>
<math>\nabla \times \mathbf{E} = -\frac{\partial \mathbf{B}} {\partial t}\qquad\nabla \times \mathbf{H} = \mathbf J_f + \frac{\partial \mathbf{D}} {\partial t}</math>
Nel caso di regime stazionario, ovvero a [[flusso magnetico]] e [[flusso elettrico]] costanti come in [[corrente continua]], le correnti dovute alla variazione del [[campo elettromagnetico]] e alla [[polarizzazione elettrica]] e [[Polarizzazione magnetica|magnetica]] sono nulle quindi le due equazioni possono essere semplificate come segue:<ref>{{Cita|Morando, Leva|p. 304}}.</ref>
<math>\nabla \times \mathbf{E} = 0\qquad\qquad\nabla \times \mathbf{H} = \mathbf J_f</math>
Queste semplificazioni possono essere ritenute valide anche nel caso sia verificata la condizione di [[Max Abraham]], in un regime variabile infatti, se la [[lunghezza d'onda]] del campo elettromagnetico <math>\lambda</math> è molto superiore alle dimensioni del sistema elettromagnetico <math>\lambda\gg L</math> allora il tempo che il [[fronte d'onda]] impiega ad attraversare tutto il sistema può essere considerato nullo e di conseguenza il regime variabile in esame può essere considerato quasi stazionario, semplificazione che consente l'utilizzo delle equazioni di Maxwell trascurando le variabili spaziali e ottenere quindi un modello a [[parametri concentrati]].<ref>{{Cita|Morando, Leva|p. 303}}.</ref> Considerato che la [[corrente alternata]] è distribuita in [[Europa]], [[Asia]] e [[Africa]] alla frequenza di {{M|50|ul=Hz}} (in [[America]] e parte del [[Giappone]] a {{M|60|ul=Hz}}) allora la condizione di Max Abraham è rispettata per sistemi con dimensioni molto inferiori a una lunghezza d'onda di circa {{M|6000|ul=km}}, di conseguenza nelle [[Linea di trasmissione|linee di trasmissione]] è necessario adottare un modello a parametri distribuiti.<ref>{{Cita|Morando, Leva|p. 3}}.</ref>
=== Bipolo ===
[[File:Bipolo definizione.svg|miniatura|verticale=1.5|Bipolo in regime quasi stazionario in cui è evidenziata la superficie chiusa impermeabile ai fenomeni elettromagnetici e la porta elettrica formata dai conduttori con estremi la coppia ordinata di morsetti. Sulla porta elettrica sono anche evidenziate le due superfici di livello <math>V_A</math> e <math>V_B</math> e la tensione tra i morsetti <math>V_{AB}</math> sul percorso <math>\Gamma_{AB}</math>, inoltre è evidenziata la corrente entrante <math>I_A</math> e uscente <math>I_B</math> con le relative superfici orientate <math>\mathbf S_A</math> e <math>\mathbf S_B</math>.]]
Un bipolo è un elemento costituito dall'unione tra una [[superficie chiusa]] e una porta elettrica formata da due [[Conduttore elettrico|conduttori]] aventi per estremi una coppia ordinata di [[Morsetto (elettrotecnica)|morsetti]] <math>\{A,B\}</math> in regime quasi stazionario. Da questa definizione derivano le due proprietà fondamentali del bipolo: la [[tensione elettrica|tensione]] tra i due morsetti del bipolo è indipendente dal cammino percorso e la corrente entrante che lo attraversa è uguale in modulo a quella uscente.<ref>{{Cita|Morando, Leva|pp. 7-8}}.</ref>
In regime quasi stazionario il [[campo elettrico]] <math>\mathbf{E}</math> è un [[campo vettoriale conservativo]] infatti <math>\nabla \times \mathbf{E} = 0</math> ed è quindi esprimibile come [[gradiente]] di un [[potenziale scalare]], il [[potenziale elettrico]]: <math>\mathbf{E} =-\nabla V</math>. In forma globale si ha allora che l'integrale tra <math>\{A,B\}</math> sul cammino <math>\Gamma_{AB}</math> per il [[teorema del gradiente]] è:
<math>\int_{\Gamma_{AB}} \mathbf E \cdot {\mathrm{d}\mathbf l} =\int_A^B -\nabla V \cdot {\mathrm{d}\mathbf l} = V_A-V_B </math>
La [[Tensione elettrica|tensione]] <math>V_{AB}</math> ai morsetti del bipolo allora è pari alla [[differenza di potenziale elettrico]] tra le due [[Superficie di livello|superfici di livello]] passanti per i morsetti <math>\{A,B\}</math> ed è indipendente dal cammino di integrazione <math>\Gamma_{AB}</math>.<ref name=":0">{{Cita|Morando, Leva|p. 305}}.</ref>
In regime quasi stazionario l'unica corrente presente è quella di conduzione che è determinata dal campo di [[Densità di corrente elettrica|densità di corrente]] delle cariche libere <math>\mathbf J_f</math>. Si ottiene allora che la corrente di conduzione <math>I_A</math> entrante nel morsetto <math>A</math> con sezione <math>\mathbf S_A</math> di superficie <math>S_A</math> e orientamento [[Normale (superficie)|normale]] è pari a meno del segno alla corrente <math>I_B</math> uscente dal morsetto <math>B</math> di sezione <math>\mathbf S_B</math>:<ref name=":0" />
<math>I_A=\int_{S_A}{\mathbf J_f}\cdot {\mathrm{d}\mathbf S}=-\int_{S_B}{\mathbf J_f}\cdot {\mathrm{d}\mathbf S}=-I_B</math>
Siccome la superficie chiusa del bipolo è impermeabile a ogni fenomeno elettromagnetico allora agli effetti esterni questo è completamente identificato dalla conoscenza della tensione e della corrente ai suoi morsetti, unici punti in cui il bipolo può comunicare attraverso fenomeni elettromagnetici con l'esterno.<ref name=":0" />
== Legame costitutivo ==
Il comportamento agli effetti esterni di un bipolo è completamente definito dal legame costitutivo che intercorre tra le funzioni rispetto al tempo di [[Tensione elettrica|tensione]] <math>v(t)</math> e [[Corrente elettrica|corrente]] <math>i(t)</math>. Se il legame è definito da:
:<math>f(V,I) = 0</math>
:<math>f(v(t),i(t), d/dt, \int dt) = 0 </math>
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:<math>i = g(v)</math>
=== Bipolo lineare ===
Ebbene a seconda della caratteristica il bipolo è lineare se la caratteristica è lineare cioè della forma (per esempio):
:<math>v = k \cdot i</math>
Che su un diagramma tensione-corrente rappresenta appunto, una retta passante per l'origine.
Valgono inoltre le proprietà dell'additività e dell'omogeneità (proprietà degli omomorfismi):
:<math>f(i_1 + i_2) = f(i_1) + f(i_2)</math>
:<math>f(\alpha i ) = \alpha f(i)</math>
con <math>\alpha \in \mathbb{R}</math>.
== Analisi termodinamica ==
{{Vedi anche|Potenza elettrica}}
Un bipolo è assimilabile a un [[sistema termodinamico]] che scambia [[lavoro elettrico]] <math>L_e</math> con l'esterno tramite i suoi morsetti, mentre tramite la sua superficie chiusa scambia [[Lavoro (fisica)|lavoro non elettrico]] <math>L</math> in modo reversibile e [[calore]] <math>Q</math>. Secondo il [[primo principio della termodinamica]] allora definite l'[[energia potenziale elettrica]] <math>U_e</math> e l'[[Energia potenziale elettrica|energia magnetica]] <math>U_m</math> accumulate nel bipolo si ha che:<ref>{{Cita|Morando, Leva|p. 16}}.</ref>
<math>\delta{L_e}=\delta Q+\mathrm{d}U_e+\mathrm{d}U_m-\delta{L}</math>
Definita la potenza elettrica <math>p=vi</math> allora il lavoro elettrico scambiato da un bipolo è <math>\delta{L_e}=p \ \mathrm{d}t=vi \ \mathrm{d}t</math>.
=== Bipoli perfetti ===
==== Bipolo resistivo ====
Bipolo che trasforma irreversibilmente il lavoro elettrico in [[calore]].
<math>\delta{L_e}=\delta Q</math>
Il [[componente elettrico]] corrispondente è il [[resistore]]. Si tratta di un bipolo lineare e passivo in quanto la sua potenza è sempre assorbita. L'energia del resistore è trasformata in calore irreversibilmente per [[effetto Joule]]. L'equazione costitutiva che caratterizza un resistore attraversato da una [[corrente elettrica]] ''i'' e sottoposto ad una [[tensione elettrica]] ''v'' risulta essere:
<math>v=Ri</math>
====
Bipolo che trasforma reversibilmente il lavoro elettrico in [[energia potenziale elettrica]].
<math>\delta{L_e}=\mathrm{d}U_e</math>
Il [[componente elettrico]] corrispondente è il [[Condensatore (elettrotecnica)|condensatore]]. Tra i bipoli dinamici vi sono i condensatori con caratteristica dinamica:
<math>i(t) = C \cdot \frac{dv(t)}{dt}</math>
dove <math>C</math> è la [[capacità_elettrica|capacità]]. Esso è anche un elemento dotato di memoria poiché la sua caratteristica è univocamente determinata solo se si conosce il valore iniziale al tempo <math>t_0</math> della tensione. Inoltre il condensatore non è un bipolo strettamente passivo infatti può anche essere <math>p(t) = 0</math>. In tal caso il bipolo è conservativo, esso può immagazzinare energia e rilasciarla completamente (e idealmente).
====
Bipolo che trasforma reversibilmente il lavoro elettrico in [[energia magnetica]] e il [[componente elettrico]] corrispondente è l'[[induttore]].
<math>\delta{L_e}=\mathrm{d}U_m</math>
Il [[componente elettrico]] corrispondente è l'[[induttore]]. Tra i bipoli dinamici vi sono gli induttori con caratteristica dinamica:
dove <math>
====
Bipolo che trasforma reversibilmente lavoro elettrico in lavoro non elettrico.
Il [[componente elettrico]] corrispondente è l'[[Utilizzatore elettrico|utilizzatore]] nel caso di lavoro elettrico assorbito o il [[Generatore ideale|generatore]] nel caso di lavoro elettrico generato. Gli elementi che forniscono energia sotto forma di tensione sono i generatori: in particolare il [[generatore di tensione]] ideale e il [[generatore di corrente]] ideale. Essi sono detti ideali perché teoricamente possono fornire tensioni o correnti indefinitamente nel tempo e senza dissipazione. In realtà questo non è mai vero. Le caratteristiche del generatore sono lineari e quindi il bipolo generatore è lineare, inoltre essi possono fornire energia o anche dissiparla e quindi sono bipoli attivi ma anche passivi.
=== Bipoli attivi e passivi ===
A seconda della trasformazione energetica o in generale dell'energia associata ad un bipolo, questo può essere attivo o passivo. Consideriamo un bipolo e calcoliamo l'energia tra due istanti di tempo <math>t_0, t</math>:
: <math>\Delta W = \int_{t_0}^{t} p(t) \, dt</math>
ebbene se tale energia è sempre positiva data la convenzione dell'utilizzatore: <math>\Delta W \geqslant 0</math> allora il bipolo è detto passivo (strettamente passivo se <math>\Delta W>0</math>), cioè il bipolo assorbe energia. Viceversa se <math>\Delta W \leqslant 0</math> allora il bipolo eroga (ossia attua un assorbimento negativo di energia) ed è detto attivo (strettamente attivo se <math>\Delta W<0</math>). Il caso <math>\Delta W = 0</math> è un caso particolare che implica che il bipolo conserva l'energia.
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=Adriano Paolo Morando|autore2=Sonia Leva|titolo=Elettrotecnica reti campi|edizione=2|annooriginale=1998|anno=2001|editore=Società Editrice Esculapio|città=Bologna|cid=Morando, Leva|ISBN=88-86524-21-8}}
== Voci correlate ==
* [[
* [[Teoria dei circuiti]]
* [[Resistore]]
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* [[Tensione elettrica]]
* [[Corrente elettrica]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|wikt}}
== Collegamenti esterni ==
* {{
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|elettrotecnica}}
[[Categoria:Teoria dei circuiti]]
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