Shekhinah: differenze tra le versioni
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{{nd|la cantante sudafricana|Shekhinah (cantante)}}
[[File:The Shekinah Glory Enters the Tabernacle.jpg|upright=1.8|thumb| "La Shekhinah entra nel [[Tabernacolo]]". Nell'ebraismo tradizionale, contrariamente a quanto accade nella cultura cristiana, la divinità non viene impersonificata in immagini visive<ref>Illustrazione da ''The Bible and Its Story Taught by One Thousand Picture Lessons'', Charles F. Horne & Julius A. Bewer (curatori), [[1908]].</ref>]]
La parola '''Shekhinah''' (leggi: ''sce-chi-nà'' – {{lang-he|שְׁכִינָה}}; {{lang-ar|السكينة}}) è una [[traslitterazione]] del [[sostantivo]] [[Lingua ebraica|ebraico]] femminile singolare שכינה {{Link audio|He-Shekhina.ogg|<small>ascolta</small>}}, reso talvolta dagli [[omofonia (linguistica)|omofoni]] ''Shechinah'', ''Shekina'', ''Shechina'', ''Schechinah''. La sua [[etimologia]] è connessa al [[verbo]] שכן (''sciakhàn''), dimorare, e può essere resa letteralmente come "dimora", "abitazione".<ref name="JEncy"/>
All'interno della tradizione [[bibbia|biblica]] e [[teologia|teologica]] [[ebraismo|ebraica]] indica la presenza fisica di [[Dio]] (''il Signore'', [[Nomi di Dio (Bibbia)|appellativo]] con cui ci si riferisce alla divinità, altrimenti [[Tetragramma biblico|impronunciabile]]),<ref>{{cita libro |titolo=Jewish Philosophy: An Historical Introduction |autore=Norbert Samuelson |editore=A&C Black |anno=2006 |isbn=978-0-8264-9244-9 |url=http://books.google.com/books?id=VrW3du_y0gEC&pg=PA42&dq=%22YHVH%22&hl=en&sa=X&redir_esc=y#v=onepage&q=%22YHVH%22&f=false |lingua=en}}</ref> in relazione alla sua '''gloria''', detta ''kavod''.
Di Shekhinah si parla, in particolare, relativamente a:
*
* il [[Tempio di Gerusalemme]], costruito da [[Re Salomone|Salomone]] nel [[X secolo a.C.]];
* le manifestazioni [[epifania (manifestazione)|epifaniche]] di [[Dio (ebraismo)|Dio]] ai suoi fedeli, in forma di [[gloria (ornamento)|gloria]].
== Etimologia
{{vedi anche|Miti della Shekhinah}}
''Shekhinah'' deriva dal [[verbo]] [[ebraico]] שכן. La [[radice (linguistica)|radice]] [[Lingue semitiche|semitica]] letteralmente significa ''stabilirsi'', ''abitare'', o ''dimorare''. Il [[sostantivo|nome]] [[astrazione (filosofia)|astratto]] non ricorre nel ''[[Tanakh]]'' ([[Bibbia ebraica]]) e lo si incontra per la prima volta nella [[letteratura rabbinica]].<ref name="McNamara">Martin McNamara, [https://books.google.it/books?id=nuVfrzcd9xMC&pg=PA148 ''Targum and Testament Revisited: Aramaic Paraphrases of the Hebrew Bible,''] Wm. B. Eerdmans Publishing, 2ª ed. 2010 pp. 148-149.</ref> L'[[etimo]] viene spesso usato per riferirsi ai [[nido|nidi]] d'uccello e alle nidificazioni.<ref>Cit. "Ciascun [[uccello]] nidifica [''shekinot''] con la sua [[specie]], e l'essere umano col suo simile", [http://halakhah.com/babakamma/babakamma_92.html Talmud ''Baba Kammah'' 92b].</ref> e può anche significare "vicino/prossimo".<ref>"Se [devi scegliere tra] un vicino e uno studioso, preferisci lo studioso" [http://halakhah.com/kethuboth/kethuboth_85.html Talmud Ketubot 85b].</ref>
La parola usata per "[[Tabernacolo (ebraismo)|Tabernacolo]]", ''[[mishkan]]'', è un derivato della stessa radice ed è usato nel senso di "dimora" nella [[Bibbia]], per esempio in {{passo biblico|Salmi|132:5}} ("finché non trovi una sede [''mishkanot''] per il Signore, una dimora per il Potente di Israele.") e {{passo biblico|Numeri|24:5}} ("Come sono belle le tue dimore, Israele" in cui la parola corrispondente a "tue dimore", traslitterata, è ''mishkenotecha''). Di conseguenza, secondo il [[filosofia ebraica|pensiero ebraico classico]], la Shekhinah si riferisce ad una dimora o sede in senso speciale, una dimora o sede della [[presenza divina]],<ref>Unterman, Alan, Rivka G. Horwitz, Joseph Dan, & Sharon Faye Koren, "Shekhinah", in M. Berenbaum & F. Skolnik (curatori), ''Encyclopaedia Judaica'', 2ª ed., Vol. 18, Macmillan Reference, 2007, pp. 440-444.</ref> per cui, mentre si è in prossimità della Shekhinah, la connessione con Dio è più facilmente percepibile.
Il concetto è simile a quello del [[Vangelo secondo Matteo]] {{passo biblico|Matteo|18:20|libro=no}}:
{{citazione|Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro.<ref name="McNamara" />}}
Alcuni [[teologia|teologi]] [[cristianesimo|cristiani]] collegano il concetto di Shekhinah al termine [[lingua greca|greco]] "[[Parousia]]", "presenza" o "arrivo", che viene usato nel [[Nuovo Testamento]] in modo simile a "presenza divina".<ref>Neal DeRoo, John Panteleimon Manoussakis, ''Phenomenology and Eschatology: Not Yet in the Now By'', Ashgate, 2009, p.27.</ref>
== Significato nell'ebraismo ==
Alcuni considerano la Shekhinah come rappresentazione degli attributi femminili della presenza divina (dato che ''Shekhinah'' è un sostantivo di genere femminile in [[ebraico]]), basandosi specialmente su letture del [[Talmud]].<ref>Ronald L. Eisenberg, ''The JPS Guide to Jewish Traditions'', Jewish Publication Society, 2004. ISBN 0-8276-0760-1</ref>
=== Manifestazione ===
[[File:Parochet of Beth Jakov Macedonia.jpg|thumb|[[Parochet]] (velo) che copre l'[[Aron haQodesh]] della Sinagoga Beth Jakov in [[Macedonia del Nord]]]]
La Shekhinah viene citata in tutta la [[letteratura rabbinica]] come manifesta nel Tabernacolo e nel [[Tempio di Gerusalemme]]. La si considera presente in atti di preghiera pubblica. Nella [[Mishnah]] il nome viene usato due volte: una volta da [[Rabbino|Rabbi]] [[Haninah ben Teradion]] (ca. [[135]]): "Se due sono assisi insieme e si scambiano parole della ''[[Tōrāh]]'', allora la Shekinah è tra loro"; e da Rabbi Halafta ben Dosa: "Se dieci uomini si siedono insieme e si occupano della [[Halakhah|Legge]], la Shekinah dimora tra loro."<ref name="McNamara" /> Anche nel [[Talmud]] ''[[Sanhedrin]]'' 39a si legge: "Ogniqualvolta dieci [persone] si riuniscono a pregare, allora la Shekinah si manifesta"; connota inoltre un retto giudizio ("quando tre siedono in qualità di giudici, la Shekinah è tra loro", [[Talmud]] [[Berachot|Trattato ''Berachot'' 6a]]), ed una necessità personale ("La Shekinah dimora al capezzale dell'uomo infermo", [[Talmud]] [[Shabbat (Talmud)|Trattato ''Shabbat'' 12b]]; "Ovunque vennero esiliati, la Shekinah andò con loro", [[Talmud]] [[Megillah (Talmud)|Trattato ''Megillah'' 29a]]).
==== Assenza del Tempio ====
Il Talmud espone una ''[[Baraita]]'' (tradizione orale) il [[Kohen Gadol]] ([[Sommo sacerdote]]) deve aspergere il sangue dell'offerta del [[Bos taurus|toro]] sul [[parochet]] (Velo del Tempio) che separa l'[[Tempio di Salomone#Descrizione|Echal]] (santuario) dal [[Santo dei Santi|Kodesh Hakodashim]] ([[Santo dei Santi]]):<ref>[[Talmud]] [[Yoma (Talmud)|Trattato ''Yoma'' 56b]].</ref>
{{citazione|Così farà l'espiazione sul santuario per l'impurità degli Israeliti, per le loro trasgressioni e per tutti i loro peccati. Lo stesso farà per la tenda del convegno che si trova (''shoken'') fra di loro, in mezzo alle loro impurità. ([[Levitico]] 16:16). Anche quando gli [[ebrei]] sono impuri, la Shekinah (presenza divina) sta con loro.
:Un certo [[Sadducei|Sadduceo]] disse a Rabbi Chanina: Ora [che siete stati esiliati], sarete certamente impuri, poiché sta scritto: "La sua impurità è [visibile] nei lembi della sua veste." ([[Lamentazioni]] 1:9). Egli [Rabbi Chanina] gli rispose: Vieni a vedere cosa sta scritto su di loro: [La Tenda del convegno] che si trova fra di loro, in mezzo alle loro impurità. Anche quando sono impuri, la presenza divina sta tra loro.|Talmud, Trattato ''Yoma'' 56b}}
== Fonti ebraiche ==
=== Bibbia ebraica ===
Il nome ''shekhina'' non ricorre nella [[Bibbia ebraica]], sebbene vi si trovi il verbo ''shakan'' e altri termini dalla [[radice (linguistica)|radice]] '''''škn'''''. Il sostantivo non compare neanche nella letteratura pre-rabbinica, come per esempio nei [[Rotoli del Mar Morto]]. Solo in seguito, nei [[targum]] e nella [[letteratura rabbinica]], appare il termine ebraico ''shekinah'', o l'equivalente [[lingua aramaica|aramaico]] ''shekinta'', diventando poi estremamente comune.<ref>[https://books.google.co.uk/books?id=nuVfrzcd9xMC&dq=Martin+McNamara+Targum+and+Testament+Revisited:+Aramaic+Paraphrases+of+the+Hebrew+Bible&source=gbs_navlinks_s Martin McNamara, ''Targum and Testament Revisited: Aramaic Paraphrases of the Hebrew Bible''], Wm. B. Eerdmans, 2010, p. 148: "Sebbene il verbo ''shakan'' e termini dalla radice ''škn'' appaiano nelle Scritture ebraiche, e sebbene il termine ''shekinah/shekinta'' sia estremamente comune nella letteratura rabbinica e nei targum, non ricorre mai nella letteratura pre-rabbinica."</ref> Il [[biblista]] Martin McNamara ritiene che l'assenza porti alla conclusione che il termine si sia originato solo dopo la [[Assedio di Gerusalemme (70)|distruzione]] del [[Tempio di Gerusalemme]] nel [[70]], ma cita {{passo biblico|2Maccabei|14:35}}: "Tu, Signore... Ti sei compiaciuto di porre il tempio della Tua abitazione in mezzo a noi", in cui il testo [[lingua greca|greco]] (''naon tes skenoseos'') implica una possibile interpretazione parallela, e dove il sostantivo greco ''skenosis'' potrebbe collegarsi all'aramaico ''shekinta''.<ref>McNamara, ''Targum and Testament Revisited, cit.'', 2010, p. 148.</ref>
=== Targum ===
Nel [[Targum]] l'aggiunta del termine sostantivo ''Shekhinah'' parafrasa espressioni verbali in ebraico come {{passo biblico|Esodo|34:9}}: "venga il Signore in mezzo a noi" (espressione verbale di presenza) che il Targum parafrasa con la "shekhinah" di Dio (forma sostantiva).<ref>[https://books.google.co.uk/books?id=P-_2Ti8jSj4C&dq=Paul+V.M.+Flesher,+Bruce+D.+Chilton+%27%27The+Targums:+A+Critical+Introduction%27%27,+2011&source=gbs_navlinks_s Paul V.M. Flesher, Bruce D. Chilton ''The Targums: A Critical Introduction''], BRILL, 2011, p. 45: "Il primo comprende l'uso del termine ''Shekinah'' (.....) che viene solitamente utilizzato per parlare della presenza di Dio nel culto di Israele. Il testo ebraico di Esodo 34:9, per esempio, ha Mosè che prega: «venga il Signore in mezzo a noi» che il Targum ecc ..."</ref> Nell'era post-templare l'uso del termine Shekhinah potrebbe fornire una soluzione al problema di Dio onnipresente e quindi non dimorante in nessun luogo specifico.<ref>[http://www.brill.com/translation-and-interpretation-targum-books-kings Carol A. Dray, ''Translation and Interpretation in the Targum to the Books of Kings''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150925112423/http://www.brill.com/translation-and-interpretation-targum-books-kings |data=25 settembre 2015 }}, BRILL, 2006, p. 153: "L'uso del termine Shekinah, come è stato notato precedentemente, sembra fornire una soluzione al problema dell'onnipresenza di Dio e pertanto non dimorante in un solo luogo. Questa non è la sola occasione in cui i [[targum]]isti ci si riferiscono ecc..."</ref>
== Talmud ==
[[File:Codex Reuchlin 2 96v.jpg|thumb|Manoscritto del [[Talmud babilonese]] (Codex Reuchlin 2, fol. 96v)]]
Il [[Talmud]] dice anche che "la Shekinah scende sull'uomo non attraverso la tristezza, né nella pigrizia, né in frivolezza, né per parlare, né tra futili chiacchiere, ma solo tramite questioni di gioia in relazione ad un precetto, poiché è detto, Ma ora conducetemi un suonatore. E avvenne che, mentre il suonatore arpeggiava, la mano dell'Eterno fu sopra di lui." ({{passo biblico|2Re|3:15}} [[Shabbat (Talmud)]] 30b)<ref name="Scho1">[[Gershom Scholem]], [https://books.google.it/books?id=ORoQCgAAQBAJ&pg=PT110&lpg=PT110&dq=shechinah+nell%27ebraismo&source=bl&ots=7CTe1YJfAK&sig=esLd_CCadNIjLBP6FUrwKp3IFDQ&hl=en&sa=X&ved=0CFsQ6AEwCDgKahUKEwjt_9rCi4vIAhVDMhoKHcCHBKk#v=onepage&q=shechinah%20nell'ebraismo&f=false ''La figura mistica della divinità: Studi sui concetti fondamentali della Qabbalah''], cur. Elisabetta Zevi, Adelphi (ediz. digitale), 2015, Cap. 3.</ref>
Nella cabala l'opposto della Shekhinah e il Kaddosh Barouch Uh.
La Shekhinah è associata allo spirito trasformativo di Dio considerato come fonte di profezia:
{{quote biblico| Poi arriverai alla collina di Dio, dov'è la guarnigione dei Filistei; e là, giungendo alla città, incontrerai un gruppo di profeti che scenderanno dall'alto luogo, preceduti da un'arpa, un tamburello, un flauto e una cetra, e che profetizzeranno.<br />
Allora lo Spirito del Signore ti investirà e profetizzerai con loro, e sarai cambiato in un altro uomo.|1Samuele|10:5-6}}
I profeti fecero molti riferimenti a visioni della presenza di Dio, particolarmente nel contesto del Tabernacolo o del Tempio, con figure come troni o tuniche che riempivano il Santuario, tradizionalmente attribuiti alla presenza della Shekhinah. [[Isaia (profeta)|Isaia]] scrisse: "Io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il Tempio" ({{passo biblico|Isaia|6:1}}). [[Geremia (profeta)|Geremia]] implorò: "Non disonorare il trono della tua gloria" ({{passo biblico|Geremia|14:21}}) e si riferì a "Trono di gloria, eccelso fin dal principio, è il luogo del nostro santuario" ({{passo biblico|Geremia|17:12}}). Il [[Libro di Ezechiele]] parla della "gloria del Dio d'Israele era là [nel Santuario], simile alla visione che avevo visto nella pianura" ({{passo biblico|Ezechiele|8:4|libro=no}}).<ref>Si veda anche la voce ''[[merkavah]]''.</ref>
=== Significato nell'ebraismo chassidico ===
{{vedi anche|Chassidismo}}
[[Chassidismo|L'ebraismo chassidico]] considera la [[cabala ebraica|Cabala]], in cui la Shekhinah ha un'importanza speciale, come una Scrittura autorevole e da studiare con attenzione. La parola ''Matronit'' ([[lingua latina|lat.]] ''Matronita'', matrona) viene usata per rappresentare tale considerazione: il mito centrale della Cabala, e parte integrante dello [[Chassidismo]], narra che [[Adamo]], quando divenne un essere senziente dopo la sua creazione, "iniziò a contemplare i mondi fisici e spirituali in cui si trovava, commettendo poi quel grave peccato che ha segnato ineluttabilmente l'esistenza dell'essere umano....
{{citazione|L'essere spirituale di Dio comprendeva dieci ''[[Sefirot]]'' (emanazioni o aspetti) ma, contemplando Dio, Adamo scambiò la decima e più bassa ''Sefira'' – quella di ''Malkhut'' o Regno, che era la Shekhinah, manifestazione femminile di Dio – per la totalità della Divinità. Poiché il Creatore aveva dotato Adamo (e con lui il resto dell'umanità in generale) del potere di influenzare la condizione della Divinità nell'Alto, facendo così Adamo provocò una scissura tra Dio e la Shekhinah. A partire da questo primo peccato spirituale originale, l'essere umano lo ha sempre e nuovamente ripetuto - un evento mitico occorso in ''illo tempore'' è destinato a ripetersi di continuo - e ha quindi reintrodotto, e reso più dolorosa, la separazione tra Dio e la Sua sposa, la Shekhinah.<br />Quando, nel corso della storia, si formò il Popolo di Israele, la Shekhinah, Matronit divina di Dio, divenne in modo mistico la Madre di Israele e anche la personificazione nell'Alto della Comunità di Israele. Fintanto che esisteva il [[Tempio di Gerusalemme]], esso serviva da sacra sala matrimoniale in cui, ogni mezzanotte, Dio il Re e la Sua sposa, la Matronit-Shekhinah, celebravano la loro gioiosa unione coniugale. Una descrizione particolareggiata viene data da fonti [[zohar]]iche.... L'amplesso d'amore tra il Re e la Sua Regina, la Shekhinah, assicurava il benessere non solo di Israele ma di tutto il mondo."|Rapahel Patai, ''The Hebrew Goddess'', Cap. 4<ref>[https://books.google.co.uk/books?id=VfAX_wkMM4IC&pg=PA9&lpg=PA9&dq=matronit%2Bhasidism&source=bl&ots=3l8-9_nTgL&sig=gTM3SMaz-hAMSrbAL-3D11fLvYQ&hl=en&sa=X&ved=0CCMQ6AEwAWoVChMIj5_MosKNyAIVgn8aCh3bcAx4#v=onepage&q=matronit%2Bhasidism&f=false Raphael Patai, ''The Hebrew Goddess'', Cap. 4 "Matronit - The Goddess of Kabala", pp. 135-154], Wayne State University Press, 1990.</ref>}}
=== La Sposa dello Shabbat ===
{{vedi anche|Cabala lurianica|Shabbat}}
[[File:Der Samstug (Saturday).jpg|thumb|upright=1.4|[[Shabbat|''Der Samstag'' (''Il Sabato'')]], [[Germania]] ca. [[1800]]. Incisione colorata a mano, Skirball Museum, [[Los Angeles]]: basata su una pittura di Frederich Campe, raffigura [[ebrei]] radunati vicino ad una [[sinagoga]] durante la festa dello [[Shabbat]]. Gli uomini indossano un copricapo tondo e piatto chiamato ''baretta''.]]
Questo tema ricorrente è meglio conosciuto tramite gli scritti e le canzoni del leggendario [[Misticismo ebraico|mistico]] del [[XVI secolo]], [[Rabbino|Rabbi]] [[Isaac Luria|Yiṣḥāq Luria]]. Qui appresso una citazione stralciata dall'inizio di un suo famoso inno allo [[Shabbat]]:<ref>Libera traduzione dalla versione {{en}} – cfr. anche [[Abraham Joshua Heschel]], ''The Sabbath'', Shambhala Library, 2003, Cap. 2.6.</ref>
<blockquote><poem>
Canto in inni
per accedere alle porte
del Campo
delle mele sacre.
Una nuova tavola
per Lei prepariamo,
un bel candelabro
la sua luce su di noi riverbera.
Tra destra e sinistra
la Sposa si avvicina,
in santi gioielli
ed abiti festivi...</poem></blockquote>
Un paragrafo dello ''[[Zohar]]'' riporta: "Si deve preparare un comodo seggio con molti cuscini e coperte ricamate, da tutto ciò che si trova in casa, come si preparasse un baldacchino per la sposa. Poiché Shabbat è regina e sposa. Ecco perché i maestri della Mishnah solevano uscire alla vigilia dello Shabbat per riceverla in strada, e usavano dire: ''Vieni, O sposa, vieni, O sposa!'' E si deve quindi cantare e rallegrarsi alla tavola in suo onore... Si deve ricevere la Signora accendendo molte candele, con molta gioia, bei vestiti, e la casa abbellita da tanti ornamenti..."<ref>Sullo Shabbat e la relativa preparazione a riceverlo, si veda [http://www.aish.com/sh/?s=nb "Shabbat"] e [http://www.aish.com/sh/t/e/Shabbat_-_Heaven_on_Earth.html "Shabbat - Heaven on Earth"], su ''Aish.com''; per le canzoni dello Shabat qui [http://www.aish.com/sh/s/53388492.html]</ref>
La tradizione della Shekhinah quale Sposa dello Shabbat, la ''Shabbat Kallah'', continua a tutt'oggi.<ref>[http://www.aish.com/jl/l/m/48959581.html "Here Comes the Bride, No Stress in Sight"], su ''Aish.com''</ref><ref>Al di fuori dell'ebraismo, il poeta americano Gustav Davidson ([[1895]]–[[1971]]) riporta la voce "Shekinah" nella sua opera enciclopedica [https://books.google.co.uk/books/about/A_dictionary_of_angels.html?id=Ed7yHWuTEewC&redir_esc=y ''A Dictionary of Angels, Including the Fallen Angels''], Free Press [[1967]], affermando che è l'incarnazione femminile di [[Metatron]].</ref>
=== Preghiere ebraiche ===
{{vedi anche|Preghiera ebraica}}
La [[benedizioni ebraiche|diciassettesima benedizione]] della [[preghiera ebraica|preghiera quotidiana]] ''[[Amidah]] '', recitata durante i servizi liturgici [[ebraismo ortodosso|ortodossi]], [[ebraismo conservatore|conservatori]] e [[ebraismo riformato|riformati]] è "Benedetto sei Tu, O Dio, che fai ritornare la Tua Presenza (''shekinato'') a Sion."
Il [[siddur|libro di preghiere (''Siddur'')]] dell'ebraismo liberale nel [[Regno Unito]], durante [[Rosh Hashanah]] e [[Yom Kippur]] (''Machzor Ruach Chadashah'') contiene una preghiera speciale basata su ''Avinu Malkeinu (Padre Nostro, Nostro Re)'', in cui il sostantivo femminile ''Shekhinah'' è usato per evidenziare la [[Genere (linguistica)|neutralità di genere]].<ref>{{en}}{{cita libro|titolo=''Machzor Ruach Chadashah''|curatore=Rabbini Dr. Andrew Goldstein & Dr. Charles H. Middleburgh|editore=Liberal Judaism (United Kingdom)|anno=2003|p=137|lingua=he}}</ref><ref>[[Lois Roden]], che la [[Nuovo movimento religioso|setta religiosa]] [[Avventismo|avventista]] dei [[Davidiani|Davidiani (''Branch Davidians'' in inglese)]], riconosce come loro insegnante e profeta dal [[1978]] al [[1986]], pose molta enfasi sulla spiritualità delle donne e l'aspetto femminile di Dio. Pubblicò una rivista intitolata ''Shekinah'', in cui esplorò il concetto della Shekinah come Spirito Santo. I suoi articoli estratti da ''Shekinah'' sono ripubblicati sul sito ufficiale dei Davidiani [http://www.the-branch.org/index.php] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150925133741/http://www.the-branch.org/index.php|data=25 settembre 2015}}.</ref>
=== Canzone yiddish ===
Il concetto della Shekhinah viene anche associato al concetto dello [[Ruach haQodesh|Spirito Santo]] (''[[Ruach haQodesh]]'') nella tradizione ebraica, come si constata nella canzone [[yiddish]]: ''Vel ich, sh'chine tsu dir kummen'' – "Da te io, Shekinah, verrò".<ref>{{Cita libro|nome=Ruth|cognome=Rubin|titolo=Voices of a People: The Story of Yiddish Folksong|url=https://books.google.fr/books?id=gWJiUNy-jeUC&hl=en|accesso=2025-03-08|data=2000|editore=University of Illinois Press|lingua=en|p=234|ISBN=978-0-252-06918-5}}</ref>
== Cristianesimo ==
In aggiunta ai vari resoconti che indicano la presenza o Gloria di Dio presenti nella [[Bibbia ebraica]], molti [[cristianesimo|cristiani]] reputano che la Shekhinah sia manifesta in varie occasioni nelle [[Nuovo Testamento|scritture neotestamentarie]].
Il dizionario in [[pubblico dominio]] ''Easton's Bible Dictionary'', pubblicato nel [[1897]] dal [[Presbiterianesimo|presibiteriano]] [[Scozia|scozzese]] M. G. Easton ([[1823]]-[[1894]]),<ref>Matthew George Easton ([[1823]]-[[1894]]) fu un predicatore e scrittore [[Presbiterianesimo|presibiteriano]] [[Scozia|scozzese]], noto soprattutto per aver compilato il dizionario biblico-enciclopedico ''Easton's Bible Dictionary'', pubblicato tre anni dopo la sua morte.[http://www.ccel.org/ccel/easton]</ref> riporta:
{{citazione|Shekinah – parola [[caldei|caldea]] che significa dimora, non riscontrata nella Scrittura, ma usata successivamente dagli [[ebrei]] per designare il simbolo visivo della presenza di Dio nel [[Tabernacolo (ebraismo)|Tabernacolo]], e poi nel [[Tempio di Salomone]]. Quando il Signore condusse Israele via dall'Egitto, Egli andò avanti a loro "in una colonna di nube". Questo fu il simbolo della sua presenza presso il suo popolo. Inoltre Dio parlò a Mosè tramite la "Shekinah" in un rovo ardente. Per i relativi riferimenti durante le peregrinazioni nel deserto, si vedano {{passo biblico|Esodo|14:20;40:34-38}}; {{passo biblico|Levitico|9:23,24}}; {{passo biblico|Numeri|14:10;16:19,42}}.
È probabile che, dopo l'entrata in [[Canaan]], questa nube di gloria si posasse nel Tabernacolo sull'[[Arca dell'Alleanza]], luogo più santo. Tuttavia non si hanno riferimenti particolari in merito, fino alla consacrazione del [[Tempio di Salomone]], quando colmò della sua gloria l'intera dimora, cosicché i [[kohen|sacerdoti]] non poterono rimanervi per compiere il servizio ({{passo biblico|1Re|8:10–13}}; {{passo biblico|2Cronache|5:13,14;7:1–3}}). Probabilmente risiedette nel primo tempio, nel [[Santo dei Santi]], come simbolo della presenza di [[Jehovah]] – fintanto che il tempio fu in esistenza. Dopo scomparve.|[http://www.ccel.org/e/easton/ebd/ebd/T0003300.html#T0003331 "Shechinah"]<ref>[http://www.ccel.org/e/easton/ebd/ebd/T0003300.html#T0003331 "Shechinah"], voce enciclopedica su ccel.org</ref>}}
Riferimenti alla Shekhinah nel [[cristianesimo]] spesso interpretano la presenza e la gloria di Dio come sinonimi,<ref name=presenceglory>[http://www.ao.net/~fmoeller/shekinah.htm "The Shekinah"], da [https://books.google.co.uk/books/about/Zechariah_and_Jewish_Renewal.html?id=CcvUPQAACAAJ&redir_esc=y ''Zechariah and Jewish Renewal: From Gloom to Glory''] di Fred P. Miller, Moellerhaus Books, 1992.</ref> come illustra il seguente versetto tratto da [[Libro dell'Esodo|Esodo]]:
{{quote biblico|Mosè salì dunque sul monte e la nube coprì il monte. La Gloria del Signore venne a dimorare sul monte Sinai e la nube lo coprì per sei giorni. Al settimo giorno il Signore chiamò Mosè dalla nube. La Gloria del Signore appariva agli occhi degli Israeliti come fuoco divorante sulla cima della montagna.|Esodo|24:15–17}}
=== Apocrifi e Nuovo Testamento ===
Poiché la Shekhinah è [[Ohr (ebraismo)|luce]], quei passi degli [[Apocrifi del Nuovo Testamento|Apocrifi]] e del Nuovo Testamento che citano splendore, e che nel testo [[lingua greca|greco]] viene reso con δόξα, si riferiscono alla Shekhinah, non essendoci altro equivalente greco della parola in questione. Pertanto, secondo [[Vangelo di Luca|Luca]] {{passo biblico|Luca|2:9|libro=no}}, "la gloria del Signore [δόζα Ḳυρίου] risplendette intorno a loro" (si confronti {{passo biblico|2Pietro|1:17}}; {{passo biblico|Efesini|1:6}}; {{passo biblico|2Corinzi|4:6}}); inoltre si suppone che in {{passo biblico|Giovanni|1:14}} e {{passo biblico|Apocalisse|21:3}} le parole σκηνοῦν e σκηνή fossero state scelte espressamente per significare la Shekinah. L'idea che Dio dimori nell'essere umano e che questi sia il Suo tempio (per esempio, {{passo biblico|Colossesi|2:9}}; {{passo biblico|2Corinzi|6:16}}; {{passo biblico|Giovanni|14:23}}) è meramente un concetto più realistico della Shekhinah che "viene a posarsi" sull'essere umano.<ref name="JEncy">[http://www.jewishencyclopedia.com/articles/13537-shekinah "Shekinah"], voce della''[[Jewish Encyclopedia]]'', articolo di Kaufmann Kohler, Ludwig Blau (1906).</ref>
=== Signore ===
[[File:Freska u kaloti krstionice, manastir Žiča, Srbija.jpg|thumb|Raffigurazione dello [[Spirito Santo]], in forma di colomba (affresco del Monastero serbo-ortodosso di Zica vicino [[Kraljevo]], [[Serbia]], XIII sec.)]]
==== Spirito ====
La Shekhinah nel [[Nuovo Testamento]] è comunemente equiparata alla presenza o dimora dello "Spirito del Signore" (generalmente indicato come [[Spirito Santo]], o "[[Gesù|Spirito di Cristo]]") nel credente, facendo paralleli con la presenza di Dio nel Tempio di Salomone. In contrasto con l'[[Antico Testamento]], dove il [[Santo dei Santi]] significava la presenza di Dio, dal Nuovo Testamento in poi, è lo Spirito Santo che evoca la costante presenza di Dio. Inoltre, nello stesso modo in cui la Shekhinah è collegata alla profezia nell'[[ebraismo]], così lo è nel cristianesimo:
{{quote biblico|Poiché non da volontà umana fu recata mai una profezia, ma mossi da Spirito Santo parlarono quegli uomini da parte di Dio.|2 Pietro|1:21}}
==== Gloria ====
Nei punti in cui vengono fatti riferimenti alla Shekhinah come manifestazione della gloria del Signore associata alla sua presenza, i cristiani trovano numerosi riscontri nel [[Nuovo Testamento]] sia in forme letterali (come nel succitato {{passo biblico|Luca|2:9}} che fa riferimento alla "gloria del Signore" che avvolge di luce i pastori alla nascita di Gesù)<ref name=shepherds>[http://bible.org/page.asp?page_id=982 "Acclamations of the Birth of Christ", di J. Hampton Keathley, III, Th.M.] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070416234610/http://www.bible.org/page.asp?page_id=982 |data=16 aprile 2007 }}, su ''bible.org'' URL consultato 23 settembre 2015</ref> sia in forme spirituali (come in {{passo biblico|Giovanni|17:22}}, dove Gesù parla di Dio dicendo "la gloria che tu hai dato a me, io l'ho data a loro").<ref name=gloryofgod>[http://bible.org/page.asp?page_id=244 "The King of Glory", di Richard L. Strauss] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070409051507/http://www.bible.org/page.asp?page_id=244 |data=9 aprile 2007 }} su ''bible.org'' URL consultato 23 settembre 2015</ref> Si rileva un contrapposto nel [[Libro di Samuele]], in cui si afferma che a Ichabod, che significa "inglorioso" («Se n'è andata lungi da Israele la gloria») fu dato tale nome perché era nato nel giorno che l'[[Arca dell'Alleanza]] fu catturata dai [[Filistei]]: "La gloria si è allontanata da Israele" ({{passo biblico|1Samuele|4:22}}).
=== Presenza divina ===
{{quote biblico|Il Signore marciava alla loro testa di giorno con una colonna di nube, per guidarli sulla via da percorrere, e di notte con una colonna di fuoco per far loro luce, così che potessero viaggiare giorno e notte.|Esodo|13:21}}
==== la femminilità della Shekhinah ====
[[Immagine:Ramenghi1.jpg|thumb|Lo Shekhinah rappresentato come un arco, sotto una madonna con il bambino di Andrea Ramenghi]]
Secondo il precetto di [[iperdulia]], la Madre di Dio precede, per potere intercessorio [[Intercessione di Cristo|presso Cristo]] e [[Intercessione dello Spirito|presso lo Spirito Santo]], ([[Latria]]) quello dei profeti, degli apostoli e di tutti gli altri Santi ([[Dulia]]). Secondo la narrazione biblica, ella non ricevette lo Spirito Santo il giorno di Pentecoste come gli apostoli, essendo già ricolmata della sua divina presenza. La madonna è quindi un tramite di Shekhinah dello spirito santo. Nelle epoche storiche alla madonna vengono attribuite molte caratteristiche della Shekhinah in quanto in ella avviene un [[Tzimtzum]], una ritrazione di Dio, diventa quindi dimora. La Shekhinah è quindi la discesa di Dio come essere immanente e non solo trascendente.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Ignoto|titolo=L'ETERNO FEMMINILE: LA SHEKINAH|url=https://cdn.website-editor.net/dcdbb6508cb14435a94e1fd2ec52ce25/files/uploaded/L%27Eterno%20Femminile%20-%20%20la%20Shekinah.pdf}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.kabbalahpratica.it/shekhinah/|titolo=Shekhinah, la presenza divina femminile correlata a Malchut|sito=Kabbalah Pratica|data=2020-09-01|accesso=2025-02-13}}</ref>
Oltre a Maria la Shekhinah è applicabile all' impersonificazione della [[Chiesa (comunità)|chiesa]], ovvero l'emergenza di Dio nel consorzio umano e nel rapporto di riconoscimento del divino nell'altro o la manifestazione dell'intenzione del divino operata [[Altro|tramite l'altro]].
[[Immagine:Rembrandt_Harmensz._van_Rijn_-_The_Return_of_the_Prodigal_Son.jpg|thumb|
left|le mani di Dio in Rembrandt]]
La più pura manifestazione dello Shekhinah si può forse vedere nella donna vestita di sole dell'[[apocalisse di Giovanni]]: {{quote biblico|Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto.|Apocalisse|12,1-2}}Si applica in senso simbolo, anche al (nuovo o vero) popolo di Dio o di Israele (nuovo nome di Giacobbe), al regno di dio, alla maestà e nobiltà pura, si può anche citare il Residuo fedele. Particolarmente importante è lo Shekhinah manifestato nella [[mano di Dio]], dove la componente maschile e femminile si annullano.
== Islam ==
[[File:Allah-green-transparent.svg|200px|right|Allah in calligrafia]]
La Shekhinah, {{lang-ar|سكينة}} ''sakīnah'', viene citata sei volte nel [[Quran]], nei capitoli 2, 9 e 48.<ref>2/248 9/26, 9/40, 48/4, 48/18, 48/26.</ref>
{{citazione|E disse il loro profeta: "Il segno della sovranità sarà che verrà con l'Arca. Conterrà una ''presenza di pace'' da parte del vostro Signore, nonché quel che resta di ciò che lasciarono la famiglia di Mosè e la famiglia di Aronne. Saranno gli angeli a portarla."|[http://www.sufi.it/corano/2.htm Sura 2/248]}}
L'[[Imam]] di [[Cordova]] Al-Qurtubi ([[1214]]-[[1273]] nella sua [[esegesi]] afferma che, nel suddetto versetto secondo [[Wahb ibn Munabbih]], ''Sakinah'' è uno spirito emanato da Dio che parla e, nel caso degli Israeliti, quando alcuni erano in disaccordo riguardo ad una questione, tale spirito veniva a chiarire la situazione, ed era inoltre causa di vittorie nelle guerre. Secondo [[ʿAlī ibn Abī Ṭālib]], "Sakinah è un dolce vento, una brezza, il cui volto è come volto umano". Mujahid asserisce che "quando Sakinah mirava un nemico, questi veniva sconfitto", e ibn Atiyyah parla dell'[[Arca dell'Alleanza]] (''at-Tabut''), con cui era associata la Sakinah, sostenendo che le anime lì trovavano pace, calore, amicizia e forza.<ref>[[Karen Armstrong]] afferma: "La sakinah... sembra correlarsi con la Shekhinah ebraica, il termine della presenza di Dio nel mondo" - si veda il suo ''Muhammad: A Biography of the Prophet'', [[HarperCollins|HarperOne]], 1992, p. 224. ISBN 0-06-250014-7</ref>
Il [[giurista]] [[Muslim ibn al-Hajjaj]] ([[817]]–[[870]]) nel suo ''[[Sahih Muslim]]'', dice che un certo uomo (durante il tempo di [[Maometto]]), stava recitando la [http://www.sufi.it/corano/18.htm sura al-Kahf] dal Quran vicino al suo cavallo legato ad un palo, e mentre recitava, una nube lo avvolse, che roteava e decresceva, la cui vista fece imbizzarrire e saltare il cavallo, cosicché quando venne il mattino, l'uomo andò da Maometto e lo informò dell'accaduto, per cui Maometto rispose che era stata la Sakinah a discendere a motivo del Corano.<ref name=abdulmawjood>{{cita libro|autore=Salahuddin `Ali Abdul Mawjood|curatore=Abu Bakr Ibn Nasir (trad.)|titolo=The Biography of Imam Muslim bin al-Hajjaj|anno=2007|editore=Darussalam|città=Riyadh|isbn=9960-9881-9-8|lingua=en}}</ref>
Secondo le tradizioni [[Sunnismo|sunnite]], quando Maometto era perseguitato alla [[Mecca]] e venne per lui il tempo di emigrare a Madinah ([[Medina]]), si rifugiò temporaneamente presso il suo [[Sahaba|compagno]] [[Abū Bakr]] nella grotta di Thawr. Mentre si nascondevano dai Mekkani che li cercavano, fu a Thawr che Dio fece discendere la Sua ''sakina'' su entrambi, proteggendoli dai loro nemici.<ref>[http://www.masud.co.uk/ISLAM/ahm/newmadhh.htm "Understanding the Four Madhhabs"], di Abdal-Hakim Murad, su ''masud.co.uk/ISLAM''.</ref> Secondo il [[sufismo]], fu a Thawr che Abū Bakr venne benedetto coi segreti divini la cui trasmissione alle successive generazioni formò il percorso [[Naqshbandiyya]] del sufismo stesso. Fu questa esperienza che fece affermare al secondo [[califfo]] [[Umar]] ([[581]]-[[644]]) che "tutto il bene che Umar ha fatto non potrà mai equivalere alla sola virtù di Abū Bakr quale [[Sahaba|compagno]] di [[Maometto]] alla grotta di Thawr".<ref>[http://ignca.nic.in/cd_09018.htm "The Sufi Paradigm of Peace-Making"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070708114647/http://ignca.nic.in/cd_09018.htm |data=8 luglio 2007 }}, Mohammad Reza Rikhtehgaran, su ''INGCA''.___URL consultato 23 settembre 2015</ref>
Il nipote di Maometto, [[al-Husayn ibn Ali]], chiamò una delle sue figlie "Sakina". Morì tragicamente in un carcere [[siria]]no durante la prigionia della famiglia di al-Husayn, composta più che altro da donne e bambini, che erano sopravvissute alla [[Battaglia di Kerbela]]. Sakina fu la prima persona nella storia dell'[[Islam]] ad essere chiamata con tale nome. È correntemente un nome femminile popolare nella maggior parte delle culture islamiche.<ref>[https://www.britannica.com/biography/al-Husayn-ibn-Ali-Muslim-leader-and-martyr "Al-Ḥusayn ibn ʿAlī"], voce della ''[[Encyclopaedia Britannica]]'' Online.___URL consultato 24 settembre 2015</ref><ref>[[Wilferd Madelung]], [https://books.google.co.uk/books?id=2QKBUwBUWWkC&redir_esc=y ''The Succession to Muhammad: A Study of the Early Caliphate''], Cambridge University Press, 1997, ''s.v.'' "Sakina".</ref>
== Note ==
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|lingua = en|urlcapitolo = http://www.jewishencyclopedia.com/articles/13537-shekinah|capitolo = Shekhinah|titolo = [[Jewish Encyclopedia]]|editore = Funk & Wagnalls|città = New York|anno = 1901-1906|ISBN = }}
* [[Giulio Busi|Busi, Giulio]]. ''Simboli del pensiero ebraico'', Torino, Einaudi, 1999
* Busi, Giulio & Loewenthal, Elena (curatori), ''Mistica ebraica'', Torino, Einaudi, 1995
* Dennis, Geoffrey. ''The Encyclopedia of Jewish Myth, Magic, and Mysticism'' (Llewellyn Worldwide, 2007)
* Green, Arthur. ''Shekhinàh'' in ''Queste sono le parole'', Firenze, Giuntina, 2002, pp. 61–62; e ''Sefiròt'', ivi, pp. 56 – 59
* [[Moshe Idel|Idel, Moshe]]. ''Kabbalah: New Perspectives'', Yale University Press, 1988 (trad. italiana ''Qabbalah. Nuove prospettive'', Milano, Adelphi, n. ed. 2010)
* [[Gershom Scholem|Scholem, Gershom]]. ''Jewish Gnosticism, Merkabah Mysticism, and Talmudic Tradition'', Jewish Theological Seminary of America, 2ª ed., 1965
* _________ . ''Origins of the Kabbalah'', Princeton University Press, 1991
* _________ . ''Von der mystischen Gestalt der Gottheit'', Zurigo, 1962 (trad. inglese ''On the Mystical Shape of the Godhead'', New York, 1991; trad. italiana [https://books.google.it/books?id=ORoQCgAAQBAJ&dq=shechinah+nell%27ebraismo&source=gbs_navlinks_s ''La figura mistica della divinità: Studi sui concetti fondamentali della Qabbalah''], Adelphi, 2010, Cap. 3)
* [[Norman Solomon|Solomon, Norman]]. ''Torah From Heaven. The Recostruction of Faith'', Littman Library, 2012
== Voci correlate ==
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* [[
* [[
* [[
* [[Cabala pratica]]
* [[
* [[
* [[
* [[Gerarchia degli angeli]]
* [[Filosofia ebraica]]
* [[Meditazione ebraica]]
* [[Misticismo ebraico]]
* [[Nomi di Dio nella Bibbia]]
* [[Talmud]]
* [[Tetragramma biblico]]
* [[Torah]]
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|1=http://kheper.net/topics/Kabbalah/Sabbath_Hymn.htm|2="Hymn to the Sabbath" di Rabbi Isaac Luria, cabalista del XVI sec.|lingua=en|accesso=24 settembre 2015|dataarchivio=3 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160303172446/http://kheper.net/topics/Kabbalah/Sabbath_Hymn.htm|urlmorto=sì}}
* {{en}}[http://psyche.com/psyche/lex/shekinah.html "The Autiot of the Shekinah"] del cabalista francese Carlo Suares (1892–1976)
* {{en}}[http://www.shekinahretreatcentre.org/ "Shekinah Retreat Centre"], centro biblico [[Mennoniti|mennonita]], a Saskatchewan, ([[Canada]])
* {{en}}[http://www.jewishencyclopedia.com/articles/13537-shekinah "Shekinah"], voce della ''[[Jewish Encyclopedia]]'' (1906)
* {{en}}[https://www.academia.edu/10244917/ "The Worship of the Shekhinah in Early Kabbalah"] di Tzahi Weiss, su ''academia.edu''
* [http://www.vatican.va/jubilee_2000/magazine/documents/ju_mag_01021998_p-24_it.html "La ''radice'' ebraica dello Spirito Santo"] di Lea Sestrieri, su ''vatican.va''
* [http://mondodomani.org/teologia/dobner2011.htm "Dalla Shekinah alla Trinità"], di Cristiana Dobner, su ''mondodomani.org'' (maggio 2011)
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