Bridges to Babylon: differenze tra le versioni
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{{Album
|titolo = Bridges to Babylon
|artista = The Rolling Stones
|tipo
|giornomese = 29 settembre
|anno = 1997
|postdata =
|etichetta = [[Virgin Records
|produttore = [[Don Was]], [[The Glimmer Twins]], con Rob Fraboni, Danny Saber, Pierre de Beauport, e [[
|durata = 62
|genere = Pop Rock
|genere2 = Hard Rock
|genere3 = Dance rock
|genere4 = Rock & roll
|registrato =
|numero di dischi = 1
|numero di tracce = 13
|formati = [[Compact disc|CD]], [[Long Playing|LP]], [[Audiocassetta|MC]]
|note = n. 3 {{Bandiera|USA}}<br />n. 6 {{Bandiera|GBR}}<br />n. 2 {{Bandiera|FRA}}
|numero dischi d'oro = {{Certificazione disco|BEL|oro|album|25000|{{Ultratop|1997|albums|accesso = 28 aprile 2016}}}}{{Certificazione disco|FRA|oro|album|200000|{{SNEP|The Rolling Stones|opera = Bridges to Babylon|accesso = 28 aprile 2016}}|2}}{{Certificazione disco|ITA|oro|album|90000|{{Cita web|url = http://archiviostorico.corriere.it/1998/aprile/29/Gli_Stones_Milano_senza_compenso_co_0_9804297495.shtml|titolo = Gli Stones a Milano, ma senza compenso|autore = [[Mario Luzzatto Fegiz]]|sito = [[Corriere della Sera]]|p = 37|data = 29 aprile 1998|accesso = 2 maggio 2016|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20151023034015/http://archiviostorico.corriere.it/1998/aprile/29/Gli_Stones_Milano_senza_compenso_co_0_9804297495.shtml|urlmorto = sì}}}}{{Certificazione disco|NOR|oro|album|25000|{{Cita web|lingua = no|url = http://www.ifpi.no/sok/lst_trofeer_sok.asp?type=artist|titolo = Trofeer|editore = [[IFPI Norge]]|accesso = 28 aprile 2016|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120725054452/http://www.ifpi.no/sok/lst_trofeer_sok.asp?type=artist|dataarchivio = 25 luglio 2012}}}}{{Certificazione disco|POL|oro|album|50000|{{ZPAV|zlote|cd|1998|accesso = 28 aprile 2016}}}}{{Certificazione disco|GBR|oro|album|100000|{{BPI|1083-44-2|accesso = 28 aprile 2016}}}}{{Certificazione disco|SWE|oro|album|50000|{{Cita web|lingua = sv|url = http://www.ifpi.se/wp/wp-content/uploads/guld-platina-1987-1998.pdf|titolo = Gold & Platinum 1987–1998|editore = [[IFPI Sverige]]|accesso = 28 aprile 2016|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120521214300/http://www.ifpi.se/wp/wp-content/uploads/guld-platina-1987-1998.pdf|dataarchivio = 21 maggio 2012}}}}
|numero dischi di platino = {{Certificazione disco|ARG|platino|album|60000|{{Cita web|lingua = es|url = http://www.capif.org.ar/Default.asp?PerDesde_MM=0&PerDesde_AA=0&PerHasta_MM=0&PerHasta_AA=0&interprete=&album=&LanDesde_MM=1&LanDesde_AA=1980&LanHasta_MM=12&LanHasta_AA=2010&Galardon=O&Tipo=1&ACCION2=+Buscar+&ACCION=Buscar&CO=5&CODOP=ESOP|titolo = Discos de Oro y Platino|editore = [[Cámara Argentina de Productores de Fonogramas y Videogramas]]|accesso = 28 aprile 2016|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110706084844/http://www.capif.org.ar/Default.asp?PerDesde_MM=0&PerDesde_AA=0&PerHasta_MM=0&PerHasta_AA=0&interprete=&album=&LanDesde_MM=1&LanDesde_AA=1980&LanHasta_MM=12&LanHasta_AA=2010&Galardon=O&Tipo=1&ACCION2=+Buscar+&ACCION=Buscar&CO=5&CODOP=ESOP|dataarchivio = 6 luglio 2011}}}}{{Certificazione disco|AUT|platino|album|50000|{{IFPI Austria|The Rolling Stones|opera = Bridges to Babylon|accesso = 28 aprile 2016}}}}{{Certificazione disco|CAN|platino|album|100000|{{Music Canada|Bridges to Babylon|accesso = 28 aprile 2016}}}}{{Certificazione disco|EUR|platino|album|1000000|{{Cita web|lingua = en|url = http://ifpi.org/content/section_news/plat1998.html|titolo = IFPI Platinum Europe Awards – 1998|editore = [[International Federation of the Phonographic Industry]]|accesso = 28 aprile 2016|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20131117195048/http://ifpi.org/content/section_news/plat1998.html|dataarchivio = 17 novembre 2013|urlmorto = sì}}}}{{Certificazione disco|DEU|platino|album|500000|{{BVMI|The Rolling Stones|opera = Bridges to Babylon|accesso = 28 aprile 2016}}}}{{Certificazione disco|JPN|platino|album|200000|{{Cita web|lingua = ja|url = http://www.riaj.or.jp/issue/record/1997/199712.pdf|titolo = RIAJ > The Record > December 1997 > Certified Awards (October 1997)|editore = [[Recording Industry Association of Japan]]|accesso = 28 aprile 2016|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20131016074202/http://www.riaj.or.jp/issue/record/1997/199712.pdf|dataarchivio = 16 ottobre 2013|urlmorto = sì}}}}{{Certificazione disco|NLD|platino|album|100000|{{Cita web|lingua = nl|url = https://nvpi.nl/nvpi-audio/marktinformatie/goud-platina/|titolo = Goud/Platina|editore = [[Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers]]|accesso = 28 aprile 2016|dataarchivio = 3 dicembre 2019|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20191203124722/https://nvpi.nl/nvpi-audio/marktinformatie/goud-platina/|urlmorto = sì}}}}{{Certificazione disco|USA|platino|album|1000000|{{RIAA|The Rolling Stones|opera = Bridges to Babylon|accesso = 28 aprile 2016}}}}{{Certificazione disco|CHE|platino|album|50000|{{IFPI Schweiz|Bridges to Babylon|accesso = 28 aprile 2016}}}}
|precedente = [[Stripped (The Rolling Stones)|Stripped]]
|anno precedente = 1995
|successivo = [[No Security]]
|anno successivo = 1998
|singolo1 = [[Anybody Seen My Baby?]]
|data singolo1 = 22 settembre 1997
|singolo2 = [[Saint of Me]]
|data singolo2 = 26 gennaio 1998
|singolo3 = [[Out of Control (The Rolling Stones)|Out of Control]]
|data singolo3 = agosto 1998
}}
'''''Bridges to Babylon'''''
== Storia ==
A differenza di svariati altri precedenti album della band, la cui produzione era stata affidata al duo [[Mick Jagger]]/[[Keith Richards]] con l'aggiunta di un singolo produttore discografico esterno, questa volta il gruppo volle portare in studio un eclettico miscuglio di produttori famosi per occuparsi del progetto, inclusi [[Dust Brothers]], [[Don Was]] e [[Rob Fraboni]], tra gli altri. In maniera simile, molti musicisti ospiti sono presenti in ciascuna traccia del disco insieme a Jagger, Richards, [[Ronnie Wood]] e [[Charlie Watts]]. L'album include un ampio ventaglio di generi musicali, dal consueto [[rock blues]] degli Stones, fino al campionamento di brani [[hip hop]] e [[musica rap|rap]].
Sebbene il disco ricevette recensioni miste da parte della critica musicale, fu un successo dal punto di vista commerciale, venendo certificato disco d'oro o di platino in molti mercati, e producendo il singolo di successo a livello internazionale ''[[Anybody Seen My Baby?]]''
Dopo il [[Voodoo Lounge Tour]], e il progetto dell'album ''[[Stripped (The Rolling Stones)|Stripped]]'' nel 1994/1995, gli Stones si concessero un breve periodo di pausa prima che [[Mick Jagger]] e [[Keith Richards]] si ritrovassero a comporre insieme nuove canzoni nell'estate 1996. I [[demo]] furono provati insieme agli altri membri della band a New York in novembre e a Londra il mese seguente. Un'altra sessione di scrittura si svolse alle [[Barbados]] nel gennaio 1997.<ref name=ody>{{Cita libro|titolo=Old Gods Almost Dead: The 40-Year Odyssey of the Rolling Stones|nome=Stephen|cognome=Davis|editore=Crown/Archetype|anno=2001|pp=504-8|ISBN=0-7679-0956-9}}</ref>
Nel marzo 1997, la band arrivò a [[Los Angeles]] per cominciare la lavorazione del nuovo disco presso gli Ocean Way Studios. Dopo molti album registrati in località esotiche e isole sperdute, lavorare in una grande città favorì il contributo partecipativo di vari musicisti amici della band. La registrazione di ''Bridges to Babylon'' si protrasse fino a luglio, e i quattro mesi di lavorazione furono uno dei periodi più concisi per il completamento di un disco da parte degli Stones. Le sessioni in studio si svolsero prevalentemente di notte e solitamente si protraevano fino a quando Richards si stancava e voleva andare a dormire al mattino.<ref name=ody/>
Sebbene [[Don Was]] fosse il produttore ufficiale incaricato del progetto, Jagger cercò anche la collaborazione di altri famosi produttori discografici locali. In primis i [[Dust Brothers]], che avevano impressionato Jagger con quanto da loro fatto in occasione degli album ''[[Odelay]]'' di [[Beck (cantante)|Beck]] e ''[[Paul's Boutique]]'' dei [[Beastie Boys]].<ref>{{Cita libro|titolo=Rocks Off: 50 Tracks That Tell the Story of the Rolling Stones|autore-capitolo-nome=Bill|autore-capitolo-cognome=Janovitz|editore=MacMillan|capitolo=48: Saint of Me|pp=360-5|anno=2013|ISBN=1-250-02632-6}}</ref> Il contributo dei Dust Brothers era inizialmente previsto in cinque tracce, poi ridotte a tre, comprendendo anche l'unico esempio di [[Campionamento (musica)|campionamento]] in un brano dei Rolling Stones. Anche [[Danny Saber]] e [[Babyface]] furono portati in studio da Jagger che come spesso accaduto in passato voleva "svecchiare" le sonorità degli Stones, ma il contributo di Babyface alla traccia ''Already Over Me'' fu alla fine scartato. Richards non era entusiasta di lavorare con dei "guru del loop" e arrivò a cacciare dallo studio Saber quando scoprì che egli aveva sovrainciso alcune parti di chitarra. L'atmosfera in studio fu alquanto tesa, e Don Was si assicurò che Richards e Jagger lavorassero in stanze separate. Il batterista [[Charlie Watts]] contribuì ad alleviare la tensione coinvolgendo nelle sedute il percussionista [[Jim Keltner]], con il quale lavorò in seguito a un suo progetto solista.<ref name=ody/>
Durante le fasi finali relative alla masterizzazione dell'album, si scoprì che il ritornello del brano ''[[Anybody Seen My Baby?]]'', progettato nuovo singolo della band, ricordava un po' troppo la hit del 1992 di [[k.d. lang]] ''[[Constant Craving]]'', fatto portato all'attenzione di Richards da sua figlia Angela. Volendo evitare qualsiasi possibile accusa di plagio, si decise di includere tra gli autori del brano anche lang e il suo coautore [[Ben Mink]] (insieme a Jagger e Richards).<ref>{{Cita libro|titolo= Life |cognome= Richards|nome= Keith |autore2= Fox James |anno= 2010 |editore= Weidenfeld & Nicolson|città= Great Britain |isbn= 978-0-297-85439-5|p= 457 }}<!--|accessdate=2011-01-07--></ref>
Un totale di otto bassisti differenti si occuparono di suonare il basso durante le sessioni dell'album: Jeff Sarli, [[Jamie Muhoberac]], [[Blondie Chaplin]], [[Don Was]], [[Danny Saber]], [[Darryl Jones]], [[Me'shell Ndegeocello]] e [[Doug Wimbish]].
== Copertina ==
[[File:British Museum (13415233725).jpg|thumb|Un bassorilievo raffigurante un [[Lamassu]], [[British Museum]], Londra]]
La copertina dell'album è realizzata dal grafico austriaco [[Stefan Sagmeister]].<ref>{{cita web|url=https://www.iodonna.it/personaggi/interviste-gallery/foto-racconto/50-anni-di-rolling-stones/?img=5|titolo=Bridges to Babylon|accesso=3 ottobre 2019}}</ref> Quando i Rolling Stones scelsero di affidare a [[Stefan Sagmeister]] la grafica dell'album, Jagger gli disse di cercare ispirazione dall'[[arte babilonese]] in esposizione al [[British Museum]]. Sagmeister restò molto colpito da un [[Lamassu]], una tipica scultura mesopotamica rappresentante un leone con la testa di uomo e la barba, e commissionò all'artista Kevin Murphy un'illustrazione a tema ma con il leone in posizione di attacco. Il primo milione di copie stampate di ''Bridges to Babylon'' erano rinchiuse in una confezione speciale filigranata, che dava l'impressione che il leone fosse inciso a rilievo sulla copertina. Il retro della copertina mostra un deserto e prosegue nel booklet, con tanto di rovine antiche che furono alla base per le scenografie del [[Bridges to Babylon Tour]].<ref>{{cita web|url=https://books.google.com/books?id=7QkEAAAAMBAJ&pg=PA63|titolo=Hot Designer Matches Concepts to Music |lingua= |data= |accesso= }}</ref><ref>{{Cita web|url=http://sagmeisterwalsh.com/work/all/rolling-stones-bridges-to-babylon/ |titolo=Rolling Stones "Bridges to Babylon" |data=17 ottobre 2016 |urlmorto=sì |accesso=3 gennaio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190328035910/https://sagmeisterwalsh.com/work/all/rolling-stones-bridges-to-babylon/ |dataarchivio=28 marzo 2019 }}</ref>
== Pubblicazione e accoglienza ==
{{Recensioni album
| recensione1 = [[AllMusic]]
| giudizio1 = {{Giudizio|3|5}}<ref>{{Cita web|url={{Allmusic|class=album|id=r311151|pure_url=yes}} |titolo=Allmusic review}}</ref>
| recensione2 = ''[[Rolling Stone]]''
| giudizio2 = {{Giudizio|4|5}}<ref>{{Cita web|wkautore1=Mark Kemp |titolo=Bridges to Babylon |url=https://www.rollingstone.com/music/albumreviews/bridges-to-babylon-19971002 |sito=Rolling Stone |accesso=4 dicembre 2016 |urlarchivio=https://archive.is/20140314023854/http://www.rollingstone.com/music/albumreviews/bridges-to-babylon-19971002 |dataarchivio=14 marzo 2014 }}</ref>
| recensione3 = ''[[Entertainment Weekly]]''
| giudizio3 = B<ref>{{Cita web|wkautore1=Ken Tucker |titolo=Bridges to Babylon {{!}} EW.com |url=http://www.ew.com/article/1997/10/03/bridges-babylon |sito=Entertainment Weekly's EW.com |urlarchivio=https://archive.is/20161204110640/http://www.ew.com/article/1997/10/03/bridges-babylon |dataarchivio=4 dicembre 2016 }}</ref>
| recensione4 = ''[[New Musical Express|NME]]''
| giudizio4 = {{Giudizio|7|10}}<ref>{{Cita web|titolo=NME.COM – THE ROLLING STONES – Bridges To Babylon – 20/9/97 |url=http://www.nme.com/reviews/reviews/19980101001259reviews.html |data=17 agosto 2000 |urlmorto= |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20000817183312/http://www.nme.com/reviews/reviews/19980101001259reviews.html |dataarchivio=17 agosto 2000 }}</ref>}}
''Bridges to Babylon'' fu accolto da critiche contrastanti alla sua uscita. In classifica raggiunse la posizione numero 6 in Gran Bretagna, la numero 2 in Francia e la numero 3 negli Stati Uniti d'America, dove fu certificato [[disco di platino]] dalla [[Recording Industry Association of America|RIAA]] nel novembre 1997.<ref name="platino USA"/>
Rispetto alla celebre ''[[Anybody Seen My Baby?]]'', gli altri singoli estratti dal disco, ''[[Saint of Me]]'' e ''[[Out of Control (The Rolling Stones)|Out of Control]]'', hanno avuto un successo minore.
Per promuovere l'album, nel 1997 gli Stones si imbarcarono nel mastodontico [[Bridges to Babylon Tour]], consistente in 108 concerti, con elaborate scenografie del palco che Jagger volle ispirate a quelle del [[PopMart Tour]] degli [[U2]].<ref name=ody/>
Nel 2009, ''Bridges to Babylon'' è stato rimasterizzato e ristampato dalla [[Universal Music]].
== Tracce ==
[[File:Rolling Stones - Virgin.JPG|thumb|Bridges to Babylon cassetta]]
{{Tracce
|
|Visualizza durata totale = sì
|Titolo1 = Flip the Switch
|Durata1 = 3:28
|Titolo2 = [[Anybody Seen My Baby?]]
|Durata2 = 4:31
|Autore testo e musica2 = [[Mick Jagger|Jagger]], [[Keith Richards|Richards]], [[K.D. Lang|Lang]], [[Ben Mink|Mink]]<ref>Il brano vede tra gli autori anche K.D. Lang e Ben Mink (coautore del brano) per prevenire accuse di plagio del ritornello di ''[[Constant Craving]]'', hit di K.D. Lang datata 1992. Jagger e Richards sostennero di non aver mai sentito prima la canzone e di essere sorpresi dal fatto che i brani si assomigliassero a tal punto.
In seguito Jagger dichiarò di aver già sentito la canzone - in maniera per così dire "subliminale" - dallo stereo della figlia, che l'ascoltava spesso. Per evitare possibili ripercussioni legali, vennero assegnati ai due parte dei crediti del brano. K.D. Lang da parte sua dichiarò di essere ""onorata e lusingata" dal fatto di essere coautrice di una canzone dei Rolling Stones.</ref>
|Titolo3 = Low Down
|Durata3 = 4:26
|Titolo4 = Already Over Me
|
|Titolo5 = Gunface
|Durata5 = 5:02
|Titolo6 = You Don't Have to Mean It
|Durata6 = 3:43
|Titolo7 = [[Out of Control (The Rolling Stones)|Out of Control]]
|Durata7 = 4:43
|Titolo8 = [[Saint of Me]]
|Durata8 = 5:15
|Titolo9 = Might As Well Get Juiced
|
|Titolo10 = Always Suffering
|Durata10 = 4:44
|Titolo11 = Too Tight
|
|Titolo12 = Thief in the Night
|Durata12 = 5:16
|Autore testo e musica12 = [[Mick Jagger|Jagger]], [[Keith Richards|Richards]], [[Pierre de Beauport|Beauport]]
|Titolo13 = How Can I Stop
|
}}
== Formazione ==
; The Rolling Stones
* [[
* [[
* [[Ron Wood]] - chitarra
* [[Charlie Watts]] - [[Batteria (strumento musicale)|batteria]]
; Musicisti aggiuntivi
* [[Waddy Wachtel]] – chitarra, [[Coro (musica)|cori]] di sottofondo
* [[
* [[Darryl Jones]] – [[Basso (strumento musicale)|basso]]
* [[Meshell Ndegeocello|Me'Shell Ndegeocello]] – basso
* [[Danny Saber]] – basso, chitarra, tastiere
* Jeff Sarli – basso
* [[Blondie Chaplin]] – cori di sottofondo, percussioni
* Pierre de Beauport – basso a 6 corde, piano
* [[Jamie Muhoberac]] – tastiere, basso
* [[Doug Wimbish]] – cori di sottofondo, basso
* Matt Clifford – tastiere
* [[Billy Preston]] – organo
* [[Benmont Tench]] – tastiere
* [[Darrell Leonard]] – [[tromba]]
* [[Wayne Shorter]] – [[sassofono]]
* Joe Sublett – sassofono
* [[Biz Markie]] – [[rapping]]
* [[Bernard Fowler]] – cori di sottofondo
* [[Jim Keltner]] – [[percussioni]]
* [[Kenny Aronoff]] – [[secchio]]
== Classifiche ==
{|class="wikitable"
!Classifica (1997)
!Posizione<br />massima
|-
|[[ARIA Charts|Australia]]<ref name="Charts">{{Cita web|lingua = nl|url = https://www.ultratop.be/nl/album/a35/The-Rolling-Stones-Bridges-To-Babylon|titolo = The Rolling Stones - Bridges To Babylon|sito = [[Ultratop]]|accesso = 3 dicembre 2016}}</ref>
|align="center"|19
|-
|[[Ö3 Austria Top 40|Austria]]<ref name="Charts"/>
|align="center"|1
|-
|[[Ultratop|Belgio (Fiandre)]]<ref name="Charts"/>
|align="center"|2
|-
|[[Ultratop|Belgio (Vallonia)]]<ref name="Charts"/>
|align="center"|5
|-
|[[Billboard Canadian Albums|Canada]]<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.bac-lac.gc.ca/eng/discover/films-videos-sound-recordings/rpm/Pages/image.aspx?Image=nlc008388.3353&URLjpg=http%3a%2f%2fwww.collectionscanada.gc.ca%2fobj%2f028020%2ff4%2fnlc008388.3353.gif&Ecopy=nlc008388.3353|titolo = Top Albums - October 13, 1997|sito = [[Library and Archives Canada]]|accesso = 3 dicembre 2016}}</ref>
|align="center"|2
|-
|[[Hitlisten|Danimarca]]<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://books.google.it/books?id=0wkEAAAAMBAJ&pg=PA63&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false|titolo = Hits of the World - Denmark|pubblicazione = [[Billboard]]|autore = [[Nielsen (azienda)|Nielsen Business Media, Inc.]]|data = 25 ottobre 1997|p = 63|accesso = 3 dicembre 2016}}</ref>
|align="center"|3
|-
|[[European Top 100 Albums|Europa]]<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://books.google.it/books?id=nAkEAAAAMBAJ&pg=PA53&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false|titolo = Hits of the World - Eurochart|pubblicazione = [[Billboard]]|autore = [[Nielsen (azienda)|Nielsen Business Media, Inc.]]|data = 18 ottobre 1997|p = 53|accesso = 3 dicembre 2016}}</ref>
|align="center"|1
|-
|[[Suomen virallinen lista|Finlandia]]<ref name="Charts"/>
|align="center"|3
|-
|[[Syndicat national de l'édition phonographique|Francia]]<ref name="Charts"/>
|align="center"|2
|-
|[[Offizielle Deutsche Charts|Germania]]<ref name="Charts"/>
|align="center"|1
|-
|[[Classifica FIMI Album|Italia]]<ref>{{Cita web|url = https://www.fimi.it/top-of-the-music/classifiche.kl#/charts/1/1997/40|titolo = Classifica settimanale WK 40 (dal 26.09.1997 al 02.10.1997)|sito = [[Federazione Industria Musicale Italiana]]|accesso = 3 dicembre 2016}}</ref>
|align="center"|6
|-
|[[VG-lista|Norvegia]]<ref name="Charts"/>
|align="center"|1
|-
|[[The Official NZ Music Charts|Nuova Zelanda]]<ref name="Charts"/>
|align="center"|10
|-
|[[Dutch Charts|Paesi Bassi]]<ref name="Charts"/>
|align="center"|2
|-
|[[Official Albums Chart|Regno Unito]]<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.officialcharts.com/charts/albums-chart/19971005/7502/|titolo = Official Albums Chart: 5 October 1997 - 11 October 1997|sito = [[Official Charts Company]]|accesso = 3 dicembre 2016}}</ref>
|align="center"|6
|-
|[[Productores de Música de España|Spagna]]<ref>{{Cita libro|lingua = es|autore = Fernando Salaverri|titolo = Sólo éxitos: año a año, 1959–2002|editore = Fundación Autor-SGAE|edizione = 1|data = settembre 2005|città = Spagna|isbn = 84-8048-639-2}}</ref>
|align="center"|2
|-
|[[Billboard 200|Stati Uniti]]<ref>{{Billboard|the-rolling-stones|The Rolling Stones|accesso = 3 dicembre 2016}}</ref>
|align="center"|3
|-
|[[Sverigetopplistan|Svezia]]<ref name="Charts"/>
|align="center"|1
|-
|[[Schweizer Hitparade|Svizzera]]<ref name="Charts"/>
|align="center"|3
|}
== Note ==
<references />
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{The Rolling Stones}}
{{Portale|rock}}
[[Categoria:Album al numero uno in Austria]]
[[Categoria:Album al numero uno in Europa]]
[[Categoria:Album al numero uno in Germania]]
[[Categoria:Album al numero uno in Norvegia]]
[[Categoria:Album al numero uno in Svezia]]
|