Cesvi: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
AttoBot (discussione | contributi)
m Bot: Formattazione delle date; modifiche estetiche
m clean up, replaced: Corno d’Africa → Corno d'Africa (2), |date= → |data=
 
(87 versioni intermedie di 38 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{P|voce propagandistica e promozionale, anche parti da wikificare|associazioni|marzo 2019}}
{{F|associazioni|gennaio 2019|La voce manca completamente di fonti terze; le fonti dovrebbero anche attestare la rilevanza dell'associazione}}
{{Organizzazione
|Nome = Cesvi
|Nome ufficiale =
|Nome ufficiale2 =
|ImmagineLogo = Cesvi.jpg
|Didascalia logo = Logo di Cesvi
|Dimensione immagine =
|Didascalia = Logo del Cesvi
|Abbreviazione =
|Tipo = [[Organizzazione non governativa|ONG]]
Riga 16 ⟶ 17:
|Sede = Bergamo
|Link sede =
|Altre sedi = 3323 paesiPaesi
|Area = Asia, Africa, America Latina, Europa, Italia
|Carica =
|Naz presidente =
|Presidente = GiangiGloria MilesiZavatta
|Lingua =
|Lingua2 =
Riga 30 ⟶ 31:
|Anno volontari =
|Motto =
|Direttore = Piersilvio Fagiano
|Sito = http://www.cesvi.org
}}
'''Cesvi Fondazione Onlus''' ("cooperazione e sviluppo") è un'organizzazione umanitaria [[laico|laica]] e indipendente che opera per la [[solidarietà]] internazionale,italiana fondata a [[Bergamo]] nel [[1985]]. L'organizzazione è presente in 23 Paesi.
Nata come [[associazione (diritto)|associazione]]<ref>costituita legalmente il 15 gennaio [[1985]]</ref>, giuridicamente riconosciuta come [[organizzazione non governativa]],<ref>14 settembre [[1988]] ai sensi dell'art. 28 legge 49/87</ref> [[ente morale]]<ref>n°1 del Registro delle Persone Giuridiche della [[Prefettura italiana|Prefettura]] di Bergamo</ref> e, infine, [[ONLUS]] di diritto,<ref>D.Lgs. 460/97</ref> Cesvi è oggi una [[fondazione (ente)|fondazione]] di partecipazione.
 
== Scopi ==
Il nome Cesvi nasce come acronimo di ''Cooperazione e Sviluppo''.
Cesvi si occupa di promozione dei [[diritti umani]] e [[sviluppo sostenibile]].
 
Tra gli ambiti di intervento vi sono quello della risposta alle emergenze umanitarie per portare aiuto alle popolazioni colpite da catastrofi naturali o [[Guerra|conflitti]], come ad esempio durante lo [[Terremoto e maremoto dell'Oceano Indiano del 2004|tsunami nel Sud-est asiatico]] nel 2004<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/2004/l/sezioni/esteri/sri7/soccorsi/soccorsi.html|titolo=Repubblica.it/esteri: Ponti aerei e medici sul campo Solidarietà ai Paesi in ginocchio|accesso=12 marzo 2019}}</ref>, i terremoti di Haiti a [[Terremoto di Haiti del 2010|Port-au-Prince nel 2010]]<ref name=":0">{{Cita web|url=http://espresso.repubblica.it/internazionale/2010/01/17/news/haiti-il-racconto-dell-operatrice-del-cesvi-1.17776|titolo=Haiti, il racconto dell'operatrice del CESVI|sito=l'Espresso|data=17 gennaio 2010|accesso=12 marzo 2019}}</ref> e nel [[Terremoto di Haiti del 2021|sudovest nell'agosto 2021]]<ref>{{Cita web|url=https://www.cesvi.org/notizie/povera-haiti-le-ferite-profonde-di-un-paese-che-ha-bisogno-di-noi/|titolo=Povera Haiti: le ferite profonde di un Paese che ha bisogno di noi|autore=Cesvi|sito=Cesvi Onlus - Cooperazione e Sviluppo|data=2 settembre 2021|accesso=20 ottobre 2021}}</ref>, i sismi in [[Terremoto del Nepal del 25 aprile 2015|Nepal]] (2015)<ref>{{Cita web|url=https://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/tre-mesi-dal-terremoto-in-nepalil-cesvi-molte-scuole-ancora-inagibili_1132779_11/|titolo=Tre mesi dal terremoto in Nepal Il Cesvi: molte scuole ancora inagibili|lingua=it|accesso=12 marzo 2019}}</ref>, in [[Terremoto dell'Emilia del 2012|Emilia-Romagna]] (2012)<ref>{{Cita web|url=http://www.fondazionezegna.org/news_fondazione/terremoto-in-emilia-quattro-anni-al-fianco-del-cesvi/|titolo=Terremoto in Emilia, quattro anni al fianco del Cesvi {{!}} Fondazione Zegna|accesso=12 marzo 2019}}</ref> e nel [[Terremoto del Centro Italia del 2016 e del 2017|Centro Italia]] (2016)<ref>{{Cita web|url=http://www.vita.it/it/article/2017/02/14/amatrice-macchinari-donati-agli-allevatori-per-un-nuovo-inizio/142483/|titolo=Amatrice, macchinari donati agli allevatori per un nuovo inizio|autore=Daniele Biella|sito=Vita|data=14 febbraio 2017|lingua=it|accesso=12 marzo 2019}}</ref>, le ricorrenti [[siccità]] nel [[Corno d'Africa]]<ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.vita.it/it/article/2011/07/15/africa-orientale-dramma-siccita/110103/|titolo=Africa Orientale, dramma siccità|autore=Redazione|sito=Vita|data=15 luglio 2011|lingua=it|accesso=12 marzo 2019}}</ref> e l'emergenza causata dalla [[Pandemia di COVID-19 in Italia|pandemia di COVID-19]] nel 2020<ref>{{Cita web|url=https://www.cesvi.org/notizie/contro-il-covid-19-il-nostro-impegno-non-si-ferma/|titolo=Contro il Covid-19 il nostro impegno non si ferma|autore=Cesvi|sito=Cesvi Onlus - Cooperazione e Sviluppo|data=29 ottobre 2020|accesso=20 ottobre 2021}}</ref>.
== Visione e missione di Cesvi ==
Le finalità dell'associazione, definite nell'attuale statuto,<ref>[http://www.cesvi.org/UserFiles/File/CHI%20SIAMO/Statuto%20Cesvi Statuto dell'associazione]</ref> sono orientate alla progettazione, promozione e realizzazione di programmi di [[cooperazione]], emergenza e [[riabilitazione]] ai [[paesi in via di sviluppo]].
 
La protezione dell'infanzia attraverso l'istituzione di cosiddette "Case del Sorriso"<ref>{{Cita web|url=http://www.mediafriends.it/progetto/255/case-del-sorriso-per-i-bambini-di-tutto-il-mondo.shtml|titolo=Case del sorriso per i bambini di tutto il mondo - Progetto - Mediafriends|accesso=12 marzo 2019}}</ref> che forniscono servizi e accoglienza a orfani, minori che vivono in strada o in stato di abbandono e bambini vittime di sfruttamento e violenza. Dal 2016 Cesvi ha avviato progetti di protezione dell'infanzia anche in Italia<ref>{{Cita web|url=https://www.vanityfair.it/news/storie-news/2018/04/21/bambini-maltrattati-cesvi-campagna|titolo=Bambini maltrattati, una madre: «Non capivo quanto li trascurassi»|sito=VanityFair.it|data=21 aprile 2018|lingua=it|accesso=12 marzo 2019}}</ref>.
A tale scopo, Cesvi si occupa di reclutare, selezionare e addestrare personale tecnico italiano specializzato da inviare nelle aree di progetto, al fine di:
* far crescere nel territorio una maggiore consapevolezza della realtà complessiva e sviluppare, di conseguenza, progetti di cooperazione finalizzati allo sviluppo delle popolazioni più disagiate
* organizzare le attività di [[soccorso]] per assicurare la sopravvivenza e superare l'emergenza
* organizzare le attività di riabilitazione e ricostruzione di strutture distrutte da [[guerra|guerre]] e [[calamità]].
La missione di Cesvi si fonda su due principi fondamentali:
* la valorizzazione delle risorse locali per promuovere la mobilitazione delle popolazioni beneficiarie affinché diventino protagoniste del loro stesso progresso (denominato "Le culture degli altri")
* la consapevolezza che l'aiuto fornito alle popolazioni più disagiate finisce con l'influire sul benessere anche della nostra società e più in generale sullo sviluppo dell'intero pianeta (denominato "Il pianeta. casa comune").
 
Si occupa inoltre di [[sicurezza alimentare]], migliorare la nutrizione e promuovere l'[[agricoltura sostenibile]] attraverso un aumento della produttività agricola, l’introduzione di nuove tecnologie e la creazione di partnership pubblico-privato.
In tal senso, l'azione di Cesvi oltre a operare in progetti di intervento umanitario diretto, opera trasversalmente anche per promuovere, in Italia e in [[Europa]], una cultura della solidarietà mondiale, attraverso la promozione di progetti educativi, campagne di sensibilizzazione, diffusione di materiale informativo, reclutamento di donatori e volontari e coinvolgimento delle imprese private e delle istituzioni in operazioni di sostegno concreto.
 
== Ambito operativo ==
Attualmente Cesvi opera in oltre 30 paesi distribuiti nel mondo in [[Africa]], [[Asia]], [[America Latina]], [[Balcani]] e [[Medio Oriente]] in settori che riguardano l'infanzia e il mondo giovanile, la salute, l'ambiente e lo sviluppo sostenibile, l'accesso all'acqua e l'igiene ambientale, l'aiuto umanitario e l'impresa sociale.
 
I progetti di Cesvi vengono finanziati sia da grandi donatori istituzionali - come [[Unione Europea]], [[Ministero degli Esteri|Ministero italiano degli Esteri]], [[Nazioni Unite]] e agenzie di [[Svezia]], [[Olanda]], [[Canada]], [[Giappone]], [[Germania]], [[Stati Uniti]], [[Australia]] - sia da enti locali italiani e donatori privati. Dal [[2005]] i donatori privati sono diventati la principale fonte di finanziamento di Cesvi, un supporto che rimane in buona parte confermato nel tempo da un impegno responsabile e duraturo. Un forte sostegno arriva al Cesvi anche da imprese e fondazioni che puntano a coniugare obiettivi sociali e commerciali collaborando con l'associazione.
 
Dal punto di vista finanziario l'obiettivo principale che si è prefisso il Cesvi è quello di destinare ai beneficiari la maggior parte degli introiti contenendo al di sotto del 15% delle uscite i costi generali e finanziari e gli investimenti in comunicazione e raccolta fondi. Da un'analisi de [[Il Sole 24 Ore]] pubblicata il 23 aprile [[2007]] emerge che Cesvi nel [[2005]] ha raccolto 18,3 milioni di euro dei quali il 52% proveniente da istituzioni italiane e europee, il 33% da donazioni private e il 15% dall'[[Unione Europea]] e organizzazioni internazionali. In merito all'impiego delle risorse risulta che Cesvi dedica l'88,8% degli introiti all'attività istituzionale, e quindi ai suoi progetti internazionali, il 6,7% alle attività promozionali e il 4,5% ai costi di gestione.
 
A partire dall'esercizio [[1990]], Cesvi ha deciso di operare in trasparenza avviando la stessa procedura di certificazione del bilancio prescritta per le società quotate in borsa che è valso all'organizzazione l'assegnazione, nel [[2000]], del primo Oscar di Bilancio dedicato alle organizzazioni [[non profit]].
 
== Storia ==
L'organizzazione viene fondata il 15 gennaio [[1985]] da [[Maurizio Carrara]], Paolo Caroli e altri quindici esponenti italiani impegnati nelle attività di solidarietà internazionale, ispirandosi alla struttura del [[Movimento Laici America Latina]]. Maurizio Carrara ricopre il ruolo di presidente di Cesvi per vent'anni, seguito da Giangi Milesi che resta in carica dal 2005 al 2017. La presidente attuale è Gloria Zavatta<ref>{{Cita web|url=http://www.vita.it/it/article/2018/04/22/gloria-zavatta-e-la-nuova-presidente-di-cesvi/146626/|titolo=Gloria Zavatta è la nuova presidente di Cesvi|autore=di Redazione|sito=Vita|data=22 aprile 2018|lingua=it|accesso=12 marzo 2019}}</ref>, mentre Piersilvio Fagiano ricopre la carica di Direttore Generale dal 2019. Il riconoscimento ufficiale come organizzazione non governativa (ONG) da parte del [[Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale|Ministero degli Affari Esteri]] italiano avviene nel 1985<ref>{{Cita web|url=https://www.aics.gov.it/wp-content/uploads/2018/03/ELENCO_OSC_20MAR2018.pdf|titolo=ISCRIZIONI DEI SOGGETTI SENZA FINALITA' DI LUCRO|accesso=2 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190402131133/https://www.aics.gov.it/wp-content/uploads/2018/03/ELENCO_OSC_20MAR2018.pdf|dataarchivio=2 aprile 2019|urlmorto=sì}}</ref>. Successivamente Cesvi diviene anche membro consultivo del [[Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite|Consiglio Sociale delle Nazioni Unite]].
=== Origini e inizio dell'azione di Cesvi in America Latina ===
[[File:CESVI_logo_old.jpg|right|thumb|Il logo di Cesvi fino al 2005]]
 
I primi progetti, varati negli anni ottanta, si concentrano in [[America Latina]], mentre a partire dal [[1989]] l'intervento si allarga all'[[Asia]]. Negli anni '90 l'attività si focalizza sull'area balcanica dove imperversa il conflitto, mentre l’intervento in [[Africa]] inizia intorno agli anni 2000. Nel 2001 Cesvi inaugura “Fermiamo l’AIDS sul nascere”, un progetto che mira a impedire la trasmissione del virus dell’[[HIV]] da madre a figlio in [[Zimbabwe]]. È in questi anni che vengono inaugurate le Case del Sorriso, strutture di aiuto e accoglienza di minori che attualmente si trovano in sei Paesi. In Africa, oltre ai progetti di sviluppo e micro-imprenditorialità, Cesvi è protagonista della creazione del [[Parco transfrontaliero del Grande Limpopo|Parco Transfrontaliero del Grande Limpopo]]<ref name=":2">{{Cita web|url=https://www.africanivoryroute.co.za/about/european-union-african-ivory-route-project|titolo=European Union African Ivory Route Project|autore=African Ivory Route|lingua=en-ZA|accesso=12 marzo 2019}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.touringmagazine.it/articolo/4032/sudafrica-ivory-route-patrimonio-dumanit%C3%A0|titolo=Sudafrica. Ivory Route patrimonio d'umanità|sito=Touring Magazine|lingua=it|accesso=12 marzo 2019}}</ref>.
Il 15 gennaio [[1985]], [[Maurizio Carrara]], Paolo Caroli e altri quindici esponenti italiani impegnati nelle attività di solidarietà internazionale danno vita all'associazione Cesvi, sigla che significa Cooperazione e Sviluppo. L'associazione nasce dalla maturazione di un'esperienza di solidarietà per il [[Nicaragua]] nata tre anni prima. L'operazione sostenuta dal [[Movimento Laici America Latina]], una delle maggiori organizzazioni non governative dell'epoca, ispirerà il gruppo di Bergamo, costituitosi spontaneamente, a organizzarsi secondo gli stessi principi, in un contesto internazionale che vede finalmente la cessazione delle guerre di liberazione in Asia e in Africa e l'affermazione da parte della Conferenza Episcopale dell'[[America Latina]] dell'interdipendenza dello sviluppo tra paesi poveri e ricchi del globo.
 
A partire dal 2010 interviene nelle emergenze che colpiscono [[Haiti]]<ref name=":0" />, [[Pakistan]]<ref>{{Cita web|url=http://www.vita.it/it/article/2010/09/03/pakistan-la-catastrofe-sommersa/104204/|titolo=Pakistan la catastrofe sommersa|autore=Redazione|sito=Vita|data=3 settembre 2010|lingua=it|accesso=12 marzo 2019}}</ref>, [[Libia]]<ref>{{Cita web|url=http://www.avolon.it/fogli/?p=854|titolo=fogli di collegamento dei volontari in servizio civile » Blog Archive » Il CESVI per la Libia|accesso=12 marzo 2019|dataarchivio=2 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190402131505/http://www.avolon.it/fogli/?p=854|urlmorto=sì}}</ref> e [[Corno d'Africa]]<ref name=":1" />. Nel 2014 avvia il primo progetto per la protezione e l’inclusione dei [[Minori stranieri non accompagnati|Minori Stranieri Non Accompagnati]] (MSNA) in [[Sicilia]]<ref>{{Cita web|url=http://www.siracusanews.it/siracusa-stasera-accoglierete-onlus-e-cesvi-onlus-inaugurano-la-nuova-sede-di-via-piave/|titolo=Siracusa, Stasera AccoglieRete Onlus e Cesvi Onlus inaugurano la nuova sede di via Piave|sito=Siracusa News|data=16 luglio 2015|accesso=12 marzo 2019}}</ref>. Nel 2017 estende le attività di protezione dell’infanzia in Italia con un programma di prevenzione e contrasto al maltrattamento infantile attraverso una rete di partner sul territorio nazionale. Nel 2018 inaugura l’intervento nell’ambito della migrazione in Paesi quali Libia, [[Libano]], [[Niger]] ed [[Etiopia]].
Principio ispiratore dei fondatori è che lo sviluppo non si esporta, ma dev'essere autonomo e far leva sulle risorse sociali e storico-culturali del territorio d'azione e che per realizzarsi ha bisogno anche della partecipazione dei beneficiari.
 
A livello italiano ed europeo, Cesvi promuove campagne di sensibilizzazione per incoraggiare la cittadinanza attiva soprattutto tra i più giovani. Nel 2015 partecipa ad [[Expo 2015|Expo Milano 2015]]<ref>{{Cita web|url=https://ghigliottinapuntoit.wordpress.com/2015/05/12/ghigliottina-it-e-cesvi-diritto-al-cibo-per-tutti-2/|titolo=Ghigliottina.it e Cesvi: Diritto al cibo per tutti #2|autore=ghigliottinapuntoit|data=12 maggio 2015|accesso=12 marzo 2019}}</ref>.
I primi progetti di Cesvi, varati negli [[anni 1980|anni ottanta]], si concentrano in America Latina: il ritorno della [[democrazia]] in [[Uruguay]], [[Brasile]], [[Perù]], [[Argentina]] e [[Cile]] permette all'associazione di sviluppare iniziative a favore di cooperative e organizzazioni sociali, sindacali e culturali, in precedenza costrette alla clandestinità dalla dittatura. [[Montevideo]] diventa la prima sede straniera di Cesvi per gestire il suo primo progetto internazionale di sviluppo. L'operazione, finanziata dal [[Ministero degli Esteri|ministero italiano degli esteri]], è un piano di sviluppo agricolo in Uruguay con la collaborazione degli ex esuli politici del [[Fronte Ampio]] che dopo essersi rifugiati in Italia possono rientrare nel loro paese finalmente libero. Il progetto prevede anche una ricerca qualitativa sull'operazione da parte uruguaiana che, pubblicata nel [[1993]], evidenzierà grandi meriti, ma anche punti di debolezza che serviranno a migliorare e ottimizzare i progetti successivi dell'associazione in quelle aree.
 
Dal 2008 cura la versione italiana dell’[[Indice globale della fame|Indice Globale della Fame]]<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/solidarieta/cooperazione/2017/10/13/news/indice_globale_della_fame_in_52_paesi_vincono_ancora_fame_e_malnutrizione-178149961/|titolo=Indice globale della Fame, in 52 Paesi vince ancora la malnutrizione|sito=Repubblica.it|data=13 ottobre 2017|lingua=it|accesso=12 marzo 2019}}</ref>, oltre a realizzare paper di analisi politica, sociale ed economica come l’Indice regionale sul maltrattamento all’infanzia in Italia<ref>{{Cita web|url=https://www.minori.it/it/news/cesvi-lancia-il-primo-indice-regionale-sul-maltrattamento-all-infanzia-in-italia|titolo=Cesvi lancia il primo Indice regionale sul maltrattamento all’infanzia in Italia {{!}} Minori.it - Centro nazionale di documentazione e analisi per l'infanzia e l'adolescenza|accesso=12 marzo 2019}}</ref>.
Nel frattempo l'attività educativa di Cesvi si muove in Italia e in Europa nel promuovere la solidarietà e raccogliere consenso attorno alle esigenze delle popolazioni più povere del mondo. Importante è l'inizio della collaborazione tra Cesvi e le scuole alle quali l'associazione fornisce gli strumenti adeguati per far fronte al crescente numero di alunni stranieri. Tra le iniziative più rilevanti, la valigia didattica progettata fra il [[1991]] e il [[1992]] da [[Tullia Colombo]] per gli educatori della scuola italiana che contiene anche il [[cartone animato]] ''Tulilem'' realizzato da [[Bruno Bozzetto]] e sceneggiato da [[Giusi Quarenghi]].
 
== Premi e riconoscimenti ==
Nel [[1988]] il Cesvi viene riconosciuto ufficialmente dal ministero italiano degli esteri come [[organizzazione non governativa]]. Il riconoscimento, necessario per ricevere finanziamenti pubblici, assume però un significato politico per l'associazione, che coglie l'occasione per rimarcare la propria indipendenza finalizzata a garantire l'autonomia dei beneficiari, in contrapposizione ad operazioni di solidarietà spesso dettate da interessi economici e politici. Successivamente Cesvi riceverà anche il riconoscimento come membro consultivo del [[Consiglio Sociale delle Nazioni Unite]].
Cesvi è stata la prima associazione non profit premiata con l’Oscar di Bilancio dalla Federazione Relazioni Pubbliche Italiana (FERPI) nel 2000. Ha ottenuto lo stesso riconoscimento nel 2011<ref>{{Cita web|url=http://www.nonprofitonline.it/default.asp?id=484&id_n=3964|titolo=OSCAR DI BILANCIO: CESVI fa il bis|accesso=12 marzo 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190402131445/http://www.nonprofitonline.it/default.asp?id=484&id_n=3964|dataarchivio=2 aprile 2019|urlmorto=sì}}</ref> e 2017<ref>{{Cita web|url=https://www.ferpi.it/news/oscar-di-bilancio-fabbrica-di-fiducia|titolo=Oscar di Bilancio, fabbrica di fiducia|lingua=it|accesso=12 marzo 2019}}</ref>.
 
L’organizzazione ha vinto il Premio Areté 2018 nella categoria [[comunicazione sociale]] per la campagna integrata #LiberiTutti<ref>{{Cita web|url=http://www.csreinnovazionesociale.it/evento/premio-arete-alla-comunicazione-responsabile/|titolo=Il più importante evento in Italia dedicato alla sostenibilità|sito=Il Salone della CSR e dell'innovazione sociale|accesso=12 marzo 2019}}</ref>.
=== Sviluppo sostenibile e battaglia contro le epidemie in Asia ===
Il [[1989]] segna l'entrata in azione del Cesvi in [[Asia]], crocevia di trasformazioni che consentono di promuovere processi di sviluppo. Il primo intervento riguarda il [[Vietnam]] e poi negli anni a seguire: [[Thailandia]], [[Cambogia]], [[Laos]], [[Corea del Nord]], [[India]], [[Bangladesh]], [[Timor Est]], [[Tagikistan]], [[Afghanistan]], [[Birmania]]. In [[Thailandia]], in particolare, Cesvi porta a compimento un progetto di [[sviluppo sostenibile]] che toglie dalla [[povertà]] e dalla disperazione molte comunità di pescatori che si riappropriano delle risorse vitali di un [[ecosistema]], dalla foresta di [[mangrovie]] alla [[barriera corallina]], che viene sottratto a un processo di sfruttamento distruttivo. Il progetto verrà replicato da Cesvi anche in altre aree delicate come la [[foresta amazzonica]], i grandi parchi africani, il delta interno del [[Mekong]], le montagne del [[Nepal]].
 
Con il progetto nel [[Parco transfrontaliero del Grande Limpopo|Parco Transfrontaliero del Grande Limpopo]]<ref name=":2" />, si è aggiudicata il secondo posto al [https://responsibletourism.wtm.com/awards/ World Responsible Tourism Award] nella categoria Best for Local Economic Benefit<ref>{{Cita web|url=https://responsibletourism.wtm.com/awards/2018-Winners/|titolo=2018 Winners - WTM Responsible Tourism|sito=responsibletourism.wtm.com|data=21 dicembre 2018|lingua=en|accesso=12 marzo 2019|dataarchivio=7 marzo 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190307054038/https://responsibletourism.wtm.com/awards/2018-Winners/|urlmorto=sì}}</ref>.
Nel 1990 l'attenzione di Cesvi si concentra sul Vietnam dove [[epidemia|epidemie]] e mortalità infantile sono la conseguenza più drammatica di decenni di guerre e la nuova politica di apertura del regime vietnamita finisce con l'escludere i settori sociali più deboli. Cesvi inaugura, pertanto, una serie di progetti nelle aree rurali, soprattutto a favore dell'infanzia, avviando un piano contro la malnutrizione dei bambini e promuovendo la creazione di nuovi reparti di ginecologia e pediatria negli ospedali più importanti del paese. Tra questi, il progetto più rilevante, il Centro di Nutrizione Infantile di [[Ho Chi Minh (città)|Città di Ho Chi Minh]], in pochi anni diventerà un'organizzazione completamente autonoma dal punto di vista della ricerca e della formazione del personale sanitario, in grado di distribuire sul mercato - e parzialmente vendere - tonnellate di cibi integrati con [[Spirulina]], destinati all'infanzia.
 
== Reti italiane, europee e internazionali ==
=== Comunicazione sociale e pubblicità positiva ===
Dal 2002 Cesvi fa parte del network europeo [http://alliance2015.org/ Alliance2015]<ref>{{Cita web|url=http://alliance2015.org/index.php?id=47|titolo=CESVI|sito=alliance2015.org|accesso=12 marzo 2019}}</ref> insieme ad altre 8 ONG europee: [[Www.acted.org|ACTED]] (Francia); [https://www.concern.net/ Concern Worldwide] (Irlanda); [[Helvetas Swiss Intercooperation]] (Svizzera); [https://www.hivos.org/ Hivos] (Olanda); [https://www.clovekvtisni.cz/en/ People in Need] (Repubblica Ceca); [https://www.welthungerhilfe.de/ Welthungerhilfe] (Germania) e [https://ayudaenaccion.org/ong/ Ayuda en Acción] (Spagna - membro associato).
Gli [[anni 1990|anni novanta]] vedono Cesvi acquistare anche maggiore visibilità grazie a un impegno maggiore sul fronte della comunicazione: [[Giangi Milesi]], attuale presidente dell'associazione, e altri professionisti della pubblicità abbracciano il principio di "[[pubblicità positiva]]" e la prima [[pubblicità|campagna pubblicitaria]], ideata da [[Roberto Caselli]] e [[Chetti Fantini]], dal titolo esemplificativo (''Questa non è una pubblicità Benetton'', [[1994]]), si pone in esplicita contrapposizione con le tendenze pubblicitarie dell'epoca.
 
A livello italiano Cesvi fa parte di numerose reti, tra le quali: [http://www.asvis.it Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS)][http://asvis.it/goal2/attivita/361-1197/composizione-del-gruppo-di-lavoro-2] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20190402130823/http://asvis.it/goal2/attivita/361-1197/composizione-del-gruppo-di-lavoro-2 |data=2 aprile 2019 }}, [http://www.link2007.org Link2007]<ref>{{Cita web|url=http://www.link2007.org/about/|titolo=Chi siamo|sito=Link2007|accesso=12 marzo 2019|dataarchivio=2 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190402131131/http://www.link2007.org/about/|urlmorto=sì}}</ref>, [https://web.archive.org/web/20200326071428/http://www.gcapitalia.it/chi-siamo/ GCAP Italia],.
L'immagine presenta due neonati, ripresi nel più grande ospedale di [[Hanoi]], capitale del [[Vietnam]], ma è in controtendenza con una politica scandalistica del messaggio sociale che, come emerge dai focus-group realizzati da Abacus e Doxa per Cesvi, non promuovono nel destinatario un atteggiamento di fiducia nell'azione solidale, quanto al contrario un rigetto del messaggio.
Negli stessi anni nasce anche la testata giornalistica dell'associazione, ''Cooperando'', che raggiunge oggi periodicamente oltre 50.000 donatori abbonati e Cesvi e [[Vodafone]] collaborano al primo esperimento di [[SMS]] solidale.
 
Numerosi sono anche i tavoli di lavoro internazionali a cui l’organizzazione prende parte, come [https://picum.org/ Platform for International Cooperation on Undocumented Migrants (PICUM)]<ref>{{Cita web|url=https://picum.org/members/|titolo=PICUM - Members (Platform for International Cooperation on Undocumented Migrants)|sito=PICUM|lingua=en|accesso=12 marzo 2019}}</ref>, [https://ngovoice.org Voluntary Organisations in Cooperation in Emergencies (VOICE)]<ref>{{Cita web|url=https://ngovoice.org/our-members|titolo=Our Members|sito=VOICE|lingua=en|accesso=12 marzo 2019}}</ref>, [https://www.chsalliance.org CHS Alliance]<ref>{{Cita web|url=https://www.chsalliance.org/membership/our-members|titolo=Our Members|lingua=en|accesso=12 marzo 2019}}</ref>.
Nel [[1991]], il Cesvi è la prima organizzazione non governativa che applica al proprio esercizio di [[bilancio d'esercizio|bilancio]] una procedura di certificazione prescritta solo per le società quotate in [[borsa valori|borsa]], una procedura oggi riconosciuta e adottata come strumento di trasparenza da molte organizzazioni [[non profit]].
 
=== Azione di Cesvi nei Balcani ===
Nel frattempo le guerre nella ex [[Jugoslavia]] spingono il Cesvi a essere presente anche nei [[Balcani]]. L'associazione si fa carico dei problemi sanitari a [[Kakanj]], in [[Bosnia]] - dove ancora oggi opera per educare alla pace e alla convivenza le nuove generazioni - e nel [[1995]], quando l'emergenza è quella di fornire la popolazione di abbigliamento pesante per affrontare la fredda stagione invernale, Cesvi decide di riaprire con i finanziamenti internazionali alcune piccole manifatture locali. L'operazione ottiene risultati: offre lavoro ai profughi che l'hanno perso e diventa un piccolo volano per la ripresa economica locale.
 
Dopo i Balcani, Cesvi si impegna anche in [[Afghanistan]], dove si occupa di ricostruire le scuole distrutte e danneggiate dalla guerra o ridotte a caserme durante la dittatura. Nel [[1997]], con la campagna "SOS Nord Corea", Cesvi porta alla luce il problema della fame nella regione ed effettua una partnership con la [[Banca Popolare di Bergamo]] per finanziare l'invio in [[Corea]] di un air-cargo carico di soccorsi alimentari e sanitari.
 
Nello stesso periodo, si estende l'azione di Cesvi nei Balcani. Nel [[1998]], l'associazione interviene in [[Kosovo]] per assistere la popolazione di etnia albanese costretta ad abbandonare le proprie case e, una volta finita la guerra, per partecipare alla ricostruzione del paese. Successivamente, in seguito al ritorno in Kosovo dei rifugiati albanesi, il Cesvi si occupa di assistere le minoranze serbe perseguitate dalle rappresaglie degli estremisti albanesi.
 
=== Il Progetto Takunda e l'istituzione delle Case del Sorriso ===
Con il nuovo millennio Cesvi opera una riorganizzazione della propria struttura assumendo il modello tipico di un'organizzazione per obiettivi: "Fare bene il bene" (1º marzo [[2000]]) è il documento che ridefinisce ufficialmente missione, visione, principi guida, governance, pianificazione strategica e organigrammi dell'associazione.
 
Nel [[2001]] Cesvi opera in [[Zimbabwe]]: migliaia di mamme e neonati vengono trattati con farmaci retrovirali contro l'[[AIDS]] e coinvolte in incontri di informazione e prevenzione. L'operazione prende il nome di "[[Progetto Takunda]]" dal nome del primo neonato nato da madre sieropositiva trattato con [[Nevirapina]], che significa "abbiamo vinto". Cesvi istituisce anche un premio e un fondo per continuare a sostenere tutti gli africani che combattono l'Aids (Premio Takunda).
 
Nel [[2002]] inizia un processo di collaborazione che si concluderà l'anno dopo con la sottoscrizione che fa del Cesvi il membro ufficiale italiano del network "[[Alliance 2015]]", un consorzio europeo di organizzazioni non governative nazionali che operano in modo coordinato contro la povertà.
 
Nel frattempo, l'impegno di Cesvi rimane sempre maggiormente concentrato sul continente africano: nel [[2003]] l'associazione è presente in Zimbabwe, [[Repubblica Democratica del Congo]], [[Senegal]], [[Mali]], [[Marocco]], [[Mozambico]], [[Sudafrica]], [[Eritrea]], [[Sudan]] e [[Uganda]], con lo sviluppo di progetti orientati alla microimprenditorialità e alla gestione delle risorse naturali. Cesvi è a capo anche di un progetto che coinvolge diverse organizzazioni per la creazione di un grande parco naturale a cavallo fra Sudafrica, [[Mozambico]] e Zimbabwe: il [[Gran Limpopo]].
 
In Africa come negli altri Paesi, prosegue intanto l'azione di Cesvi a supporto dell'infanzia disagiata. L'associazione promuove la costruzione di "[[Case del sorriso]]", sostenute a distanza dai donatori, a tutela della popolazione giovanile vittima della povertà e dello sfruttamento minorile: ad [[Harare]] (Zimbabwe) per aiutare i ragazzi di strada e gli orfani a causa dell'AIDS; a [[Lima]] ([[Perù]]) per contrastare lo sfruttamento dei minori attraverso imprese sociali; a [[Rio de Janeiro]] ([[Brasile]]) per condurre i giovani delle [[favelas]] su strade alternative a quella del [[narcotraffico]] e della violenza; in [[Tamil Nadu]] ([[India]]) contro la povertà e la discriminazione della caste inferiori; a [[Città del Capo]] ([[Sudafrica]]) per offrire rifugio a donne e bambini vittime della violenza domestica.
 
=== Microcredito e imprenditoria sociale ===
I vent'anni del Cesvi segnano un traguardo politico fondamentale per l'associazione: su iniziativa e spinta di [[Maurizio Carrara]], presidente di Cesvi, e [[Riccardo Bonacina]], fondatore e direttore editoriale di ''Vita'', viene approvata la legge che allinea la deducibilità fiscale delle donazioni a quella degli altri paesi sviluppati ("+ Dai - Versi"), provvedimento che in molti altri paesi occidentali, ha già consentito lo sviluppo di un rilevante settore economico privato-sociale e al terzo settore di incidere anche nella politica del Paese. Maurizio Carrara, nello stesso anno, diventa consigliere delegato del [[Gruppo Vita]] e lascia la guida dell'associazione. Viene eletto presidente dell'associazione [[Giangi Milesi]].
 
Nel [[2006]] Cesvi estende il suo campo d'azione nel mondo al ''[[imprenditoria sociale|social business]]'', così definito e concepito dal neo [[Premio Nobel per la Pace]] [[Muhammad Yunus]], ideatore e realizzatore del [[microcredito]]. Sul principio del microcredito e dell'[[imprenditoria sociale]], Cesvi firma in [[Uruguay]] un protocollo di intesa con il governo per lo sviluppo dell'impresa sociale sulla base dell'esperienza italiana del [[consorzio CGM]]; in [[Perù]] crea un'impresa sociale nel settore alimentare che fa da volano ad altre iniziative nei settori dell'abbigliamento, della cosmesi e del turismo responsabile; in [[Venezuela]] supporta imprese sociali del cacao e in [[Albania]] della viticoltura e dell'allevamento; in [[Uganda]] promuove forme di aggregazione agricola finalizzate a uno sviluppo continuato nel tempo; in [[Marocco]] sostiene la formazione professionale di giovani e donne.
 
=== Cesvi oggi ===
Nel [[2006]] Cesvi ha attivato 93 progetti internazionali dei quali hanno beneficiato quasi un milione e mezzo di persone, soprattutto in [[Africa]] e in [[Asia]].<ref>[http://www.cesvi.org/?pagina=indice_generico.php&tipologia=progetto Elenco paesi e progetti] del mondo in cui opera Cesvi</ref> Gli operatori italiani espatriati impiegati in questi progetti sono stati 73, gli operatori locali 603, i partner locali 70.
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* Emanuela Bussolati, ''Una lettera per me'', Giunti Progetti Educativi
* AA.VV., Collana ''Trecentossessantagradi'', Collana di testi interculturali per la scuola, Cesvi
* AA.VV., ''Ti racconto una storia?'', Libro di favole senegalesi, Tolbà
* E. Draghicchio, L.Ziglio, ''Gulliver'', Cesvi Educational
* Sem Galimberti, ''Giochi intorno al mondo'', Cesvi/La Coccinella
* S. Florean, P. Rolfo, ''Sport e mondialità'', Cesvi/CTM
* Emanuela Bussolati, ''Fuori dai margini'', fotografie di Alessandro Tosatto, Cesvi
* M. Bianchi, S. Oggioni, ''Bungalow 217. L'avventurà di Lù'', Cesvi/MC Edizioni
* E. Tibaldi, ''Gli alberi fanno piovere'', Cesvi/Peliti Associati
* AA.VV., Collana ''Quaderni per lo Sviluppo'', Cesvi/Vita
* Livio Senigallesi, ''Balcani: la guerra in Europa'', Cesvi Educational
* Livio Senigallesi, ''Bosnia, reportage di un ritorno'', prefazione di Sergio Romano, Cesvi Educational
* F. Montessoro, ''Obiettivo sul mondo'', fotografie di Gianluca Borgo, Roberto Pattarin, Claudio Tirelli
* AA.VV., ''No Guru. Te la do io la tecnologia'', Cesvi/Mondadori
* F. Terreri, ''Le botteghe dello scambio'', Cesvi/CTM
 
== Collegamenti esterni ==
* Sito web italiano [http://www.cesvi.org Sito ufficialewww.cesvi.org]
* Sito web inglese [http://www.cesvi.eu www.cesvi.eu]
* [http://www.cesvi.org/UserFiles/File/CHI%20SIAMO/Bilancio/Il%20Sole24Ore%2023.04.07.PDF Il Sole 24 Ore (23.04.07)] Analisi operato Cesvi 2006
{{Portale|diritto|guerra|catastrofi|ecologia}}
* [http://www.giangukai.org/italia/index.asp Giangukai]
* [http://www.virusfreegeneration.eu/it/ Virus Free Generation]
 
{{ONG italiane di cooperazione allo sviluppo}}
 
[[Categoria:Organizzazioni non governative]]
[[Categoria:ONLUS]]