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{{Edificio civile
|nome edificio = Palazzo del Lavoro<br /><small>Palazzo Nervi</small>
|immagine = Palazzo del Lavoro (Torino) - Vista dalla Rotonda Maroncelli.JPG
|didascalia = Il Palazzo del Lavoro di Torino visto dalla Rotonda Maroncelli
|paese = ITA
|indirizzo = corsovia UnitàVentimiglia, d'Italia221
|divamm1 =
|città = Torino
|stato = completato
|periodo costruzione = 1959
|inaugurazione = 1961
|stato completamento = completato
|demolito =
|distrutto =
|uso = fieristico e commerciale <br>(attualmente in disuso e gravemente danneggiato)
|ingegnere = ing. [[Pier Luigi Nervi]], <br>Antonio Covre, Gino Covre
|architetto = [[Giò Ponti]]
|appaltatore =
|costruttore =
|proprietario = ComuneCdP diImmobiliare TorinoS.r.l.
}}
 
Il '''Palazzo dell'Esposizione Internazionale del Lavoro''', meglioin noto comeorigine '''Palazzo deldelle LavoroNazioni'''<ref>{{cita o Bweb|1=https://www.Icivico20news.Tit/sito/articolo.php?id=22461|2=Torino (''Bureau- InternationalProgetto dudi Travail'')rinascita oper -Italia dal61?}}</ref> nomee deloggi suoanche autorenoto -come '''Palazzo Nervi''', è un edificio ubicato nel quartiere [[Nizza Millefonti]] (zona [[Italia '61]]), alle porte sud della città di [[Torino]]. Fu progettato dall'ingegner [[Pier Luigi Nervi]], con la collaborazione dell'architetto [[Gio Ponti]] e di Gino Covre, e completato nel [[1961]].<ref>{{Cita libro|nome=Tullia|cognome=Iori|titolo=Pier Luigi Nervi|url=https://www.wikidata.org/wiki/Q134727341|accesso=2025-06-07|data=2009-01-01|editore=Il Sole 24 Ore|ISBN=978-88-6116-079-8|pp=62,63}}<br/ref>
 
Fu progettato dall'ingegner [[Pier Luigi Nervi]], con la collaborazione dell'architetto Giò Ponti e di Gino Covre, e completato nel [[1961]]. All'epoca della sua inaugurazione, è stato un notevole esempio di struttura espositiva per dimensioni e innovazione tecnologica. Attualmente versa in stato di grave abbandono.
 
== Storia ==
A partire dal [[1959]], Torino vide la realizzazione di una serie di edifici realizzati nel quartiere [[Nizza Millefonti]], in occasione dell'evento ''[[Italia '61]]'', ovvero le celebrazioni per il [[Centenariocentenario dell'Unità d'Italia]]. Tra di essi, questo edificio si distinse per le caratteristiche dimensionali e progettuali all'avanguardia. <br>In seguito, seppur con lunghi intervalli, fu utilizzato per ospitare eventi fieristici, mostre, esposizioni internazionali e, fino alla metà degli anni ottanta, alcuni uffici del ''Centro Internazionale B.I.T. - Agenzia delle [[Organizzazione delle Nazioni Unite|Nazioni Unite]]'', successivamente spostati lì vicino.
In seguito fu, con lunghi intervalli, utilizzato per ospitare eventi fieristici, mostre, esposizioni internazionali e, fino alla metà degli anni novanta, alcuni uffici del ''Centro Internazionale B.I.T. - Agenzia delle [[Organizzazione delle Nazioni Unite|Nazioni Unite]]'', successivamente spostati sempre lì vicino.<br>
Fino al [[2008]], ospitò anche una sezione distaccata della Facoltà di Economia e Commercio dell'[[Università degli Studi di Torino|Università di Torino]], più una parte di sedi didattiche di un consorzio specializzazioni post-diploma. Dal [[2009]], fu occupato da sporadiche attività commerciali, tra cui anche una discoteca ma, progressivamente, è stato nuovamente abbandonato per via degli ingenti costi di gestione.<br>
Da allora, le sue condizioni sono fortemente degradate a tal punto da interrogarsi su un possibile riutilizzo in futuro. Dopo alcune ipotesi di riqualificazione,<ref>[http://torino.blogosfere.it/2008/12/corte-ingles-sbarca-a-torino-occhi-puntati-sul-palazzo-del-lavoro-luogo-celebrativo-dei-100-anni-del.html Corte Inglés sbarca a Torino, occhi puntati sul Palazzo del Lavoro]</ref><ref>[http://torino.repubblica.it/dettaglio/bocciato-corte-ingles-solo-negozi-al-palazzo-del-lavoro/1680299 Bocciato Corte Inglès, solo negozi al Palazzo del Lavoro]</ref> a partire dal [[2011]] la struttura esterna, ormai quasi totalmente arruginita, fu coperta con enormi teli tricolori, in occasione del [[Anniversario dell'Unità d'Italia|centocinquantenario dell'Unità d'Italia]]. Nello stesso periodo, partirono anche dei contatti tra le amministrazioni locali e il gruppo olandese ''Foruminvest'', per la possibile riconversione del palazzo in un grande centro commerciale,<ref>[http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/35031/ Il Palazzo del Lavoro in mano agli olandesi]</ref>, sollevando le critiche dei cittadini e dei commercianti del quartiere<ref>[http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=105807 Le proteste del comitato SalvaItalia'61]</ref>
<ref>http://www2.lastampa.it/2012/06/16/cronaca/il-nuovo-palazzo-del-lavorofermato-dai-giudici-del-tar-dlTFRgToD32MCzzdssoCRK/index.html| Consultato il 7 settembre 2012.</ref><br>
È tutt'oggi in disuso, tra polemiche e tentativi di riconversione e riqualificazione.
 
Fino al [[2008]], ospitò anche una sezione distaccata della Facoltà di Economia e Commercio dell'[[Università degli Studi di Torino|Università di Torino]], più una parte didelle sedi didattiche di un consorzio specializzazioni post-diploma. Dal [[2009]], fu occupato da sporadiche attività commerciali, tra cui anche una discoteca mao serate e feste musicali a tema, ma progressivamente, è stato nuovamente abbandonato per via degli ingenti costi di gestione.<brref>{{Cita web|url=https://torinostoria.com/le-mille-vite-di-palazzo-nervi-da-italia-61-al-nuovo-piano-di-riqualificazione/|titolo=Le mille vite di Palazzo Nervi, da Italia '61 al nuovo piano di riqualificazione|sito=Torino Storia|data=2016-01-18|lingua=it-IT|accesso=2022-09-19}}</ref>
==Caratteristiche progettuali==
 
Lodato da numerose testate giornalistiche di architettura<ref>''Cronache e storia'', 1961, n. 70; ''Casabella'', 1961, n. 252; ''Domus'', 1961, n. 380.</ref> per le innovative tecnologie costruttive impiegate, il ''Palazzo del Lavoro'' è caratterizzato da un ampio padiglione quadrangolare di 22.500 m<sup>2</sup> e 156 metri per lato, costituito da 16 elementi modulari con copertura a base quadrata. Ciascun modulo, di 40 metri per lato, è sorretto da un pilastro centrale di 25 metri rastremato in altezza, che termina con una caratteristica raggiera di travi in [[acciaio]] dal diametro di 38 metri. L'illuminazione naturale è garantita da lucernari ricavati dallo scostamento di ciascun modulo e dalle pareti perimetrali che presentano, anche se in stato di degrado, un complesso sistema di lamelle frangiluce la cui inclinazione varia a seconda dell'esposizione solare. <br>
Da allora, le sue condizioni sono fortemente degradate, a tal punto da interrogarsi su un possibile riutilizzo in futuro. Dopo alcune ipotesi di riqualificazione,<ref>[http://torino.blogosfere.it/2008/12/corte-ingles-sbarca-a-torino-occhi-puntati-sul-palazzo-del-lavoro-luogo-celebrativo-dei-100-anni-del.html Corte Inglés sbarca a Torino, occhi puntati sul Palazzo del Lavoro]</ref><ref>[http{{Cita web|url=https://torino.repubblica.it/dettaglio/bocciato-corte-ingles-solo-negozi-al-palazzo-del-lavoro/1680299 |titolo=Bocciato Corte InglèsInglés, solo negozi al Palazzo del Lavoro]lavoro {{!}} Torino la Repubblica.it|sito=torino.repubblica.it|accesso=2022-09-19|dataarchivio=20 settembre 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220920171755/https://torino.repubblica.it/dettaglio/bocciato-corte-ingles-solo-negozi-al-palazzo-del-lavoro/1680299|urlmorto=sì}}</ref> a partire dal [[2011]] la struttura metallica esterna, ormai quasi totalmente arruginitaarrugginita, fuè stata coperta con enormi teli tricolori, in occasione del [[Anniversario dell'Unità d'Italia|centocinquantenario dell'Unità d'Italia]]. Nello stesso periodo, partirono anche dei contatti tra le amministrazioni locali e il gruppo olandese ''Foruminvest'', per la possibile riconversione del palazzo in un grande centro commerciale,<ref>[http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/35031/ Il Palazzo del Lavoro in mano agli olandesi]</ref>, sollevando le critiche dei cittadini e dei commercianti del quartiere<ref>[http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=105807 Le proteste del comitato SalvaItalia'61]</ref>
Il grande padiglione interno era originariamente provvisto caffetterie in ciascuno dei quattro angoli e soluzioni versatili per ospitare ulteriori eventi futuri.
 
Il piano interrato ospita una grande sala conferenze, due [[Sala cinematografica|sale cinematografiche]], una piccola struttura ricettiva e locali di servizio.
Nello stesso periodo, vennero avviate trattative tra le amministrazioni locali e il gruppo olandese ''Foruminvest'' per la possibile riconversione del palazzo in un grande centro commerciale<ref>{{Cita web |url=http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/35031/ |titolo=Il Palazzo del Lavoro in mano agli olandesi |accesso=24 luglio 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120131034701/http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/35031/ |dataarchivio=31 gennaio 2012 |urlmorto=sì }}</ref>, sollevando le critiche dei cittadini e dei commercianti del quartiere.<ref>[http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=105807 Le proteste del comitato SalvaItalia'61]</ref><ref>[http://www2.lastampa.it/2012/06/16/cronaca/il-nuovo-palazzo-del-lavorofermato-dai-giudici-del-tar-dlTFRgToD32MCzzdssoCRK/index.html Consultato il 7 settembre 2012]</ref> La trattativa fallì e l'edificio continuò a versare in stato di grave degrado, tra polemiche e tentativi di riconversione e riqualificazione.
 
Nel corso dell'anno 2015 è stato colpito da alcuni incendi dolosi, il più grave dei quali appiccato il 20 agosto.<ref>{{Cita web|url=https://www.lastampa.it/torino/2015/08/21/news/brucia-palazzo-del-lavoro-a-torino-1.35234110/|titolo=Brucia Palazzo del Lavoro a Torino|sito=La Stampa|data=2015-08-21|lingua=it|accesso=2022-09-19}}</ref>
 
Dopo anni d'indecisione sul futuro dell'edificio,<ref>{{Cita web|url=https://torino.repubblica.it/cronaca/2019/12/04/news/_il_palazzo_del_lavoro_e_in_agonia_e_le_istituzioni_non_se_ne_curano_-242584506/|titolo="Il Palazzo del Lavoro è in agonia e le istituzioni non se ne curano"|sito=la Repubblica|data=2019-12-04|lingua=it|accesso=2022-09-19}}</ref> il 17 agosto 2020 gli organi d'informazione hanno comunicato l'acquisizione della proprietà dell'edificio da parte dello Stato, mediante la [[Cassa Depositi e Prestiti]]. Tale operazione lascia sperare in un'accelerazione dell'auspicato processo di recupero della struttura, per una sua completa riconversione in un'area commerciale e ricreativa.<ref>{{Cita web|url=https://www.lastampa.it/topnews/edizioni-locali/torino/2020/08/17/news/il-palazzo-del-lavoro-torna-allo-stato-e-avra-un-futuro-ecco-com-e-e-come-potrebbe-diventare-1.39201150/|titolo=Il Palazzo del Lavoro torna allo Stato e avrà un futuro: ecco com’è e come potrebbe diventare|sito=La Stampa|data=2020-08-17|lingua=it|accesso=2022-09-19}}</ref>
 
==Descrizione==
Lodato da numerose testate giornalistiche di architettura<ref>''Cronache e storia'', 1961, n. 70; ''Casabella'', 1961, n. 252; ''Domus'', 1961, n. 380.</ref> per le innovative tecnologie costruttive impiegate, il ''Palazzo del Lavoro'' è caratterizzato da un ampio padiglione quadrangolare di 22.500 m<sup>2</sup> e 156 metri per lato, costituito da 16 elementi modulari con copertura a base quadrata. CiascunCiascuno modulodei sedici moduli, di 40 metri per lato, è sorretto da un pilastro centrale di 25 metri rastremato in altezza, che termina con una caratteristica raggiera di travi in [[acciaiocemento armato]] dal diametro di 38 metri. L'illuminazione naturale è garantita da lucernari ricavati dallo scostamento di ciascun modulo e dalle pareti perimetrali che presentano, anche se in stato di degrado, un complesso sistema di lamelle frangiluce la cui inclinazione varia a seconda dell'esposizione solare. <br>
 
L'illuminazione naturale è garantita da lucernari ricavati dallo scostamento di ciascun modulo e dalle pareti perimetrali che presentano, anche se in stato di degrado, un complesso sistema di lamelle metalliche frangiluce la cui inclinazione originariamente variava a seconda dell'esposizione solare.
 
IlIn origine la configurazione del grande padiglione interno era originariamente provvistoprevedeva caffetterie in ciascuno dei quattro angoli e soluzioni versatili per ospitare ulteriori eventi futuri.
 
Il piano interrato ospitaospitava una grande sala conferenze, due [[Sala cinematografica|sale cinematografiche]], una piccola struttura ricettiva e locali di servizio.
 
==Galleria d'immagini==
<gallery>
File:Paolo Monti - Servizio fotografico (Torino, 1961) - BEIC 6365559.jpg|Le strutture progettate da [[Pier Luigi Nervi]] in corso di costruzione, fotografate da [[Paolo Monti]] nel 1961
File:Paolo Monti - Servizio fotografico (Torino, 1961) - BEIC 6337331.jpg|Allestimento sui trasporti nel Palazzo del Lavoro durante l'[[Expo 1961|Expo 61]] in una fotografia di [[Paolo Monti]], 1961
File:Paolo Monti - Servizio fotografico (Torino, 1961) - BEIC 6338602.jpg|Il Palazzo del lavoro in una foto notturna di [[Paolo Monti]] del 1961
File:Palazzo del Lavoro.JPG|Il Palazzo del Lavoro nel 2015
</gallery>
 
==Note==
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==Bibliografia==
* Comitato nazionale per la celebrazione del primo centenario dell’unitàdell'unità d’Italiad'Italia (a cura di), ''La celebrazione del primo centenario dell’unitàdell'unità d’Italiad'Italia'', Torino 1961
* Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984 , p. &nbsp;461 Vai alla pagina digitalizzata
* Agostino Magnaghi, Mariolina Monge, Luciano Re, ''Il Palazzo del Lavoro'', in ''Guida all'architettura moderna di Torino'', Lindau, Torino 1995, pp. 218-219&nbsp;218–219
* Sergio Pace, Michela Rosso, ''Esposizione «Italia '61»'', in Vera Comoli, Carlo Olmo (a cura di), ''Guida di Torino. Architettura'', Torino, Ed. Allemandi, 1999, pp. 214-215&nbsp;214–215
* Maddalena Rusconi, ''Italia ’61'61: l’immaginel'immagine di Torino in trasformazione'', in Fabio Levi, Bruno Maida (a cura di), ''La città e lo sviluppo. Crescita e disordine a Torino 1945-1970'', Milano, Franco Angeli, 2002, pp. 526-571&nbsp;526–571
* Mario Alberto Chiorino, ''Pier Luigi Nervi'', in Carlo Olmo (a cura di), ''Dizionario dell’architetturadell'architettura del XX secolo'', Vol. III, Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, Roma 2003
* Sergio Pace, Cristiana Chiorino, Michela Rosso, ''Italia ’61'61. Identità e miti nelle celebrazioni per il centenario dell’Unitàdell'Unità d’Italiad'Italia'', Torino, Umberto Allemandi & C., 2005
* in Maria Adriana Giusti, Rosa Tamborrino, ''«Italia ’61'61», Palazzo del Lavoro'', in ''Guida all’Architetturaall'Architettura del Novecento in Piemonte (1902-2006)'', Torino, Umberto Allemandi & C., 2008, pp. 307-308&nbsp;307–308
* Carlo Olmo, Cristiana Chiorino (a cura di), ''Pier Luigi Nervi. L’architetturaL'architettura come sfida'', Milano, Silvana Editoriale, 2010
 
==Voci correlate==
* [[Italia '61]]
* [[Palavela]]
* [[Elenco delle villeVille e dei palazzi di Torino]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{portale|architettura|Torino}}
 
[[Categoria:Palazzi di Torino|Lavoro]]
[[Categoria:Expo 1961]]
[[Categoria:Architetture di Pier Luigi Nervi]]