Tevere: differenze tra le versioni
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{{Nd}}
{{Fiume
|nome = Tevere
|nazione = ITA
|immagine = Roma - Ponte s. Angelo.jpg
|didascalia = Il Tevere a [[Roma]], presso [[Ponte Sant'Angelo]]
|attraversa = {{IT-EMR}}<br/>{{IT-TOS}}<br/>{{IT-UMB}}<br/>{{IT-LAZ}}
|attraversa_2 = {{IT-FC}}<br/>{{IT-RN}}<br/>{{IT-AR}}<br/>{{IT-PG}}<br/>{{IT-TR}}<br/>{{simbolo|provincia_di_Viterbo-Stemma.svg}} [[Provincia di Viterbo|Viterbo]]<br/>{{IT-RI}}<br/>{{IT-RM}}
|attraversa_3 = [[Verghereto]], [[Casteldelci]], [[Caprese Michelangelo]], [[Pieve Santo Stefano]], [[Chiusi della Verna]], [[Anghiari]], [[Monterchi]], [[Sansepolcro]], [[Monte Santa Maria Tiberina]], [[San Giustino (Italia)|San Giustino]], [[Città di Castello]], [[Citerna]], [[Montone]], [[Umbertide]], [[Perugia]], [[Bettona]], [[Bastia Umbra]], [[Torgiano]], [[Deruta]], [[Collazzone]], [[Marsciano]], [[Fratta Todina]], [[Montecastello di Vibio]], [[Todi]], [[Alviano]], [[Giove (Italia)|Giove]], [[Guardea]], [[Vasanello]], [[Orvieto]], [[Montecchio]], [[Baschi (Italia)|Baschi]], [[Attigliano]], [[Lugnano in Teverina]], [[Penna in Teverina]], [[Soriano nel Cimino]], [[Corchiano]], [[Bomarzo]], [[Civitella d'Agliano]], [[Castiglione in Teverina]], [[Graffignano]], [[Bassano in Teverina]], [[Orte]], [[Narni]], [[Otricoli]], [[Magliano Sabina]], [[Collevecchio]], [[Gallese (Italia)|Gallese]], [[Civitacastellana]], [[Ponzano Romano]], [[Filacciano]], [[Stimigliano]], [[Forano]], [[Sant'Oreste (Italia)|Sant'Oreste]], [[Nazzano]], [[Torrita Tiberina]], [[Civitella San Paolo]], [[Montopoli di Sabina]], [[Poggio Mirteto]], [[Fiano Romano]], [[Fara Sabina]], [[Capena]], [[Monterotondo]], [[Mentana]], [[Castelnuovo di Porto]], [[Sacrofano]], [[Montelibretti]], [[Riano (Italia)|Riano]], [[Roma]], [[Fiumicino]].
|portata = 324
|note_portata = , a Roma
|altitudine_sorgente = 1268
|nasce = [[Monte Fumaiolo]]
|nasce_lat = 43.786922
|nasce_long = 12.077667
|affluenti = [[Chiascio]], [[Nestore (fiume)|Nestore]], [[Paglia (fiume)|Paglia]], [[Nera (Italia)|Nera]] ed [[Aniene]] ([[#Gli affluenti|vedi tutti]]).
|sfocia = [[Mar Tirreno]]
|sfocia_lat = 41.740548
|sfocia_long = 12.233389
|mappa = Tibre.png
}}
Il '''Tevere''' (chiamato anticamente prima ''Albula'', poi ''Thybris'' ed infine ''Tiberis''<ref>[[Plinio il Vecchio]], ''[[Naturalis Historia]]'', III, 53.</ref>) è il principale [[fiume]] dell'[[Italia centrale]] e [[Italia peninsulare|peninsulare]]; con
Inoltre è il primo fiume [[appennini]]co per lunghezza e portata. Bagna direttamente 4 regioni ([[Emilia-Romagna]], [[Toscana]], [[Umbria]] e [[Lazio]]), 8 province ([[Provincia di Forlì-Cesena|Forlì-Cesena]], [[Provincia di Rimini|Rimini]], [[Provincia di Arezzo|Arezzo]], [[Provincia di Perugia|Perugia]], [[Provincia di Terni|Terni]], [[Provincia di Viterbo|Viterbo]], [[Provincia di Rieti|Rieti]] e [[Provincia di Roma|Roma]]) ed 82 [[Comune|comuni]] della [[Valle del Tevere]], tra cui [[Perugia]] e [[Roma]].
== Il nome ==
L'antico [[idronimo]] del fiume era ''Albula'', per la tradizione in riferimento al colore chiaro delle sue acque bionde
Il nome attuale deriverebbe secondo la tradizione dal [[re latino]] [[Tiberino Silvio]], che vi
==
=== Il corso ===
[[File:Tevere diagramma affluenti.svg|thumb|Diagramma degli affluenti del Tevere]]
[[File:Sorgente-tevere-fumaiolo.jpg|thumb|Sorgente del Tevere su Monte Fumaiolo]]
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[[File:Tevere foce aerea 2005 0817.jpg|thumb|Vista aerea della foce del Tevere]]
[[File:Fiume tevere - Perugia 1.jpg|thumb|Il Tevere alle porte di Perugia]]
La sorgente del fiume Tevere si trova sulle pendici del [[Monte Fumaiolo]] a {{M|1 268|
Fu [[Benito Mussolini|Mussolini]] che nel
Questo è lo schema dei 405 km di corso del suo percorso dall'[[Appennini|Appennino]] al [[Tirreno]]
*
* attraversa poi l'[[Umbria]] scendendo da quota 300 a quota {{M|50|ul=m}} (''alta valle tiberina'').
* Alla fine del tratto collinare del percorso fu realizzata durante gli [[Anni 1950|anni cinquanta]] una [[diga]] finalizzata alla generazione di [[energia elettrica]], all'epoca destinata soprattutto alle ''[[Acciai Speciali Terni|Acciaierie di Terni]]'', le cui acque alimentano due [[bacino artificiale|bacini artificiali]]: il [[lago di Corbara]], direttamente a valle della diga, e il successivo piccolo [[lago di Alviano]], 500 ettari di ambiente umido che ospitano un'[[Oasi urbana del Tevere|oasi naturalistica]].<br />Questo tratto finale del corso del Tevere in Umbria di circa 50 km costituisce il [[Parco fluviale del Tevere]].<br />Da [[Città di Castello]] il fiume incrementa progressivamente nella portata, passando da 28 m³/s presso quest'ultimo centro a 56 dopo la [[confluenza]] con l'affluente [[Chiascio]], a 70 dopo quella con il [[Nestore (fiume)|Nestore]] presso [[Marsciano]], a 82 dopo la confluenza col Paglia, e a 271 dopo la confluenza con il [[Nera (Italia)|Nera]];
* Arrivato a [[Orte]] tra [[Umbria]] e [[Lazio]], riceve le abbondanti acque del [[Nera (Italia)|Nera]], nel comune di [[Civita Castellana]] riceve le acque del fiume [[Treja]] quasi di fronte al torrente [[Aia (torrente)|L'Aia]] tra le aree archeologiche di [[Foglia (Magliano Sabina)|Foglia]] e [[Poggio Sommavilla]], determinando una maggiore portata e i connotati fluviali. Le enormi anse si alternano a [[golena|golene]] e aree ripariali: famoso è il fiasco che si può ammirare dai [[terrazzi alluvionali]] di [[Ponzano Romano|Ponzano romano]] e [[Forano]]. Tra i comuni di [[Nazzano]], [[Torrita Tiberina]] e [[Montopoli di Sabina]] riceve le acque del torrente [[Farfa]], poco più a valle della confluenza nel Tevere, dopo la costruzione della diga Enel si è formato il [[Lago di Nazzano]] area umida tutelata dalla convenzione Ramsar<ref>{{Cita web|url=https://www.ramsar.org/sites/default/files/documents/library/sitelist.pdf|titolo=Convenzione Ramsar Lago di Nazzano}}</ref> per l'aviofauna migratoria internazionale gestita dell'Ente Regionale [[Riserva naturale di Nazzano, Tevere-Farfa|Riserva naturale Nazzano Tevere Farfa]], per la preservazione delle [[biodiversità]]. Nel comune di [[Capena]] riceve le acque dell'antico ''fiume Capenas'' il torrente Scorano, a [[Labaro (Roma)|Labaro]] frazione di Roma quelle del fiume [[Cremera]].
* Lento attraversa [[Roma]], ricevendo l'[[Aniene]] che gli incrementa a quasi 320 m³/s la portata media e infine, dopo altri 30 km, sfocia nel [[mar Tirreno]] a [[Ostia (Roma)|Ostia]], in un [[delta fluviale|delta]] di due soli bracci: uno naturale, detto ''Fiumara grande'', e uno artificiale (il ''[[Canale di Traiano]]''), che delimitano l'[[Isola Sacra]] a [[Fiumicino]]. Nell'antichità i bracci erano tre, essendo la foce del Tevere nei pressi di [[Ostia Antica]].
Come si vede nel diagramma, il bacino del Tevere è ricco di affluenti e subaffluenti, ma il fiume riceve la maggior parte delle sue acque dalla riva sinistra, dove ha come adduttori principali il sistema [[Chiascio]] - [[Topino]], il [[Nera (Italia)|Nera]] (che raccoglie le acque del [[Velino (fiume)|Velino]]) e l'[[Aniene]]. I maggiori tributari della riva destra sono il [[Nestore (fiume)|Nestore]], il [[Fiume Paglia|Paglia]], e il [[Treja]], a cavallo tra le province di [[Città metropolitana di Roma Capitale|Roma]] e [[Provincia di Viterbo|Viterbo]], attorno al quale, in consorzio fra i comuni di [[Mazzano Romano]] e [[Calcata]], è stato costituito dal 1982 il [[Parco regionale Valle del Treja]].
Le principali località attraversate sono [[Pieve Santo Stefano]], [[Sansepolcro]], [[Città di Castello]], [[Umbertide]], [[Orte]] e [[Roma]]. Passa anche nelle immediate vicinanze di [[Perugia]], [[Marsciano]], [[Deruta]] e [[Todi]]. Il fiume fu utilizzato per molti secoli come via di comunicazione: in epoca romana il naviglio mercantile poteva risalire direttamente fino a Roma, all'Emporio che era situato ai piedi dell'[[Aventino]], mentre barche più piccole e adatte alla navigazione fluviale trasportavano merci e prodotti agricoli dall'Umbria, attraverso un sistema navigabile capillare che penetrava nella regione anche attraverso gli affluenti, in particolare Chiascio e Topino.
=== Affluenti ===
Gli affluenti maggiori del Tevere – su un totale di 29 tra fiumi e torrenti – sono:
{| class="wikitable sortable"
!Nome fiume
!Lunghezza<br />km
!Portata<br />m³/s
!Principali affluenti
|-
|[[Nera (Italia)|Nera]]
|style="text-align:right;|116
|style="text-align:right;|168
|[[Velino (fiume)|Velino]], [[Corno (fiume Lazio)|Corno]]
|-
|[[Aniene]]
|style="text-align:right;|99
|style="text-align:right;|35
|nessuno rilevante
|-
|[[Chiascio]]
|style="text-align:right;|82
|style="text-align:right;|19
|[[Topino]]
|-
|[[Paglia (fiume)|Paglia]]
|style="text-align:right;|86
|style="text-align:right;|11
|[[Chiani]]
|-
|[[Nestore (fiume)|Nestore]]
|style="text-align:right;|48
|style="text-align:right;|11
|[[Caina (fiume)|Caina]], [[Fersinone]]
|-
|[[Treja]]
|style="text-align:right;|37
|style="text-align:right;|4
|nessuno rilevante
|-
|[[Aia (torrente)|L'Aia]]
|style="text-align:right;|31
|style="text-align:right;|1,2
|nessuno rilevante
|-
|[[Naia]]
|style="text-align:right;|30
|style="text-align:right;|1,6
|[[Arnata]]
|-
|[[Puglia (torrente)|Puglia]]
|style="text-align:right;|30
|style="text-align:right;|1,5
|nessuno rilevante
|-
|[[Sovara]]
|style="text-align:right;|29
|style="text-align:right;|1
|nessuno rilevante
|-
|[[Farfa]]
|style="text-align:right;|25
|style="text-align:right;|1,2
|nessuno rilevante
|-
|[[Faena]]
|style="text-align:right;|21
|style="text-align:right;|0,7
|nessuno rilevante
|-
|[[Cremera]]
|style="text-align:right;|35,8
|style="text-align:right;|2,9
|nessuno rilevante
|}
I fiumi in sinistra idrografica hanno un carattere carsico, con portate abbastanza costanti, in special modo il Nera, 7º corso d'acqua italiano per portata con 168 metri cubi d'acqua al secondo. Invece i fiumi in destra idrografica hanno un carattere stagionale, con piene invernali anche di 800 metri cubi d'acqua al secondo e magre estive: i maggiori sono Nestore e Paglia, tra i principali responsabili dello storico evento calamitoso del 12 novembre 2012.
=== Portata media mensile ===
Media anno 2013: {{m|399,916|u=m³}}
'''Media totale: {{m|324,547|u=m³}}'''
{{Rilievo idrologico
|stazione = [[Roma]]
|fonte = Analisi geografica
|unità di misura = m³
|periodo = 2013
|scala massima = 1050
|scala principale = 100
|scala secondaria = 50
|jan1 = 651
|fev1 = 537
|mar1 = 489
|avr1 = 315
|mai1 = 236
|jun1 = 182
|jul1 = 102
|aou1 = 93
|sep1 = 98
|oct1 = 355
|nov1 = 902
|dec1 = 839
}}''Dati portata fiume Tevere (Stagione 2013)''
== Il Tevere a Roma ==
[[File:Romolo e remo.jpg|thumb|''Romolo e Remo, la lupa, il Tevere e [[Rea Silvia]], il fico e [[Faustolo]]'', [[Rubens]], 1616]]
[[File:Sculpture of Tiber river (Louvre).jpg|thumb|
=== L'antichità: leggende e usi del Tevere ===
Il Tevere, fin dalla sua nascita, è stato l'[[anima]] di Roma, e il fatto che la città gli debba la propria stessa esistenza è descritto già dalla prima scena della leggenda di fondazione, con [[Romolo e Remo]] nella cesta che, arenati sotto il ''ficus ruminalis'', succhiano il colare zuccherino dei frutti in attesa di una vera poppata.<ref>[[Floro]], ''Epitoma de Tito Livio bellorum omnium annorum DCC'', I, 1.2-3.</ref>
Tutti gli insediamenti preromani il cui convergere diede luogo alla Roma storica "vedevano" il Tevere, ma dall'alto e non da vicino (si pensi ad ''[[Antemnae]]'', ad esempio), per evidenti ragioni di difesa e perché il Tevere è sempre stato un fiume soggetto a piene improvvise. Il punto in cui la pianura alluvionale era più sicuramente guadabile era l'Isola Tiberina, accanto alla quale (in quella zona che sarebbe poi divenuta il [[Foro romano]] a partire da un più modesto ''Foro boario'') si localizzò in origine il punto di scambio tra le popolazioni [[Etruschi|etrusche]] che dominavano la riva destra (detta poi ''Ripa Veientana'') e i villaggi del [[Latium vetus]] sulla riva sinistra (la ''Ripa Greca'').
L'Isola era, inoltre, il punto fin dove le navi antiche, di basso pescaggio, potevano risalire direttamente dal mare. Poco a valle dell'Isola fu costruito (in legno, e tale rimase per diversi secoli) il primo [[ponte]] di Roma, il ''[[Pons Sublicius]]''. Per le popolazioni arcaiche erano così importanti, questo ponte e la sua manutenzione, che in relazione a essi nacque il più antico e potente sacerdozio romano: il ''[[Pontefice massimo (storia romana)|Pontifex]]''.
Il fiume stesso era considerato una divinità, personificata nel ''[[Tiberino|Pater Tiberinus]]'': la sua festa annuale (le ''[[Tiberinalia]]'') veniva celebrata l'8 dicembre, anniversario della fondazione del tempio del dio sull'Isola Tiberina ed era un rito di purificazione e propiziatorio. Secondo Virgilio, durante la guerra fra troiani e italici [[Enea]] decapitò il giovane nemico [[Tarquito]] facendone poi rotolare testa e busto nella foce del Tevere.<ref>Virgilio, ''Eneide'', X.</ref>
=== Porti e trasporti sul Tevere ===
[[File:PortoDiRipettaByRoeslerFranz.jpg|thumb|Il porto di Ripetta verso il 1880 ([[Ettore Roesler Franz]])]]
[[File:Trastevere - porto Leonino 1230796.JPG|thumb|Il
[[File:040227 03 tevere PortaPortese.jpg|thumb|Resti dell'emporio romano a [[Testaccio]]]]
Progredendo l'interramento del fiume, le navi non poterono più arrivare come in epoca classica fino all'emporio (sotto l'attuale rione di [[Testaccio]]), ma merci e passeggeri continuavano a giungere a Roma via fiume, col metodo dell'alaggio, cioè su chiatte o barconi che venivano rimorchiati dalla riva: la forza motrice per risalire il Tevere, che nei periodi di magra non offriva più di due metri e mezzo di pescaggio, era generalmente costituita da buoi ma anche, al bisogno, da uomini. Il sistema era ancora in uso a metà dell'Ottocento, quando i buoi vennero sostituiti da rimorchiatori a vapore, che trascinavano tre o quattro chiatte, come avveniva sulla [[Senna]] fino a non molti anni fa.
Il porto dell'
Più a valle sulla riva destra, poco più giù di [[porta Santo Spirito]] c'era un altro porto. Era detto "porto dei travertini" perché era stato utilizzato per i marmi destinati alla costruzione della [[basilica di San Pietro]]. Fu poi fatto ricostruire all'inizio dell'Ottocento (1827) da [[Leone XII]], come porto di servizio della città Leonina e da lui prese il nome. Il porto fu dotato in quell'occasione anche di una fontana che utilizzava il condotto dell'acqua [[Giovanni Maria Lancisi|lancisiana]] che era stato riattivato sotto [[Pio VII]]; il mascherone che l'adornava è quello che arricchisce oggi la fontana fuori dal [[giardino degli Aranci]]. Un secolo dopo, la costruzione dei muraglioni e l'abbandono del trasporto fluviale lo obliterarono completamente. Ne rimane la traccia nella doppia scala che scende alla banchina da piazza della Rovere, e nella lapide a memoria dei lavori, che è stata conservata.
[[File:Battelli sul Tevere - 01 imbarco.JPG|thumb|Imbarco dei battelli turistici a ponte Garibaldi (di fronte, l'[[
Sul Tevere navigavano imbarcazioni di tutti i tipi (anche a vela: per discendere il fiume da [[Orte]] ci volevano tre giorni). Oltre alle chiatte trainate da rimorchiatori, alle barchette dei pescatori, c'erano anche piccole barche per trasbordare le persone da una riva all'altra: non si dimentichi che fino alla caduta dello [[Stato Pontificio]] i ponti cittadini sul Tevere erano soltanto
[[File:Portofluviale57.jpg|thumb|left|upright=1.3|Il porto fluviale (1967)]]
Per via fluviale, circumnavigando l'Italia dal [[lago Maggiore]] al [[Ticino (fiume)|Ticino]], al [[Po]], all'[[Adriatico]] e infine risalendo il Tevere fino ai piedi della basilica con un viaggio di quattro anni, arrivarono dalle cave di [[Baveno]] e [[Montorfano]] le 150 colonne monolitiche di marmo bianco del nuovo portico della [[basilica di San Paolo fuori le mura]].
L'ultimo grande trasporto via fiume, su una chiatta di cemento appositamente costruita, fu quello effettuato nel
[[File:VOGATORI1110992.jpg|thumb|upright=1.3|Canottieri sul Tevere]]
Lo sviluppo del trasporto stradale e ferroviario, la costruzione nel tempo di ben 23 [[diga|dighe di sbarramento]] lungo l'intero bacino e il progressivo interramento del basso corso del fiume hanno completamente annullato questo utilizzo (durato fin verso la metà dell'Ottocento), e ormai la navigazione fluviale si limita a fini sportivi ([[canottaggio]]) e turistici, con battelli che dalla fine degli [[Anni 1990|anni novanta]] percorrono tratti del corso romano del fiume.<br />A causa delle soglie costruite all'altezza dell'[[Isola Tiberina]] per regolare e armonizzare il flusso del fiume, la navigazione sul fiume è divisa in due tratte, una verso monte, dall'isola a ponte Risorgimento, l'altra verso il mare, da ponte Marconi a Ostia Antica. Va tenuto presente, quando si riflette sull'uso del Tevere, che attualmente sono 36
=== Le "mole" ===
[[File:IsolaTiberinaEPonteCestioByRoeslerFranz.jpg|thumb|Roesler Franz, I molini all'Isola]]
Un'altra presenza sul fiume, che datava dal
La storia delle mole a Tevere iniziò quando [[Vitige]], tagliando durante l'assedio del
Nei secoli successivi si continua ad avere notizie dei molini sul Tevere - anche se non se ne hanno rappresentazioni sulle mappe fino alla fine del [[XV secolo|Quattrocento]]<ref>Si veda ad esempio nella ''Cronica'' dell'Anonimo romano, Cap. XV, ''Dello grannissimo diluvio e piena de acqua'', dove si narra di una piena di cinque giorni sotto il pontificato di [[Clemente VI]], che ''«Danniao lo territorio de Roma più de dociento migliara de fiorini. Anche ruppe le catene e·lli ignegni delli mulinari e menaone da cinque bone mole, le quale connusse allo mare. Allora fuoro le mole perdute, aitre moite deslocate recuperate a granne pena.»''([http://bepi1949.altervista.org/cronica/cronica3.html
[[File:The Castel Sant'Angelo from the South.jpg|thumb|[[Gaspar van Wittel]], veduta di Castel Sant'Angelo con la mola]]
La collocazione attorno all'Isola non fu però mai esclusiva: ci furono mole sull'ansa a monte di Ponte Sisto sia sulla riva sinistra (esiste ancora in fondo a [[via Giulia]], una ''via delle Mole dei Fiorentini''),
* un manufatto detto "torretto", sulla riva, a cui era legata, con catene di ferro, la mola<ref>In un'incisione di [[Giovanni Battista Piranesi|Piranesi]] il [[Ponte Cestio]] è indicato come "Ponte Ferrato", per le catene delle mole che vi erano ormeggiate: il "torretto" poteva anche essere una struttura esistente.</ref>;
* un arco in muratura che poggiava da una parte sulla riva e dall'altra nel fiume;
* a questo si appoggiava una passerella di legno, che collegava il sistema alla terra, consentiva di movimentare (a dorso d'asino) i carichi di cereali e di grano, e ammortizzava le variazioni di altezza del fiume;
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[[File:Le alluvioni del Tevere a Santa Maria sopra Minerva 00329.JPG|thumb|Memorie delle alluvioni del Tevere nei secoli a Santa Maria sopra Minerva]]
I muraglioni di contenimento dei Lungotevere
Le grandi piene (mediamente almeno 3 o 4 per secolo) sono sempre arrivate a Roma dalla [[via Flaminia]]: a valle dell'ultima confluenza con l'Aniene il fiume, libero fin lì di distendersi su territori pianeggianti e praticamente [[golena]]li, incontrava costruzioni e ponti che lo ostacolavano (ripetutamente il ''Pons Sublicius'' era stato trascinato via dalle alluvioni) e si incanalava rovinoso per vie e piazze.
[[Gaio Giulio Cesare|Cesare]] immaginò di raddrizzare i meandri urbani del fiume deviandolo attorno al [[Gianicolo]] (cioè facendogli evitare [[Trastevere]] e la pianura dei Fori) e canalizzandolo attraverso le [[Paludi Pontine]] in direzione del [[Circeo]]. [[Augusto]], di temperamento più realista e "amministrativo", dopo aver nominato una commissione di 700 esperti si limitò a disporre la pulizia dell'[[alveo]] fluviale e a istituire una magistratura apposita, i ''Curatores alvei et riparum Tiberis'', carica che [[Marco Vipsanio Agrippa|Agrippa]] tenne per tutta la vita. Gli esperti di [[Tiberio]] suggerirono di deviare le acque del Chiani verso l'[[Arno]], ma per l'opposizione dei fiorentini non se ne fece nulla (il progetto fu riesumato - e ugualmente abbandonato - nel 1870). A [[Traiano]] si deve il completamento del canale di Fiumicino (la cosiddetta ''Fossa Traiana'') iniziato da [[Claudio]], funzionale alla navigabilità del fiume, ma anche a migliorare il deflusso delle acque verso il mare. L'ultimo imperatore che dispose una pulizia radicale dell'alveo e un'[[Argine|arginatura]] del fiume fu [[Aureliano]].
=== Il drizzagno del Tevere ===
Incessantemente Roma nei secoli venne allagata dalle piene del Tevere, un vero flagello per l'Urbe. Ancora sui vecchi muri del centro storico vi sono lapidi che ricordano il livello delle acque raggiunto da quelle alluvioni (vedi la foto sopra). L'ultima grande alluvione avvenne nel dicembre 1937 allorché il governo fascista decise di ampliare notevolmente il progetto già in attuazione dal 1936 da parte del Ministero dei Lavori Pubblici e quello dell'Aeronautica, ora con i cantieri allagati. Questo progetto prevedeva, tra l'altro, di accorciare il corso del Tevere per aumentare il deflusso delle acque verso il mare. Ciò era possibile tagliando un'ansa del fiume di circa 8 km che si trovava in località [[Spinaceto]], a valle di Roma,<ref>Spinaceto si trova tra Roma e il mare; il tratto del drizzagno realizzato è esattamente dove il Raccordo anulare attraversa il Tevere</ref> realizzando il [[drizzagno del Tevere]]. I lavori ripartirono su vasta scala dal 1938, scavando un nuovo alveo rettilineo di oltre 1 km di lunghezza insieme a colossali lavori di sbancamento che portarono i nuovi argini del Tevere a ben 400 metri di larghezza, creando un alveo capace di contenere anche le piene più copiose. Il 12 agosto del 1940 l'allora capo del governo Mussolini inaugurò il drizzagno facendo esplodere gli ultimi diaframmi e deviando le acque nel nuovo alveo artificiale. Già dall'inverno del 1940 questo invaso, assieme al nuovo drizzagno,
=== Idrometri ===
Il porto di Ripetta fu demolito nel
Le osservazioni sulla portata del Tevere a Roma, iniziate nel
===Muraglioni===
[[File:Tevere - le lupe a Tevere 07.JPG|thumb|Lupe sui muraglioni]]
La spinta definitiva a riprendere l'elaborazione di un sistema di difesa della città dalle furie del suo fiume venne certamente dalla disastrosa alluvione
[[File:Roma 2011 08 07 Battello sul Tevere.jpg|Navigazione turistica sul Tevere|thumb]]
La proposta di Garibaldi risuscitò comunque la Commissione, che il 23 settembre non approvò il progetto di Garibaldi, ma quello conservativo dell'ingegnere [[Raffaele Canevari]]. Esso prevedeva l'arginatura del corso del fiume da [[Ponte Milvio]] alla [[Basilica di San Paolo fuori le mura]], la ''"rimozione dei ruderi ed escavamento del fondo dell'alveo"''
Alla fine del 1876 il Governo assegnava l'appalto del primo lotto dei lavori, che durarono 25 anni. Il Porto di Ripetta non fu mai ricostruito, ma una nuova piena disastrosa del fiume nel 1900, che superò i 16 metri, mostrò che il contenimento fornito dai muraglioni funzionava (anche se alla fine crollarono 125 metri di argine tra [[Ponte Garibaldi (Roma)|Ponte Garibaldi]] e [[Ponte Cestio]]). L'ultimo tratto dell'opera, sotto l'Aventino, fu completato nel 1926, a cinquant'anni dall'inizio.
[[File:TEVEREDE1190408A.jpg|thumb|upright=1.3|Lo [[scalo de Pinedo]], sulla riva sinistra del fiume, fu costruito alla fine del XIX secolo per compensare la demolizione del [[Porto di Ripetta]].]]
Salvata dalle [[Straripamento|esondazioni]] e bonificata dall'umidità che ristagnava nelle fondazioni dei rioni cresciuti lungo il Tevere, la città perse tuttavia il contatto con il suo fiume. Le demolizioni che furono effettuate per far spazio all'arginatura, e la standardizzazione dell'altezza delle rive fecero sì che alcune delle strade storiche che corrono a lato del fiume restassero al di sotto del livello dei [[Lungotevere]] (è sufficiente, per rendersene conto, una passeggiata in [[Via Giulia]]), e che andasse in parte smarrito il senso delle situazioni urbanistiche e architettoniche di molti edifici, anche importanti, che erano stati costruiti sulle rive, dotati di giardini e approdi sul fiume - si pensi ad esempio, a [[Palazzo Falconieri]], o alla [[Villa Farnesina]] alla Lungara.
Con i muraglioni e l'inquinamento urbano scomparvero anche - un po' più lentamente ma irrevocabilmente - figure legate al fiume, come i barcaioli o i ''fiumaroli''<ref>Erano cittadini che passavano le giornate in riva ''a Fiume'', come per antonomasia era chiamato in romanesco il Tevere - o anche, tra il fiume e le osterie dei paraggi. Vd. [http://www.archiviocapitolinorisorsedigitali.it/search/view_res_fulltext.php?res=?file=archivio_69_index/1676_2_20_1945_07_08_09_11-13_00002.txt&q= Aroldo Coggiatti, ''Gente di Fiume'', in "Capitolium", 1945 (XX), N° 7 - 8 - 9, pp. 41-43] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160304222700/http://www.archiviocapitolinorisorsedigitali.it/search/view_res_fulltext.php?res=%3Ffile%3Darchivio_69_index%2F1676_2_20_1945_07_08_09_11-13_00002.txt&q= |data=4 marzo 2016 }}.</ref>, e le loro attività commerciali ed artigiane.
===Navigabilità===
[[File:Tiber river.jpg|thumb|Il Tevere a Roma]]
Attualmente il Tevere nella città di Roma è parzialmente navigabile da piccole imbarcazioni, [[canoa|canoe]] e [[battello|battelli]], in alcuni tratti a partire dalla [[diga]] di modulazione di [[Castel Giubileo]] a nord fino alla foce a [[Ostia (Roma)|Ostia]] a sud, a causa della presenza di alcune [[Rapida|rapide]] (per esempio nei pressi dell'Isola Tiberina) e bassifondi. Sul Tevere è posta una delle sedi del famoso [[Circolo Canottieri Aniene]]. Ogni anno, da ormai circa quarant'anni, la Discesa Internazionale del Tevere percorre il fiume in canoa da Città di Castello fino a Roma.
== San Cesareo di Terracina, invocato contro le inondazione del Tevere ==
[[File:Icona Caesarius Diaconus, San Cesario diacono e martire.jpg|miniatura|280x280px|[[Cesario di Terracina|San Cesareo di Terracina]], invocato contro le inondazioni del Tevere |alt=]]
[[Cesario di Terracina|San Cesareo diacono e martire]], condannato a essere annegato nel mare di [[Terracina]], è da sempre invocato contro le [[Inondazione|inondazioni]] del Tevere; infatti la Chiesa di San Cesareo de Arenula a Roma era situata proprio nei pressi del fiume, nel rione Regola, edificata presso "l'Onda"<ref>Christian Hülsen, ''Le chiese di Roma nel Medioevo: cataloghi ed appunti'', Georg Olms Verlag, 1927</ref> in riferimento alle innumerevoli inondazioni del Tevere che interessarono in passato la zona. Inoltre, la [[Chiesa di San Salvatore in Onda]] originariamente era dedicata al Salvatore e a San Cesareo diacono, ma siccome a quest'ultimo era intitolata anche la Chiesa di San Cesareo de Arenula, situata nello stesso rione, vi fu la riduzione a una sola intitolazione<ref>Panciroli Ottavio, ''Roma sacra, e moderna'', nella stamperia del Mainardi nella piazza di Monte Citorio, 1725</ref>. Il diacono Cesareo è invocato anche contro gli [[Annegamento|annegamenti]], alludendo alla modalità di esecuzione del suo martirio.
È interessante rilevare che la Porta di San Cesareo a [[Orte]] (edificata nel 1449) consentiva il collegamento tra il centro urbano e il ponte sul Tevere; in questa località esisteva anche una chiesa (già scomparsa nel Cinquecento) dedicata al diacono Cesareo di Terracina, santo invocato contro le inondazioni e gli annegamenti.
== Ceneri di artisti famosi disperse nel Tevere ==
Tra le personalità di cui sono state sparse le ceneri nel Tevere figurano:<ref>{{Cita web|url=https://www.romatoday.it/politica/carla-capponi-rosario-bentivegna-ceneri-tevere.html|titolo=Niente cimitero Acattolico, le ceneri dei partigiani di via Rasella riposano nel Tevere|sito=RomaToday|lingua=it|accesso=2021-11-10}}</ref>
* [[Rosario Bentivegna]] (1922 - 2012)'', partigiano.''
* [[Carla Capponi]] (1918 - 2000)'', partigiana e politica.''
* [[Aldo Donati (cantante)|Aldo Donati]] (1947 - 2014)'', cantautore, attore e personaggio televisivo.''
== Il Tevere nelle vedute di
{{Vedi anche|Ettore Roesler Franz}}
<gallery>
File:CastelSantAngeloByRoeslerFranz.jpg|Tevere a [[Castel Sant'Angelo (monumento)|Castel Sant'Angelo]]
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File:TevereAMonteBrianzoByRoeslerFranz.jpg|Tevere a Monte Brianzo
File:IlTevereDaPonteSistoByRoeslerFranz.jpg|Tevere a [[Ponte Sisto]]
File:Ettore Roesler Franz ViaDellaFiumaraAllagata.jpg|
File:IsolaTiberinaEPonteCestioByRoeslerFranz.jpg|L'Isola Tiberina verso Ponte Cestio
File:SanCrisogonoByRoeslerFranz.jpg|Tevere a San Crisogono
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== Note ==
== Bibliografia ==
;Fonti antiche
* {{Cita libro|autore=Tito Livio|wkautore=Tito Livio|titolo=Ab Urbe condita libri|url=
;Fonti storiografiche moderne
* Cesare D'Onofrio: ''Il Tevere''. Romana Soc. Ed., Roma 1980,
* Umberto Mariotti Bianchi, ''I molini sul Tevere''. Roma, Newton & Compton, 1996.
* Armando Ravaglioli: ''Il Tevere'' fiume di Roma - Storia, curiosità, prospettive. Tascabili economici Newton, Roma 1998.
*Denis Bocquet, "Storia urbana e storia della decisione: l'arginamento del Tevere a Roma (1870-1880)", in ''La Città e il fiume'' (a cura di Carlo Travaglini, Roma, 2008)
* Marco Scataglini: ''Il viaggio del Tevere'', Guide Iter, maggio 2004
* Maria Margarita Segarra Lagunes: ''Il Tevere e Roma. Storia di una simbiosi''. Gangemi Editore, Roma 2004.
* Joël Le Gall: ''Il Tevere, fiume di Roma nell'antichità''. Edizioni Quasar, Roma 2005
* ''Il Tevere a Roma, portolano'', a cura dell'Autorità Bacino del fiume Tevere e dal CITERA - Centro Interdisciplinare Territorio Edilizia Restauro Ambiente dell'Università "La Sapienza", in collaborazione con la Regione Lazio e il Comune di Roma, novembre 2006
== Voci correlate ==
* [[
*[[Fiumi italiani]]
* [[Cloaca Massima]]
* [[Fiume]]
Riga 191 ⟶ 295:
* [[Ponti di Roma]]
* [[Porta Portese]]
* [[
== Altri progetti ==
{{interprogetto|
* [[:Commons:Ettore Roesler Franz|Il Tevere nelle immagini di Roma sparita di Ettore Roesler Franz]] su Commons
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | 1 = http://www.abtevere.it/index.htm | 2 = Autorità di bacino del fiume Tevere | accesso = 5 marzo 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090625005147/http://www.abtevere.it/index.htm | dataarchivio = 25 giugno 2009 | urlmorto = sì }}
* [http://www.arpa.umbria.it/canale.asp?id=422 Alto-medio e basso Tevere] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111109075627/http://www.arpa.umbria.it/canale.asp?id=422 |date=9 novembre 2011 }} (a cura di ARPA Umbria)
* [http://www.
*
*
* {{cita web | 1 = http://www.argoweb.it/alviano/oasi/oasi.it.html | 2 = l'Oasi naturalistica di Alviano | accesso = 15 agosto 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20080219153903/http://www.argoweb.it/alviano/oasi/oasi.it.html | dataarchivio = 19 febbraio 2008 | urlmorto = sì }}
* {{cita web | 1 = http://www.isolatiberina.it/Muraglioni_i.html | 2 = La storia dei muraglioni | accesso = 15 dicembre 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070928131933/http://www.isolatiberina.it/Muraglioni_i.html | dataarchivio = 28 settembre 2007 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.comune.roma.it/PCR/resources/cms/documents/RSA2011_Acque.pdf|Comune di Roma, ''Relazione sullo stato dell'ambiente'', dicembre 2011}}
* [https://web.archive.org/web/20111025114949/http://www.riservalitoraleromano.it/amb7.htm La storia del territorio] della [[Riserva naturale Litorale romano]]
* {{cita web | 1 = http://www.idrografico.roma.it/default.aspx | 2 = Regione Lazio Ufficio Idrografico e Mareografico di Roma | accesso = 15 dicembre 2008 | dataarchivio = 17 dicembre 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20081217083240/http://www.idrografico.roma.it/default.aspx | urlmorto = sì }}
{{Lungotevere}}
{{Ponti di Roma}}
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